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 OMOSESSUALITA' E MATRIMONI GAY
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ALEXXX82
Fan

Posted - 27/04/2005 :  19:59:05  Show Profile  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Len


un bambino che si ritrova due papà "finocchi" verrà "sfottuto" dalla gente che la pensa come te alexxx...da me no di certo. Certo è un qualcosa di inusuale,un po' strano non dico di no...ma perchè ancora non l'ha fatto nessuno!



Ma con tutta la gente che vuole adottare figli proprio ai gay li dobbiamo dare??
Un bambino che magari gia' e' sfortunato perche e' orfano di genitori si ritrova nelle mani di due omosessuali. Sarò io mentalmente chiuso ma il solo pensiero mi fa ribrezzo.


Il cane ha solo padroni, il gatto solo schiavi!
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Phoenixcc
Fan

Posted - 27/04/2005 :  20:32:24  Show Profile  Visit Phoenixcc's Homepage  Click to see Phoenixcc's MSN Messenger address  Reply with Quote
No no Alex, condivido pienamente. Forse siamo tutti e due mentalmente troppo chiusi.
Oltretutto non credete che potrebbe causare un po' di confusione al bambino ?

Quel Giorno non lo dimenticherò mai
Lene Forever !!


Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky
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Little peste
Fan

Posted - 27/04/2005 :  20:41:31  Show Profile  Click to see Little peste's MSN Messenger address  Reply with Quote
solo un'osservazione....
parlate degli omosessuali kome fossero kissà quale repellente creatura..... kakkio sono umani kome voi, kome me, kome tutti..
(anzi molti di loro sono anke molto più fighi degli etero[purtroppo..])

ad ogni modo ank'io in parte sono kontraria all'adozione....
ma per carità io non posso dire se c'è un giusto o un sbagliato...
non posso giudikare.
ma kome la mettereste se un gay avesse un figlio naturale????


come back is BACK!!
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Cdnayer
Fan

Posted - 27/04/2005 :  20:55:54  Show Profile  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Little peste


ma kome la mettereste se un gay avesse un figlio naturale????



Come scusa? ma che dici? Come fa ad averlo..

Essendo omosessuale e quindi persona che è attratta dal suo simile maschio, non deve mettersi con una donna per averlo... perchè non può averlo dato che si si ritiene gay.
In caso in cui si metta con una donna, allora è bisessuale non si parla più di omosessualità, non è più un vero gay.

quote:
Originally posted by Little peste

parlate degli omosessuali kome fossero kissà quale repellente creatura.....[...]



La prima è la Chiesa a mantenere tra i cattolici questa ideologia...

quote:
ma per carità io non posso dire se c'è un giusto o un sbagliato...
non posso giudikare.


Se tu credi sia sbagliato mantieni questa tua idea come giusta per te stessa... fa parte della tua mentalità , ovviamente c'è gente che la pensa come te, ovvio.




Lene per me è una dea, ma intesa non senza difetti, ma come un essere meraviglioso,
come se fosse una cosa che sia venuta da non so dove, perchè mi sforzo a capire
"ma è possibile che esista un essere umano così ?"


Edited by - Cdnayer on 27/04/2005 21:05:01
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Matty
Fan

Posted - 27/04/2005 :  21:04:44  Show Profile  Reply with Quote
Cdnayer scusa ma la Chiesa nn pensa che gli omossessuali siano delle creature repellenti!
Le considera delle persone che hanno bisogno d'aiuto...come dargli torto...come fa un maschio a nn essere attratto dalle forme femminili??????????????????????????????????????
A me mi fa rabbrividire anche solo baciarlo sulla guancia un maschio.
BRRRRR BRRRRRRRR....
Matty

CHE SIANO PERSONE CON QUELCHE PROBLEMINO RAGAZZI BISOGNA AMMETTERLO.
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Cdnayer
Fan

Posted - 27/04/2005 :  21:07:05  Show Profile  Reply with Quote
Se vabbè poi tu esageri, un bacio in guancia e che sarà mai..

L'ultima riga che hai scritto è puramente vera... siamo nati uomo e donna per amarsi l'uno con l'altro e basta, la legge è questa.

Tutte le altre cose le ha inventate l'uomo per non so cosa....una scorreta educazione sarebbe una stupidaggine, non saprei proprio come si possa essere attratti dallo stesso sesso, perchè una persona non nasce gay ma lo diventa.

Quel che si pensa sempre è: "doveva nascere donna e invece c'è stato uno sbaglio".



Lene per me è una dea, ma intesa non senza difetti, ma come un essere meraviglioso,
come se fosse una cosa che sia venuta da non so dove, perchè mi sforzo a capire
"ma è possibile che esista un essere umano così ?"


Edited by - Cdnayer on 27/04/2005 21:14:24
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Phoenixcc
Fan

Posted - 27/04/2005 :  21:31:11  Show Profile  Visit Phoenixcc's Homepage  Click to see Phoenixcc's MSN Messenger address  Reply with Quote
Matty for president !!!!!! Grande
heheheheheheeheh

Comunque, CD, penso che little intendesse (penso eh) se magari un uomo (o donna che sia) scoprisse dopo aver avuto un figlio di essere gay. Può capitare anche questo (purtroppo), in questo caso però ci sarebbe l'affidamento al genitore eterosessuale suppongo.

Quel Giorno non lo dimenticherò mai
Lene Forever !!


Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky

Edited by - Phoenixcc on 27/04/2005 21:35:11
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ambrogivs
Fan

Posted - 27/04/2005 :  22:13:10  Show Profile  Click to see ambrogivs's MSN Messenger address  Reply with Quote
Ritornando al tema dei matrimoni,mi autoquoto,perché mi sembra che non sia passato un concetto fondamentale:

quote:
Originally posted by ambrogivs

Per quanto riguarda i matrimoni,la Chiesa non li accetta e su questo non ci piove.
Non vedo però il motivo di negare anche la possibilità di un matrimonio CIVILE alle coppie omosessuali per far sì che abbiano gli stessi diritti di qualunque altra coppia "di fatto".
La Chiesa può far quel che vuole,ma lo Stato dovrebbe fondarsi sull'UGUAGLIANZA.E di fatto,vietando le unioni tra gay non garantisce l'uguaglianza di tutti i cittadini...E anche questo non fa una piega.
Ognuno è libero di sostenere le proprie opinioni,ma questo è un dato di fatto.



Il motivo dell'unione è irrilevante.Ognuno,PER LEGGE,è libero di unirsi civilmente con qualcun altro.Da questa unione derivano una serie di DIRITTI e DOVERI.
Ora come ora a una coppia omo non è data la stessa possibilità di godere di tali diritti/doveri.
ERGO
Lo stato LAICO che si fonda sull' UGUAGLIANZA,di fatto NON garantisce tale uguaglianza.
E chi è contro le unioni(se non vogliamo chiamarli matrimoni) omosessuali per non si sa quali motivi,OSTACOLA l'affermazione di una piena uguaglianza.

Il discorso delle adozioni non va confuso,è alquanto diverso.
Due uomini o 2 donne non possono concepire figli,quindi non affidare loro dei bambini NON è "anti-egualitario"(neologismo).Se ne potrebbe discutere,ma sicuramente si tratta di un discorso totalmente diverso.

Al contrario,
2 uomini o 2 donne possono amarsi.E proibire loro l'unione civile è assolutamente anticostituzionale.

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Maury
Fan

Posted - 27/04/2005 :  22:23:29  Show Profile  Reply with Quote
Mamma mia... che ribrezzo leggere certi commenti omofobici nel 2005... -_- mi sa tanto che non entrerò più in questa sezione del forum, e mi limiterò a postare in quella dedicata a Lene

___________________________________________
You have your special place in my heart, always...

Edited by - Maury on 27/04/2005 22:25:14
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MSR-27
Fan

Posted - 27/04/2005 :  22:27:48  Show Profile  Click to see MSR-27's MSN Messenger address  Reply with Quote
quote:
Originally posted by ambrogivs
La Chiesa può far quel che vuole,ma lo Stato dovrebbe fondarsi sull'UGUAGLIANZA.E di fatto,vietando le unioni tra gay non garantisce l'uguaglianza di tutti i cittadini...E anche questo non fa una piega.
Ognuno è libero di sostenere le proprie opinioni,ma questo è un dato di fatto.




A furia di sostenere che siam tutti uguali, diventeremo tutti ermafroditi...Così almeno risolviamo il problema

" Senti com'è buono?"
" Cosa?"
" Il Napalm, non lo senti? Non c'è niente al mondo che abbia questo odore.
Mi piace l'odore del napalm al mattino.
Una volta, abbiamo bombardato una collina, per 12 ore, e finita l'azione siamo andati a vedere.
Non c'era più neanche l'ombra di quegli sporchi bastardi...
Ma quell'odore..Sai, quell'odore di benzina...tutto intorno... profumava come...come di VITTORIA.
Un bel giorno questa guerra finirà."
Lt.Col. Bill Kilgore
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ambrogivs
Fan

Posted - 27/04/2005 :  22:37:59  Show Profile  Click to see ambrogivs's MSN Messenger address  Reply with Quote
quote:
Originally posted by MSR-27

quote:
Originally posted by ambrogivs
La Chiesa può far quel che vuole,ma lo Stato dovrebbe fondarsi sull'UGUAGLIANZA.E di fatto,vietando le unioni tra gay non garantisce l'uguaglianza di tutti i cittadini...E anche questo non fa una piega.
Ognuno è libero di sostenere le proprie opinioni,ma questo è un dato di fatto.




A furia di sostenere che siam tutti uguali, diventeremo tutti ermafroditi...Così almeno risolviamo il problema



Demagogia

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DarKlaus
Staff / Moderatore

Posted - 27/04/2005 :  22:47:44  Show Profile  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Cdnayer


L'ultima riga che hai scritto è puramente vera... siamo nati uomo e donna per amarsi l'uno con l'altro e basta, la legge è questa.

Tutte le altre cose le ha inventate l'uomo per non so cosa....una scorreta educazione sarebbe una stupidaggine, non saprei proprio come si possa essere attratti dallo stesso sesso, perchè una persona non nasce gay ma lo diventa.




Non sono uno scienziato per affermare che sia vero ma non è la prima volta che leggo affermazioni come su questo sito (e infatti già nel mio post avevo scritto che non si sa da che dipenda)
http://www.italiasalute.it/benessere/sessualita.asp?id=5125

Tornando al fatto che un gay possa procreare un figlio, beh non vedo cosa ci sia di così strano o assurdo. Sono attratti dai maschi ma non sono mica "malati" e non sto qui a insegnarti che per avere un bambino ci sono tanti di quei modi da quelli naturali a quelli "artificiali" (e magari caserecci. Prova a chiederlo a tutte quelle straniere che hanno relazioni con gli italiani all'estero, cioè a casa loro, e nonostante l'uso del preservativo riescono a venire in Italia incinte e a farsi dare un bel permesso di soggiorno) per cui volessero un bambino con una donna possoono benissimo farlo. Per non parlare, come ha detto qualcuno, di quelli che lo scoprono dopo o anche di quelli che per vergogna si fingono etero, hanno famiglie regolari e conducono poi una doppia vita all'oscuro di tutti (leggevo un articolo proprio oggi su nuovi ceppi di HIV in cui si parlava anche di questo). Tra l'altro giusto ieri ho visto la fine di unapuntata di Will & Grace in cui entrambi decidevano di avere un bambino insieme... è un telefilm, ma non è mica di fantascienza...
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MSR-27
Fan

Posted - 27/04/2005 :  22:53:24  Show Profile  Click to see MSR-27's MSN Messenger address  Reply with Quote
quote:
Originally posted by ambrogivs
Demagogia



Alle assurdità si risponde con assurdità.

" Senti com'è buono?"
" Cosa?"
" Il Napalm, non lo senti? Non c'è niente al mondo che abbia questo odore.
Mi piace l'odore del napalm al mattino.
Una volta, abbiamo bombardato una collina, per 12 ore, e finita l'azione siamo andati a vedere.
Non c'era più neanche l'ombra di quegli sporchi bastardi...
Ma quell'odore..Sai, quell'odore di benzina...tutto intorno... profumava come...come di VITTORIA.
Un bel giorno questa guerra finirà."
Lt.Col. Bill Kilgore
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ambrogivs
Fan

Posted - 27/04/2005 :  23:00:25  Show Profile  Click to see ambrogivs's MSN Messenger address  Reply with Quote
quote:
Originally posted by MSR-27

quote:
Originally posted by ambrogivs
Demagogia



Alle assurdità si risponde con assurdità.




Io ho dato una spiegazione coerente al mio punto di vista,tu no.

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Len
Fan

Posted - 27/04/2005 :  23:34:23  Show Profile  Reply with Quote
occcheei ragazzi....avete parlato tutti da un punto di vista etero...a quanto mi sembra non credo proprio che qualcuno qui,almeno di quelli che hanno scritto,abbia mai provato a sentire qualcosa verso una persona dello stesso sesso,o forse non c'ha mai fatto caso(può essere perchè no?) dico bene? perfetto...ma credo che le persone che + possano capire "questo mondo"(anche se nn mi piace definirlo così...perkè sembra quasi un autodifferenziazione..) sono quelle che ci sono dentro..bene,allora vi posso dire che io parlo da bisex(in realtà tendenzialmente lsb). Conosco perfettamente sia il mondo etero che quello nn etero.Il primo l'ho vissuto fino a poco tempo fa,il secondo è quello in cui mi ci ritrovo(benissimo) tuttora.
Ho sempre vissuto sin dall'inizio e vivo tuttora assolutamente tranquillamente senza nessun tipo di patema d'animo il mio essere bsx,molte persone sanno di me e nn sono assolutamente cambiate nei loro comportamenti sin da quando lo sanno....sarà che sono stata fortunata ad essere circondata da persone con una mentalità aperta,direi veramente "da 2005"..sarà quello che volete fatto sta che ormai l'epoca medievale è passata da un pezzo...e nn capisco proprio certe considerazioni di alcune persone...
Mi sento una persona perfettamente normale,non ho niente che non vada nella mia testa..vi assicuro che funziona alla grande( a parte i neuroni per la memoria bruciati ma vabbè..quelli nn c'entrano!) e alla faccia di quello che dice la religione,la chiesa o nn so ki lo dica, non ho nessun tipo di "malattia da curare"..non mi sento deviata mentalmente,sto benissimo e sono contenta di essere così come sono e non cambierei per niente al mondo la mia posizione.
Vi assicuro che non sono bsx per moda,mi danno un grande fastidio le persone che "lo sono"..meglio,fingono di esserlo solo per tendenza,questo nn lo sopporto nenache io
Non esiste una verità sul fatto di nascere o meno omo o etero...in ogni caso un bambino comincia a interessarsi davvero all'"amore" verso i 13-14 anni to'..(o per lo meno a capire un po' di + cosa voglia dire rispetto a un bambino di 5 anni..).
E' quindi naturale secondo me che faccia le sue esperienze a quell'età e che arrivi a capire cosa vuole veramente solitamente non prima dei 16-17 anni ( ma può avvenire anche dopo).

CD hai detto "L'ultima riga che hai scritto è puramente vera... siamo nati uomo e donna per amarsi l'uno con l'altro e basta, la legge è questa." cosa sarei io? una fuorilegge forse???


-----------
Len
You live inside of me Lene..
Le persone cambiano e si dimenticano di avvisare gli altri. ....VIVI E LASCIA VIVERE!!
Vivo lassù..senza limiti di spazio,senza limiti di tempo..sono uno spirito libero nessuno potrà mai conquistarmi..a meno che non si presenti sotto forma di pizza!!^^ -Nuvola-
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ambrogivs
Fan

Posted - 27/04/2005 :  23:42:53  Show Profile  Click to see ambrogivs's MSN Messenger address  Reply with Quote
Len,scherzi???
SEI MALATA!!!

Ovviamente scherzo(io...c'è chi lo pensa davvero)

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Phoenixcc
Fan

Posted - 27/04/2005 :  23:52:41  Show Profile  Visit Phoenixcc's Homepage  Click to see Phoenixcc's MSN Messenger address  Reply with Quote
Io ribadisco la mia posizione Len, ora apparte gli scherzi (si cercava di sdrammatizzare un po' un argomento così serio), io rispetto (fino ad un certo punto, ovvero il quote che ho fatto di Pres e che tuttora confermo) le coppie gay, pur non condividendo tali idee. Posso accettare anche il matrimonio tra loro, l'unica cosa che non posso accettare è l'adozione, ma per il solo motivo che secondo me non sarebbe una giusta educazione sessuale per un bambino. Come tu stessa hai detto, ovvero a 5 anni un bambino non capisce molto del sesso. No?

Quel Giorno non lo dimenticherò mai
Lene Forever !!


Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky

Edited by - Phoenixcc on 28/04/2005 00:06:04
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riccardino
Fan

Posted - 28/04/2005 :  11:52:21  Show Profile  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Len

occcheei ragazzi....avete parlato tutti da un punto di vista etero...a quanto mi sembra non credo proprio che qualcuno qui,almeno di quelli che hanno scritto,abbia mai provato a sentire qualcosa verso una persona dello stesso sesso,o forse non c'ha mai fatto caso(può essere perchè no?) dico bene? perfetto...ma credo che le persone che + possano capire "questo mondo"(anche se nn mi piace definirlo così...perkè sembra quasi un autodifferenziazione..) sono quelle che ci sono dentro..bene,allora vi posso dire che io parlo da bisex(in realtà tendenzialmente lsb). Conosco perfettamente sia il mondo etero che quello nn etero.Il primo l'ho vissuto fino a poco tempo fa,il secondo è quello in cui mi ci ritrovo(benissimo) tuttora.



Cara Fabiana, innanzitutto ti ringrazio per la trasparenza e la confidenza di cui ci hai reso partecipi.
Non eri tenuta a farlo, avresti potuto argomentare in difesa di certe istanze senza rivelare il tuo orientamento, apprezzo molto il tuo coraggio e la tua limpidezza.
A mio avviso, il tema dell'omosessualità può essere dibattuto sotto l'aspetto religioso, sociale, ed umano.
Per non dilungarmi, mi limito per ora a disquisire sul primo aspetto.
Da un punto di vista religioso, la Chiesa ha sempre considerato peccato la pratica omosessuale, anche se mossa da vero amore.
Da credente convinto quale sono, non mi vergogno di affermare che ho sempre avuto difficoltà a capire questo principio, forse perchè ho avuto modo di conoscere delle persone gay (credenti e non) e di comprendere il loro disagio.
Così come ho molta difficoltà, per esempio, a capire che sia peccato quando un uomo e una donna sposati in Chiesa, facciano l'amore senza fini procreativi.
Non mi sento, per questo, relativista. Prego Dio che mi illumini e che mi faccia capire in che cosa sto sbagliando.
Questi dubbi, condivisi peraltro da molti cattolici, anche sacerdoti, rivelano che neanche per la Chiesa è facile stabilire verità assolute, universali, valide per ogni tempo (dogmi).
La stessa Chiesa nel corso dei tempi ha mutato alcuni orientamenti.
Una volta il matrimonio era considerato indissolubile e non annullabile. Oggi la Sacra Rota determina l'annullamento di certi matrimoni per mancanza dei requisiti.
Per carità, non intendo dire che un giorno la Chiesa concederà alle persone gay di sposarsi nella casa di Dio, sono però convinto che un giorno questo tema sarà affrontato dalla Chiesa con maggiore attenzione e rinnovata misericordia.
Già oggi, in realtà, ci sono delle buone premesse, allorchè diversi teologi affermano che i peccati sessuali in generale non sono considerati fra i peccati più gravi (i più gravi, nell'ordine, sono l'abiura e l'omicidio) e che i peccati omosessuali non sono più gravi di quelli eterosessuali a scopi non procreativi.
Ciò non significa che tutti possono fare tutto allegramente, ma semplicemente che bisogna ricondurre il tutto nelle "giuste proporzioni".
Dunque, stai tranquilla Len, la Chiesa non condanna nessuno, ma semmai indica una strada molto difficile da percorrere e Cristo è sempre pronto ad aiutarci, a sostenerci e a mostrarci il suo volto misericordioso.
Ciò che mi rende perplesso è la durezza di qualche intervento, da parte di fans che si professano credenti convinti.
Un conto è il rigore nei principi, un conto sono certe espressioni verbali che rivelano, a mio avviso, un'intolleranza che non fa per nulla onore ad un uomo o a una donna che si dichiara di fede.
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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 28/04/2005 :  13:19:07  Show Profile  Reply with Quote
Una delle tante Lettere rivolte da Giovanni Paolo II ai vescovi della Chiesa cattolica (sono lettere che forniscono + che altro istruzioni generali ai vescovi delle diocesi di tutto il mondo) è del 1986 e s’intitola: “Cura pastorale delle persone omosessuali”.
Il Santo Padre s’è limitato ad approvare e ordinare la pubblicazione della Lettera, che è stata decisa in una riunione della Congregazione per la Dottrina della Fede. A quel tempo, il Prefetto di tale Congregazione, come ormai ben sapete, era il cardinale Ratzinger, che ha sottoscritto la Lettera insieme col Segretario Alberto Bovone, Arc. Tit. di Cesarea di Numidia.
È un lettera abb. breve, per cui ve ne riporto grossa parte (il grassetto inserito è mio).
Se andrete a leggere, vi consiglio di metterci attenzione, perché non è semplicissima, ma è molto interessante anche perché rileva il dibattito accesosi già da tempo all’interno della Chiesa.

- In questa sede non può essere affrontata una trattazione esaustiva di tale complesso problema; si concentrerà piuttosto l’attenzione sul contesto specifico della prospettiva morale cattolica. Essa trova conforto anche in sicuri risultati delle scienze umane, le quali pure hanno un oggetto e un metodo loro proprio, che godono di legittima autonomia.
La posizione della morale cattolica è fondata sulla ragione umana illuminata dalla fede e guidata consapevolmente dall’intento di fare la volontà di Dio, nostro Padre. In tal modo la Chiesa è in grado non solo di poter imparare dalle scoperte scientifiche, ma anche di trascenderne l’orizzonte; essa è certa che la sua visione più completa rispetta la complessa realtà della persona umana che, nelle sue dimensioni spirituale e corporea, è stata creata da Dio e, per sua grazia, chiamata a essere erede della vita eterna.
Solo all’interno di questo contesto, si può dunque comprendere con chiarezza in che senso il fenomeno dell’omosessualità, con le sue molteplici dimensioni e con i suoi effetti sulla società e sulla vita ecclesiale, sia un problema che riguarda propriamente la preoccupazione pastorale della Chiesa. Pertanto dai suoi ministri si richiede studio attento, impegno concreto e riflessione onesta, teologicamente equilibrata.
- Già nella
Dichiarazione su alcune questioni di etica sessuale, del 29 dicembre 1975, la Congregazione per la Dottrina della Fede aveva esplicitamente trattato questo problema. In quella Dichiarazione si sottolineava il dovere di cercare di comprendere la condizione omosessuale, e si osservava come la colpevolezza degli atti omosessuali dovesse essere giudicata con prudenza. Nello stesso tempo la Congregazione teneva conto della distinzione comunemente operata fra condizione e tendenza omosessuale e atti omosessuali. Questi ultimi venivano descritti come atti che vengono privati della loro finalità essenziale e indispensabile, come «intrinsecamente disordinati» e tali che non possono essere approvati in nessun caso.
Tuttavia nella discussione che seguì la pubblicazione della
Dichiarazione, furono proposte delle interpretazioni eccessivamente benevole della condizione omosessuale stessa, tanto che qualcuno si spinse fino a definirla indifferente o addirittura buona. Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l’inclinazione stessa dev’essere considerata come oggettivamente disordinata.
Pertanto coloro che si trovano in questa condizione dovrebbero essere oggetto di una particolare sollecitudine pastorale perché non siano portati a credere che l’attuazione di tale tendenza nelle relazioni omosessuali sia un’opzione moralmente accettabile.

- È vero che la letteratura biblica è debitrice verso le varie epoche, nelle quali fu scritta, di gran parte dei suoi modelli di pensiero e di espressione. Certamente, la Chiesa di oggi proclama il Vangelo a un mondo che è assai diverso da quello antico. D’altra parte il mondo nel quale il Nuovo Testamento fu scritto era già notevolmente mutato, per esempio, rispetto alla situazione nella quale furono scritte o redatte le Sacre Scritture del popolo ebraico.
Dev’essere tuttavia rilevato che, pur nel contesto di tale notevole diversità, esiste un’evidente coerenza all’interno delle Scritture stesse sul comportamento omosessuale. Perciò la dottrina della Chiesa su questo punto non è basata solo su frasi isolate, da cui si possono trarre discutibili argomentazioni teologiche, ma piuttosto sul solido fondamento di una costante testimonianza biblica. L’odierna comunità di fede, in ininterrotta continuità con le comunità giudaiche e cristiane all’interno delle quali le antiche Scritture furono redatte, continua a essere nutrita da quelle stesse Scritture e dallo Spirito di verità di cui esse sono Parola.

- La teologia della creazione, presente nel libro della Genesi, fornisce il punto di vista fondamentale per la comprensione adeguata dei problemi posti dall’omosessualità. Dio, nella sua infinita sapienza e nel suo amore onnipotente, chiama all’esistenza tutta la realtà, quale riflesso della sua bontà. Egli crea a sua immagine e somiglianza l’uomo, come maschio e femmina. Gli esseri umani perciò sono creature di Dio, chiamate a rispecchiare, nella complementarietà dei sessi, l’interiore unità del Creatore. Essi realizzano questo compito in modo singolare, quando cooperano con lui nella trasmissione della vita, mediante la reciproca donazione sponsale.
Il cap. 3 della Genesi mostra come questa verità sulla persona umana quale immagine di Dio sia stata oscurata dal peccato originale. Ne segue inevitabilmente una perdita della consapevolezza del carattere di alleanza, proprio dell’unione che le persone umane avevano con Dio e fra di loro. Benché il corpo umano conservi ancora il suo «significato sponsale», ora questo è oscurato dal peccato. Così il deterioramento dovuto al peccato continua a svilupparsi nella storia degli uomini di Sodoma (vedi Gen 19, 1-11). Non vi può essere dubbio sul giudizio morale ivi espresso contro le relazioni omosessuali. In Levitico 18, 22 e 20, 13 quando vengono indicate le condizioni necessarie per appartenere al popolo eletto, l’autore esclude dal popolo di Dio coloro che hanno un comportamento omosessuale.
Sullo sfondo di questa legislazione teocratica, S. Paolo sviluppa una prospettiva escatologica, all’interno della quale egli ripropone la stessa dottrina, elencando tra coloro che non entreranno nel regno di Dio anche chi agisce da omosessuale (vedi Cor 6, 9). In un altro passaggio del suo epistolario egli, fondandosi sulle tradizioni morali dei suoi antenati, ma collocandosi nel nuovo contesto del confronto tra il cristianesimo e la società pagana dei suoi tempi, presenta il comportamento omosessuale come un esempio della cecità nella quale è caduta l’umanità. Sostituendosi all’armonia originaria fra il Creatore e le creature, la grave deviazione dell’idolatria ha condotto a ogni sorta di eccessi nel campo morale. San Paolo trova l’esempio più chiaro di questa disarmonia proprio nelle relazioni omosessuali (vedi Rom 1, 18-32). Infine, in perfetta continuità con l’insegnamento biblico, nell’elenco di coloro che agiscono contrariamente alla sua sana dottrina, vengono esplicitamente menzionati come peccatori coloro che compiono atti omosessuali (vedi 1 Tim 1, 10).
- La Chiesa, obbediente al Signore che l’ha fondata e le ha fatto dono della vita sacramentale, celebra nel sacramento del matrimonio il disegno divino dell’unione amorosa e donatrice di vita dell’uomo e della donna. È solo nella relazione coniugale che l’uso della facoltà sessuale può essere moralmente retto. Pertanto una persona che si comporta in modo omosessuale agisce immoralmente.
Scegliere un’attività sessuale con una persona dello stesso sesso equivale ad annullare il ricco simbolismo e il significato, per non parlare dei fini, del disegno del Creatore a riguardo della realtà sessuale. L’attività omosessuale non esprime un’unione complementare, capace di trasmettere la vita, e pertanto contraddice la vocazione a un’esistenza vissuta in quella forma di auto-donazione che, secondo il Vangelo, è l’essenza stessa della vita cristiana. Ciò non significa che le persone omosessuali non siano spesso generose e non facciano dono di se stesse, ma quando si impegnano in un’attività omosessuale esse rafforzano al loro interno una inclinazione sessuale disordinata, per se stessa caratterizzata dall’autocompiacimento.
Come accade per ogni altro disordine morale, l’attività omosessuale impedisce la propria realizzazione e felicità perché è contraria alla sapienza creatrice di Dio. Quando respinge le dottrine erronee riguardanti l’omosessualità, la Chiesa non limita ma piuttosto difende la libertà e la dignità della persona, intese in modo realistico e autentico.
- L’insegnamento della Chiesa di oggi è quindi in continuità organica con la visione della S. Scrittura e con la costante Tradizione. Anche se il mondo di oggi è da molti punti di vista veramente cambiato, la comunità cristiana è consapevole del legame profondo e duraturo che la unisce alle generazioni che l’hanno preceduta nel «segno della fede».
Tuttavia oggi un numero sempre più vasto di persone, anche all’interno della Chiesa, esercitano una fortissima pressione per portarla ad accettare la condizione omosessuale, come se non fosse disordinata, e a legittimare gli atti omosessuali. Quelli che, all’interno della comunità di fede, spingono in questa direzione, hanno sovente stretti legami con coloro che agiscono al di fuori di essa. Ora questi gruppi esterni sono mossi da una visione opposta alla verità sulla persona umana, che ci è stata pienamente rivelata nel mistero di Cristo. Essi manifestano, anche se non in modo del tutto cosciente, un’ideologia materialistica, che nega la natura trascendente della persona umana, così come la vocazione soprannaturale di ogni individuo.
I ministri della Chiesa devono far in modo che le persone omosessuali affidate alle loro cure non siano fuorviate da queste opinioni, così profondamente opposte all’insegnamento della Chiesa. Tuttavia il rischio è grande e ci sono molti che cercano di creare confusione nei riguardi della posizione della Chiesa e di sfruttare questa confusione per i loro scopi.
- Anche all’interno della Chiesa si è formata una tendenza, costituita da gruppi di pressione con diversi nomi e diversa ampiezza, che tenta di accreditarsi quale rappresentante di tutte le persone omosessuali che sono cattoliche. Di fatto i suoi seguaci sono per lo più persone che o ignorano l’insegnamento della Chiesa o cercano in qualche modo di sovvertirlo. Si tenta di raccogliere sotto l’egida del cattolicesimo persone omosessuali che non hanno alcuna intenzione di abbandonare il loro comportamento omosessuale. Una delle tattiche usate è quella di affermare, con toni di protesta, che qualsiasi critica o riserva nei confronti delle persone omosessuali, delle loro attività e del loro stile di vita, è semplicemente una forma di ingiusta discriminazione.
È pertanto in atto in alcune nazioni un vero e proprio tentativo di manipolare la Chiesa conquistandosi il sostegno, spesso in buona fede, dei suoi pastori, nello sforzo volto a cambiare le norme della legislazione civile. Il fine di tale azione è conformare questa legislazione alla concezione propria di questi gruppi di pressione, secondo cui l’omosessualità è almeno una realtà perfettamente innocua, se non totalmente buona. Benché la pratica dell’omosessualità stia minacciando seriamente la vita e il benessere di un gran numero di persone, i fautori di questa tendenza non desistono dalla loro azione e rifiutano di prendere in considerazione le proporzioni del rischio, che vi è implicato.
La Chiesa non può non preoccuparsi di tutto questo e pertanto mantiene ferma la sua chiara posizione al riguardo, che non può essere modificata sotto la pressione della legislazione civile o della moda del momento. Essa si preoccupa sinceramente anche dei molti che non si sentono rappresentati dai movimenti pro-omosessuali, e di quelli che potrebbero essere tentati di credere alla loro ingannevole propaganda. Essa è consapevole che l’opinione, secondo la quale l’attività omosessuale sarebbe equivalente, o almeno altrettanto accettabile, quanto l’espressione sessuale dell’amore coniugale, ha un’incidenza diretta sulla concezione che la società ha della natura e dei diritti della famiglia, e li mette seriamente in pericolo.
- Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevoli e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev’essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni.
Tuttavia, la doverosa reazione alle ingiustizie commesse contro le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’affermazione che la condizione omosessuale non sia disordinata. Quando tale affermazione viene accolta e di conseguenza l’attività omosessuale è accettata come buona, oppure quando viene introdotta una legislazione civile per proteggere un comportamento al quale nessuno può rivendicare un qualsiasi diritto, né la Chiesa né la società nel suo complesso dovrebbero poi sorprendersi se anche altre opinioni e pratiche distorte guadagnano terreno e se i comportamenti irrazionali e violenti aumentano.
- Alcuni sostengono che la tendenza omosessuale, in certi casi, non è il risultato di una scelta deliberata e che la persona omosessuale non ha alternative, ma è costretta a comportarsi in modo omosessuale. Di conseguenza si afferma che essa agirebbe in questi casi senza colpa, non essendo veramente libera.
A questo proposito è necessario rifarsi alla saggia tradizione morale della Chiesa, la quale mette in guardia dalle generalizzazioni nel giudizio dei casi singoli. Di fatto in un caso determinato possono essere esistite nel passato e possono tuttora sussistere circostanze tali da ridurre o addirittura da togliere la colpevolezza del singolo; altre circostanze al contrario possono accrescerla. Dev’essere comunque evitata la presunzione infondata e umiliante che il comportamento omosessuale delle persone omosessuali sia sempre e totalmente soggetto a coazione e pertanto senza colpa. In realtà anche nelle persone con tendenza omosessuale dev’essere riconosciuta quella libertà fondamentale che caratterizza la persona umana e le conferisce la sua particolare dignità.

La persona umana, creata a immagine e somiglianza di Dio, non può essere definita in modo adeguato con un riduttivo riferimento solo al suo orientamento sessuale. Qualsiasi persona che vive sulla faccia della terra ha problemi e difficoltà personali, ma anche opportunità di crescita, risorse, talenti e doni propri. La Chiesa offre quel contesto del quale oggi si sente una estrema esigenza per la cura della persona umana, proprio quando rifiuta di considerare la persona puramente come un «eterosessuale» o un «omosessuale» e sottolinea che ognuno ha la stessa identità fondamentale: essere creatura e, per grazia, figlio di Dio, erede della vita eterna.



Alla Lettera ai vescovi è stata aggiunta in successive edizioni un’Appendice che recita: Alcune considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non-discriminazione delle persone omosessuali.
Premessa
Recentemente, in diversi luoghi è stata proposta una legislazione che renderebbe illegale una discriminazione sulla base della tendenza sessuale. In alcune città le autorità municipali hanno reso accessibile un’edilizia pubblica, per altro riservata a famiglie, a coppie omosessuali (ed eterosessuali non sposate). Tali iniziative, anche laddove sembrano più dirette ad offrire un sostegno a diritti civili fondamentali che con indulgenza nei confronti dell’attività o di uno stile di vita omosessuale, possono di fatto avere un impatto negativo sulla famiglia e sulla società. Ad esempio, sono spesse implicati problemi come l’adozione di bambini, l’assunzione di insegnanti, la necessità di case da parte di autentiche famiglie, legittime preoccupazioni dei proprietari di case nel selezionare potenziali affittuari.
Mentre sarebbe impossibile ipotizzare ogni possibile conseguenza di proposte legislative in questo settore, le seguenti osservazioni cercheranno di indicare alcuni principi e distinzioni di natura generale che dovrebbero essere prese in considerazione dal coscienzioso legislatore, elettore, o autorità ecclesiale che si trovi di fronte a tali problemi.
La prima sezione richiamerà passi significativi dalla
Lettera ai vescovi della chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali pubblicata nel 1986 dalla Congregazione per la dottrina della fede. La seconda sezione tratterà della loro applicazione.
A.
[Passi tratti da ciò che avete letto sopra]
B.
Applicazioni
- La «tendenza sessuale» non costituisce una qualità paragonabile alla razza, all’origine etica, ecc. rispetto alla non-discriminazione. Diversamente da queste, la tendenza omosessuale è un disordine oggettivo e richiama una preoccupazione morale.
- Vi sono ambiti nei quali non è ingiusta discriminazione tener conto della tendenza sessuale: per esempio nella collocazione di bambini per adozione o affido, nell’assunzione di insegnanti o allenatori di atletica, e nel servizio militare.
- Includere la «tendenza omosessuale» fra le considerazioni sulla base delle quali è illegale discriminare può facilmente portare a ritenere l’omosessualità quale fonte positiva di diritti umani, ad esempio, in riferimento alla cosiddetta «affermative action» o trattamento preferenziale nelle pratiche di assunzione. Ciò è tanto più deleterio dal momento che non vi è un diritto all’omosessualità che pertanto non dovrebbe costituire la base per rivendicazioni giudiziali. Il passaggio dal riconoscimento dell’omosessualità come fattore in base al quale è illegale discriminare può portare facilmente, se non automaticamente, alla protezione legislativa e alla promozione dell’omosessualità. L’omosessualità di una persona sarebbe invocata in opposizione a una asserita discriminazione e così l’esercizio dei diritti sarebbe difeso precisamente attraverso l’affermazione della condizione omosessuale invece che nei termini di una violazione di diritti umani fondamentali.
- La «tendenza sessuale» di una persona non è paragonabile alla razza, al sesso, all’età, ecc. anche per un’altra ragione che merita attenzione, oltre quella sopramenzionata. La tendenza sessuale di un individuo non né in genere nota ad altri a meno che egli identifichi pubblicamente se stesso come avente questa tendenza o almeno qualche comportamento esterno lo manifesti. Di regola, la maggioranza delle persone a tendenza omosessuale che cercano di condurre una vita casta non rende pubblica la sua tendenza sessuale. Di conseguenza il problema della discriminazione in termini di impiego, alloggio, ecc. normalmente non si pone.
Le persone omosessuali che dichiarano la loro omosessualità sono in genere proprio quelle che ritengono il comportamento o lo stile di vita omosessuale essere «indifferente o addirittura buono», e quindi degno di approvazione pubblica. È all’interno di questo gruppo di persone che si possono trovare più facilmente coloro che cercano di «manipolare la chiesa conquistandosi il sostengo, spesso in buona fede, dei suoi pastori, nello sforzo volto a cambiare le norme della legislazione civile», coloro che usano la tattica di affermare con toni di protesta che «qualsiasi critica o riserva nei confronti delle persone omosessuali… è semplicemente una forma di ingiusta discriminazione».
Inoltre, vi è il pericolo che una legislazione che faccia dell’omosessualità una base per avere dei diritti possa di fatto incoraggiare una persona con tendenza omosessuale a dichiarare la sua omosessualità o addirittura a cercare un partner allo scopo di sfruttare le disposizioni di legge.



In questa Lettera, come avrete notato, non si affronta direttamente il problema del matrimonio tra omosessuali, ma comunque è spiegato, come avete letto, che l’unione sponsale è previsto che avvenga tra un uomo e una donna, perché soltanto essi, nella loro complementarietà (anche dal punto di vista scientifico), possono dar vita a una famiglia, cioè alla continuazione della specie (c’è una bella lettera dedicata alla preparazione dei fidanzati al matrimonio e alla famiglia in cui si evidenzia proprio il legame forte, naturale tra matrimonio e famiglia).
Altra cosa è il matrimonio civile o il contratto stipulato per ragioni varie, soprattutto finanziarie. Quest’ultimo per me andrebbe senz’altro introdotto ovunque, per riconoscere alcuni diritti (bisogna vedere quali) alla persona che realmente si prende cura dell’altra (in molti Paesi c’è già, ad es. Francia e Inghilterra, dove in questi giorni si discute proprio di questi temi)
Non so se esistano lettere + recenti della Chiesa su questi temi, m’informerò, comunque quella è la linea logicamente, e sostanzialmente non può mutare.




Cannot control this... this thing called Lene
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Len
Fan

Posted - 28/04/2005 :  15:42:53  Show Profile  Reply with Quote
quote:
Originally posted by ambrogivs

Len,scherzi???
SEI MALATA!!!

Ovviamente scherzo(io...c'è chi lo pensa davvero)




ihih so bene che c'è gente che lo pensa davvero...ma a quel punto non sono io la malata! cmq tranquillo...io nn mela prendo mica! Io vivo tranquillissima lo stesso,qualunque cosa mi venga detta! Sono circondata da tantissima gente a posto,sto bene..e questo mi basta!

quote:
Originally posted by Phoenixcc
l'unica cosa che non posso accettare è l'adozione, ma per il solo motivo che secondo me non sarebbe una giusta educazione sessuale per un bambino. Come tu stessa hai detto, ovvero a 5 anni un bambino non capisce molto del sesso. No?

però scusate..a questo punto se un bambino adottato da una coppia omo secondo voi non nn riceve una "giusta educazione sessuale"...vuol dire che un bambino che ha per genitori una coppia etero riceverà per certo una" giusta educazione sessuale"?
ma non sono gay o lsb anche molte persone nate,o adottate,da una coppia etero?..persone che in teoria avrebbero dovuto ricevere una "giusta educazione sessuale"...allora mi chiedo...dove sta la differenza? non c'entra l'educazione qui...una persona scopre da sola di essere gay o lsb...i genitori nn c'entrano..o c'entrano poco. I genitori nn dovrebbero educare un bambino ad amare una bambina...o una bambina ad amare un bambino...dovrebbero semplicemente insegnare ad amare e rispettare il prossimo,il che è fondamentale. I genitori,o chi per loro,nn dovrebbero imporre in questo senso qualcosa al figlio secondo me..loro gli insegnano i principi fondamentali ma sarà poi il bambino che crescendo seguirà e svilupperà i suoi istinti. Secondo me un bambino vivrebbe solo male,con un senso anche di colpa a volte,una sua eventuale omosessualità se fin da piccolo gli sono stati imposti determinati valori. Almeno questo è quello che penso.
I miei genitori sono ovviamente al 1000% etero,e anche mio fratello + grande,perciò come esempio ho sempre avuto "un esempio etero"..chiamiamolo così.. questo nn mi ha certo impedito di cambiare e capire quello che voglio davvero....soloper dire che anche se si èfigli di persone etero nn è detto ke si diventi per forza etero...perciò il fatto che una coppia omo che adotta dei figli possa essere "pericolosa" per l'educazione sessuale del bambino...bè..io nn sono molto d'accordo. Alla fine se a un ragazzo piacciono le ragazze( o viceversa) è lui è solo lui che può saperlo!! e questa sua "scelta" non dipende certo da nessun altro che non sia lui stesso!

..mmm...oradevoleggere ilpost di marko...

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Len
You live inside of me Lene..
Le persone cambiano e si dimenticano di avvisare gli altri. ....VIVI E LASCIA VIVERE!!
Vivo lassù..senza limiti di spazio,senza limiti di tempo..sono uno spirito libero nessuno potrà mai conquistarmi..a meno che non si presenti sotto forma di pizza!!^^ -Nuvola-
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