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 PARLIAMO DI ABORTO

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T O P I C    R E V I E W
Little peste Posted - 30/04/2005 : 15:58:34
belli!!!

vedo ke siamo tutti molto presi dal topic dei matrimoni gay, indi mi sono detta-vabè, già ke siamo in tema di grosse discussioni e anke serie, tanto vale proporre un altro argomento di kui ormai sento parlare sempre più spesso....

voi ke ne pensate dell'aborto????

so ke è un argomento triste ma volevo un po' vedere ke ne pensate voi.
io sono molto presa da quest'argomento perchè ne stiamo parlando molto a scuola e ne discutiamo anke fra amici.
insomma è una kosa ke ora mai ci riguarda sempre più da vicino credo, e ke non va sottovalutata....

aspetto (e rispetto) le vostre opinioni

come back is BACK!!
20   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Marko Posted - 06/12/2005 : 17:11:01
Lo scritto che ha postato matty è uno scavo psicologico notevole e ammirevole operato da una persona non certo comune, uno scavo che coglie il punto esatto della questione: l'egoismo dell'uomo, alla base della maggior parte dei mali.

Dannyboy, è facile replicare al solito argomento mistificante degli spermatozoi, che come tutti ben sanno non sono forme di vita (sono solo una delle 2 metà necessarie x la vita), visto che stando da soli muoiono dopo pochi giorni, mentre se fatti incontrare con una cellula uovo possono cominciare a sviluppare un embrione anche all'infuori di un corpo di donna.
Vuoi una risposta a quelle 2 domande? Ecco le mie risposte: non esiste un diritto all'aborto perché non esiste un diritto di sopprimere una vita. La vita ci è donata e non abbiamo diritto di deciderne, neppure della nostra stessa (attraverso il suicidio). Riguardo alla seconda domanda, vedo implicito l'argomento dell'aborto spontaneo, ma si tratta di un altro non-argomento, perché l'aborto spontaneo non è qualcosa che decidiamo noi, così come non decidiamo se ci viene un ictus.
Starei attento a non ritirare fuori l'argomento dell'Inquisizione (siete sempre bravi a farlo) perché i tempi sono cambiati e non volerlo ammettere significa essere in malafede. Posso dirti che Ratzinger, se vivrà per un tempo sufficiente, rivoluzionerà molte cose, è molto meno conservatore di quanto si pensi, i segnali ci sono già.
La sessualità non è un tabù per la chiesa. La sessualità fa parte del corpo umano, creato da Dio, e in quanto tale non può esservi niente di male nella sessualità, anzi è indispensabile per la procreazione e anche per far sentire l'essere umano e la coppia più realizzata psicologicamente. Quello che c'è di male, come sempre, lo produce l'uomo, attraverso abusi, perversioni, poca conoscenza e via dicendo.

Non so se e dove si trovi nella Bibbia questo passo in cui Dio direbbe di non disperdere il seme. Se vuoi invece ti posto dei passi in cui viene addirittura incoraggiato un rapporto sessuale frequente (tra uomo e donna sposati logicamente) per non cadere in tentazione. La Bibbia è piena di sorprese!



I will always be doing music, but there are nobody who knows how it will turn out.
I will always be doing music, but there are other people who will decide whether I'll be staying....

Matty Posted - 06/12/2005 : 15:35:00
Da quello che hai scritto si capisce subito che siamo su due posizioni palesemente opposte.
Quindi come ripeto da tempo su queste cose ognuno ha la propria idea ben radicata che nessuno può fargliela cambiare, non si può giungere a compromessi su ste cose, o le vedi in un modo o nell'altro.
Io ho già espresso la mia opinione molte volte.
Matty
dannyboy Posted - 06/12/2005 : 11:51:14
caro matty, nel computo delle vittime dimentichi anche i miliardi di miliardi di spermatozoi riversati inutilmente al suolo. non dice forse dio a onan di non disperdere il suo seme a terra? non sono anche gli spermatozoi delle forme di vita?

di questo passo si arriva veramente a questo punto. infatti il problema non è quanti aborti sono stati praticati ma

1-la donna ha diritto ad abortire?

2-quali sono le cause dell'aborto?

su queste cose vorrei che mi dessi delle risposte

ti ricordo altresì che quel cardinale joseph ratzinger che citi era il capo di quello che tutt'oggi resta dell'inquisizione (sacra congregazione per la dottrina e per la fede).
aggiungo che è quello che dice che l'unica soluzione contro l'aids è l'astinenza, che i preservativi non vanno usati, che le donne abortiscono con troppa leggerezza (ma che c***o ne sa lui?), e altre amenità del genere.
ti ricordo altresì che in italia non esiste una materia fondamentale come l'educazione sessuale nelle scuole. perchè? perchè tutto quello che riguarda la sessualità è un tabù per la chiesa e la società..

francamente, non credo che sui temi dell'aborto e della sessualità vengano grandi lezioni da un personaggio come ratzinger e da un'istituzione come la chiesa.
Matty Posted - 04/12/2005 : 23:50:30
Dio si è fatto carne.
Questo non è soltanto un evento incommensurabilmente grande e lontano da noi, è qualcosa di molto umano e a noi molto vicino: Dio si è fatto bambino, un bambino che ha bisogno di una madre.
E' diventato un bambino, una creatura che entra nel mondo piangendo, lacui prima voce è uno strillo che chiede aiuto, il cui primo gesto è rappresentato dalle mani tese in cerca di sicurezza.
Dio è diventato un bambino.
D'altra parte sentiamo anche dire che queste cose nn sono che sentimentalismo, che sarebbe meglio essere lasciato da parte.
Ma il Nuovo Testamento ha altre idee al riguardo.
Per la fede della Bibbia e della Chiesa è importante che Dio abbia voluto essere una simile creatura, dipendente dalla madre, dipendente dall'amore soccorrevole dell'uomo.
Dio ha voluto essere una creatura che dipende dagli uomini, per suscitare in noi l'amore che ci purifica e ci salva.
Dio è diventato bambino, il bambino è una creatura che dipende dagli altri.
Così nell'essere bambino c'è già il tema della ricerca di asilo, un tema fondamentale nel Natale.
E quante variazioni ha visto questo tema nella storia!
Oggi ne sperimentiamo uno molto angoscioso: il bambino bussa alle porte del nostro mondo.
A ragione deploriamo di continuo il fatto che l'ambiente in cui viviamo sia diventato ostile ai bambini, che rifiuti al bambino lo spazio interiore ed esteriore in cui questo potrebbe realizzare la propria esistenza nella libertà e nella gioia.

IL BAMBINO BUSSA.
QUESTA RICERCA D'ASILO VA ANCORA PIU' IN PROFONDITA'.
NON ESISTE SOLTANTO L'AMBIENTE OSTILE AI BAMBINI, PRIMA DI QUESTO C'E' ANCHE IL FATTO CHE AL BAMBINO E' CHIUSA LA PORTA ATTRAVERSO LA QUALE POTREBBE ACCEDERE A QUESTO MONDO, CHE SI DICE NON ABBIA PIU' POSTO PER LUI.
IL BAMBINO E' VISTO COME UNA SPECIE DI PERICOLO O COME UN INCIDENTE DA EVITARE.
L'ARTE DI CHIUDERGLI LA PORTA IN FACCIA E' CONSIDERATA UN PORTATO DELL'ILLIMUNISMO E DI UNA MENTALITA' LIBERA DA PREGIUDIZI.
SPESSO CALPESTARE LA VITA CHE PIU' DI TUTTI E' INDIFESA, QUELLA CHE ANCORA NON E' NATA, SEMBRA NON ESSERE NEPPURE PIU' UNA TRASGRESSIONE VENIALE, MA SOLTANTO UN PARAMETRO DELL'EMANCIPAZIONE.
NEL MODO DI PENSARE DI QUESTO NOSTRO TEMPO - MA,SE SIAMO SINCERI, IN SEGRETO ANCHE DEL NOSTRO MODO DI PENSARE - IL BAMBINO APPARE COME COLUI CHE FA CONCORRENZA ALLA NOSTRA LIBERTA', COME COLUI CHE FA CONCORRENZA AL NOSTRO FUTURO, CHE CI PORTA VIA IL POSTO.
RIEMPIAMO LO SPAZIO DELLA NOSTRA VITA DI OGGETTI E PRODOTTI E NON RIUSCIAMO MAI AD AVERNE ABBASTANZA DI COSE CHE PROGRAMMIAMO E POI POSSIAMO ANCHE BUTTARE VIA.
TUTT'AL PIU' ABBIAMO POSTO PER UN ANIMALE CHE SI ADATTI AI NOSTRI CAPRICCI.
MA NON ABBIAMO POSTO PER UN ALTRA LIBERTA', PER UNA NUOVA VOLONTA' CHE ENTRA NELLA NOSTRA VITA E CHE NON POSSIAMO PROGRAMMARE O GOVERNARE: PER NOI SAREBBE TROPPO GRAVOSO.
VOGLIAMO SOLTANTO CIO' CHE SI PUO' PROGRAMMARE, IL PRODOTTO, LE COSE CHE SIAMO IN GRADO DI FARE, E CHE POI POSSIAMO ANCHE BUTTARE VIA.
IL BAMBINO BUSSA.
SE LO ACCOGLIESSIMO DOVREMMO RIVEDERE RADICALMENTE IL NOSTRO RAPPORTO CON LA VITA, DOVREMMO ESSERE DISPOSTI A NON APPROFITTARE DI ESSA SOLTANTO A NOSTRO VANTAGGIO, DOVREMO SMETTERLA DI RITENERLA SOLTANTO UN OPPORTUNITA' UTILE A RICAVARE QUALCOSA DA CIO' CHE LE CIRCOSTANZE CI OFFRONO.
DOVREMMO INVECE VIVERLA E CONSIDERARLA COME UN DONO PER GLI ALTRI.
DOVREMMO IMPARARE A VEDERE NEL BAMBINO, NELLA NUOVA LIBERTA' DI UN ALTRO ESSERE UMANO CHE NASCE ALLA VITA, NON LA DISTRUZIONE DELLA NOSTRA LIBERTA', MA UN OCCASIONE CHE LE VIENE OFFERTA, NON IL CONCORRENTE CHE CI TOGLIE IL FUTURO E LO SPAZIO VITALE, MA LA FORZA CREATIVA CHE DA LA PROPRIA IMPRONTA AL FUTURO E LO PORTA IN SE.
POSSIAMO DIRE DI AVERE A CHE FARE CON QUALCOSA DI MOLTO PROFONDO A SECONDA DEL MODO IN CUI INTENDIAMO ESSERE UOMINI: SE DAL PUNTO DI VISTA DI UN TERRIBILE EGOISMO CHE SI SENTE PERENNEMENTE MINACCIATO, OPPURE QUELLO DI UNA LIBERTA' FIDUCIOSA CHE ACCOGLIE E SA ACCOGLIERE UN ALTRA LIBERTA', PERCHE' SA CHE IN FONDO L'UOMO E' SORRETTO DA DIO ED E' PERTANTO CHIAMATO ALLA COMUNIONE DELL'AMORE E DELLA LIBERTA' DI VIVERE INSIEME.

Tratto dalle Omelie Natalizie di JOSEPH RATZINGER tenutesi nel duomo di Monaco di Baviera.
Questo è un estratto dell'omelia del Natale del 78.
Matty
ambrogivs Posted - 28/11/2005 : 20:45:19
quote:
Originally posted by Matty

Non ho mica urlato, ho solo scritto queste cose nei topic seri, per far capire che la finivo li e nn avrei più replicato e che era la mia posizione iniziale e definitiva.



Adesso a prescindere dall'argomento che è particolarmente delicato e sul quale io stesso non ho ideee chiarissime...Dire "è la mia posizione iniziale e definitiva" e scriverlo in maiuscolo rosso con tanto di punto esclamativo non serve a niente.Le discussioni sono anche un modo per verificare o eventualmente mettere in dubbio la propria posizione di partenza,altrimenti non ha proprio senso parteciparvi.
Perere mio,eh

Matty Posted - 28/11/2005 : 19:36:17
Non ho mica urlato, ho solo scritto queste cose nei topic seri, per far capire che la finivo li e nn avrei più replicato e che era la mia posizione iniziale e definitiva.
I topic avevo già replicato e gli ho seguiti tutti.
Tutto qui.
Matty
Gattissimo Posted - 28/11/2005 : 18:47:29
Matty, che t'è preso? Hai scritto così anche nell'altro topic, guarda che ti capiamo anche se non "urli"...

_____________

Marko Posted - 28/11/2005 : 18:08:09
Gattissimo, invece di replicare a vecchie cose su cui nn ho intenzione di prendermi altre questioni, hai letto l'articolo postato da Matty o ti è scivolato addosso come l'acqua?
Una simile apocalisse (nn si può + neppure definirla tragedia) su cui nessuno ha mai riflettuto seriamente, merita soltanto silenzio e un riconoscere le nostre mancanze e l'ipocrisia che ci caratterizza tutti, tutto il genere umano.
Parliamo e parliamo, diciamo che l'uomo è una bestia (pensando però sempre agli altri) che chi violenta andrebbe condannato a morte e cose simili.
E noi cosa ci meriteremmo, tutti quanti?
Non fate facili paragoni tra vite esistenti e vite che ancora devono venire in essere. Queste ultime sono soppresse quanto le prime, anzi stroncate ancor prima di nascere. Già perché se non ne parliamo, se non le vediamo, se non ci pensiamo, se troviamo sempre un modo per fare distinguo tra vita e vita ed evitiamo di guardarci dentro, quell'"anestetizzazione" delle coscienze di cui parlava Bobbio continuerà a funzionare benissimo.
Ma non per sempre.



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Matty Posted - 28/11/2005 : 17:17:00
I SONO ASSOLUTAMENTE CONTRO L'ABORTO!
Matty
Gattissimo Posted - 28/11/2005 : 11:32:55
quote:
Originally posted by Marko

S'imparano a cominciarsi a prendere le loro cacchio di responsabilità!!! Ecco cosa fanno!!

Loro, eh? E non i loro genitori e insegnanti, che avrebbero dovuto educarle a usare i metodi contraccettivi?
Andiamo... a 16 anni è difficile trovare ragazzi/e saggi e coscienziosi, se non vengono educati a dovere mi sembra ovvio che poi sorgano questi problemi.

quote:
Per tutte le altre cose pure sono bravi a fare i tipi autonomi e adulti ormai già a partire da 12 anni, allora facessero funzionare il cervellino sempre e non solo quando si tratta di maneggiare un cellulare

Che ci siano degli idioti che non usano i contraccettivi anche se educati a dovere è fuori discussione, e per loro potrei pure essere d'accordo, ma la maggior parte non li usa perchè nessuno li ha educati a farlo.
Del resto come si può pretendere che lo siano, se la maggior parte dei genitori si vergognano come ladri a parlare di certe cose? In parte perchè si sentono in imbarazzo, e in parte perchè "masturbazione, contraccezione, per carità, sono peccati e fanno piangere il bambin gesù, mai parlarne o si rischia l'inferno!"
Poi quando le loro figlie gli dicono che sono incinte (a proposito: "icninta", "incinto", "incinte", e NON "in cinta") hanno anche il coraggio di prendersela con loro...
Per non parlare di chi sta a scuola, spesso e volentieri professori vecchi, barbosi e incompetenti che non sanno insegnare neanche ciò che è di loro competenza, figuriamoci aspetti più intimi come la contraccezione.

Detto ciò, una volta che il danno è stato fatto, non abortire perchè "oddio, oddio, non uccidiamo una vita umana, per carità, non importa se sono poche cellule in croce" porta il più delle volte a rovinare la vita della ragazza in questione, dell'altra persona, e soprattutto del futuro sfortunato bambino.

_____________

Matty Posted - 26/11/2005 : 23:10:53
NON MI RICORDO BENE QUESTO TOPIC, SE VI VA LEGGETEVI QUESTO ARTICOLO IO NELLA MIA IGNORANZA NON CREDEVO ASSOLUTAMENTE CHE IL FENOMENO FOSSE COSI' DILAGANTE.....


LE VITTIME DI CUI TUTTI SIAMO RESPONSABILI: IL CALCOLO COMPLESSIVO DELLE VITTIME DELL’ABORTO SUPERA IL MILIARDO DI VITE UMANE…NON SI DOVREBBE FERMARSI UN ATTIMO E RIFLETTERE?
(di Redazione Papaboys) sabato 26 novembre 2005 ore 12.46

ROMA - (26 Novembre, h. 12.10) - Se ne è parlato tanto dell’aborto, ma difficilmente se ne è sentito parlare in questi termini così veritieri. Antonio Socci, propone una riflessione che in pochi hanno avuto il coraggio di fare. Socci mette in evidenza dati che fà comodo tenere nascosto, e che come spiega mirabilmente, non sono nemmeno poi così conosciuti: Siamo tutti responsabili, riflettiamo un attimo. Ieri l’Unità riportava in prima pagina questo titolo: “La fame uccide sei milioni di bambini ma a noi non importa nulla”. Credo anche io che sia una tragedia immane che si consuma ogni anno e che non dovrebbe farci dormire tranquilli. Giustamente Walter Veltroni scrive che “dovrebbe essere la notizia principale per tutti i giornali del mondo”. Ha ragione. Ma – senza voler opporre tragedia a tragedia, perché fanno parte dello stesso computo – ritengo che ci sia un orrore ancora maggiore su cui chiudiamo gli occhi (e chiedo, pacatamente, anche all’Unità se non merita un titolo di prima pagina): un miliardo di vite umane soppresse con l’aborto. Avete letto bene: un miliardo. Un numero sconvolgente. E non lo troverete registrato da nessuna parte. Ancora più censurato delle vittime per fame. Una gigantesca rimozione vige tuttora nelle nostre coscienze, nel nostro sistema informativo e culturale, in tutta la nostra civiltà. Si trovano una quantità di volumi che contabilizzano i morti per fame, per guerre, per violenze, per stermini e genocidi nel corso del Novecento. Marcello Flores, che arriva alla cifra complessiva di 200 milioni di vittime nel libro “Tutta la violenza di un secolo”, conclude che per questo “il XX secolo è stato considerato uno dei più violenti nella storia dell’umanità”, indicando la Seconda guerra mondiale, “con i suoi cinquanta milioni di morti” come “l’evento più distruttivo del XX secolo e forse della storia umana”. Eppure da questo spaventoso computo è rimasta fuori la più immensa delle tragedie. E non perché nessuno ne sia a conoscenza: anzi, tutti la conoscono, è una soppressione di vite umane addirittura pubblica, autorizzata e finanziata dagli Stati. Ma questo fenomeno – nonostante le sue dimensioni, il più colossale programma di morte della storia umana – è sistematicamente rimosso: un miliardo di vite umane soppresse. Non voglio puntare il dito su nessuno (ne siamo tutti responsabili).


Chiedo solo di soffermarsi su questa cifra. Come si arriva a un computo così inaudito? Sono certo che il lettore sospetterà trattarsi di un’esagerazione, di una cifra ad effetto. Purtroppo non è così. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (dati del 1997) ogni anno sarebbero praticati 53 milioni di aborti. Ovvero abbiamo annualmente un numero di vittime innocenti pari a quelle provocate dall’intera Seconda guerra mondiale (1939-1945) che è considerata “l’evento più distruttivo della storia umana”. Da quanti anni si verifica questa ecatombe? Se si considera che da più di trent’anni l’aborto è statalizzato nei paesi democratici, e molto prima è stato legalizzato in Unione Sovietica, nella Germania nazista e poi negli altri Paesi dell’Est – cosa che dimostra come l’aborto sia uno dei frutti avvelenati delle ideologie totalitarie del Novecento – si supera facilmente il miliardo di vittime. Si dirà che l’aborto era praticato anche nei secoli precedenti. Sì, ma non in dimensioni così gigantesche. Inoltre erano perpetrate anche altre crudeli pratiche, ma a nessuno è venuto in mente di renderle legali, oltretutto così moltiplicando il numero delle vittime e moltiplicando le “armi” tecnologiche di distruzione legale della vita innocente. Peraltro – come si sa – la legge produce il costume, quella sorta di “anestetizzazione” delle coscienze che Bobbio indicava come il grande disastro della legge 194. Non solo l’aborto è, oggi, un “diritto” sancito dalle leggi, ma in certi Paesi è addirittura obbligatorio. Per legge. In Cina dai primi anni Ottanta è entrato in vigore il programma di controllo delle nascite che impone il limite di un solo figlio per famiglia: “chi viola queste regole” scrive Bernardo Cervellera “rischia multe salatissime, aborto forzato, infanticidio, distruzione della casa o requisizione dei beni”.
Gli effetti sono stati giganteschi: “lo Stato si vanta dei successi raggiunti: 300 milioni di nascite in meno in 21 anni”. Trecento milioni. E quando improvvisamente un bambino “non permesso” riesce a scampare all’aborto e a nascere, le contromisure sono agghiaccianti. Sono soprattutto le donne a far le spese di questa violenta politica. Infatti nel 1997 l’OMS ha scoperto che in Cina dal 1980 “mancavano” all’appello circa 50 milioni di bambine di troppo: si è riscontrata cioè una sproporzione nel Paese fra maschi e femmine che – dicono le statistiche ufficiali – sono oggi in rapporto di circa 120 contro 100 quando dovrebbe essere l’inverso. Alla cifra già vertiginosa di un miliardo di vittime dell’aborto nel corso del Novecento (soprattutto degli ultimi decenni del Novecento) dovrebbero essere aggiunte molte altre vite umane soppresse dalle varie “pillole del giorno dopo” e da sistemi di contraccezione meccanica (in realtà abortivi perché impediscono l’annidamento e non la fecondazione: solo in Francia sono circa 2 milioni e mezzo le donne che li usano).


Una studiosa francese calcola che ai 50 milioni di aborti praticati ogni anno nel mondo si debbano sommare circa 4 milioni di aborti “farmaceutici” (pillole del giorno dopo) e addirittura 460 milioni di aborti dovuti all’uso contraccettivi meccanici abortivi. Mi sembra una stima altissima, ma anche se si dovesse ridurre addirittura di tre quarti, avremmo sempre un numero enorme. E’ però stupefacente che sia così difficile trovare delle stime su ciò che tali sistemi provocano in termini di embrioni soppressi. E’ un vuoto di informazione che conferma come sia stato semplicemente abolito il problema della vita umana.
Le statistiche dimostrano che la legalizzazione dell’aborto non solo non ha fatto sparire l’aborto clandestino (come dimostrato pure da tristissimi episodi di cronaca), ma di fatto ha trasformato l’aborto in una pratica contraccettiva, cosicché anche il numero degli aborti “legali” non è affatto diminuito, anzi talvolta è aumentato. E nei casi in cui è diminuito in cifre assolute il ricorso all’intervento chirurgico è solo perché, per l’invecchiamento della popolazione, è minore il numero di donne in età fertile, e perché, negli ultimi anni, sono diventati disponibili sul mercato vari prodotti farmaceutici “del giorno dopo”. Il cui consumo massiccio dovrebbe essere tenuto presente nelle statistiche sugli aborti. Cécile Prieur su Le Monde (9 dicembre 2004) ha tracciato un bilancio rivelatore per la Francia, pur essendo nient’affatto contraria alla legge abortista: “Trent’anni dopo l’adozione della legge Veil, il numero di donne che abortiscono ogni anno oscilla sempre intorno a 200 mila… Negli anni Settanta i legislatori e le femministe speravano che lo sviluppo della contraccezione e poi l’autorizzazione all’IGV, avrebbero prodotto una progressiva diminuzione del ricorso all’aborto. Trent’anni dopo nulla di tutto ciò”. Va poi aggiunto l’immenso numero di embrioni “prodotti” per la fecondazione artificiale e – in un modo o nell’altro – soppressi. Immenso quanto? Si calcola che solo per far nascere – ad esempio - 20 bambini occorra “produrre” circa 1800 embrioni di cui dunque 1780 sono destinati alla morte. Se è vero che “oggi i nati con PMA nel mondo sono ormai circa un milione”, per calcolare la moltitudine di “fratelli” che sono stati “sacrificati” dovremmo orientarci all’incirca sui 90 milioni di “embrioni” fratelli (e tutto questo è accaduto solo negli ultimi venti anni). Come si vede si tratta di numeri sconvolgenti, che portano perfino sopra quella cifra (un miliardo di vite umane soppresse) fornita all’inizio e che pur sembrava assolutamente esagerata e abnorme. E un fenomeno simile non merita una riflessione?

Antonio Socci

Matty

skak Posted - 25/06/2005 : 11:19:36
quote:
Originally posted by Marko

S'imparano a cominciarsi a prendere le loro cacchio di responsabilità!!! Ecco cosa fanno!!
Per tutte le altre cose pure sono bravi a fare i tipi autonomi e adulti ormai già a partire da 12 anni, allora facessero funzionare il cervellino sempre e non solo quando si tratta di maneggiare un cellulare.


Quoto anche io. Ma è mai possibile? Fanno apposta?????

Gangrel Posted - 25/06/2005 : 07:21:49
quote:
Originally posted by Marko

S'imparano a cominciarsi a prendere le loro cacchio di responsabilità!!! Ecco cosa fanno!!
Per tutte le altre cose pure sono bravi a fare i tipi autonomi e adulti ormai già a partire da 12 anni, allora facessero funzionare il cervellino sempre e non solo quando si tratta di maneggiare un cellulare.


Sei il mio eroe
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- "Know Your Role, Shut your Mouth"
- "If you Smell What The Rock is Cookin"
-"The Rock will layeth the smacketh down on alllllllll their candyasses..."

Rvd Posted - 24/06/2005 : 18:53:52
quote:
Originally posted by Darksch

Io credo che l'aborto sia nei casi di violenza sessuale o magari problemi "tecnici" (disgrazia vuole che si rompe il preservativo o cose simili non sono prevedibili... Non è che se ne possono indossare 7 x sicurezza. Oppure rientrare in uno di quella percentuale minima su cui la pillola non funziona). Però non lo trovo moralmente giusto (poi ognuno fa come vuole) usarlo come rimedio di "contraccezione a posteriori" xchè non si vuole usare preservativo/pillola etc etc... Ognuno è libero di fare quello che vuole, però poi deve sapere che ne paga le conseguenze, non che c'è sempre la scappatoia pronta... Questo è libero arbitrio e bisogna saperselo gestire... Quindi no all'aborto x gravidanze indesiderate ma causate da estrema superficialità... Tutto questo rigorosamente IMHO!!!


Hai perfettamente ragione secondo il mio punto di vista


If I said I want you, id I said I need you
If I said I love you, whar would you do
If I said I want you, if I said I need you
If I said I love you, what would you do
Darksch Posted - 24/06/2005 : 18:42:53
Io credo che l'aborto sia nei casi di violenza sessuale o magari problemi "tecnici" (disgrazia vuole che si rompe il preservativo o cose simili non sono prevedibili... Non è che se ne possono indossare 7 x sicurezza. Oppure rientrare in uno di quella percentuale minima su cui la pillola non funziona). Però non lo trovo moralmente giusto (poi ognuno fa come vuole) usarlo come rimedio di "contraccezione a posteriori" xchè non si vuole usare preservativo/pillola etc etc... Ognuno è libero di fare quello che vuole, però poi deve sapere che ne paga le conseguenze, non che c'è sempre la scappatoia pronta... Questo è libero arbitrio e bisogna saperselo gestire... Quindi no all'aborto x gravidanze indesiderate ma causate da estrema superficialità... Tutto questo rigorosamente IMHO!!!

20/06/05: E' proprio vero che a volte i sogni diventano realta'... Grazie Lene!!!
Marko Posted - 24/06/2005 : 18:35:31
S'imparano a cominciarsi a prendere le loro cacchio di responsabilità!!! Ecco cosa fanno!!
Per tutte le altre cose pure sono bravi a fare i tipi autonomi e adulti ormai già a partire da 12 anni, allora facessero funzionare il cervellino sempre e non solo quando si tratta di maneggiare un cellulare.

Non bisogna giudicare gli uomini come si farebbe d'un quadro o di una statua, a prima vista;
bisogna approfondire l'anima e il cuore:
il viso della modestia copre il merito e la maschera dell'ipocrisia nasconde la malignità

giammy89 Posted - 24/06/2005 : 17:59:10
si ma io ti parlo x esperienza.. in classe mia x esempio quasi nessuno usa i metodi contraccettivi..quindi se rimangono in cinta e non vogliono avere figli a 16 anni che fanno???


"sbaglierò mille altre volte non è importante il punto è che ti amo"
Gangrel Posted - 24/06/2005 : 11:42:27
quote:
Originally posted by giammy89

x me è giusto.. magari se qlkn rimane incinta senza volerlo.. e non vuole il figlio.. xke deve tenerlo x forza??


Beh, secondo me escludendo i casi di violenza carnale, è difficile restare incinta con i contraccettivi moderni di cui si dispone...

----------------
Exit light
Enter night
Take my hand
Off to never never land
skak Posted - 24/06/2005 : 11:37:22
quote:
Originally posted by giammy89

x me è giusto.. magari se qlkn rimane incinta senza volerlo.. e non vuole il figlio.. xke deve tenerlo x forza??


"sbaglierò mille altre volte non è importante il punto è che ti amo"


Discorso superficialissimo il tuo a mio parere.
Ti sarebbe piaciuto fare la fine che fa un feto abortito?

giammy89 Posted - 24/06/2005 : 10:41:08
x me è giusto.. magari se qlkn rimane incinta senza volerlo.. e non vuole il figlio.. xke deve tenerlo x forza??


"sbaglierò mille altre volte non è importante il punto è che ti amo"

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