T O P I C R E V I E W |
Pellissier |
Posted - 23/04/2004 : 22:09:49 E' di oggi una notizia (proveniente al solito dagli orrori della guerra, in questo caso dall'Afghanistan), che mi ha colpito molto. Perché é una storia di valori umani forti, di sentimento patriottico che prevale sul personale interesse economico. Abbandonare giovanissimo una vita ricca, comoda e agiata, per andare in guerra seguendo un ideale forte. La sua coscienza gli ha vietato di continuare, quando c'era un grande nemico da combattere. Una scelta che pochi altri avrebbero compiuto. Una scelta da eroe. Io non lo conoscevo (la NFL non la seguo) e di questa storia ho saputo oggi. Ma ho ritenuto opportuno rendere omaggio a chi con il suo comportamento si é dimostrato grande. Una storia commovente. La storia di Pat Tillman:
Dal sito Gazzetta.it
L'America piange l'eroe Tillman Dopo l'11 settembre lasciò la Nfl per arruolarsi rinunciando ad uno stipendio da 3,6 milioni di dollari. Ieri è caduto in combattimento in Afghanistan.
Pat Tillman
NEW YORK, 23 aprile 2004 - Pat non era riuscito a farsene una ragione di quel che è successo l'11 settembre. Non poteva proprio pensare di continuare ad essere la stessa persona di prima dopo aver visto crollare le Twin Towers, gli uomini e le donne che si gettavano nel vuoto, la morte portata dai terroristi vicino alla sua casa. Non poteva rassegnarsi a fare quello che aveva fatto fino a quel momento. E quello che faceva Pat Tillman era giocare a football, nella Nfl, non per passatempo. Era un linebacker degli Arizona Cardinals, un difensore stimato, titolare da diverse stagioni. Nel 2000 aveva addiritura stabilito il record di tackles per la franchigia dell'Arizona: 224. Del suo valore sul campo parlava meglio di qualsiasi altro dato il suo stipendio: 3,6 milioni di dollari all'anno. Eppure non si può pensare di giocare a football dopo quello che è successo, diceva. E siccome mai nella vita era stato impulsivo, la sua decisione non arrivata dal giorno alla notte. Durante quella stessa estate del 2001 ci fu per la verità un altro episodio che dimostrò che razza di personaggio era: i St.Louis Rams gli offrirono un contratto quinquennale che gli garantiva un guadagno medio di 9 milioni a stagione. Lui disse no, "per lealtà ai Cardinals", spiegò. Ha giocato ancora nella stagione 2001/02, poi ha sposato Marie. Quindi, al ritorno dalla luna di miele, ha scelto: basta football, basta Nfl, era arrivato il momento di fare qualcosa. Si arruolò nell'esercito, nei Rangers, corpo d'elite ma dell'esercito, non i più celebrati Marines: stipendio medio 18.000 dollari l'anno. Per guadagnare quel che avrebbe percepito nel periodo tra il settembre e il gennaio successivi (16 partite in tutto) gli sarebbero serviti 200 anni nell'esercito. Ma a lui andava bene così. A lui e a suo fratello Kevin, a sua volta atleta di valore, minorleaguer di baseball con l'organizzazione dei Cleveland Indians, disposto a condividere la stessa coraggiosa scelta. Entrambi, per quel coraggio, erano stati premiati dall'emittente sportiva Espn con l'Arthur Ashe Courage award. Insieme sono partiti in missione per il Medio Oriente. Solo che Pat non tornerà. E' morto giovedì sui monti dell'Afghanistan sudorientale, ucciso mentre con i suoi compagni del 75° Reggimento Rangers stava rastrellando la zona a caccia di talebani, forse alla ricerca dello stesso covo di Osama bin Laden. Le fonti ufficiali del Pentagono hanno comunicato la notizia della sua morte solo oggi. Senza aggiungere altri particolari. Un ufficiale che ha preso parte alla spedizione fatale per Tillman, sotto condizione di anonimato, si è limitato a specificare che l'ex Cardinal è morto in combattimento. Anche lo stesso sito della Nfl è scarno di notizie. A tutta home page titola "A true Hero", Un vero eroe. E racconta di una carriera eccezionale, fin dai tempi della scuola. Il diploma con lodi e onori all'high school, la laurea in marketing e la brillante carriera nel college football con Arizona State. E poi l'ascesa in Nfl: 5 stagioni (478 tackles, 3 intercetti, 2 sacks): una vita da star davanti a sé. Una vita facile alla quale ha rinunciato. Per andare a morire sui monti dell'Afghanistan, a 27 anni.
If you should ask then maybe they'd tell you what I would say True colours fly in blue and black Bruised silken sky and burning flag Colours crash, collide in blood shoot eyes..
If I could you know I would... If I could I would let it go....
[U2, Bad]
A Northern Star's Enlightening Our Ways |
4 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
yugs |
Posted - 26/04/2004 : 08:00:12 Esemplare... Uno dei pochi che non si è fatto corrompere completamente dal denaro, ma che ha perseguito qualcosa in cui credeva. Ce ne sono pochi così al mondo purtroppo...
"Che mondo sarebbe senza Lene?" |
ALEXXX82 |
Posted - 24/04/2004 : 14:08:00 Be che dire.... io non l'avrei di sicuro fatto. Davvero non riesco ad immaginare cosa abbia potuto provare per prendere una simile decisione, baciato dalla fortuna , ricco e agiato. Doveva essere proprio una brava persona
WWW.LENE.IT .................. FINALMENTE IL FAN CLUB UFFICIALE DI LENE MARLIN!!!........ |
Phoenixcc |
Posted - 24/04/2004 : 10:48:46 E' difficile trovare la parole, esprimere con quanto orgoglio e onore ha fatto tutto ciò, forse nemmeno io avrei fatto una simile scelta...
Riposi in Pace e Grazie per il suo contributo in questa sanguinoso lotta
Quel Giorno non lo dimenticherò mai Lene Forever !! Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky |
Dave |
Posted - 23/04/2004 : 22:38:49 Rest in Peace
This is where we are today, people going separate ways This is the way things are now, in disarray. I read it in the papers, there's death on every page Oh Lord I thank the Lord above, my life has been saved.
(Freddie Mercury) |
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