T O P I C R E V I E W |
Marko |
Posted - 11/06/2007 : 20:18:37 E' un tema che, a partire dal famoso incontro di Assisi voluto da Giovanni Paolo II nel 1986, è sempre più sentito nel mondo cattolico. La testimonianza che la concordia tra le diverse fedi può dare all'umanità è fortissima, e va ricercata specie in questi tempi in cui frange minoritarie di estremisti vogliono far credere che non sia possibile la pace e il dialogo tra culture e religioni differenti. Il cammino è lento e lungo, e per i cristiani si tratta di un impegno doppio: prima verso i fratelli separati (protestanti e ortodossi) e in secondo luogo e allo stesso tempo verso tutte le altre fedi e gli altri uomini di buona volontà. Ma è un cammino che va percorso, individualmente e insieme, perché è l'unico che potrà portare ad una pace più universale.
Il motivo per cui apro questo topic è subito detto: un programma in 5 puntate, ogni martedì alle 23.20 su Rai Uno. Approfittiamo di queste trasmissioni istruttive per conoscere un lato diverso di questo mondo, che la tv quasi mai ci propone.
Dio: pace o dominio? Risponde un programma su RAIUNO
Dio è amore o odio? Perché permette che accadano nel mondo tante tragedie? A queste e altre domande cerca di rispondere un documentario televisivo intitolato “Dio: pace o dominio”.
Il programma, realizzato per RAIUNO con la supervisione editoriale di monsignor Mauro Piacenza, conta sulla collaborazione editoriale di don Nicola Bux, padre Massimo Cenci e don Salvatore Vitello; i testi e la regia sono di Luca De Mata, Direttore dell’agenzia “Fides”.
“Dio: pace o dominio” andrà in onda dal 12 giugno in seconda serata per cinque martedì.
Il programma è stato girato in tre anni di viaggio per il mondo: tre anni per documentare la convivenza tra le religioni e le culture dei popoli attraverso situazioni, ambienti, opinioni e realtà irraggiungibili, sconosciute o a volte manipolate le une contro le altre, spesso a loro insaputa, ricorda l’agenzia “Fides”.
Per la prima volta sono state raccolte 88 testimonianze delle maggiori tradizioni religiose: cristiana, musulmana, induista, animista, buddista, taoista, giainista e baha’i.
Si tratta di un’occasione unica per mettere a fuoco il delicato tema del dialogo interreligioso e quello, estremamente attuale, del rapporto tra il cristianesimo e le altre tradizioni religiose.
Il programma consiste in cinque ore “di diversità” perché nessuno veda nell'altro il “nemico” e non pretenda di assimilarlo alla propria cultura.
La prima puntata è intitolata “Dio, in nome di ...”. In essa intervengono esponenti importanti di diverse religioni, credo e fedi.
“La parola Iddio è la più bella parola che ci sia”, testimonia lo sceicco Ihsan Baadarani di Damasco (Siria).
“I terroristi fondamentalisti – spiega dal canto suo un monaco buddistia thailandese, il venerabile Prayom-Konlayano – sono degli infedeli, dicono di avere una Fede ma sono senza una Fede reale, gente che di per sé non ha religione e mette se stessa, la propria persona, al centro della propria Fede. Quello che fanno è un atto di superbia”.
A questo proposito Amos Luzzatto, Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sostiene che “il fondamentalismo richiede una Fede cieca e una delega totale a uno che ti dice vai e fai questo o quest'altro, che ti dice di fare cose talmente impegnative per non dire orribili che non le faresti se non te l'avesse comandato lui”.
“Se invece di questo si ha la capacità di ragionare, di soppesare i fatti, e di ispirarsi sempre a quei principi di rispetto di convivenza e di difesa dei diritti umani io credo che tutti saremo in grado di combattere contro il fondamentalismo”, osserva.
“Dio: pace o dominio” è quindi un viaggio nelle religioni, alla ricerca di tutte quelle risposte che ogni abitante della terra oggi si pone.
Il mondo, si sostiene, può essere cambiato solo se ogni uomo, nel suo piccolo, comincia a cambiare se stesso, il suo cuore.
E’ quanto afferma la Madre Badessa di Rosano (Pontassieve), per la quale la capacità di perdono e d’amore può venire nel cuore di ogni singolo uomo soltanto se si assimilano e si fanno propri “gli insegnamenti del Vangelo”.
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Marko |
Posted - 13/06/2007 : 14:05:09 E' stato un pugno in faccia questo reportage: la prima puntata m'è piaciuta moltissimo, perché finalmente qualcuno affronta domande reali, quelle che contano, e dà risposte reali. I suoni e le immagini sono ugualmente reali, a volte crudi, e l'alternanza impietosa di volti delle religioni e rumori e immagini di guerra e di sofferenza m'ha portato subito alla mente il nuovo video dei Linkin, perché è stata evidenziata anche qui la contraddizione del mondo di oggi. Nel caso delle religioni però è una contraddizione solo apparente, cioé si vuole far credere che vi siano fedi opposte o diversissime, alcune delle quali si dicono buone ma alimentano le guerre; le testimonianze viste confermano invece che le religioni lavorano tutte per la pace e la fratellanza tra i popoli, e quelle frange estremiste che oggi hanno troppa visibilità nei media sono in realtà una minoranza davvero esigua che purtroppo non ha capito nulla di Dio e della religione, e che fa tanta notizia solo perché un atto di violenza fa sempre più notizia di un atto di carità. Ci si chiedeva anche da dove nascono queste violenze improvvise (si citava l'esempio dei massacri in Cambogia, e si potrebbe fare lo stesso per quelli in Ruanda): la risposta è che quando l'uomo mette se stesso al centro al posto di Dio per altre cose (potere, soldi) le guerre e le stragi diventano inevitabili. Attenzione quindi a distinguere (lo diceva anche uno degli intervistati) la religione dalla persona: la persona può fare del male anche se si dice credente, la religione è sempre ispirata a valori di bene. Sembra elementare (è il discorso che ho fatto anche su Chiesa e religiosi in essa) ma molti incolpano le religioni per il male fatto da alcuni loro presunti adepti, senza notare peraltro il grandissimo lavoro di bene che viene fatto quotidianamente nel silenzio. L'altra domanda cruciale che ha percorso dall'inizio la puntata e continuerà credo anche a percorrere le prossime è quella sull'esistenza di Dio e sul motivo per cui non interverrebbe nella sofferenza umana, specie degli innocenti. In questa puntata già si è arrivati gradualmente a una prima risposta: l'uomo crea la sofferenza ed è anche l'uomo che in tutte le fedi interviene per alleviarla: da un lato si ama, dall'altro si uccide, è stato rimarcato più volte. Quanto a Dio, non sono forse le diverse fedi, tutte indirizzate alla pace e alla concordia tra i popoli, una delle più grandi testimonianze della presenza di Dio, che opera tramite tutti i religiosi e gli uomini di buona volontà per un mondo migliore e unito?
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riccardino |
Posted - 12/06/2007 : 10:36:42 Grazie, Marko, per la segnalazione. Penso che questa trasmissione possa essere di grande interesse per tutti, qualunque sia il nostro credo. |
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