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 Contro la pena di morte

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T O P I C    R E V I E W
Erwin Rommel Posted - 21/11/2005 : 20:28:05
Ieri mi è capitato di vedere un servizio di Report sulla pena di morte nel mondo... Io mi sono visto la parte che parlava della Cina e dell'Iran! Mi è rimasto impresso soprattutto il servizio sulla Cina, dove era detto che ogni provincia doveva rispettare un numero di arresti e di condanne alla pena capitale. Così, in pratica, viene scelto un numero di detenuti indipendente da ciò che essi hanno fatto e mandati al patibolo? Questa condanna è terribile perchè ad una persona bisogna dare la possibilità di emendarsi. Provate voi ad immedesimarvi nei panni di un detenuto che alla sentenza finale è condannato alla pena capitale. immaginatelo rinchiuso nel braccio della morte ad aspettare che la sentenza venga eseguita. Provate voi stessi a immaginarvi i suoi familiari, la loro disperazione(per quanto sia grave quello che questa persona ha fatto i familiari gli staranno sempre accanto) Non è assolutamente vero che questa pena è necessaria per condurre la gente sulla retta via. Facendo cosa? Uccidendo uno per dare esempio agli altri?

Un paio di mesi fa mi è capitato di parlare con un Inglese e un Malese riguardo a questo: se volete vedere ciò che è venuto fuori ecco il link (io sono Benito in quel forum): http://www.lenemarlin.com/forum/forum_posts.asp?TID=589&PN=2&TPN=2
Siccome il forum era partito con Bush e la sua politica vi pregherei di non parlarne. Grazie

Maiora viribus audere
20   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Gaga Posted - 04/05/2006 : 23:12:36
quote:
Originally posted by riccardino


Nel caso specifico, credo che il carcere a vita sia una pena adeguata alla gravità del crimine.



Speriamo che non facciano come in Italia, col "condono" delle pene...un nome su tutti, Izzo...
Marko Posted - 04/05/2006 : 17:19:52
Anche mia mamma aveva avuto lo stesso pensiero, e in effetti in futuro ci sarà tempo x chiarire ulteriori aspetti dell'11 settembre.
Riguardo alla pena da comminargli, il fatto è che Moussaoui, il cd. 20° uomo, è stato arrestato già prima degli attacchi e i legami col piano terroristico sono usciti fuori dopo. Non avendo egli quindi affatto partecipato agli attacchi, sarebbe stato profondamente ingiusto condannarlo a morte anche solo dal punto di vista legale, perché secondo me si potrebbe accusarlo soltanto di concorso esterno in strage e terrorismo internazionale. Però non ne sono sicuro perché chi partecipa a un comune disegno criminoso (associazione mafiosa o eversiva) concorre nel reato a tutti gli effetti, mentre chi contribuisce soltanto a determinate condizioni (in particolare mantenendo in vita l'ente criminoso) è concorrente esterno. La dottrina italiana discute ancora sulla definizione e i confini del concorso esterno. Ho trovato questa spiegazione che mi sembra convincente: E' necessario non solo che il ''concorrente esterno'' abbia tenuto una condotta chiaramente espressiva della sua disponibilita' a partecipare all'associazione, ma anche che abbia agito con la coscienza e la volonta' di concorrere alla realizzazione del particolare programma delinquenziale. Se mancano queste condizioni - e' stato stabilito - le attivita' di semplice supporto, agevolazione, fiancheggiamento, compartecipazioni nei singoli reati non possono ritenersi un concorso esterno all' associazione, ma devono essere diversamente qualificate dal punto di vista penale.
Ora, il fatto particolare è che Moussaoui faceva proprio parte del gruppo terroristico, non è che ha dato solo un appoggio esterno, e tuttavia ne ha fatto parte solo fino a un certo momento, per cui dopo quel momento -e non avendo egli compiuto l'atto- il suo torna ad essere concorso esterno, secondo me.
In ogni caso l'accusa di una diretta responsabilità x le morti non poteva reggere in alcun modo.



I will always be doing music, but there are nobody who knows how it will turn out.
I will always be doing music, but there are other people who will decide whether I'll be staying....

riccardino Posted - 04/05/2006 : 15:55:34
quote:
Originally posted by President
Forse lo tengono in vita perchè potrebbe sempre rivelarsi utile in ulteriori indagini.



Ottima intuizione, non c'avevo pensato. Sperano forse che pentendosi un giorno possa parlare.
President Posted - 04/05/2006 : 13:45:07
Beh, è ovvio che anche se graziato dalla pena di morte, debba rimanere in carcere a vita... Ha partecipato ad un atto orrendo, indefinibile..
Forse lo tengono in vita perchè potrebbe sempre rivelarsi utile in ulteriori indagini.
La cosa che più mi stranisce è che questo essere non è minimamente pentito di ciò che ha fatto.


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
riccardino Posted - 04/05/2006 : 11:38:41
Hai ragione Marko, sembra una contraddizione, ma l'unico modo per riportare la vittoria per i diritti umani degli attuali e futuri pregiudicati è quella di stabilire una discontinità col passato.
Nel caso specifico, credo che il carcere a vita sia una pena adeguata alla gravità del crimine.
Marko Posted - 04/05/2006 : 11:26:12
Questa volta segnalo una vittoria dei diritti umani negli USA, anche se è ben certamente una grossa contraddizione mandare a morte un uomo che si era redento (mi riferisco a Tookie) e lasciare vivo chi è correo in qlc modo del più grosso attacco terroristico di tutti i tempi.



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Marko Posted - 01/05/2006 : 14:01:10
Se proprio volete fare una buona azione, invece che sollevarvi l'animo scrivendo un intervento con qualche bella immaginina, scendete in strada [...]

quote:
Originally posted by chiarina88
Ma in ciò che ho scritto non ho mai usato la seconda persona plurale



Non mi pare cmq dai soprassediamo.
L'importante in effetti è cominciare a passare dalle parole ai fatti qui dentro, però teniamo conto che ognuno ha la sua età, i suoi tempi e i suoi impegni e possibilità. Bisogna essere critici per stimolarsi, ma bisogna anche avere pazienza.



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chiarina88 Posted - 30/04/2006 : 23:53:05
quote:
Originally posted by Gaga

...è normale cmq che i mass media bombardino tv e distributori di informazioni (???) con quello che gli è conveniente...muoiono migliaia di bambini ogni giorno, è vero, di fame, di guerra, ma non ne parla nessuno e la gente comune magari non lo sa nemmeno o non ha il tempo di informarsi...beh, dispiace per chiunque e per qualunque cosa, ma un messaggio, un pensiero, quando si sente di averlo e di comunicarlo, per chiunque esso sia, se è sincero deve essere sempre espresso!


Riconosco di essere stata un po' dura, purtroppo sono ipercritica sia nei confronti degli altri che con me stessa
Ma in ciò che ho scritto non ho mai usato la seconda persona plurale, bensì la prima..quindi ho incluso anche me.

I can't believe I've been touched by an angel..
Gaga Posted - 30/04/2006 : 22:27:37
COncordo con quasi tutto quello che dice Chiarina, anche se, leggendo alcuni passaggi del tuo post, mi sembra di intendere che bisognerebbe, secondo te, o parlare di tutte le persone che vengono uccise, muoiono di fame etc, o di nessuna...è normale cmq che i mass media bombardino tv e distributori di informazioni (???) con quello che gli è conveniente...muoiono migliaia di bambini ogni giorno, è vero, di fame, di guerra, ma non ne parla nessuno e la gente comune magari non lo sa nemmeno o non ha il tempo di informarsi...beh, dispiace per chiunque e per qualunque cosa, ma un messaggio, un pensiero, quando si sente di averlo e di comunicarlo, per chiunque esso sia, se è sincero deve essere sempre espresso!
Cmq chiara ti faccio i complimenti pe ril tuo post molto maturo!
Marko Posted - 30/04/2006 : 21:16:29
Visto che avevamo discusso proprio qui di questi temi, rispondo qui all'intervento di Chiarina nel topic Tommy, che dovrebbe essere lasciato soltanto alle manifestazioni di cordoglio.

Dunque, non posso che essere d'accordo con le parole di chiarina, ma non nella parte in cui critichi i membri di questo forum per il modo in cui hanno espresso i loro sentimenti di partecipazione all'accaduto. Sei appena arrivata e cmq non puoi conoscere gli animi delle persone, per cui non è giusto metterli in dubbio con discorsi giusti nella sostanza, ma in questo caso moralisti.
Non sai gli altri cosa fanno nella vita reale, come jala ha fatto notare, e poi quel topic era dedicato alla solidarietà verso Tommaso, non a discussioni (magari poi cancellate da lì gli ultimi interventi)

Io per primo ho messo in luce l'ipocrisia con cui i media e tante persone trattano gli avvenimenti e chiarina ha perfettamente ragione nel dire che tra un po' sarà dimenticato tutto, non appena morirà il prossimo Tommaso, e poi il prossimo e via sempre di seguito, una notizia scaccia l'altra... the show must go on!
Ma questi ragionamenti li ho fatti perché potessimo rifletterci sopra criticamente anche in relazione a chi propugna la pena di morte troppo facilmente, l'ho proposti per non fare gli stessi errori, per mantenere il controllo sulla nostra moralità senza farci trascinare dalla tv, che è un pericoloso "dittatore" delle nostre emozioni: su un canale ci fa ridere e su un altro piangere e tutto avviene a comando: basta cambiare canale.

Ora, se possibile, volevo approfittare un attimo di questo topic anche per interrogarmi su un'altra tragedia (naturale ma anche dovuta all'uomo) avvenuta oggi.
Mi chiedo dove si possa ancora trovare senso a una vita quando hai perso tuo marito e le tue 3 figlie che hai cresciuto x 18 anni, la casa... hai perso tutto. E non sei neppure + in un'età x poter ricominciare daccapo, non potresti mai, ti chiedi prob. soltanto perché non sei morto anche tu.
Mi riferisco ovviamente a quanto è accaduto a Ischia. Chi pagherà x quella tragedia familiare indicibile, e perché una donna è stata sottoposta a una prova così grande?
Io sono certo che Dio non è responsabile di questi avvenimenti, sapete come la penso. Eppure oggi sento un desiderio d'interrogarmi di più, sapere voi cosa ne pensate. Qual è il progetto di Dio su quella donna? Qual è ora il conforto che le si può ancora dare? Io come reagirei, cosa penserei della vita e di Dio se mi accadesse qualcosa del genere?
E cmq sono morte delle persone, ma nessuno pagherà per questo, prob. neppure con un giorno di galera. Forse chissà erano un po' anche loro responsabili della tragedia, forse hanno costruito lì pur sapendo che la zona è particolarmente a rischio.
Sì, ma Dio lì dov'era?




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President Posted - 04/04/2006 : 18:25:30
Sono in buona parte d'accordo sia con PM che con Marko sulla questione dei media (non ne avevo ancora parlato in effetti). Giornali e TV, come al solito, hanno esagerato sia nei tempi che nei modi, divenendo insistenti, petulanti, fastidiosi.
E' ovvio che all'interno di in TG non si potrà mai dare spazio a tutte le notizie di cronaca che ci sono ogni giorno, ma è altrettanto vero che spesso i media dedicano troppo spazio alla stessa notizia a scapito degli altri casi importanti.

Tutto questo però non deve farci commettere l'errore di criticare solo i giornalisti o tutte quelle persone che in un modo o nell'altro hanno cercato di farsi pubblicità in TV oppure hanno cercato di riproporre ancora una volta la pena di morte come legge..
Voglio dire, ben vengano le critiche a chi in questi giorni ha esagerato, ma non dimentichiamo che la notizia centrale non dev'essere offuscata da queste polemiche. Un piccolo innocente è stato rapito ed ucciso da uno stupratore in libertà.
A me tutto questo non va giù, e probabilmente nemmeno a tutti quelli che hanno avuto la reazione rabbiosa di cui abbiamo parlato.

E' vero che ci sono tante bestialità nel mondo oltre al caso di Tommaso, al caso di Cogne o quant'altro.. Ma noi nel nostro piccolo ne parliamo, no? Abbiamo un topic sugli stupri che viene continuamente e tristemente aggiornato, abbiamo topic sulle violenze verso gli animali, topic sulle varie ingiustizie che avvengono nei paesi sottosviluppati ed in ogni angolo del mondo...
Ma in questo caso, in questi giorni intendo, credo sia normalissimo che il caso di Tommaso ci abbia un po' catturato l'attenzione. Attenzione che deve subito tornare a tutti i problemi della nostra società, indipendentemente da quello che ci vogliono far passare in TV.


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
Marko Posted - 04/04/2006 : 15:18:21
Stavo x postare un nuovo intervento, poi ho letto quello di PM, che ringrazio x il contributo sempre prezioso.
Ora posto le mie ultime riflessioni:

Riprendendo l’ultimo post di Pres, capisco perfettamente quello che dici, così come la reazione della gente. Se avessi un figlio e me lo ammazzassero in quel modo passerebbero anche a me, come a tutti gli esseri umani, certi pensieri x la testa.
Quello che ho voluto farvi notare dal mio primo intervento sono due cose: 1. la reazione spropositata che un delitto può provocare nel paese, ogni volta che i media scelgano di farne un loro "caso" (prendiamo Marta Russo, Cogne ecc.). Certo sono casi particolari, ma sappiamo che succede anche di peggio ogni giorno e nessuno spreca troppe parole (ad es. io trovo ancora + orribile l'omicidio di quell'intera famiglia calabrese da parte di quel diciottenne, roba da sterminio nazista o di sette sataniche, come da subito avevo pensato).
Non capisco quindi perché privilegiare tanto un certo caso, fino a spingere la gente a parlare di pena di morte.
2. come tu dici giustamente, si può arrivare anche ad invocare una pena di morte a cui in realtà non si crede. Ma una cosa è se ciò accade nei discorsi quotidiani della gente e poi finisce lì, un'altra, molto + grave, è se dei politici usano un caso di cronaca per risollevare il tema a livello nazionale. Un'altra cosa ancora (meno grave, ma mi sembrano "lezioni morali" ipocrite) sono certi striscioni particolari appesi da certa gente che di solito cerca solo lo scontro.
Questo è tutto. Anzi, no. Ultimamente ho rivisto un documentario sul genocidio fra utu e tutsi avvenuto nel 1994 in Ruanda nella quasi indifferenza del mondo intero, con i caschi blu che abbandonarono il Paese perché la situazione era fuori controllo. Pochi mesi prima GP II vi era stato a predicare la fratellanza, scongiurando di evitare la strage che purtroppo è arrivata. Una follia di massa, uno sterminio inconcepibile di 1 milione di donne, bimbi, uomini, a colpi di machete, uccisi solo perchè dalla radio qualcuno ordinava di ammazzare tutti quelli dell'altra etnia. Non ho mai provato tanto orrore, impossibile togliere dalla testa quelle montagna di teschi ed ossa che nessuno ora riesce a giustificare, immagini che hanno un abominio pari solo in quelle dei corpi magrissimi dei morti nei lager nazisti che venivano buttati nelle fosse comuni dalle scavatrici o in quei quattro corpi di inglesi appesi carbonizzati e presi a calci al ponte di Falluja. Se x l’assassinio di un piccolo chiediamo la pena di morte, cosa ci vorrebbe x simili atti in proporzione? Una bomba atomica? Torno a farvi notare che la giustizia umana è per sua natura imperfetta.

Proprio il funzionamento della giustizia italiana è un tema a sé che Claus e io avevamo ripreso nell'altro topic. Che dire? Il nostro è uno Stato molto garantista (3 gradi di giudizio e tante indagini e controindagini da svolgersi per garantire la difesa e l'accusa). Questo aspetto certamente positivo rallenta il corso della giustizia, soprattutto se è ancora troppo burocratizzata. 6 anni sono chiaramente troppi x arrivare a una sentenza definitiva, soprattutto in caso di stupro.
Ma x accelerare i tempi non si risolve la situazione eliminando certe garanzie, come ad es. dimezzando i tempi di prescrizione dei reati o vietando l'appello ai p.m. delle sentenze di primo grado conclusesi con l'assoluzione. Questi meccanismi introdotti di recente producono una giustizia forse + rapida, ma meno giusta.
Secondo me si dovrebbe invece intervenire sul versante sicurezza: ad es. allungare la pena x i reati socialmente + riprovevoli e non permettere gli arresti domiciliari per reati che non siano veniali. Ossia i reati da una certa gravità in poi andrebbero puniti sempre col carcere e quelli + gravi (come lo stupro appunto) con + anni di carcere di quelli attualmente previsti e senza possibilità di sconti di pena di alcun tipo. Così un Alessi non solo non avrebbe potuto girare ancora in quasi totale libertà, ma si sarebbe fatto un bel po' di anni in galera che forse gli avrebbero tolto la voglia di riprovarci.
Purtroppo c'è anche il problema delle nostre carceri che sono stracolme e a breve si prevede che sarà ancora peggio, sempre in conseguenza di certi provvedimenti adottati recentemente. Però questi sono altri temi di discussione.



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President Posted - 04/04/2006 : 13:47:19
quote:
Originally posted by Marko
Ancora una volta non si coglie la sostanza di ciò che dico.
Ma credete che non percepisca certe differenze, mi fate tanto insensibile?
Certo che non sei insensibile, però devo dirti che ti sei scelto proprio una bella gatta da pelare...
Intendo dire che capisco perfettamente la difesa delle tue idee ed in questo caso la contrarietà alla pena di morte, però questo è un caso molto particolare, probabilmente avresti dovuto comprendere (senza condividere ovviamente) la rabbia di tante persone verso una bestia come Alessi.
Molte persone reagiscono per rabbia, dolore e magari invocano una pena di morte alla quale non credono realmente. Avresti potuto difendere i valori della vita umana (anche con una vignetta come ha fatto Domle) ma senza esagerare nei giudizi contro chi ha reagito con rabbia e magari senza citare un caso del tutto diverso (anche se si tratta lo stesso di una perdita di vita umana).
Voglio dire che mentre per il caso della donna obesa nessuno si scaglierebbe contro di lei chiedendo la pena di morte, verso Alessi era prevedibile una reazione del genere da parte della gente.
Una reazione comprensibile, magari non condivisibile da uno come te, Marko, ma che va comunque rispettata così come tutti rispettano la tua contrarietà alla pena di morte.
Per compeltare il quadro del muratore Alessi, e quindi giustificare la rabbia di milioni di persone, voglio citarti il suo reato precedente...

LA VIOLENZA - Nell'estate del 2000 una coppia, che si era appartata nelle campagne vicine, venne aggredita da due uomini. I fidanzati furono rapinati; l'auto danneggiata per evitare che chiedessero aiuto; il ragazzo legato ad un albero; la giovane violentata. Le vittime si rivolsero ai carabinieri ma degli aggressori non fu possibile trovare traccia fino a quando uno di loro telefonò alla ragazza chiedendole un incontro. Lei finse di accettare e portò all'appuntamento i militari ma i due non si presentarono. Restarono, però, le tracce della chiamata che consentirono agli investigatori di risalire all'identità degli aggressori: Mario Alessi, ed un suo amico, G.B., anche lui di San Biagio Platani. Il resto lo fece la comparazione del dna prelevato dal liquido seminale trovato nella biancheria della vittima con quello estratto dalla saliva dei due indagati.

Quest'uomo, con un precedente così grave, vergognoso, era ancora in libertà anzichè passare il resto della vita in carcere come avrebbe meritato...
Questa è giustizia?


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
gnapoco Posted - 04/04/2006 : 13:11:20
Io non mettevo in discussione che in tutti e due i casi era morta comunque una vita umana, ci mancherebbe altro.
Ho detto che "i due casi non sono paragonabili" intendendolo dal punto di vista guridico e dal punto di vista dei provvedimenti che verranno presi contro i colpevoli.
Poi, che io non sia un giudice è chiaro, ma i due episodi non mi sembrano sullo stesso piano in base alla gravità.

--------> Un morso non ha mai ucciso nessuno... Prova il nuovo gioco di ruolo! <--------
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Marko Posted - 04/04/2006 : 10:14:02
quote:
Originally posted by President
Rapire un bimbo a scopo d'estorsione, ucciderlo volontariamente con un pala non è la stessa cosa che partorire per sbaglio in un water facendo morire involontariamente il feto..

Ancora una volta non si coglie la sostanza di ciò che dico.
Ma credete che non percepisca certe differenze, mi fate tanto insensibile?
Voglio ribadire il dato di base -da cui credo si debba sempre partire- che la vita dei 2 bimbi ha lo stesso valore, indipendentemente da come siano morti (modalità), da cosa dicano i giudici e da quali clamori la stampa ci monti sopra. Sono due vite, eppure una delle due non è stata neppure considerata tale, dunque non c'è il reato. Allora ditemi cos'era, un pupazzo? soltanto perchè ancora non respirava o stava appena cominciando a farlo?
Per quanto riguarda l'elemento discriminante ai fini della condanna, ossia la colpevolezza, l'involontarietà dell'uccisione nel water mi sembra alquanto sospetta (io non riesco a concepire come, anche obesi, nn ci si possa accorgere di aver dentro un figlio all'ottavo mese e x di + non accorgersi di espellerlo -c'è il cordone ombelicale- o cmq non salvarlo in tempo una volta espulso). Ma anche se assumessimo l'involontarietà, resta il fatto che un essere umano è morto, e dunque un'eventuale assoluzione andava giustificata su altre basi. Invece qui l'assoluzione è venuta perché il fatto non costituisce reato, ossia non si distingue tra dolo e colpa, ma semplicemente non è stato commesso alcun fatto perché il bimbo non è mai nato (insomma era un pupazzo). Inoltre s'invoca pure l'incapacità d'intendere e di volere, tanto x essere certi di non sbagliare giudizio...
La sentenza del giudice e le analisi dei medici mi sanno tanto di retroterra ateistico e x nulla scientifico del XIX secolo. In un tale metro di giudizio -e mi spiace dirlo, anche in certe vostre sentenze, come "i due casi non sono paragonabili"- percepisco come ancora oggi non venga sempre messa la vita in senso sostanziale al primo posto assoluto dei nostri valori, e questo è il vero gravissimo scandalo in una società che si ritiene civile, progredita e democratica.
Ora, pur ribadendo le dovute differenze tra i vari casi, cui pure ho fatto riferimento nel mio ultimo post, bisogna stare molto attenti alla sostanza, ai dati reali, che spesso finiscono troppo facilmente x essere nascosti da una propaganda e da una forma eccessiva. Altrimenti finirà che anche la nostra coscienza, che è il segnale + forte e coerente della moralità del nostro agire, rimarrà sepolta o comandata a piacimento dai mass media.

P.s. Devo dire che m'ha fatto molto piacere il modo in cui ieri entrambi i leader politici si sono espressi riguardo alla pena di morte. Eppure quello che dovrebbe sembrare un dato acquisito, non lo è affatto neppure in Occidente, ed è per questo che è molto dura stilare delle carte internazionali di diritti fondamentali che siano accettate da tutti i paesi. Quella contenuta nella Cost. europea è stata bloccata insieme alla Cost. (l'art II-2 recita così: Diritto alla vita: 1. Ogni individuo ha diritto alla vita. 2. Nessuno può essere condannato alla pena di morte, né giustiziato). A prop., è stato raggiunto il limite minimo di ratifiche dei 4/5 degli Stati membri. Adesso bisogna vedere cosa deciderà il Consiglio Europeo nei prossimi mesi.



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ALEXXX82 Posted - 04/04/2006 : 01:31:40
Io invece condivido in pieno le parole di Marko, capisco cosa intende, anche se pero' questa storia di Tommaso mi ha fatto stare davvero male.

"e tutto quello che devi fare è metterti le cuffie,sdraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita,traccia dopo traccia nessuna è andata persa,tutte sono state vissute e tutte in un modo o nell'altro servono ad andare avanti.Non pentirti,non giudicarti,sei quello che sei e non c'è niente di meglio al mondo.PLAY,PAUSE,REWIND e ancora,ancora,ancora non spegnere mai il tuo compositore continua a registrare e a mettere insieme i suoni della tua vita...e se scenderà una lacrima quando li ascolti,beh non avere paura... è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita.". - A tutti i fan
gnapoco Posted - 03/04/2006 : 23:02:58
D'accordo con President.
I due casi non sono paragonabili.

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President Posted - 03/04/2006 : 20:48:17
quote:
Originally posted by Marko
Un bambino completamente formato è stato soppresso (involontariamente o no, chi lo sa) eppure nessuno è stato condannato per una sottilissima e al giorno d'oggi assurda distinzione giuridica.
Rapire un bimbo a scopo d'estorsione, ucciderlo volontariamente con un pala non è la stessa cosa che partorire per sbaglio in un water facendo morire involontariamente il feto.. La differenza non è solo nella "sottilissima e assurda distinzione giuridica" (riferita al feto vivo o meno) ma nella volontarietà e nella gravità del fatto in tutto il suo intero svolgersi.
E' per questo che non ci sarà lo stesso clamore. Non per ipocrisia.


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Marko Posted - 03/04/2006 : 19:41:09
quote:
Originally posted by gnapoco
Perché ti puoi permettere di condannare la gente in curva che non ha niente in meno di te, se non la passione per una squadra e una maglia? Perché devi fare di tutta l'erba un fascio sparando giudizi a zero?
Guarda che anche chi va allo stadio vive in questo mondo, e di certo non vive per il calcio o per fare casino sugli spalti. Non capisco come mai i tifosi devono essere dei perdigiorno, rozzi e ignoranti solo perché esprimono le loro idee con gli striscioni.


Possibile che se non faccio ogni volta tutte le specificazioni del caso, stiate sempre lì pronti a riprendere? Speravo aveste colto la sostanza del messaggio. So quello di cui parlo, perché conosco certi tipi di tifosi, perciò non fatemi critiche inutili.
Ovviamente mi riferivo non a tutti i tifosi indistintamente e neppure a tutti quelli delle curve, ma ad una piccola parte di ultrà e anche a certi tipi rozzi e/o violenti (che siano o meno ultrà) che vanno negli stadi ad accendere fuochi (in tutti i sensi) e se necessario anche a fare a coltellate, e poi magari si permettono di fare certi striscioni.
Certo non posso dire se ci sia un legame diretto tra questi personaggi e determinati striscioni (e cmq non ho detto che tutti gli striscioni mi abbiano dato fastidio, anzi sono solo un paio) ma si capisce che chi scrive: "dateli a noi" e roba simile non sia proprio un es. di civiltà, e ripeto conosco certi tipi di tifosi perché c'avevano una sede proprio vicino casa mia.

Cmq oggi non ho voglia di parlare. Forse avete letto o sentito la notizia al tg: oggi pom. un uomo ha sparato ad una donna ucraina e poi si è sparato (delitto e suicidio passionale) giusto davanti al mio parco e di fronte c'è pure una scuola con dei bambini che ancora dovevano uscire. Se fossi sceso ad un certo orario, come avevo intenzione di fare, può darsi che avrei assistito alla scena, ma x fortuna non è accaduto, non ci tengo proprio.
Dico solo che ogni giorno (purtroppo) accadono tante violenze. Pur considerando le dovute differenze, vogliamo montare casi giornalistici e richiami alla pena di morte su ciascuna di esse?

Edit: leggete questa, una tra le tante news quotidiane che ho trovato.
Un bambino completamente formato è stato soppresso (involontariamente o no, chi lo sa) eppure nessuno è stato condannato per una sottilissima e al giorno d'oggi assurda distinzione giuridica. Forse che la vita di questo bambino vale di meno di quella di Tommaso? Eppure qui nessuno si scandalizzerà + di tanto della sentenza di questo giudice.
Ecco perché il resto è soltanto ipocrisia.



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Domle Posted - 03/04/2006 : 18:13:14


Sergio Staino

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Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.
Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo,
perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL?

-----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp... -----

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