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 Come parlaaaa ?!? (Le parole sono importanti)

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T O P I C    R E V I E W
Pegasus_TDCi Posted - 30/12/2007 : 22:25:55
(Non ho ripescato il topic di MSR-27 che era riferito più alla grammatica e all'ortografia da quanto ricordo)

Tra i tanti spunti di riflessione e consigli sull'uso della nostra lingua recentemente espressi da Beppe Severgnini nel suo libro "L'Italiano - lezioni semiserie" ho apprezzato in modo particolare l'invito a dire senza remore quello che si ha da dire. Ma in italiano. Sintetizzo alcuni suoi sugerimenti, poi proseguo.

ACCETTIAMO L'INEVITABILE
Termini come film, computer, email sono ormai comuni. Osteggiarli è peggio che assurdo: è inutile.

COMPIAMO UNO SFORZO MENTALE
Evitiamo traduzioni forzate o grottesche (come fusopatia, da jet-lag). Ma perché dire news quando abbiamo notizie, background quando abbiamo retroterra...?

RIEDUCHIAMO LE AZIENDE
Il competitor è un concorrente, il brand è il marchio, il know-how sono le competenze, il trend è la tendenza... Anche qui, gli equivalenti italiani sono attuali, comprensibili ed efficaci.

DIFFIDIAMO DELLA POLITICA
Pensando di svecchiarsi senza avere il coraggio di cambiare, ecco spuntare il Familiy Day, il Tax Day. E poi il Welfare (al momento della istituzione dell'monimo ministero, il 95% dei cittadini non aveva mai sentito parlare di Welfare State).

NON IMITIAMO LA TELEVISIONE
Perchè per istruire gli italiani si punta su RAI Educational? Perché la diffusione dell'italianità avviene attraverso RAI International? (I francesi, più astuti, hanno scelto France 24...)

IGNORIAMO TUTTE LE REGOLE PRECEDENTI
se ci portano a scrivere assurdità (G.Orwell, 1946)

La seconda questione che mi sta a cuore è quella del cosiddetto Italiano Parallelo: quella lingua in cui nessuno va, tutti si recano. I capi non sgridano, redarguiscono. Le piogge sono precipitazioni. La politica e la corrispondenza formale sono i terreni in cui l'Italiano Parallelo trova più fortuna. Se si cerca di ascoltare un politico si rimane ipnotizzati dagli artifici linguistici e la complicazione di certe frasi. In politica non esiste dove: solo ove. Un articolo non dice: delibera.

Nessuno sa più parlare e dire le cose in modo semplice, chiaro e diretto. Per sembrare chissa chi, usiamo dieci parole quando tre bastano, abbondiamo negli aggettivi risultando banali e prolissi. Politici, giornalisti, conduttori TV e radio, tutti colpiti dalla sindrome dell'Italiano Parallelo.

E poi, altri misfatti linguistici in ordine sparso:

- assolutamente (da evitare)
- quello che è (non è l'espressione, ma quella che è l'espressione: c'avete fatto caso?)
- straordinario (come sia diventato ordinario)
- mission (impossible!) e i suoi fratelli (location, convention, devolution)

Da ultimo ho lasciato l'urticante abitudine di dare ai figli nomi non solo assurdi, ma stranieri. L'aria leggera che si respira alle alte quote del calcio italiano forse dà un po' alla testa, se Del Piero chiama suo figlio Tobias, Buffon opta per Louis Thomas e Totti decide per Chanel. Poi magari chiamano il cane Giovanni... Anche in Emilia c'è l'usanza di dare nomi come Vainer, Volmer e via di fantasia: affonda le sue radici nella tradizione rossa di evitare nomi che avesero santi nel calendario, è un altro discorso.


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Can you feel me, my love? I'm hurting so bad...
10   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Gaga Posted - 28/01/2008 : 22:35:52
Io sono d'accordo sui temrini inglesi quando riassumono un concetto in una parola, ma solo se sono inequivocabili (asolutamente...) dell'argomento di cui si discorre...MA COME PARLO???

www.gagarimini.it
www.fabos-music.too.it
www.myspace.com/fabosmusic
Pegasus_TDCi Posted - 06/01/2008 : 17:16:50
Televideo di oggi, pagina 160.

Titolo: GLOBALIZZAZIONE NEBBIA FITTA SU NAZIONI

Sfido io a capire dal titolo di cosa parli l'articolo. Io ho immaginato che si riferisse a un impasse dell'ONU in tema di globalizzazione, ma solo quando ho aperto a pagina 161 ho capito che era il Papa che condannava "i conflitti per la supremazia economica che ostacolano la costruzione di un mondo giusto e solidale". Come parlaaaa ?!?


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Gattissimo Posted - 06/01/2008 : 05:14:13
quote:
Originally posted by Pegasus_TDCi

L'assolutamente è abusato e il più delle volte appesantisce.

Ma io ce l'ho anche con quelli che dicono:
(TG5 Studio Aperto etc etc)
Come parlaaaa ?!?

Sempre detto io che si sta meglio senza televisione...
Marko Posted - 04/01/2008 : 14:37:40
Non per niente gli studenti italiani sono sempre i più somari d'Europa.
Le lingue sembrano inevitabilmente destinate a mescolarsi sempre più, così come i popoli che le parlano, ma almeno si dovebbe parlarle in termini grammaticalmente e logicamente corretti. Meno male che un Severgnini o un Benigni ci riportano ancora un po' alle radici della nostra lingua.


- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia
Pegasus_TDCi Posted - 04/01/2008 : 00:34:07
L'assolutamente è abusato e il più delle volte appesantisce.

Ma io ce l'ho anche con quelli che dicono: "la benzina oggi ha un costo che è molto più alto che non dieci anni fa" quando potrebbero, anzi dovrebbero, dire: "la benzina costa molto più di dieci anni fa". Nove parole contro sedici, due che e una oggettiva un meno... Come parlaaaa?!?

Un Borrelli d'annata nell'intervallo del Macbeth alla Scala di Milano commentò: "L'unica cosa che mi ha lasciato interdetto è questo cubo gigante in mezzo alla scena di cui non sono riuscito a cogliere bene la significazione" (qui non ci provo nemmeno a tradurre... Come parlaaaa ?!?)

Ce l'ho con chi cita a sproposito (quando non male): TG5 di oggi, un uno-due da record.

Armaroli commentando la notizia di due ragazzini denunciati per aver scritto frasi d'amore su un muro ha esordito: "Ti scrivo t'amo sulla sabbia, diceva una vecchia canzone..." Peccato che la canzone fosse "HO SCRITTO t'amo sulla sabbia". Come parlaaaa?!?

Il servizio dopo: una giornalista parlando delle palme distrutte da degli insetti in un paese di cui non ricordo il nome ha esordito addirittura con un citazione di Goethe sulle palme. Ma che c'entrava Goethe con la notizia? a che serviva? Come parlaaaa ?!?

Ce l'ho tantissimo con il verbo SCATTARE. Scatta il carnevale, scattano i saldi, scatta il click-day, scatta l'ora legale, scatta l'allerta meteo, scatta la corsa ai regali, scatta l'esodo di ferragosto, scatta tutto, tutto ciò che succede scatta. Come parlaaaa ?!?

Quando muore un giovane i parenti secondo i TG "danno l'OK all'espianto degli organi". L'OK? Ma che sono, lì dietro il vetro ad aspettare il trapasso per poi sollevare il pollice? Come parlaaaa ?!?


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speedfight Posted - 02/01/2008 : 22:38:57
Un pò come il "è SEVERAMENTE vietato", perchè se fosse vietato e basta si può fare?

A me di Severgnini piacciono molto i libri sui viaggi, peccato non scriva più sul TCI da alcuni anni.

________________________________
Il mio blog/sito:
ambrogivs Posted - 02/01/2008 : 22:24:31
Ahah, io ho comprato il libro di Severgnini un paio di mesi fa, lo stimo troppo.

@Gattissimo: è anti-"assolutamente" perché secondo lui dovrebbero bastare "sì" o "no". L'"assolutamente" è ridondante e serve a supplire alla mancanza del significato che hanno perso le affermazioni e le negazioni nel linguaggio comune.

Spero di essere stato esauriente.

Gattissimo Posted - 02/01/2008 : 19:33:54
Severgnini ha da rendersi conto che la battaglia per i termini italiani al posto di quelli inglesi (e non parliamo neanche di quella contro la televisione) è persa da tempo. In questo momento abbiamo quella, ben più seria, contro abbreviazioni, k e quant'altro...

Edit: non ho capito cos'ha contro "assolutamente"...
Luke Posted - 30/12/2007 : 23:05:54
quote:
Originally posted by koletz

Io sono assolutamente al 100% pro termini in lingua Inglese. Know-how è molto più di impatto su un curriculum, troubleshooting è molto più sintetico di procedura-per-risolvere-un-problema... Ce ne sono tanti altri e mi piacciono tutti! Ma si sa, ho una passione per la lingua Inglese!


Mi trovo d'accordo, anche se non uso sempre i termini inglese e di quando in quando ci piazzo la traduzione in italiano. Questo sia perchè si possono evitare ripetizioni nelle frasi, sia perchè, soprattutto in contesto lavorativo, si possono imparare nuovi termini specifici inglesi che ti permettono di non fare facce da ebete quando ti ritrovi a parlare o scrivere con qualcuno extra-italiano, nel senso che almeno hai un'idea di che cosa si sta parlando.
La cosa diventa invece fastidiosa e scivola nel comico-grottesco quando l'ostentazione di termini inglesi è palesemente forzata, ma questo è un altro discorso.

Per quanto riguarda l'italiano parallelo, è l'annosa questione dei lessici specifici settoriali (quotando "Politici, giornalisti, conduttori TV e radio"). E' vero, è una cosa assolutamente odiosa e a volte fa indispettire non poco, ma sono linguaggi strutturalmente e storicamente legati a "classi" che hanno il compito principale di "tagliare fuori" i non addetti ai lavori con termini criptici e quasi da iniziati in certi frangenti. L'ora di cambiare questa situazione credo sia arrivata da un bel pò, il problema è che servirebbe un vero cambio culturale e l'abbandono di piccoli e grandi privilegi e supposte superiorità.



"When every genius thought
Is just arrived from another
Stupid idea"


Maria Helen - "Slippery ground"
koletz Posted - 30/12/2007 : 22:40:05
quote:
Originally posted by Pegasus_TDCi

COMPIAMO UNO SFORZO MENTALE
Evitiamo traduzioni forzate o grottesche (come fusopatia, da jet-lag). Ma perché dire news quando abbiamo notizie, background quando abbiamo retroterra...?

RIEDUCHIAMO LE AZIENDE
Il competitor è un concorrente, il brand è il marchio, il know-how sono le competenze, il trend è la tendenza... Anche qui, gli equivalenti italiani sono attuali, comprensibili ed efficaci.


Io sono assolutamente al 100% pro termini in lingua Inglese. Know-how è molto più di impatto su un curriculum, troubleshooting è molto più sintetico di procedura-per-risolvere-un-problema... Ce ne sono tanti altri e mi piacciono tutti! Ma si sa, ho una passione per la lingua Inglese!

quote:
Nessuno sa più parlare e dire le cose in modo semplice, chiaro e diretto. Per sembrare chissa chi, usiamo dieci parole quando tre bastano, abbondiamo negli aggettivi risultando banali e prolissi.


Vedi sopra. L'Inglese fa ciò da sempre, ed è per questo che lo adoro.

EDIT
Come ero assolutamente pro "Off-topic"!


KOLETZ

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