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 Oroscopi e astrologia...

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T O P I C    R E V I E W
Pegasus_TDCi Posted - 21/02/2004 : 20:11:35
In questi giorni mi è passata tra le mani una tabella che evidenzia le discrepanze tra i segni zodiacali come siamo abituati a sentirne parlare ogni giorno sui giornali e alla tv (lo zodiaco dei CDO, i Compilatori di Oroscopi) e le effettive costellazioni attraversate dal sole nel suo moto annuale lungo l’eclittica, al giorno d’oggi: la differenza è mostruosa. Tanto per cominciare i segni non sono 12, ma 13 (il Sole dopo lo Scorpione passa prima per l’Ofiuco, poi per il Sagittario), i periodi dell’anno sono totalmente diversi, e le durate di ogni segno sono molto diverse: io che sono nato il 30 settembre ho sempre saputo di essere della Bilancia (nello specifico ascendente Sagittario), mentre adesso mi ritrovo che sono nato sotto il segno della Vergine...

Chiariamo una cosa: io sono fermamente convinto che l’astrologia sia la madre di una quantità spaventosa di mistificazioni e boiate, nonché la più colossale baggianata della storia dell’umanità. Personalmente sapere il mio segno mi interessa come mi può incuriosire una statistica (perché questo, alla fine dei conti, ritengo che lo sia zodiaco). In particolare ricordo un episodio che mi ha "traumatizzato" quanto a oroscopi, quanto una mattina alle medie che avevo compito di storia sentii per caso l'oroscopo di canale 5 che annunciava una giornata favorevole e positiva... fino all'imminente 4 e mezzo che da quel giorno mi ha fatto odiare ed evitare accuratamente(insieme alla mia formazione basata sul razionale) qualsiasi oroscopo.
Però, ne sarei più distaccato se non fosse per via di un brano musicale che negli ultimi giorni mi ha fatto compagnia più di quanto non pensassi: si tratta di un pezzo strumentale di Rondò Veneziano tratto dalla suite "Zodiaco", e si intitola "Bilancia - Aria" (clip dal sito ufficiale WAV RAM MP3). Ebbi modo di citarlo già quando parlai del pezzo al pianoforte di Lene, perciò non mi ci soffermo. Di quei 6 minuti dico solo che a me lascia sempre una sensazione così incredibilmente intensa quando lo ascolto (il tutto impreziosito per me dal fatto che l’ho sentito sempre un brano un po’ speciale, essendo il mio segno), che da qualche giorno è un po’ come se quella musica così bella, così speciale, mi appartenga un po’ di meno. Magari sarà una cavolata, ma cosa volete, mi è dispiaciuto lo stesso...

Mi viene scherzosamente da immaginare che l'astrologia e gli oroscopi, per quanto li ritenga privi di fondamento, stavolta me l'abbiano fatta, vendicandosi metaforicamente togliendomi un po' della magia di quel brano... e se avessero ragione loro? Il tono naturalmene è ironico, continuo a non crederci, ma quanti tra voi sono (o non sono) come me riguardo a congiunzioni, influssi e affini ?


Bella... la parola bella è nata insieme a lei...
Bella... lei mi porta via con gli occhi e la magia...

C'è
qualcuno che le scaglierà la prima pietra ?
Sia cancellato dalla faccia della terra...

20   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
President Posted - 26/04/2004 : 17:49:55
Non entro in merito della discussione religiosa, è troppo approfondita per le mie poche conscenze. Ma sul resto voglio dire 2 cose.
quote:
Originally posted by sunn
L'obiettività? Non esiste. Vediamo. Pres, hai usato il termine buon senso... allora. Quello del buon senso è una posizione che si tiene per convenienza
Sunn, questa è una delle tue tante frasi buttate lì secondo me quasi sensa significato, se volevi sfoggiare e vantarti delle tue conoscenze filosofiche potevi aprirci un topic apposito...
quote:
Il buon senso è la posizione dei deboli
Su questa poi non sono proprio d'accordo. Il buon senso è ciò che fa ancora camminare questo fan club e fa funzionare il Forum. Senza i buon senso sarebbe scoppiato già da molto tempo. Quindi non è la posizione dei deboli, è semplicementre la posizione migliore x la giusta convivenza. Non credo che tu, nella vita di tutti i giorni, faccia a meno di usare buon senso x non essere considerato debole..


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
dado2_714 Posted - 25/04/2004 : 18:57:24
quote:
Originally posted by Marko

Davide, mi fa piacere che siamo sulla stessa linea. I tuoi rari interventi in passato sono stati quasi tutti in ambito musicale, non sospettavo tutte queste tue conoscenze scientifiche e filosofiche.
Rari, beh, sono troppo pigro per postare regolarmente... Comunque le mie conoscenze filosofiche sono esclusivamente scolastiche.
Evito di replicare a sunn e a Gatt, hai già scritto quasi tutto quello che pensavo.

"I just lost again..."
Marko Posted - 25/04/2004 : 16:41:10
Ho sbagliato a scrivere trascendente con la T maiuscola.
Sull'ultimo punto non sbagli, ovvio
Per quanto riguarda il non interessarsi ad un argomento, la mia posizione è molto semplice: nella vita bisognerebbe cercare di imparare quanto più possibile, è una delle cose che ci mantiene più "vivi" a livello cerebrale e poi è proprio una questione di cultura personale e di voler apprendere, scoprire, un atteggiamente che credo (spero) sia dentro tutti noi, pur senza mai dimenticare la famosa affermazione di Socrate: Io so di non sapere. Questa ci ricorda continuamente che per quanto possiamo conoscere, siamo sempre una nullità, e cmq ci ammoniva già a non usare le nostre conoscenze in modo negativo, e non mi riferisco solo a semplici atteggiamenti di arroganza.
Quindi è logico che ci sono tanti argomenti che per un motivo o un altro non approfondiremo mai, magari anche solo per disinteresse (per fare un es. qualsiasi io non m'intendo di botanica e neppure mi attira chissà quanto), ma quello che volevo sottolineare è che se uno non sa una cosa o non vuole saperla (lasciamo stare se è giusto o sbagliato) non deve fare affermazioni in quel campo come se ne avesse un'ampia conoscenza.
Leggo cose, dette da alcuni, che riguardano la Bibbia, che stanno veramente fuori dal mondo (scusate il gioco di parole). Io, se non capisco di botanica, non mi metto a contestare un botanico nella sua materia e soprattutto non mi metto a parlare male della botanica soltanto perché non mi piace o credo che non mi piaccia (che ne so che non mi piace se non la studio?) Non so se sono stato più chiaro di prima.

Per quanto riguarda le tue esperienze personali, già il verbo "sorbire" mi fa capire i modi sicuramente non corretti in cui ti hanno istruito. In passato, è vero, c'era più imposizione e rigidità sugli argomenti religiosi, ma dipende sempre da chi insegna e dalla predisposizione del ragazzo. E poi a un certo punto si dovrebbe essere abb. maturi per affrontare acriticamente cose che prima magari ti hanno fatto odiare. Questo vale per tutte le cose, ma parlando di religione, l'esempio che mi viene sempre in mente è quello del bambino portato in chiesa dai genitori. Quale bambino non si scoccia di dover stare fermo e zitto un'ora, bloccato tra persone tutte più alte di lui, ascoltando cose di cui non capisce nulla? Si matura nel ragazzo già una sorta di rigetto interiore verso l'andare in chiesa, anche quando cresce, e questo purtroppo è un aspetto negativo che vanifica quello positivo dei genitori che s'impegnano a portare il figlio in chiesa. Ma credo sia una cosa inevitabile che succede a tutti i bambini. La chiesa non è certo un luna park.
Però, arrivati a una certa età di maggior comprensione, si dovrebbe rifare l'esperienza da soli e acriticamente, cioè lasciando da parte i pregiudizi avuti prima. Allora ti rendi conto se la cosa ti può interessare o meno, ovviamente sperimentando anche più di una chiesa, conoscendo più persone (in tanti dicono di non andare in chiesa perchè il loro parroco è troppo vecchio, dice sempre le stesse cose o fa una specie di lezione di catechismo: purtroppo questo è un altro limite della Chiesa, fatta di uomini, non tutti ugualmente preparati o convinti o vicini alla gente)

Mi fermo anche perchè mi sono ricordato che il topic parla d'altro... beh ormai l'abbiamo "rovinato"
Aggiungo soltanto che la Bibbia non è un libro di lettura, cioé non potete credere di prenderla e cominciare a leggerla dall'inizio alla fine... vi arrendereste dopo poche pagine. Quindi anche questo è una sorta di pregiudizio nell'affrontarla che purtroppo non aiuta anche chi avrebbe intenzione di aprirla. Se nessuno vi ha istruito a riguardo, vi posso dare un consiglio io: prendetela (all'inizio è preferibile concentrarsi sul Nuovo Testamento) e apritela a caso. Là dove si posa lo sguardo, leggete quel paragrafo, anche solo poche righe, ma leggetelo con attenzione, pesando le parole. Sono sicuro che avrà qualcosa di importante da dirvi, se spendete solo due minuti a rifletterci.



Cannot control this... this thing called Lene

Gattissimo Posted - 24/04/2004 : 20:11:16
quote:
Originally posted by sunn

Mi sento così cattivo che potrei uccidere senza una ragione, e al diavolo la ragione, la morale, il buon senso e il perbenismo. Al diavolo l'imperativo categorico. Se Dio esiste, perchè dobbiamo soffrire così tanto?? Al diavolo anche Dio.


Intravedo una certa alterazione
Cosa ti conturba?

quote:
Originally posted by Marko
ma la sua frase "quel mattone detto Bibbia ke nn ho mai avuto voglia di leggere" rafforza la mia convinzione già solida che la maggior parte delle persone che non s'interessano di religione e/o parlano contro a vanvera, sono in realtà completamente digiune della parola di Dio

Non vedo perchè bisognerebbe leggere la bibbia se non si è interessati all'argomento...
Personalmente quando sono stato a catechismo me ne sono sorbito anche troppa, ma capisco benissimo perchè qualcuno non vorrebbe leggerla. Non si può negare che non sia esattamente un libro leggero e di piacevole/facile lettura...

quote:
non si preoccupano di indagare ciò che non conoscono

Marko... non tutti hanno voglia di complicarsi la vita... spesso se ci si sente bene come si sta, e non si è particolarmente curiosi verso un argomento, non si ha voglia di impegnarsi molto nell'affrontare nuovi problemi...

quote:
Peggio ancora, neppure ciò che credono di conoscere (la scienza) conoscono realmente, ma utilizzano soltanto i luoghi comuni per fondare le loro tesi che di fatto sono inconsistenti

Uhm, in effetti anche io ho spesso notato questo atteggiamento (non parlo di questa discussione, che non ho seguito)... purtroppo l'ignoranza esiste da entrambe le parti...

quote:
dimostrano (a livello razionale e matematico, non potrebbero diversamente) che le conoscenze attuali permettono di affermare che vi sono realtà (a partire -non a caso- dall'essere umano) non spiegabili in alcun modo con argomenti logico-matematici, ossia scientifici, per cui è evidente l'esistenza di un qualcosa di ulteriore, il Trascendente

Capisco la possibilità di qualcosa che noi non siamo in grado di comprendere (occhio: che lo capisca non significa che pensi esista)... ciò che invece non capisco è come si può essere così sicuri che sia, come lo chiami tu, l'Unico, il Trascendente (a proposito: prima non usavi questi termini... mi stai preoccupando ) e non, chessò, un'entità aliena... giusto per spararne una...

quote:
aprirò un topic "rivoluzionario", dedicato soprattutto a una persona, ma spero che tutti ne trarrete qualcosa, anzi molto

Chissà come mai ho la sensazione di intuire chi sia la persona in questione

_____________
<Robyf> cioè... non sono contro tiziano ferro... vorrei solo vederlo fare il lavoro che gli compete... zappare la terra

Marko Posted - 24/04/2004 : 17:00:03
Questo topic l'avevo proprio mancato (forse volontariamente, come ho fatto in più occasioni per l'off-topic, quando vedevo un titolo che non m'interessava).
Adesso leggendo gli ultimi msg e poi tutto il topic, ho visto che ha radicalmente cambiato rotta a causa dell'intervento di Come back.
E' meglio che io stia zitto per ora, ma la sua frase "quel mattone detto Bibbia ke nn ho mai avuto voglia di leggere" rafforza la mia convinzione già solida che la maggior parte delle persone che non s'interessano di religione e/o parlano contro a vanvera, sono in realtà completamente digiune della parola di Dio. Dunque, mi spiace dirlo, parlano per ignoranza pura e semplice. E la cosa peggiore è che si sentono bene a restare in quell'ignoranza ovvero non si preoccupano di indagare ciò che non conoscono, o meglio l'Unico che dovrebbero provare a conoscere e non lo fanno. Peggio ancora, neppure ciò che credono di conoscere (la scienza) conoscono realmente, ma utilizzano soltanto i luoghi comuni per fondare le loro tesi che di fatto sono inconsistenti.
Al contrario io sto tentando (in modo ancor più assiduo negli ultimi mesi) di approfondire sia il mio cammino di fede che la mia conoscenza scientifica, amo entrambe profondamente e sto dedicando una cura particolare alla conoscenza del pensiero di quel grandissimo numero di scienziati, a partire dal primo e più grande, Galileo Galilei, che crede e che ha portato e continua a portare argomenti convincenti per dimostrare che non esiste conflitto tra Scienza e Fede. Anzi, ultimamente è uscito un libro interessante in cui ben 50 scienziati, ognuno nel suo ramo, dimostrano (a livello razionale e matematico, non potrebbero diversamente) che le conoscenze attuali permettono di affermare che vi sono realtà (a partire -non a caso- dall'essere umano) non spiegabili in alcun modo con argomenti logico-matematici, ossia scientifici, per cui è evidente l'esistenza di un qualcosa di ulteriore, il Trascendente.

Per ora non vado oltre, ma prima o poi (non subito, e con questo rassicuro chi ha paura dei miei lunghi post ) aprirò un topic "rivoluzionario", dedicato soprattutto a una persona, ma spero che tutti ne trarrete qualcosa, anzi molto.


Davide, mi fa piacere che siamo sulla stessa linea. I tuoi rari interventi in passato sono stati quasi tutti in ambito musicale, non sospettavo tutte queste tue conoscenze scientifiche e filosofiche.


X SUNN: Per favore evita i post consecutivi.



Cannot control this... this thing called Lene

sunn Posted - 24/04/2004 : 16:43:24
Una volta avevo detto tutto l'opposto. E' la gabbia del pensiero che cambia spesso forma per lasciarci intrappolati.(non significa nulla, però se leggeste nietzsche, io al suo confronto apparirò quasi come una persona normale

p.s. la normalità non esiste. esiste il diverso (Benedetto Croce, parlando della dialettica hegeliana, di cui non riconosce la contrapposizione tra tesi e antitesi). Se vogliamo metterla sul piano filosofico, io non finisco più. Una volta scrissi un saggio sulla non falsificabilità delle scienze umane, sulla scia dei filosofi positivisti, e ne dimostrai il paradosso. Che avesse ragione gorgia, che in tre frasi arrivò alla verità non vera a cui altri hanno sovrapposto un veri ricettacolo di congetture.

sunn Posted - 24/04/2004 : 16:35:28
Che cos'è l'arte? Non so. So solo che è inutile. Ma è proprio questa inutilita che vado cercando. La vera bellezza inizia quando la ragione smette di tormentarsi e si abbandona. Klaus, cosa vi insegnano a voi in accademia?

P.S. non sono bravo a rispettare le regole. preferisco crearle per poi distruggerle.
sunn Posted - 24/04/2004 : 15:57:44
A dire il vero non ricordavo di aver scritto così. Detto in termini pirandelliani, non so se è un prodotto della forma o è la vita.
Non sono solito chiedere scusa, e poi la vostra è davvero un'esagerazione. La morte di dio l'ha teorizzata Nietzsche, non io, e io un pò nichilista lo sono. La relatività di ogni cosa; chi non la riconosce è un povero di spirito. Un inetto.
''Coloro che sono cari agli dei muoiono giovani''. Credo sia una frase di Polibio; o forse Tito Livio, non ricordo bene.
Io sono quasi non più giovane, e mi tocca ancora vivere. Provo una certa invidia per le marionette automatiche, visto che il mio cielo si è strappato da tempo.
Discussioni troppo accese non mi sono congeniali, e poi sono solito imporre la mai posizione: sia in politica che in altre cose.
Come direbbe Seneca, nemo est qui intellegere me possit.
L'obiettività? Non esiste. Vediamo. Pres, hai usato il termine buon senso... allora. Quello del buon senso è una posizione che si tiene per convenienza, e viene criticata sia da Platone che da Kant. Il buon senso è la posizione dei deboli. I forti agiscono secondo morale. Poi, in termini hegeliani non esistono cose fuori luogo, ogni reale è razionale, e ogni razionale è reale. Come vedi, alla luce di tutto, ogni sorta di pensiero si riduce a una banalità.
Sono riuscito a convincere la mia prof di filosofia del fatto che non fosse neccessario interrogarmi. Ogni altra prova è sin troppo facile.
E poi non sono capace di uccidere. Letteralmente, neanche una mosca. E non so di preciso perchè. Sarà una sorta di tu devi trascendentale. Non sono capace di fare del male. E poi che dite, pensiate che io sia cattivo?
Chi rimane sempre a terra non saprà mai cosa vuol dire paura di volare sul vuoto. L'abisso che diventa sempre più profondo. E' più dolce farsi cullare dalle acque del fiume oblio, invece che cercare di non affondare nel mare agitato delle verità.
Lene4Me Posted - 23/03/2004 : 12:11:10
quote:
Originally posted by DarKlaus

Ovviamente concordo con quello che ha detto Pres...
Dal momento che la discussion sta prendendo una piega piuttosto diversa da quella dell'astrologia, perchè non aprire un topic sulla religione? Ma mi raccomando attenzione ai toni (la religione è un po' come la politica, se non si è d'accordo è facile finire alle discussioni troppo accese)


Io suggerirei di no. Il motivo è quello che hai detto tu. Questo è un tema molto delicato e se per errore qualcuno scrive qualcosa in più o in meno o la scrive male, può esser male interpretata e il topic diventerebbe un ring! Ho sempre pensato che per discutere di queste cose è meglio parlarne direttamente a 4 occhi e non in chat o sul forum. Il mio è un suggerimento, poi fate un pò come volete.



Lene 4 Ever In My Heart
MSR-27 Posted - 21/03/2004 : 17:28:28
quote:
Originally posted by DarKlaus
Ma mi raccomando attenzione ai toni (la religione è un po' come la politica, se non si è d'accordo è facile finire alle discussioni troppo accese)



Dì pure che è quasi inevitabile.

Auto-ban
DarKlaus Posted - 21/03/2004 : 11:19:34
Ovviamente concordo con quello che ha detto Pres...
Dal momento che la discussion sta prendendo una piega piuttosto diversa da quella dell'astrologia, perchè non aprire un topic sulla religione? Ma mi raccomando attenzione ai toni (la religione è un po' come la politica, se non si è d'accordo è facile finire alle discussioni troppo accese)

Sans cesse à mes côtés s'agite le Démon;
Il nauge autour de moi comme un air impalpable;
Je l'avale et le sens qui brûle mon poumon
Et l'emplit d'un désir éternel et coupable

Parfois il prend, sachant mon grand amour de l'Art,
La forme de la plus séduisante des femmes,
Et, sous de spécieux prétextes de cafard
Accoutume ma lèvre à des philtres infàmes.

...
(La Destruction. Charles Baudelaire: Les Fleurs du mal)
President Posted - 20/03/2004 : 18:28:16
quote:
Originally posted by sunn

Mi sento così cattivo che potrei uccidere senza una ragione, e al diavolo la ragione, la morale, il buon senso e il perbenismo. Al diavolo l'imperativo categorico. Se Dio esiste, perchè dobbiamo soffrire così tanto?? Al diavolo anche Dio.

Ragazzi, so che non dovrei sostituirmi ai moderatori, ma qui mi sembra che si stia esagerando.
Non credo serva per forza un mod per capire che qui si sta mancando di buon senso e di rispetto degli altri...

Voglio ricordare a tutti di riflettere un pochino prima di postare sul forum, in fondo non costa nulla pensarci su qualche minuto e capire ciò che può essere obiettivamente sbagliato o fuori luogo.

Beh, spero che qualche mod si faccia vivo, Sunn, perchè hai proprio esagerato.


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
Len Posted - 20/03/2004 : 16:48:03
urca! sunn..c'è qlcsa ke non va?? mm...credo ke un po' di kickboxing sia l'ideale!! skerzi a parte un canale di sfogo è molto importante..cos'è tutta qsta cattiveria ke dici?potresti uccidere senza ragione?? wow..
per quanto riguarda Dio...premetto ke io non credo in Dio(a dir la verità non mi pongo proprio il problema..)però,de dovessi crederci credo ke penserei ke Dio ha dato una direttiva agli uomini...e poi sono gli uomini ke hanno deciso ke strade far prendere alle proprie vite..se no non si spiegherebbe il perkè di tutto qsto male ke c'è in giro...

Len
You live inside of me Lene..
sunn Posted - 20/03/2004 : 16:35:59
Mi sento così cattivo che potrei uccidere senza una ragione, e al diavolo la ragione, la morale, il buon senso e il perbenismo. Al diavolo l'imperativo categorico. Se Dio esiste, perchè dobbiamo soffrire così tanto?? Al diavolo anche Dio.
Len Posted - 20/03/2004 : 16:33:10
quote:
Originally posted by sunn

Oggi sono Adolf Hitler.


uh??

Len
You live inside of me Lene..
sunn Posted - 20/03/2004 : 16:30:05
Oggi sono Adolf Hitler.
sunn Posted - 20/03/2004 : 15:50:26
Di astrologia se ne parla molto in epistemologia. Come dice Darklaus, le cose dette in atrologia si mantengono molto sul vago, e pertanto, non sono confutabili(se vi interessa, c'è un libro di Karl Popper che tratta al riguardo''Congetture e confutazioni'').
Io al riguardo, sono daccordo con Khun. Non è detto che il progresso scientifico corrisponde al miglioramento della condizione del genere umano. Nella prefazione di ''il fu mattia pascal'' Pirandello afferma che la scienza talvolta è solo una illusione di felicità per l'uomo. Quel che dico è facilmente falsificabile, dato che è possibile affermare che in campo medico abbiamo fatto cose davvero mirabili, ma allo stesso tempo al giorno d'oggi temiamo le armi batteriologiche e chimiche, e il progresso delle macchine( e dell'inquinamento) ci porta all'estinzione. Giusto qualche giorno addietro ho visto un servizio in cui si parlava degli animali in estinzione e si affermava il bisogno di proteggerli. Subito dopo seguiva un servizio sulle energie pulite, e si è parlato della neccessità di costruire più dighe. Alla fine penso che una delle due cose vada sacrificata, e a rigor di logica, io sarei più propenso per la prima. Il progresso non porta la felicità. Ogni uomo a bisogno di una fede. Chi in dio, chi nella ragione(come ha fatto Comte), chi nell'astrologia(perchè anche quella è un atto di fede). In quanto a idee, le mie sono una corda tesa tra Gesù Cristo e Adolf Hitler. Tra cristianesimo, scienza e darwinismo. Se dovessi seguire la ragione, capirete che diventerei matto.
Nemo32 Posted - 20/03/2004 : 09:36:25
Concordo in buona parte con quello ke dice Pascal, nel senso ke anch'io penso ke x qualcuno credere sia necessario x sentirsi meglio, mentre x altri non lo sia. Comportarsi onestamente, fedelmente, umilmente...poi, dovrebbe far parte della coscienza di tutti idipendentemente dal propio credo, e non solo per sentirsi meglio kon se stesso ma soprattutto x rispetto degli altri (spero ke almeno su questo siamo tutti d'accordo)

Mi va benissimo ke uno senta il bisogno di credere, ma mi dispiace non accetto la Chiesa come Istituzione, propio xkè fatta da uomini ke non riescono a rispettare le leggi di Dio.
dado2_714 Posted - 19/03/2004 : 20:07:11
Mi fa piacere leggere le tue scuse... l'importante è confrontarsi civilmente e con rispetto. Forse ci sono andato un po' pesante, ma dal tuo post di prima sembrava che non fossi disposto a farlo.

Per rispondere alla tua domanda, non è solo il fatto che non si possa dimostrare il contrario a indurmi a credere nell'esistenza di Dio. Credo che il ragionamento della "scommessa di Pascal" sia il più adatto: non si può dimostrare l'esistenza o la non esistenza di Dio (Pascal non riconosceva la validità delle prove di S. Tommaso d'Aquino e di tutte le altre prove) quindi credere o non credere è indifferente. Che cosa conviene fare allora? Pascal sostiene che, anche nel caso in cui Dio non esistesse, credere aiuti a vivere meglio.

«Ora, quale male vi accadrà se prendete questo partito? Sarete fedele, onesto, umile, riconoscente, benefico, amico sincero, veritiero. Invero, non vivrete nei piaceri impestati, nella vana gloria, nelle delizie; ma non ne avrete forse altri? Io dico che ci guadagnerete in questa vita, e che a ogni passo che farete su questa strada, vedrete tanta certezza di guadagno e tanta nullità in ciò che rischiate, che alla fine vi renderete conto che avrete scommesso per una cosa certa, infinita, per la quale non avrete dato nulla.»

Poi, secondo Pascal, man mano che si pratica la religione, anche cominciando con poca convinzione, si arriva a una fede autentica, che sarebbe (rispondo alla tua domanda) qualcosa che uno sente dentro di sè, che va al di là della ragione, ma che non la contraddice.

"I just lost again..."
Nemo32 Posted - 19/03/2004 : 17:22:00
Dado2 innanzitutto ti chiedo scusa se le mie parole ti hanno offeso, anche se la maggior parte erano solo provocatorie. Francamente non vorrei iniziare un botta e risposta, cercerò (visto ke non sono molto bravo in questo)a esprimere meglio il mio concetto. ok vediamo da dove cominciare.
Può darsi ke la maggior parte delle cose ke ho detto x te sono solo banalità, ma x me miglioni di morti non lo sono, e ti assicuro ke non erano pochi uomini di Chiesa a commettere questi stermini. Sul fatto ke ha fatto + bene ke male non saprei,e comunque Madre Teresa, e gli attuali missionari (non quelli del passato)comunque, vivevano e vivono con pochissime risorse x aiutare i bisognosi certamente la Chiesa secondo me non fa molto x aiutarli visto che vive nel lusso (moltiplicate l'8 x mille x tutti i contribuenti).

Voglio raccontarvi una cosa; un giorno un testimone di Geova mi disse:
Se nel deserto vedi una casa, sai ke l'ha costruita un uomo anche se non vedi nessuno. Poi mi disse : Il mondo è così perfetto e complicato ke sicuramente deve averlo fatto un Essere Superiore!

Be ke dire, queste sono le motivazioni ke ci portano a credere in un Dio? Delle semplici supposizioni?
Quello ke voglio dire è ke, dobbiamo credere a tutto quello ke non esiste realmente solo xke non può essere dimostrato il contrario? Secondo me è un po come x i fantasmi, c'è ki ci crede e ki no, ma trattandosi di soli spiriti sarà difficile dimostrare qualcosa.
Probabilmente sono io in torto e Dio esiste, se così tanto meglio x tutti. Ma non darei x scontato una supposizione. Se ti dico ke in casa mia c'è un fantasma, in teoria saresti costretto a crederci xkè non puoi dimostrare il contrario, vero? Questa è la vostra teoria?
Dio x me è solo un concetto, esiste solo in chi ci vuole credere.

Dado2 cosa intendi per "fede"? E soprattutto xkè sarebbe + logico credere in un Dio onnipotente ke non crederci? Quali sono le tue reali motivazioni ke ti inducono a credere veramente in Dio? non l'ho capito scusami. Dimostrami ke ho torto! e scusami ancora se ti ho offeso.

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