Lene.it Forum
Lene.it Forum
Home Lene.it | Profilo-Profile | Registrazione-Register | Topic attivi-Active topic | Utenti-Users | Cerca-Search | FAQ
 All Forums
 Forum
 Altri temi
 ESAMI DI RIPARAZIONE

Note: You must be registered in order to post a reply.
To register, click here. Registration is FREE!

Screensize:
UserName:
Password:
Format Mode:
Format: BoldItalicizedUnderlineStrikethrough Align LeftCenteredAlign Right Horizontal Rule Insert HyperlinkInsert EmailInsert Image Insert CodeInsert QuoteInsert List
   
Message:

* HTML is OFF
* Forum Code is ON
Smilies
Smile [:)] Big Smile [:D] Cool [8D] Blush [:I]
Tongue [:P] Evil [):] Wink [;)] Clown [:o)]
Black Eye [B)] Eight Ball [8] Frown [:(] Shy [8)]
Shocked [:0] Angry [:(!] Dead [xx(] Sleepy [|)]
Kisses [:X] Approve [^] Disapprove [V] Question [?]

 
   

T O P I C    R E V I E W
riccardino Posted - 17/10/2007 : 18:49:38
Come sapete, il Ministero della Pubblica Istruzione ha reintrodotto gli esami di riparazione.
Moltissimi studenti sono scesi in piazza in tutte le principali città d'Italia per manifestare contro questo provvedimento.
I rappresentanti delle organizzazioni studentesche dicono che gli esami di riparazione comportano un grande rischio: chi venisse rimandato a settembre per una sola materia, magari non strategica nel percorso formativo scolastico, correrebbe il rischio di essere bocciato se andasse male anche a settembre e ciò parrebbe un'ingiustizia. Ad esempio, se uno studente frequentasse il liceo scientifico e fosse rimandato a settembre solo in filosofia e poi bocciato dopo l'esame di riparazione, sarebbe costretto a ripetere un anno, pur avendo una sola insufficienza su una materia "non strategica" per quel tipo di scuola.
Su questo aspetto sono d'accordo con gli studenti e i loro rappresentanti.
Chi sostiene gli esami di riparazione (diversi partiti appartenenti ad entrambi gli schieramenti politici) asserisce che il meccanismo dei debiti portava a delle incongruenze, ossia capitava che all'esame di maturità accedessero sia gli studenti che avevano accumulato vari debiti nel corso degli anni scolastici, sia gli studenti che non avevano mai avuto debiti, con il rischio che questi ultimi uscissero molte volte con una votazione più bassa solo perchè alla maturità avevano fornito prove al di sotto del loro solito standard.
Quest'ultimo ragionamento non mi convince per nulla, perchè anche ai miei tempi c'erano gli esami di riparazione, eppure capitava ugualmente che alla maturità ottenessero votazioni maggiori gli studenti che erano stati rimandati più volte rispetto a quelli che non erano mai stati rimandati, perchè anche in quel caso tutto dipendeva da come il singolo riusciva a "giocarsi la lotteria dell'esame di maturità".
Personalmente credo sia giusto che la scuola sia selettiva, ma ciò si sarebbe potuto ottenere non ricorrendo agli esami di riparazione (foraggio per molti insegnanti e costosi per lo Stato) ma rendendo magari un pò più severo il meccanismo dei debiti.
Che ne dite?
6   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
skak Posted - 19/10/2007 : 13:33:36
io sono a favore degli esami di riparazione.

se da un lato è vero che uno può essere rimandato in una materia "non di indirizzo" e bocciato solo per quella, è altresì vero che come era fino all'anno scorso, ci si poteva diplomare senza sapere nulla di una materia "di indirizzo"... e questo andava contro gli interessi degli studenti migliori, perchè andava a svalutare il valore del loro titolo di studio (soprattutto diplomi ITIS e ragioneria).

al limite si potrebbero dividere per ogni scuola le materia in "fondamentali" e "non fondamentali": bocciare solo se si ha una insufficienza non riparata in una materia fondamentale... però a pensarci bene, questo porterebbe molte materie a essere trascurate, per cui è meglio con gli esami di riparazione normali e basta.

riccardino Posted - 18/10/2007 : 18:59:43
Condivido l'impostazione globale dell'intervento di Darklaus anche se non mi sento di dire che la scuola italiana fa schifo.
Nonostante sia innegabile che le statistiche rivelino un declino del livello d'istruzione degli studenti, ancora oggi ci sono buone scuole e buone università, dove le strutture edilizie sono a norma di legge, dove il corpo insegnanti è di buon livello, dove ci sono studenti che hanno voglia e piacere di imparare, dalle quali escono diplomati e laureati eccellenti.
Certamente, come sottolinea Darklaus, il "buonismo" scolastico ha permesso anche a studenti di livello medio-basso di proseguire e concludere i loro studi senza grossi patemi.
La meritocrazia làtita, osserva giustamente Darklaus.
Questo però purtroppo è un costume tipicamente italiano che non riguarda solo la scuola ma anche il mondo del lavoro, laddove spesso viene premiato chi è "ammanigliato", mentre chi è "solo" capace viene spesso sfruttato e non fa carriera.
In sintesi: possiamo anche fare mille sforzi (e sarei d'accordo) per rendere la scuola italiana più seria, più selettiva, più meritocratica, ma se a valle c'è un sistema di accesso al lavoro basato tuttora sulle raccomandazioni e un sistema premiante nelle aziende che non gratifica i più meritevoli, si rischia di vanificare lo sforzo profuso a monte.
DarKlaus Posted - 18/10/2007 : 16:59:45
Ieri riflettevo pure su un altro fatto che non è direttamente collegato con la questionde degli esami di riparazione ma con il discorso del tempo di apprendimento sì e quindi indirettamente anche con la questione debiti. Il mio ragionamento parte da un discorso pratico che riguarda la proporzione tra ore di lezione e numero di studenti. Ci si lamenta sempre del fatto che non si riesce mai a finire il programma ministeriale e questo è un danno per lo studente. I professori spesso sono inadeguati all'insegnamento e i programmi non li sanno finire da loro, ma non sarebbe più facile per tutti se avessero meno studenti? Poniamo di avere una classe di liceo scientifico di 24 persone (la mia s'è aggirata sempre lì intorno, al primo ne eravamo addirittura 27!) e poniamo che il professor Pierino di matematica e fisica abbia a disposizione 6 ore a settimana. Sappiamo tutti che ogni alunno si deve beccare per lo meno una interrogazione a quadrimestre. Poniamo quindi che il professore interroghi due persone per volta. Quanto tempo impiegherà il prof. Pierino per interrogare tutta la classe? Presto detto: 24 persone divise in coppia = 12 coppie. 12 coppie per 2 materie = 24 coppie totali, quindi 24 ore di interrogazione per entrambe le materie, ossia 12 ore a materia. 24 ore divise 6 ore settimanali (equivalenti di 12 ore a materia divise 3 ore settimanali)= 4 settimane. 4 settimane = 1 mese di lezioni a quadrimestre persi solamente in chiacchiere più o meno amichevoli. Certo che un mese su 4 è veramente tanto. Il numero si potrebbe ridurre augurandosi improbabilmente che il professore se la cavi con interrogazioni di mezz'ora a coppia e quindi interroghi due coppie per volta riuscirendo a finire il giro in mezzo mese "soltanto". Se a questo aggiungiamo però le ore perse in compiti in classe (tra matematica e fisica se ne verrebbe via quasi un altro mese all'anno), scioperi, epidemie e pestilenze di alunni e professori, quanto tempo rimane per le spiegazioni? Mi sembra evidente quindi che il sovraffollamento delle classi sia una possibile concausa del fallimento scolastico (ovviamente non sarebbe così se gli studenti, come ho detto prima, fossero davvero studenti). Se un professore avesse solamente 12 alunni i tempi persi si dimezzerebbero già soltanto per le interrogazioni. Ma un professore con meno studenti sarebbe un professore facilitato a seguirli di più. Ossia teoricamente insegnerebbe di più e meglio. Anche perchè meno studenti vuol dire meno studenti carenti per classe quindi meno persone per cui il professore dovrebbe ripetere e ripetere mille volte lo stesso concetto. Ma meno studenti carenti vuol dire anche meno studenti distratti, disinteressati e casinari per classe. Vogliamo mettere se ci sono 4 disturbatori in una classe o se ce ne sono solanto 2? Si sa che i casinari vanno per aggregazione. Cioè il casino in classe aumenta non per addizione ma proporzionalmente al numero di deficienti. Il casino di 4 persone sarà quattro volte tanto quello di due. Il risultato teorico quindi è che meno studenti può significare più studio e meno debiti. Il problema ovviamente è nella carenza di edifici scolastici (quelli che ci sono già non bastano e cadono a pezzi per conto loro) e nel costo dell'aumento del corpo docente (cosa che tra l'altro non manca di certo viste le graduatorie di insegnanti precari in attesa di un posto fisso) ma le soluzioni non sarebbero impossibili da trovare. Non voglio addentrarmi in discorsi troppo politici ma sappiamo tutti quanto l'Italia sia il paese degli sprechi e, se veramente si volesse dare una sistematina, i soldi si troverebbero facilmente.


Piove
piove sulle case
piove dappertutto
anche dentro me
Piove
piove sulle cose
piove dentro l'anima
e non so cos'è...

Dolcenera - Piove

fabio76 Posted - 18/10/2007 : 16:16:48
Beh, io gli esami di riparazione li ho fatti, i giovani d'oggi nn sono in grado?
E' un modo x aiutarli, x nn bocciarli.Meglio di così.
Marko Posted - 18/10/2007 : 15:25:55
Darklaus for President!


- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia
DarKlaus Posted - 17/10/2007 : 21:12:21
Parto da due premesse. La prima è che la scuola italiana fa schifo, e questo si sa. La seconda, che non dice mai nessuno, è che buona parte degli studenti italiani fanno schifo. Il problema è che in italia non esiste l'educazione prima di tutto, non esiste poi una meritocrazia e di conseguenza non esiste una cultura della meritocrazia, quindi una cultura dell'impegno. Se la famiglia educasse i figli, se non li giustificasse e coprisse per qualunque cosa facciano, se la scuola insegnasse davvero qualcosa, se invogliasse a studiare ma se anche lo studio poi servisse realmente, probabilmente gli studenti italiani invece che protestare studierebbero. Il problema dei voti, dei debiti, delle bocciature, dipenderà per lo più dalle scuole o dagli studenti svogliati? Sono state fatte due manifestazioni (che ora addirittura gli studenti si dividano le manifestazioni in base all'appartenenza politica mi sembra davvero l'apice dell'assurdo), come sono sempre state fatte tante manifestazioni, ma quanti studenti manifestanti hanno manifestato conoscendo realmente il motivo? Quanti lo hanno fatto dopo aver letto il decreto invece di essere portati dall'amico, dalla voglia di saltare un giorno di scuola e, perchè no, fare anche un po' di casino? Vedasi il deficiente che nella manifestazione rincorreva un altro ragazzo tentando di sprangarlo con un bastone. A studiare ci pensano in pochi, a pretendere in molti e sono abbastanza convinto che tra quelli che manifestavano non ci fossero molti dei cosiddetti secchioni, o almeno lo voglio sperare. Anche perchè la soluzione di tutto secondo me resta lo studio, non certo la manifestazione. Se studi non hai debiti, se non hai debiti non hai esami di riparazione e via dicendo. Come al solito poi si è alzato un polverone per nulla, nel senso che secondo me non cambierà molto come non è cambiato molto dopo l'introduzione dei debiti. Che la questione dei debiti fosse incongrua poi è palese. Al di là della questione del voto di maturità, non ha assolutamente senso che arrivino alla maturità ragazzi con evidenti lacune, magari prolungate negli anni e in materie fondamentali, in nome del finto buonismo dei corsi di recuperoche fa esclamare "Ma che cattiveria è bocciare con il 5 che non è così lontano dal 6?". Il fatto è che è sbagliatissima la mentalità di fondo per cui molti degli studenti italiani puntano (o addirittura gli viene insegnato a puntare) al 6 di salvezza. La scuola non è il campionato di calcio dove l'importante è rimanere a galla. La scuola dovrebbe essere una scelta, un impegno, un diritto ma anche un dovere. Dovere sia per chi la "fa" che per chi la "subisce". Comunque i corsi di recupero spesso non vengono fatti, se vengono fatti sono tenuti dagli stessi insegnanti (che in piccola percentuale possono anche essere i responsabili delle lacune degli studenti) ma soprattutto vengono fatti per ragazzi di cui una buona percentuale non è minimamente interessata alla materia da recuperare. Pensate quindi che recuperino? No, infatti buona parte di quelli col debito il debito se lo tiene e magari lo protrae nel corso degli anni. E allora che succede? Succede che per evitare uno shock al povero studente ed evitare poi le polemiche dei genitori si portano avanti ragazzi che non fanno altro che rallentare l'apprendimento di quelli studiosi. Mi allaccio ad un'altra questione che ha riguardato molto la scuola nell'ultimo anno. La questione del bullismo. Di video ne abbiamo visti tanti, allucinanti di più o di meno, ma quello che s'è visto è che per lo più non sono video di ragazzi di prima. Ma se in un video si vedono ragazzi che importunano il professore, che ci si menano, che salgono in piedi in cattedra mentre il professore spiega, che filmano ragazze che si baciano e quant'altro, secondo voi è normale che quegli studenti si trovino all'anno in cui si trovano? Non vorrei fare qualunquismo ma mi risulta difficile pensare che uno studente che si permette il "lusso" di fare quel bordello in classe, sia poi uno studente modello. Il risultato quindi qual è? Che le mele marce vanno avanti allo stesso modo di quelli studiosi e rovinano l'ambiente scolastico. Torniamo al tema. I debiti a cosa sono mai serviti in maniera pratica? Sostanzialmente quando furono istituiti erano solo un modo per salvare la faccia. Da quando furono tolti gli esami di riparazione, la scuola, senza un ulteriore metodo di verifica degli studenti, si trovò col dilemma se salvare o mandare avanti quelli che presentavano un certo numero o un certo grado di insufficienze. Il "buonismo" italiano sicuramente aveva prevalso sulla cattiveria singola del professore, in nome del fatto che un'insufficienza come il 5 era sicuramente una cosa lieve. Il sistema divenne prassi ma c'era bisogno d giustificarlo in qualche modo. Si introdussero allora i debiti formativi, quelli per cui venivi promosso con riserva a patto di colmare il debito. Il debito però quando veniva colmato? Dopo l'inizio dell'anno successivo. Ma era un sistema incongruo. Se non si fossero passati i debiti che sarebbe accaduto? Si sarebbe stati rimandati all'anno precedente? Teoricamente... (ricorodo che così si diceva...). Ma non era assolutamente possibile visti i tempi dei corsi di recupero. Si doveva allora bocciare il ragazzo a fine anno? Non aveva senso, perchè si poteva anche avere il debito in terza ma non averlo in quarta e non si poteva certo non pruomuovere al quinto anno un ragazzo che aveva affrontato il quarto senza debiti. Il punto della questione allora qual è? E' che nel corso degli anni sono stati sempre promossi troppi studenti immeritevoli e sono convinto che comunque resterà ugualmente così perchè agli esami di Settembre molti professori, se le commisioni sono interne, tenderanno a dare una mano e far passare ugualmente gli studenti con insufficienze. Il ministro che, come ha spiegato oggi stesso, non ha riesumato gli esami di recupero ma ha semplicemente rimodulato i tempi della riforma esistente sul recuper dei debiti, ha evidentemente preso atto di quello che era un controsenso. La riforma infatti parla di avviare già a Dicembre cosri di recupero per quelli che presentano lacune. Significa cioè cercare di prendere per tempo i ragazzi che hanno difficoltà, cosa che prima non era fatta. Significa quindi evitare di portare i debiti alla fine dell'anno ma, se questo non dovesse accadere, quello che tutti chiamano esami di riparazione, mi sembra che siano solo un'opportunità in più per evitare ai ragazzi di perdere l'anno. Nei telegiornali se ne sono sentite tante ma quello che s'è capito, a parte il parlare a vanvera dei ragazzi (come quella ragazza che s'è dichiarata a favore per poi cambiare idea dopo aver saputo dal giornalista che se non si passava l'esame si era bocciati. Evidentemente non ne sapeva nulla o non ci aveva capito niente ma parlava magari per bocca altrui) è che la preoccupazione dei ragazzi, oltre la bocciatura, era quella di perdere l'estate sui libri. Le polemiche di molti sul carico delle famiglie per lezioni private è secondo me infondata perchè nesusno chiede agli studenti di andare a lezioni private. La riforma è esplicita sulle modalità interne alla scuola di colmare i debiti (anche su questo però sarebbe da discutere. 50 euro l'ora per gli insegnanti non so se sia giusto). Se poi proprio questa possibilità in più a Settembre non la si vuole, a questo punto togliamo gli esami a Settembre, ma togliamo anche i debiti e iniziamo a bocciare. Allora sì che le famiglie si preoccuperebbero e spenderebbero soldi e soldi in corsi privati... ma forse farebbero meglio a risparmiare e insegnare ai figli l'educazione allo studio, e non solo. Se gli studenti sapessero studiare non servirebbero nemmeno gli insegnanti, basterebbero i libri di testo. Altro che soldi buttati in lezioni private. Studenti aprite i libri invece di aprire la bocca per dargli fiato! O cercate una scuola adatta a voi...


Piove
piove sulle case
piove dappertutto
anche dentro me
Piove
piove sulle cose
piove dentro l'anima
e non so cos'è...

Dolcenera - Piove


Lene.it Forum © Go To Top Of Page
0.09 sec. Snitz Forums 2000