T O P I C R E V I E W |
PM |
Posted - 15/02/2005 : 17:03:36 Come sapete bene, domani, 16 febbraio 2005, è una data molto importante, se non storica. Entra finalmente in vigore il Protocollo di Kyoto. Concepito nel lontano 1997, è stato "rinviato" varie volte e fra poche ore entrerà ufficialmente in vigore nei 141 Paesi (di cui 39 industrializzati) che l’hanno sottoscritto. In sintesi, lo scopo del Protocollo è quello di ridurre i gas ritenuti responsabili dell'effetto serra emessi dai Paesi industrializzati del 5,2%, rispetto ai livelli del 1990, nel periodo 2008/2012, per contenere l'aumento della temperatura terrestre che molti studiosi pensano causerà in futuro gravi fenomeni naturali ed epocali cambiamenti climatici. Importante sottolineare che al Protocollo non hanno aderito gli Stati Uniti. L'Italia, che ha logicamente aderito al Protocollo, è molto indietro (tanto per cambiare). Invece di ridurre le emissioni del 6,5% come si era impegnata di fare, le ha aumentate, e di conseguenza si trova nella condizione di dover ridurre complessivamente del 13% le emissioni di gas nocivi per l'ambiente.
È evidente che il settore che produce la percentuale maggiore di emissioni di CO2 è quello dell'energia, quindi la lotta sostanzialmente si concentra contro i combustibili fossili: petrolio e carbone prima di tutti. Confortante da questo punto di vista sapere ad esempio che l'Enel ha inaugurato la nuova centrale elettrica a carbone a Civitavecchia . In realtà c'è da dire che l'utilizzo di questo combustibile con le nuove tecnologie utilizzate nelle centrali consente, a detta di Enel, un abbassamento delle emissioni e un notevole aumento del rendimento. Ovvio che però rimane molto scetticismo, soprattutto di fronte agli altri Paesi europei che stanno investendo molto nell'ambito delle fonti di energia pulite e rinnovabili (solare, eolico, biomasse, ecc), piuttosto che su materie prime che da certi punti di vista ormai lasciano il tempo che trovano (e i danni che provocano). Delle energie pulite fa parte anche l'energia nucleare, senz'altro pulita (su cui la Finlandia ad esempio sta investendo), che però, come avrete sentito, suscita non poche polemiche qui in Italia. Personalmente non trovo molto sensato opporsi all'utilizzo di centrali nucleari sul suolo italiano quando si sa benissimo che se succede un incidente nelle centrali dei Paesi limitrofi (ad esempio la Francia), non è che noi non ci andiamo in mezzo. Certo che la questione sicurezza è importante (ricordate?) e credo ci sia anche una motivata sfiducia nei confronti di chi sarebbe addetto alla manutenzione e al controllo delle centrali, considerando che a conti fatti "siamo italiani" e non finlandesi... (permettetemi questa generalizzazione, magari sbagliata, ma per far capire il concetto). Si sta ancora lavorando alla fusione nucleare che, al contrario del processo di fissione attualmente utilizzato nelle centrali, oltre che essere pulito, riduce notevolmente i rischi d'incidente dovuti alla reazione a catena, i legami con la produzione di armi atomiche e consente una minore pericolosità delle scorie nucleari. Non dimentichiamo l'idrogeno, di cui si è già parlato ma che purtroppo non rappresenta una realtà tanto immediata per i motivi politico-economici ben noti legati al petrolio. Cmq non è di questo che voglio parlare principalmente in questo topic, finora del resto non c'è nulla di nuovo.
La riduzione delle emissioni di cui avremmo bisogno per stabilizzare la concentrazione dei gas serra ai livelli attuali, secondo gli scienziati dell'ONU, dovrebbe essere in realtà molto più drastica rispetto ai parametri fissati dal Protocollo di Kyoto, ovvero tra il 60 e l'80%. Infatti, se non ridurremo le emissioni, i mutamenti climatici già in atto andranno avanti e peggioreranno ulteriormente. Bene, forse non tutti sanno che... la prima grande fonte alternativa di energia è l'uso efficiente dell'energia e il risparmio energetico. Ogni anno infatti si contano enormi sprechi di energia e conseguenti emissioni dannose da parte delle abitazioni private. Per domani, 16 febbraio, Caterpillar ha istituito M'illumino di meno, la prima giornata nazionale del risparmio energetico. Ognuno di noi può contribuire, cercando di diminuire il più possibile l'energia elettrica consumata nell'arco delle 24 ore. Ecco qualche accorgimento di esempio:
- spegnere le luci quando non servono e quando non si è nella stanza;
- non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici: quella "lucetta rossa" della tv da spegnere sembra una cavolata, ma se tutti lo facessero già si ridurrebbe una buona parte degli sprechi (oltre che fare un favore al cervello spegnendo la tv...);
- Utilizzare lampade ad incandescenza (es. lampade alogene) invece di quelle classiche a filamento;
- Abbassare i termosifoni, non metterci tende davanti e non aprire le finestre se si ha caldo.
Giusto per dirne qualcuno. Trovate i principali in questa pagina. Risparmiare energia è immediatamente possibile, e oltre che essere vantaggioso dal punto di vista ambientale, è redditizio in termini economici e conveniente per la società. Insomma, alla fine lo facciamo prima di tutto per noi. E lo so che è facile parlare, ma domani proviamo a pensarci, se teniamo veramente al nostro futuro... non è completamente nelle nostre mani, ma ognuno di noi può contribuire almeno in parte per renderlo migliore.
|
19 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
tiziano_lm |
Posted - 08/07/2007 : 11:01:57 Penso che come è stato x il Live 8 anche qui facciano i dvd! Bella la performance dei Metallica ieri sera da Londra!
«Best fans in the world!» |
Marko |
Posted - 07/07/2007 : 14:41:09 Già, e dopo Rihanna 2 pezzi dei Linkin Park. A prop. dei Linkin, il video ufficiale dell'evento cantato da Madonna è sullo stesso tipo-denuncia di "What I've done", ma mentre quello dei Linkin fa vedere qlc decina di immagini, quello del Live Earth è una mitragliatrice di centinaia di immagini. Da vedere e rivedere. Speriamo che facciano i dvd!
Ps. Cmq vi consiglio La 7 perché fanno diversi speciali, e parlano di ambiente anche durante i Tg, insomma tutto il palinsesto di oggi è dedicato. Invece guardare solo la musica e non aver capito niente dell'evento non serve.
--------- I hide, will you ever reach me? -------- |
Grendeel |
Posted - 07/07/2007 : 14:10:41 Sì su La7 e soprattutto su mtv fanno vedere degli spezzoni dei vari concerti. Poco fa hanno fatto vedere Rihanna (una a caso) a Tokio |
salvo.p |
Posted - 07/07/2007 : 13:58:39 su MTV si vede tutto il concerto
Lene quando farai un concerto in Italia? |
Marko |
Posted - 07/07/2007 : 13:50:42 Ho trovato! La 7 trasmette tutto il giorno, da stamattina, documentari sull'Antartide e spezzoni del concerto. Ancora una volta è l'unica rete che si propone come "alternativa" alla spazzatura dominante. Stasera dalle 20.30 alle 21.30 parlerà Al Gore (l'organizzatore dell'evento, che evidentemente lo preparava da mesi, visto il tour che ultimamente s'è fatto x diversi paesi a parlare d'ambiente e stringere contatti) e subito dopo ci saranno i principali collegamenti musicali da Londra, New York e Rio. Altri documentari e ancora musica fino a domattina!
--------- I hide, will you ever reach me? -------- |
Franko |
Posted - 07/07/2007 : 13:30:46 prova su Mtv, poi non so....
|
Marko |
Posted - 07/07/2007 : 12:41:10 E' cominciato il LIVE EARTH Perché qua in Italia queste notizie circolano sempre in ritardo e poco? Sapete se lo fanno vedere?
--------- I hide, will you ever reach me? -------- |
Marko |
Posted - 03/12/2005 : 08:51:58 Per rispondere a Pres: come ben sai quando un prodotto si comincia a diffondere, i prezzi calano, e tanto + notevolmente quanto + rapidamente il prodotto si diffonde. Inoltre dovremmo vergognarci perché un paese come la Germania sta producendo un sacco di energia coi suoi nuovi impianti di pannelli solari, e se un paese sicuramente climaticamente + freddo del nostro (anche se forse non + come una volta) fa investimenti del genere, tanto + dovremmo farli noi.
News per ora niente affatto buone dalla nuova Conferenza di Montreal sul clima.
I will always be doing music, but there are nobody who knows how it will turn out. I will always be doing music, but there are other people who will decide whether I'll be staying....
|
President |
Posted - 24/11/2005 : 17:14:59 Sarei felice se prendessero piede i panelli solari, ma onestamente sono un po' scettico sugli incentivi e soprattutto sul fatto di riuscire ad ammortizzare le spese. quote: Un piccolo impianto di 10 metri quadrati costa 7-8mila euro e ha una durata di circa 25 anni. Secondo gli esperti, dopo 5-10 anni le spese iniziali sono ammortizzate
Un amico che costruisce impianti termici ed elettrici mi ha detto che i prezzi sono un po' più alti per cui l'ammortamento non avviene prima di 15 anni.. quote: Possono usufruire degli incentivi gli impianti fotovoltaici [...] costruiti o rifatti dopo il 30 settembre 2005
E tutti gli altri? Solo chi ha fatto o rifatto (a norma) l'impianto negli ultimi 2 mesi ha diritto all'incentivo? Mi sembra troppo poco.
Evito di ripetere le stesse cose dette qualche post fa. Sarei più propenso all'energia nucleare.
Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita... |
Marko |
Posted - 24/11/2005 : 11:58:16 Riprendo quest'altro topic di PM per continuare il discorso sulle energie alternative e più pulite, oltre che economicamente più convenienti nel lungo periodo. Inoltre c'è l'importante aspetto della "democraticità", nel senso che chiunque può accedere alla rete, vendendo o acquistando energia, senza bisogno di alcun altro tramite, creando così un mercato davvero aperto e competitivo.
Dunque, accennavo nel topic su Falluja ai pannelli solari e ieri, mentre stavo dal dentista a sfogliare un "Oggi" del mese scorso, ho trovato a proposito il seguente articolo, che vi riporto per intero perché chi ha interesse magari può trovare informazioni pratiche sulla normativa appena entrata in vigore in Italia e su quali vantaggi fornisce ed entro quali termini.
Con i pannelli solari adesso si può guadagnare vendendo energia Una normativa europea permette ai privati di rivendere alla rete l'elettricità prodotta in eccesso. Basta installare un impianto fotovoltaico e partecipare al bando annuale
Nei prossimi mesi sui tetti di case e fabbriche di tutt'Italia i pannelli solari potrebbero spuntare come funghi. Oltre a risparmiare, famiglie, condomini e imprese che installeranno impianti fotovoltaici potranno infatti guadagnare, rivendendo l'energia elettrica prodotta in eccesso, a un prezzo di circa 3 volte superiore rispetto a quello di acquisto. Pannelli per tutti. Tutto nasce da una direttiva europea sulla promozione delle fonte energetiche rinnovabili. Nel nostro Paese la direttiva era stata recepita nel dicembre del 2003, ma era rimasta lettera morta perché mancava il decreto di attuazione, che finalmente è arrivato. Questo provvedimento (DM Attività produttive, G.U. n.181 del 5 agosto scorso) fissa le modalità per ottenere gli incentivi e i prezzi del surplus di energia ceduto alle reti di distribuzione. La convenienza economica è evidente. Un piccolo impianto di 10 metri quadrati costa 7-8mila euro e ha una durata di circa 25 anni. Secondo gli esperti, dopo 5-10 anni le spese iniziali sono ammortizzate, e si deve tener conto che le nuove norme garantiscono l'acquisto dell'energia a perzzi maggiorati per 20 anni. Gli incentivi. Possono usufruire degli incentivi gli impianti fotovoltaici di potenza non inferiore a 1 chilowatt e non superiore a 1000 chilowatt, costruiti o rifatti dopo il 30 settembre 2005, ma anche quelli più piccoli già esisteni che saranno potenziati. Il surplus di energia ceduto alla rete sarà contabilizzato da contatori elettronici e alla fine dell'anno ci sarà il conguaglio. Attualmente l'energia costa 15 centesimi al chilowatt. Per quella che sarà ceduta nei prossimi 20 anni sono stati fissati i seguenti prezzi: per gli impianti più piccoli (da 1 a 20 kw) 0,445 euro al chilowatt se la domanda sarà presentata quest'anno o nel 2006; per gli impianti da 20 a 50 kw il prezzo sale a 0,460 euro mentre per gli impianti più grandi (da 50 a 1000 kw) è previsto un ulteriore incremento a 0,490 euro. Per le domande presentate dal 2007 in poi è prevista una riduzione del 2 per cento. Le date da rispettare. Il primo passo è mettere a punto il progetto dell'impianto, poi ci sono quattro bandi annuali (30 settembre, 31 dicembre, 31 marzo e 30 giugno). Per chi vuole usufruire dell'agevolazione il primo bando raggiungibile scade il 31 dicembre. Le domande devono essere presentate alla Gestione della Rete di trasmissione nazionale s.p.a. (viale Pilsudski 92 - 00197 - Roma), con raccomandata A/R, a mano o con corriere, accompagnate dal progetto e da una cauzione (sotto forma di fideiussione) a garanzia che il progetto sarà realizzato. Trascorsi 90 giorni dalla chiusura del bando saranno pubblicate le graduatorie. Gli incentivi saranno concessi in totale per 100 megawatt, il 60 per cento riservato agli impianti piccoli e medi (fino a 50 chilowatt), da mettere in funzione entro 6 mesi.
I will always be doing music, but there are nobody who knows how it will turn out. I will always be doing music, but there are other people who will decide whether I'll be staying....
|
Domle |
Posted - 02/09/2005 : 15:38:05 ne parla anche Beppe Grillo sul suo ultimo post www.beppegrillo.it
-------------------------------- Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene. Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo, perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL? Meglio Tromsognocca che...che... che... Meglio Tromsognocca!!!! |
Marko |
Posted - 02/09/2005 : 15:35:13 Riprendendo da dove avevamo lasciato, adesso Bush e chi lo appoggia giustificassero questa tragedia naturale, che naturale è solo in parte (di + ha potuto l'incuria dell'amministrazione) e che, considerando il numero delle vittime e degli sfollati e i danni, è x gli USA ben superiore a quella dell'11 settembre. Purtroppo il futuro è sempre + nero x tutto il mondo se non si farà qualcosa subito x diminuire drasticamente il tasso d'inquinamento, a cominciare dal ridurre al minimo la dipendenza dal petrolio, il che -visti i livelli a cui siamo arrivati- ormai può solo far bene all'economia. In secondo luogo, investire di + per le politiche interne invece che andare a fare guerre altrove. Per non riparare una diga, si è avuto un danno ben peggiore di quello derivante dalle guerre e si dovrà spendere ancora + soldi, ritirare soldati dal fronte perchè all'interno mancano e si rischia una situazione di anarchia, visto che tutti rubano tutto quello che trovano x sopravvivere. Credo che se Bush dovesse essere rieletto oggi, perderebbe di sicuro. Basta un unico dato: negli USA ormai il 13% della popolazione vive sotto la soglia della povertà, e l'andamento è sempre peggiore. Adesso Bush chiede aiuto a Clinton, ma mi sa che è un po' tardi...
Cmq x chi non abbia le idee chiare, legga di seguito un artico uscito ieri sul Corriere, a firma di Ennio Caretto. La mia conclusione, ancora una volta, è che una tragedia del genere forse "farà bene" a quel paese, che è un grande modello x tutti ma allo stesso tempo un regno di contraddizioni. Ricominciare a lavorare umilmente e onestamente è ciò che ci vuole, anche perchè arrivano i cinesi che inquinano e producono il triplo, e se gli USA non si danno una regolata, non potranno convincere gli altri a farlo, e soprattutto la loro potenza militare non basterà + a intimorire il resto del mondo. Le cose stanno cambiando, e in male. Se poi s'aggiungessero anche nuovi gravi attentati terroristici e nuove tragedie naturali, lo scenario comincerebbe a farsi apocalittico.
Accuse alla Casa Bianca "Ecco le conseguenze del tradimento di Kyoto"
WASHINGTON - "Immagino che così fosse Hiroshima 60 anni fa" dice Haley Harbour, il governatore del Mississippi, paragonando la devastazione di Katrina a quella della bomba atomica. Ma il verde Robert Kennedy, nipote del presidente John Kennedy, lo contesta, accusandolo di avere contribuito alla tragedia. Nel 2001, scrive sull'Huffington Report, Harbour, un lobbista dell'industria petrolifera, non fece solo silurare il trattato di Kyoto, indusse anche Bush, di cui era stato uno dei grandi guru elettorali, a rimangiarsi la promessa d'imporre altri limiti alle emissioni di gas. Un suo polemico rapporto al vicepresidente Richard Cheney, "Il Co2 e la politica energetica" - lo ammonì che la difesa dell'ambiente "alla Bill Clinton", sarebbe costata all'America milioni di posti di lavoro. Ma oggi, sottolinea Kennedy, l'aumento della violenza e vastità degli uragani è legato dagli scienziati proprio alle emissioni di gas, l'effetto serra. E conclude che se Bush non avesse ascoltato Harbour, la catastrofe di New Orleans e di Biloxi sarebbe stata, se non evitata, almeno ridimensionata. Non è l'accusa più pesante rivolta all'amministrazione repubblicana. I media americani ricordano che nell'ultimo biennio il quotidiano di New Orleans, il Times-Picayune, le rimproverò nove volte di avere tagliato i fondi per il rafforzamento degli argini del lago Pontchartrain, distrutti da Katrina in due punti, causa prima della inondazione della città. New Orleans, un vero catino naturale, si trova a un metro sotto il livello del Golfo del Messico a sud e del lago a nord. Negli anni Novanta, dopo un'alluvione che causò 9 morti, i genieri dell'esercito incominciarono i lavori di rafforzamento, un progetto di 750 milioni di dollari, ma nel 2003 li dovettero sospendere. Un assessore, Walter Maestri, spiegò che parte dei fondi era stata stornata alla guerra dell'Iraq e alla sicurezza nazionale. Nel 2004, Albert Naomi, il direttore del progetto, chiese invano un finanziamento di emergenza, protestando che in alcuni punti gli argini erano affondati di oltre un metro. Anziché 37 milioni di dollari ne ottenne 10, insufficienti per la ripresa dei lavori. La polemica non è solo politica né mediatica, giornali e democratici contro la Casa Bianca, è anche scientifica. Su Nature, Kerry Emanuel, l'ambientalista del Mit, il celebre Massachusetts Institute of Technology, fucina di Nobel, ha evidenziato che la forza degli uragani è cresciuta del 50 per cento nell'ultimo mezzo secolo, e il Golfo del Messico è salito di un metro. Ha inoltre previsto che nel 2005 gli uragani sull'Atlantico saranno 11, il doppio del normale, attribuendo tutti i fenomeni all'effetto serra. Con qualche riserva, lo ha appoggiato lo scienziato francese Hervè Le Trent. La Munich Re, specializzata in catastrofi naturali, ha riferito che a causa degli uragani l'anno scorso le assicurazioni hanno perso 115 miliardi di dollari, una cifra record. Ha commentato il Boston Globe: "Il vero nome di Katrina è effetto serra. Quando su Los Angeles cade mezzo metro di neve, la Spagna e il Portogallo sono devastati da incendi boschivi, la Francia tocca il minimo delle riserve di acque e a Bombay mille muoiono in un'alluvione, non si può non denunciare il surriscaldamento terrestre". Per la maggioranza dei repubblicani, queste accuse sono infondate: è assurdo sostenere, ribatte Scott McLellan, il portavoce della Casa Bianca, che si potesse prevenire la tragedia di New Orleans. Ma "la vendetta della natura" per il tradimento del protocollo di Kyoto, secondo la definizione del New York Times, ha acuito le divisioni all'interno della destra americana. Un mese fa, 176 sindaci, di cui molti repubblicani, in rappresentanza di oltre 40 milioni di cittadini, firmarono un accordo per il rispetto di Kyoto. E nove Stati del Nord-est hanno fatto altrettanto. Dopo Katrina, è una fronda destinata ad accentuarsi.
I will always be doing music, but there are nobody who knows how it will turn out. I will always be doing music, but there are other people who will decide whether I'll be staying....
|
Luke |
Posted - 14/03/2005 : 21:39:42 A circa un mese dall'entrata in vigore dell'accordo USA Today riporta un articolo che cita studi di importanti università in cui cerca di giustificare (in un modo nn molto convincente, per la verità) la mancata adesione statunitense.
"You think your days are ordinary And no one ever thinks about you But we're all the same And she can hardly breathe without you"
Keane - "She has no time" |
ERVI |
Posted - 17/02/2005 : 12:25:01 Secondo me in Italia dovremmo puntare molto anche sui pannelli solari visto che il sole è una grande risorsa che finora abbiamo sfruttato non a sufficienza. Il sud da solo, ma anche al centro, basterebbe per produrre una grande quantità d'energia prendiamo ad esempio Palermo dove le temperature sono quasi sempre alte. E poi anche per l'energia eolica dovremmo cercare di migliorare o aumentare la produzione. Per le cantrali nucleari sono d'accordo con PM mi dispiace ma conoscendo come funzionano le cose in Italia non è semplice e immediato abbracciare un tipo di produzione che finora qui in Italia non abbiamo la giusta preparazione per farlo. Poi i rifiuti atomici dove li mettiamo visto che non siamo attrezzati? i precedenti non sono positivi e poi c'è da considerare che se si decidesse di puntare sul nucleare ci sono delle leggi da rispettare sul trasporto di materiale radioattivo e considerando quello che è successo/succede per i rifiuti quotidiani mi rimane difficile pensare che si adotteranno misure diverse per i rifiuti tossici.
quote: Originally posted by yugs
quote: Originally posted by Marko Ad es. la FIAT, se avesse davvero le p**** (e Montezemolo ce l'ha) potrebbe avviare questo cambiamento, cominciando a produrre su larga scala modelli che per il momento si alimentano ancora sia a idrogeno che a benzina (come fa con le Doblò che vanno a elettricità o benzina) per poi andare verso idrogeno ed elettricità, se possibile, e poi si vedrà.
Ehm...dove le hai viste le Doblò elettriche/benzina??? (ci va la faccina del Gatto) Semmai metano/benzina! E aggiungiamo Punto, Multipla e Ducato Natural power, Irisbus (a metano e prototipale ad idrogeno). L'ibrido elettrico è ancora in fase di perfezionamento, ma non so nulla della sua eventuale messa in produzione...
Ci sono ci sono a Bologna e in altri paesi dell'Emilia Romagna. Il problema principale è che questi veicoli sviluppano una velocità massima di 50 Km/h e quindi prima di poter pensare di rimpiazzare in grande scala le vetture esistenti con quelle elettriche ci servirà del tempo (oltre al fatto naturalmente che gli interessi economici ostacolano questo cambiamento (vedi sopra). Se si vuole veramente dare una svolta all'aumento dei veicoli elettrici bisogna prima che essi soddisfino le normali condizioni di guida (confort, potenza, velocità) perché non prendiamoci in giro le macchine vengono costruite per il piacere della guida che senso avrebbe puntare sempre a fare macchine più potenti con centinaia di cavalli quando per la città basterebbe una macchina che arriva a 50 km/h che senso ha fare macchine sempre più veloci quando generalmente in autostrada il limite è di 130 km/h, 150 esteso a quelle che hanno i requisti. Per progettare/costruire/mettere sul mercato motori che soddisfino queste caratteristiche ci vogliono anni di studi ma sopratutto ci vogliono fondi e credete che i governi diano fondi per sviluppare qualcosa che va contro i loro interessi economici (petrolio)?
18 è un bel numero! |
yugs |
Posted - 17/02/2005 : 08:16:55 quote: Originally posted by Marko Ad es. la FIAT, se avesse davvero le p**** (e Montezemolo ce l'ha) potrebbe avviare questo cambiamento, cominciando a produrre su larga scala modelli che per il momento si alimentano ancora sia a idrogeno che a benzina (come fa con le Doblò che vanno a elettricità o benzina) per poi andare verso idrogeno ed elettricità, se possibile, e poi si vedrà.
Ehm...dove le hai viste le Doblò elettriche/benzina??? (ci va la faccina del Gatto) Semmai metano/benzina! E aggiungiamo Punto, Multipla e Ducato Natural power, Irisbus (a metano e prototipale ad idrogeno). L'ibrido elettrico è ancora in fase di perfezionamento, ma non so nulla della sua eventuale messa in produzione...
Sul fatto del mancato senso ecologista degli americani non so, però so che le norme di omologazione per i gas di scarico in America son più restrittive delle nostre euro4. Poi le industrie con i processi di produzione emetteranno porcherie a non finire (come da noi del resto) perchè chi ha il potere fa ciò che vuole senza che nessuno dica nulla. Qui si fanno solo le targhe alterne quando le auto contribuiscono in misura inferiore alle emissioni nocive di altri settori, e si fanno pure male perchè 8 ore la settimana non servono a niente. E ci son tutte le deroghe del mondo alla circolazione..
Tralasciando il discorso auto (già dibattuto altrove) non ci rimane che usare meno le risorse a nostra disposizione, o meglio usarle solo per effettiva necessità. Ne giova sia l'ambiente che il nostro portafogli (se non c'è lo spirito ecologista almeno ricordarsi del costo personale di ciò che usiamo). Mi rammarica il fatto che come al solito siamo gli ultimi ad organizzarci nelle cose veramente importanti, mentre per polemizzare e prenderci x il c**o siamo i migliori (vedere i botta e risposta tra parti avverse in politica). Inutile prendersi in giro: siamo 57 milioni di individualisti costretti a condividere lo stesso suolo, pensiamo solo a ciò che fa comodo a noi.. i risultati si vedono.
Una volta ad Adrano c'era in funzione una centrale solare, che fine ha fatto??? Per il nucleare non è tanto la sicurezza degli impianti, son le scorie da smaltire. Se partono centrali così in Italia le scorie dove le mettiamo? Nel terzo mondo come fan tanti? Conviene a questo punto spingersi sulle fonti alternative in manieeera () concreta tale da liberarci in pochi decenni del petrolio (ha ragione Marko, siam troppo dipendenti dagli Usa, l'Europa unita non si fa così).
And it's gonna be a long night And it's gonna be cold without your arms And I'm gonna get stage fright caught in the headlights It's gonna be a long night And I know I'm gonna lose this fight
|
Nemo32 |
Posted - 16/02/2005 : 17:46:04 Secondo me questo protocollo è solo una presa in giro, e non perchè non mi importi dell'ambiente, anzi, ma perchè fino a quando il petrolio sarà la fonte principale di energia, abbattere le imissioni di CO2 sarà molto difficile (vd. l'Italia). Ma soprattutto a ke serve ke un Paese riduce le imissioni di gas serra se poi ce ne un altro ke può inquinare di più pagando al primo la differenza? E siccome l'Italia, le immissioni di gas invece ke ridurle le aumenta, vedrete ke ci toccherà pagare i Paesi ke le riducono. In conclusione x l'ambiente non cambia niente, ma x le nostre tasche si! |
Luke |
Posted - 15/02/2005 : 21:53:27 E' sicuramente un passo importante, nn sarà chiaramente la panacea, ma almeno si prova a mettere in atto qualcosa per cercare di migliorare la situazione, avendo impegni concreti anche di lungo periodo che si spera vengano fatti effettivamente rispettare. Le defezioni sono significative, ma l'esempio è lanciato in attesa di vedere i frutti.
Per quanto ci riguarda, però, come già accennato siamo parecchio indietro: oltre all'allargamento della forbice fra emissioni previste e quelle effettivamente emesse, l'Italia si è vista bocciare il primo Piano per le emissioni (presentato tra l'altro fuori tempo massimo) perchè "troppo generico e privo del censimento delle quote di emissione di ogni singolo impianto così come richiesto dalla direttiva Ue". Il secondo documento non è ancora pronto, dovrebbe essere presentato agli organi europei martedì, salvo poi superare il giudizio degli organi preposti. Insomma, come al solito siamo ancora in alto mare e la sanzioni nn sono poi così peregrine. Da considerare poi l'importanza di ridurre le emissioni: per ogni tonnellata di CO2 in eccesso la multa sarà di 40 euro che saliranno a 100 nel 2008. I maggiori costi saranno pagati dalle aziende produttrici di enegia elettrica che li scaricheranno poi sui consumatori tramite aumenti in bolletta. Da qui (anche solamente per un mero calcolo finanziario) l'importanza di un uso corretto dell'elettricità, limitando gli sprechi il più possibile, anche nelle cose più piccole, come nella lista segnalata da PM.
"You think your days are ordinary And no one ever thinks about you But we're all the same And she can hardly breathe without you"
Keane - "She has no time" |
Marko |
Posted - 15/02/2005 : 21:01:57 Topic ben strutturato ed esauriente, con collegamenti e riferimenti tipici di uno studioso Non mi aspettavo altro da te, PM.
Passo al mio commento e scusate se sarò un po' polemico, ma non posso farne a meno. Affrontiamo le cose come stanno: l'Italia, nonostante tutto, c'ha messo la sua buona volontà e addirittura la Russia alla fine (dico addirittura perché non è che sono proprio ricchi e il Protocollo esige cambiamenti che pesano sui bilanci statali), mentre è stranoto che gli USA, responsabili da soli di 1/4 dell'inquinamento globale, per cui la riduzione effettiva dell'inquinamento con il Protocollo sarà solo di un misero 2%, non vogliono aderire e non aderiranno al Protocollo. Questo dice tutto sul loro modo di porsi nei confronti non solo degli altri paesi del mondo, ma in particolare anche dei suoi "partner" o "amici" occidentali. Cioé ancora una volta con un senso di superiorità e in questo caso anche di strafottenza che mi fa venire i nervi. Ovviamente mi riferisco all'atteggiamento dell'attuale amministrazione in carica; ci sono moltissimi cittadini americani consapevoli dei problemi e che si vergognano pure dell'immagine non buona che la loro Patria sta dando all'estero anche in questo settore, come in altri. Tuttavia a quanto ho letto gli americani in generale, non so perché, hanno avuto sempre molta meno consapevolezza degli europei verso il problema inquinamento, quasi che non li riguardasse. Purtroppo gli altri ne fanno le spese, soprattutto l'ecologissimo e incontaminato Canada, Paese confinante.
Se l'Unione Europea (o meglio i suoi membri) dimostrasse più maturità, sarebbe questa un'altra occasione, il momento giusto per operare un coraggioso e positivo "strappo" da una politica troppo consumistica e menefreghista. Potremmo essere noi per una volta, anzi, di nuovo, un esempio per gli altri. Dovremmo dire un no deciso al petrolio (i sacrifici per introdurre l'idrogeno saranno compensati e cmq le spese sempre + insostenibili del greggio non è che siano cosa da niente già da alcuni anni). Dovremmo lasciare agli USA e agli sceicchi il loro petrolio, almeno per quanto riguarda il settore automobilistico: che se lo bevano!! L'euro è abb. forte ormai da sopportare un'eventuale periodo di magra della Borsa americana nel momento in cui il petrolio salisse alle stelle perché qui nessuno più se lo comprerebbe. Alla fine sarebbero anche loro costretti a cambiare sistema. Logicamente so che è un discorso utopistico per ora, troppi interessi economici in gioco, troppi uomini "forti", eppure è alla nostra portata tutto questo. In alternativa almeno un'amministrazione USA più responsabile, ma gli americani hanno fatto la loro scelta (cosa che ancora adesso non mi spiego, questo secondo mandato)
Per quanto riguarda l'Italia, abbiamo fatto la "bella vita" credendo che tanto finisse tutto a taralluccio e vino, e invece ora ci ritroviamo a dover sgobbare il doppio. Nonostante la buona volontà, questo è sinonimo per me di una mancanza di vera presa di coscienza della gravità della situazione e ancora una volta si dimostra la necessità di leggi scritte (con sanzioni) per convincere gli italiani a muoversi nella giusta direzione. Tutto ciò è molto triste. Il clima ormai, si sa, sta facendo un po' ciò che gli pare. Ogni settimana scendono alluvioni terribili in un'altra parte del globo, poi abbiamo uragani da una parte e siccità devastanti dall'altra, che costringono intere popolazioni a migrare o morire di fame. Alcuni studiosi sostengono che i cambiamenti climatici non siano tutti da imputare all'inquinamento, anzi alcuni dicono che l'inquinamento ha ben poco a che vedere con essi, perché la Terra attraverserebbe sempre delle fasi alterne (molto dipende anche dall'attività solare che muta molto + in fretta di quanto si creda) e i dati registrati da oltre un secolo lo dimostrano in parte. Ma ciò non dev'essere un argomento a favore di chi vuole continuare a fare i suoi sporchi (è il caso di dirlo) affari fregandosene del vicino. Clima o non clima globale (e lasciamo stare il discorso disboscamento che da solo dovrebbe farci allarmare moltissimo), vediamo tutti quanto le città siano inquinate, e molte città asiatiche sono peggiori delle nostre o lo diventeranno entro breve, non è solo un problema occidentale. Vediamo tutti quanto sia aumentata la mortalità a causa dei tumori e malattie respiratorie. La gente sta cercando di tornare alle campagne, di respirare aria pulita, di mangiare cibo biologico (altro prodotto su cui speculano facendolo pagare il doppio di quello normale, che con l'Euro già costa il doppio di prima, per cui il prezzo di certi prodotti è quadruplicato o peggio). Vediamo tutti anche come le amministrazioni comunali italiane stiano facendo a gara per far circolare il meno possibile le vetture, ma questo non serve a molto, è solo un palliativo. Però è positivo che la gente accolga con favore queste iniziative, ma purtroppo anche la macchina serve. L'Italia è il paese più "dipendente" in Europa, con una vettura ogni 2 abitanti e in più milioni di ciclomotori. L'unica cosa, credetemi, è un cambiamento abb. drastico e da subito. Ad es. la FIAT, se avesse davvero le p**** (e Montezemolo ce l'ha) potrebbe avviare questo cambiamento, cominciando a produrre su larga scala modelli che per il momento si alimentano ancora sia a idrogeno che a benzina (come fa con le Doblò che vanno a elettricità o benzina) per poi andare verso idrogeno ed elettricità, se possibile, e poi si vedrà.
Ho detto abbastanza. Come al solito parole al vento, perché ognuno alla fine fa un po' quello che gli pare e nessuno mette davvero mano ai problemi. Anche se gli USA avessero accettato, in fondo sarebbe un minimo sacrificio da parte di tutti, come ha ricordato PM si dovrebbe fare molto di più.
Cannot control this... this thing called Lene
|
President |
Posted - 15/02/2005 : 17:34:15 Ottimo Topic. Ho sentito parlare di questa cosa stamattina, x radio. Ovviamente sono straconvinto che per ridurre molti dei gas inquinanti bisogna anzitutto trovare fonti alternative. Per le automobili ne abbiamo già parlato nell'altro topic, ma per l'energia elettrica sono sicuro che l'unica vera alternativa, al momento, è l'energia nucleare. Lo scetticismo che serpeggia in Italia è ingiustificato, Chernobil è un ricordo che pesa ancora troppo ma non è minimamente paragonabile la realtà sovietica degli anni '80 con quella europea di oggi. Le centrali moderne sarebbero molto più sicure, dietro a chi va contro alle centrali nucleari c'è qualcosa di diverso dalle paure ecologiche...
Per quanto riguarda la giornata di domani non credo di fare una grossa fatica a spegnere la TV, ma cercherò di ridurre anche tutti gli altri sprechi, mi sembra una buona ed intelligente iniziativa.
Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita... |
|
|