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 Passi avanti (o indietro?)nella tutela diritti USA

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T O P I C    R E V I E W
Marko Posted - 02/03/2005 : 20:42:18
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/03_Marzo/01/esecuzioni.shtml

La notizia è molto riassuntiva rispetto a ciò che c'era sul giornale, però volevo segnalarla perché gli USA finalmente sono passati almeno a una protezione completa del minorenne (prima la pena di morte era applicabile sopra i 15 anni e già quello era stato un passo in avanti rispetto al passato) rispettando così le convenzioni internazionali sul tema.
Ho aperto un nuovo topic perchè nn mi sembrava il caso di riaprire quello vecchio sulla pena di morte (che ho riletto stasera)



Cannot control this... this thing called Lene

11   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Marko Posted - 02/06/2005 : 21:10:49
Assurdo ma vero. Non c'è altro da fare che sdegnarsi fino alla morte.
Mi chiedo: che valore ha ancora la giustizia umana?

http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/esteri/usalibero/usalibero/usalibero.html quest'uomo dev'essere un pezzo di pane, basta guardarlo
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/05_Maggio/29/libero.shtml
http://www.reporterassociati.org/index.php?option=news&task=viewarticle&sid=7479
http://www.socialpress.it/breve.php3?id_breve=790

Ci sono anche un sacco di forum che ne discutono, basta fare una ricerca su google.



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riccardino Posted - 31/05/2005 : 11:04:17
quote:
Originally posted by President

Marko, sembra agghiacciante. Cmq io non ci credo, non può essere vero.
Qualunque avvocato, anche gratis, anche solo per farsi pubblicità avrebbe senza dubbio abbraciato la causa di quest'uomo riuscendo senza tante difficoltà a farlo uscire di galera.



Son d'accordo con Pres. Mi sembra una bufala!
President Posted - 30/05/2005 : 21:06:41
Marko, sembra agghiacciante. Cmq io non ci credo, non può essere vero.
Qualunque avvocato, anche gratis, anche solo per farsi pubblicità avrebbe senza dubbio abbraciato la causa di quest'uomo riuscendo senza tante difficoltà a farlo uscire di galera.


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
Marko Posted - 30/05/2005 : 21:00:23
Notizia a cui stento a credere, tratta da City (giornale gratuito) di Napoli:

USA, ESCE DI PRIGIONE DOPO 35 ANNI. AVEVA RUBATO UNA TV.
Washington - Dopo avere trascorso 35 anni in prigione per avere rubato un televisore in bianco e nero, Junior Allen è tornato in libertà. L'uomo, che ha 65 anni, era stato condannato al carcere a vita per essere penetrato in Nord Carolina nella abitazione di una donna di 87 anni rubando un televisore a 19 pollici del valore di 140 dollari. Allen, un afrocamericano, era stato condannato nel 1970 al carcere a vita. Da allora la pena massima per il suo reato è stata portata a tre anni di carcere.
Nel frattempo Allen ha visto uscire dalla prigione assassini e violentatori finiti in carcere dopo di lui. L'uomo, appena uscito dal carcere di Hillsborough, ha detto che il suo desiderio maggiore è quello "di lasciare il Nord Carolina prima possibile". Allen è stato rilasciato in libertà condizionata: se si comporterà bene nei prossimi cinque anni la sua libertà diventerà definitiva. Allen era giunto nel Nord Carolina dalla Georgia per lavorare come bracciante agricolo. "Non credo che sia stata fatta giustizia nel mio caso -ha detto Allen-. Trentacinque anni per aver rubato una tv mi sembrano troppi. Tra l'altro, una tv in bianco e nero".

A me sembra una barzelletta, oppure un incubo. Una vita distrutta per una tv, e il poveraccio un altro poco ci scherza quasi sopra. Roba da suicidarsi veramente.
Questo succede quando non hai i soldi per pagarti un legale e sei un povero afroamericano negli anni '70 negli USA. Alla faccia di MLK



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ERVI Posted - 18/05/2005 : 20:05:00
Beh menomale!

A 17 anni tutti con le motoseghe e gli shotgun!!!!


Then look at me when I'm not aware
Then you'll see I cannot do without you
Marko Posted - 18/05/2005 : 14:49:50
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/05_Maggio/17/sabrina.shtml

Mi sa che andando di questo passo, presto dovrò rimangiarmi il titolo di questo topic
Se oggi fossi cittadino americano mi sentirei davvero in grosso imbarazzo.
Ma come, proprio il Texas di Bush che applica la pena di morte così fieramente, non è capace di infliggere una pena adeguata a una stronza (scusate il termine, mi sono pure moderato) che ha commesso atti gravissimi e infamanti della dignità di persone indifese, di diversa religione oltretutto, oltre a danneggiare l'immagine dell'esercito americano nel mondo? Per non parlare del fatto che questi militari dovrebbero essere proprio radiati a vita da cariche pubbliche e condannati ai lavori sociali. No invece, quell'altra soldatessa ancora più "allegra" di questa era stata appena degradata, mentre questa se la cava con 6 mesi di carcere. Ma stiamo scherzando??
Quante contraddizioni... Che esempio di giustizia diamo a chi vogliamo insegnare cos'è la democrazia?



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riccardino Posted - 18/04/2005 : 11:33:51
Concordo con Marko, ma anche con Cezy e Amedeo.
Marko Posted - 15/04/2005 : 14:50:56
Oggi (servizio del TG1 di poco fa) ho potuto verificare x l'ennesima volta la mancanza di argomenti convincenti da parte di coloro che sostengono la pena di morte; né potrebbero esserlo, ecco perché non vengono trovati.
Questa doppia costatazione -mancanza di argomenti convincenti a movito dell'inesistenza degli stessi- è rilevabile dalla riposta del presidente Bush alla domanda di un giornalista durante una conferenza stampa dedicata a soli giornalisti.
Questo giornalista ha posto a Bush una classica domanda da 1 milione di dollari, che evidenzia una grossa contraddizione: perché egli si è adoperato tanto a difesa della vita nel caso Terri Schiavo, quando poi dall'altro lato è a favore della pena di morte?
Logicamente non è difficile rispondere facendo le dovute, evidenti distinzioni tra questi 2 casi, ma l'acutezza della domanda sta proprio nell'insormontabile e centrale questione che pone, al di là di ogni distinguo, che è una questione di principio: se si dice sì alla vita, bisogna essere sempre a favore della vita (nn solo nel caso di eutanasia o aborto).
Cmq la risposta di Bush è stata la seguente: la pena di morte si giustifica in quanto serve a tutelare altre vite e a rendere la società più sicura (nel momento, cioé, in cui vengono eliminati pericolosi malviventi).
Dunque il "sacrificio" di uno per salvare altri e x una maggiore sicurezza di tutti.
L'argomento sicurezza è diventato una fissazione USA, e tutti ne conosciamo i giustificati motivi, ma evidenziarlo sempre non ottiene altro effetto che quello contrario di dimostrare la debolezza e insicurezza del sistema, in questo caso dell'amministrazione.
Infatti alla risposta di Bush si può facilmente obiettare, con un argomento a contrario, che eliminare un soggetto per la sicurezza degli altri, vuol dire avere ben poca fiducia nel sistema di polizia, giudiziario e correlati (carceri in primo luogo). Ed estendendo l'argomento, si potrebbe dire che nulla è sicuro, perché se si teme che un criminale condannato a morte, il quale si trova in una cella d'isolamento -isolato appunto dal mondo- possa ancora nuocere in qualche modo, allora quanto più possono essere pericolosi tutti i detenuti di un Paese, che magari sono meno pericolosi di un serial killer, ma sono anche meno controllati? Che facciamo, li eliminiamo tutti così restano soltanto i "buoni"?
Se invece la paura è dovuta al fatto che il serial killer tornerà in libertà una volta scontata la sua pena (diciamo 30 anni, ma molti di loro hanno tanti ergastoli sulle spalle che nn uscirebbero mai), allora molto semplicemente basta stabilire delle pene che siano davvero "a vita", cioé che il soggetto, possibilmente recuperabile a qualche attività sociale, stia vita natural durante sotto il controllo dell'autorità carceraria.
Cosa si risolve invece ammazzandolo? Si commette nient'altro che un omicidio, per liberarsi sbrigativamente di un caso "anomalo", di un essere che neppure è + considerato essere umano, emarginato da tutti e spesso fatto marcire in isolamento prima di essere tolto da mezzo con sistemi oggi così sofisticati da non far + male alla coscienza del boia. Così come poi un presidente crede di liberarsi la coscienza con l'argomento di "aver salvato altre vite".
In verità c'era un'unica vita da salvare, ed è proprio quello che non è stato fatto.



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Amedeo Posted - 03/03/2005 : 14:33:10
hai proprio ragione cezy !

I LOVE LENE
Cezy Posted - 03/03/2005 : 08:49:20
Noi invece esageriamo nel senso
opposto: due bestie ammazzano a calci e pugni
un poveraccio per un banale tamponamento
e poi li rimettono in libertà invece
di sbatterli ai lavori forzati a vita
Amedeo Posted - 02/03/2005 : 20:56:16
Mi sembra già qualkosa, anke se negli USA la pena di morte non è l'unica cosa da cambiare !!!!

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