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T O P I C    R E V I E W
Domle Posted - 07/12/2005 : 19:23:36
Ci sto attento, ci sto attento... non voglio assolutamente sfociare nel discorso politico, nè commentare le mazzate. Lo dico a scanso. Vorrei solo spiegare due motivi per cui secondo me l'alta velocità è un pericolo per la salute degli abitanti della valle di Susa, del Torinese e potrei dire pure della zona attorno al corso del Po.

Perchè l'alta velocità crea problemi? Perchè non è l'alta velocità, ma quei tunnel a creare problemi? Perchè li hanno già creati nella Bologna Firenze e non si sa nulla?
Non è un discorso politico. E' un discorso di salute.
In quei monti ci sono uranio ed amianto. Si sa dal 1965 addirittura. Questo tunnel, di prova, serve a capire come è fatta dentro la montagna, visto che i sondaggi di superficie hanno riscontrato che esistono questi tipi di materiali e la quantità che se ne può incontrare può aumentare. C'è un precedente.

"la costruzione della centrale sotterranea Aem (a pochi metri dal luogo in cui dovrà sorgere il tunnel geognostico) ha subito dei rallentamenti fortissimi proprio a causa della pessima qualità della roccia e della presenza di un lago sotterraneo, che è stato prosciugato con grandi spese e ritardi sulla tabella dei lavori. E il tunnel della centrale è di dimensioni più ridotte rispetto a quello di prospezione."

Andando a vedere un po' com'è la situazione idrogeologica del massiccio dell'Ambin si vede che è composta da un macello di falde acquifere... come appunto sopra si è scoperto. Vorrei ricordare che in quella zona nascono e confluiscono i fiumi che poi sfociano nel Po.
A tal proposito, vorrebbero stoccare il 1151000 metri cubi di materiale estratto, in un terreno vicino ai fiumi "Messa" e "Morsino", che sono affluenti della Dora Riparia (Dora => Po) (Deposito all'aperto + venti => Fibre di amianto che si spargono per il nordovest).

Ma aspè. Chi mi dice che sia vero che i venti porterebbero l'amianto a Torino e nella zona circostante? Bologna è in una valle, la roba rimane qua....

Cerchiamo. Vai Google...!

1. Effetti del vento sulla dispersione di particelle d’amianto

Il regime anemologico della bassa Valle di Susa è caratterizzato da una spiccata prevalenza dei venti occidentali (diretti verso Torino) e da un vivace regime di brezza termica giornaliera con flusso da est diretto verso l’interno della valle.

Ad Avigliana, al centro della valle presso l’alveo della Dora Riparia e quindi in zona assai prossima alla finestra di scavo di Rivera, circa il 66% delle misure anemometriche mostrano provenienza dai settori occidentali che sposterebbero il carico di particelle in sospensione verso le zone densamente popolate della prima cintura torinese (Pianezza, Collegno, Rivoli). In particolare durante i frequenti episodi di foehn, le raffiche da Ovest possono raggiungere i 100 km/h e sollevare ingenti quantità di polveri, complice anche l’associata secchezza dell’aria che giunge durante tali episodi a valori di umidità relativa prossimi al 10-20%.

Circa il 26% delle osservazioni consta invece di provenienze dai settori orientali, legate soprattutto all’attivazione della brezza termica giornaliera (brezza di valle). In tale contesto le polveri verrebbero trasportate dal fondovalle verso i pendii più assolati (in particolare in sinistra idrografica), raggiungendo zone residenziali anche a quota superiore alle installazioni di cantiere. Una parte del flusso sarebbe invece canalizzato nella valle principale raggiungendo i centri abitati di fondovalle posti a monte dei cantieri e delle zone di mobilizzazione dei materiali lapidei.

Ulteriori dettagli sul regime anemometrico della bassa valle sono contenuti nell’allegato:

MERCALLI L., (2003) -Climatologia della Bassa Valle di Susa e dei Laghi di Avigliana. Ad Fines, Reg. Piemonte, Parco Naturale Laghi di Avigliana.

Ai fini della valutazione del rischio sanitario indotto dalla dispersione delle particelle di amianto operata dal vento, si ritiene necessario predisporre un dettagliato modello di diffusione atmosferica.

....

Cozzio, qua la respirano pure i miei conigli...

E' firmato Prof. Luca Mercalli Presidente.

Presidente di che?

Googleeee
Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana Onlus, Meteorologo, Climatologo e Divulgatore Scientifico.

Mi pare attendibile dai.



E quindi?
Cosa farà mai l'amianto a quella gente, alla gente della zona.... sono paeselli tranquilli della bassa piemontese... gente laboriosa, tranquilla, contadini anche... perchè mai dovrebbero esserci madri, pensionati, le fabbriche dovrebbero chiudere.. per questo problema?

Magari i pensionati non si preoccupano per loro. Ma per i loro figli e nipoti. C'è un problema legato alle malattie legate ad uranio ed amianto. Non si mostrano subito.

E che malattie sono collegate?

Pappapam... andiamo a vedere... non sono un medico, mi aiuta google.... dum da dum....

IL MESOTELIOMA
Tra le malattie causate dall’amianto, il mesotelioma, tumore maligno della pleura, è sicuramente la più grave. Si manifesta dopo 15-20 anni dall’inalazione di particelle di amianto, ma ha una mortalità del cento per cento e conduce a morte in media entro nove mesi dalla diagnosi. Non esiste esposizione sicura, cioè non esiste una soglia di esposizione al di sotto della quale l’amianto sia innocuo. Nella nostra provincia si verificano ogni anno 5 decessi per mesotelioma ogni 200.000 abitanti: è una percentuale molto più alta rispetto a quella nazionale. Nel caso di una prolungata esposizione ambientale, come quella che dovrebbe derivare dalla movimentazione di più di un milione di tonnellate di rocce contenti amianto, i casi di questa malattia potrebbero aumentare di molto.

LINFOMI
L’uranio, se inalato o ingerito, provoca contaminazione interna e può essere causa di linfomi. Un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato un incremento di linfomi di Hodgkin nei militari impiegati in missione di pace nei Balcani ed esposti all’uranio impoverito: ben il 236% in più rispetto alla popolazione non esposta.
L’uranio che potrebbe essere estratto nelle nostre zone è notevolmente più radioattivo di quello impoverito a fini bellici.

Le fibre di amianto giunte nel polmone tendono a depositarvisi e a permanervi per molti anni (è il caso del
crisotilo) se non pressoché indefinitamente (è il caso degli amianti anfibolici). Con il tempo, molte fibre
tendono ad essere rivestite da uno strato di proteine e ferro fino a formare i cosidetti “corpuscoli
dell’asbesto”, di lunghezza da 15 a 100 millesimi di millimetro (micron), che sono visibili al microscopio,
nella loro presentazione tipica, come bastoncini rigonfiati alle due estremità. Le fibre depositate nei
polmoni, soprattutto, inducono la deposizione di tessuto fibroso simile a quello delle cicatrici che rende i
polmoni più rigidi e ne limita la funzionalità per lo scambio dei gas respiratori; è questa l’asbestosi polmonare ovvero asbestosi senza ulteriori specificazioni; chi ne è affetto, asintomatico nelle forme lievi
salvo eventualmente che per la presenza di una tosse secca cosidetta “stizzosa”, avverte, all’aggravarsi della
patologia, una crescente faticabilità e “fame d’aria” anche per sforzi modesti. Una parte delle fibre inalate
raggiunge inoltre la pleura, dando ora dei versamenti pleurici transitori benigni, ora degli ispessimenti
fibrosi (“placche pleuriche” che qualche autore definisce anche come “asbestosi pleurica”) i quali non di
rado giungono a calcificarsi.
La più tipica patologia tumorale da amianto è il mesotelioma, che nella maggior parte insorge a carico
della pleura ma non è eccezionale che “nasca” dal peritoneo; sono invece molto rari i casi di mesoteliomi del
pericardio e della tunica vaginale del testicolo. Il fumo di tabacco non ha alcuna influenza sul rischio di
mesotelioma.
L’amianto induce anche tumori polmonari, di tipo non diverso da quelli indotti da altri agenti
cancerogeni anche se, tra gli esposti ad amianto, gli adenocarcinomi del polmone appaiono in diverse
casistiche più frequenti di quanto non siano tra i non-esposti. Il fumo di tabacco moltiplica il rischio di
tumore polmonare determinato dalla sola esposizione ad amianto.
Vi sono plurime indicazioni, anche se al momento non ancora conclusive, circa la sussistenza di un
rapporto causale dell’amianto con altri tumori: quelli della laringe e quelli sierosi dell’ovaio in primo luogo.

(Fonte: http://asl8.salute.regione.marche.it/bo/download.asp?lib=Files&ID=2095)

Mi son fermato qua a cercare perchè mi basta e avanza...


E quindi? Malattie con mortalità del 100% che si manifestano dopo 15 anni? Hem. Immagino il pensionato, che porta a spasso i suoi due nipotini al parco, guarda la sua valle, i suoi monti, il suo paesino.... pensa che quei nipotini che crescono devono respirare, assieme ai loro amici un milione di tonnellate e oltre di materiale che potrebbe portare loro un tumore. Non c'è da meravigliarsi che siano lì a dire di no. Loro, la loro famiglia e chi quella valle la vive. Chi sta li attorno e si sveglia la mattina, guarda le alpi, da Torino e dice "che bell'aria fresca stamattina... non c'è neanche una nuvola..." e sopra ho già scritto da dove viene quell'aria, che tante mattine mi ha strappato un sorriso.

(Altre Fonti: Dott Edoardo Gays, Specialista Oncologo Dirigente medico struttura complessa a Direzione Universitaria Medicina Interna I, Azienda Ospedaliera S.Luigi Orbassano, Medici di base Val di Susa).


Aspe mi son dimenticato.. ho citato la Bologna Firenze e non ho detto perchè....



FIRENZE - Brusco stop per l'Alta Velocità. La magistratura ipotizza una serie di reati ambientali e non solo. I lavori nei cantieri che nel Mugello, a nordest di Firenze, stanno costruendo il tunnel più lungo del mondo, un cunicolo di 79 chilometri per far passare i treni sotto l'Appennino (nel febbraio scorso l'abbattimento dell'ultimo diaframma alla presenza del presidente della Repubblica Ciampi), si sono fermati. I nomi di una trentina fra dirigenti del Cavet, il consorzio di imprese che gestisce i lavori, e titolari di ditte appaltatrici sono stati iscritti nel registro degli indagati: le ipotesi di reato vanno dallo smaltimento non autorizzato di rifiuti all'inquinamento ambientale, dai danni alle falde acquifere alla truffa. La relazione preparata in due anni di indagini dal sostituto procuratore della Repubblica Giulio Moferini conta 400 pagine. Così il gip Dania Mori non ha avuto esitazioni nel firmare le ordinanze di sequestro del cantiere indicato come T11, quello che si occupa dello scavo della galleria Marzano, di otto discariche, sette cave e alcuni depositi. «Il sequestro era urgente visto che c'erano pericoli di inquinamento e contaminazione delle falde acquifere», ha spiegato ieri mattina il pm Moferini. Negli ultimi due anni esposti e denunce da parte di associazioni ambientaliste, ma anche di singoli cittadini, si sono susseguite a ritmo incalzante. «Tanto tuonò che piovve», usano dire da queste parti. E ieri è «piovuto». Eccome se è piovuto. Oltre cento uomini tra carabinieri delle locali stazioni e quelli del Noe, lo speciale nucleo per fronteggiare i reati ambientali, guardie forestali, vigili urbani e tecnici del'Arpat si sono presentati sui cantieri per eseguire i provvedimenti della magistratura. Nella galleria Marzano il problema è idrogeologico: lo scavo ha «tagliato» la falda: 80 litri di acqua al secondo hanno creato un torrente interno che stava già creando problemi al cantiere e seccato pozzi in superficie, un inconveniente che si è presentato anche in passato. Per le cave «apri e chiudi», usate per attingere materiale inerte e riempite con lo «smarino» proveniente dagli scavi, il problema è di un possibile inquinamento del terreno. Sotto accusa alcune tecniche utilizzate durante i lavori e l'uso di olii minerali con cui vengono lavati i macchinari che sparano il cemento sulla volta delle gallerie. Proprio questa miscela di acqua, olio e cemento viene in parte riutilizzata per completare l'ovale della galleria e in parte trasportata nelle discariche messe sotto sequestro. Secondo il magistrato si tratta di rifiuti non inerti ad alto tasso di acidità. Inoltre non averli considerati in questo modo avrebbe permesso al Cavet di non pagare la tassa di 4 lire al chilo imposta dalla Regione Toscana a quel tipo di rifiuti, con un risparmio di svariati miliardi. Da qui l'ipotesi di truffa. «Il fermo dei cantieri è un danno gravissimo. Da domani abbiamo 1200 operai in cassa integrazione - dice l'ingegner Carlo Silva, direttore generale del Cavet -. Hanno fermato tutti i siti di deposito delle terre di scavo, quindi hanno bloccato in sostanza tutti i cantieri sul versante toscano fino a Castelvecchio». L'ingegner Silva contesta le modalità con cui la Forestale avrebbe fatto i prelievi di terra per valutare i parametri chimico-fisici dello «smarino» e ritiene ingiustificati anche i sigilli al cantiere della galleria Marzano dove si sono verificati «fenomeni ampiamente previsti».

La stampa, 24/6/2001.

Non ricordo più dove l'ho letto perchè ho tante pagine aperte.. ma alla fine li hanno pure condannati perchè praticamente hanno inquinato qualasisi cosa in zona...

8   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
riccardino Posted - 28/12/2005 : 12:10:31
quote:
Originally posted by Domle
Ci sto attento, ci sto attento... non voglio assolutamente sfociare nel discorso politico

Il fatto che siano favorevoli alla TAV esponenti della maggioranza e dell'opposizione, significa che il problema è essenzialmente di merito. Che la TAV possa essere politicamente strumentalizzata in un senso o nell'altro è altrettanto evidente. Oltre ai poveri bimbi però alle manifestazioni ho visto anche degli adulti ben più pugnaci e teppisti. Come la mettiamo?
Domle Posted - 09/12/2005 : 09:48:31
Qua si vede che tipo di gente manifesta, giusto per far capire che il discorso non è politico.
Si vedono anche dei bambini quasi in prima linea.. poverini =|

www.venke.org/ot/ValSusa.wmv

Giusto per far capire ancora.. che è la gente di li, non ci sono bandiere:

" Circolava una specie di leggenda metropolitana a Venaus, in questi giorni di presidio. -Ogni volta che arrivano le forze dell'ordine, stranamente i telefonini funzionano male, i computer si bloccano e le comunicazioni diventano difficili.- Non a caso i No Tav si erano organizzati bene: le campane della chiesa, la sirena dei pompieri, e qualcuno pronto a salire a piedi sui sentieri di montagna, per raggiungere una zona coperta dal segnale. Così è stato. Le campane hanno suonato alle 4 del mattino. (…) Alle 5, tirate giù dal letto c'erano già 200 persone a fronteggiare lo schieramento delle forze dell'ordine. " ( la Repubblica, 7 dic 05 )

Intervista a Lunardi del TG5:

"Queste proteste di questi nullafacenti che non hanno niente da pensare, che si radunano e fanno fiaccolate..."

--------------------------------
Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.
Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo,
perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL?

-----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp... -----
blackkared Posted - 08/12/2005 : 23:56:38
Non saprei cosa dire sulla vicenda, ma effettivamente in val di susa c'è amianto e uranio, infatti qualche anno fa hanno deciso di non fare la pista di bob per le olimpiadi a Sauxe d'Oulx per via dell'uranio o amianto che fosse...
Spero che si risolva in modo pacifico tutta la vicenda e che le istituzioni ascoltino anche la popolazione locale senza particolari problemi e scontri... poi a febbraio ci saranno le olimpiadi qui a torino e questo non fa che creare ulteriori tensioni in un momento già parecchio movimentato per il torinese e la val di susa...

Domle Posted - 08/12/2005 : 23:04:19
www.venke.org/ot/tg3.ram

Un tg!

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Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.
Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo,
perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL?

-----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp... -----
Gaga Posted - 08/12/2005 : 10:09:04
Io non sono troppo informato sulla faccenda...ma credo siano probabili due cose:
- che i cittadini della zona sono contrari per cognizione di causa
- che lo Stato sia favorevole perchè gli conviene!
Gattissimo Posted - 07/12/2005 : 22:13:37
Troppo testo

Comunque non so molto su tutta la faccenda del TAV, e mentirei se dicessi che me ne importa molto, però ho letto un articolo sul penultimo panorama (quello gigante). Si, si, lo so che gli articoli del panorama non sono esattamente da premio pulitzer, ma quello mi sembrava ben fatto, e illustrava i vantaggi del progetto qualora venisse portato a ultimazione (e non mi sembrava lo facesse in modo troppo sperticato), nonchè i problemi in cui si incorrerebbe se non si riuscisse a farlo.
Magari lo scannerizzo domani e ve lo posto...

_____________

ERVI Posted - 07/12/2005 : 22:00:30
Siccome un'amica mia è contraria io sono favorevole per ripicca!

Oddio che grattacapo mi sa che c'è da riflettere parecchio prima di "buttarsi" sul sì o sul no

Edit: Complimeti a Domle per la ricerca svolta.


Adesso guarda nel profondo dei mie occhi...........

Come fai a non amarmi?
Erwin Rommel Posted - 07/12/2005 : 20:30:32
Mmmh... E' un argomento molto interessante! Ma non sono adeguatamente informato... per ora...
Venerdì chiedo con la mia prof. di scienze al riguardo. Forse ti saprò dire qualcosa!

Maiora viribus audere

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