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Archivio News dal 13-01-13 al 24-02-13 |
24 Febbraio 2013 |
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I pass by, don't dare to stop |
Tutte le storie, anche le più belle, hanno un inizio e una fine. Le migliori ti catturano così tanto che anche il lieto fine non può non lasciarti un lieve amaro in bocca, pur essendo lieto, essendo purtroppo fine.
E così dopo otto settimane anche la seconda stagione di Hver gang vi møtes ci ha salutati, con un finale più che lieto. È stata la giornata dei duetti ed è difficile inquadrare la schizofrenia delle situazioni, dall'abbraccio musicale di Kurt e Anita in Friendly al delirio stile Morten di questo e Ole in Tulipz. Ma è quando te lo aspetti dal primo che il secondo fa un balletto da passare alla storia. Nel mezzo un'elegantissima Lene al fianco di Kurt in una versione di Engler i sneen seguita ancora una volta da un Ole (autore del brano) tra l'ammaliato e il commosso, sostenuto dagli sguardi teneri di Marion che si fa tigre sul palco insieme a Magnus. C'è stato di tutto in una serata sola, specchio dell'intera stagione. Soprattutto c'è stato un sogno: Lene dal vivo in un pezzo di Playing my game (Where I'm headed in coppia con Marion). Non serve girarci intorno, noi fan della prima ora lo sognavamo da sempre, parte di un concerto che per ovvi motivi non c'è mai stato e forse mai ci sarà. È stato come ritrovare quella ragazza minuta che pur venendo dal gelo artico ci ha scaldato subito il cuore, come se un cerchio si fosse chiuso e tutto potesse ricominciare. Le parole non possono spiegarlo meglio di ciò che si sente dentro e i sentimenti in fondo non necessitano di spiegazioni. A fronte di ciò classifiche, vendite e pagelle non hanno importanza.
Non potevamo chiedere di più a questa serata e a quelle precedenti. Tutto questo ci mancherà. Ci mancheranno Morten (vero genio e sregolatezza), Anita (con la sua dolcezza materna), Ole (con la sua signorilità), Marion (che con la sua versione di Unforgivable sinner ha quasi fermato il tempo per un istante), Kurt (fenomenale con gli spaghetti) e Magnus. Ma più di tutto e tutti ci mancherà ovviamente Lene, poterla sentire e vedere. Hver gang vi møtes è stato un momento unico e prezioso. Volendo citarla, non sappiamo dove sia diretta ma ci auguriamo che vada avanti e non voglia fermarsi. Qualunque sia il suo futuro il nostro cuore sarà con lei. Saremo pronti a seguirla e sostenerla per vivere ancora favole emozionanti.
Grazie Lene |
17 Febbraio 2013 |
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Viaggio da sola |
Si è appena concluso il terzo Festival di Fabio Fazio (complimenti a Marco Mengoni e a Roberto Casalino, co-autore del brano vincitore, che continua a proporre successi) mentre HGVM ci lascia ancora una settimana di attesa prima di terminare la stagione con la puntata dedicata ai duetti.
Non è un caso parlare di Sanremo. Era il 2000 quando proprio Fazio conduceva la sua seconda edizione e tra gli ospiti stranieri figurava Lene Marlin, andata a promuovere il terzo singolo di Playing my game, Where I'm headed. Fu l'ultima apparizione di Lene in Italia e non solo. Il 21 Febbraio si esibiva all'Ariston. Quattro giorni dopo ritirava i suoi quattro premi agli Spellemannprisen prima di dileguarsi inaspettatamente nel nulla per quasi quattro anni. Iniziava per noi (per lei doveva essere iniziato già da tempo) il periodo buio che l'ha tenuta a lungo lontana dalle scene. A distanza di anni, quando grazie anche alla partecipazione a HGVM Lene ha trovato l'occasione e il coraggio di aprirsi e mettere a nudo i propri disagi e la propria fragilità, abbiamo saputo quanto quei continui viaggi (tra le altre cause) l'avessero messa in crisi. Quello di ritorno da Sanremo fu probabilmente l'ultimo viaggio internazionale, l'ultimo stress, prima del tracollo.
Si intitola Jeg reiser alene il brano interpretato da Lene nella puntata dedicata al cantautore, scrittore e attore Ole Paus e significa "Viaggio da sola". Da una traduzione automatica sembrerebbe riferirsi a quei bambini costretti in un certo senso a vivere sugli aerei, in compagnia di un pupazzo e una valigia di vestiti, sballottati su e giù tra genitori separati che vivono a distanza. Lene era ancora adolescente quando iniziava la sua vita ad alta quota, prima per andare a registrare il disco e in seguito per promuoverlo. Ha sperimentato per motivi diversi quella sensazione di sballottamento e solitudine che lei stessa ci ha descritto in interviste recenti. Un argomento sentito e vissuto non poteva che meritare un arrangiamento adeguato. Intimo, dagli accenti quasi cupi rispetto alla dolcezza della versione originale, ha creato insieme alla semplice leggerezza vocale (che poi tanto spessore dà al modo di interpretare di Lene) un'atmosfera intensa che non ha lasciato impassibile Ole Paus, ha quasi immobilizzato tutti gli altri e ha convinto il VG a premiarla con il massimo dei voti eleggendola migliore in assoluto nelle usuali pagelle. Siamo una volta di più orgogliosi del lavoro di Lene che tanta emozione ci ha dato in queste fredde serate invernali.
Come detto, il programma ormai si avvia alla chiusura, ma già da giorni è possibile acquistare nei negozi musicali digitali, oltre alle compilation delle singole giornate, quella globale della seconda stagione che svetta anche in cima alla classifica della VG lista dopo l'ingresso alla posizione numero 8 della settimana precedente. È una compilation che contiene 25 brani tra cui alcuni duetti. Di Lene troviamo infatti le interpretazioni di Rise to the occasion (di Kurt Nilsen), Don't forget me (di Morten Abel), Jeg reiser alene (di Ole Paus) e Engler I sneen (di Jonas Fjeld) in coppia con Kurt Nilsen. Altrettanto interessante è però la compilation singola dell'ultima giornata. Vi troviamo infatti, oltre al già citato duetto con Kurt, quello con Marion Ravn in Where I'm headed di cui si possono assaporare due brevissimi estratti qui e qui. Dobbiamo aspettarci una splendida ultima puntata.
Approfittiamo di questa notizia per comunicare ufficialmente e con colpevole ritardo il gradito ritorno di Pegasus_TDCi nello staff di Lene.it. Ben tornato! |
09 Febbraio 2013 |
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"Found someone" in norvegese |
Al tavolo di Hver gang vi møtes non c'è mai stato così tanto ammirevole silenzio durante una esibizione. Lene ha preparato una versione tutta in norvegese della canzone "Found Someone" di Marion Ravn. Non solo si discosta dall'originale per la scelta di tradurre il testo dall' inglese al norvegese, ma anche per il passaggio dal piano alla chitarra. Sappiamo bene ciò che di magico accade quando alla voce di Lene si accompagna il suono delle corde della sua chitarra, basta ricordarci dei brani come "Do you remember" e "When you were around". Le lacrime di Marion e l'attento ascolto di tutto il gruppo non fanno altro che sottolineare la grande artista di nome Lene Marlin. Buon ascolto!
Nel pomeriggio di oggi, prima della messa in onda della puntata di questa sera, in un negozio di dischi nel centro di Oslo si è tenuto un incontro promozionale per il CD "Hver Gang Vi Møtes - Sesong 2", a cui hanno partecipato alcuni artisti del programma. Alla sessione di autografi era presente Tef Johs, che ha portato a Lene i nostri saluti. Potete trovare il suo racconto con qualche foto sul suo sito lene-marlin.info. Ringraziamo Tef per la disponibilità e la continua costanza, il suo sito è sempre un punto di riferimento per noi e tutti i fan.
Vi riportiamo il messaggio che abbiamo fatto recapitare a Lene a nome di tutto il fan club, sperando con queste poche righe di aver raccolto a pieno il pensiero di tutti i fan.
"Hi Lene, sadly this time we are not there but our support is as huge as it can be, even from a distance. We have been following you during Hver Gang Vi Møtes and all your performances have been fantastic! You gifted us with lots of emotions, which we hope to give back to you through our love. A big, big hug from Italy. Hope to see you again soon. Your fanclub"
"Ciao Lene, stavolta purtroppo non siamo qui ma il nostro supporto è grande anche a distanza. Ti abbiamo seguita su Hver Gang Vi Møtes e le tue esibizioni sono state sempre meravigliose. Ci hai regalato tante emozioni che speriamo di ricambiare con il nostro affetto. Un abbraccio enorme dall'Italia e speriamo di rivederti presto.Il tuo fanclub"
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03 Febbraio 2013 |
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Kanskje du behøver noen |
Ci avviciniamo ormai, già, purtroppo alla conclusione di Hver gang vi møtes. Ieri è stato il turno di Magnus Grønneberg, quinto dei sette partecipanti a ricevere il tributo dei compagni. È stato il Sabato per noi più difficile dal punto di vista linguistico.
Tanti album con i CC Cowboys e due da solista, ma è dai primi che provengono le canzoni, tutte in norvegese, in cui si sono esibiti i cantanti. La nostra Lene in particolare, lasciata la parentesi vagamente in stile How would it be di Rise to the occasion, è tornata ad un'atmosfera a lei più usuale con una versione più intima e melodica rispetto all'originale del brano Kanskje du behøver noen, seconda traccia dell'album Morgen & Kveld del 2009.
Il cambio di stile della canzone non l'ha premiata nelle pagelle del VG che hanno visto tornare in alto Ole Paus e confermare Morten Abel e Marion Ravn, paradisiaca nella sua interpretazione di Når du sover. Molto attiva nel postare notizie, foto e commenti sul programma nel suo blog personale, Marion aveva anche riportato nei giorni scorsi di aver collaborato con Lene nella scrittura del proprio nuovo album. Sarà interessante scoprirne il risultato, speriamo presto. Intanto Sabato prossimo toccherà a lei ricevere l'omaggio dei suoi compagni.
Dal punto di vista commerciale si conferma il successo della trasmissione che vede sempre i propri dischi, compreso quello della giornata di Lene, nei primi posti in classifica su iTunes (per completezza riportiamo che è possibile acquistarli, pure risparmiando, anche in altri negozi digitali come Google Play Store e Amazon). Ma si conferma anche il successo personale dei suoi partecipanti. A sopresa troviamo infatti Here We Are - Historier så langt al 15° posto della VG-lista, la classifica dei 40 album più venduti in Norvegia. Il disco risulta essere quello che ha scalato maggiori posizioni in settimana, guadagnandone ben 21 rispetto a quella precedente. Ne esce invece Twist the truth che era risalito fino alla posizione 35 (ringraziamo l'utente gio per la segnalazione). |
26 Gennaio 2013 |
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Travolgente! |
L'appuntamento con la quarta puntata di "Hver gang vi møtes" ci ha regalato un' ottima performance di Lene, alle prese con il brano "Rise to the occasion" di Kurt Nilsen. Potete ascoltare qui l'esibizione e stupirvi della grinta di Lene e del suo azzardo per un ritmo più incalzante e di grande trasporto musicale rispetto all' originale. La voce inconfondibile di Lene rende ogni brano sempre speciale, ma questa volta le sue melodie trasmettono ancora più energia!
Vi riportiamo il testo della canzone, lasciando a voi libera interpretazione sul valore che questa possa aver avuto per Lene, tanto da sceglierla per la sua esibizione. Di certo, ancora una volta, i suoi occhi lucidi nel finale riescono a comunicarci quanto questa artista senta profondamente la musica nel cuore!
Rise to the occasion
You've been down the dark detours
You have seen most of it all
Crashed into the million faces
But never listened to them talk
You've got so much on your mind right now
It doesn't even help to try to solve them all
You used to smile with hope
and a pat on the back
Would last throughout the day
As the rain kept falling down on you
You wouldn't let them wash the feeling away
Hope itself dried out in you as you heard your man walking away
Without a word
You thought
Who's gonna make my decisions, I can't make them on my own
Who's gonna rise to the occasion when there is no one around
Who the hell is gonna believe me, when I dont believe in myself
Who's gonna be there forever, well it aint gonna be him
In case you didn't know I really care for you
I just wish you all the best
If love should come and knock on your door
I hope it treats you with respect
I can not count the times I've seen you
Oh just slipping away with a broken heart
You thought
Who's gonna make my decisions, I can't make them on my own
Who's gonna rise to the occasion when there is no one around
Who the hell is gonna believe me, I dont believe in myself
Who's gonna be there forever, well it aint gonna be him
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20 Gennaio 2013 |
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Il giorno di Lene |
Commozione, lacrime, felicità, stupore, ammirazione, orgoglio, soddisfazione. Si leggeva di tutto negli occhi di Lene.
Erano i suoi ma sembravano i nostri, come se per la prima volta potesse realmente "ascoltare" le proprie canzoni, pur nella consapevolezza di chi le ha scritte e forse anche vissute in prima persona. Noi non le abbiamo scritte, ma le sentiamo nostre e le abbiamo vissute. Ci rivediamo le nostre storie, i nostri stati d'animo, ne cogliamo delle emozioni che ci colpiscono dritte al cuore attraverso la sua voce. Lo stesso sembra esserle accaduto in questa avventura. Parte di quelle emozioni, che fino ad oggi aveva trasmesso, sono tornate indietro rinnovate dalle interpretazioni dei suoi colleghi e l'hanno toccata nel profondo come ad una di noi. Vedere Lene che ascolta "Lene Marlin" e ascoltarla insieme a lei è stato bello, toccante, più di quanto probabilmente ci si poteva aspettare dalle scorse puntate. Difficile quasi riuscire a parlarne.
Sei canzoni prese a coppie da tre dei suoi quattro album: Playing my game, Another day e Twist the truth. I video delle esibizioni sono stati pubblicati, come al solito, sul sito di TV2, già a partire da stamattina con l'anteprima di Sitting down here, tradotta in norvegese e ben eseguita da Magnus Grønneberg. La serata televisiva si è aperta però con la splendida versione di Unforgivable sinner offerta da Marion Ravn. Un'interpretazione intima fino al bridge che ha dato il via ad un emozionante crescendo musicale e interpretativo. A seguire Kurt Nilsen con una esecuzione forse più personale che riuscita di You weren't there. Anita Skorgan ha risollevato la situazione con una Here we are non così lontana dall'originale, dando la conferma (di quanto emerso nella prima puntata nella situazione inversa e dichiarato poi dalla stessa Anita) di come il suo mondo e quello di Lene abbiano punti di contatto. Un'esibizione garbata ed elegante che ha reso onore al pezzo e allo stile di Lene. Molto lontana dall'originale invece la Do you remember di Morten Abel completamente stravolta dal cantante artisticamente più "folle" del gruppo. Uno stravolgimento però esemplare che ha saputo con rispetto farci assaporare in maniera nuova e personale uno dei pezzi più belli di Lene. È giunto infine il momento delle lacrime sulle note della Disguise di Ole Paus. Non potevano esserci timbro, stile e sguardo più adatti dei suoi per interpretare questo brano. Se le lacrime di Lene volevano dire tanto, ancora più bello è stato il riso liberatorio alla fine dell'esibizione. A chiudere la serata la già citata Sitting down here.
Avremmo voluto vedere e capire di più della puntata di questa giornata vissuta in Norvegia quasi come un evento. Davvero tanti gli articoli, le interviste e i video pubblicati in questi giorni (per la maggior parte dei quali vi rimandiamo alle segnalazioni riportate nei topic dedicati alle notizie e al programma televisivo sul nostro forum). Da segnalare in particolare l'intervista tratta dal VG cartaceo e integralmente tradotta in inglese dal redivivo (ne siamo molto felici!) lene-marlin.info.
Come accaduto a seguito delle precedenti puntate i brani eseguiti hanno registrato immediatamente un record di vendite su iTunes, ma anche i lavori personali di Lene hanno ripreso a scalare le classifiche. Davvero un giorno fantastico, il giorno di Lene. |
19 Gennaio 2013 |
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Giorni felici |
A poche ore dalla messa in onda Lene prende spunto dalla propria esperienza televisiva per un nuovo messaggio. Scrive nel profilo Facebook:
Tomorrow's "Hver Gang Vi Møtes" is about me. It's not always that easy to look back on a life. I've got so many FANTASTIC memories, but also some tough ones. And I guess it's like that for most of us! But time helps, or I guess it's what you do during that time that helps. And then at some point, certain things that used to be scary aren't that scary anymore. But it doesn't happen overnight, not for me anyway. But when it does? Yay , happy days and finally :-)
Domani "Hver Gang Vi Møtes" sarà incentrato su di me. Non è sempre così facile guardarsi indietro. Ho tantissimi ricordi FANTASTICI, ma anche alcuni difficili. E suppongo sia così per la maggior parte di noi! Ma il tempo aiuta, o, immagino, ad aiutare è ciò che se ne fa di quel tempo. E poi ad un tratto, certe cose che di solito ci spaventavano non ci fanno più paura. Ma non accade dal giorno alla notte, almeno non per me. Ma poi quando accade... Vai, giorni felici e alla fine :-) |
13 Gennaio 2013 |
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Don't forget me |
Don't forget me è il titolo del brano cantato da Lene nella seconda puntata della trasmissione Hver gang vi møtes. Una ballata country, molto nelle sue corde, tratta dall'album del 2001 I'll come back and love you forever di Morten Abel. A tenere scena sono stati infatti i pezzi scelti dalla poco più che trentennale carriera del cantante di Bodø, prima con i Mods, poi nei September when e infine da solista.
Come avvenuto già la scorsa settimana, subito dopo la trasmissione sono stati resi disponibili da TV2 i video delle esibizioni, mentre gli estratti audio sono acquistabili su iTunes.
Momento ormai classico di commozione, con tanto di sospirone di Lene, l'interpretazione di Ole Paus (di nuovo il migliore nelle pagelle del VG) che si è cimentato in una versione tradotta in norvegese del brano Lydia. Sabato prossimo sarà invece il turno della sua versione tanto attesa (e anche questa tradotta) di Disguise. Spetterà infatti a Lene ricevere il tributo dagli altri cantanti nella terza serata del programma.
Sarà una settimana di trepidante attesa. |
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