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 La forza della Ragione- Oriana Fallaci

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T O P I C    R E V I E W
marcycampa Posted - 09/04/2004 : 12:09:11
Ragazzi mi sono messa alla lettura di questo libro come avevo già fatto per il suo precedente. Che dire: davvero incredibile! A volte mi sale un nodo che parte dallo stomaco e arriva alla gola e cerco vanamente di fermarmi nella lettura. La vogli di sapere però prende il sopravvento e rimango incollata a queste pagine. La Fallaci cita cose davvero incredibili ma tutte documentate. Vi consiglio di leggere questo libro perchè è un'opera letterale sulla società moderna che merita grande considerazione.



---->Marcy<----
3   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
marcycampa Posted - 06/05/2004 : 22:14:40
Non ho capito cosa è successo con Stefanuccio...
Comunque il libro è indubbiamente da leggere, almeno io la vedo cos...



---->Marcy<----
Yulaiho Posted - 06/05/2004 : 13:58:43
Mi è venuto in mente di quotare la firma di Stefanuccio per mostrare il mio disaccordo con la frase in sé e con il pensiero comune a molte persone col paraocchi, ma non l'ho fatto per non sembrare "quello che la pensa diversamente" e magari esagerare coi commenti.
Pertanto concordo pienamente con il post di Marko, che ha espresso concetti che non sarei riuscito ad esprimere bene.
Quoto anche con la parte che riguarda il libro, che non ho letto: non darò soddisfazioni e soldi all'autrice comprando questo libro, anche perché se ne parla anche troppo in giro.

__________________________
Marko Posted - 06/05/2004 : 11:09:00
quote:
"Illudersi che esista un Islam buono e un Islam cattivo, ossia non capire che esiste un Islam e basta, che tutto l'Islam è uno stagno e che se continuiamo così finiamo con l'affogare dentro lo stagno è contro Ragione"


RAZZISMO PURO!!
Non sopporto questa frase (l'ho presa dalla firma di Stefanuccio) e molte altre che ho letto in giro e non capisco perchè il Corriere della Sera le dedichi sempre tanto spazio.
Mi meraviglia quanto riesca a vendere solo perché si chiama Fallaci, eppure non le basta, vorrebbe pure un riconoscimento pubblico per il suo coraggio (l'ha detto lei)! Una volta sarà pure stata una grande giornalista, ma ora sa lanciare solo anatemi (anche contro l'Italia, seppure in parte può avere ragione) rintanata a New York, dimenticando, come dice Laura Grimaldi, che quando era in Vietnam diceva le stesse cose degli americani.
Riporto alcuni commenti di chi ha letto il libro. Io non l'ho letto, perciò non posso giudicarlo appieno, e neppure lo leggerò, però da molte frasi in cui sono incappato posso farmi una buona idea e posso quindi dirmi d'accordo con Claudia Koll: "Le affermazioni della Fallaci fomentano odio"; Margherita Hack: "La Fallaci parla della forza della ragione, ma da ogni riga traspare il suo irrazionalismo, la sua emotività"; Lella Costa: "Nessun libro è pericoloso in sé, ma questa operazione mediatica è dolosa perchè è data in pasto al pubblico senza fornire veri strumenti di conoscenza. La questione non si può liquidare opponendo integralismo a integralismo"; Elio Fiorucci: "La guerra totale è una follia, l'idea di combattere l'Islam è profondamente sbagliata: primo, perchè così si rischia di radicalizzare le posizioni, diventando in toto, gli uni per gli altri -occidentali e musulmani- il nemico; secondo perché terroristi ed estremisti sono una minoranza, identificarli con l'Islam è gravissimo".

Mi chiedo: ma c'è ancora bisogno di ripetere questi concetti? Possibile che una persona che ha studiato e girato il mondo (anzi lei parla così proprio perché afferma di aver visto molte cose) non abbia imparato un po' di tolleranza e che spesso nella vita bisogna capire, tacere e riaprire per primi il dialogo, anche se si è dalla parte della ragione? Non nego infatti che in molte cose che afferma ha anche ragione, che a volte si è costretti a usare la forza, che molte esperienze da lei come da altri vissute suscitano sdegno e possono facilmente far diventare intolleranti, ma allora perché proprio lei parla di ragione??
E poi dovrebbe sapere che il mondo, tutto il mondo, è sempre stato così, si è sempre fatto guerra e ha commesso le sue atrocità in ogni tempo, anche la nostra "civiltà" occidentale, che se nei suoi valori di base (spesso più scritti che reali) ha ormai raggiunto un alto livello umano e morale, prima ne ha viste di cose, anzi proprio da quelle cose ha capito che dopo secoli di guerre fratricide era ora di intraprendere un'altra strada... ma siamo ancora lontani dalla via maestra.

Adesso l'Islam, o meglio una sua parte, si trova nella nostra stessa situazione di qualche secolo fa: legge del più forte, libertà calpestate, donne senza valore. Pur senza negare che certi pensieri degli estremisti, come la guerra santa (peraltro invenzione dell'ultimo secolo) possono facilmente far presa più o meno sotterraneamente su tutti gli islamici, così appunto come anche la frase che ho riportato della Fallaci può facilmente fare presa in tutti noi occidentali ogni volta, ad es., che assistiamo a una nuova strage di soldati occidentali, dobbiamo proprio per questo far appello alla nostra cultura e alla nostra ragione (e la Fallaci parla di ragione? proprio lei??) per allontanare le tentazioni di reagire, creando altro odio. Se non si fa questo, cioé se non si cerca di riportare sempre tutto sul piano del dialogo, del ragionamento sereno, se non ci si siede attorno a un tavolo anche quando intorno continua a cadere qualche bomba e ad esserci qualche strage, allora non c'è convivenza possibile perchè fin quando ognuno sta sulle sue, la situazione non può cambiare, anzi può solo inasprirsi.
Alcuni folli non sono e non devono essere una scusa per fermare i processi di pace, come ad es. fa Sharon, che sembra non aspetti altro che nuovi attentati per tornare a minacciare coi suoi carrarmati e ha costruito un muro che di fatto consolida lo scontro e pone fine al dialogo. Così la si dà vinta a quei pochi forsennati e li si incoraggia a continuare.

Chiudo col commento un po' pesante, ma centrato, di Moni Ovadia (attore e autore teatrale): "Gli incendiari sono patologici e io detesto chi butta benzina sul fuoco. La nostra è un'epoca pericolosa in cui abbiamo bisogno di saggezza: altro che la Fallaci..."



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