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Franko
Fan
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Posted - 18/11/2006 : 15:40:14
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quote: Originally posted by chiarina88 Beh..mi sembra che queste persone ci guadagnino un bel po' su queste cose e non lo trovo giusto, non gli farebbe male provare x un po' cosa sia la vera fatica, tornare a casa dopo otto ore di lavoro.. un po' di sana fatica..
Ma cosa dici??Il loro è un lavoro fanno gli svilupattori, lavorano come le persone dietro a un film o dietro alla produzione di un cd. Ho letto anche il topic di Marco, forse è andato un po OT. Cmq credo sempre di piu che in Italia di videogioco si capisce ben poco....
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Edited by - Franko on 18/11/2006 20:11:33 |
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DarKlaus
Staff / Moderatore
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Posted - 19/11/2006 : 13:29:30
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Consiglierei di dare una letta qui. Tra l'altro, visto che c'è anche un'immagine, ci terrei a far presente che tutta la ridicola montautra dello scandalo inizia già dalla copertina della rivista Panorama. Per i non addetti farà scandalo e orrore leggere "vince chi seppellisce viva una bambina". Per gli "addetti" è semplicemente ridicolo. Già il concetto di vittoria prevederebbe una sfida che nel gioco non c'è (il che la dimostra tutta sulla capacità dell'autore di capirci di videogiochi). Si vince una partita, un'avventura semmai si finisce solamente. E verrebbe già da dubitare sul fatto che lo scopo di un gioco sia il seppellimento (a maggior ragione se impersoni quella che deve essere seppellita... ma come l'ha visto bene il gioco quel tizio là ). E' un'informazione totalmente distorta e di parte (come è scritto nell'articolo riportato sopra) e assolutamente dannosa.
Piove piove sulle case piove dappertutto anche dentro me Piove piove sulle cose piove dentro l'anima e non so cos'è...
Dolcenera - Piove
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riccardino
Fan
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Posted - 20/11/2006 : 18:16:45
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La descrizione di Castellano sulle scene del videogioco mi pare molto dettagliata. Se non si è inventato tutto (il WC, le gonne alzate, le dita leccate, le forchette, ecc...), condivido il disgusto di Chiarina per queste scene. |
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DarKlaus
Staff / Moderatore
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Posted - 20/11/2006 : 21:48:53
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Penso di non scrivere più niente qui dentro perchè ormai credo di aver detto tutto. Voglio solo rispondere a Riccardino per puntualizzare alcune cose. Non pretendo di convincerlo come non pretendo di convincere nessuno. Ognuno si fa le sue idee ma voglio invitare a riflettere se sia giusto farsi un'idea su una base di partenza distorta e in malafede da parte di chi ha semplicemente l'opportunità, quindi il grande potere, di scrivere, senza controllo di veridicità, quello che vuole potendo influenzare decisamente chi lo legge e l'opinione pubblica intera. Questo era, per stessa ammissione dell'autore, lo scopo dell'articolo.
La questione secondo me non è essersi inventati o meno le scene (basta andare sul sito di panorama per vedere le foto delle scene descritte) o che la descrizione sia dettagliata. Quello che viene descritto va inserito in un contesto e se la descrizione del contesto, per far risultare tutto spregevole, è del tutto distorta, ecco che l'articolo risulta distorto, superficiale, poco attendibile ed esagerato. Che l'articolo sia distorto e di parte lo si vede benissimo. Che bisogno c'è di scrivere in copertina, a caratteri cubitali, che "vince chi seppellisce viva una bambina", volendo far credere che lo scopo del gioco sia questo, se poi la realtà dei fatti è che 1)tu non sei quello che seppellisce ma quello che viene seppellito (la violenza non la fai, semmai la subisci) 2)il seppellimento non è un'azione del gioco ma una scena di intramezzo che per di più rappresenta un sogno e non un "fatto reale". Una persona nei suoi sogni/incubi, volente o nolente, può vivere e vedere anche cose peggiori di quelle descritte dal giornalista che ha ben dimostrato di non sapere ciò di cui stesse parlando. Quello che si è limitato a fare è stato inserire il gioco, vedere la presentazione e giocarci un po' (forse ma non ne sarei così sicuro... se poi non è abituato a giocare mi immagino come lo avrà fatto). Probabilmente ha visto delle scene che vanno forse oltre il comune senso di moralità della maggioranza delle persone e ha voluto isolarle per farle apparire come tremendamente schifose senza considerare nè riportare il contesto in cui avvengono. Questo non è giusto e questa non è informazione. E' disinformazione ed è per di più pretestuosa. A mio modo di vedere più scandalosa del gioco in sè, che nessuno ti obbliga a comprare. Nessuno ti obbliga nemmeno ad ascoltare i tg o a comprare i giornali, ma alla fine secondo voi saranno più quelli che compreranno il gioco (tutta sta pubblicità negativa in fondo è pubblicità e il gioco potrebbe far successo anche solo per questo) o quelli che senza neanche sapere cosa sia lo hanno marchiato in base alle falsità dette sul suo conto? Che poi al giornalista e a molti di voi certe immagini possano dare fastidio a prescindere è un altro discorso ma questo accanimento sulla base di un articolo squallido mi sembra esagerato perchè la maggior parte di quelli che si sono mostrati sdegnati all'atto pratico non ha voluto neanche informarsi sull'effettiva realtà dei fatti dando per scontato che l'autore avesse ragione. E se quel giornalista avesse scritto qualcosa di simile su altre cose? Visto che qualcuno (mi pare franko) l'ha nominato e l'ho rivisto proprio ieri su rete 4, prendiamo kill bill. Se il giornalista avesse voluto denunciare lo scempio, l'orrore e la violenza del cinema moderno avrebbe messo solo in risalto alcuni fatti "corpi spappolati, zampilli, anzi fontane di sangue, teste mozzate e cervelli esposti". Sono cose che accadono e si vedono in kill bill ma dette così sono del tutto decontestualizzate. E non credo nemmeno che la visione di quel film (sconsigliato a un pubblico al di sotto dei 14, due anni in meno di quello previsto per il videogioco che non ha queste scene così fisicamente crude) abbia aumentato il grado di violenza giovanile. Probabilmente la maggior parte di voi avranno visto quel film e lo avranno anche apprezzato (almeno a giudicare dal successo che ha avuto e dall'apprezzamento generale per Tarantino). Vi sareste ritrovati allora in una descrizione semplicistica e fuorviante come quella di prima? E così per molti altri film. Non esistono per caso film che mettono in relazione la sessualità con minorenni? Mediaset (la stessa dello scandalizzato tg 5 che ha dato tanta eco alla notizia) per una settimana ha bombardato morbosamente Italia 1 di pubblicità del film "thirteen" (andatevi un po' a vedere la copertina e ditemi se allora per voi non è immorale anche quella visto l'atteggiamento delle due ragazzine) calcando molto la mano sull'argomento trattato. Perchè nessuno ha aperto bocca nè sul film, nè sulla pubblicità? Eppure il film mette in relazione ragazzine tredicenni con sesso e droga. E' l'unico? No... basta prendetre il film di sottofondo al video di WIH. Minorenni alle prese con droga e sesso. Mi immaginerei già la vostra risposta indignata se un giornalista avesse detto che la musica moderna è immorale e così Lene per aver prestato le sue canzone a film scandalosi con scene ripugnanti (anche schpaa è a carattere forte da quello che ho capito) decontestualizzandola dal contesto e decontestualizzando le scene dal film dal suo possibile significato finale. Il significato finale di quel gioco non lo so ma sicuramente può essere visto nell'ottica del suo scopo. Dobbiamo salvarci! Non dobbiamo fare violenza sulle bambine ma qualcuno (e tutti i pecoroni dietro) ha pensato bene di far passare tutto il contrario.
Altro articolo da leggere per farsi un'idea più reale Una recensione del gioco (in inglese) con link a filmati. Non li ho visti. Cmq a vedere la recensione, sembra che lo scandalo peggiore sia che il gioco faccia anche schifo (ma non per quello che ci ha detto Castellano). Ha preso solo 6,5. Come ho letto nel link di sopra, evidentemente gli hanno fatto tanta pubblicità immeritata.
Piove piove sulle case piove dappertutto anche dentro me Piove piove sulle cose piove dentro l'anima e non so cos'è...
Dolcenera - Piove
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Newtti
Fan
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Posted - 20/11/2006 : 22:14:59
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Premetto che nn ho letto tutto l'articolo,ne ho letto tutte le risposte(o al momento avrei un paio d'anni in + : P)
Rule Of Rose è un Survival Horror,niente di + niente di -,come Silent Hill o Resident Evil...come hanno gia detto ,molto di quanto detto in giro è distorto ed inventato...se io ho voglia di un gioco che dia adrenalina,ne ho il pieno diritto. Se una madre compra al figlio di 5 anni un gioco solo per maggiori di 16 anni,sa cosa compra,poi non può rompere le così dette. Personalmente mia madre fino ai 14 anni mi ha proibito GTA,poi ha semplicemente detto "non hai + 2 anni,sai che è un gioco,che male c'è?",e sono d'accordo...è un gioco,adatto come viene detto ai maggiori di 16 anni,se un ragazzino di 8 anni lo compra e si impressiona,è lui che ha sbagliato,non chi ha prodotto il gioco. Ma poi scusate,fa + impressione Rule Of Rose(che oltretutto a grafica fa schifo durante il gioco...e poi in giappone ha venduto poco,qui venderà solo per la pubblicità fatta dai mass media)o i morti che ci propina ogni giorno il telegiornale? Concludo dicendo solo una cosa: io sto gioco lo compro solo per andare contro i "benpensanti"(e notare bene: non intendo chi dice "non compro il gioco a mio figlio di 5 anni" o "a me personalmente fa schifo un gioco così",ma chi dice "un gioco così è diseducativo,andrebbe proibito bla bla") |
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riccardino
Fan
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Posted - 21/11/2006 : 13:45:17
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Newtti mettiti bene in testa che io non sono nè un moralista nè un benpensante, ma semplicemente una persona che detesta la violenza, di qualunque tipo essa sia, vuoi per fede religiosa, vuoi per l'educazione ricevuta. Visto che il tema in questione sono i videogiochi feroci in generale, da cui l'articolo di Castellano prende spunto, permettete tu e Darklaus che io possa essere disgustato dalla violenza anche solo virtuale, senza che mi accusiate di moralismo? Permettete che io abbia dei dubbi sul fatto che certi videogiochi possano essere diseducativi se dati in pasto a ragazzi psicolabili anche maggiori di 16 anni, che un giorno potrebbero avere voglia di sperimentare nella realtà ciò che essi praticano nel virtuale? Permettete che io proponga come soluzione la non commercializzazione di certi prodotti per salvaguardare i ragazzi più vulnerabili? Anche se non condividete il mio pensiero e le mie soluzioni, vi pregherei di evitare giudizi affrettati e sbagliati sul sottoscritto. Grazie. |
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President
Fan
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Posted - 21/11/2006 : 14:09:51
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Sono d'accordo con Riccardino. In questo topic si sta parzialmente ripetendo l'errore del topic da me aperto sull'odio verso Roma. Anche quel topic si apriva con un articolo, ed anche lì si è finiti per parlare solo del caso specifico senza allargare il discorso.
Intendo dire che Claus sta giustamente attaccando quell'articolo probabilmente scritto in malafede e con pregiudizio (esistono ancora articoli giornalistici obiettivi e senza pregiudizi?), ma a me sembra un'ececssiva difesa di tutti i videogiochi violenti. Ci si sta allontanando dal tema centrale che chiarina (più o meno giustamente) voleva farci notare con quell'articolo, e cioè il fatto che l'eccessiva violenza dei videogiochi influisce negativamente sui bambini e sulle persone psicolabili.
Non basta dire che ognuno è libero di comprare ed usare le cose con la propria testa, perchè non tutti ce l'hanno... Altrimenti potremmo mettere film pornografici in prima TV sulla RAI giustificandoci con l'autocontrollo che ognuno di noi dobvrebbe avere... Invece non può essere così, le categorie inferiori vanno tutelate. Se Domle e Claus usano videogiochi violenti senza problemi sono liberissimi di farlo (infatti come dicevo di là è scorretto attaccare la categoria dei videogiochi o dei programmatori), ma bisogna evitare che queste cose, come ogni tipo di violenza gratuita, venga a contatto con bambini e persone particolarmente suscettibili. Non possiamo fregarcene.
Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita... |
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Franko
Fan
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Posted - 21/11/2006 : 14:12:50
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quote: Originally posted by riccardino Permettete che io proponga come soluzione la non commercializzazione di certi prodotti per salvaguardare i ragazzi più vulnerabili?
Su questo punto non sono d'accordo, sono contro il proibizionismo, voglio la liberta commerciale e devo essere libero di scegliere cio che fare e cosa comprare.
p.s.:Scommetto che sto Castellano non abbia mai giocato a un videogioco o si sia risvegliato dopo 20 anni di ibernazione
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Newtti
Fan
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Posted - 21/11/2006 : 14:35:01
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Come ha risposto Franko,bisogna essere liberi di scegliere cosa comprare...non dico che la violenza sia un bene,ma bisogna vedere che tipo di violenza,perchè un conto è alla GTA,un conto è alla Survival Horror,che presenta lotte contro mostri..a questo punto andrebbero banditi anche Buffy e Streghe come telefilm,eppure nonostante la violenza buffy viene studiata in un'università americana.. Per carità,sono d'accordo che bisogna tutelare i più piccoli e le persone più fragili,ma anche loro devono fare attenzione...se un venditore vende un gioco ad un bimbo di 8 anni,o se la madre glie lo prende,la colpa è sua...se una persona più "fragile" lo compra,sa benissimo che può impressionarsi,se lo compra la colpa è solo sua..è giusto avvertire,ma dopo un certo limite la colpa è di chi compra le cose,io se so che un gioco mi può impressionare (Medal Of Honor mi ha sempre impressionato,quindi non l'ho mai preso) non lo prendo,non è che mi metto a fare una crociata contro il gioco(e non parlo di utenti qui del forum,ma di telegiornali e e giornali che lo stanno rendendo peggio di una caccia alle streghe) |
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DarKlaus
Staff / Moderatore
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Posted - 21/11/2006 : 15:26:54
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quote: Originally posted by President
Non basta dire che ognuno è libero di comprare ed usare le cose con la propria testa, perchè non tutti ce l'hanno... Altrimenti potremmo mettere film pornografici in prima TV sulla RAI giustificandoci con l'autocontrollo che ognuno di noi dobvrebbe avere... Invece non può essere così, le categorie inferiori vanno tutelate.
Non volevo rispondere più ma sono stato chiamato direttamente in causa e mi sento di specificare alcune cose.
Le categorie televisive, come sappiamo, sono tutelate dal codice di autoregolamentazione che prevede diverse fasce d'età durante la giornata e programmazioni adeguate. Resta che se la Rai (o chicchessia) volesse trasmettere un film violento può benissimo farlo negli orari concessi o in quelli non propriamente concessi con l'uso del bollino rosso. Quindi non capisco dove sia la differenza. I film violenti sono trasmessi (ho detto giusto ieri di aver visto Kill Bill su rete4) e nessuno chiede di vietare la loro trasmissione. I videogiochi hanno un autoregolamentazione che, come il bollino verde-giallo-rosso della tv, dichiara il target di destinazione del prodotto. Trovo anche assurdo l'intervento del ministro a tal proposito ch eprima di parlare non è neanche andato a documentarsi sull'eventuale esistenza di questo codice. Perchè in questo caso si richiede un proibizionismo che nel caso della televisione non viene richiesto? I motivi sono molteplici, uno dei quali è sicuramente la diffusione di massa della tv e l'accettazione di essa mentre il mondo "underground" videoludico, musicale e fumettistico, per scarsa conoscenza, sono ovviamente vittima di inquisizione e caccia alle streghe. Anche il treno era considerato uno strumento del demonio... Ci rendiamo conto che un bambino può trovare il modo di giocare a un gioco violento con la stessa semplicità con cui potrebbe accendere la tv di notte e vedere programmi e trasmissioni sconsigliate alla sua età? Perchè la televisione sì e il gioco no? A conti fatti il gioco è rivolto senza dubbio a una fetta di pubblico minore di quella televisiva. Non è una questione di testa e autocontrollo come dici tu. Io non credo di averlo detto e non pretendo certamente che un bambino di 5 anni abbia un autocontrollo. Ho parlato semmai anche di cervello (come intelligenza, riferita ovviamente a chi si presume abbia la maturità per averla e l'indicazione dell'età sulle scatole dei videogiochi vuol dire che chi li crea ne tiene conto), ma soprattutto di educazione e ancor più di coscienza. Ma non quella dei figli, quella dei genitori (l'educazione il bambino non se la fa da solo, sono i genitori a dovergliela dare), che se ne fregano di quello che mettono in mano ai figli, e in parte dei negozianti che pur di vendere si disinteressano dell'età del compratore (ma è lo stesso per alcol e sigarette per dire). Se poi non si parla solo di minori ma anche di psicolabili e della loro difesa, allora dobbiamo tenere conto del fatto che questi non sono certo solo adolescenti. Anche gli adulti, non sottoponibili ad alcun controllo, lo sono. Non trovi che secondo questo ragionamento, a maggior ragione, il proibizionismo in loro tutela dovrebbe riguardare ogni aspetto della società, specialmente quelli di massa (tv, giornali, radio) e non solo i videogiochi? E torno al fatto che nessuno chiede di proibire totalmente la trasmissione di programmi violenti che possono essere visti sicuramente da più gente di quella che può giocare ad un videogioco. Se ci limitassimo alla questione dell'autocontrollo allora dovresti essere totalmente contrario alla trasmissione televisiva di contenuti violenti in qualsiasi orario, ma non lo sei. Se dici "Altrimenti potremmo mettere film pornografici in prima TV sulla RAI giustificandoci con l'autocontrollo che ognuno di noi dobvrebbe avere..." è evidente che di contro ne accetti la trasmissione in seconda serata per chi ha l'età adatta ad essi. Quindi dovresti accettare anche che i videogiochi violenti siano liberamente venduti a chi ha l'età giusta per acquistarli. Al contrario di quello che pensa Riccardino, sono favorevolissimo ad una forma di controllo, ma non al proibizionismo nè alla censura (molti di voi non sapranno che alcuni videogiochi in passato, nella versione europea, sono stati censurati di alcune scene ritenute inadatte al pubblico europeo e alla sua moralità diversa da quella giapponese) Il mio discorso è rimasto spesso nell'ambito dell'articolo e del gioco citato per dimostrare una malafede che purtroppo non è solo di questo articolo ma della gran parte degli articoli di questo stampo, scritti da persone inadeguate e che purtroppo si ripetono periodicamente (ma vale anche per le castronerie dette sui videogiochi non violenti) gettando spesso inutile fango sui giochi e su chi li gioca. Quello che penso e ho scritto è però un pensiero generale, tanto che il discorso poi non era così stretto. L'ho allargato anche a settori equivalenti mettendo in risalto, come ora, l'accanimento e il modo di fare nei confronti di un settore che non ha nulla di diverso da altri. E' vero che vanno tutelati tutti ma è vero anche che gli psicolabili e quelli influenzabili sono una stretta minoranza del popolo dei giocatori. Faccio un esempio che sicuramente capirai. La tifoseria romanista è una bella tifoseria. Purtroppo bastano 4 deficienti a marchiarla per intero, agli occhi degli esterni, come una tifoseria violenta. Dovremmo per questo proibire lo stadio ai tifosi affermando che il calcio, o il tifo, possono dare alla testa e scatenare un'ondata di violenza? Ovvio che no. Ma non sarebbe neanche giusto denunciare magari che quei tifosi sono violenti perchè giocavano ai videogiochi e trovare così semplicisticamente il capro espiatorio per comportamenti che non possono essere imputati solamente a un aspetto marginale della vita sociale che ci mostra violenza (vera) ovunque.
X Riccardino: (e per tutti:Prima che poi si cominci a pensare che ci sia un'aria pesante e si discuta, quello che sto per scrivere non è minimamente una discussione e va letto con tono e senso tranquillo ed esplicativo che non hanno nulla a che vedere con un attacco personale). "Visto che il tema in questione sono i videogiochi feroci in generale, da cui l'articolo di Castellano prende spunto, permettete tu e Darklaus che io possa essere disgustato dalla violenza anche solo virtuale, senza che mi accusiate di moralismo?" Puoi anche generalizzare sui videogiochi feroci, ma ti chiederei di non farlo sulle persone. Ho espressamente detto che non ho nulla da dire sul fatto che a qualcuno certe immagini possano dare fastidio e quindi ti ho ampiamente permesso di essere disgustato. Ho appena riletto tutti i miei interventi (e capisco chi mi odia per la lunghezza) e so di aver usato più volte la parola moralismo ma solo una volta, in uno dei primi post ma non riferito espressamente a nessuno, in senso leggermente negativo. Nelle restanti ho parlato solo di morale e moralismo nel loro significato letterale. Non ti ho accusato di moralismo (men che meno inteso come bigottismo che è il suo senso spregiativo), nè ti ho giudicato, quindi non generalizzare i miei discorsi con quelli di Newtti che tra l'altro non si è preso neanche la briga di leggere (come ha detto lui stesso) gli interventi prima del suo. Quindi nel mio caso non credo ci possano essere giudizi affrettati e sbagliati su di te (che non mi interessano minimamente. Probabilmente, a mio modo di vedere, è stato più affrettato e giudicante un tuo vecchio "mi dispiace per te" nei miei confronti in una vecchia discussione religiosa). Che io abbia risposto a una tua affermazione non vuol dire che io ti abbia giudicato perchè anch'io ho espresso il mio parere spiegando i motivi per cui ne ero contrario assolutamente senza giudicare le persone, ma solo le reazioni che a mio parere, e mi sarà permesso esprimerlo, erano esagerate. Tu stesso non hai parlato poi di videogiochi in generale ma ti sei riferito, nel penultimo post, a Castellano, alla sua descrizione e al contenuto delle immagini di quel videogioco e io a quello ho risposto.
Piove piove sulle case piove dappertutto anche dentro me Piove piove sulle cose piove dentro l'anima e non so cos'è...
Dolcenera - Piove
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President
Fan
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Posted - 21/11/2006 : 16:27:01
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quote: Originally posted by DarKlaus Se ci limitassimo alla questione dell'autocontrollo allora dovresti essere totalmente contrario alla trasmissione televisiva di contenuti violenti in qualsiasi orario, ma non lo sei.
Se hai letto anche i miei precedenti post avrai capito che sono contrario ad ogni forma di violenza gratuita espressa in TV o altrove. Se vuoi lo riscrivo ancora una volta... quote: Se dici "Altrimenti potremmo mettere film pornografici in prima TV sulla RAI giustificandoci con l'autocontrollo che ognuno di noi dobvrebbe avere..." è evidente che di contro ne accetti la trasmissione in seconda serata per chi ha l'età adatta ad essi.
Beh, così mi metti in bocca parole che non ho detto. Se dico "non fumo sigarette" non dedurre che è come se avessi detto "fumo tanti sigari"... no? Il mio esempio di porno in prima serata era per renderlo più "eclatante" ma è ovvio che sarebbe scorretto e pericoloso trasmetterlo anche di notte... Pensavo l'avessi capito, Cla..
Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita... |
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riccardino
Fan
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Posted - 21/11/2006 : 17:18:04
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quote: Originally posted by President
quote: Originally posted by DarKlaus Se ci limitassimo alla questione dell'autocontrollo allora dovresti essere totalmente contrario alla trasmissione televisiva di contenuti violenti in qualsiasi orario, ma non lo sei.
Se hai letto anche i miei precedenti post avrai capito che sono contrario ad ogni forma di violenza gratuita espressa in TV o altrove. Se vuoi lo riscrivo ancora una volta... [quote]
Sono d'accordo con Pres. Non saremmo coerenti, Pres ed io, se ci indignassimo per i videogiochi violenti e non ci indignassimo per la violenza gratuita in TV o altrove. Per Klaus: ti ringrazio per la precisazione, so bene che non c'era nulla di personale nel tuo intervento, ma avendo letto la parola "moralismo" nel tuo intervento e la parola "benpensante" nell'intervento del buon Newtti (implicitamente riferita a me), ho finito per accomunarvi nelle mie riflessioni. Comunque per me è tutto a posto, ci siamo chiariti. Un'ultima cosa, per non essere frainteso, neanche dal mitico Franko: io non voglio proibizionismo o censura indiscriminata dei videogiochi, ma controlli più severi che regolino l'importazioni di quelli più "inadeguati". Darklaus scrive, mi pare, che c'è già una sorta di "Authority" che si occupa di ciò: ecco, forse io sarei un pò più severo di quanto oggi sia questo organismo. |
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Newtti
Fan
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Posted - 21/11/2006 : 18:15:35
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Ecco,è questo il punto su cui non sono d'accordo : P Io vorrei un maggior controllo nelle vendite e nel mostrare certi prodotti,non nell'importarli..personalmente credo che se una cosa esce in giappone,in america,in asia o in culonia(XD) debba arrivare anche qui,ovviamente con le dovute precauzioni,che vietino espressamente di far girare un determinato prodotto tra certe fasce d'età,questo ovviamente significa che bisognerebbe mettere un maggior controllo nei vari negozi(e magari spaventare anche con qualche bella multona),perchè sono perfettamente d'accordo sul fatto che certa gente a certi prodotti non dovrebbe nemmeno avvicinarsi...tuttavia non mi pare giusto penalizzare altre persone,perchè c'è gente che si interessa a questi prodotti...quindi ribadisco il mio punto di vista: il bollino c'è,se i negozianti non lo rispettano servirebbe qualche bel multone(ma di quelli pesanti) e credo che smetterebbero di vendere certi prodotti(e non mi riferisco solo ai VG) a tutti...poi ovvio,se una madre vuole prendere un determinato gioco al proprio figlio un modo lo trova(la madre di una mia amica l'ha costretta a giocare a resident evil per ps1,che al momento non è che sia facilissimo da trovare..alla fine bisogna anche che il genitore abbia un po' di sale in zucca)
Ps: Ovviamente io nel mio primo commento non volevo riferirmi a nessuno in particolare in questo forum,perchè come ho scritto ho dato un'occhiata veloce,e solo alle risposte più corte ^^" |
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Elena92
Fan
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Posted - 26/11/2006 : 20:09:39
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Allora, il videogame è sicuramente disgustoso ma le bambine che han seppellito viva la coetanea sono sicuramente disturbate di loro, poi sta ai genitori: a)non comprare giochi simili ai figli, b) spiegare ai figli che nei videogiochi, manga, anime e cartoni animati in generale succedono cose che nella realtà non succedono e non devono succedere.
VOTARE LENE PLEASE!! "O great spirit, grant me the serenity to accept the things I cannot change, courage to change the things I can and wisdom to know the difference." Cherokee indian prayer |
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Franko
Fan
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Posted - 10/12/2006 : 15:33:49
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martedi mi arriva Rule of Rose Vi faro sapere di questo gioco cosi chicccherato...
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Raidou
Fan
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Posted - 17/12/2006 : 10:50:26
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Hei, hei, fermiamoci un attimo. Proprio non capisco perche' la gente si accanisce cosi' tanto sui vg (videogames). Il modo in cui la gente scrive, il modo in cui se ne parla ed anche il modo in cui li si criticano quando c'e' una ragione per farlo: si esagera troppo, si bruciano al rogo per streghe solo delle mezze streghe. Ora purtroppo sono quasi cinque mesi che non leggo un mensile di vg, per cui non conosco il titolo in questione, e non so se tutto cio' che e' stato scritto corrisponde a verita'. Certo e' che appena un videogioco presenta delle tematiche come violenza gratuita (vedi GTA e The Punisher) o tematiche a sfondo sessuale (come il famoso mod di GTA:San Andreas) o ancora peggio lesbo-sessuale (come Fear effect 2), la critica gli da subito addosso. Ora, a me questo starebbe pure bene (ovvero sarebbe in qualche modo sensato) se tale comportamento fosse uniforme su tutto cio' che i media e il mercato ci propone, ma non e' cosi'. Quando film a luci rosse vengono prodotti ogni anno? Quanti di questi sono perversi oltre ogni dire? Quante pellicole stracolme di viloenza gratuita hanno girato fino ad oggi? Eppure tutti possono comprare tali film, lo fanno purtroppo anche i minorenni con estrema facilita'. E li non c'e' (solo) la computer grafica e gli FMV, li ci sono attori veri. Insomma per carita' non voglio dire che questo Rule of the Rose non sia da incriminare, se quello che scrive chiarina88 e' vero, ma non capisco perche' prendersela unicamente con i vg. Se qualcuno vuole fare una protesta sensata, dovrebbe farla a 360 gradi, contro ogni forma di divulgazione di queste cose.
They say: what you don't have you don't miss. So tell me, why I miss you girl? |
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riccardino
Fan
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Posted - 18/12/2006 : 15:39:13
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Raidou, non so se hai avuto il tempo di leggere tutti gli interventi, ma è abbastanza evidente che tutti quelli come me, Chiarina, ecc...che hanno criticato questi tipi di VG, sono contrari anche a quei film che hai citato. Ma poichè il tema proposto in questo Topic sono i videogames, abbiamo cercato di attenerci all'argomento. |
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Raidou
Fan
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Posted - 18/12/2006 : 16:03:49
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Ma infatti la mia critica non era diretta a voi, ma all'opinione comune e a tutti quelli (come l'ormai famoso Jack Tompson) che se la prendono solo con i vg usandoli come capio espiatoio
They say: what you don't have you don't miss. So tell me, why I miss you girl? |
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Raidou
Fan
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Posted - 05/01/2007 : 09:19:26
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Prego chiunque abbia letto l'articolo su Panorama e chiunque abbia sentito tutte quelle castronerie di leggere qui sotto. Ora che sono tornato alla "vita normale" dopo l'esame X, ho avuto il tempo di dedicarmi ad uno dei miei passatempi preferiti nonchè di documentarmi sulla faccenda. Giulio Castellano autore dell'articolo "vince chi seppelisce viva la bambina" non ha MAI provato quel gioco, e ciò che dice è palesemente falso:
1) Jennifer (la ragazza che viene sepellita) non è una bambina, ha 19 anni, ed inoltre viene sepellita solo per essere trasportata su un dirigibile. Lo scopo finale del gioco è infatti quello di SALVARE JENNIFER SIA IN SENSO FISICO CHE PSICOLOGICO
2) Quando poi dice "in Hitman il protagonista può addirittura uccidere il padre", è falso, l'agente 47 è un clone, non ha padri biologici e quello che uccide è il suo "padrone", colui che lo ha creato, nonchè il vero "cattivo" della storia.
Tornando a Rule of Rose (a proposito, non c'è il "the"), ritengo che sia piuttosto stupido parlare di un gioco che neanche si conosce e scrivere simili sciocchezze, ma d'altronde si sa, alla stampa non importa di informare o divulgare la verità, ma solo di scrivere cose che facciano effetto e che stupiscano la gente per vendere le loro riviste (guarda caso era finito in prima pagina...). Certo leggendo la recensione del gioco (su una rivista di videogiochi i cui recensori avevano finito il gioco PRIMA di recensirlo), non posso (e non voglio) negare che Rule of Rose sia un gioco dai contenuti alquanto violenti e psicologicamente disturbanti, e anche Motosuke Kuroda (uno dei programmatori del gioco) afferma che non dormirebbe la notte sapendo che suo figlio gioca con un gioco simile. Ma infatti si tratta di un gioco pensato per un pubblico adulto che non dovrebbe essere venduto agli under 18, certo purtroppo in Italia il sistema della PEGI per catalogare i giochi è ridicolo, ma ritengo ancor più ridicolo che anche alla Camera abbiano discusso (tra le altre cose riguardanti i vg) sulla censura del gioco in questione basandosi solo sull'articolo di Castellano. Dovrebbero prendere esepmio dal premier inglese Tony Blair il quale, dopo la proposta del ministro Keith Vaz di vietare la vendita di "Canis canem edit", ha giocato e FINITO il gioco in questione (giudicandolo poi innocuo).
They say: what you don't have you don't miss. So tell me, why I miss you girl? |
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Franko
Fan
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Posted - 05/01/2007 : 17:53:07
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Dopo un bel po di tempo sono riuscito a mettere le mani su Rule of Rose, dopo che ci ho giocato 50 minuti posso dire che è davvero un brutto gioco, ben lontano da altri horror, poi come dice giustamente Raidou, la bambina non viene sepolta viva, ma trasportata su un dirigibile, l'unica cosa che mi fa un po senso fino ad ora è la violenza che c'e' verso un cane, per il resto,lentezza, noia e prevedibilita reganano sovrano. Andando avanti vedremo se si inizia ad avere qualcosa di piu forte. Silent Hill e resident Evil sono su un altro pianeta...
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