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 AYRTON SENNA: Tutto da rifare

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T O P I C    R E V I E W
Marko Posted - 28/01/2003 : 20:42:00
Articolo tratto dal Corriere della Sera di oggi:
Il processo Senna è tutto da rifare. Il prossimo primo maggio saranno trascorsi 9 anni dalla tragica morte del pilota brasiliano sulla pista di Imola, ma ieri a sorpresa la Corte di cassazione ha deciso di riaprire il fascicolo annullando su ricorso della Procura Generale di Bologna la sentenza con cui la Corte d’appello del capoluogo emiliano aveva assolto il 22 novembre del ’99, “perché il fatto non sussiste”, i vertici della scuderia britannica Williams dell’accusa di omicidio colposo in relazione alla morte del campione brasiliano avvenuta durante il Gp di San Marino a Imola, l’1 maggio 1994.
I giudici della Suprema Corte hanno infatti accolto i motivi con cui il sostituto procuratore generale Rinaldo Rosini aveva chiesto di annullare la sentenza che aveva assolto il responsabile della scuderia, Patrick Head, e il progettista Adrian Newey, poi passato alla Mc Laren. I due erano stati assolti anche in primo grado, assieme al patron del team Frank Williams, dal pretore di Imola Antonio Costanzo, ma diversa era stata la formula. Il giudice monocratico (che aveva assolto “perché il fatto non sussiste” anche i coimputati italiani, i responsabili dell’autodromo di Imola) aveva sostenuto l’ipotesi “per non aver commesso il fatto”, sostenendo in pratica che era provato l’assunto secondo cui la causa della morte di Senna, andato fuoripista al Tamburello mentre era in testa alla corsa imolese (già funestata da diversi incidenti in uno dei quali perse la vita in qualifica l’austriaco Roland Ratzenberger), era stata la rottura del piantone dello sterzo della vettura.
Una rottura causata da un “difetto” di progettazione e di costruzione di cui però non fu possibile stabilire chi fosse realmente responsabile. I giudici di secondo grado (la corte fu presieduta da Francesco Mario Agnoli) utilizzarono per assolvere l’ipotesi del “fatto non sussiste”, seppure ai sensi dell’art. 530 secondo comma del Codice di procedura penale, quello che interviene quando si ritengano non sufficienti o contraddittori gli indizi a carico degli imputati. In pratica quella che nel vecchio rito processuale era l’insufficienza di prove. Rosini, nel suo ricorso, ha sostenuto l’illogicità e la contraddittorietà della sentenza, ritenendo che fosse errato l’assunto dei giudici di Appello secondo cui non era stato provato il “nesso causale” tra la condotta degli imputati e la morte. E che fu un errore giudicare “non provata” la rottura del piantone dello sterzo. Adesso sarà un altro collegio a prendere in mano il fascicolo probabilmente entro l’anno. Nessuna data è stata finora fissata.

Raga, forse finalmente si farà giustizia. Forse su un caso importante come questo alla fine la giustizia italiana farà il suo dovere. Perché finora nessuno si è preoccupato di indagare davvero tutta la faccenda.
Se avete visto lo speciale che La macchina del tempo ha trasmesso più volte in questi ultimi tre-quattro anni, in cui è stata analizzata (tramite il computer di bordo) centesimo di secondo per centesimo di secondo la serie sfortunata di eventi che si sono verificati nella macchina di Senna negli ultimi secondi prima dello schianto, saprete che le cause della morte sono ben altre che non la rottura del piantone e sono dovute principalmente alla ricerca di sempre migliori prestazioni della macchina a tutti i costi.
La vettura di Senna, troppo abbassata, ha letteralmente perso il contatto col suolo in quella curva, è volata via senza poter frenare adeguatamente e in più lo sterzo non era equilibrato, senza parlare della scarsa sicurezza della pista e della ruota che è finita in testa a Senna (probabilmente la vera causa della sua morte e non l’incidente in sé, perché le vetture erano già abb. resistenti allora). Una sfortunatissima serie di coincidenze, realizzatasi in pochi istanti proprio in quella maledetta curva, contro cui la pur rapidissima reazione del campione non ha potuto porre rimedio.
Una cosa è certa: qualcuno deve pagare.


Of course I am hoping to continue on as a music artist. I have written all the songs for the next album, and am looking forward to beginning the recording process. How the new album is accepted, no one knows. I feel I have already accomplished more then one should ever be able to dream about. What I know for sure is I need a long holiday after this. The past year has been wonderful but draining. [Lene Marlin - 25 Feb. 2000]


6   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Marko Posted - 30/01/2003 : 21:25:14
quote:
Alla fine mi sembra la solita strumentalizzazione dei media per alcuni giudici e magistrati di farsi pubblicità.


Se sapessi meglio come funziona la giustizia in Italia, saresti contento che finalmente (anche se con molto ritardo) qualche buon giudice decide di fare luce su uno degli innumerevoli casi irrisolti che costellano la nostra giustizia. Roba da vergognarsi ogni giorno per uno come me che studia giurisprudenza.
E poi non avete pensato ai parenti di Senna, come ci sono rimasti qualche anno fa, quando i giudici gli hanno sbattuto in faccia la sentenza con la formula "perché il fatto non sussiste”?

Considerazione finale: se la Cassazione ha deciso di riaprire il caso (e la Cassazione è uno dei migliori organi di vertice che ancora ci rimane) vuol dire che ci sono tutti i motivi per farlo.
Io sono curioso di apprendere il verdetto finale.

Of course I am hoping to continue on as a music artist. I have written all the songs for the next album, and am looking forward to beginning the recording process. How the new album is accepted, no one knows. I feel I have already accomplished more then one should ever be able to dream about. What I know for sure is I need a long holiday after this. The past year has been wonderful but draining. [Lene Marlin - 25 Feb. 2000]


DarKlaus Posted - 29/01/2003 : 22:43:01
quote:

Ragazzi, spero di non passare per insensibile ma a me questa storia non va giù. Che bisogno c'era di riaprire questo processo?



Io sono abbastanza d'accordo con Danies. Alla fine mi sembra la solita strumentalizzazione dei media per alcuni giudici e magistrati di farsi pubblicità.
Che sia giustizia farla pagare a qualcuno ho i miei dubbi... c'è stato un cedimento strutturale che potrebbe essere stato avvantaggiato dai lavori eseguiti sul braccetto ma non è che detto che non sarebbe successo ugualmente anche se è un danno che non mi pare di aver mai sentito prima...
Cmq in questi giorni ho ascoltato un sacco di volte la canzone di dalla per Ayrton... è troppo bella e vi consiglio per l'ennesima volta di scaricarla se ancora non l'avete...
Cmq ho anche il iflmato dell'incidente... se non lo trovate lo metto in rete appena ho spazio.


'... x' se ci arrabbiamo io e te nn stiamo mai piu di un minuto col cuore arrabbiato!...ciao Claudio'
Danies Posted - 29/01/2003 : 15:59:33
Io rimango comunque dell'idea che questo processo non doveva riprendere.
Se è vero (come si vede dal video) che il piantone dello sterzo si è rotto non vuol dire per forza che il pezzo era difettoso di costruzione.
Per esempio, guardate l'ala posteriore di Webber persa in Spagna nel 2002. Si è rotta ed ha costituito un pericolo ma, dopo aver fatto i test a Faenza su un pezzo identico sono arrivati al punto di rottura solo con forze 5 volte superiori a quelle misurate a Barcellona nel momento della rottura.

In pratica, il nocciolo della questione è che non vedo la necessità dopo quasi 9 anni di riprendere questa "dolorosa" storia.

Comunque le macchine da F1 hanno fatto dei passi da gigante dall'incidente di Senna in poi, soprattutto nella sicurezza passiva.
Per esempio l'incidente di McNish nelle qualifiche del Giappone 2002 o l'incidente tra Heidfeld e Takuma Sato nel Gp d'Asutria 2002. I piloti sono usciti quasi senza un graffio. Un incidente così nel 1994 era fatale con le macchine di allora...

Ciaooo
Danies

Lene Marlin, The Northern Light
Marko Posted - 29/01/2003 : 15:13:57
Il fatto di voler trarre le migliori prestazioni da una vettura, anche col consenso o forse su richiesta dello stesso pilota (mi pare che lo stesso Senna avesse chiesto di allungare il piantone dello sterzo) non va confuso con la sicurezza che sta alla base di ogni "esperimento". Credo che nessun pilota nn tenga prima di tutto alla sua sicurezza e credo che dieci anni fa erano già tanto avanti nella tecnologia nel settore delle F1 da sapere benissimo quel che facevano.
Inoltre nei processi non si è detta la verità e anzi nella sentenza del ricorso nn si è neanche provveduto a riesaminare la situazione, liquidando tutto con l'insufficienza di prove.
L'analisi che è stata fatta nel filmato trasmesso da La macchina del tempo è invece inesorabile.
E' naturale che il pilota accettasse certi rischi, ma questo nn significa che non possano esserci delle responsabilità, per imperizia o negligenza, da parte dei progettisti della Williams (perciò si parlava di omicidio colposo), o anche di quelli dell'impianto di Imola, e queste responsabilità vanno almeno appurate con sicurezza, senza liquidare i processi con comode formule come "il fatto non sussiste", fin troppo usate nei processi italiani, anche quelli seri.


Of course I am hoping to continue on as a music artist. I have written all the songs for the next album, and am looking forward to beginning the recording process. How the new album is accepted, no one knows. I feel I have already accomplished more then one should ever be able to dream about. What I know for sure is I need a long holiday after this. The past year has been wonderful but draining. [Lene Marlin - 25 Feb. 2000]




Danies Posted - 29/01/2003 : 09:41:46
Ragazzi, spero di non passare per insensibile ma a me questa storia non va giù. Che bisogno c'era di riaprire questo processo?
Voi dite "per ricercare i colpevoli" ma per me non ci sono colpevoli.
Un pilota, correndo, accetta i rischi del gioco.
E poi chi lo dice che queste modifiche al piantone dello sterzo non avevano il consenso di Ayrton?
Per me non è colpevole nessuno, è successo e basta, il fato ha voluto questo.
Ayrton sapeva benissimo i rischi che correva e come pilota li accettava. Se non li accettava non avrebbe fatto il pilota di F1.
Pensate a Mika Hakkinen. Il grande Mika ha subito un brutto incidente ad Adelaide perdendo molti denti e andando in come per diversi giorni. ma nonostante questo è risalito in macchina e ha continuato, vincendo. E lo sapeva benissimo che poteva succedere qualunque cosa.
Ma la passione è talmente tanta che accetti questi rischi.
E poi il fatto è successo 10 anni fa e tutti sappiano che 10 anni fa le vetture non erano sicure come oggi e i piloti avevano forse "meno" volontà di sicurezza. L'importante era essere veloci anche a scapito a volte della sicurezza.


Ciaooo
Danies

Lene Marlin, The Northern Light
President Posted - 28/01/2003 : 20:56:33
Molto bene, Marko.
Solo una precisazione, la causa della morte di Senna non era la ruota in testa ma un frammento di uno dei braccetti dello sterzo che partendo come un proiettile ha perforato la visiera e passando tra l'occhio e la fronte ha danneggiato il cervello.

Cmq spero si faccia finalmente luce su questa questione.


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...

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