EmileBolander
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Posted - 01/05/2014 : 07:08:50
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quote: Originally posted by PM
Ho visto AmbienteItalia di oggi che parlava dell'introduzione a Torino di nuovi autobus ad idrogeno, e della situazione generale in Italia del trasporto pubblico, e mi ha interessato particolarmente.
L'idrogeno, come sapete, è la fonte di energia del domani. Gli automezzi che vanno ad idrogeno, dai cui scarichi esce sempre e soltanto vapore acqueo, sono assolutamente non inquinanti e come prestazioni sono pressoché alla pari dei veicoli attuali. Il perché, nonostante sia una tecnologia direttamente utilizzabile senza rischi, di auto ad idrogeno finora non s'è vista nemmeno l'ombra, è una domanda retorica. È risaputo che "alcuni" (lascio a voi immaginare quali) che fanno del petrolio la loro ricchezza, non hanno alcun interesse a cambiare tutto. Solo quando il prezioso oro nero comincierà a scarseggiare, allora guarda caso se ne parlerà (almeno per ora la situazione si prospetta così). Qualcuno potrebbe giustamente osservare che c'è anche il problema dei costi, infatti auto e rifornimenti ad idrogeno hanno costi ancora elevati. C'è da dire però che investire in questo campo consentirebbe di eliminare la spesa per i danni ambientali e alla salute dell'uomo provocati dall'inquinamento delle automobili (e non solo), che come sapete sono la causa di malattie gravi e morti ogni anno.
La città di Torino scalfisce questo scenario inquietante, introducendo proprio oggi il primo autobus ad idrogeno a disposizione dei cittadini. Il costo è elevato (circa 6 milioni di Euro), ma finanziato da diversi enti, essendo a scopo ancora sperimentale. Se avrà risvolti positivi, come prevedo sarà, si procederà all'acquisto di altri mezzi di questo tipo. Sempre a Torino è in realizzazione la nuova e moderna stazione della metropolitana. Il discorso riguardante metropolitane e tram è importante, perché a parte l'idrogeno che è indispensabile per consentire un miglioramento della vivibilità delle città italiane, questa è compromessa enormemente dal numero altissimo di auto private rispetto ai mezzi pubblici, che provocano traffico e ingorghi, smog, inquinamento.
Un architetto di origine italiana (di cui ora mi sfugge il nome) che ha dato un importante contributo per lo sviluppo del piano urbano di Monaco di Baviera, ha espresso una sua opinione sulla situazione dei trasporti cittadini in Italia. Fin dalle Olimpiadi del '72, Monaco ha seguito un progetto di trasporti pubblici mirato ed efficiente. La città si presenta vivace, dinamica e moderna, in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze dei suoi abitanti.
Un treno della S Bahn, la moderna metropolitana di Monaco di Baviera. La rete efficientissima di trasporti (vedi cartina) contribuisce all'ottima vivibilità della città tedesca.
Un italiano che studia a Monaco da diversi anni dice che anche se abita a diversi kilometri dal centro, non ha bisogno di nessuna automobile. Una fitta rete di tram e metropolitane assicura spostamenti rapidi e tranquilli. Una volta arrivati in centro, è possibile rilassarsi tra i grandi viali pedonali, senza dover fare i conti di continuo con auto e traffico. L'aeroporto di Monaco utilizza da oltre 5 anni diversi autobus ad idrogeno per trasportare i passeggeri dagli aerei ai terminal.
«Pur avendo delle città storiche tra le più belle d'Europa», dice l'architetto tedesco, «nel trasporto pubblico l'Italia è indietro di 50 anni rispetto alle altre città d'Europa.» Mentre Messina dopo diversi decenni ha reintrodotto il tram, Milano sta progressivamente ammodernizzando il parco mezzi tramviario, così come Roma. L'enorme numero di autobus pubblici che attraversano ogni giorno il centro della capitale, però, è in realtà secondo l'architetto «una soluzione medievale». Nei centri cittadini occorrerebbe invece necessariamente potenziare tram e metropolitana, e utilizzare maggiormente gli autobus nei collegamenti tra centro e periferia, in modo da limitare drasticamente il numero di auto private e aumentare la vivibilità. In Germania e Nord Europa si hanno in media circa 50/55 vetture per abitante, in Italia 70/75. Nella mia città, Padova, dopo molti anni di proposte e reinvii, due anni fa si è iniziata finalmente la realizzazione della prima linea del Metrobus, un mezzo di trasporto innovativo monorotaia. Quello che però inizialmente sembrava la soluzione a tutti i problemi, si è trasformato in un incubo: oltre ad una serie di "movimenti" alle alte cariche politiche del Comune che hanno più volte fatto vacillare il progetto, la realizzazione concreta (e qui parlo perché ho visto di persona) della posa della rotaia è stata fatta in un modo vergognoso, con lavori fatti male, spaventosi ritardi, oltre che a problemi di vario tipo e a continui disagi per i cittadini.
Il Metrobus in esposizione a Padova. Doveva entrare in funzione due mesi fa, ma i lavori sono ancora in alto mare. Autentici scempi fatti con la posa della rotaia si sommano a continui problemi di carattere tecnico e non.
Ancora una volta questo incredibile ritardo dell'Italia sul fronte dei mezzi pubblici rispetto all'Europa, e il vedere nei primi passi dell'"ammodernamento" dei lavori fatti come quelli nella mia città, come sempre non mi fanno sentire per nulla fiero di essere italiano. D'altra parte qui, in Italia, si fa presto a criticare, a volte anche a proporre e soprattutto giocare sull'immagine (basta vedere tutte le assurde pubblicità delle compagnie di telefonia mobile), poi il fare le cose non ha importanza, come vengono, vengono. Occorrerebbe invece secondo me una mentalità diversa, "nordica": progetti fatti in modo intelligente e completo e lavori seri; se manca la voglia di lavorare, come a volte (per non dire spesso) accade, meglio lasciare tutto così. Poi ovviamente una volta che hai "la cosa nuova" c'è sempre quello che da il buon esempio di senso civico, distruggendo e fregando quello che può essere distrutto e fregato. Tanto se non è tuo o non si paga si può fare.
«Stoccolma», dice l'architetto, «qualche decennio fa era una città molto piccola, ma ha subito attuato un adeguato piano di sviluppo urbano». Oggi Stoccolma è una delle metropoli più efficienti e vivibili d'Europa. Le città italiane qualche decennio fa vedevano il primo sviluppo dei mezzi di trasporto. Oggi esse sono sommerse da un'aria inquinata continuamente alimentata dagli scarichi di migliaia di automobili in continuo movimento, facendo di esse le città meno vivibili d'Europa. Nelle città che l'uomo - italiano - ha costruito per viverci, alla fine, invece, ci muore.
W l'Italia.
Penso che possiamo fare più uso di energia solare .. l'Italia ha fatto molta strada interms di utilizzare fonti rinnovabili e molto altro ancora può essere realizzato
sdfsd |
Edited by - EmileBolander on 01/05/2014 19:07:04 |
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