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Enny
Fan
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Posted - 29/09/2003 : 21:34:29
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Se non erro l'ntervista risale al 2000. La canzone che fa da sottofondo è proprio FATH ma è leggermente diversa, ha un tempo + veloce.
There's a day I never will forget The day we met, when we met. Il giorno che ho incontrato te, LENE!
La stella più vicina brilla nel nord Europa, il suo nome è Lene Marlin! |
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Kiara
Fan
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Posted - 29/09/2003 : 21:35:43
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My love... Nn riesco a smettere di ascoltarla!
...Did he have to cry louder? Would that make you hear him? You see his heart was broken For the first time...
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Knox
Fan
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Posted - 30/09/2003 : 12:25:04
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...Volevo soltanto dire che "Faces" mi ha colpito molto !! Non so, trasmette un senso di intimità così forte ! Riesco ad immaginarmi tutto, persino il "versarle del vino..."
Splendido poi il coro di Lene in "Whatever it takes". Tra l'altro questa canzone me ne ricorda molto una di Avril Lavigne ! "Things i'll never say". INTEDIAMOCI, SOLO l'introduzione al mio ascolto sembrano molto simili. Poi all'"attacco" prendono 2 strade separate.
Poi "Another Day", per me sarà il prossimo singolo ! Troppo orecchiabile e splendida.
FATH.... davvero eccezionale !!! Un'atmosfera da brividi....
Acc...volevo scrivere di più , ma devo andare è tardiiii !! Ciaooo !!!
Il viaggio è stato finalmente ripreso da dove ci avevi lasciato. Non ho dubbi, io ti seguirò sempre ! Lene.....aspettami, io mi fido di te ! |
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President
Moderatore
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Posted - 30/09/2003 : 18:00:06
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quote: Originally posted by Knox Splendido poi il coro di Lene in "Whatever it takes". Tra l'altro questa canzone me ne ricorda molto una di Avril Lavigne ! "Things i'll never say". INTEDIAMOCI, SOLO l'introduzione al mio ascolto sembrano molto simili. Poi all'"attacco" prendono 2 strade separate.
Se ne parlava anche qui: http://www.lene.it/it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2794 Peccato che alcuni utenti hanno pensato bene di andare talmente fuori Topic che è stato chiuso Cmq si era già detto abbastanza credo.
Non so voi ma sto "solo" al 9° ascolto di AD. Evito di ascoltarlo a casa (ho sempre qualcosa che mi distrae), evito totalmente il PC, non rende al meglio, quindi lo ascolto solo nella mia mini, quasi sempre da solo.
Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
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Stephy RmX
Fan
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Posted - 30/09/2003 : 18:11:00
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Sinceramente... ho scoperto sulla mia pelle quanto possano essere veri i testi d AD... già prima li adoravo ma ora.. è diverso,li sento su d me... Lene,grazie! xkè quello ke mi sta accadendo è soprattutto merito tuo..
"And now she's up there, sings like an angel ...." LENE is back !! |
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salvo.p
Fan
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Posted - 30/09/2003 : 18:56:46
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io nn so neanche quanche volte ho ascoltato il nuovo album di lene! ho perso letteralmente il conto! frà un pò il mio lettore cd scoppia!!!
Lene è tornata... |
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~Sully~
Fan
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Posted - 30/09/2003 : 19:38:09
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anch'io lo ascolto a ripetizione ma quando si arriva a from this day il mondo si ferma... è un capolavoro
ely
SHANIA TWAIN UP!-Nov 15th 2002 |
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Jokestry
Fan
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Posted - 30/09/2003 : 20:17:13
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Devo dire ke l'album è bellissimo ora ke l'ho riscoltato + volte lo apprezzo pienamente... L'unica canzone ke nn mi piace è from this day ha in me un effetto soporifero nn so il motivo xò è così |
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101Airborne
Fan
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Posted - 30/09/2003 : 21:58:54
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Un'album spettacolare...non vorresti mai smettere di ascoltarlo!!! Lene sei grande!!!!!!
PS FIGHT AGAINST THE HOURS è troppo bella!!!
...Cannot control this, this thing called love... |
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Satan_Rulez
Fan
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Posted - 01/10/2003 : 22:16:54
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Vi posto qui la mia recensione su Another Day; premetto che è lunghina, ma credo vi possa interessare.
L'anno è il 1999; Lene Marlin, giovane scoperta della musica norvegese, viene definitivamente lanciata nel resto d'europa. Il successo è di quelli clamorosi : Unforgivable Sinner, il primo brano, sbanca in ogni dove; le radio lo trasmettono a ripetizione e la notorietà viene definitivamente raggiunta. A breve distanza arriva pure il video, dove finalmente tutti vedono il volto di questa giovane venuta dal nord. Una faccia pallida coperta dai capelli biondi, una sensazione di innocenza e allo stesso tempo di determinazione traspare dagli occhi verdissimi; Lene è apprezzata tanto dall'emisfero maschile quanto da quello femminile, la sua espressione angelica non fa altro che aumentare una popolarità in crescita esponenziale. L'album, Playing My Game, continua degnamente quanto iniziato da Unforgivable Sinner e Lene fa il giro del continente per promuovere il proprio lavoro. Ma presto iniziano a nascere i primi problemi : La confusione che può venire a crearsi nella testa di una diciottenne passata in una manciata di mesi da uno status di artista misconosciuta a quello di vera e propria star; disagi accentuati da un carattere notoriamente introverso, che la fanno praticamente sparire decisamente troppo presto. I più la vedranno l'ultima volta nel 2000, nella versione inglese del singolo che la lanciò, ancora una volta Unforgivable Sinner, con la chioma mutata dal naturale platino ad un meno appariscente castano.
Gli anni passano, molti si dimenticano della Northern Star, ma non manca chi cerca ancora informazioni su di lei ben conscio delle difficoltà del caso nel reperirle. Tutto fino a che, nella prima metà del 2003, traspaiono finalmente notizie chiare su quanto accaduto in quasi 4 anni passati lontano dai media : si scoprono dettagli sulle difficoltà nel gestire il successo da parte della cantante di Tromso, ma anche del suo difficile rapporto con il manager Arne Svare.
Informazioni di una certa importanza ma che diventano ben poca cosa quando si apprende che questa volta il secondo CD ( continuamente rimandato ) è pronto sul serio, che ha un titolo e delle canzoni; i fan ne rimangono plausibilmente entusiasti e inizia un vero conto alla rovescia per l'uscita del primo singolo. E il pezzo, titolato You Weren't There, viene passato dalle radio già dalla metà di Luglio; il riscontro è forse ancor più sorprendente di quello di 4 anni fa : gli ascoltatori che apprezzano la canzone sono veramente numerosi, a dimostrazione che Lene non è mai caduta nell'oblio nonostante mesi e mesi senza che si parlasse di lei.
E giungiamo finalmente ad Another Day.
Il Cd contiene, come il precedente, solo 10 canzoni, per un ascolto totale di poco più di 43 minuti; il booklet annesso abbandona la colorazione azzurra di PMG e si dipinge di toni bianchi e marroni. All'interno i testi si presentano ancora come scritti a mano, le immagini di Lene sono state decimate e sostituite da disegni naif.
Arriviamo così alle tracce vere e proprie :
1. Another Day : a meno di improbabili sorprese questo sarà il secondo singolo dell'album, anche perché forse l'unico con You Weren't There ad avere una sufficente attinenza con la musica da radio; la canzone è senza dubbio godibile e come apertura del disco pare assolutamente azzeccata. Il brano è quello che musicalmente strizza più l'occhio a quelli di Playing My Game; il testo parla della difficoltà di accettare che una relazione sia finita, a maggior ragione quando il tempo non aiuta a dimenticare, ma fa aumentare i rimpianti.
2. Faces : forse la canzone più romantica di quelle scritte da Lene : la musica lenta e la voce che si mantiene sempre quasi sussurrata creano un degno contorno alle parole, che in questo caso raccontano di una ragazza che mentre si gode una serata con il partner sente di essere tanto attratto da lui da non poter fare niente in sua assenza.
3. You Weren't There : poco da dire a riguardo, rimarrà la canzone più nota dell'album ma non so quanti fan di Lene possa diventare la preferita. Brano solido e con una base vagamente pop ( pur senza rinunciare al solito stile ), ritornello che entra facilmente in testa e spesso vi rimane; l'argomento quello di una donna e della sua paura di rimanere sola, sentendo che la vita non può continuare senza il compagno, andato chissadove. Non basta un bel compleanno o una vittoria personale ad arginare il vuoto, e neppure urlare farà tornare indietro le cose.
4. From This Day : canzone che in quanto a tema ricorda quello di Faces : " Da questo giorno " in poi ti seguirò sempre e ti giuro che non ti abbandonerò mai quando arriverà la notte. Brano di buona fattura che si lascia ascoltare per tutti i 4 minuti e 38 della canzone, ma con liriche sotto allo standard della biondina di Tromso.
5. Sorry : motivo tra i più ritmati dell'album, che inizia alla solita maniera di Lene e che si alza di intensità durante il ritornello. Le parole trattano dello sfogo (si suppone) di una ragazza per una relazione che non può andare avanti, e un invito all'ormai ex-compagno a non illudersi di poterci fare qualcosa : è troppo tardi per i cambiamenti. Canzone che forse molti non ricorderanno nel lungo periodo ma che merita senza dubbio di essere ascoltata.
6. My Love : canzone che ricorda I'm With You di Avril Lavigne, non tanto per la musica ( che non potrebbe essere più diversa ) quanto perché entrambe parlano di uno stato di solitudine dal quale si vuole uscire e un posto da cui si vuole scappare. Ma se nel caso della canadese è ben intesa un ambientazione ( metropolitana, presumibilmente notturna ) e la necessità di fuggire si manifesta con un " portami da qualche altra parte; non so' chi sei, ma sono con te ", in My Love il luogo non è chiaro, e non è neppure detto che si tratti un posto fisico piuttosto che di un disagio psicologico. Pezzo interpretabile in diverse chiavi, e in cui Lene esprime tutto il suo talento nel trattare certe situazioni.
7. Whatever It Takes : si parlava di Avril Lavigne prima e la si può citare anche ora, ma solo perché l'inizio di questa canzone è decisamente simile a quello dell'ottima Things I'll Never Say della skater di Napanee; il tutto è probabilmente una casualità, considerando anche che non sappiamo l'anno in cui WIT è stata effettivamente composta. Il brano presenta un testo difficile da comprendere pienamente per una curiosa presenza di figure retoriche ( gli incubi, le ombre che ballano sui muri ), che non sono proprio il pane di Lene Marlin. La mia interpretazione a riguardo è quella di un personaggio maschile che si scusa con la partner per aver raccontato in giro brutte storie su di lei; ma ora è pronto a chiedere perdono e a portarla in un posto dove sarà al sicuro da qualsiasi presenza che la possa inquietare. Musicalmente ben accompagnata, Lene esegue questo pezzo come meglio non potrebbe ed il risultato è una vera goduria per l'ascoltatore.
8. Fight Against The Hours : la canzone più lunga dell'album ( 6m e 32s ) è un lamento di una persona insonne perché una telefonata promessagli da qualcuno a cui tiene non arriva; infruttuoso aspettare, ma la testardaggine di pensare che la chiamata possa arrivare da un momento all'altro leva il sonno. La parte suonata svolge un ruolo fondamentale, e l'effetto eco nel ritornello aumenta solamente la bellezza di quello che è senza riserve il mio pezzo preferito del CD.
9. Disguise : pezzo piuttosto atipico e per l'argomento trattato e per le sonorità che richiamano molto quelle di Playing My Game, con un brano piuttosto animato e in cui Lene tiene un tono di voce piuttosto alto, che raggiunge il picco nell' " I'm okay I really am now " che apre il ritornello. Tornando al tema della canzone, stavolta non si parla di relazioni, ma del "disagio" : nel mentire, nel fingere di stare bene, per la troppa paura di mostrarsi deboli in un mondo che non lo permette. Una situazione dalla quale uscire solo con la forza interiore, facendosi dare una mano dal tempo e ignorando tutto ciò che la gente può dire; un invito a non farsi sottomettere da problemi interiori ma a guardare sempre avanti.
10. Story : il brano forse più malinconico dei 10 proposti : una " story " che non si è conclusa come doveva, ed il " And the place from where you watch us now " è un chiaro riferimento al trapasso del protagonista di questa vicenda, che viene raccontata nella canzone. La dedica di questo ricordo cantato fa pensare che ci sia qualcosa di autobiografico, ad ogni modo il risultato è struggente ed intensissimo. Nonostante tutto è però la canzone più idonea a finire questo affascinante Another Day, con le parole finali "Hope you've found your peace somehow, peace somehow, Peace somehow " che viene da dubitare siano lì per puro caso.
E' facile notare come i brani più ritmati siano continuamente sovrapposti a quelli più lenti : le tracce dispari si possono raggruppare nella prima definizione, le restanti nella seconda.
Parlando più generalmente delle canzoni contenute si possono trovare tra di loro diversi punti in comune, soprattutto per il fattore temporale : il passato è spesso spazio per i ricordi più o meno graditi, il presente passa spesso attraverso un senso costante di incertezza, mentre sul futuro si stagliano ombre da evitare; l'unica cosa che può permettere di farlo è il non arrendersi alle difficoltà e il cercare aiuto nelle persone amate.
Le 10 canzoni hanno inoltre come tema ricorrente la relazione tra un lui e una lei, ad eccezione forse di Disguise dove vige una certa impersonalità; Gli argomenti trattati a riguardo spaziano in tutte le direzioni : si parla di solitudine, di ansia, di abbandono ma anche di amore come cura per molti mali, di voglia di cambiare una vita che non va nel verso giusto, a qualsiasi costo.
Un altra particolarità di cui non è facile accorgersi ad un primo ascolto è come nessuna di queste canzoni ( come neppure quelle di PMG a loro tempo fecero ) dia informazioni particolari sui protagonisti delle vicende : non sappiamo chi siano, dove siano, quali età abbiano, e forse questo alimenta la possibilità di rievocare storie personali ascoltandolo; l'eterea voce di Lene riesce a fare il resto.
Another Day è un CD completamente diverso da Playing My Game nonostante le canzoni abbiano tematiche molto simili e musicalmente siano coerenti tra di loro : mentre PMG è composto da 10 canzoni tutto sommato eterogenee, quelle di AD si amalgamano perfettamente l'una con l'altra. Questo è ciò che li rende tanto differenti : AD sembra comporsi come un unica canzone di 43 minuti, ogni brano è il perfetto complemento di quello prima, contribuendo a rendere tanto affascinante il risultato finale. Questo comporta anche una certa inscindibilità dei brani stessi, di sicuro non i più adatti, ad esempio, da essere inseriti in delle compilation; solo You Weren't There e in minor misura Another Day sembrano prestarsi a tale scopo.
Riassumendo AD riesce a rappresentare lo stile di Lene molto più di quanto non facesse Playing My Game, CD con brani più volti al pop che ci hanno mostrato solo una parte di ciò che la norvegese era in grado di fare; questo rende il nuovo lavoro una vera manna per i suoi fan ma probabilmente allo stesso modo allontanerà chi lo ascolterà in leggerezza e senza troppe pretese. Le liriche evocative, insieme ad una parte suonata che svolge bene il suo lavoro, però potrebbero comunque far ricredere anche molti detrattori del valore della cantante; brani come Story o Fight Against The Hours non faticheranno certo a farsi piacere.
Chiudo con una doverosa precisazione : da grande amante della musica di Lene Marlin già dal primo album non posso avere una visuale obiettiva su Another Day, ma nondimeno ho cercato di ascoltare il Cd senza prescindere da quanto mi fosse piaciuto Playing My Game e senza tessere lodi su qualcosa di falso. Il lavoro rimane a mio avviso meraviglioso, impossibile descrivere con aggettivi quanto lo abbia apprezzato; non sono una persona atta al fanatismo, e ancor meno a quello ingiustificato, ma AD è andato oltre le mie più rosse previsioni. Consigliato e riconsigliato.
Commenti ed altro saranno ben accetti
Take Hold Now.
The Future Will Not Remember. The Past Does Not Forget. |
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President
Moderatore
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Posted - 02/10/2003 : 18:35:39
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Trovo questa recensione abastanza buona, forse meritava un topic a parte... Molti non saranno d'accordo sul significato di alcune canzoni, ma sappiamo bene che i testi di Lene lasciano spazio a diverse interpretazioni. Leggere il commento ad ogni singola traccia è stato un pò come ascoltare tutto l'album, ma ora alcune cose sono più chiare. Anche il giudizio finale, di tutto l'album nel suo insieme, mi sembra corretto ed equilibrato. Satan hai fatto un buon lavoro, spero che qualcuno ti dia i tuoi meriti e soprattutto spero che Alessamdra Roncato dia un'occhiata a questa recensione...
Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
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salvo.p
Fan
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Posted - 02/10/2003 : 21:53:27
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Segue un articolo tratto dal sito www.festivalbar.it, news del 30 settembre
Sting è primo
L’ultimo disco (“Sacred Love”) del cantante inglese ha debuttato al primo posto della classifica degli album più venduti in Italia. In seconda posizione scende “Ladra di vento” di Giorgia, seguita da “Another Day” di Lene Marlin. Al quarto posto entra il nuovo album dei Muse “Absolution”, mentre “Results May Vary” dei Limp Bizkit debutta in settima posizione. La classifica dei singoli è dominata da Lumidee con “Never Leave You” davanti a Dido (“White Flag”) e Black Eyed Peas (“Where Is The Love”).
Lene è tornata... |
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jama
Fan
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Posted - 03/10/2003 : 22:57:28
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quote: Originally posted by Satan_Rulez
Un altra particolarità di cui non è facile accorgersi ad un primo ascolto è come nessuna di queste canzoni ( come neppure quelle di PMG a loro tempo fecero ) dia informazioni particolari sui protagonisti delle vicende : non sappiamo chi siano, dove siano, quali età abbiano, e forse questo alimenta la possibilità di rievocare storie personali ascoltandolo; l'eterea voce di Lene riesce a fare il resto.
d'accordissimo con quello che dici qui! Ascoltare Lene fa venire in mente tantissime cose... alcune alle volte molto tristi ma sicuramente è un album da ascoltare con il testo davanti e in cui immergersi fino a sopra la testa... io se lo ascolto mentre cammino per strada(come anche per PMG) potrei fare il giro del mondo senza accorgermene... parto per la dimensione AD e torno alla fine di story...
ciaoooo jama
PEACE jama
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g.damore
Fan
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Posted - 05/10/2003 : 17:12:34
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Purtoppo il mio commento giunge solo ora, con un pò di ritardo. Devo dire che per farmene una idea precisa l'ho dovuto ascoltare 5 volte.Questo perchè ero attaccatissimo a PMG e questo forse condizionava il mio giudizio. AD cmq mi è piaciuto subito. Le prime 4 canzoni ti entrano in testa ed un inizio così è veramente spettacolare. Amo tutte le canzoni di Lene, anche se Sorry non mi convince ancora tantissimo; a volte penso che forse al posto di Sorry ci poteva stare Please... Che dire poi..FATH è una sorpresa incredibile, è veramente unica. Devo ammettere che ultimamente sto trascurando un pò PMG, AD lo sento mille volte al giorno. Valeva aspettare così tanto tempo! Quando poi queste canzoni le potrò associare a momenti di vita allora non mi abbandoneranno più. Visto che ho appena letto che il DVD si legge anche sulla PS2 domani vado subito a comprarloooo!
il mio angelo biondo |
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Ricky
Fan
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Posted - 05/10/2003 : 20:50:09
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Anche il mio commento arriva in ritardo, ma l'ho ascoltato circa una 20ina di volte...e nn mi stanco mai!!! Certo, a volte intervallo cn qll degli Evanescence. L'avrete capito ormai ke mi piacciono, no ?! Cmq penso che tutte le canzoni siano stupende...Prima che uscisse l'album avevo sentito Faces e mi sn saliti i brividi su per la schiena...il ritornello è magnifico!!! Ha una voce così morbida e delicata!!! Mi piace molto anche WIT per il testo (lei che lo protegge dalle ombre...mi ricorda la vecchia Lene) ma anche le altre sn stupende Ciao a tutti e buon ri-ri-ri......ascolto del CD. Ciao!
-Ricky- |
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