T O P I C R E V I E W |
Marko |
Posted - 11/04/2006 : 23:22:14 Dopo la recente celebrazione dei 500 anni delle guardie svizzere (non a caso, visto il loro compito di difesa), tra una settimana sono i 500 anni dall'inizio dei lavori -il 18 aprile 1506, appunto- della nuova basilica di San Pietro, che è oggi il simbolo per eccellenza della Chiesa cattolica nonchè uno dei monumenti simbolo di Roma e una struttura architettonica che è un concentrato straordinario di opere d'arte tra le più eccelse.
Si resta sempre affascinati dalla vista del "Cupolone" e da quelle braccia del colonnato che ti accolgono e ti fanno sentire -forse unico posto al mondo- parte integrante di un'umanità lì tutta rappresentata, con stranieri di ogni parte del globo che ti girano attorno in continuazione dovunque ti volti. E quando poi entri all'interno, specie in una magnifica giornata di sole, la meraviglia cresce man mano che la vista si abitua un po' al buio e dalla penombra dei vari angoli emergono sculture e affreschi enormi, mentre guardando in alto ti perdi tra tante forme geometriche, cupole minori, spazi che sembrano sempre nuovi. Forme solide, maestose, imponenti, che tuttavia non vogliono oggi essere -come probabilmente era nelle intenzioni di chi ha eretto la basilica- simboli di una chiesa trionfante o potente, ma semplicemente di una chiesa universale (cattolica significa appunto universale).
Sul numero della rivista Jesus di questo mese (intitolata significativamente "Se parlano le pietre") ci sono diversi articoli dedicati alla Basilica, uno che parla della storia della sua costruzione, un altro della centralità della figura del papa, esaltata dalla basilica, e dei rapporti con gli altri cristiani. Vi riporto un'intervista che tocca questi vari punti, ma è di tema più spirituale, così intitolato:
PARLARE DI DIO AL MONDO ATTRAVERSO LE OPERE D'ARTE
«Nessun potere, se non quello che proviene dalla Grazia di Dio.» Risponde così indirettamente alle tesi di uno dei maggiori storici dell'arte cristiana che nel suo ultimo libro aveva parlato dei Papi e della basilica di San Pietro in termini di "potere e perdono", il cardinale Francesco Marchisano, arciprete della basilica. Grande amico di papa Giovanni Paolo II, il porporato parla della basilica sorta sulla tomba del "Principe degli Apostoli" come di un'unica opera d'arte costruita nei secoli a gloria di Dio e come mezzo di "pre-evangelizzazione": «Il termine "potere" legato all'edificazione della basilica è, a dir poco, ambiguo. Occorre capire bene il significato che gli si attribuisce. Il Signore ha detto: "Il mio Regno non è di questo mondo". Per cui, la concezione non è paragonabile a quella di un re di questo mondo. Diverso è il discorso se si intende il potere della Grazia, il potere della vita che Dio dona alle persone che pregano e credono. Solo in questo senso si potrebbe parlare di un certo "potere". È un fatto, però, che la basilica e la storia che ha alle spalle continuano ad avere grande influsso nell’ambito del bene generale anche dei nostri tempi». Quali significati spirituali assume questa celebrazione di mezzo millennio della più importante basilica della cristianità? «Bisogna sempre tenere fisso il pensiero su cosa significhi, spiritualmente e storicamente, la basilica di San Pietro a cominciare da quella edificata da Costantino, che volle costruire un luogo di culto enorme per i suoi tempi proprio sulla tomba di Pietro. Ora la nuova basilica, di cui festeggiamo i cinquecento anni, non ha voluto far altro che continuare quella funzione religiosa e spirituale acquistando, naturalmente, delle dimensioni e delle caratteristiche ben diverse soprattutto dal punto di vista architettonico e artistico». In che modo la grandezza e l'arte possono ancora suscitare il richiamo al Dio cristiano nell'uomo del Terzo millennio? «Posso dare una testimonianza personale. Tutte le mattine faccio un giro per la basilica, sia per vedere come si lavora sia, soprattutto, per incontrare qualcuno. Posso assicurare che ho da riferire solo di testimonianze positive, alcune delle quali addirittura commoventi. Lo stesso fatto dell'enormità della struttura, la sua bellezza e le opere d'arte custodite al suo interno, parlano per quella prima evangelizzazione che le stesse opere d'arte religiose compiono. Quando Giovanni Paolo II mi nominò presidente della Commissione per i beni culturali della Chiesa nel 1988, mi chiamò e mi disse: "Ha visto che ho operato una piccola riforma della Curia, ho creato questo ufficio e vorrei affidarlo a lei". Io, che già conoscevo molto bene l'allora Pontefice, gli risposi: "Santità, la ringrazio ma non mi sento preparato...". Il Papa mise le mani conserte e prese a guardare il soffitto per qualche minuto. Poi ribatté: "E io ero preparato forse per essere Papa? Eppure eccomi qui di fronte a lei...". A quel punto ho accettato. Poi Giovanni Paolo II iniziò una riflessione sulla funzione dell'arte per la religione dicendomi questa frase testuale: "Se io, come arcivescovo di Cracovia, ho potuto fare qualcosa di bene con i lontani è perché ho sempre cominciato con i beni culturali della Chiesa e con le sue opere d'arte che hanno un linguaggio che tutti conoscono e che tutti accettano: il linguaggio del bello. È su questo linguaggio che ho potuto innestare un discorso che per altra via sarebbe stato impossibile". Voleva dire che l'arte ha un linguaggio facilmente comprensibile a tutti. Per cui la basilica sa "parlare" anche ai non credenti». Ciò che colpisce, tra le altre cose, il fedele e il pellegrino che giungono a Roma è la maestosità e i grandi spazi della piazza e della basilica. Non grandiosità, quindi, ma "segno" architettonico dell'universalità della Chiesa e, quindi, del messaggio cristiano? «Proprio così. All'edificazione della basilica come la vediamo oggi hanno contribuito artisti meravigliosi, da Bramante a Michelangelo, da Raffaello a Bernini. Non so se c'è nel mondo una struttura architettonica con il contributo di così tanti artisti lungo i secoli. La basilica ha un archivio dove sono custoditi tutti i documenti (tre milioni e mezzo circa) che riguardano la sua costruzione fino a oggi: quando gli studiosi vengono a fare ricerche restano sbalorditi dagli scritti di Michelangelo o dagli schizzi di Raffaello e di tanti altri artisti». Non c'è dubbio, però, che San Pietro rappresenta anche il segno tangibile del "ministero petrino", uno dei punti di maggior dibattito con i fratelli di altre confessioni cristiane. La stessa basilica potrà rappresentare nel Terzo millennio un centro di fede anche nell'ottica ecumenica? «Come arciprete della basilica accompagno spesso gruppi di persone e anche il Consiglio per l'unità dei cristiani mi prega di dare un aiuto in questo senso. Solo pochi giorni fa sono giunti una trentina di studenti della Facoltà teologica di Atene. È stata un'esperienza toccante, soprattutto quando hanno intonato i loro bellissimi canti alla Madonna o hanno pregato nella Cappella dei Canonici sull'altare di san Gregorio Nazianzieno. Ero commosso nel vedere quei giovani, il vescovo che li accompagnava e numerosi sacerdoti baciare l'altare e poi, sulla tomba di Pietro, proseguire i loro canti. Ma questo capita spessissimo. Ricordo che sulla tomba di Pietro arde sempre una lampada donata dal Patriarca Atenagora che così ha voluto porre un segno della devozione degli ortodossi. Voglio dire che la basilica è già un luogo di incontro e di preghiera tra i cristiani. Qualche anno fa, sempre accompagnando un gruppo di rappresentanti del Consiglio ecumenico delle Chiese di Ginevra, questa volta, sugli scavi sottostanti alla basilica, un famoso professore della Facoltà teologica di Tessalonica mi disse all'uscita: "Francesco, ti ringrazio infinitamente per averci fatto vedere questi scavi perché le pietre hanno parlato. Ora non esiste per me più alcun problema sulla presenza e il martirio di Pietro a Roma"». Giuseppe Cionti
I will always be doing music, but there are nobody who knows how it will turn out. I will always be doing music, but there are other people who will decide whether I'll be staying....
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10 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
President |
Posted - 13/04/2006 : 19:59:29 La Basilica di San Pietro (ma anche la Piazza, il colonnato e via della Conciliazione) rappresenta una delle meraviglie del mondo. Mi sento molto fortunato pensando al fatto che tale bellezza è stata costruita proprio nella mia città. Una costruzione talmente grande e variegata che ha avuto bisogno dell'intervento di molti papi ma soprattutto delle migliori menti artistiche che abbiamo avuto nel tempo. La cupola (in gran parte progettata da Michelangelo) è uno splendore che lascia senza fiato, sia vista dall'interno che se visitata dall'esterno dove offre una visuale incredibile... Chi non ha ancora avuto la fortuna di poterla vedere, provveda quanto prima. Il tour completo, secondo me, comprende l'interno della basilica, le grotte vaticane, la cupola ma anche i musei Vaticani (immensi e meravigliosi) con annessa la Cappella Sistina (spettacolo puro).
Allego foto di una visita al Castel S.Angelo.. sembra un fotomontaggio!
Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita... |
Matty |
Posted - 13/04/2006 : 15:15:28 Io a San Pietro ci son stato 2 volte in vita mia, la prima nel Giugno del 1993 quando avevo 10 anni, mi ricordo che siamo andati a visitare anche i musei Vaticani etc....certo ero un po' piccolo per capire pienamente certe cose.
La seconda volta sono stato lo scorso 23 Novembre ad un udienza di Benedetto XVI, il primo Papa visto dal vivo per me e anche da abbastanza vicino, la sensazione è stata un misto perchè anche dopo andando a visitare la tomba di Giovanni Paolo II, la sensazione è di trovarsi al centro del mondo sotto un certo punto di vista, ti sembra veramente di essere in un tempio, in un qualcosa di Sacro, ( forse dovuta dal fatto che era la mia prima vera volta nella vita che la visitavo volutamente e coscientemente ) però tutto strideva con l'atteggiamento della gente, sembrava di essere allo Stadio e anche nelle tombe tutti a fare foto etc.....mi ricordo che fui molto sorpreso da quell'atteggiamento anche perchè a me veniva automatico starmene zitto in silenzio con la bocca aperta e lo sguardo rivolto ovunque a vedere così tanta bellezza e maestosità..... Matty
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Pegasus_TDCi |
Posted - 13/04/2006 : 02:06:19 Sono pienamente d'accordo con Marko. Dopo una trattazione così, scrivere "Che bella cosa, per festeggiare direi di raderla al suolo e erigere al suo posto un bel McDonalds", per quanto corredata di faccine spiritose, a me non sembra affatto un "commento umoristico", ma solo una dichiarazione impertinente e inoppportuna. Forse abbiamo due sensi dell'humor diversi, fatto sta che il vizio di parlare anche quando non hai nulla da dire e non sai cosa dire ce l'hai (sembra che a volte non ci pensi a quello che dici...)
Ad ogni modo eviterei di perpetrare la questione, il topic è dedicato ad altro.
Can you hear me, my love? I'm shouting in the wind... |
Gattissimo |
Posted - 13/04/2006 : 01:51:57 E te la prendi per una battutina? Scherzavo, santo cielo, mica volevo insultare la basilica... Mamma mia, vi si è davvero esaurito il senso dell'humor...
_____________ Non so che firma mettere... |
President |
Posted - 12/04/2006 : 21:19:56 Sono pienamente d'accordo con Marko.
Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita... |
Marko |
Posted - 12/04/2006 : 21:05:58 Gattissimo, gradirei dei commenti intelligenti ai miei topic. Per le battute scritte tanto x dire qualcosa, o peggio x dissacrare (che sembra essere il tuo passatempo preferito) ci sono altri topic. Io m'impegno a portare degli argomenti di discussione di un certo interesse o cmq di attualità, qualcosa che in ogni caso è sempre nei limiti di un dibattito costruttivo e, in quanto tale, può essere da tutti commentanto secondo i punti di vista di ciascuno. Purché non rasentino la demenza, volutamente o meno. Sono tentato di cancellarti il post, perché lo meriteresti, ma lo lascio apposta perché lo possano leggere anche gli altri.
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Gattissimo |
Posted - 12/04/2006 : 20:11:32 Che bella cosa Per festeggiare direi di raderla al suolo e erigere al suo posto un bel McDonalds
_____________ Non so che firma mettere... |
ERVI |
Posted - 12/04/2006 : 19:29:01 Wow è impressionante San Pietro secondo me è veramente una delle opere più meravigliose mai costruite!
Adesso guarda nel profondo dei miei occhi...........
Come fai a non amarmi? |
Matty |
Posted - 12/04/2006 : 11:36:46 Un dato storico molto futile ma che in un qualche modo può farmi lontanamente piacere i due Papi che vollero prima la ristrutturazione e in seguito proprio la nuova costruzione della Basilica furono due Papi liguri Niccolo V ( proveniente da Spezia ) e Giulio II ( proveniente da Savona ) Matty |
riccardino |
Posted - 12/04/2006 : 10:30:56 Quante volte ho transitato per Piazza San Pietro e visitato la sua Basilica! Fino a qualche tempo fa, avevo infatti alcuni anziani zii che abitavano lì vicino ed io andavo ogni anno a trovarli. La prima volta che ho visto la Piazza e la Basilica sono rimasto esterrefatto da tanta magnificenza, ma vi confesso che anche le volte successive era per me un'emozione nuova. Mi è difficile capire se tanta emozione mi sia stata suscitata dalle opere artistiche, dai grandi spazi, o piuttosto dal simbolo che la Basilica rappresenta. Probabilmente è stato l'insieme di questi fattori. Buon compleanno, dunque, alla Basilica! Da credente, spero che questo luogo di culto unico al mondo sia mèta di pellegrinaggi sempre più numerosi. |
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