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Matty
Fan
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Posted - 05/03/2006 : 14:12:17
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Ho fatto la ricerca mi pare che non fosse stato mai aperto un topic su questo argomento, a chi va replichi. Se possiamo parliamone civilmente senza scadere in assurde " litigate virtuali " che nn ho mai condiviso in sto forum.
IO PARTO DA QUESTA IDEA: QUALSIASI PERSONA UOMO, DONNA, GAY, LESBICA CHE SIA SE HA BISOGNO DI FARE CARRIERA PER SENTIRSI QUALCUNO...... A ME FA TRISTEZZA..... DIRE CHE SIAMO TUTTI UGUALI E' UN SHEMENZA, SIAMO TUTTI UGUALI DAVANTI A DIO E LO DOVREMMO ESSERE NEI DIRITTI E IN TRIBUNALE, MA PER CARATTERISTICHE FISICHE E PSICOLOGICHE, UOMO, DONNA, GAY E LESBICHE SONO PERSONE DIFFERENTI, L'UNA DALL'ALTRA..... NON CREDO A QUELLI CHE SI RIEMPIONO LA BOCCA DI ELOGI ALLA DONNA DICENDO CHE ESSERE SUPERIORE PER BELLEZZA ETC....SONO COSE SCONTATE, PER FARE I POETI... L'UOMO HA BISOGNO DELLA DONNA QUANTO LA DONNA DELL'UOMO....NE LA FIGURA DELL'UOMO E' PIU' NOBILE DI QUELLA DELLA DONNA NE QUELLA DELLA DONNA LA E' PIU' DI QUELLA DELL'UOMO. Matty
P.S. E' SOLO LA MIA OPINIONE. |
Edited by - Matty on 05/03/2006 14:39:47 |
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Maury
Fan
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Posted - 05/03/2006 : 14:25:24
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Beh concordo, la carriera non è tutto. Però a me fa tristezza anche chi si accontenta di vivere all'ombra di un'altra persona per essere felice e attenzione, non parlo di amore (perchè è la cosa più bella che esista, davanti al quale anche l'esigenza di una carriera impallidisce) ma parlo di chi annulla la propria individualità e personalità in favore di una vita finta, solo per creare una falsa felicità davanti agli altri |
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ambrogivs
Fan
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Posted - 06/03/2006 : 01:49:47
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Perché:
-Se ci sono 2 carriere in ballo,quella "sacrificata" deve essere sempre la carriera femminile? -L'uomo è dongiovanni,la donna è z*****a?
...Ma anche perché:
-L'uomo deve pagare il conto al ristorante? -L'uomo deve essere "cavaliere",la donna non può essere "cavallerizza"(neologismo)?
Tutte scorie di un passato che non ci appartiene più.E che,in quanto scorie,dovrebbero scomparire.Ma,ahimè ce ne sono talmente tante in giro...
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Matty
Fan
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Posted - 06/03/2006 : 12:08:37
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Sul primo punto penso che se uno " sacrifica " qualcosa per i figli parte già da un punto di vista sbagliato e si rovina la vita, perchè nn deve essere un " sacrificio " ma un " piacere " crescere i figli. Senza generalizzare più di tanto è ovvio che l'istinto materno è femminile e che l'uomo essendo più forte fisicamente è portato a poter fare un numero maggiore di lavori, anche quelli da cammallo, oltre che quelli " intellettuali " su cui uomo e donna dovrebbero avere teoricamente le stesse possibilità....
Sul secondo punto, beh è meno importante, e non credo che i maschi genovesi siano così cavalieri........quello dipende da coppia a coppia.....non è una regola.... Matty |
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KGB
Fan
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Posted - 06/03/2006 : 16:52:11
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quote: Originally posted by Matty
Sul primo punto penso che se uno " sacrifica " qualcosa per i figli parte già da un punto di vista sbagliato e si rovina la vita, perchè nn deve essere un " sacrificio " ma un " piacere " crescere i figli. Senza generalizzare più di tanto è ovvio che l'istinto materno è femminile e che l'uomo essendo più forte fisicamente è portato a poter fare un numero maggiore di lavori, anche quelli da cammallo, oltre che quelli " intellettuali " su cui uomo e donna dovrebbero avere teoricamente le stesse possibilità....
Sul secondo punto, beh è meno importante, e non credo che i maschi genovesi siano così cavalieri........quello dipende da coppia a coppia.....non è una regola.... Matty
Concordo pienamente con te!!!
Don't become a success person, but a worth one. - A. Einstein
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President
Fan
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Posted - 08/03/2006 : 13:55:14
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8 Marzo
fonte: Tiscali.it
Le origini della festa dell'8 Marzo sono incerte. La più attendibile è quella che fa risalire questa data al 1908, quando le operaie dell'industria tessile Cotton di New York, scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, ma l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Scoppiò un incendio e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Tra loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano di affrancarsi dalla miseria con il lavoro. In ricordo di questa tragedia, Rosa Luxemburg propose questa data come una giornata di lotta internazionale, a favore delle donne. Non una festa, dunque, ma un giorno per riflettere sulla condizione femminile e per organizzare lotte per migliorare le condizioni di vita della donna: in questo modo la data dell'8 marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il proprio riscatto. Nel corso degli anni si è però perduto il vero significato di questa ricorrenza con la maggioranza delle donne occidentali che approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione".
Un pensiero a tutte le donne.
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Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita... |
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