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 Chernobyl, 20 anni dopo.

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T O P I C    R E V I E W
President Posted - 26/04/2006 : 18:12:16
So che l'argomento era uscito già in un paio di Topic, ma uno era ormai troppo vecchio e l'altro è dedicato ad altre questioni..



fonte tiscali.it

Chernobyl, un incubo nucleare lungo 20 anni


L'impianto fantasma di Chernobyl così come si presenta oggi

Centinaia di persone, con candele e garofani rossi, si sono radunate a Chernobyl per commemorare il 20esimo anniversario della catastrofe nucleare. Il parlamento ucraino, intanto, ha aperto una sessione straordinaria dedicata al disastro. "Che Dio non permetta più che si ripeta qualcosa del genere", ha detto Valentyna Mashina, 55 anni, che prega vicino al monumento per le vittime in città.

C'è intanto tensione nella vicina Bielorussia, che fu investita dal grosso del fallout nucleare, in attesa delle manifestazioni previste in giornata dall'opposizione. Il governo autoritario di Minsk proibisce le manifestazioni pubbliche e l'annuale commemorazione di Chernobyl è diventata negli anni un appuntamento tradizionale per l'opposizione, essendo una delle poche date in cui sono legali ampi assembramenti di persone. In Ucraina le celebrazioni sono cominciate martedì notte, con l'accensione di candele presso il sito del reattore dell'impianto nucleare di Chernobyl all'ora esatta dell'inizio dell'incidente, le 01.23 del mattino. Presente anche il presidente ucraino Viktor Yushchenko.

La ricostruzione - Il 26 aprile 1986, all'una, 23 minuti e 58 secondi, l'incubo nucleare si manifestò nel cuore dell'Europa orientale. Durante un esperimento di controllo effettuato dopo la disattivazione dei dispositivi di sicurezza, il reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl (costruita nel 1977 in Ucraina, al confine con la Bielorussia) non resse all'aumento di temperatura nel nocciolo radioattivo. L'esplosione sviluppò radiazioni 200 volte superiori a quelle delle atomiche sganciate dagli americani su Hiroshima e Nagasaki nel 1945 e investì per centinaia di chilometri i territori di Bielorussia e Ucraina. Fino a lambire la Danimarca, la Scandinavia e perfino il nostro Paese.

La lotta contro il mostro atomico - Solo il 28 luglio la Tass, la maggiore agenzia stampa sovietica, diede la notizia dell'incidente. Per settimane tecnici, vigili del fuoco, uomini dell'Armata Rossa e perfino volontari civili, lottarono contro il reattore impazzito. Si lavorava a turni di un minuto a testa per contenere al minimo l'esposizione alle radiazioni, fino a seppellire il reattore 4 sotto una "bara" di acciaio e cemento armato. Gli elicotteri provvidero dall'alto all'interramento lanciando circa 5.000 tonnellate di sacchi pieni di sabbia. Ma il reattore, per effetto della reazione nucleare, era già sprofondato di quattro metri dentro il suolo e da lì cominciò ad avvelenare il territorio circostante. Fino al 27 aprile le autorità sovietiche tentarono di minimizzare l'accaduto. Furono i tecnici della centrale svedese di Forsmark, i quali si ritrovarono sulle tute detriti radioattivi, a svelare che doveva essere accaduto qualcosa di grave a Chernobyl.

Danni a breve e lungo termine - Delle 1000 persone coinvolte nei primi soccorsi, 134 subirono una massiccia esposizione alle radiazioni nucleari, 28 morirono subito dopo e 19 negli anni successivi. Dopo vent'anni, le vittime accertate dal Chernobyl Forum in modo ufficiale sono 134. Secondo altre stime, i morti sarebbero tra i 4.000 e i 16.000. La presenza di iodio 131, stronzio 90 e cesio 137 nell'acqua e nel terreno, ha contaminato vegetazione e colture ed è entrata nella catena alimentare locale. La diffusione postuma di malattie, deformità e casi di cancro ha portato ad un conto sommario di 150.000 vittime del disastro. Dal 1986 la mortalità infantile in Bielorussia è cresciuta del 60%, soprattutto a causa del moltiplicarsi di casi di cancro alla tiroide. Piante, ortaggi e capi di bestiame informi e mutanti sono stati fotografati ed esaminati dagli esperti. Secondo l'Aiea (agenzia atomica dell'Onu) e l'International Chernobyl Project, il disastro di Chernobyl ha contaminato un'area di circa 30.000 metri quadrati, di cui il 60% si trova in Bielorussia e il resto si divide tra Ucraina e Russia. Negli anni successivi all'incidente, gli studi sui danni a lungo termine sono stati insufficienti e frammentari; si prevede comunque che a partire dal 2006, nell'area attorno a Chernobyl moriranno soprattutto di tumore tra le 4000 e le 9000 persone.

La chiusura e il referendum italiano - In seguito all'esplosione del 26 aprile 1986, circa 116.000 persone che vivevano in un raggio di 30 chilometri di distanza dalla centrale di Chernobyl, furono evacuate dalle loro case. Le centrale continuò a funzionare, fino all'incendio del reattore 2 (1991) che indusse il governo ucraino a decommissionare nel 1996 anche il reattore 1 e quindi a cessare ogni attività dell'impianto. Mentre proseguono gli studi per valutare l'impatto globale, anche a lungo termine, dell'incidente nucleare, il sarcofago d'acciaio, cemento e sabbia che contiene i resti del reattore esploso si sta degradando. Il rischio è che si sprigionino nuove polveri radioattive.

Numerosi progetti per realizzare una nuova e definitiva struttura di contenimento sono stati proposti, ma nessuno di essi è stato approvato a causa della spesa ingente e della pericolosità degli interventi. Durante la commemorazione del disastro del 1986, un finanziamento di 420 milioni di dollari è stato stanziato da Unione europea, Ucraina e altri Paesi per ricostruire la "gabbia" in cemento e metallo, ormai fatiscente, che contiene il reattore esploso. In seguito al disastro di Chernobyl, l'8 novembre 1987 con un referendum gli italiani hanno detto definitivamente no al nucleare come fonte di approvvigionamento energetico.

Cristiano Sanna


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
20   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Pegasus_TDCi Posted - 27/04/2011 : 04:17:19
L'artista ucraina Kseniya Simonova, famosa per le sue animazioni con la sabbia, ha creato una storia in memoria della tragedia di Chernobyl, avvenuta 25 anni fa oggi. Vale davvero la pena guardarla. La musica è "River Flows in You" del pianista sudcoreano Yiruma. Il video è su YouTube:

http://www.youtube.com/watch?v=7IecJjyYb60
Domle Posted - 05/07/2007 : 12:18:23
Un pozzo contaminato con liquido radioattivo a 200 metri dalla falda acquifera che da da bere al Monferrato. Ecco il pericolo ambientale numero uno del vercellese. Un nemico contro il quale si sono schierati 62 Comuni e l'autorità d'ambito che amministra le acque della zona e che in un documento riservato che Metro ha potuto leggere ha lanciato l'allarme: il liquido radioattivo della piscina di Saluggia trasuda all'esterno. Ha inquinato PER SEMPRE i terreni adiacenti e in pochi mesi ha percorso due chilometri, compromettendo la falda superficiale di Benne e spingendosi a 200 metri da quella monferrina. Per l'assessorato regionale all'ambiente la soluzione è il trasloco delle barre radioattive nella piscina di Avocadro, operazione avviata a maggio e che non potrà concludersi prima del 2008. Ma per le autorità locali non basta. E invocano un monitoraggio urgente perchè se la radioattività prodotta dalle scorie nucleari dovesse toccare l afalda principale, 250 mila persone resterebbero senz'acqua.

Metro, 5/7/07

Non esiste un posto sicuro per le scorie.



Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo, perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL?
-----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp-----
riccardino Posted - 19/04/2007 : 19:04:59
Propaganda? In favore di chi? Non capisco! Ho espresso solo la mia opinione in maniera garbata, con argomentazioni (esempio francese) su cui credo si possa riflettere. Se l'hai interpretato come una critica alla Russia, sei totalmente fuori strada. Se il fattaccio fosse successo in Alabama, le mie considerazioni sarebbero state le stesse. In ogni caso:
a) la mia prima frase era rivolta al ricordo delle vittime;
b) in questo topic in molti hanno parlato dell'opportunità o meno di costruire reattori nucleari e ciascuno ha espresso la sua opinione in assenso o in dissenso.
Anche io sono libero di farlo e non credo tu ti debba arrabbiare con me (o solo con me), se la tua opinione è diversa.
Domle Posted - 18/04/2007 : 18:36:59
Ma devi ricordare le vittime o fare propaganda scusa?


Un momento per ricordare quel tragico evento.



Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo, perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL?
-----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp-----
riccardino Posted - 18/04/2007 : 18:03:00
Credo sia giusto ricordare l'evento luttuoso di Chernobyl, in memoria e nel rispetto delle vittime. Non credo sia giusto però demonizzare l'energia nucleare, perchè vi sono nazioni come la Francia che a pochi passi da casa nostra hanno saputo costruire centrali sicure e perfettamente funzionanti, utili alla popolazione, mentre la Russia, a quei tempi, non mise in atto le precauzioni tecniche e tecnologiche necessarie per scongiurare la catastrofe.
Se TUTTI i Paesi del mondo che costruiscono reattori nucleari rispettano le norme di sicurezza, non ci dovrebbe essere ragione di temere il nucleare.
Franko Posted - 17/04/2007 : 20:15:43
ma xke avete tanta paura del Nucleare? Poi penso che non lasceranno il reattore intatto, ma faranno dei lavori pe ristrutturarlo e lo mettono a norma secondo le nuove disposizioni....

Marko Posted - 17/04/2007 : 18:48:31
Riprendendo un po' il discorso del post di Domle in questo topic, e per evitare forse nuovi disastri ecologici all'umanità, v'invito a firmare questa petizione

L'Enel (come scritto anche ieri su Corriereconomia che ripercorre gli ultimi anni dell'azienda) è diventata ormai una multinazionale. Niente di male, se mantenesse dei comportamenti corretti, ma a me già insospettiscono quelle aziende "tuttofare pur di guadagnare"; quando poi s'apprende che pur di fare affari in paesi non ancora tanto avanzati, rimettono in piedi vecchi, poco sicuri e costosi impianti invece di puntare sulla sicurezza e sull'ambiente, allora bisogna far sentire la propria voce. Anche quando sono cose che non riguardano il nostro Paese direttamente, perché potrebbero riguardarlo e cmq non ci si può disinteressare di questi problemi se si vuol essere coerenti con un certo pensiero.


--------- I hide, will you ever reach me? --------
marcycampa Posted - 27/04/2006 : 23:03:51
Il disastro del reattore esploso a Chernobyl è una dei più grandi nella storia... a preoccuparmi sono soprattutto le stime sulle possibili morti, questo vuoi dire che ancora qualcosa deve essere fatto. In primo luogo cercare di ricostruire un'adeguata gabbia per evitare le ultime disperisioni radioattive.


http://spaces.msn.com/marcycampaworld/
"La vita da un finestrino corre veloce, non si fa a tempo a guardare il paesaggio che subito svanisce" da I Cassetti Perduti di F. Ceniti
Gattissimo Posted - 27/04/2006 : 22:50:00
Io penso che sarebbero da sfruttare maggiormente le centrali a maree...

_____________
Dissacratore ufficiale del forum
Sezione "viva il basilico"
speedfight Posted - 27/04/2006 : 20:16:38
Sarà ma l'energia eolica è tutt'altro che efficiente e rispettosa dell'ambiente

Rumore, campi elettromagnetici (che verranno risolti quando le pale dei generatori eolici non saranno più in metallo), stragi di volatili, modifica delle correnti d'aria e non ultima la deturpazione del paesaggio.

Inoltre la manutenzione delle centrali eoliche composte da tanti piccoli rotori richiede un grande sforzo, la strada migliore sarà quella dei generatori da alcuni megawatt con i quali si stanno facendo passi avanti ma siamo ancora lontani dal poterci affidare a questa fonte di energia.

Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare... StordalStrand
Domle Posted - 27/04/2006 : 17:45:59

Un convegno promosso da Greenpeace, Legambiente e WWF si è svolto a Roma il 19 aprile nel ventennale della tragedia di Chernobyl per fare il punto sull’energia nucleare e sui suoi costi reali.

Il contributo al fabbisogno energetico mondiale fornito dal nucleare è solo del 6,5% dell’energia primaria ed è destinato a ridursi al 4,5% nel 2030 secondo l’International Energy Agency (IEA).
Il nucleare è la fonte energetica più costosa e con il maggior bisognodi sussidi statali.
Secondo il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) il costo di 1 kWh di energia elettrica costa 6,13 cent/$, da gas 4,96 cent/$, da carbone 5,34 cent/$, da fonte eolica 5,05 cent/$. Risultati analoghi sono stati presentati da studi della Chicago University e del Massachusetts Institute of Technology. Queste valutazioni economiche sono sottostimate perché non comprensive dei costi del decommissionamento degli impianti e del trattamento delle scorie di lungo periodo.

Un falso mito sull’energia nucleare è l’abbondanza dell’uranio in natura: un minerale piuttosto diffuso, ma solo in concentrazioni infinitesime, tanto basse da non risultare praticamente sfruttabili. Le riserve di uranio commercialmente estraibili coprono un arco di circa un secolo tenendo costanti i consumi all’anno 2000. Sostituire, per la produzione di elettricità, tutta l’energia fossile con quella nucleare comporta la realizzazione di migliaia di nuove centrali con l’esaurimento delle riserve di uranio in pochi anni.
Infine, neppure il nucleare è esente da emissioni di anidride carbonica, basti considerare l’energia fossile necessaria per costruire la centrale, estrarre, trasportare e arricchire l’uranio, gestire le scorie, smantellare l’impianto a fine vita. Investire nel nucleare significa sprecare risorse pubbliche e private ai danni delle fonti rinnovabili e delle tecnologie per l’efficienza energetica.

Ma qualcuno non smette di pensarci. I nostalgici di Chernobyl non si rassegnano mai. Tra questi l’Enel di Scaroni che con l'acquisizione di Slovenske Elektrarne finalmente rientra nel nucleare con l’accensione del secondo reattore di Mochovce.

Gli austriaci dal 1990 al 2005 hanno sempre cercato di far chiudere il primo reattore e posero persino il veto all'ingresso della Slovacchia nella UE (Mochovce dista 100 km da Vienna).
Il governo Austriaco ha montato decine e decine di pale eoliche sul confine con la Slovacchia ben visibili a occhio nudo da Bratislava anche in segno di protesta.
Propongo al governo italiano di piantare qualche pala eolica davanti alla sede romana dell’Enel, forse non ne hanno mai vista una.


www.beppegrillo.it

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Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.
Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo,
perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL?

-----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp... -----
riccardino Posted - 27/04/2006 : 17:39:07
Pres, è vero che la tecnologia ha fatto passi da gigante e che quindi si potrebbe teorizzare in Italia un nuovo approccio al nucleare. Un problema è il fattore tempo, ho sentito dire da molti esperti che per attrezzare nuove centrali nucleari ed arrivare a una produzione nazionale degna di questo nome occorrono anni. Certo, più tempo aspettiamo per decidere (in qualunque senso) e peggio è.
Luke Posted - 27/04/2006 : 17:36:11
quote:
Originally posted by President

Secondo me, vent'anni dopo, si potrebbe iniziare a ragionare con una testa diversa da quella che avevamo noi italiani al referendum del 1987.

Vent'anni dopo la tecnologia ha fatto passi da gigante, le centrali nucleari, oggi, sarebbero estremamente sicure, anche perchè gli errori di Chernobyl hanno insegnato molto.
Si potrebbe produrre energia elettrica in grande quantità ed in modo pulito, salvaguardando il nostro ambiente (inquinato anche a causa delle nostre centrali a carbone) e dando una mano alle casse dello Stato che oggi devono sopportare la spesa dell'energia elettrica acquistata all'estero.

Nel futuro, vicino o lontano, è impensabile continuare a produrre energia tramite il carbone, il petrolio o il gasolio...
Ben vengano le energie pulite come quella eolica, solare, idrica e nucleare.


Premetto che sono favorevole all'inizio di un serio dibattito sullo stato energetico dell'Italia e più in generale sulle considerazioni da fare sulle diverse fonti energetiche, visto anche che fatti recenti abbiano dimostrato come questo sia ormai sempre più difficilmente rimandabile.
Sono anche d'accordo sul fatto che le centrali nucleari di oggi siano molto più sicure di quelle di vent'anni fa e che oggi il rischio di un disastro come quello di Chernobyl sia relativamente improbabile. Il problema più grosso e la più grande ricaduta ambientale del nucleare sono però le scorie, problema che attualmente non ha ancora una soluzione definitiva e che inevitabilmente si dovrà affrontare.
Data la complessità della questione, a mio parere, occorre agire su più fronti, studiando anche la carta nucleare (ormai ritengo non possa più essere scartata a priori), incentivando energie alternative (soprattutto su scale medio-piccole possono essere molto utili) e considerando attentamente pro e contro delle diverse opzioni, considerando il fatto che non esiste l'energia assolutamente pulita e a bassissimo costo. E soprattutto ricordandoci che la prima regola da applicare e seguire sempre è quella di diminuire gli sprechi, tutti noi, nella nostra vita quotidiana.

"An ocean and a tear
I can't see land from here
There are a thousand ships at sea
From one you can see me "


Robert Post - "Ocean & a tear"
President Posted - 27/04/2006 : 17:20:43
Come ha giustamente ricordato Speedfight, il guasto alla centrale di Chernobyl, fu dovuto ad una serie di mancanze ed errori umani...
  • anzitutto le scellerate scelte del regime sovietico che per cercare di produrre energia elettrica ed energia atomica a scopo militare ha messo sotto sforzo la centrale;
  • le vergognose scelte di far condurre la centrale nucleare a dei tecnici altamente impreparati, che sapevano poco o niente di nucleare;
  • infine la scarsissima manutenzione di un impianto così importante e gli "esperimenti" ad altissimo rischio che venivano imposti dall'alto...

Secondo me, vent'anni dopo, si potrebbe iniziare a ragionare con una testa diversa da quella che avevamo noi italiani al referendum del 1987.

Vent'anni dopo la tecnologia ha fatto passi da gigante, le centrali nucleari, oggi, sarebbero estremamente sicure, anche perchè gli errori di Chernobyl hanno insegnato molto.
Si potrebbe produrre energia elettrica in grande quantità ed in modo pulito, salvaguardando il nostro ambiente (inquinato anche a causa delle nostre centrali a carbone) e dando una mano alle casse dello Stato che oggi devono sopportare la spesa dell'energia elettrica acquistata all'estero.

Nel futuro, vicino o lontano, è impensabile continuare a produrre energia tramite il carbone, il petrolio o il gasolio...
Ben vengano le energie pulite come quella eolica, solare, idrica e nucleare.


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
speedfight Posted - 27/04/2006 : 17:02:53
quote:
Originally posted by riccardino
L'Italia, dunque, rifiutando il nucleare, ....... senza peraltro ridurre i rischi da contaminazione, a causa della vicinanza geografica al Paese transalpino.



Non dimentichiamoci che anche se non producono corrente in Italia ci sono ben 4 centrali tutt'altro che spente, purtroppo le centrali nucleari non si spengono abbassando un interruttore....

Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare... StordalStrand
riccardino Posted - 27/04/2006 : 16:52:51
Trovo sia giusto commerare, non solo per ricordare tante povere vittime, ma per non dimenticare quali possano essere le conseguenze e i danni derivanti dai guasti ai reattori nucleari.
Qui sorge spontaneo un confronto con la politica ambientale adottata dall'Italia (no al nucleare a seguito del referendum) e quella adottata da altri Paesi come la Francia, la quale ha costruito diverse centrali nucleari, a suo dire sicure (lo saranno davvero?), in modo da ridurre l'importazione di energia dall'estero.
L'Italia, dunque, rifiutando il nucleare, è stata costretta in tutti questi anni a importare energia dall'estero (con grosse conseguenze sul bilancio nazionale), senza peraltro ridurre i rischi da contaminazione, a causa della vicinanza geografica al Paese transalpino. Se ci fosse stata già a quei tempi l'Europa unita forse certe soluzioni avrebbero potuto essere condivise: nucleare per tutti o per nessuno. Purtroppo invece l'Italia è in una posizione di debolezza, una speranza può essere forse data da certe energie alternative (eolica, solare), ma mi pare che le possibilità di sfruttamento siano molto più limitate. D'altro canto, un ripescaggio del nucleare, ad oggi, mi parrebbe abbastanza temerario.
Gaga Posted - 26/04/2006 : 22:57:53
Io avevo appena 6 anni, andavo alle elemntari, cmq ricordo l'insegnante di ginnastica dire che aveva visto la nube dal cortile di casa sua mentre si allenava all'aperto
Luke Posted - 26/04/2006 : 21:53:02
I numeri stanno lì a dimostrare, nella loro freddezza, la gravità di quello che è accaduto 20 anni fa, di cui ancora si stanno portando le conseguenze e che rimarranno per chissà quanto ancora. La situazione da quelle parti è tutt'altro che risolta, sia per quanto riguarda la messa in sicurezza dell'impianto (come fa notare l'articolo), sia per le ricadute ambientali e umane ancora piuttosto pesanti. Per quei bambini, ragazzi, adulti, donne, uomini, la sfida è lontana dall'essere risolta, vivranno e conviveranno con i segni del disastro; da alcuni anni, i più fortunati hanno l'occasione di trascorrere qualche settimana in vari Paesi, tra cui l'Italia, rimanendo lontani dalle radiazioni in una parziale disintossicazione o quanto meno riduzione della contaminazione. Non è molto, ma è qualcosa di concreto per aiutarli, almeno un poco...

"An ocean and a tear
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Robert Post - "Ocean & a tear"
KGB Posted - 26/04/2006 : 21:17:00
Poco tempo dopo l'esplosione del reattore di Cernobyl si è notato (anche se in modo piuttosto leggero) come le radiazioni nucleari abbiano influenzato anche la nostra penisola.
Per fare un esempio, nella città in cui vivo (circa 2 anni dopo l'esplosione) si sono verificati strani fenomeni biologici, quali i "moscerini gialli" oppure la frequente fuoriuscita di sangue dalla bocca e dal naso della popolazione.
Successive verifiche hanno certificato che il tasso di radiazioni (espressa in REM) beta e gamma era leggermente aumentato, la cui origine era sicuramente riconducibile all'incidente di Cernobyl, considerando che non esisteva altra fonte radioattiva lasciata libera nel raggio di migliaia e migliaia di chilometri.

Ad pænitendum properato cito qui iudicat.

Ivan "KGB"
speedfight Posted - 26/04/2006 : 21:12:32
Mi spiace un sacco per tutte le vittime sopprattutto perchè il tutto è capitato a causa di un esperimento a scopo militare (era una centrale elettrica ma i reattori producevano anche materiale per testate nucleari) e soprattutto perchè l'accaduto è stato rivelato solo quando non hanno potuto negare l'evidenza, persino ai soccorritori non fu detta la verità e morirono praticamente tutti nel giro di pochissimi giorni.

quote:
Originally posted by President
Durante un esperimento di controllo effettuato dopo la disattivazione dei dispositivi di sicurezza, il reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl (costruita nel 1977 in Ucraina, al confine con la Bielorussia) non resse all'aumento di temperatura nel nocciolo radioattivo.



Non è esattissimo (ma non sbagliato), il reattore fu portato oltre le specifiche progettuali per testare il sistema in mancanza del sistema di raffreddamento... da notare che per il tipo di reattore impiegato era raffreddato ad acqua
Inoltre il fine del reattore era la produzione di elettricità per uso civile e di plutonio ad uso militare. Per aumentare l'efficienza del sistema erano state adottate alcune soluzioni tecniche che ne diminuivano la sicurezza. Innanzitutto la scelta della grafite come moderatore: questa sostanza viene utilizzata per moderare i neutroni e soprattutto per facilitare la produzione di Plutonio-239... per le testate
Se poi aggiungiamo che gli operatori che hanno condotto l'esperimento non erano ingegneri nucleari ma esperti di centrali elettriche... a carbone!!! Solo il capo ingegnere aveva esperienza con i reattori nucleari dei sototmarini.

Qui trovate un articolo molto interessante http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Chernobyl

Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare... StordalStrand

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