Visto che sono argomenti trattati troppo poco dai nostri tg nazionali troppo intrisi di politica e cronaca, vi riporto un bell'articolo apparso oggi su Il Giornale. Seguite la vicenda, se vi interessa (dovrebbe interessare tutta l'umanità) e incrociate le dita perché vada tutto secondo i piani.
"ATTACCO DELL'EUROPA: OBIETTIVO PIANETA ROSSO"
È il pianeta più vicino alla Terra, ma mille volte più lontano della Luna. Ha ispirato la fantasia degli scrittori ed eccitato la curiosità degli scienziati: Marte, da sempre, è uno dei sogni proibiti dell’uomo. Raggiungerlo, studiarlo, magari in un futuro colonizzarlo, allarga i nostri orizzonti e non solo scientifici. La “conquista” è dura, e lunga: passo dopo passo; ma quella di oggi è una falcata. Dal cosmodromo di Baikonour, in Kazakhstan, alle 19.45 ora italiana, a bordo di un razzo Soyz-Fregat sarà lanciata la sonda Mars Express. È la prima missione interamente europea alla volta di un pianeta del sistema solare. Obiettivo: la ricerca di vita e acqua sul Pianeta rosso. Tutto è pronto per il via: le ultime operazioni effettuate sulla sonda sono state il rifornimento di carburante (durato una settimana), quindi il fissaggio allo stadio superiore “Fregate” (il motore che spingerà Mars Express dall’orbita terrestre fino a Marte). IL complesso sonda-motore è stato quindi posto alla sommità del grande razzo vettore russo Soyuz, un discendente di quello che portò in orbita Gagarin e che, sommando tutte le sue varianti messe a punto in 30 anni, è stato lanciato in oltre 1650 esemplari. L’intero “blocco” è stato infine trasportato due giorni fa sulla piattaforma di lancio. La base russa di Baikonour, come hanno indicato gli esperti, è la strada “più veloce” e a “costi nettamente inferiori rispetto al passato” (costo dell’operazione: circa 160 milioni di euro) per raggiungere Marte e fare ricerca sul posto. Quanto alla sonda – realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) con il contributo di 15 Paesi membri tra cui l’Italia, 25 imprese e oltre 200 scienziati – arriverà sul Pianeta rosso a dicembre al termine di un viaggio lungo sei mesi e 400 milioni di chilometri: per l’Europa si apre una nuova era nel campo delle esplorazioni planetarie. Finora sul suolo marziano non sono state trovate forme di vita, ma non è detto che non siano state ospitate in passato. Per Agustin Chicarro, responsabile scientifico del progetto, “con Mars Express avremo finalmente la risposta. Ci aspettiamo una visione d’insieme sul pianeta: la sua storia, la sua geologia, la sua evoluzione”. Per sfidare la Nasa, il colosso americano della ricerca spaziale, l’Europa ha messo in campo una sonda dotata di sette sofisticatissimi strumenti scientifici per “scrutare” il pianeta (tra i quali il “Marsis”, un particolare tipo di radar progettato dall’Agenzia Spaziale Italiana) e un lander, cioè un piccolo robot che sarà lasciato cadere sulla superficie di Marte e che eseguirà indagini chimiche sulla composizione delle rocce e del suolo. Sei giorni prima di imboccare l’orbita finale, infatti, Mars Express sgancerà un modulo di atterraggio di progettazione britannica, battezzato Beagle-2 in ricordo della piccola nave che portò Charles Darwin intorno al mondo. A quel punto, mentre la sonda osserverà e studierà Marte da un’orbita quasi polare (funzionerà almeno per un anno marziano: 687 giorni terrestri), Beagle-2 raggiungerà la superficie del pianeta in una zona equatoriale, che si ritiene possa essere stata ricoperta in passato di acqua e, quindi, potenziale deposito di tracce di vita, anche di milioni di anni fa. Non solo: il robot (equipaggiato anche della cosiddetta “talpa”, strumento in grado di percorrere piccole distanze in superficie e di scavare fino a due metri di profondità) utilizzerà una particolare strumentazione in grado di analizzare i gas e quindi scoprire eventuali carbonati che abbiano partecipato a processi biologici o gas quali il metano, prodotti da organismi viventi: sulla superficie marziana “fiuterà” informazioni che sveleranno più di un segreto del misterioso pianeta. Ma oltre alla ricerca sistematica di acqua sotto la superficie di Marte, liquida o ghiacciata che sia (impresa mai tentata prima), Mars Express consegnerà agli scienziati europei anche informazioni sulla costituzione dello spazio immediatamente esterno al pianeta, fotografie sempre più precise, e dati sulle variazioni climatiche marziane che permetteranno di avere un quadro più chiaro della meteorologia di Marte: la raccolta di queste informazioni potrà anche consentire una migliore comprensione del nostro ecosistema. Se si riuscirà a capire il motivo della scomparsa dell’acqua su Marte, infatti, potremo sapere se ciò, un giorno, potrà accadere anche ai nostri oceani. E mentre inizia il count down per Mars Express, anche gli Stati Uniti si preparano a spedire strumenti e robot alla volta del pianeta. Due nuove missioni, battezzate “Mars Exploration Rover”, partiranno da Cape Canaveral il 6 e il 25 giugno prossimo, portate in orbita da un razzo Delta II, mentre per l’inizio del 2004 è prevista anche la missione giapponese “Nozomi”. Herbert G. Wells ne “La guerra dei mondi” aveva pronosticato l’invasione della Terra da parte dei marziani. Nel prossimo decennio accadrà esattamente il contrario: Marte sarà preso d’assalto da una quantità di missioni americane, nipponiche ed europee. La Terra è partita alla conquista del Pianeta rosso.
"I wait, I'm not tired of waiting Weak but I'm not sick...
Imaginary friends, they might flow down deep Storm ahead, we'll ride it through..."
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