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 Celiachia

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T O P I C    R E V I E W
Pegasus_TDCi Posted - 09/04/2006 : 22:42:56
So che due anni fa ci fu aperto già un topic, ma ne vorrei aprire un altro per intavolare una illustrazione più dettagliata, informativa e specifica su questa intolleranza alimentare. Potremo usare, se vorremo, questo topic per segnalare eventuali esperienze dirette o di conoscenti riguardo a questo problema, per commentare o per aggiornare in caso di news importanti in merito alla lotta alla celiachia.

Tutte le informazioni sono prese dal sito dell'AIC, Associazione Italiana Celiachia: www.celiachia.it



Cosa è la celiachia

La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale.

L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 400 mila, ma ne sono stati diagnosticati solo 35 mila. Ogni anno vengono effettuate cinque mila nuove diagnosi ed ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo del 9%.

Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di farina da ogni piatto. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare. Infatti l’assunzione di glutine, anche in piccole dosi, può causare danni.

La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.


Cosa è il glutine

Il glutine è una proteina contenuta in alcuni cereali: frumento, farro, orzo, segale, avena. Seguire una dieta senza glutine significa evitare alimenti contenenti questi cereali e i loro derivati. Si possono utilizzare invece altri tipi di cereali: riso, mais, miglio, tapioca ed altri.

Molte industrie alimentari hanno messo in commercio alimenti senza glutine sempre più gradevoli: farine che sostituiscono quella di grano, pane, pasta, biscotti, dolci, cracker, grissini, fette biscottate, merende. La dieta del celiaco risulta così varia ed equilibrata nonostante l’esclusione del glutine.


La diagnosi di celiachia

Nel soggetto geneticamente predisposto l’introduzione di alimenti contenenti glutine, quali pasta, pane, biscotti o anche tracce di farina ricavata da cereali vietati, determina una risposta immunitaria abnorme a livello dell’intestino, cui consegue una infiammazione cronica con scomparsa dei villi intestinali.

Importanti e qualche volta irreversibili le malattie determinate da una diagnosi tardiva: osteoporosi, infertilità, aborti ripetuti, bassa statura nei ragazzi, diabete mellito, tiroidite autoimmune, alopecia, epilessia con calcificazioni cerebrali e il temutissimo linfoma intestinale. Non sempre la celiachia si presenta in modo palese. Infatti le sue forme cliniche possono essere molteplici.

La forma tipica ha come sintomatologia diarrea e arresto di crescita (dopo lo svezzamento).
La forma atipica si presenta tardivamente con sintomi prevalentemente extraintestinali (ad esempio anemia)
La forma silente ha come peculiarità l’assenza di sintomi eclatanti
La forma potenziale (o latente) si evidenzia con esami sierologici positivi ma con biopsia intestinale normale.

La diagnosi di celiachia si effettua mediante dosaggi sierologici: gli AGA (anticorpi antigliadina di classe IgA e IgG), gli EMA (anticorpi antiendomisio di classe IgA). Recentemente è stato messo a punto un nuovo test per il dosaggio di anticorpi di classe IgA, gli Anti-transglutaminasi.
Per la diagnosi definitiva di celiachia è però indispensabile una biopsia dell’intestino tenue con il prelievo di un frammento di tessuto, dall’esame istologico del quale è possibile determinare l’atrofia dei villi intestinali.


La celiachia nel bambino

Nella maggior parte dei casi, l’intolleranza si evidenzia a distanza di circa qualche mese dall’introduzione del glutine nella dieta, con un quadro clinico caratterizzato da diarrea, vomito, anoressia, irritabilità, arresto della crescita o calo ponderale. Nelle forme che esordiscono tardivamente, dopo il 2°-3° anno di vita, la sintomatologia gastroenterica è per lo più sfumata e in genere prevalgono altri sintomi, quali deficit dell’accrescimento della statura e/o del peso, ritardo dello sviluppo puberale, dolori addominali ricorrenti e anemia sideropenica, che non risponde alla somministrazione di ferro per via orale.

Alcuni esami di laboratorio (anticorpi antigliadina, antiendomisio e antitransglutaminasi) possono rafforzare il sospetto diagnostico di celiachia, ma solo la documentazione di anomalie della mucosa enterica (atrofia totale o parziale dei villi, prelevati mediante una biopsia eseguita durante una gastroscopia), può consentire la diagnosi.


La celiachia nell'adulto

La celiachia, che può colpire qualsiasi fascia d’età, è considerata tipica dell’età pediatrica e spesso nell’età adulta non viene presa in considerazione neppure negli ambienti specialistici. L’intolleranza può comparire più o meno acutamente in un periodo qualsiasi della vita, spesso dopo un evento stressante quale una gravidanza o un intervento chirurgico o una infezione intestinale.
Le manifestazioni cliniche sono assai varie: alcuni soggetti presentano un quadro classico di malassorbimento con diarrea, perdita di peso e carenze nutritive multiple, altri, invece, riferiscono uno o più sintomi cronici spesso estranei all’apparato digerente. Sono comuni disturbi quali crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture, alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici; molto frequente è l’anemia da carenza di ferro. Infine esistono soggetti che non lamentano sintomi o nei quali i disturbi sono talmente modesti da non richiedere l’intervento del medico; vengono diagnosticati solo perché nell’ambito familiare c’è un altro membro affetto da celiachia.

Non raramente alla celiachia sono associate malattie quali il diabete, l’artrite reumatoide, l’epatite cronica attiva, alterazioni della tiroide, la dermatite erpetiforme.


Il celiaco in società

Rispettare una dieta rigorosamente priva di glutine non è una cosa drammatica, ma certamente pone una serie di problemi psicologici e pratici con cui i celiaci e le loro famiglie devono fare i conti. Il veto ad alimenti comuni quali pane, pasta, biscotti, focacce e pizza comporta una educazione alimentare ed una consapevolezza cui molte persone non sono abituate.

L’inserimento dei bambini nelle refezioni scolastiche e degli adulti nelle mense aziendali non è sempre facile o possibile: la “concessione” della dieta priva di glutine dipende largamente dalla sensibilità dei responsabili dei servizi di ristorazione collettiva. Il rispetto della dieta a scuola implica l’istruzione degli insegnanti e del personale scolastico e la loro volontà di collaborazione.

Molti prodotti del commercio non possono essere utilizzati dai celiaci perché contengono o potrebbero contenere glutine, anche in minime tracce. E’ necessario pertanto sensibilizzare le ditte produttrici a collaborare con l’Associazione Italiana Celiachia per l’elaborazione del Prontuario AIC degli alimenti.



A me venne diagnosticata la celiachia all'età di otto anni, non tramite biopsia intestinale, ma tramite la presenza degli specifici anticorpi (per fortuna che hanno tolto la leva obligatoria, se avessi dovuto presentare domanda per l'esenzione da militare avrei avuto bisogno di tre biopsie intestinali, il che avrebbe voluto dire interrompere la dieta, rientrare in fase di danneggiamento dell'intestino e farmi prelevare dei pezzi...)

Concludo questo mio primo intervento con due segnalazioni: la prima sono i siti ufficiali di tre testimonial famosi dell'Associazione Italiana Celiachia:

Claudia Koll - www.claudiakoll.it
Enzo Ghinazzi (in arte Pupo) - www.pupo.tv
Giulia Ottonello (vincitrice di Saranno Famosi - anno 2) - www.giuliaottonello.it


la seconda riguarda la Giornata Internazionale Celiachia, che avrà luogo il 20 e 21 maggio prossimi.



Can you hear me, my love? I'm shouting in the wind...
6   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Pegasus_TDCi Posted - 08/02/2007 : 22:24:36
Beh l'articolo è datato ottobre 2006, mi sorprende che sia stata comunicata dai tg solo in questi giorni.

C'è poi un altro fronte su cui si potrebbe combattere la celiachia, ora non ricordo la fonte, ma si tratterebbe di sfruttare alcune proprietà di una proteina del frumento (sic!) che potrebbero combattere il morbo celiaco. L'avevo sentito dire qualche mese fa.



Can you feel me, my love? I'm hurting so bad...
Marko Posted - 08/02/2007 : 18:43:11
Notizia molto incoraggiante sentita al Tg un paio di giorni fa. Ancora un risultato eccellente della ricerca italiana


--------- I hide, will you ever reach me? --------
Dave Posted - 14/08/2006 : 11:59:14
Per altre info clicca qui:

http://www.sicurezzadeglialimenti.it/glutine.htm

questo invece è un buon forum sull'argomento:

http://www.celiachia.sardegna.it/forum/default.asp



This is where we are today, people going separate ways
This is the way things are now, in disarray.
I read it in the papers, there's death on every page
Oh Lord I thank the Lord above, my life has been saved.

(Freddie Mercury)
Pegasus_TDCi Posted - 13/08/2006 : 00:16:06
Celiachia - da Wikipedia

Notizia recente: come annunciato nel congresso di Firenze dello scorso anno, entro il 2010 ci sono buone possibilità di arrivare a una pillola contro la celiachia: in sostanza un ritrovato che se assunto regolarmente permetterebbe al celiaco di seguire una dieta normale. Resterà da vedere quando arrivasse, se assumerla regolarmente e fare una dieta normale, oppure fare una dieta senza glutine e assumerla magari in casi particolari (vacanze, soggiorni in alberghi ecc...)



Can you hear me, my love? I'm shouting in the wind...
riccardino Posted - 10/04/2006 : 11:57:34
Credo che una diagnosi precoce, o per lo meno non tardiva, sia fondamentale ai fini della remissione totale dei sintomi e della guarigione. Conosco una signora, più o meno sui 55 anni, a cui la celiachia è stata diagnosticata solo 5 anni fa, nonostante fosse da tempo sofferente. Il suo medico di base non credeva mimimamente che ella fosse celiaca, non le fece fare neanche il prelievo di sangue per determinare l'eventuale intolleranza al glutine.
Una sera, la signora vide una puntata della trasmissione televisiva "Elisir" e sospettò che i suoi sintomi potessero essere assimilabili a quelli di un celiaco.
Insistette per fare le indagini e alla fine risultò positiva.
Con qualche medicina e una dieta appropriata, la signora è clinicamente guarita, ma il risultato di questa diagnosi tardiva, a suo dire, è una stato di permanente stanchezza che non le consente, ad esempio, di fare lunghi tragitti a piedi.
Gaga Posted - 10/04/2006 : 01:08:15
Sarebbe interessante approfondire il discorso relativo all'alimentazione, poichè il celiaco deve purtroppoi per lui privarsi di tante tipologie di alimenti.
Da ex venditore di alimenti biologici, dico che esistono aziende specializzate nella produzione di alimenti per i celiaci e che la scelta per loro si sta facendo ampia!

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