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Biografia (Virgin.it)
Tratto da Virgin Music Italia
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È trascorso un anno o poco più dal debutto in pubblico di Lene Marlin ma in questo breve periodo la vita della giovane cantante-compositrice norvegese è cambiata radicalmente. Il suo singolo d’esordio, Unforgivable Sinner, ha stazionato per cinque settimane al primo posto della classifica di vendita in Norvegia, conquistando diversi primati (tra cui quello di singolo più venduto di tutti i tempi in quel paese), e ora comincia a farsi notare in Europa e in Giappone. Per Lene Marlin si sta concretizzando un successo di proporzioni tali da superare anche le più azzardate aspettative. Tutto ebbe inizio quando alcuni amici la convinsero a suonare le sue canzoni in una trasmissione di una radio della sua città natale, Tromso, località situata all’estremo settentrione della Norvegia, ben oltre il Circolo Polare Artico. Un giornalista, rimasto fortemente impressionato dalla bravura della sconosciuta artista, la segnalò subito alla sede della Virgin norvegese, a Oslo. Seguì la richiesta di una registrazione del programma radiofonico; Lene venne quindi convocata in uno studio per realizzare un provino, con il solo accompagnamento della sua chitarra acustica. Dopo due ore e mezza e quindici canzoni, tutte di sua composizione, la cantante lasciava lo studio avendo in pratica un contratto in tasca: l’atteggiamento professionale, il look attraente, le doti di autrice e, principalmente, la voce incantevole avevano affascinato tutti i presenti. Lene Marlin si distingue per uno stile personale nel quale si fondono il gusto pop che ha fatto la fortuna di tanti artisti scandinavi negli ultimi anni e la profonda conoscenza della miglior tradizione dei cantanti-compositori americani. Con la sua chitarra e la sua voce straordinaria, interpretando brani interamente scritti da lei, esprime un’intensità che di rado si manifesta anche in artisti di lunga esperienza, alla quale aggiunge una sottigliezza e un’innocenza davvero uniche. Secondo Lene, la sue capacità di compositrice vanno attribuite al fatto di essere cresciuta in Norvegia, dove, nei mesi invernali, la luce del sole si riduce fino a un’ora al giorno, situazione che stimola la riflessione; con la chitarra come sola distrazione, la studentessa ha avuto la possibilità di sviluppare appieno le sue doti di autrice. Le sue canzoni sotto molti punti di vista rispecchiano le condizioni estreme dell’ambiente in cui vive: la gioia delle notti estive, quando il sole non tramonta mai, viene evocata con un tono così naturale e diretto che non si può non restarne colpiti; atmosfere più intime e misteriose si riferiscono invece alle lunghe e malinconiche giornate invernali. "Le mie ispirazioni possono provenire da qualsiasi cosa: insignificanti avvenimenti della vita quotidiana o i fatti importanti di cui leggo nei giornali. Comincio a vagare con la mente e mi perdo completamente", osserva Lene, pensosa. "Ogni giorno dedico molte ore ad ascoltare musica e a informarmi su tutto ciò che riguarda la musica. Non c’è nient’altro che mi appassioni allo stesso modo". Il primo album di Lene Marlin, Playing My Game, è stato registrato quasi tutto a Oslo. Una trasferta che per la cantante comporta un’ora d’auto per arrivare all’aeroporto e due ore di volo per raggiungere la capitale. Uscita da scuola, Lene si precipitava direttamente all’aeroporto per il suo impegno del fine settimana; in volo, faceva i compiti. "Era tutto così nuovo e così stimolante che sono riuscita a tirar fuori l’energia e l’entusiasmo per reggere a un ritmo davvero pesante", ricorda. "A un certo punto mi sono trovata così impegnata che per vedere gli amici dovevo prenotarmi con sei settimane di anticipo. In effetti, cominciavano a mancarmi troppo alcune cose: la mia PlayStation, le feste, le chiacchiere con le amiche…". Sacrifici da affrontare per realizzare i propri sogni, però: "Capii che il mio album d’esordio avrebbe rappresentato un monumento alla mia autodisciplina… come una cartolina inviata a me stessa nel futuro!". La maturità e il buon senso di Lene risultarono preziosi quando un’influenza le fece perdere la voce per 14 giorni, interrompendo le registrazioni. Pensò che non l’avrebbe più recuperata e si sentì in colpa verso chi aveva lavorato con lei. L’ottimismo tuttavia prevalse e la piena guarigione consentì di completare il lavoro. Lene oggi è affascinata dallo studio di registrazione e ne vuole apprendere tutti i segreti. Oltre al talento, Lene Marlin possiede la determinazione di farsi notare nel mondo della musica. Filmando il video di Unforgivable Sinner, emerse un problema: c’era da girare una scena in cima a un grattacielo e la cantante soffriva di vertigini! Eppure, il giorno dopo la ripresa venne felicemente completata. Lene stava in piedi, sorridente, sul tetto di un edificio di 40 piani: aveva superato del tutto la sua fobia.









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