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 Bombe sui treni a Madrid

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T O P I C    R E V I E W
ALEXXX82 Posted - 11/03/2004 : 13:30:14
Siamo ancora qui a commentare l'ennesimo terribile attentato. Oggi e' toccato alla spagna, direttamente nel suo cuore ,Madrid, per ora i morti accertati sono 173, e nessuno ha rivendicato questo terribile gesto. Hanno parlato di 5 esplosioni su tre treni diversi, e la dinamica dei fatti sembra riportare al gruppo terroristico basco dell'ETA, anche se loro smentiscono cosa che di solito non fanno. Sembra strano che possa essere un gruppo islamico, i timer negli zainetti non e' da loro, nessun kamikaze e stato tutto ben studiato per far piu' morti possibili. uno schifo

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Yulaiho Posted - 21/03/2004 : 13:58:16
quote:
Originally posted by HIT

almeno Yulaiho mi da ragione, meno male, già mi sembrava strano


Sì però non farci l'abitudine!

In effetti a malincuore ti devo quotare anke stavolta e darti ragione: se nessuno avesse mandato là i militari, là non sarebbero morti.

HIT Posted - 20/03/2004 : 18:12:50
qualche giorno che non seguivo più la discussione e sono già 2 paghine in più

non quoto niente, sarebbe troppo faticoso e probabilmente neanche desiderato.

almeno Yulaiho mi da ragione, meno male, già mi sembrava strano


volevo solo dire la mia sul fatto di Nassiriya.
inevitabilmente quando sento cose del genere mi viene in mente: ma che ci facevano la i nostri militari? chi ha chiesto l'intervento dell'Italia? chi aveva bisogno dei mezzi preistorici dell'esercito italiano?

poi mi ricordo che c'era un lustrascarpe di Bush, il nostro caro presidente del consiglio, che ha voluto mandare in Iraq i nostri soldati a tutti i costi, anche se non servivano afatto.

È così ridicolo, spero che questo modo di pensare non si rispecchi su tutta la popolazione italiana.
Mandare truppe in un paese solo per questioni di image o orgoglio nazionale... poi se succede qualcosa tutti parlano di tragedia.

eroi, magari lo erano. però se muiono dei militari che sono in una missione volontaria e una questione per se, è gente che ha fatto una scelta, consapevole del rischio.
a volte va bene, e possono tornare vantandosi di quello che hanno fatto.... e a volte invece va male, ma, il rischio se lo sono cercati loro, e visto che la non servivano afatto non si può neanche parlare di una scelta tanto eroica per garantire la sicurezza in Iraq.

magari invece di farci un lutto nazionale ( o almeno un lutto del sud italia, giudicando dai vostri post ) sarebbe stato meglio rispolverare di più la questione che questi militari in Irraq non dovevano starci... e attribuire le responsabilità a quei politici che lo hanno reso possibile.





"Our virtues and our failings are inseparable, like force and matter. When they separate, man is no more." - Nikola Tesla



DarKlaus Posted - 18/03/2004 : 21:48:06
quote:
Originally posted by ALEXXX82

Oh bravo marko, hai chiarito una grossissima differenza che a klaus evidentemente e' sfuggita. i missionari che vanno in africa o in altri posti non hanno nulla a che vedere con i carabinieri di nassirya.



Sfuggita? Non è possibile che per me sinceramente non conti? Ho già spiegato come la penso e non cambio certo idea. Ne ero convinto prima e lo rimango tutt'ora

quote:

Mi ha dato molto fastidio quello che hai scritto nell'altro post Klaus, credi che tutti quelli che stanno al nord pensino a roma ladrona?? ecc...



Esattamente come ha dato fastidio a me sentire sminuire l'Italia e l'unione tra i cittandini in certi momenti come se noi fossimo sempre il paese peggiore...
Ovviamente quella di Roma ladrona era una delle tante provocazioni (sono un provocatore, lo sono sempre stato e non credo di poter cambiare. Magari è stato un modo di reagire esagerato, in caso chiedo scusa). Ho visto un pregiudizio (parecchio diffuso in parecchie persone) e di conseguenza te ne ho ributtato uno io a te. Il concetto ovviamente per me era (e resta) che se da te non si è sentito il fatto, qualunque sia stata la ragione non vuol dire che qui non si sia sentito, anzi.
Ma inutile ripetere tutte le cose già scritte. Ormai le posizioni sono ben chiare da parte di tutti e penso di poter finalmente chiudere qui

Sans cesse à mes côtés s'agite le Démon;
Il nauge autour de moi comme un air impalpable;
Je l'avale et le sens qui brûle mon poumon
Et l'emplit d'un désir éternel et coupable

Parfois il prend, sachant mon grand amour de l'Art,
La forme de la plus séduisante des femmes,
Et, sous de spécieux prétextes de cafard
Accoutume ma lèvre à des philtres infàmes.

...
(La Destruction. Charles Baudelaire: Les Fleurs du mal)
ALEXXX82 Posted - 17/03/2004 : 21:14:27
Oh bravo marko, hai chiarito una grossissima differenza che a klaus evidentemente e' sfuggita. i missionari che vanno in africa o in altri posti non hanno nulla a che vedere con i carabinieri di nassirya.
Mi ha dato molto fastidio quello che hai scritto nell'altro post Klaus, credi che tutti quelli che stanno al nord pensino a roma ladrona?? credi che tutti quelli del nord si sentano tre gradini sopra a voi del sud?credi che qui tutti se ne freghino dei problemi del sud? be ti sbagli di grosso sai perche io che sto al nord non ho nessuno di questi pensieri, e anzi mi sento come uno di napoli perche ho solo amici di napoli amo il sud con tutti i difetti che ha e sono tanti, ma come li avete voi li abbiamo anche noi!
non puoi generalizzare la parola detta da un partito del nord , spero davvero che non sia il tuo pensiero klaus perche altrimenti mi scendi tanto. io purtroppo amo l'italia ma non sono molto solidale quando succedono questi fatti, per me stavano lavorando e sono morti chiaramente il rischio era molto elevato ma come ha detto marko sono ben retribuiti,certamente dispiace perche non avevano colpa pero' finita li, tutto il resto sono chiacchiere e ipocrisia dettata come sempre dalla nostra cara televisione.
comuque credo che marko abbia scritto molto bene e condivido molti suoi punti.


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Marko Posted - 17/03/2004 : 16:31:25
quote:
Se è vero che eroi sono ben altri, eroe è anche chi fa sacrifici per mandare avanti la propria famiglia a tutti i costi

Mi sembra che siamo d'accordo sul fatto che quei militari non siano eroi, oppure se lo sono, lo sono non per il motivo che sono morti in quelle circostanze, ma per il loro impegno svolto quotidianamente, da loro come da tanti altri civili e non.
E' questo che più mi premeva dimostrare.

Per il resto sono abbastanza d'accordo con te, come sono sempre stato d'accordo con quasi tutto quello che dici.
Converrai però che non si possono paragonare dei soldati "volontari", detti così semplicemente perché non sono di leva, che intascano 10 milioni al mese, con dei veri volontari, ossia laici (es. i Medici senza frontiere) o religiosi (missionari, non consideriamo i preti che se ne stanno sempre chiusi nelle loro chiese) che lasciano tutto e vanno per anni, non soltanto per 6 mesi, in un altro paese, vivendo come si vive lì, mangiando praticamente solo quello che gli danno da mangiare, dando una mano a fare tutto quello che c'è da fare SENZA PRENDERE UNA LIRA.
Scusa ma una differenza c'è eccome e anzi proprio in quella differenza economica sta lo spartiacque tra volontariato vero, fatto gratuitamente, e volontariato di altro tipo. Non per niente una volta i soldati erano chiamati mercenari.
Non metto in dubbio che ci siano ancora ragazzi che, come Phoenix, entrano nelle forze armate per vera vocazione, ma quanti saranno fra tutte quelle decine di migliaia che lo fanno più che altro per non restare disoccupati in mezzo a una via?
Non metto in dubbio che, come dici tu, entrambi (soldati e missionari, per semplificare) curino ferite di gente malata, costruiscano ponti o pozzi, insegnino nelle scuole o si prendano cura di bimbi orfani e tutto quello che ci vuoi mettere. Ripeto che nel momento in cui lo fanno molti (forse tutti) quei soldati lo fanno con il cuore, spero e credo che sia così.
Ma guardiamo in faccia alla realtà. Questi "volontari" fanno la fila per andare in Iraq, te l'assicuro, e nn credo che molti di loro ci andrebbero lo stesso in semplice veste civile, come persone comuni, per fare le stesse cose che fanno con addosso la casacca militare, ma senza quella paga.
Capisco certamente il discorso che questi soldati devono dar da mangiare alle famiglie, è normale. Ma proprio per questo ci rendiamo conto che fanno un lavoro come un altro (ritorniamo al discorso di prima) c'è solo il fattore che mettono a rischio la vita più di altri e spesso riescono a mettersi anche a disposizione della gente (ti ricordo però che ci sono anche quelli che sono assegnati solo all'ufficio e non escono neppure in mezzo alla via).
Proprio per il fatto che svolgono un lavoro pagato, per me non sono veri volontari. Sono soltanto cittadini che fanno il loro dovere (infatti sottostanno a degli ordini), e non sono eroi, ed è irrilevante che non tutti i cittadini facciano il loro dovere anche se pagati, certo non sono questi che dobbiamo prendere a modello.



Cannot control this... this thing called Lene

Nemo32 Posted - 17/03/2004 : 14:50:41
Chiamateli eroi,chiamateli martiri o come volete, ma x me sono solo delle pedine mandate a morire da gente senza scrupoli ke sono i potenti della terra, vengono lodati dopo la loro morte solo x far contenta la massa.

Non so se avete sentito oggi la notizia ke terroristi islamici hanno minacciato la Francia di attentati se non verrà abolita la legge sul velo islamico. Ora riprendendo un attimo il discorso sulla tolleranza multietnica, volevo dire ke questa gente (voi dite ke non tutti i musulmani sono uguali, a me non sembra)se non è d'accordo con le leggi e il modo di vivere dell'occidente è meglio ke se ne torni da dove è venuta, e la smetta di rompere i cogl.... alla gente ke vuole vivere tranquillamente la propria vita. Voi dite ke noi occidentali dovremmo dare l'esempio sulla tolleranza verso gli extracomunitari, ma questo non deve significare farsi minacciare da questa gentaglia ke non ha nulla da fare nella vita. Scusate il mio sfogo, ma quando è troppo è troppo.
yugs Posted - 17/03/2004 : 08:05:45
Più che di eroi, bisognerebbe parlare di martiri a questo punto...


"Lene è...il sole dentro me, l'amore che non c'è,
il sogno che vorrei, la vita che farei...Lene è..."
Phoenixcc Posted - 16/03/2004 : 21:42:52
sono d'accordo con quanto detto da Klaus, ha espresso il mio stesso pensiero in modo perfetto. Comunque come ha detto lui, sono pareri diversi e punti di vista diversi, non c'è niente di male.

Una voce celestiale...la voce di un Angelo..
Lene Forever !!


Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky
DarKlaus Posted - 16/03/2004 : 21:18:20
quote:
Originally posted by Marko

[quote]Ma in fondo non svolgevano una funzione diversa da quella che dovrebbe svolgere qualunque cittadino che lavora, soprattutto in ambito pubblico, ovvero: mettersi al servizio degli altri.
Per quanto riguarda la maggiore pericolosità del loro incarico, come tu hai ben detto sapevano bene quello che rischiavano. Vale a dire che nessuno li ha costretti ad andarci, e infatti sono tutti volontari.
Quindi, se guardiamo la questione nel suo quadro generale appropriato, dobbiamo costatare che i soldati italiani in Iraq hanno fatto una scelta ben precisa, non essendo soldati di leva. Non so se è chiara la differenza.
Ripeto che non ce l'ho affatto coi soldati, ma dovreste aver chiara la distinzione tra scelta volontaria in periodo di pace e obblighi di leva in periodo di guerra, se cioé si trattasse di difendere il nostro paese. Invece quella è stata una loro libera scelta, fatta in coscienza (che io non condivido per il semplice fatto che la decisione di mandarli lì è stata presa arbitrariamente dal Governo).
Allora se proprio uno vuole andare ad aiutare povera gente, ma gente che davvero non ha neanche da mangiare o bere il giorno, andasse in Africa o in Sudamerica, facendo un po' la vita che scelgono di fare i missionari da te tanto prontamente presi di mira. Lì sì che ne hanno davvero bisogno di aiuto, ma una nazione industrializzata potrà mai ricavare dei vantaggi da paesi in cui c'è solo deserto e carestia (salvo vendere le armi per la guerriglia, come se i soldi a quella gente non servissero per ben altro)




Io ce l'ho ben chiara ed è proprio quello il punto, sono volontari. Quello che per te è una "discolpa" per me è il vero pregio. Sono volontari loro tanto quanto lo sono i missionari in Africa e non ci vedo differenza solo prchè i primi indossano una divisa e i secondi una tunica, solo perchè i primi vengono mandati in zone disagiate prescelte e i secondi in zone disagiate a propria scelta, solo perchè i primi (esempio scemo) possono fare pozzi e ospedali in kosovo per aiutare la popolazione e i secondi in Africa per lo stesso motivo, solo perchè i primi lo fanno portando sotto una bandiera e i secondi sotto una croce o il simbolo di qualche associazione (questa è la vera differenza, ma all'atto pratico conta quello che fanno, non per chi lo fanno e lo scopo di chi li manda lì).
Io non ho attaccato prontamente la categoria dei missionari, tanto che ho aggiunto certi riferendomi ovviamente a quelli che hanno fatto più danni che altro (inutile starne a parlare ancora e inutile nascondere gli errori del passato) e non a tutti i missionari.
Quei ragazzi hanno scelto di entrare nelle forze dell'ordine e per loro può essere stata una vocazione come può esserla quella di un missionario. Tutelare l'ordine è una missione, farlo in un paese non tuo lo è ancora di più.
Mi sembra più che evidente che qui in Italia non tutti i cittadini che lavorano in ambito pubblico si mettono al servizio degli altri e se risentissimo ancora le interviste dei militari andati vedremmo benissimo quanto loro invece ci avessero messo la passione (e di gente così ne dovremmo avere di più qui da noi). Allora perchè screditarli? Non ce l'hai con loro ma da non considerarli eroi a passarli indirettamente per fessi...
Nessuno ha detto a quel dottor italiano morto di SARS di andare in Cina (e se non sbaglio era lì proprio per dare una mano nell'emergenza) e lì c'è morto, nessuno ha detto ai missionari cattolici o laici di andare in zone disagiate, spesso di guerra o guerriglia, a portare il loro aiuto ma loro sono andati lì e molti sono morti, nessuno ha detto ai soldati italiani di andare lì ma lo hanno fatto per scelta e sono morti, nessuno ha detto ai pompieri di fare quel lavoro ma lo hanno fatto e come abbiamo visto spesso (inutile parlare solo di quelli di New York) ci sono morti nel loro mestiere. Perchè dovremmo fare differenza? Per me non ce n'è (poi specie tra popieri e soldati in missione di pace che hanno molto in comune tra di loro). Sono solo facce diverse della stessa solidarietà. Ognuno ha le sue passioni e se queste portino ad indossare una divisa piuttosto che un camice o una tunica o qunat'altro ma attraverso questo ad andare a fare del bene, dov'è la differenza? Perchè dietro un soldato ci sia uno stato con interessi economici non vuol dire che gli interessi siano del soldat, anzi... tra parentesi stessi interessi che avevano i soliti cattivi missionari (anzi, chi dietro a loro. Magari i missionari poi ci credevano realmente) di cui sopra...
Puoi prendertela con lo stato, ma farlo con dei militari (non ce l'hai con loro ma il risultato purtroppo è lo stesso a prescindere dalle intenzioni) che non ci sono più sminuendo la loro missione con interessi economici e altro non mi pare giusti nei confronti loro e di chi come loro ha scelto di indossare una divisa allo stesso modo in cui un uomo sceglie la Domenica di stare dietro un altare a parlare (uh e quanto sono strapagati certi di loro per quel poco di buono che fanno... ma naturalmente questa è una provocazione). Se è vero che eroi sono ben altri, eroe è anche chi fa sacrifici per mandare avanti la propria famiglia a tutti i costi (e quanti militari cmq vanno in missione, non per arricchimento personale, ma tra le altre cose, anche per poter dare qualcosa in più alla propria famiglia magari in disagiatezze economiche?).
Mi sembra inutile continuare a rispondersi, potrei aggiungere mille cose e non aggiungere nulla e in fondo di molte cose si è già parlato (ma non definirei troppo essere andati OT, è stato lo sviluppo della discussione a portare a questo. OT è andarse per fatti propri, dover scrivere fesserie ogni post tanto per farlo e metterci due righe inerenti e del tutto inutili per giustificare un intervento) per cui non serve ripeterle ancora.
Ovviamente abbiamo pareri completamente diversi, che possono dipendere da vari fattori, ma è giustissimo che sia così, è sempre un bel confronto.



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Marko Posted - 16/03/2004 : 19:28:47
quote:
Non sono morti salvando delle vite? Beh, non dovevano proprio morire e se stavano lì era anche per dare a qualcuno una vita migliore. Non mi pare che siano andati lì a fare invasione (come certi missionari in passato) nè a fare i propri interessi e personalmente mi da fastidio che si veda la cosa solo come una questione economica. Certo c'è chi ha bisogno dei soldi e chi addirittura solo di un lavoro e può essere andato lì anche per quello, ma credo che nessuno andrebbe in un luogo pericoloso come l'Iraq solo per soldi, sapevano bene tutti quello che rischiavano e non credo che fossero tanto sprovveduti.

Ovviamente sono d'accordo con te se guardiamo la questione nello specifico, cioé che i soldati sono andati lì per dare una mano dopo la guerra, aiutare la gente in difficoltà ecc. e non metto in dubbio che molti o tutti lo abbiano fatto con il cuore e con buoni propositi. Ma in fondo non svolgevano una funzione diversa da quella che dovrebbe svolgere qualunque cittadino che lavora, soprattutto in ambito pubblico, ovvero: mettersi al servizio degli altri.
Per quanto riguarda la maggiore pericolosità del loro incarico, come tu hai ben detto sapevano bene quello che rischiavano. Vale a dire che nessuno li ha costretti ad andarci, e infatti sono tutti volontari.
Quindi, se guardiamo la questione nel suo quadro generale appropriato, dobbiamo costatare che i soldati italiani in Iraq hanno fatto una scelta ben precisa, non essendo soldati di leva. Non so se è chiara la differenza.
Anch'io, per dire, dopo aver fatto una breve carriera militare sarei potuto andarci. Non per questo mi sarei sentito in diritto di essere chiamato eroe solo perché dopo mi avrebbero ammazzato. Anzi forse mi sarei chiamato "fesso" o come minimo mi sarei detto "ma chi me l'ha fatto fare?", ma questa è una mia opinione.
Ripeto che non ce l'ho affatto coi soldati, ma dovreste aver chiara la distinzione tra scelta volontaria in periodo di pace e obblighi di leva in periodo di guerra, se cioé si trattasse di difendere il nostro paese. Invece quella è stata una loro libera scelta, fatta in coscienza (che io non condivido per il semplice fatto che la decisione di mandarli lì è stata presa arbitrariamente dal Governo).
Che ci sia gente in difficoltà da aiutare dopo la guerra è un altro discorso, come ho detto è un discorso particolare, ma è sbagliata la premessa generale di andare a fare la guerra senza autorizzazione e poi "occupare" il paese sempre senza autorizzazione (lasciamo stare il discorso che è stato in precedenza liberato da un dittatore) e credersi pure eroi se si viene ammazzati.
Allora se proprio uno vuole andare ad aiutare povera gente, ma gente che davvero non ha neanche da mangiare o bere il giorno, andasse in Africa o in Sudamerica, facendo un po' la vita che scelgono di fare i missionari da te tanto prontamente presi di mira. Lì sì che ne hanno davvero bisogno di aiuto, ma una nazione industrializzata potrà mai ricavare dei vantaggi da paesi in cui c'è solo deserto e carestia (salvo vendere le armi per la guerriglia, come se i soldi a quella gente non servissero per ben altro)
Per non allontanarci troppo dal discorso, vorrei chiarire che per me uno può essere eroe nella vita di tutti i giorni, e dunque non si è eroi solo perchè si sceglie un certo mestiere o perchè si va in un luogo più a rischio (senza oltretutto -ripeto- che nessuno te l'abbia chiesto, non si può certo fare il paragone coi soldati di un tempo che combattevano per la Patria). Per fare un esempio, i pompieri di New York, che davvero potrebbero essere chiamati eroi, non vollero essere definiti tali perchè, a ben pensarci, non hanno fatto nulla di straordinario, ma solo il loro lavoro di tutti i giorni, con tutti i rischi che hanno accettato nel momento in cui hanno scelto quel mestiere. Saranno persone magari più altruiste, con più senso civico e con valori sociali forti, ma non per questo sono necessariamente eroi.
Questa parola che a me sembra tanto di mito irraggiungibile, quando invece noi dovremmo imitarli e possiamo farlo. Quello che mi dà fastidio poi è il fatto di chiamare una persona eroe solo perchè è morta per una causa che sembra importante. Eroi semmai lo si è in vita, nella vita vissuta ogni giorno in modo onesto e dignitoso e al servizio del prossimo.



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Yulaiho Posted - 16/03/2004 : 15:11:31
Quante critike (costruttive) mi sn preso! e nn vi biasimo: ho espresso forse male un concetto ke sento, e cm al solito nn riesco ad esprimermi...
in ogni caso se rimango dell'idea ke una cosa del genere in Italia nn sarebbe successa è perkè ho una concezione mia dell'Italia evidentemente... in ogni caso/2®MS io ero lì e ho respirato quest'aria, tutto qui.
il discorso di Nassyria nn l'ho tirato fuori io come termine di paragone, e forse avrei fatto meglio a non prenderlo nemmeno in considerazione, visto ke per me i militari italiani non possono essere considerati eroi... in ogni caso/3®MS se volete kiarire direttamente è meglio ke mi contattiate con pm o chat, ke non creiamo confusione qui dentro, dato ke stiamo andando decisamente OT.
Detto qsto mi scuso qualora le mie parole abbiano offeso o indignato qualcuno.

DarKlaus Posted - 16/03/2004 : 14:55:48
quote:
Originally posted by ALEXXX82


Per quanto riguarda yula , sono daccordo con te solo sul fatto che qui una cosa del genere non sarebbe mai successa, milioni di persone per strada tutti stretti nel dolore, mi hanno impressionato, qui una cosa simile non esiste. gia me ne sono accorto per la strage di carabinieri.




Si vede che lì al Nord sempre pronti a fare i bacchettoni e a gridare "Roma ladrona", poi a conti fatti non sono tanto meglio che al Sud... ma forse era il caso di stare a Roma dove la questione dei carabinieri si è sentita molto di più e se hai avuto modo di seguire i telegiornali avresti visto quanta gente è venuta al Vittoriano da tutta Italia a rendere onore ai militari morti e a pregare per loro e quanta in giorno lavorativo ha fatto ala per strada al corteo funebre. Ma forse noi non contiamo come Italia... vero?
I carabinieri non erano eroi? Non sono per niente d'accordo. Non sono morti salvando delle vite? Beh, non dovevano proprio morire e se stavano lì era anche per dare a qualcuno una vita migliore. Non mi pare che siano andati lì a fare invasione (come certi missionari in passato) nè a fare i propri interessi e personalmente mi da fastidio che si veda la cosa solo come una questione economica. Certo c'è chi ha bisogno dei soldi e chi addirittura solo di un lavoro e può essere andato lì anche per quello, ma credo che nessuno andrebbe in un luogo pericoloso come l'Iraq solo per soldi, sapevano bene tutti quello che rischiavano e non credo che fossero tanto sprovveduti. Puoi essere previdente quanto ti pare ma le bombe non le ferma nessuno, specie se dietro c'è gente organizzata e non sprovveduta, hanno atteso il cambio di turno, era tutto studiato. Ha ragione Phoenix per me, la gente strapagata è altra, e se si iniziasse u elenco non si finirebbe più. I soldati sono morti e ora mi sembra assurdo stare qui a dargli anche delle colpe...
Tornando alla questione è assolutamente vero che non si possono paragonare le due tragedie e forse spero ancora più di voi che non accada nulla perchè vivo a Roma e prendo spesso la metro all'ora di punta, quando gli studenti vanno a scuola e gli adulti a lavorare e fare un attentato alla metro è la cosa più facile di questo mondo, non esiste un controllo ed è tanto se entrando in stazione trovi la donna delle pulizie.
Avrei un discorso da fare anche sugli immigrati e sulla paura nei loro confronti ma non ho il tempo ora, lo voglio preparare con calma e lo posterò in un altro momento.



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Phoenixcc Posted - 16/03/2004 : 14:21:41
quote:
Per quanto riguarda yula , sono daccordo con te solo sul fatto che qui una cosa del genere non sarebbe mai successa, milioni di persone per strada tutti stretti nel dolore, mi hanno impressionato, qui una cosa simile non esiste. gia me ne sono accorto per la strage di carabinieri.


Come ha detto marko le due cose non sono paragonabili, come entità e come gravità, ma pensate che se mai dovesse succedere una strage simile in Italia non ci sarebbe la stessa reazione ? Mha ....
Ripeto c'è stata anche una strage di militari spagnoli in iraq, e ovviamente non c'è stata una reazione del genere, stessa cosa che è successo in Italia, anzi in Italia si è sentito di più !

Non riesco a sopportare queste continue considerazione sull'Italia, su basi inesistenti e assurde. Scusate ma sono così ...

E' il mio ultimo post di risposta a questo argomento se ci sono ancora assurde comparazioni tra popolo Italiano menefreghista e non unito nemmeno nel dolore e popolo spagnolo unito e solidale come mai nessuno.

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Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky
ALEXXX82 Posted - 16/03/2004 : 14:05:21
la cosa incredibile come diceva marko e' che con quell'attentato sono riusciti in due giorni a fare cadere un governo che durava oramai da 8 anni. tutto studiato alla perfezione e il loro obbiettivo e' stato centrato in pieno, cosa che sicuramente li stimolera' a fare altri attentati, i prossimi siamo noi, vaticano in testa.
Per quanto riguarda yula , sono daccordo con te solo sul fatto che qui una cosa del genere non sarebbe mai successa, milioni di persone per strada tutti stretti nel dolore, mi hanno impressionato, qui una cosa simile non esiste. gia me ne sono accorto per la strage di carabinieri.

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Luke Posted - 15/03/2004 : 21:40:06
La "furbata" del governo Aznar nn ha dato i risultati sperati (nonostante le pezze provate a mettere all'ultimo momento) e ora il PSOE ha la possibilità di governare: uno scenario impensabile fino a pochi giorni fa e credo nn l'ultima sorpresa in una situazione instabile e imprevedibile. Ora Zapatero promette di ritirare le truppe entro il 30 giugno se nn ci sarà il passaggio di consegne: giusto in teoria, il difficile x me sarà di far passare il gesto come una decisione forte del governo e nn uno scappare dopo la paura suscitata dagli attentati dandola così vinta ai terroristi. Sicuramente ora si apre uno scenario diverso, in cui può riprendere quota l'idea della forza multinazionale ONU (che come altri ho supportato dal primo momento) visto che tutti gli attori hanno da perdere se ciò nn avvenisse: gli USA se gli europei decidessero di lasciare il campo si ritroverebbero soli a governare una situazione nn facile, l'UE perderebbe la già esigua influenza sulla questione regionale, l'ONU si ritroverebbe una volta di più ad ammettere la sua impossibilità nell'intervenire. L'accordo sarebbe "vantaggioso" per molti quindi, resta solo da valutare l'effettiva volomtà politica di portare avanti il progetto e restituire legittimità (in fondo è questa la questione) internazionale all'azione che si sta portando avanti. Inoltre spero che qualcosa si muova a livello europeo, visto che siamo al palo per politica estera e difesa comune, che almeno si traccino le linee per una sicurezza interna efficiente e efficace, in grado di prevenire situazioni di crisi.

Luke

"I should have seen it would be this way
I should have known from the start what she's up to
when you've loved and you've lost someone
you know what it feels like to lose"
Freak_Irish_Sister Posted - 15/03/2004 : 19:56:28
concordo con quello detto da Marko.
Yula ma a me non è sembrato come hai detto te.....
Il giorno dei funerali di stato c erano in tantissimi balconi/finestre la bandiera italiana forse qua in Sardegna la cosa non era ai livelli del "continente"

Phoenixcc Posted - 15/03/2004 : 19:00:13
penso proprio di sì marko per quanto riguarda la celerità degli aiuti, anche qui penso proprio che chiunque si trova cerca di dare una mano al meglio che può, questa è umanità. Per quanto riguarda i veri e propri soccorsi, l'Italia può vantare di un'ottima risposta.


quote:
stabilire la base nel centro della città senza adeguate difese, come se andare lì fosse quasi una passeggiata... poi li chiamano eroi. Quali eroi? Non so per voi, ma per me un eroe è uno che sacrifica la propria vita per salvare qualcun altro: loro purtroppo sono morti senza neanche capire cos'era accaduto.



il CTG Italiano è stato assegnato lì, in città, perchè doveva avere funzioni di polizia militare, prevenire microcriminalità, disordini interni, assicurare la sicurezza dei cittadini. E quella base era la presenza tangibile di tutto ciò, non puoi pensare di mettere il comando a 20 km di distanza ...
Non sono eroi ? magari il significato di "eroe" lo diamo in diverso modo, non sono morti direttamente per salvare una vita umana, vero, ma erano li per assicurare la sicurezza e la vita dei civili di quella città, sono morti assolvendo questo compito, meritano tutto il rispetto e ammirazione. (ah, nmagari non tutti vanno li per lo stipendio, visto che cmq 6'000 - 7'000 euro mensili ma anche meno forse per rischiare la vita, non mi sembrano proprio "STRAPAGATI" sono altri i lavori strapagati marko dai ..)


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Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky
Marko Posted - 15/03/2004 : 18:39:44
Yula, i due fatti non sono neppure lontanamente paragonabili.
Uno è stato un attacco a militari schierati in un paese ancora in guerra, anche se non è una guerra condotta nei modi tradizionali (piuttosto una vigliaccata), l'altro un attacco a civili nel pieno cuore di una nazione democratica europea.
Poi, sebbene l'attentato ai soldati di Nassiriya sia stato il più grave subito da tutte le forze presenti in Iraq, perchè hanno provato a eliminare tutto il contingente italiano con un solo grosso colpo, è stato fatto anche fin troppo clamore, come molti hanno rilevato. Vabbene che gli USA sono una nazione più grande e più "abituata" a subire, ma non mi sembra che abbiano fatto funerali di stato ogni volta che morivano 16 militari in un elicottero abbattuto.
Il problema è che i nostri strapagati volontari (che fanno la fila per poter andare in Iraq!) nonostante alcuni avessero già parecchie missioni alle spalle anche in altri Paesi, credevano forse di essere immuni da attacchi solo perché sono "i bravi ragazzi" italiani. Non voglio criticare i soldati, ma il comando sì: stabilire la base nel centro della città senza adeguate difese, come se andare lì fosse quasi una passeggiata... poi li chiamano eroi. Quali eroi? Non so per voi, ma per me un eroe è uno che sacrifica la propria vita per salvare qualcun altro: loro purtroppo sono morti senza neanche capire cos'era accaduto.
E cmq, per tornare al discorso della Spagna, quello che mi ha colpito non è stata tanto l'imponente manifestazione anti-terrorismo (un anno fa erano scese milioni di persone in piazza anche per manifestare contro la guerra) ma la prontezza e la grande solidarietà a livello di primi soccorsi. Hanno tirato fuori tutti i morti nell'arco di una giornata e subito quando si era saputo delle esplosioni si sono recati sul posto tutti i taxi ma anche macchine di gente comune per dare una mano alle ambulanze insufficienti. E la gente buttava dai balconi o portava sul posto coperte, garze e altre cose di prima necessità. Credo che abbiano salvato la vita a molti grazie alla loro ottima organizzazione. Non so se da noi gli aiuti arriverebbero con la stessa celerità.



Cannot control this... this thing called Lene

Phoenixcc Posted - 15/03/2004 : 18:15:49
intanto con nassirya si parla di circa venti militari morti, anche molti spagnoli sono morti in iraq e non ci sono state manfestazioni come l'11 marzo. Ma come puoi tu paragonare la strage (seppur gravissima e dolorosissima) di venti militari in iraq (in missione di pace in territorio di guerra, quindi con tutti i rischi che questo comporta) , con una strage di 200 persone civili (e innocenti, tra pendolari e studenti) nel proprio stato ?

Bha....Yula questa volta proprio non riesco a comprenderti, perdonami ma stai dicendo cose fuori dal mondo ...

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Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky
Yulaiho Posted - 15/03/2004 : 17:25:10
Phoenixcc, spero di sbagliarmi: io cmq qsto fatto l'ho visto più da vicino, e ti posso assicurare che in un modo o nell'altro tutti erano solidali! qui per Nassyria nn ho visto tutta l'italia in lutto in quel modo, coi negozi chiusi e manifestazioni in tutte le città, o forse vivo fuori dal mondo o non me ne sn accorto?? si respirava nell'aria là, qui nn l'ho notato per una cosa simile...
è ovvio ke spero ke nn capiti mai più una cosa simile, qui o altrove, anke per nn vedere le reazioni ke immagino


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