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Posted - 07/06/2004 : 00:58:26
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Visto che probabilmente non vi è bastato il mio vecchio topic sul viaggio a Monaco di Baviera, ora dovete sorbirvene un altro sul mio viaggio a Kajaani, nel cuore delle terre finlandesi, dall'11 al 17 di questo maggio. Potete cliccare sulle foto per accedere alla visione ingrandita ad alta risoluzione. Per leggere bene questo topic consiglio una risoluzione di 1024 x 768.
Non è una stato un viaggio personale, ma neanche una gita scolastica, anche se è legato alla scuola. La nostra scuola, infatti, quest'anno ha aderito a un programma europeo promosso dall'Agenzia Nazionale Socrates, il progetto Comenius, che prevede la cooperazione tra più scuole europee per la realizzazione di un obiettivo comune. Il nostro progetto si chiama Telematica e consiste essenzialmente nello sviluppo, assieme ad una scuola slovena, una olandese e una finlandese, di un microrobot autocontrollato, chiamato micromouse, in grado di seguire autonomamente un percorso variabile. Il micromouse quindi viene posto su una superficie piana di colore bianco e si muove seguendo una linea nera su di essa.
Il progetto naturalmente prevede degli incontri tra i vari partners. Il primo meeting è già avvenuto lo scorso Settembre qua a Padova, durante il quale si sono date le specifiche da seguire per la realizzazione del robot. Il secondo meeting era invece a Maggio, presso la scuola finlandese, ed ecco spiegato il motivo del viaggio. Nella nostra scuola in particolare hanno partecipato al progetto una classe dell'indirizzo elettronico, e una classe dell'indirizzo informatico, la mia. Per ciascuna classe sono stati scelti 2 alunni, che assieme a 3 insegnanti avrebbero partecipato al viaggio. E ora andiamo al racconto.
Tutto inizia l'alba di martedì 11 Maggio. La sveglia è presto, alle 3.00, l'incontro è davanti alla nostra scuola alle 4.00. E qua scopriamo che al viaggio, oltre a me, gli altri tre ragazzi, tre insegnanti e la preside, partecipano anche due amici della preside. Mai visti prima naturalmente, non si sa se hanno pagato o se sono venuti a scrocco (essendo il viaggio in parte pagato dalla Comunità Europea), e sono stati in grado di rovinarlo a sufficienza. Arriviamo ancora mezzi addormentati all'aeroporto Marco Polo di Venezia, dove inizia il lungo check-in. Una nota di merito va all'aeroporto, totalmente ristrutturato recentemente e veramente ben fatto e operativo. La partenza è alle 6.30 con un modesto aereo della KLM Royal Dutch Airlines. La mia prima "esperienza di volo" devo dire è stata veramente positiva; inoltre il servizio offerto dalla compagnia è stato ottimo in tutti e quattro i voli. Hostess gentilissime e un po' di cibo per allietare il viaggio. Solo il primo volo è stato un po' peggiore degli altri: mi hanno messo proprio di fronte ai pannelli che separano la Economic Class dalla Business Class (che poi la differenza praticamente sta solo nel cibo offerto) ma soprattutto avevo a fianco la Morena (abbiamo battezzato i due amici della preside, marito e moglie, "Moreni" a causa della somiglianza del marito con, indovinate un po', l'arbitro Moreno...) che per tutta la durata del volo mi ha stressato con le sue lagne: "ho paura", "non vengo più in aereo", ecc. E non stava ferma un attimo.
L'aereo attraversa i cieli della capitale olandese Amsterdam; a destra, lo splendido scenario dei verdi paesaggi finlandesi che si apre sotto i nostri occhi al termine del viaggio aereo.
Arrivati alle 8.30 allo Schiphol, il grande aeroporto di Amsterdam, tiro dunque un sospiro di sollievo. Alle 9.20 prendiamo il secondo aereo, sempre della KLM. Destinazione: Helsinki. Il volo è molto più piacevole. Siamo vicini come posti e in aereo c'è finalmente una tranquillità inusuale. Già si sente che ci stiamo allontando sempre più dalla caotica Italia. Due ore e quaranta dopo (12.40 ora locale di Helsinki), con un atterraggio un po' movimentato arriviamo all'aeroporto di Vantaa. E il primo contatto con il mondo finlandese non poteva essere peggiore: un prof si accorge di aver scambiato il bagaglio a mano con quello di un'altra persona. Davanti agli sguardi di tutti siamo dunque costretti a correre come dei matti fino al Ritiro Bagagli e mentre esponiamo la situazione ad un addetto, il prof si accorge che il bagaglio in realtà è il suo. Che vergogna.
Come stranamente mi aspettavo, all'uscita dall'aeroporto la navetta che dovrebbe portarci al vicino hotel non c'è. E questo è solo uno dei tanti dettagli che dimostrano la cura e l'impegno del prof che ha organizzato questo viaggio, purtroppo in tutto e per tutto "all'italiana" . Prendiamo allora uno dei tanti pullmini-taxi lì di fronte e arriviamo al gradevole albergo nelle vicinanze. La differenza di temperatura rispetto all'Italia si sente molto bene: il sole è splendido e c'è un fresco piacevolissimo. Nulla di più paradisiaco. Ci sistemiamo con calma all'albergo, dopodiché scendiamo, e prendiamo l'autobus diretti verso il centro di Helsinki. In autobus finalmente si comincia (parlo in terza persona, ma dovrei parlare in prima) a immergersi nella cultura finlandese. Nel bus (pulitissimo e silenzioso) c'è un silenzio incredibile, ognuno/a è seduto ordinatamente al proprio posto. Arriviamo noi e facciamo casino...
Scendiamo dunque al capolinea, nella bellissima Rautatientori, la piazza della stazione di Helsinki. Velocemente ci liberiamo dei prof e compagnia e, noi quattro, iniziamo a girare un po' per la bellissima città. Non avendo molto tempo a disposizione, io, cartina alla mano, "guido" il gruppo per le vie e i posti più importanti.
La grande Piazza della Ferrovia di Helsinki, simile a una piazza sovietica per le sue dimensioni, e a lato un edificio caratteristico affacciato sul porto della città.
Dopo aver girato un po', alle cinque del pomeriggio decidiamo di andare a mangiare qualcosa, a metà tra pranzo e cena. Non trovando nulla di caratteristico sul momento, entriamo in uno dei tanti centri commerciali del centro. Qui dentro troviamo un locale rispettabilissimo e molto particolare, con le pareti in pietra e illuminato a lume di candela, e prendiamo una sorta di enorme spiedino, molto gustoso. Usciti, torniamo alla stazione dove ci aspettano gli altri e si torna all'albergo. Reduci dal viaggio e dalla nottataccia, la giornata per noi sicuramente non è stata delle migliori. Una bella dormita, nella camera-sauna dell'hotel (lo sbalzo termico tra esterno ed interno di qualsiasi edificio finlandese è enorme, dentro si muore di caldo), è quello che ci vuole.
La mattina dopo, mercoledì 12, infatti siamo più che rinvigoriti e ci attende una favolosa colazione a buffet. L'idea del buffet e del self-service è diffusissima in Finlandia, e i cibi offerti sono tantissimi. Si comincia quindi con caffè, succhi di frutta, salsicce, frittata, pane, affettato, formaggio, burro, yogurt, macedonia e dolce. Lasciamo l'albergo, prendiamo l'autobus e andiamo alla stazione di Helsinki. La giornata è magnifica e l'avrei passata volentieri visitando la città, ma il treno ci attende. La nostra destinazione è Kajaani, nella regione di Kainuu, nella Finlandia centrale. Il treno espresso, seppur non dei migliori, naturalmente è comodissimo e pulitissimo, e dotato di vagone ristorante; tutta la rete di trasporti della Finlandia d'altra parte è ammirevole ed efficiente. Così, guardando fuori dal finestrino quei paesaggi incantevoli passare davanti agli occhi, un sorriso si stampa sul viso di ognuno, o meglio, solo qualcuno (non certo su quello dei Moreni impegnati a giocare a carte) di noi. È bellissimo.
Da Helsinki, il treno si dirige per un tratto verso est, fino a Kouvola; dopo procede verso nord, passando per la stupenda Regione dei Laghi e le città di Mikkeli, Kuopio e infine Kajaani. Altre foto.
Sette ore dopo arriviamo alla stazione di Kajaani. Ad accoglierci sono Mauno e Alest, rispettivamente i responsabili finlandese e sloveno del progetto. Se non sono rimasti sufficientemente allibiti alla vista di dieci persone (invece che quattro o cinque) scendere dal treno, è bastato l'inglese inesistente della preside e dei suoi amici. Mauno: «Welcome to Finland!»; la preside risponde: «Welcome». Mauno, veramente gentilissimo e simpatico (le persone in gamba si riconoscono subito, soprattutto quando stai in un branco di incompetenti), porta con la sua macchina prima i prof al loro albergo, poi noi al nostro dormitorio. Qui troviamo, pronti per ciascuno di noi, dei volantini e delle informazioni su Kajaani e una targhetta di riconoscimento. Rimontiamo in macchina e raggiungiamo la sede principale della scuola dove ci aspetta una tv locale per un servizio (naturalmente noi siamo gli ultimi). Nella stanza adibita al progetto troviamo tutti gli altri partners, sloveni, olandesi e finlandesi, ognuno con il proprio (o i propri, alcuni ne avevano più di uno) robot. E noi? Noi italiani senza robot. Il prof responsabile non ha voluto portarlo; col progetto infatti eravamo, o per meglio dire, erano (gli elettronici) ancora in alto mare. Quando tutti gli altri ci hanno chiesto il motivo per il quale eravamo sprovvisti del micromouse (e naturalmente hanno chiesto a noi che non abbiamo colpe, i prof dovevano ancora arrivare) la scusa ufficiale è stata: "non ce l'hanno passato all'aeroporto". Ma sapevano bene che non era vero. Avrei voluto veramente sprofondare, e la ricorderò sicuramente come una delle figure peggiori di tutta la mia vita. Nonostante questo, gli altri bene o male hanno chiuso un occhio e anzi sono stati sempre gentilissimi con noi. Si aprono insomma le danze: primi ad "esporre" siamo noi italiani. Fortunatamente avevo realizzato una presentazione in Power-Point, presentata non da me ma da un altro (che comunque si è preso tutti i meriti) che ci ha salvato in qualche modo la faccia. È toccato poi agli sloveni, a seguire gli olandesi e i finlandesi.
Il meeting tra i partners del progetto Telematica. Ogni gruppo (a parte noi) ha mostrato il proprio microrobot all'opera e il lavoro svolto fino ad allora, discutendone con gli altri. Scarica il primo video e il secondo video.
Il robot olandese era indubbiamente il migliore, anche se c'è da dire che loro, oltre ad avere più anni di noi, studiano in una scuola specializzata proprio in questo campo. Nonostante questo, non si sa bene come la Comunità Europea ha tagliato i fondi e gli olandesi non parteciperanno più al progetto. Un'ingiustizia, anche se da un lato non sono proprio così dispiaciuto dato che non sono apparsi, né gli studenti né tantomeno i prof, il massimo della gentilezza e cordialità. Procedevano autonomamente, e questo non rientra nello spirito del progetto. Niente male neanche il lavoro degli sloveni, che hanno portato anche vecchi prototipi, come un robot che cerca una fonte vicina di calore (ad esempio una candela), si avvicina ad essa e con un ventilatore la spegne. Il prototipo finlandese infine lasciava un po' a desiderare, anche se nella sua semplicità il suo lavoro lo faceva. Inoltre gli studenti finlandesi non sono stati seguiti dai prof, quindi è un qualcosa di pensato e realizzato completamente da loro, e hanno avuto anche poco tempo a causa di altri impegni scolastici. Dopodiché noi torniamo in dormitorio, e ceniamo assieme a sloveni e olandesi, che alloggiavano vicino a noi. La mattina seguente, giovedì 13, Mauno ci viene a prendere e ci riporta alla scuola dove ci attende una conferenza stampa e un incontro con gruppi di studenti finlandesi che ci chiedono informazioni sul progetto e sui vari robot realizzati.
L'articolo apparso il giorno successivo sul giornale di Kainuu. Il servizio televisivo sull'incontro è stato trasmesso sempre il giorno dopo in buona parte della Finlandia centro-settentrionale.
Si conclude quindi la parte relativa al progetto. Nel pomeriggio, mentre fuori nevicava col sole, visitiamo il Kainuun Amattiopisto, in inglese Kainuu Vocational College, la scuola finlandese. Anche se il loro concetto di "scuola" è completamente diverso dal nostro. Il sistema scolastico finlandese consiste in dieci anni (da sette a sedici anni) di educazione di base, dopodiché è possibile scegliere se intraprendere una scuola secondaria generale oppure una scuola vocazionale, maggiormente legata alle proprie competenze e al mondo del lavoro; entrambe durano tre anni. Il Kainuu Vocational College fa parte di quest'ultimo gruppo: si tratta di un insieme enorme di strutture scolastiche di vario tipo dislocate in vari punti del territorio, in base al settore di cui si occupano. Ha sei settori educativi principali, divisi in sottosettori (uno studente quindi deve scegliere un sottosettore): risorse naturali rinnovabili (agricoltura, protezione naturale e forestale, ...), turismo, tecnologie e trasporti (macchine e metalli, tecniche di manutenzione, carta e industria chimica, industria del legno, ingegneria elettrica, ...), cultura (disegno e progettazione, comunicazione audiovisuale, musica...), business e amministrazione e scienze sociali. I finanziamenti statali destinati all'istruzione in Finlandia sono enormi, e questa è totalmente gratuita. Il solo Kainuu Vocational College ha un budget annuo di 21 milioni di Euro. E posso affermare con certezza che lì la voglia di andare a scuola ti viene eccome.
Laboratorio di informatica e laboratorio di elettronica del Kainuun Amattiopisto a Kajaani. I banconi con gli strumenti elettrici in quest'ultimo sono stati realizzati direttamente dagli studenti.
La scuola finlandese è migliore in tutto rispetto alla nostra, dalle piccole alle grandi cose. All'inizio diamo un'occhiata a qualche aula: sono grandissime, pulite e ordinate, con bei banchi grandi, e ciascuna dotata di televisore, videoproiettore e impianto audio. Dopo tocca al laboratorio di informatica, con schermi LCD, rete wireless e lavagna del docente costiuita da uno schermo touch-screen, dove può scrivere con un'apposita penna (modello palmare), che poi viene proiettato in fondo. E soprattutto almeno un computer per studente. Molto bello il laboratorio di riparazioni elettriche, in cui gli studenti si fanno affidare da privati dispositivi elettrici (per esempio radio, tv, giradischi, ecc.) da riparare: in questo modo imparano lavorando, aspetto importantissimo, e allo stesso tempo guadagnano. E poi tanti altri laboratori, aggiornatissimi, ordinati e sempre con tutti gli strumenti e attrezzature adeguati agli alunni. Per i larghi corridoi della scuola si trovano poi molte postazioni disponibili gratuitamente per la navigazione in Internet. Insomma c'è tutto quello che serve, e non dimentichiamoci della mensa. È situata in un edificio a parte ed è enorme: qui, oltre un sostanzioso pranzo a buffet, si fanno diverse pause, spesso pause-caffè, durante il giorno e le ore di lezione: in questo modo gli studenti sono più tranquilli nell'affrontare la giornata scolastica e non sono soggetti a rigidi orari e regole, non servono. È un discorso molto semplice secondo me: da una parte ci sono i finanziamenti e tutto quello che la scuola mette a disposizione degli studenti, e dall'altra parte c'è la mentalità degli studenti stessi, che hanno senso del dovere e rispetto per tutto ciò. Questo è quello che io invidio di più alla Finlandia, ma anche a tutti i paesi nordici: è vero, ci sono i soldi, ma c'è soprattutto senso civico da parte dei cittadini, una mentalità totalmente diversa dalla nostra, e per me infinitamente migliore. Verso sera torniamo al dormitorio. Questo in realtà fa parte delle strutture del dipartimento dell'agricultura del Kainuu Vocational College: sono vere e proprie case messe completamente a disposizione degli studenti. Con noi infatti alloggiavano una studentessa, Arja, e un'altra ragazza.
Il Seppälä's dormitory in cui alloggiavamo. Immerso nella tranquillità della campagna nella periferia di Kajaani, è dotato di tutto il necessario: ha diverse camere, cucina, bagno e salotto.
La sera ci cuciniamo la pasta che ci siamo portati dall'Italia, e che io sono stato costretto a portare (... ). Nulla contro la nostra inimitabile e squisita pasta, però se vai in Finlandia non mi sembrerebbe sbagliato assaggiare il loro cibo... ma non saremmo italiani altrimenti. La offriamo anche a olandesi (che non hanno ringraziato) e sloveni. La mattina dopo, colazione alla vicina mensa scolastica, e raggiungiamo il dipartimento di Kajaani dell'università di Oulu, dedicato alle tecniche ottiche di lavorazione del legno destinato alla produzione di cellulosa per la carta. L'industria della carta è infatti uno dei motori principali dell'economia finlandese. La cosa interessante, oltre alle avanzate tecnologie utilizzate (ad esempio la scansione ottica del legno per rilevare anticipatamente eventuali difetti dello stesso), era vedere l'assoluto ordine e pulizia nell'ambiente di lavoro. Lo stesso dicasi per la Sunit, la fabbrica di produzione di computer e sistemi di navigazione on-board per automobili, che abbiamo visitato dopo. Anche qui il concetto di "fabbrica" è molto diverso, e molto migliore, del nostro: c'era una tranquillità e un ordine impressionante, e gli addetti (36 in tutto) lavoravano costantemente ma serenamente, senza fretta, confusione, o altro. E tutto intorno a noi componenti di tecnologia elettronica avanzata.
La fabbrica della Sunit a Kajaani e un sistema di controllo dell'avanzamento e della lavorazione del legno del dipartimento dell'università di Oulu. Il tronco di legno scorre dietro, attraverso il percorso delimitato dalla griglia metallica.
A mezzogiorno saliamo tutti in macchina: Mauno ci porta a qualche decina di chilometri da Kajaani, nella regione di Sotkamo - Vuokatti, nel dipartimento forestale e di protezione ambientale del Kainuu Vocational College. Qui, nei pressi di un laghetto e di un bosco, gli studenti hanno preparato per noi un pranzo tipico, genuino e fatto in casa, da gustare seduti insieme su dei tronchi di legno a contatto con la natura. Oltre a tutto l'ambiente caratteristico preparato, veramente stupendo, meraviglioso era anche il cibo. Dopo un bicchiere di sidro, si comincia con una prelibata zuppa di verdure, squisita. Immancabile il delizioso salmone affumicato sul momento secondo la tradizione, accompagnato da purè di patate e verdure, e un bicchiere di birra (dolcissima) fatta in casa. E il dessert: formaggio fuso tipico di Kainuu con marmellata di albicocche, sempre fatto in casa. Difficilmente ricordo pranzi migliori in vita mia.
Il pranzo preparato interamente da ragazzi e ragazze del dipartimento forestale del Kainuun Amattiopisto. Il rispetto della natura è il principio, caro a tutta la Finlandia, su cui si basa il loro studio e la loro esperienza.
Dopo il pranzo, due ragazze ci portano a fare una breve escursione nella foresta là vicino, a tratti ancora innevata. Veniamo così a contatto con la natura incontaminata della Finlandia, che andrebbe scoperta giorno per giorno attraverso soprattutto i Parchi Nazionali e i lunghi percorsi di trekking presenti in tutto il Paese. Siamo però costretti a fermarci ed aspettare più volte tutta la nostra combriccola di prof e intanto ascoltare, invece del magnifico silenzio di quei posti, solo il casino e le battute stupide degli altri. Dopo la passeggiata raggiungiamo un piccolo centro commerciale del luogo, dopodiché torniamo al laghetto iniziale dove ci aspetta uno spuntino pomeridiano ancora una volta preparato per noi. È bello osservare come i finlandesi abbiano programmato accuratamente tutta la nostra giornata, in modo da farci godere delle meraviglie della Finlandia nel miglior modo possibile. Spuntino quindi con omelette e marmellata, e un particolare succo concentrato di frutta con panna.
L'incantevole panorama che è possibile ammirare da Vuokatti. A lato, i raggi del sole si specchiano su un lago incontaminato nel mezzo delle foreste finlandesi. Altre foto.
È giunto però il momento dei saluti: gli studenti si mettono in semicerchio e uno ad uno stringiamo loro la mano. Mi hanno colpito molto le ragazze, tranquille e silenziose, le quali sotto un apparente sembianza fredda e insensibile (che poi è più un luogo comune che altro) sono gentilissime, simpatiche e molto dolci. Dopo un kiitos! a tutti mi allontano dunque da quel posto meraviglioso, credo l'esperienza più bella e coinvolgente di tutto il viaggio. Si torna al dormitorio, e dopo la cena usciamo a piedi diretti verso il centro di Kajaani, a qualche chilometro di distanza. Camminiamo per una mezz'ora lungo la pista ciclabile, sempre presente a lato delle strade finlandesi, ed arriviamo al paese. Se fino al giovedì la sera tutto si spegne e tutti vanno a dormire per prepararsi alla giornata lavorativa seguente, il venerdì e il fine settimana i finlandesi escono e si divertono in giro per i locali. Su consiglio di Arja, che è venuta con noi, ci rechiamo alla discoteca mont 2, la migliore di Kajaani. Un nostro compagno che non è maggiorenne è costretto a tornare a casa: i finlandesi sono infatti estremamente rigidi per quanto riguarda l'età minima per entrare nei locali (alcuni 20, 22 o anche 24 anni), e in teoria si può bere birra dai 18 anni, e superalcolici solo dai 20 anni in su.
Il silenzio unico della natura finlandese di sera (scarica il video). A destra, il centro di Kajaani. In questi mesi la Finlandia centrale ha circa due ore totali di buio; andando verso nord, le ore di buio notturno diminuiscono sempre più.
Usciti dalla disco alle quattro, fuori troviamo luce come se fosse mezzogiorno e un cielo abbastanza coperto e piovigginoso. Torniamo al dormitorio e dopo un'ora, senza dormire, usciamo e prendiamo insieme a tutti gli altri il pullmann privato in direzione del nord della Finlandia. A parte l'autista, tutti nel pullmann dormono (io compreso). Qualche ora dopo ci fermiamo ad un autogrill per la consueta pausa-caffè. Credo di non aver mai bevuto così tanto caffè (anche se molto allungato naturalmente) in così poco tempo. Dopodiché ripartiamo e lentamente la neve comincia a comparire sempre più intensamente lungo la strada e ai lati. Non mancano diversi avvistamenti di renne che spesso si avvicinano fino alla strada. Ammirando quei paesaggi dal finestrino, metto in cuffia Lene e dopo musica trance dream e mi faccio trasportare dalle emozioni.
Renne, poro in finlandese, nelle bellissime foreste della Finlandia settentrionale. Di solito appartengono a branchi allevati allo stato brado e di proprietà dei sami; quelle allo stato selvaggio sono piuttosto rare.
Dopo cinque ore di viaggio arriviamo a Rovaniemi, la capitale della Lapponia situata sul Circolo Polare Artico. Il tempo purtroppo è sempre piovoso. Ci rechiamo al vicino villaggio di Santa Claus, che altro non è che un agglomerato di negozietti consumistici e mangia-soldi. L'atmosfera natalizia che si respira ovunque lì è resa molto bene ed è sicuramente magica per i bambini, ma un po' vomitevole per gli adulti, soprattutto in periodo estivo. E in effetti 17 Euro per una foto con Babbo Natale di noi non li ha dati nessuno. Volendo c'è anche il Certificato ufficiale di attraversamento del Circolo Polare, mi pare attorno ai 10 Euro. Si può fare un giro (addirittura gratuitamente, senza fotografare però) all'interno della casa di Santa Klaus (Xiele), ben realizzata. Peccato per tutto il business e la guerra consumistica che rovinano completamente lo spirito che, secondo la tradizione, quel luogo dovrebbe produrre nei visitatori.
Il villaggio di Santa Claus, nei dintorni di Rovaniemi. Nella foto di destra si vede la linea bianca disegnata sull'asfalto che indica il limite del Napapiiri, il Circolo Polare Artico, che ufficialmente si attraversa qui.
Andiamo poi a Rovaniemi qualche oretta per pranzare. La città non ha molte attrattive, ed è relativamente poco interessante. Dopo aver girato un po', andiamo a mangiare al McDonald, 'il più settentrionale del mondo', anche se non è un qualcosa di cui mi vanto, tutt'altro. Verso le quattro saliamo nel pullmann e arriviamo a Kajaani verso le 21.00. Torniamo al dormitorio: una bella dormita è quello che ci vuole. La mattina dopo, domenica 16, sveglia abbastanza tardi. Il tempo è splendido. Salutiamo finlandesi, olandesi e sloveni e alle 11.30 prendiamo il treno per Helsinki, che raggiungiamo sette ore dopo. Arrivati alla stazione, ci dirigiamo verso lo Scandic Marski, hotel in pieno centro, sulla Mannerheimintie. L'albergo è bellissimo e abbastanza lussuoso e confortevole, il personale naturalmente gentilissimo. Ci sistemiamo, dopodiché verso le 20.30 usciamo e ci dirigiamo al Kiasma, l'imponente museo d'arte contemporanea di Helsinki, che però ormai è chiuso. All'idea dei prof di girare per la città, io controbatto con la proposta di andare a mangiare finalmente in un ristorante tipico nelle vicinanze. Proposta accettata. Andiamo allo Zetor, un ristorante molto particolare del centro con arredi e decori molto spiritosi ispirati al tema del trattore. Dopo aver perso mezz'ora perché una prof si rifiutava di consegnare la giacca all'entrata, i Moreni e compagnia danno sfoggio di tutta la loro finezza facendo casino e irritandosi perché non capivano nulla di quello che c'era scritto in inglese nei Menu (tra l'altro molto particolari, erano una sorta di giornale in cui al posto degli articoli c'erano i vari piatti). Inutile il tentativo di spiegare loro qualcosa, si rivolgono a dei ragazzi e delle ragazze che si stavano tranquillamente gustando la cena per conto proprio disturbandoli e chiedendo loro in italiano di tradurre i vari piatti. Prima di uscire abbiamo chiesto scusa per il loro comportamento. La maggior parte di noi prende un Helsinki menu, tre belle portate sostanziose e prelibate che non dimenticherò facilmente.
Costolette di renna con maionese di mirtillo, e carne di alce con patate e ribes. L'Helsinki Menu comprende anche salmone artico leggermente salato e il classico formaggio fuso di Kainuu con marmellata.
Terminata la cena, verso mezzanotte, prima di tornare all'albergo camminiamo un po' per la Helsinki notturna, non molto popolata visto che il giorno dopo è giorno di lavoro, ma comunque sempre con diverso movimento. La criminalità è ridotta al minimo, non a caso per esempio i negozi non hanno saracinesche o altro, e si può camminare ovunque senza problemi.
Helsinki by night: La maestosa e splendente Tuomiokirkko (cattedrale luterana) in Senaatintori (piazza del Senato), l'edificio più riconoscibile della città, e una via caratteristica del centro.
Una bella dormita e si arriva a lunedì 17 maggio, l'ultimo giorno di viaggio. La mattina comincia con una colazione a buffet enorme all'hotel. Poi con una scusa torno in camera un altro po' e lascio che gli altri se ne vadano per conto proprio. Volevo godermi per quanto possibile la città da solo. E così è stato. Sotto un sole bellissimo ma con un fresco da favola, cammino per le vie della città, ammirando l'ordine, la tranquillità, la bellezza dei vari edifici e delle vie, la serenità della gente per strada. Anche se andrebbe fatto, non mi soffermo molto su tutte le bellezze della città, comunque già descritte ottimamente nel suo topic del viaggio a Helsinki da Robyf.
In ordine, il Parlamento di Helsinki, la Cattedrale ortodossa di Uspenski, il Parco Esplanade del centro, la grande Piazza della Ferrovia, il porto e il brulicante kuappatori, il mercato del pesce, con a sinistra il mercato coperto. Altre foto.
A mezzogiorno mi ritrovo con i miei compagni al kuappatori e propongo come finale prima di partire di imbarcarci per la vicina isola di Suomenlinna. Prendiamo quindi il comodo battello, e in un quarto d'ora arriviamo. Avendo purtroppo solo un'ora a disposizione, visitiamo solo una delle due isole. Ricchissima di monumenti e musei, Suomenlinna è immersa nel verde e nella tranquillità e alzando lo sguardo ci si perde nel calmo mare circostante.
Io da un molo di Suomenlinna, e a lato una vista dall'isola. Suomenlinna è stata la più grande fortezza costruita dall'impero svedese per difendersi dai russi, ed è dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Altre foto.
Torniamo insomma ad Helsinki ed inizia il nostro viaggio aereo di ritorno, che ci porterà infine a Venezia alle 22.00. E naturalmente non poteva esserci finale migliore che scoprire l'assenza del pullmann che sarebbe dovuto venire a prenderci all'aeroporto, costringendoci ad aspettare mezz'ora tra il caldo estivo e tra i lamenti dei Moreni.
Mentre aspettavo quel pullman, la mia mente tornava a quei sei giorni passati tra le verdi terre del Nord, in un Paese dove nuove tecnologie e progresso convivono con una meravigliosa natura in uno straordinario equilibrio. Chissà quando ci tornerò... con chi... non posso saperlo, per ora posso solo sognare quel Paese stupendo. Sognare di rivedere la Finlandia. Sognare di rivedere la mia casa.
Grazie per la lettura.
PM
---------------------- Mostrasi sì piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza al core, che 'ntender no la può chi no la prova: e par che che de la sua labbia si mova uno spirito soave pien d'amore, che va dicendo a l'anima: Sospira. - Dante
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Edited by - PM on 07/06/2004 07:12:41 |
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Robyf
Fan
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Posted - 07/06/2004 : 09:30:01
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quote: Originally posted by PM
Grazie per la lettura.
Grazie a te per aver scritto il racconto... Come gia' nel racconto di Monaco sei stato bravissimo a far capire lo spirito dei magici posti Finlandesi!
* RobyF dopo aver letto il racconto ha nostalgia di casa
Sweet darling you worry too much, my child See the sadness in your eyes You are not alone in life Although you might think that you are Within Temptation - Our Farewell |
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Gattissimo
Fan
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Posted - 07/06/2004 : 09:34:46
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Troppo testo
Leggero' a tappe... non ti arrabbiare pm!
_____________ Dove c'e' MS ci sono sempre scemenze... ©Ale
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Edited by - Gattissimo on 07/06/2004 09:35:11 |
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Domle
Fan
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Posted - 07/06/2004 : 11:15:27
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Foto meravigliose e bel raccono =D
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lambgioco
Fan
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Posted - 07/06/2004 : 11:44:05
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Complimentoni!Bel viaggietto e bellissime foto. Spero quest'estate(verso la fine di agosto)di tentare anchio di andare una settimana lassù...speriamo Ancora Complimentoni!
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MSR-27
Fan
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Posted - 07/06/2004 : 14:33:06
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quote: Originally posted by Gattissimo
Troppo testo
Leggero' a tappe... non ti arrabbiare pm!
Quotissimo.
Scherzi a parte, grazie per avermi già anticipato tante cose di questo racconto in precedenza...
M_azinkai_S_e_R! |
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Yulaiho
Fan
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Posted - 07/06/2004 : 15:18:40
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Aspettavo questo racconto da tempo, e le mie aspettative non sono state deluse: racconto, oltre che interessantissimo, a dir poco coninvolgente! vivi complimenti! Le foto poi raccontano da sole la bellezza del posto... da sogno! Ancora complimenti: ho letto tutto d'un fiato e scaricato avidamente le foto!
Sign under construction... |
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President
Fan
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Posted - 07/06/2004 : 18:54:46
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PM, per ora ho soltanto visto tutte le foto... Giuro solennemente che appena posso leggo tutto, come feci per il viaggio a Monaco. Non posso perdermi una "cronaca" del genere, lo sai. Quindi prima o poi (spero presto) posterò il mio commento.
Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
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Freak_Irish_Sister
Fan
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Posted - 07/06/2004 : 20:12:56
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Maròòòòòòòòòòòòò è lunghissimo!!!!!!!Meglio leggerlo con calma off line
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Luke
Staff
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Posted - 07/06/2004 : 21:21:37
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Racconto veramente interessante, sei riuscito a descrivere tutto con ordine, non facendo mai perdere il filo del discorso a chi legge, nonostante gli intermezzi delle foto (bellissime, a proposito). Penso che abbia riprodotto bene l'atmosfera di quei giorni, la bellezza dell'ambiente, la disponibilità delle persone, le cose che ti hanno convinto e quelle meno... e poi le parti sui Moreni sono esilaranti nella loro "drammaticità". Quindi, complimenti PM!
Luke
"I should have seen it would be this way I should have known from the start what she's up to when you've loved and you've lost someone you know what it feels like to lose" |
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ALEXXX82
Fan
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Posted - 08/06/2004 : 02:29:56
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PM hai un modo di esporre le cose eccezionale, davvero ti invidio, sei stato davvero bravo e fortunato ad andare in Finlandia. E' un popolo che mi affascina.
Sei la mia stella
Ti voglio bene |
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skak
Fan
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Posted - 08/06/2004 : 12:11:06
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quote: Originally posted by PM La nostra scuola, infatti, quest'anno ha aderito a un programma europeo promosso dall'Agenzia Nazionale Socrates, il progetto Comenius, che prevede la cooperazione tra più scuole europee per la realizzazione di un obiettivo comune. Il nostro progetto si chiama Telematica e consiste essenzialmente nello sviluppo, assieme ad una scuola slovena, una olandese e una finlandese, di un microrobot autocontrollato,
Anche la mia scuola partecipa al Comenius1, nell'ambito "Esperienze di pedagogia del patrimonio" (esempio: via Francigena che passa da qua, cioè Parma - [il sito non mi è sembrato molto aggiornato]). Per un ITIS direi che non ha molto a che fare con le materie d'indirizzo. Anche la mia classe ha fatto un viaggio in Francia quest'anno, nel sud, sulla via francigena, ma è meglio sorvolare...non è stata un'esperiienza esaltante.
Il tuo racconto rende invece l'idea di un'esperienza molto positiva (a parte la mancanza del robot italiano; cmq per come è fatta la nostra scuola penso che sia troppo poco tempo per le attività extra come questa), aldilà del viaggio in sè che comunque è bellissimo. Complimenti.
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Edited by - skak on 08/06/2004 12:13:27 |
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Stephy RmX
Fan
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Posted - 09/06/2004 : 15:57:47
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Ottimo racconto,marco.. io.. un po ho sentito d esserci.. grazie xavermi fatto vivere un po d finlandia cn te.. e xqllo ke ho ricevuto.. grazie xavermi xmesso d farti compagnia..
There's a day I never will forget.. The day we met,when we met.. From this day on I'll follow you I'll keep you near like I promised to And I swear to you I won't be gone when the night comes...
B|a{S}tO grazie di esistere! |
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Freak_Irish_Sister
Fan
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Posted - 09/06/2004 : 19:03:46
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Letto tutto! Bello anzi bellissimo sia il racconto sia le foto. Complimenti Marco!
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 12/06/2004 : 13:58:49
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Grazie anche da parte mia PM. Ho visto solo ora questo topic e ho letto con molto interesse, ritrovando il tuo ottimo stile giornalistico e soprattutto i tuoi sentimenti di ricerca di "altro" -sai a cosa mi riferisco- che ho trovato anche nel racconto di Monaco (a proposito, ti stai facendo bei viaggetti, beato te ) Hai anche postato la tua prima foto se non erro, o almeno non ricordo di averti mai visto.
Ehm, una nota speciale sui piatti: metti sempre certe foto che... mi viene l'acquolina in bocca eheh. Mi farei un viaggio solo per quelli e ovviamente per la splendida natura e il silenzio di quei luoghi incontaminati.
P.s. Lì al nord dove sta Babbo Natale, non era poi tanto distante da Tromso, vero?
Cannot control this... this thing called Lene
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Edited by - Marko on 12/06/2004 13:59:37 |
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President
Fan
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Posted - 18/07/2004 : 20:35:38
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Come promesso, finalmente ho letto tutto. E' sorprendente la precisione con cui descrivi tutto, senza dimenticare nemmeno i nomi più difficili! Le foto sono fatte davvero con cura, nessuna è casuale, e arricchiscono molto il racconto. I luoghi sono molto particolari e non nascondo che preferirei di gran lunga fare una vacanza in quei posti o in Norvegia (magari in giusta compagnia) piuttosto che la solita vacanza marittima con gli amici più casinari.
Mi piace come descrivi e soprattutto come ammiri tanto ordine, precisione e calma che regnano incontrastati in quei posti... mi chiedo solo... come farai a sopravvivere a Roma?!?
Concludendo, PM, grazie della mezz'ora di viaggio che mi hai regalato, e ricordo a tutti che spesso è meglio dedicarsi mezz'ora ad un Topic del genere piuttosto che dedicarsi a Topic demenziali o a post inutili e squallidi...
Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita... |
Edited by - President on 18/07/2004 20:37:35 |
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