| T O P I C R E V I E W |
| Amedeo |
Posted - 03/03/2005 : 18:56:23
ragazzi apro questo forum per parlare di come sono le scuole italiane sia medie, sia superiori e anche università !
io se potessi cambiare la gestione e la organizzazione delle scuole lo farei subito !
la scuola italiana è fatta in modo che gli studenti apprendono tante materie ma in modo superficiale, poi non tutte le scuole superiori danno la possibilità agli studenti d'incominciare a lavorare tramite aziende nei periodi estivi, poi, per esempio, nella mia scuola le assemblee d'istituto non ci va quasi nessuno, prima di tutto xkè il tema non lo scegliamo noi studenti, e poi xkè si parla sempre degli stessi argomenti, dorghe, mafia e razzismo cosi che noi studenti ormai stufi di questi argomenti preferiamo non andare e rimanere a casa!!!
voi che ne pensate ? questa domanda la rivolgo anche a quelli che hanno frequentato tanto tempo fà la scuola, o magari a qualkuno che ha esperienze in altri stati !
 I LOVE LENE |
| 1 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
| riccardino |
Posted - 04/03/2005 : 16:23:25
Da molti anni, oserei dire decenni, si tenta di rinnovare la scuola per renderla, si dice, più moderna e adeguata alle esigenze degli studenti.
Dal 1968 (anno della contestazione) in poi, sono stati attuati molti cambiamenti.
Se confrontiamo la scuola di oggi con quella frequentata dai nostri genitori o addirittura dai nostri nonni i cambiamenti sono stati epocali.
Siamo certi che questa evoluzione sia stata sempre di segno positivo?
Guardando la scuola di oggi, ossia di quest'ultimo decennio (ma anche prima), ho dei dubbi.
Vi è innanzitutto un primo elemento di riflessione, che riguarda essenzialmente il profitto degli studenti.
Rispetto a una volta si tende a bocciare di meno, i debiti che si portano agli anni successivi consentono a uno studente di non essere bocciato subito e di recuperare in seguito.
C'è sempre meno severità. Ai tempi in cui andava a scuola mio padre, l'esame di maturità era molto più difficile, molte volte i ragazzi dovevano abbandonare prima, perchè non erano in grado di essere promossi.
Se ciò può sembrare duro, in realtà consentiva di mantenere nel circuito scolastico i ragazzi più meritevoli, che a pieno titolo sarebbero poi entrati nel mercato del lavoro per svolgere professioni.
Allo stesso tempo, questo sistema così "duro" e meritocratico, obbligava i ragazzi "meno dotati intellettualmente" a intraprendere un mestiere.
Semplificando, il risultato finale era il seguente:
- meno avvocati e medici, ma di livello superiore;
- più idraulici e muratori.
Oggi tutti devono e vogliono studiare a tutti i costi, col risultato che si sono persi i mestieri e molti professionisti non sono all'altezza.
Un secondo elemento di riflessione riguarda certe discipline che a mio avviso dovrebbero assurgere o ritornare al rango di materie scolastiche.
Non pretendo che a scuola si insegni a giocare a scacchi come nell'ex Unione Sovietica, ma che vengano insegnate religione (o storia delle religioni), educazione civica, educazione ambientale, sarebbe per me auspicabile. All'estero molte di queste sono materie di studio.
Poi, Amedeo, sono d'accordo con te che molto spesso la scuola, ancora oggi, è ancora un pò teorica e non del tutto orientata all'inquadramento professionale (stage che non si fanno, ecc...).
Ma non so se questo sia così importante. Dall'esperienza mia diretta, nonchè indiretta di tutti quelli che conosco, il lavoro lo impari sempre sul posto, perchè ogni azienda (pubblica o privata) ha le sue regole e i suoi standard. |
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