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 Kelly Rowland - Stole

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T O P I C    R E V I E W
Satan_Rulez Posted - 02/03/2003 : 17:59:36
http://www.maialino.it/musica/testi/0050.htm

Che ne pensate ?

Take Hold Now.

The Future Will Not Remember.
The Past Does Not Forget.
20   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Marko Posted - 11/03/2003 : 00:03:29
quote:
Quando capirai che per l'umanità intera non esiste solo il tuo Dio?
Per te lui ti ha dato una dimostrazione slo perchè credi (o hai scelto di farlo) ma per qualsiasi altra religione o divinità la visione è la stessa...
Cmq anche volendo il suo volto lo hanno visto gli uomini di 2000 anni fa... di certo non io per cui, anche ammettendolo, il parlarne non mi sembra più concreto della morte... sicuramente non "di quella" di cui volevo parlare io.

1. Non ho mai affermato che esiste solo il mio Dio, anzi credo che esista un solo Dio ma con tanti nomi diversi. Infatti la prima frase del mio msg precedente vale per tutte le religioni esistenti, la seconda frase ovviamente riguardava Gesù.
Perciò mettila come vuoi, ma Dio si è manifestato a tanti uomini e popoli in tanti modi e ci sono numerosi testi sacri che ci rivelano diverse verità su Dio. Dunque, anche se nn lo comprenderemo mai tutto, nn si può dire che nn conosciamo la sua volontà e la sua essenza.
2. Per volto di Dio intendevo proprio la sua essenza, cioè l'amore e la misericordia per tutti i suoi figli. Credo che anche questo valga per tutte le religioni, per lo meno quelle monoteiste.

quote:
E proprio per questo vi chiedo di non aggiungere altro fino al nuovo Topic. Questo in realtà parlava di Kelly Rowland


Hai ragione Pres. Infatti è da un paio di risposte che pensavo di smettere, ma mi sentivo di dover chiarire certe cose.

quote:
Claus, hai sonno alle 19.30?
Ma che c'hai?

Il ragazzo c'avrà le idee un po' confuse

Of course I am hoping to continue on as a music artist. I have written all the songs for the next album, and am looking forward to beginning the recording process. How the new album is accepted, no one knows. I feel I have already accomplished more then one should ever be able to dream about. What I know for sure is I need a long holiday after this. The past year has been wonderful but draining. [Lene Marlin - 25 Feb. 2000]


President Posted - 10/03/2003 : 20:51:07
Il discorso si sta facendo interessante...
E proprio per questo vi chiedo di non aggiungere altro fino al nuovo Topic. Questo in realtà parlava di Kelly Rowland

Cmq ripeto che attendo il nuovo Topic lasciamo questo a Kelly...
Claus, hai sonno alle 19.30?
Ma che c'hai?


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
DarKlaus Posted - 10/03/2003 : 19:30:49
quote:


Infatti non ne parliamo di nostro, è Lui che si è manifestato a noi.
E cos'altro è venuto a fare Gesù sulla Terra se non per svelarci il volto di suo Padre?




Il tuo solito fanatismo cristiano...
Quando capirai che per l'umanità intera non esiste solo il tuo Dio?
Per te lui ti ha dato una dimostrazione slo perchè credi (o hai scelto di farlo) ma per qualsiasi altra religione o divinità la visione è la stessa...
Cmq anche volendo il suo volto lo hanno visto gli uomini di 2000 anni fa... di certo non io per cui, anche ammettendolo, il parlarne non mi sembra più concreto della morte... sicuramente non "di quella" di cui volevo parlare io.



quote:

Dal tono della frase mi sembra che hai capito, con un ragionamento "a contrario", che io mi sento tranquillo grazie alla padronanza mentale della morte che mi verrebbe fornita dalla religione. Ma le cose non stanno proprio così.



Veramente io intendevo esattamente il contrario e avevo capito che per te noi non possiamo essere tranquilli di fronte alla morte con le nostre conoscenze... per questo ti ho detto di guardare al di fuori del cristianesimo (aggiungo ora verso religioni e filosofie più ascetiche)...
Secondo me si può essere più che tranquilli (ma non ho detto di esserlo del tutto io ancora... va a momenti, ma più che altro per paura di non realizzare gli scopi che mi sono prefissato). Cmq sono pur sempre visioni e considerazioni personali, dettati dall' educazione (in senso lato) e dalle situazioni.
Appena trovo il tempo e la forza (è tanto che sto riuscendo a postare ora con il sonno he mi ritrovo) posterò le mie...



Marko Posted - 09/03/2003 : 17:48:29
quote:
come possiamo solamente pensare di parlare di un dio (o di Dio) che siamo ancora meno in grado di concepire?

Infatti non ne parliamo di nostro, è Lui che si è manifestato a noi.
E cos'altro è venuto a fare Gesù sulla Terra se non per svelarci il volto di suo Padre?



quote:
"l'uomo da solo non possa concepire l'evento, farlo in qlc modo proprio e dunque sentirsi tranquillo grazie alla padronanza mentale di esso"


Dal tono della frase mi sembra che hai capito, con un ragionamento "a contrario", che io mi sento tranquillo grazie alla padronanza mentale della morte che mi verrebbe fornita dalla religione. Ma le cose non stanno proprio così.
E' l'uomo che cerca, facendo affidamento soltanto sulle sue forze, dunque sulla sua ragione, di padroneggiare in qlc modo la morte o cmq di sminuirla, di renderla innocua, ma sa già in partenza che i suoi tentativi sono vani, anche se nn volesse ammetterlo.
Io mi sento tranquillo sì, ma nn perché ne abbia la padronanza mentale, semplicemente perché credo. Se ci penso sopra in modo fattuale, facendo solo considerazioni materiali, inquieta anche a me, soprattutto il pensiero dell'attimo della morte stessa, cosa proverò, come si sentiranno le persone che mi staranno accanto.
Ma appunto, visto che nn ne verrò mai a capo, preferisco non fare troppi ragionamenti sulla morte o le cose che la riguardano e credere nel messaggio di speranza che ci è stato dato.

Of course I am hoping to continue on as a music artist. I have written all the songs for the next album, and am looking forward to beginning the recording process. How the new album is accepted, no one knows. I feel I have already accomplished more then one should ever be able to dream about. What I know for sure is I need a long holiday after this. The past year has been wonderful but draining. [Lene Marlin - 25 Feb. 2000]




Edited by - Marko on 09/03/2003 17:51:45
DarKlaus Posted - 08/03/2003 : 21:10:34
quote:


Intendo dire che l'uomo è limitato per sua stessa natura. Di conseguenza non può parlare della morte in termini di fatto "appropriati" perché è qlc che non conosce se non parzialmente, per quello che vede dall'esterno, basandosi sui suoi sensi limitati e sulla sua rappresentazione mentale conseguentemente anch'essa limitata e personale.
Non so se mi capite: voler parlare della morte in termini puramente fattuali è qlc che si riduce alla nostra visione "superficiale" dell'evento morte. E' come voler parlare di che cos'è il volo osservando unicamente gli uccelli volare: se nn si è mai volati non si può parlare appropriatamente del volo (e anche in quel caso nn sapremo mai cosa prova un uccello volando con le proprie ali)

Perciò non vi offendete, ma non mi può interessare più di tanto una visione personale di chiunque di voi sulla morte (sono, diciamo, più che altro incuriosito di leggere) perché parto dal presupposto che l'uomo da solo non possa concepire l'evento, farlo in qlc modo proprio e dunque sentirsi tranquillo grazie alla padronanza mentale di esso, e infatti è proprio per questo che da sempre l'argomento assilla tanto e in fondo inutilmente la mente umana.





Premetto che non penso di fare in tempo a mettere il topic domani perchè sarò impegnato tutto il giorno, cmq mi sa che dal mio topic ti aspetti ose che non penso che scriverò. Oviamente non sono morto e non voglio parlare di visioni della morte nel senso di quello che per me accadra "dall'altra parte" o chissà cosa. A parte che non sono d'accordo con te sul tuo esempio del volo ma, non per riaprire la solita polemica, se dici che la morte non è una cosa di cui possiamo parlare perchè non siamo in grado di concepire l'evento, come possiamo solamente pensare di parlare di un dio (o di Dio) che siamo ancora meno in grado di concepire? Della morte un fenomeno fisico almeno lo abbiamo...
Cmq la questione è che io non voglio parlare della morte in termini "fattuali" come hai capito tu, ma voglio parlare dei fatti della morte che colpiscono noi che restiamo (e non di come vivrò/vivremo la morte e quello che accadrà) e delle mie riflessioni su di essi. Vorrei capire se effettivamente la penso a modo mio o se ce ne sono altri che la pensano come me... almeno mi smebra una discussione nuova e volendo interessante. Poi se si andrà anche a parare sulle visioni personali del trapasso... spero solo non avvenga per dottrine ecclesiastiche (diqualsiasi religione).

"l'uomo da solo non possa concepire l'evento, farlo in qlc modo proprio e dunque sentirsi tranquillo grazie alla padronanza mentale di esso"
Non sono per niente d'accordo... e rifletti anche su cosa c'è al di fuori del cristianesimo.


Marko Posted - 08/03/2003 : 09:47:28
quote:
Che intendi per risultato soddisfaciente? Personalmente non credo che da questa discussione si debba arrivare a qualsiasi risultato se non la costatazione di normali dati di fatto che però le nostre coscienze spesso non ci fanno vivere per tali.


Intendo dire che l'uomo è limitato per sua stessa natura. Di conseguenza non può parlare della morte in termini di fatto "appropriati" perché è qlc che non conosce se non parzialmente, per quello che vede dall'esterno, basandosi sui suoi sensi limitati e sulla sua rappresentazione mentale conseguentemente anch'essa limitata e personale.
Non so se mi capite: voler parlare della morte in termini puramente fattuali è qlc che si riduce alla nostra visione "superficiale" dell'evento morte. E' come voler parlare di che cos'è il volo osservando unicamente gli uccelli volare: se nn si è mai volati non si può parlare appropriatamente del volo (e anche in quel caso nn sapremo mai cosa prova un uccello volando con le proprie ali)

Perciò non vi offendete, ma non mi può interessare più di tanto una visione personale di chiunque di voi sulla morte (sono, diciamo, più che altro incuriosito di leggere) perché parto dal presupposto che l'uomo da solo non possa concepire l'evento, farlo in qlc modo proprio e dunque sentirsi tranquillo grazie alla padronanza mentale di esso, e infatti è proprio per questo che da sempre l'argomento assilla tanto e in fondo inutilmente la mente umana.


Of course I am hoping to continue on as a music artist. I have written all the songs for the next album, and am looking forward to beginning the recording process. How the new album is accepted, no one knows. I feel I have already accomplished more then one should ever be able to dream about. What I know for sure is I need a long holiday after this. The past year has been wonderful but draining. [Lene Marlin - 25 Feb. 2000]


Ms27 Posted - 06/03/2003 : 23:09:41
quote:

Per me la morte è una cosa estremamente normale (anche quando colpisce giovani). È logico che ci sia. Incombe sulla vita da quando la vita è nata e di sicuro sarà l'ultima a "restare in vita" finchè morti tutti non morirà anche lei (smebra un gioco di parole ma in un certo senso la morte è più viva della vita stessa). Magari stasera che ho più tempo apro un topic adatto (già immagino la risposta di ms...).



Aspetto..come il Pres ..datti da fare!

Cmq quel testo è proprio bello...perchè molto amaro


UBER-SOLDAT..direttamente da
Return To Castle Wolfenstein..ovvero..come passare un tranquillo fine settimana accoppando un po' di crucchi nazistoni...

HAWE!
by Ms27...


Edited by - ms27 on 06/03/2003 23:13:52
DarKlaus Posted - 05/03/2003 : 21:03:30
quote:

quote:
ovviamente il tuo pensiero è "assuefatto" ala chiesa però penso che puoi sempre esporlo in maniera differente senza dire "la chiesa dice questo"

Non ho nominato la Chiesa, quello che ho scritto è rappresentato nell'Apocalisse.

Per quanto riguarda il fatto di discutere della morte in modo diverso, non vedo altro modo che di parlarne in termini umani, ma usando questi termini non si arriverà mai ad un risultato "soddisfacente", visto che l'uomo sostanzialmente ha pura della morte. Questa paura, consapevole o meno, è ciò che ci porta ad essere egoisti, dominatori, anche violenti, per la paura che abbiamo di perdere ciò che ci appartiene di materiale, che è l'unica dimensione (il materiale) che siamo capaci di concepire.
Anche volendo essere positivi al massimo, non possiamo concludere altro se non che il dolore o le gioie, la vita o la morte, sono eventi legati all'uomo così come agli altri esseri "naturali", eventi che non si possono spiegare, ma che vanno sopportati con pazienza, accettati, contro cui si può ben poco o niente, come tu già hai detto.
Posta però la questione in questi termini, io non posso proseguire, perché il discorso mi porterebbe ad una visione delle cose che non è la mia.

Cmq ricordo che tu avevi una visione tutta particolare di queste cose, anche se nn ricordo come si sviluppava. Ne abbiamo parlato tanto tempo fa




Ok, hai ragioe cheho parlato di chiesa (ma con la c minuscola) ma giusto per abbreviare e intendere la religione... in fondo l'apocalisse chi l'ha scritta se non uomini di chiesa, ovviamente intendendo non la Chiesa (di sicuro non quella di oggi) ma in generale uomini di religione.
Che intendi per risultato soddisfaciente? Personalmente non credo che da questa discussione si debba arrivare a qualsiasi risultato se non la costatazione di normali dati di fatto che però le nostre coscienze spesso non ci fanno vivere per tali. Non che ora si debba farlo. Non pretendo di "illuminare" o indottrinare nessuno ma solo portare la mia visione delle cose.
Inizialmente avevo alcune basi su cui porre il discorso ma dato che già nella premessa ne stiamo uscendo mi sa che cambierò un po' i programmi. Mi sa che è meglio che mi prenda un po' di tempo per cercare di fare un bel lavoro chiaro e preciso. A questo punto penso di mettee il topic nel weekend.


Marko Posted - 05/03/2003 : 20:41:46
quote:
ovviamente il tuo pensiero è "assuefatto" ala chiesa però penso che puoi sempre esporlo in maniera differente senza dire "la chiesa dice questo"

Non ho nominato la Chiesa, quello che ho scritto è rappresentato nell'Apocalisse.

Per quanto riguarda il fatto di discutere della morte in modo diverso, non vedo altro modo che di parlarne in termini umani, ma usando questi termini non si arriverà mai ad un risultato "soddisfacente", visto che l'uomo sostanzialmente ha pura della morte. Questa paura, consapevole o meno, è ciò che ci porta ad essere egoisti, dominatori, anche violenti, per la paura che abbiamo di perdere ciò che ci appartiene di materiale, che è l'unica dimensione (il materiale) che siamo capaci di concepire.
Anche volendo essere positivi al massimo, non possiamo concludere altro se non che il dolore o le gioie, la vita o la morte, sono eventi legati all'uomo così come agli altri esseri "naturali", eventi che non si possono spiegare, ma che vanno sopportati con pazienza, accettati, contro cui si può ben poco o niente, come tu già hai detto.
Posta però la questione in questi termini, io non posso proseguire, perché il discorso mi porterebbe ad una visione delle cose che non è la mia.

Cmq ricordo che tu avevi una visione tutta particolare di queste cose, anche se nn ricordo come si sviluppava. Ne abbiamo parlato tanto tempo fa

Of course I am hoping to continue on as a music artist. I have written all the songs for the next album, and am looking forward to beginning the recording process. How the new album is accepted, no one knows. I feel I have already accomplished more then one should ever be able to dream about. What I know for sure is I need a long holiday after this. The past year has been wonderful but draining. [Lene Marlin - 25 Feb. 2000]



President Posted - 05/03/2003 : 14:33:47
quote:
Parliamo di queste (almeno questo farò nel topic che aprirò, ma neanche oggi cred di fare in tempo)

Peccato che tu non faccia in tempo..
Sarà un argomento davvero interessante.
Aspetto!



Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
DarKlaus Posted - 05/03/2003 : 00:23:05
quote:

tutto quello che ha scritto Marko


Ok, posso condividere o meno quello che hai detto, poi ne parlerò nel topic che stasera non faccio in tempo ad aprire, però per una volta non si potrebbe evitare di coinvolgere la solita visione cristiana delle cose?
Lo hai fatto anche nel piccolo principe dove in fondo di cristiano non c'è niente per me, o meglio qui già sappiamo che per te siamo noi influenzati dal cristianesimo mentre per me è il cristianesimo ad aver semplicemente preso le giuste regole di convivenza civile, e il piccolo principe dovrebbe essere un insegnamento per noi come per i buddisti e i musulmani ecc.
In ogni caso, qualsiasi cosa ci sia dopo la morte fisica non riguarda questo discorso. È ovvio che io mi riferisco al puro aspetto materiale della cosa. Ho la mia visione della vita dopo la morte ma non saprei se chiamarla effettivamente vita e che cmq con il nostro "essere terreni" non ha molto a che vedere. Voglio parlare della morte per quello che è sulla terra. Parlerò di vita fisica e morte fisica. Il dopo non mi interessa e discuterne mi sembra inutile e improbabile... nessuno di noi (ti concedo Cristo a parte, ricordando però che siamo anche liberi di non credere) è mai morto e tornato in vita a raccontarci. Siamo umani e umanamente la morte, su questa terra, ci sovrasterà tutti, quindi per una volta vorrei fare un discorso terreno, lasciando da parte filosofie, metafisiche, reigioni e catechismi... ovviamente il tuo pensiero è "assuefatto" ala chiesa però penso che puoi sempre esporlo in maniera differente senza dire "la chiesa dice questo" e tirare in ballo santi e peccatori, inferni e paradisi. La morte è un fatto estremamente oncreto così come le nostre reazioni di fronte ad essa. Parliamo di queste (almeno questo farò nel topic che aprirò, ma neanche oggi cred di fare in tempo)




Edited by - DarKlaus on 05/03/2003 10:27:16
Marko Posted - 04/03/2003 : 20:32:17
Hai ragione che nn si può far nulla, ma quelli che rimangono, più che dispiacersi, "servono" anche a confortare quelli che sono rimasti più soli... mi sembra che non vi hai fatto accenno, perciò lo dico (non è che metto in dubbio che tu dia il tuo supporto morale). La compassione è la prima forma di compagnia, è istintiva, silenziosa, perché nn si esprime a parola: compatire significa proprio patire con, cioè farsi carico (in parte) del dolore degli altri per farglielo pesare di meno. Trovare le forme migliori di compassione nn è facile, bisogna conoscere la personalità dell'individuo colpito dal dolore. Magari è uno con cui puoi anche scherzarci un po' su, magari invece è uno che ha bisogno di stare totalmente da solo.
Sì, è un tema da approfondire. Aspetto il tuo topic.

quote:
la morte... Incombe sulla vita da quando la vita è nata e di sicuro sarà l'ultima a "restare in vita" finchè morti tutti non morirà anche lei

Ovviamente su questo non sono d'accordo. In quanto credente, aspetto il ritorno di Cristo, il quale, come sta scritto, scenderà prima agli Inferi per chiamare le anime dei dannati. I morti usciranno dalle loro tombe e dalla terra per andare incontro al giudizio finale. Coloro che invece saranno ancora vivi e non saranno stati corrotti nella lotta finale tra Dio e Satana, verranno assunti direttamente in cielo.
Se questa raffigurazione (peraltro come sempre intrisa di simbolismi) fa "ridere" qlc, per piacere evitate di commentarla, altrimenti ricominciamo inutili discussioni che non ho voglia di intraprendere.

Of course I am hoping to continue on as a music artist. I have written all the songs for the next album, and am looking forward to beginning the recording process. How the new album is accepted, no one knows. I feel I have already accomplished more then one should ever be able to dream about. What I know for sure is I need a long holiday after this. The past year has been wonderful but draining. [Lene Marlin - 25 Feb. 2000]




Edited by - Marko on 04/03/2003 20:35:22
DarKlaus Posted - 04/03/2003 : 11:40:31
quote:


Mi dispiace Claus... Tieni duro, e ricorda che i casi in cui non puoi fare proprio niente per una persona sono veramente rarissimi...




Spiego un po' di cose. Le perdite non le ho subite io ma due miei amici, che sono praticamente la mia famiglia. Ora anche questo può sembrare un discorso "orrendo" (in realtà c'è tutta una mia filosofia della morte che spiegherò in un prossimo topic) ma io non mi sento dispiaciuto per quelle morti, non posso esserlo. Erano persone che non conoscevo e se dovessi dispiacermi per loro, dovrei dispiacermi per tutti i morti che non conoscevo e di gente ne muore ogni minuto. Ovviamente sono dispiaciuto della sofferenza dei miei amici che hanno perso delle persone a loro care ma so benissimo che gli passerà presto (anche se ovviamente il ricordo gli resterà per tutta la vita). È il naturale corso degli eventi. Logicamente per loro non posso fare nulla e di occasioni così ce ne sono poche per fortuna ma sono cmq estremamente "naturali". Ce ne sono state nel corso della storia della terra e ce ne saranno sempre. La mia visione della vita è abbastanza distaccata però così credo di aver capito un sacco di cose (almeno sul suo svolgimento). Ogni disgrazia che accade siamo portati a sentirci unici, vittime, a portare anche rancore senza poi renderci conto che le persone muoiono ogni giorno e per i più vari motivi, tutti cmq sempre "naturali" (compresi gli omicidi perchè uccidere in fondo è nella natura "malata" dell'uomo), che le situazioni peggiori poi non sono (purtroppo) uniche, che alla fine (ache se pensiamo il contrario) siamo tutti uguali e le nostre sofferenze anche. La vita è veramente una ruota che gira. I suoi vvenimenti sono cicllici e comuni.
Perciò non possiamo dispiacerci sempre per tutto e tutti quando poi in realtà, pur dicendo che ci dispiace, ce ne frega relativamente niente (non ce l'ho con te che sei dispiaciuto per me, ma in realtà non ce n'è bisogno e in ogni caso, come ti ho detto più volte in chat, fregatene!). In certi casi il dispiacere non è che una forma di egoismo. Per me la morte è una cosa estremamente normale (anche quando colpisce giovani). È logico che ci sia. Incombe sulla vita da quando la vita è nata e di sicuro sarà l'ultima a "restare in vita" finchè morti tutti non morirà anche lei (smebra un gioco di parole ma in un certo senso la morte è più viva della vita stessa). Magari stasera che ho più tempo apro un topic adatto (già immagino la risposta di ms...).
Non vorrei che vi faceste strane idee... parlo spesso di fregarsene ma certamente non intendo con questa parola farsi i fatti propri e non gurdare in faccia nessuno nè il suo dolore. Ci vuole semre il rispetto. Diciamo che fregarsene vuol dire accettarlo semplicemente per quello che è. Cercare di rendersi utile quanto possibile nel momento del bisogno ma non affliggersi per cose che esisteranno sempre indipendentemente da noi e che non risolveremo certo buttandoci giù.
Vabbè cmq scriverò qualcosa stasera...


Violet sky Posted - 04/03/2003 : 10:57:10
quote:
perchè non pensate che sia stata lei a scriverla?

Eh, questione di neuroni

Mi dispiace Claus... Tieni duro, e ricorda che i casi in cui non puoi fare proprio niente per una persona sono veramente rarissimi...

_________
DarKlaus Posted - 03/03/2003 : 23:16:26
quote:

http://www.maialino.it/musica/testi/0050.htm

Che ne pensate ?





Penso che, giudizi a parte sulla canzone e sul video, faccia parecchio riflettere. Sembra che le nostre vite siano indirizzate e poi basta un "niente" a sconvolgerle del tutto, a deviarle per sempre e perfino ad interromperle. Basta farci condizionare dal giudizio altrui o più semplicemente trovarci nel posto sbagliato al momento sbagliato. Le vite vengono rubate ogni giorno, alcune atrocemente, altre per disgrazia; alcune per invidia, altre per pazzia; alcune per amore, altre per odio...
Ognuno di noi ha delle aspettative su sè stesso e sugli altri ma non possiamo proprio sapere che ci accadrà domani. Forse questo dovrebbe essere veramente un invito a vivere giorno per giorno, senza dare nulla per scontato (perchè oggi ci sei e domani non si sa), godendo delle piccole cose e sperando sempre che il futuro non riservi brutte sorprese...
Certo che come argomento si potrebbe approfondire molto di più ma non ho voglia di farlo (non in questo momento). In fondo mi sembrerebbe per lo più "inutile retorica" e parlarne a che servirebbe? Come ho già detto le vite vengono rubate ogni giorno. Sarà orrendo a dirsi ma ormai penso di averci anche fatto l'abitudine... anche quando, come in questi giorni, le vite rubate possono anche essere vicine ai tuoi affetti e tu li vedi soffrire e sai che tanto non potrai mai farci niente...


Luke Posted - 03/03/2003 : 20:19:09
quote:
a me non piace per nulla


Il testo nn è male... x il resto sono d'accordo...

Luke

BillieJoe Posted - 03/03/2003 : 17:26:21
a me non piace per nulla


Non c'è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo" Sante parole Bud
President Posted - 03/03/2003 : 14:29:33
Infatti avevo posto la domanda convinto che Kelly non potesse aver scritto una cosa simile!


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
ambrogivs Posted - 03/03/2003 : 13:04:05
anche a me piace molto questa canzone,a non penso che kelly sia una cantautrice...


Honestly don't know where I'll end up at last…won't even count the days…one thing I sure know I won't move so fast…my mind in complete haze
axlbad Posted - 03/03/2003 : 11:59:19
caruccia la canzone...un po triste ma carina...perchè non pensate che sia stata lei a scriverla?



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