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 E' scomparsa Ilaria Piccinini

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T O P I C    R E V I E W
Ian Posted - 08/01/2007 : 19:12:02
Venerdì mattina verso le 8.30 si è gettata dalla torre del mio palazzo, a Roma una ragazza di 15 anni, di nome Ilaria...Non si sa ancora il vero motivo del suicidio, si sta indagando, ma non c'è tanto da scoprire...chissà i poveri genitori che faranno, era la loro unica figlia
Preghiamo....
12   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
riccardino Posted - 10/01/2007 : 13:24:04
quote:
Originally posted by Franko
Se solo Dio puo tgolierti la vita, dove finisce la tua anima se vieni ucciso?



Siamo in OT, ma provo a rispondere. Dipende da come la persona che è stata uccisa si è comportata nella vita, solo Dio è in grado di giudicare e conseguentemente di accogliere la sua anima in Paradiso o meno.
Franko Posted - 10/01/2007 : 13:16:22
quote:
Originally posted by riccardino

Essendo credente non posso che essere contro il suicidio, perchè per la mia fede solo Dio può togliere la vita.



TI posso fare una domanda? Anche io dovrei essere cristiano pero sono ignorante in questo campo, quindi è una domanda seria.
Se solo Dio puo tgolierti la vita, dove finisce la tua anima se vieni ucciso?

riccardino Posted - 10/01/2007 : 13:08:59
Essendo credente non posso che essere contro il suicidio, perchè per la mia fede solo Dio può togliere la vita.
Provo però a ragionare in termini "laici". Come dice Hope, a volte la disperazione può condurre a gesti estremi. Sono ignoti i motivi per cui Ilaria si è tolta la vita, non mi permetto di giudicare il suo gesto. Temo però che in diversi casi il motivo che porta al suicidio sia spesso OGGETTIVAMENTE di non vitale importanza, anche se in quel momento, per quella persona, SOGGETTIVAMENTE costituisce una ragione valida e sufficiente per togliersi la vita.
Ad esempio, chi si uccide perchè ha dato un colpetto con la macchina del papà e ha paura di dirlo in casa, chi si uccide per un brutto voto a scuola, non credo possa considerarsi allo stesso livello di disperazione di chi ha subìto violenze di ogni tipo senza ricevere aiuto da nessuno. Eppure succede. Come mai?
Credo che alla base di questi gesti vi sia spesso una mancanza o carenza d'amore, da parte di un genitore o di un figlio, fino ad arrivare nei casi più estremi all'emarginazione sociale.
Credo però che anche nelle situazioni più disperate e apparentemente senza via d'uscita, non si debba mai perdere la speranza di trovare aiuto in qualcuno che possa dare un senso alla nostra vita, anche al di fuori della propria famiglia. Questo "qualcuno" può essere una persona, ma anche un gruppo o un'associazione: al giorno d'oggi, vi sono molti centri d'accoglienza di ogni tipo, spesso in grado di recuperare e restituire dignità a chi si sente perduto.
Ci sono molti esempi di persone che sono andati a un pelo dal togliersi la vita, ma sono riusciti a trovare un senso alla loro vita, grazie all'aiuto di qualcuno.
Mi ha colpito molto positivamente, ad esempio, la testimonianza resa da un ex bambino-soldato africano alla trasmissione "Alle falde del Kilimangiaro" presentata da Licia Colò su RAI3: dopo esperienze e tormenti inenarrabili (morte di familiari, amici, malattie,ecc...) quando ormai aveva perso fiducia in tutto e in tutti, ha chiesto e ottenuto aiuto all'istituzione "Save the children", di cui oggi, a distanza di tanti anni, è diventato un promotore e operatore attivo e quasi insostituibile.
Una gran bella testimonianza di vita. Non perdiamo mai la speranza!
°Aredhel ° Posted - 09/01/2007 : 22:45:03
quote:
Originally posted by Domle

Giacomo Leopardi [...] sostiene che il suicidio non può essere considerato un atteggiamento folle, ma al contrario la conseguenza di un logico ragionamento di una fredda analisi razionale. Nonostante il suo pessimismo cosmico definisce il suicidio "la cosa piú mostruosa in natura”.





son d'accordo con lui


"Gli sconosciuti, che amici e amori chiamiamo,
sotto la luce delineano il proprio volto aguzzo,non esiste ciò in cui abbiamo
sempre riposto fiducia"
Domle Posted - 09/01/2007 : 22:04:41
[...]recita infatti il Catechismo della Chiesa Cattolica; "al tempo stesso [il suicidio ndr] è un'offesa all'amore del prossimo perché spezza ingiustamente i legami di solidarietà con la società familiare, nazionale ed umana, nei confronti delle quali abbiamo degli obblighi".

wikipedia


Alfieri intende il suicidio come atto non di debolezza ma di ribellione: quando gli ostacoli della vita diventano insormontabili e l'uomo si sente sopraffatto da un destino che lo condanna inesorabilmente alla sconfitta, egli ricorre al gesto del suicidio, inteso come protesta a ciò che il destino gli ha riservato.


Giacomo Leopardi [...] sostiene che il suicidio non può essere considerato un atteggiamento folle, ma al contrario la conseguenza di un logico ragionamento di una fredda analisi razionale. Nonostante il suo pessimismo cosmico definisce il suicidio "la cosa piú mostruosa in natura”.


Secondo Schopenhauer l'obiettivo per liberarsi dal dolore dell'esistenza è superare la volontà di vivere, ma non attraverso il suicidio, il quale non è una soluzione ma una delle massime manifestazioni della volontà di vivere. Schopenhauer sostiene che proprio perché si ama troppo la vita e non la si vuole vivere in una condizione sgradevole ci si libera con il suicidio.


[...]Naturalmente, la ricchezza di libertà così come la sua mancanza provocano sentimenti di ansia, spaesamento e di solitudine che - in taluni casi ed in soggetti particolarmente vulnerabili - possono portare al suicidio; questo avviene in quanto la condizione esistenziale viene vissuta, come scrivevo sopra, in modo negativo o pessimistico. Ma il suicidio non è tuttavia risolutivo: certo, un uomo è libero di porre fine al dolore della propria esistenza in quanto la considera intollerabile e non meritevole di essere vissuta; ma, in questo modo, la condizione umana collettiva resta immutata: l'atto di quel singolo individuo è solo una goccia nell'oceano; per coloro che hanno deciso di continuare a vivere, il peso della responsabilità non si è affatto alleggerito. Sartre invita a prendere atto di tutto ciò e pare voglia invitare a non considerare l'essere "gettati nel mondo" soltanto come una condanna, ma anche come una preziosissima opportunità di avviare progetti che viene offerta ad ogni singolo individuo, il quale «si scopre ad ogni passo legislatore e responsabile».

S’incontra cioè il rifiuto della realtà e del suo Creatore, cui corrisponde l’esaltazione della volontà umana e, con essa, anche della "libera morte, che viene a me, perché io voglio", secondo un’espressione di Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844-1900) in Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno, del 1883-1885.

Kirillov porta invece agli estremi l’idea del suicidio logico formulata da Dostoevskij nel Diario di uno scrittore; la sua idea è quella di uccidersi per poter diventare egli stesso un Dio, liberare l’uomo dalla paura della morte e donargli la libertà.


Il suicidio è un delitto che sembra non poter ammettere una pena propriamente detta, poiché ella non può cadere che o su gl'innocenti, o su di un corpo freddo ed insensibile. Se questa non farà alcuna impressione su i viventi, come non lo farebbe lo sferzare una statua, quella è ingiusta e tirannica, perché la libertà politica degli uomini suppone necessariamente che le pene sieno meramente personali. Gli uomini amano troppo la vita, e tutto ciò che gli circonda li conferma in questo amore. La seducente immagine del piacere e la speranza, dolcissimo inganno de' mortali, per cui trangugiano a gran sorsi il male misto di poche stille di contento, gli alletta troppo perché temer si debba che la necessaria impunità di un tal delitto abbia qualche influenza sugli uomini. Chi teme il dolore ubbidisce alle leggi; ma la morte ne estingue nel corpo tutte le sorgenti. Qual dunque sarà il motivo che tratterrà la mano disperata del suicida?

Cesare Beccaria "Dei delitti e delle pene"


Il suicidio è visto da Seneca come scelta privilegiata rispetto all'asservimento alle passioni, è visto quindi come liberazione e annullamento da ciò che imprigiona l'uomo:
"L'uomo forte e saggio non deve fuggire dalla vita, deve uscirne; e soprattutto egli eviterà quella passione troppo comune, la libidine della morte." Ecco cosa evoca Seneca ad un uomo distante secoli: che là dove il pensiero umano comincia a distaccarsi da una coscienza ancora naturale, o meglio non elaborata, comincia pure a brillare nel regno delle idee il concetto del bene e del male, ossia la ricerca della virtù.
La nuova coscienza comportò che l'uomo potesse scegliersi il proprio destino e porsi in una condizione privilegiata rispetto alle sue stesse passioni, alle sue stesse pulsioni e quindi al suo istinto. L'uomo stoico crea un ordine per riaversi dall'indeterminazione caotica del proprio esistere; è ancora ignaro del lungo processo a cui pure partecipa; ma è proprio il suo atteggiamento di autentica e rigorosa ricerca ciò che permette all'uomo di oggi di riconoscerlo ancora vivo ed attuale.



Ma chi uccide la cosa che gli è più propria, la cosa che, si dice comunemente, gli è più cara? Che cosa dovrà patire? E intendo chi se stesso uccide, sottraendosi con violenza al destino che gli è assegnato; chi compie tale delitto, senza che la Città lo abbia condannato a morire, senz'esser costretto da qualche caso inevitabile e angoscioso; senz'esser stato colpito da qualche ignominia che non ha rimedio e tale che renda impossibile la vita; chi per inerzia e viltà e debolezza impone a se stesso ingiusta sentenza. Certo Iddio conosce la procedura per la purificazione e per la sepoltura di costui. A questo proposito, gli interpreti e le leggi, a ciò relative, saranno interrogate a cura dei parenti più vicini che dovranno comportarsi secondo le date istruzioni. In quanto alla sepoltura di chi si è in tal modo distrutto, sarà, intanto, isolata e non ci sarà nessuna altra tomba vicina; in secondo luogo (...), in quei posti che non sono lavorati; senza nome e senza pompa si dovrà seppellir lo sciagurato, senza lapidi e senza iscrizioni che ne distinguano la fossa.

(Platone, Leggi, IX, 873, C -D)


--------------------------------
Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.
Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo,
perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL?

-----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp... -----
tiziano_lm Posted - 09/01/2007 : 21:55:09
Bellissime le parole di Hope...


«Best fans in the world!»
°Aredhel ° Posted - 09/01/2007 : 19:02:53
quote:
Originally posted by ALEXXX82

Son cose che succedono, anche nella mia citta' e' successo..... il fidanzatino l'ha lasciata e si e' buttata giu' dal balcone. In questo caso gli anni erano 14..... mah non so cosa possa passare per la testa della gente a volte




poverina..........beh ..... sperando di non arrivare mai al suicidio....ci sono delle volte in cui il dispiacere è veramente difficile.da sopportare...dipende dalla sensibilità ..da come uno vive la delusione o la frustrazione che ha subito...da come uno considera il torto che gli è stato fatto.
Purtroppo si incontrano troppe persone che calpestano i nostri sentimenti...urtano la sensibilità....è questo che forse porta le persone al suicidio ( se non ci sono casi peggiori come violenze subite da qualcuno che crea il desiderio nel bambino o nel ragazzo a togliersi la vita per non doverle piu subire )

E sempre sbagliato il suicidio.Ma posso capire...Alcune volte non ce la fai proprio a svegliarti alla mattina ed avere sempre quel pensiero che ti fa star male e ...magari....sei consapevole che quel problema non lo risolverai mai...perchè non hai risposte alle tue domande....e la gente stronza che hai attorno...è gran brava a peggiorare la situazione...ti mette da parte e ti lascia sola.

Mi dispiace .....Un pensiero va a tutte queste persone che si tolgono la vita...Ma sono persone comunque coraggiose nel loro profondo.


"Gli sconosciuti, che amici e amori chiamiamo,
sotto la luce delineano il proprio volto aguzzo,non esiste ciò in cui abbiamo
sempre riposto fiducia"
ALEXXX82 Posted - 09/01/2007 : 18:11:36
Son cose che succedono, anche nella mia citta' e' successo..... il fidanzatino l'ha lasciata e si e' buttata giu' dal balcone. In questo caso gli anni erano 14..... mah non so cosa possa passare per la testa della gente a volte

tiziano_lm Posted - 09/01/2007 : 14:01:14
Tristissimo...povera ragazza...


«Best fans in the world!»
Ian Posted - 09/01/2007 : 13:51:17
Io non conoscevo questa ragazza, beh solo un po....Sapevo chi era e dove abitava e andava alla stessa mia scuola(alle medie)
x Franko...Mi sembra che in off topic si aprano tutti itopic riguardanti argomenti diversi, perciò non vedo il motivo per cui non avrei dovuto scrivere
riccardino Posted - 09/01/2007 : 12:38:31
Sono addolorato, ovviamente, anche se non la conosco. Ian, era tua amica? Comunque non ho sentito questa notizia al TG, non l'hanno detto o mi sono distratto?
Per Franko: non so se sia da escludere che questo Topic meriti una discussione. In fondo, anche se non conosciamo le ragioni di questa tragedia, il tema del disagio adolescenziale può essere per qualcuno un valido argomento di conversazione. O no?
Franko Posted - 08/01/2007 : 19:34:56
Ian c'e' una sezione tutta dedicata agli off-topic piu strani, questa è una notizia che rattristeera molti, ma non aprira certo una discussione da topic.


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