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 87° Giro d'Italia
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ALEXXX82
Fan

Posted - 29/05/2004 :  13:32:14  Show Profile  Reply with Quote
Secondo me ieri ha un po esagerato tanto che si e' preso del bastardo da Simoni in faccia.
Simoni si e' arrabbiato perche quando mancava poco all'arrivo si e' messo a ruota di cunego pensando che gli tirasse la volata, invece lui ha preso su e se ne e' andato a vincere...... questo lo poteva fare il cannibale cunego ancora no, si fa dei nemici per niente




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Pellissier
Fan

Posted - 30/05/2004 :  13:27:13  Show Profile  Reply with Quote
Beh.. alla fine il Giro l'ha vinto Cunego, manca la tappa "formalità" di oggi di Milano, ma é andata.
Cunego sicuramente si é dimostrato il ciclista migliore, o perlomeno il più in forma. Ieri Simoni ha tentato la fuga in tandem con Garzelli per prendersi lui la maglia, ma il Simoni di questo giro non era quello degli altri anni. Il distacco non é mai andato oltre il minuto e mezzo, e visto il vantaggio che Cunego aveva, di 3 minuti e passa, la maglia rosa per il veronese non é mai stata veramente in pericolo.

Fine di un'amicizia però tra i due. Da alleati ad acerrimi nemici, almeno Gibo (Simoni) credo che Cunego al momento non lo voglia vedere neanche in fotografia... mio parere.. non ha tutti i torti: lui era inferiore in questo Giro, e lo sa anche lui, però il fatto che Cunego abbia fatto in certi frangenti, il "cannibale" (tappa di Bormio 2000) , non é piaciuto.
Ed in effetti, un "novellino" (per esperienza, non per capacità) poteva anche mostrare un po' più di rispetto per un "senatore" come Gibo, fermo restando la limpidezza del successo finale.

Oggi Petacchi cercherà la 9° vittoria di tappa, ce la farà?




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Luke
Staff

Posted - 30/05/2004 :  18:40:48  Show Profile  Click to see Luke's MSN Messenger address  Reply with Quote
Giro concluso oggi a Milano con la nona di Petacchi che si conferma il miglior velocista in circolazione aiutato da una squadra che svolge un lavoro eccezionale (come lui nn manca mai di sottolineare) che lo porta ai 200 dal traguardo dove sviluppare appieno la sua potenza.
Maglia rosa a Cunego, assolutamente meritata, era in una forma strepitosa (è da febbraio che continua a fare bene) e ha controllato le varie fasi in modo perfetto per avere 22 anni, scortato anke lui dalla squadra + forte del Giro, costruita per Simoni e poi dirottata a aiutare il giovane. Scontato dire che penso che questo Giro sia il primo di una (spero x lui) lunga serie.
Capitolo Cunego-Simoni: a mio parere si è comportato nel modo giusto Damiano venerdì, visto che Gilberto difficilmente avrebbe vinto quella tappa, penso sarebbe andata a Cioni, molto più fresco di lui e lo stesso Simoni ha giocato ieri le sue carte prendendo al volo l'occasione datagli da Garzelli (che è sembrato tornare ai suoi livelli), cosa che il giorno prima si era lasciata scappare. Oggi i due erano sul podio durante la premiazione per la maglia rosa in un ideale passaggio di consegne. Spero sia veramente tutto chiarito...
Oggi la corsa passava a un paio di km da casa mia e visto che mi trovavo in zona mi sono fermato a vederla x pochi secondi anke se l'andatura era tutt'altro che sostenuta.
Tra poco più di un mese via al Tour, speriamo gli italiani possano fare bene e che nn sia un altra cavalcata per il texano.
Chiudo con una frase ormai entrata nella "storia" di questa edizione del Giro (c'erano parecchie magliette e striscioni): I fürb i è semper chei!!!

Luke

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Edited by - Luke on 30/05/2004 18:51:37
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DarKlaus
Staff / Moderatore

Posted - 31/05/2004 :  15:06:40  Show Profile  Reply with Quote
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Originally posted by Pellissier

Ed in effetti, un "novellino" (per esperienza, non per capacità) poteva anche mostrare un po' più di rispetto per un "senatore" come Gibo, fermo restando la limpidezza del successo finale.




Non afferro bene il senso della frase. Voglio dire, nello sport in genere dovrebbe vincere semplicemente il migliore, non importa chi sia, il nome che porti, la maglia che indossi o l'età che ha. Non ho seguito molto il giro ma se lo ha vinto lui si vede che Cunego era semplicemente il migliore e il fatto che la squadra sia andata lì per puntare su Simoni non credo che dovesse sigificare bloccare Cunego, specie avendo dimostrato di essere il più forte. Il rispetto ci doveva essere da parte di Cunego nei confronti di Simoni come da parte di Simoni nei suoi confronti, nel capire che se il compagno era il più forte doveva sapersi fare da parte e mettersi casomai lui al suo servizio. Per me la polemica non doveva esistere, non si può pretendere di vincere sempre o che gli altri si "fermino" per far vincere te solo perchè hai un ruolo migliore. Se c'era un'amicizia tra i due che ora non c'è più per me ha semplicemente sbagliato e c'ha rimesso Simoni.
Complimenti a Cunego (uno che se non fa una brutta fine può riavvicinare un po' di persone al ciclismo).





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Pellissier
Fan

Posted - 31/05/2004 :  19:15:00  Show Profile  Reply with Quote
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Originally posted by DarKlaus
Non afferro bene il senso della frase. Voglio dire, nello sport in genere dovrebbe vincere semplicemente il migliore, non importa chi sia, il nome che porti, la maglia che indossi o l'età che ha.

Non discuto questo aspetto. Però nello sport esistono delle regole "non scritte" che secondo me a volte é bene rispettare, poi dipende dal buon senso o meno dell'atleta.
Il mio riferimento va esclusivamente alla tappa di Bormio 2000, nella quale, nella volata finale a 4 in salita, Cunego, tra la prospettiva di cercare di aiutare a far vincere (*forse*) la tappa al proprio capitano Simoni, e la prospettiva (*sicura*) di andare a vincere lui in solitaria, ha scelto la seconda. Ciò ha causato qualche attrito che secondo si poteva evitare, non scegliendo questo tipo di condotta di gara.
E' vero che, come diceva Luke, probabilmente Simoni non aveva abbastanza benzina per vincere quella tappa, però Cunego anziché vincere ha dato l'idea di voler stravincere, e si badi che la maglia rosa non é certo dipesa da quella vittoria di tappa, ma era già sua senza discussioni. Se vogliamo una "vittoria gratuita", tra virgolette.
Il mondo dello sport (specie quello professionistico) é fatto di piaceri fatti e ricevuti, un po' come nel calcio quando vinci 4-0 contro un avversario in 9 a mezz'ora dalla fine e ti fermi, quando potresti invece segnarne altri 5, volendo, perché se vincessi 9-0 sicuramente ti creeresti problemi nei rapporti con quel club in futuro (senza contare il rispetto per gli avversari), che solo con un pò di buon senso invece riesci ad evitarti.
Ripeto, una questione di regole non scritte, che Cunego a maggior ragione essendo un quasi esordiente, secondo me avrebbe dovuto capire di dover rispettare.
Ma ciò non toglie che lui fosse il migliore in assoluto e che abbia meritato al 100% la vittoria finale, poi concordo con te sul fatto che é un ragazzo che potrebbe avvicinare molta gente al ciclismo. L'unica mia preoccupazione é che, a 22 anni, non smarrisca una dote essenziale del mondo sportivo professionistico in genere, che é l'umiltà. Senza di quella, si fa poca strada.




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DarKlaus
Staff / Moderatore

Posted - 31/05/2004 :  20:42:03  Show Profile  Reply with Quote
Proprio per il fatto che la vittoria di Simoni era in forse e la sua invece sicura ti dico che per me ha fatto bene, se non altro perchè se non ha favorito il suo capitano ha sicuramente favorito tutta la squadra. Una vittoria è una grade pubblicità e certamente gli sponsor vogliono vedere i risultati e una squadra campa sul proprio sponsor. E poi ovviamente c'è la soddisfazione personale. Se le cose stavano così doveva essere il primo Simoni a dire a Cunego di cercare la vittoria e in caso aiutarlo, era un favore che gli faceva e che in caso di necessità Cunego gli avrebbe potuto restituire. Se Simoni dà del bastardo a Cunego mi sa che qualcuno dovrebbe dargli dell'egoista a lui. Io almeno la vedo così.





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yugs
Fan

Posted - 01/06/2004 :  08:22:11  Show Profile  Reply with Quote
Discorso interessante e senza una ragione al 100%, nel senso che tutto ciò che avete detto è valido. Purtroppo il ciclismo ha questa particolarità: è uno sport basato sulla squadra dove però chi vince è uno solo, quindi la questione sulle gerarchie comporta anche polemiche per atteggiamenti che ognuno può interpretare a livello soggettivo. Se Cunego ha vinto il giro e su quello strappo in salita ne aveva più di Simoni doveva vincere sicuramente. Almeno io personalmente non vorrei un'elemosina del genere anche se dal mio compagno di squadra, è giusto che vinca chi ne ha di più.
Però è anche vero il discorso di Pellissier sulle regole non scritte, e nel ciclismo se ne fanno tante. A proposito di questo voglio ricordare la tappa del Tour '98 quando Pantani annientò Ullrich in salita rifilandogli 9 minuti. Il giorno dopo Ullrich si rifece vincendo la tappa proprio in fuga con il Pirata che gli lasciò la vittoria a pochi centimetri dal traguardo. Una situazione simile a questa dove però l'evoluzione è stata differente e i due protagonisti erano pure di due squadre diverse. Purtroppo ripeto che la particolarità del ciclismo come sport fa nascere situazioni di questo tipo.

Mezzo OT: stamattina sono venuto al lavoro in bici e ho raggiunto i 1000 km stagionali. Nonostante le condizioni climatiche di quest'anno è un miracolo...

"Che mondo sarebbe senza Lene?"
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Pellissier
Fan

Posted - 02/06/2004 :  12:32:02  Show Profile  Reply with Quote
Effettivamente Klaus, credo che siano tutte motivazioni valide, e come dice yugs, non ci sia una ragione al 100%, sono punti di vista.
Volevo solo aggiungere una cosa che avevo dimenticato: Cunego nella tappa successiva a quella "incriminata" ha subìto da parte di Simoni una sorta di "attentato" alla maglia rosa, con quella fuga assieme a Garzelli. Il vantaggio é arrivato a un minuto e mezzo (un po' di più con gli abbuoni), ne servivano almeno 3; ma un Simoni un pochino più in forma sarebbe stato capacissimo di strappargli la maglia.
La strategia non era studiata e pure nella Saeco stessa erano "spiazzati" dall'accaduto, poi visto che Simoni non andava fortissimo la cosa é caduta lì.
Però ecco, secondo me non c'é dubbio che si sia trattata di una "vendetta" di Simoni dopo lo sgarro che lui ha pensato di aver subìto venerdì. Un'applicazione inversa delle regole non scritte: "Tu hai fatto un dispetto a me? E io te lo ricambio (o cerco di ricambiartelo) con gli interessi!"
E Cunego ha rischiato la maglia, quando invece se venerdì non avesse voluto stravincere si sarebbe probabilmente garantito una penultima tappa ben più tranquilla, senza faide interne, e magari con Simoni al fianco.





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Edited by - Pellissier on 02/06/2004 12:33:17
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President
Fan

Posted - 02/06/2004 :  12:56:39  Show Profile  Visit President's Homepage  Click to see President's MSN Messenger address  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Pellissier
E Cunego ha rischiato la maglia, quando invece se venerdì non avesse voluto stravincere si sarebbe probabilmente garantito una penultima tappa ben più tranquilla, senza faide interne, e magari con Simoni al fianco.
O forse senza il cosidetto "sgarro" di venerdì, Cunego avrebbe avuto un vantaggio ben più esiguo e l'attacco di Simoni sarebbe potuto essere determinante!
Secondo me Cunego ha fatto bene a staccare Simoni, aveva più forze ed era giusto garantirsi più vantaggio possibile in vista di nuovi attacchi di Simoni (che infatti ci sono stati). Il rispetto per il più anziano deve esserci fino ad un certo punto, se il gregario ha più forze e capacità è giusto che vada avanti, altrimenti le gare verrebbero falsate.
Cmq ho visto un abbraccio ed un saluto tra i due, alla fine del Giro, spero sia stato sincero, perchè non voglio pensare che Simoni se la sia presa tanto... non ha motivi.


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
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DarKlaus
Staff / Moderatore

Posted - 02/06/2004 :  12:59:42  Show Profile  Reply with Quote
Ok Pell, però anche in questo caso se Simoni sapeva di poter prendere la maglia ha fatto benissimo a scattare. In fondo come è stato detto il ciclismo è un sport di squadra in cui vince uno solo, però quello che conta nella "storia" alla fine è proprio quell'unico nome ed è giusto che passi nella storia il migliore e non solo il più importante. Come si è visto appunto Simoni non aveva possibilità di farcela, se n'è accorto da solo ma sicuramente lo sapeva già perciò è un motivo in più per cui secondo me Cunego ha meritato e non ha sbagliato in nulla e Simoni a quel punto si poteva risparmiare lo scatto. Se ce l'avesse fatta avrebbe avuto forse ragione lui e almeno si sarebbe meritato quello che invece sembrava volere per forza a scapito del compagno ma come si vede questo punto la ripicca gli si è giustamente ritorta contro.





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ALEXXX82
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Posted - 02/06/2004 :  13:57:24  Show Profile  Reply with Quote
Secondo me sul mortirolo cunego e' andato su con il freno a mano tirato perche c'era in fuga simoni e siccome il suo vantaggio era di 3 minuti ha gestito la corsa ed e' rimasto sempre dietro alla gente che tirava, in quel caso a Cioni.
Cunego non l'ho mai visto in difficolta' .




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Luke
Staff

Posted - 06/06/2004 :  17:40:14  Show Profile  Click to see Luke's MSN Messenger address  Reply with Quote
Ieri si è corso il 1° Memorial Marco Pantani, sulle strade dove spesso si allenava il Pirata. La vittoria è andata a Cunego su Pelizzotti, un bel modo per ricordarlo e un ideale passaggio di consegne.

Cipollini annuncia la sua partecipazione al Tour, anche se nn al meglio della condizione.

Luke

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