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T O P I C    R E V I E W
Attilio Posted - 20/12/2003 : 14:49:01
Una storia dedicata a tanti amici del passato e a pochissimi
che sono ancora nel mio presente, scritta da me 4 anni fa.



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Capitolo I:
La Fine
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"I TERRESTRI SONO INUTILI E VANNO ANNIENTATI!!!"
- fu così che Shadow, presidente del "Gran Consiglio dei Pianeti"
aprì il suo discorso.
"La verità è che dopo l'Armageddon i superstiti rimasti sono solo
un intralcio alla colonizzazione del pianeta".
E fu così che cominciò l'ultima guerra!

L'estenuante resistenza dei terrestri colpì non poco i colonizzatori
che man mano prendevano il possesso del pianeta, nonostante
ciò, i pochi milioni di superstiti rimasti non rappresentavano un problema per loro, prima o poi tutti sarebbero stati spazzati via ... ma un giorno qualcosa non andò secondo i loro piani.

Erano passati due mesi dall'inizio della guerra e i terrestri erano stati decimati, molti avevano perso la speranza, molti invece della "speranza" avevano fatto la loro forza e continuavano a lottare ognuno a proprio modo, ma le armate degli invasori erano troppe. Ed è in questo scenario di desolazione che la Capsule Corporation, aveva reclutato i migliori scienziati del mondo per farli lavorare in gran segreto ad un progetto per la salvezza della Terra. In quel giorno fu organizzato un meeting in una base sommersa per discutere gli ultimi dettagli del piano di evacuazione del pianeta, ma qualcuno non era presente a quel meeting.

Alberto continuava i suoi esperimenti, quei meeting erano delle perdite di tempo, un tempo che era molto più prezioso in quei giorni di quanto non lo fosse mai stato. E proprio quel giorno portò a compimento la sua più grande opera,uno strumento che avrebbe permesso a tutti i terrestri di salvarsi, un dispositivo in grado di superare le barriere dello spazio-tempo e di fuggire dall'imminente catastrofe. La fortuna sembrava finalmente avergli sorriso, anni e anni di ricerche e di studi finalmente venivano ricompensati, ma proprio in quel momento un raggio al plasma colpì lo scudo protettivo della Capsule Corp.

"Capitano, li abbiamo trovati" - disse a voce alta un pilota della nave aliena.
"Finalmente ... distruggete il Centro di Ricerca, fate fuoco non appena i cannoni si saranno ricaricati" - ordinò il generale.

La scossa fu avvertita da tutti, ormai era solo questione di tempo, la seconda "fine del mondo" era vicina.

Tra qualche istante la Capsule Corp. sarebbe stata distrutta e con lei le speranze dell'intera umanità. Non c'era più tempo, dovevano salvare il salvabile, il dispositivo avrebbe teletrasportato i membri della Capsule Corp. e chiunque fosse stato sulla terraferma nel raggio di qualche centinaio di metri in un altro mondo.

Non c'era più scelta, il secondo colpo fu violentissimo e la barriera stava per cedere, il prossimo colpo sarebbe stato quasi certamente l'ultimo.

Il dispositivo non era privo di difetti e lui sapeva che ...
in quel momento un ragazzo entra di corsa dalla porta e interrompe i suoi pensieri:
"Albé, è il momento?" - ai due bastò uno sguardo per capirsi ...

Una terza esplosione fece crollare i piani superiori del centro di ricerca distruggendo la maggior parte delle loro sofisticatissime apparecchiature, il ragazzo "Albé dobbiamo andare, un giorno ci vendicheremo, ora non c'è più tempo", anche lui però sapeva che dal nuovo mondo, forse non sarebbe mai più stato possibile tornare indietro.

Alberto spinse il pulsante, come se fosse l'ultimo gesto di un uomo prima di morire, la tensione ormai aveva lentamente, ma inesorabilmente preso il sopravvento su di lui. Un cerchio di luce sovrastò gli edifici quasi distrutti della Capsule Corp. e si propagò, proprio come era previsto ...
3   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Attilio Posted - 26/12/2003 : 18:44:33
As you want ... ECCO LA SECONDA PARTE!!!


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Capitolo II:
UN MONDO NUOVO
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Il ragazzo e Alberto, atterrarono dolcemente al suolo.
"L'atterraggio è stato perfetto, non trovi?" - disse il ragazzo.
"Magra consolazione" - ribatté Alberto mentre guardava all'orizzonte,
per controllare se nelle vicinanze c'era qualcun altro.

Sembrava una terra selvaggia, incontaminata, era bellissimo eppure riusciva
ad incutere un notevole terrore, essere lì soli ed abbandonati senza
nessuno.

"Dove sono tutti gli altri, è impossibile che nessuno fosse nel raggio
d'azione al momento della partenza" - il ragazzo era visibilmente
preoccupato.
E Alberto: "Devo rivelarti una cosa, il dispositivo aveva un difetto. Ogni
cm di lontananza nella nostra realtà si trasforma in un kilometro dopo il
viaggio"
"E noi, noi" il ragazzo chiese un po' perplesso "... perché noi siamo finiti
vicini?"
"Guarda ai tuoi piedi, non ti sei accorto che eravamo legati con una corda?

Il sangue gli si gelò nelle vene, se quella corda si fosse spezzata, forse
lui e Alberto non si sarebbero mai più nemmeno rivisti su quell'assurdo
pianeta.

All'improvviso, due figure si avvicinano. Il loro volto era nascosto dal
sorgere del sole, erano umani e questo bastava loro gli infuse un po' di
sicurezza, non sapevano quali creature avrebbero trovato lì.

Erano in tre, avvolti da un copricapo nero che gli nascondeva parte del
volto ed erano armati di spade. Uno di loro si avvicina estraendo la propria
arma: "chi siete, stranieri?" - domanda

"Ci siamo persi in questa foresta e abbiamo perso la mappa per tornare
indietro" - dice Alberto per non rivelare l'assurda verità.

Il secondo dei tre: "Bando alle ciance Greek ... dateci tutto quello che
avete!"

Alberto era terrorizzato, il suo compagno invece finge di stare calmo e
mette una mano nella sua tasca per prendere il portafogli (che tanto lì non
sarebbe servito) e glielo porge. Lui alza la sciabola verso il cielo e tenta di
netto di tagliargli il polso, ma il ragazzo riesce quasi per miracolo a evitare di
essere colpito "Perché vuoi uccidermi?"
Greek: "Non vogliamo uccidervi, vogliamo solo ridurvi in brandelli per
divertirci un po' "

Alberto, non c'è la fa più, in preda ormai ad una crisi lancia un urlo
tremendo e dalla sua bocca comincia a scaturire fuoco. Greek sembra terrorizzato
e anche il suo compagno si allontana da lui, temendo il peggio. Il fuoco
sembra ora che stia per uscire anche dai suoi occhi, Greek: "Cosa ... cosa stai
facendo?"
"E' una magia quella?". Il terzo che finora era stato in silenzio "E' solo
un trucco, guarda, ora lo ammazzo!" Estrae la sua sciabola, ma non ha nemmeno il tempo
di sguainarla perché un secondo urlo di Alberto fa esplodere un raggio
infuocato che carbonizza il corpo del malcapitato. Dopo cade in terra svenuto.

Greek ordina la ritirata, ma una lancia trapassa da parte a parte il suo
compagno senza nemmeno dargli il tempo di reagire.
"Sono un cavaliere dell'ordine dello Scudo Bianco della Guardia Imperiale,
sono venuta a prendere gli stranieri". Greek: "ma come ti permetti? Non sai chi sono
io? Una come te non potrà mai battermi, scendi da cavallo e vediamo di cosa
sei capace!"

E così fu, lei scese da cavallo e si scontrò con Greek con una grinta e un
coraggio che avrebbe lasciato di sasso qualsiasi uomo. Il ragazzo la
guardava ammirato, ormai la paura era svanita dai suoi occhi sapeva che
erano salvi. Lo scontro non durò molto, la sua superiorità l'avrebbe
riconosciuta chiunque, Greek non riusciva nemmeno ad avvicinarsi a lei quasi
fosse circondata da una barriera protettiva, sembrava che fosse lei a
comandare i suoi movimenti, anche se ciò era assurdo.

Dopo una decina di secondi Greek era in terra e chiedeva pietà, lei lo
guardava con uno sguardo così freddo da far congelare anche il sole stesso,
il ragazzo era impietrito nel guardare la scena, anche se avesse voluto non
avrebbe potuto fare nulla, il suo corpo rifiutava di muoversi.
Lei: "Voi, Predoni di Erg, siete noti per il modo terribile in cui trattate
le vostre vittime, avete ucciso e massacrato moltissime persone innocenti
solo per puro divertimento, anche l'inferno sarebbe troppo poco".
Greek ormai non aveva il coraggio di muovere un sol
dito, abbassò la testa per andare in contro al suo destino. Lei puntò la sua
spada al cuore di Greek e si vide sgorgare dai suoi occhi una lacrima,
"sorella mia, questo è per vendicare la tua morte!" ...
un colpo secco dritto al cuore e Greek si accasciò per terra ormai
privo di vita.

"Qual è il tuo nome straniero?" rivolgendosi al ragazzo.
Lui si rianimò come se si stesse improvvisamente svegliando da un sogno, "io
sono Attilio" risponde ancora un po' intontito. "E il tuo amico? E' un mago?" chiese
avvicinandosi al corpo svenuto dell'altro.
"Lui è Alberto, ma né io né lui sappiamo niente di magia, veniamo da un
altro mondo e ... " rispose Attilio
"BASTA", disse lei, "non devi darmi nessuna spiegazione"
"Carica il tuo amico sul mio cavallo e poi seguimi, vi guiderò fuori da
questa foresta, ci sono delle locande in città, penso che abbia solo bisogno
di un po' di riposo, ovviamente dopo che sarà stato interrogato a dovere"
Lui impaurito e affascinato dalla forza di quella misteriosa donna il cui
volto era nascosto dall'elmo, ma da cui però trasparivano due stupendi occhi
azzurri, obbedì e cominciò a seguirla ...
"Scusami, posso sapere dove siamo diretti?" - chiese Attilio.
Lei : "Dal nostro imperatore, è lui che mi ha ordinato di venirvi a
salvare".
Attilio: "E come faceva a sapere che saremmo arrivati e dove?"
Lei: "Hai mai sentito parlare di chiaroveggenza?"


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Yulaiho Posted - 21/12/2003 : 13:50:06
quote:
Originally posted by Attilio

Ed è in questo scenario di desolazione che la Capsule Corporation, aveva reclutato i migliori scienziati del mondo per farli lavorare in gran segreto ad un progetto per la salvezza della Terra.



Perché mi ricorda Dragonball?

Bell'inizio cmq! Complimenti! Inizia tutto dalla fine: wow!
Ti kiedo di continuare a scrivere perché adesso che mi hai incuriosito non puoi lasciarmi così! Posta posta

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Need to hide 'cos they'd never understand
Marko Posted - 20/12/2003 : 16:31:01
Bella Attilio. Ricordo che hai già pubblicato sul forum alcuni righi tempo fa. Ma hai continuato a scrivere nel frattempo?
Se vuoi scrivimi in pvt.



Cannot control this... this thing called Lene


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