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 Fine delle ostilità... E ora?

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T O P I C    R E V I E W
Marko Posted - 09/04/2003 : 18:23:51
Be', con l'occupazione quasi totale di Baghdad, i festeggiamenti della popolazione (era ovvio che a nessun popolo piaccia la dittatura) e la caduta della statua più grande di Saddam in una delle maggiori piazze, sembra proprio che la guerra possa dirsi praticamente conclusa.

Complimenti agli americani per aver impiegato appena tre settimane, ma a parte il fatto che adesso comincerà la fase più complessa, che durerà mesi e anni, mi chiedo: e dove stava tutta la pericolosità del regime di Bagdad, tanto paventata dall'amministrazione Bush? Dove stanno le armi chimiche, le prove della costruzione di una bomba atomica, le connessioni col terrorismo internazionale (attacchi terroristici non ce ne sono stati)? Era lo spauracchio di queste minacce, se non erro, il movente prinicipale della guerra, ciò su cui si basava la teoria preventiva di Bush.
Si sapeva che di arsenali militari e mezzi corazzati ce n'erano pochi, aerei praticamente nessuno. Ma se la principale minaccia dell'esercito iracheno era costituito dai corpi speciali, cioé da poche decine di migliaia di combattenti addestrati più che altro a difendere determinati punti strategici e non capaci di resistere ad un'invasione, e considerato pure che molti di essi si sono arresi, mi chiedo: non c'erano altri metodi per rovesciare il regime?
Magari facendo ancora più propaganda, la stessa popolazione sarebbe riuscita, con l'aiuto di forze speciali dei caschi blu e bombardamenti mirati degli alleati, a prendere il controllo della capitale e poi del paese.
Insomma, nonostante la "leggerezza" dell'esercito USA (appena 250mila uomini), sembra che, soprattutto negli ultimi giorni, si sia trattato di un gioco. La grande e spaventosa resistenza di Bagdad (s'era parlato di un'altra Stalingrado) non v'è stata per niente, ha resistito molto di più Bassora. Ed evidentemente, avendo scelto questa tattica veloce di guerra, con pochi uomini, senza neanche più aspettare i rinforzi, il comando americano sapeva bene che l'Iraq non aveva quasi nulla con cui difendersi. Allora perché la guerra a tutti i costi e così in fretta?
Viene da pensare che gli ispettori non hanno trovato nulla perché non c'era quasi nulla, anche se da qualche parte ci dovrebbero essere ancora quei famosi 2000 litri di antrace e qualche altra testata chimica. Ma perché non si trovano queste cose? Forse sono state veramente distrutte in passato? Finora si sono trovate maschere antigas, va bene, ma non la cd. pistola fumante.

Io non posso che concludere ancora una volta che l'obiettivo primario dell'amministrazione Bush, fin da quando è stato eletto, era quello di portare a termine il "lavoro" in Iraq, in un modo o nell'altro e questo non solo per liberare il paese (iniziativa lodevole ma sappiamo bene illegittima e pericolosa per gli equilibri futuri della regione), non solo per gli interessi in gioco (petrolio), ma soprattutto per aprire una nuova era di dominio degli USA nel mondo, adesso che l'Europa sta diventando più forte con una moneta unica e una costituzione unica che si appresta a ratificare.
Adesso che gli USA hanno avuto ragione, almeno finché ci sarà Bush alla Casa Bianca o qualcuno come lui, nessuno potrà più fermarli, perché una volta che li si sia lasciati fare, chi potrà più opporsi? Gli sviluppi futuri sono imprevedibili e non si sa ancora quanti fattori entreranno in gioco. Adesso si apre una nuova importante fase diplomatica e c'è solo da sperare che molte cose si metteranno a posto, che l'Inghilterra decida di essere definitivamente europea e che gli USA accettino di nuovo un ruolo preminente dell'ONU nello scenario internaz. Ma se non si creerà presto un'opposizione (in senso positivo) forte e unitaria in Europa, anche con l'appoggio della Russia, la bilancia penderà sempre al di là dell'Atlantico e noi dovremo ancora stare al seguito (come lo siamo ormai da dopo la seconda guerra mondiale, soprattutto in ambito economico).


"I wait, I'm not tired of waiting
Weak but I'm not sick...

Imaginary friends, they might flow down deep
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I Know - Lene Marlin

Edited by - Marko on 09/04/2003 18:30:41
6   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Luke Posted - 16/04/2003 : 20:29:09
quote:
Col tempo, spero, l'Iraq diventerà una nazione abbastanza civile, cosa che con quell'essere schifoso non poteva permettersi di essere.


Mah viste le divisioni interne dubito che l'assetto della zona resti stabile x molto... si potrebbe anke trovare un leader dal forte carisma x cercare di tamponare la situazione adesso (anke se ora come ora nn ne vedo), ma i problemi si ripresenterebbero alla sua successione...

Luke

“In questo mondo ridicolo e tragico, forse sono i sogni a farci andare avanti, le menzogne sarcastiche che ci raccontiamo, quel balsamo di polvere di stelle con cui curiamo le nostre anime ferite…”
Marko Posted - 16/04/2003 : 20:09:26
Pres, ritorniamo ai vecchi discorsi...
Ricorda che Saddam è diventato forte grazie agli USA che gli hanno fornito le armi per la guerra contro l'Iran. Poi si è rivelato un problema (come i talebani, anch'essi "creati" dagli USA) e allora capisci che gli americani da un lato fanno del bene ma dall'altro creano nuovi guai, perché ci sono le loro maledette multinazionali che governano l'economia mondiale e pilotano periodicamente l'elezione di presidenti che dichiareranno guerra a qualche paese, per far andare avanti la produzione di armi e gli affari del petrolio.
Per giunta gli americani si sono indignati che alcuni Paesi europei non hanno loro fornito aiuto. Ma scusa, se loro creano i pasticci e poi vogliono risolverli a modo loro, facciano tutto loro e non tirino in ballo anche gli altri. Scusa: tu dai una pistola ad uno per fargli ammazzare un altro. Poi quello viene e vuole ammazzare te o qualcun altro per fatti suoi. Sei costretto a togliergli la pistola e chiedi l'aiuto di altre persone, ma non accetti che si facciano le cose tutti insieme, perché vuoi sempre avere tu il controllo di tutta la situazione. Eh no, bello! Allora veditela tu, che hai combinato il guaio.

T'indigni per i migliaia di civili ammazzati da Saddam e per i diritti umani calpestati? Lo fa anche Bin Laden.
Vorrei ricordare che ci sono decine di paesi che si comportano così, soprattutto quelli a prevalenza musulmana. In Africa ci sono da anni guerre che tali non si possono neanche chiamare. Sono massacri, macelli: le tribù si scannano con i machete come animali e ci sono ancora leggi medievali che prevedono torture, tagli di arti e pena di morte (quest'ultima oltretutto c'è anche nella civilizzata America). Allora di che ci scandalizziamo? Amnesty International e altre organizzazioni denunciano questi problemi da anni, ma ovviamente nessuno ha interesse ad intervenire per mettere ordine tra una banda di selvaggi che si ammazza nei deserti o nelle giungle.

Cmq all'infuori di tutto questo, mio padre, che pure è in contrasto con me su questa guerra, lo è per un motivo diverso, che mi ha fatto riflettere. A parte la giustezza di togliere da mezzo un dittatore (fine che non giustifica i modi, come gli ho fatto notare), lui afferma che i veri motivi di questa guerra sono altri e che ce ne renderemo meglio conto solo in futuro.
E' probabilmente, come lui crede, davvero una guerra di religione, sotto sotto. Cioè gli USA avrebbero scatenato questa guerra e usato la mano forte, non tanto per riaffermare il proprio dominio (si sa che sono i più forti) ma per dare un segnale preciso al mondo islamico, che da anni si è fatto strada nei nostri paesi. A parte tutti i gruppi terroristici che sono ormai annidati in Occidente, sappiamo bene (io l'ho letto ultimamente) che è in continua crescita il numero di musulmani nei paesi europei, gente che non si integra mai del tutto (e io ne ho esperienza diretta), gente che quando c'è un paese "musulmano" invaso da uno "cristiano" parte, lasciando tutto, per difendere quella terra dagli infedeli. Poi tornano da noi come se nulla fosse, apparentemente tranquilli.
Stanno costruendo moschee un po' ovunque (ce n'è una enorme a Roma non lontana da S. Pietro, come in una simbolica intrusione nei luoghi più tradizionalmente cristiani), mentre si oppongono alla costruzione di chiese nei loro paesi e anzi la prima cosa che fanno quando succede un torto ai loro da parte di un cristiano, vanno a saccheggiarle e bruciarle.
Per secoli gli arabi hanno tentato di conquistare l'Europa. Oggi quest'idea non è ovviamente più realizzabile da un punto di vista militare, ma da un punto di vista sociale, piano piano loro potrebbero prendere il controllo, insediandosi ai centri di potere.
Quest'ultima prospettiva a me risulta poco realistica, anche se i sentimenti patriottici dei giovani europei si sono molto rarefatti, mentre gli islamici c'hanno sempre forte l'attaccamento alla loro terra e ai loro spazi e quindi da questo punto di vista potrebbero prevaricarci. Credo anche che bisogna evitare razzismi e cercare di integrare gli stranieri, controllandoli ovviamente per evitare che terroristi e altri delinquenti si insedino da noi. Gli stessi USA, poi, sono un grande esempio di convivenza tra etnie e religioni diverse.
Tuttavia il discorso che vi ho fatto (che mi ha fatto mio padre) ha un senso, perché il contrasto tra le religioni non si sanerà mai, soprattutto se gli islamici non si moderano (e ci vorranno altri secoli). Perciò bisogna sempre tenerli sotto controllo da un certo punto di vista ed evitare che si allaghino troppo.
La presenza dell'esercito USA nel cuore del Medio Oriente in questo momento sembra mandare forte proprio questo segnale ed infatti la prima preoccupazione di tutti gli arabi è che adesso gli americani se ne vadano quanto prima.

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Dave Posted - 16/04/2003 : 16:39:24
Ma quale fine delle ostilità...

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TUTTI I SOGNI POSSONO DIVENTARE REALTA' SE ABBIAMO IL CORAGGIO DI INSEGUIRLI... nella vita esistono due mondi: uno reale e l’altro fantastico. Io appartengo al primo mentre il secondo fa parte di me.
President Posted - 16/04/2003 : 13:50:30
quote:
Bush è riuscito a farmi diventare simpatico (ma x fortuna nn troppo) un pezzo di merda come Saddam.
Tu, forse, non hai neanche idea di cosa ha fatto passare Saddam al suo popolo...
Parli così solo per antiamericanismo ed anticapitalismo, non c'è dubbio.
La guerra era inevitabile visto che Saddam ha fatto di tutto per cercarsela. Col tempo, spero, l'Iraq diventerà una nazione abbastanza civile, cosa che con quell'essere schifoso non poteva permettersi di essere.


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
memory4 Posted - 16/04/2003 : 11:36:35
quote:
...mi chiedo: e dove stava tutta la pericolosità del regime di Bagdad, tanto paventata dall'amministrazione Bush?


A cosa serve chiederselo adesso? Sapevamo fin dall'inizio che nn c'era nessun valido motivo x iniziare una guerra!

quote:
Ed evidentemente, avendo scelto questa tattica veloce di guerra, con pochi uomini, senza neanche più aspettare i rinforzi, il comando americano sapeva bene che l'Iraq non aveva quasi nulla con cui difendersi. Allora perché la guerra a tutti i costi e così in fretta?

Semplice l'ONU se continuava con il suo lavoro avrebbe ostacolato i propositi di Bush.

quote:
...che gli USA accettino di nuovo un ruolo preminente dell'ONU nello scenario internaz...

Accetteranno sicuramente, ma solo fino a che non avranno bisogno di un'altro pretesto x l'ennesimo conflitto.

Hai detto bene: l'Unione Europea sembra veramente preocupare gli USA.

Dopo qsto conflitto gli USA mi stanno ancor più sui cosidetti ma nn x il conflitto in se (forse qlcno doveva farlo), ma xche Bush è riuscito a farmi diventare simpatico (ma x fortuna nn troppo) un pezzo di merda come Saddam. Se avesse detto fin dall'inizio che il motivo era (come tutti sappiamo) il petrolio mi faceva schifo ugualmente ma lo rispettavo di più!


Le illusioni non sono tutte uguali:
da quelle che scegli si capisce chi sei.

Edited by - memory4 on 16/04/2003 11:37:59
ARCHANGEL Posted - 16/04/2003 : 00:55:21
Piccola riflessione. Vi siete mai chiesti come mai solo quando L'Armata Rossa "liberava" qualche città (Praga, Budapest, Kabul, ma potrei continuare per molto) non si vedeva mai nessuno festeggiare nelle piazze?

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