T O P I C R E V I E W |
Domle |
Posted - 08/07/2007 : 19:21:30 Volevo aprire questo topic perchè secondo me bisogna trovare un collante, una linea guida omogenea tra tutti i fili che abbiamo tessuto a Oslo e dintorni. Esperienze, notizie, consigli, oslognoccoluoghi in luogo di altri. E folletti anche. Dunque, dove siete rimasti impigliati, a quale linea del metrò? Dove vi ha portati il treno l'ultima volta? E quante panchine c'erano in quella stazione?
Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo, perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL? -----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp-----
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20 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
Domle |
Posted - 01/09/2011 : 00:56:41 Sto rivedendo i video d'epoca... Ma vi ricordate che burdello abbiamo fatto a Tromso? *_*
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Domle |
Posted - 10/12/2010 : 12:20:04 Luke vince di molto :D
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Luke |
Posted - 09/12/2010 : 22:31:35 Ah, la casa blu di Nanne Gutturmsen? Penso di averla riconosciuta dal camper di Zuzzy parcheggiato davanti.
"These fences we invent with what we say These fences growing taller every day These delicate fences On my mind and in my way"
Marit Larsen - "Fences" |
speedfight |
Posted - 08/12/2010 : 20:20:14 Io, Blackkared, Skak e F079 siamo esclusi dal gioco perchè ci siamo stati (e abbiamo raccolto un sasso per Domle ) |
Domle |
Posted - 08/12/2010 : 18:15:37 http://maps.google.no/?ie=UTF8&ll=69.431534,19.555044&spn=0,0.617294&z=11&layer=c&cbll=69.431649,19.555187&panoid=PrW1G2gw27Th_DxamTov9w&cbp=12,311.4,,1,-5.36
chi capisce cosa POTREBBE ESSERE vince un premio....
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Domle |
Posted - 07/12/2010 : 13:03:43 FY FAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAEN!!!!! *_*
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Luke |
Posted - 06/12/2010 : 11:52:37 Ieri sono stato in fiera a Milano. Per il primo anno c'era lo stand della Norvegia. Spillavano Hansa Juleol. E' stata la fine.
"These fences we invent with what we say These fences growing taller every day These delicate fences On my mind and in my way"
Marit Larsen - "Fences" |
Domle |
Posted - 23/11/2010 : 20:33:24 Segnamo, segnamo speed! Però al prossimo raduno quella canzone e "vi farger Norge blå" dobbiamo impararcele a memoria....
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speedfight |
Posted - 23/11/2010 : 19:03:04 quote: Originally posted by Domle
Parliamo di Oslo, parliamo della sua Metro, Parliamo.
Faccio notare, casomai qualcuno dovesse recarsi nel ridente paesello di Grorud che si può fregiare di ben due "pallini" sulla cartina della metro, che le due stazioni (su due linee di colore diverso), benchè omonime, distino tra loro qualcosa come 3km di tornanti con pendenza di 45°... io ovviamente sono sceso nella stazione sbagliata (meno male che poi era tutta discesa ) |
Luke |
Posted - 22/11/2010 : 22:03:57 *_* ma è stupenda! Estate, Gressholmen, reker, Mack.... sigh...
"These fences we invent with what we say These fences growing taller every day These delicate fences On my mind and in my way"
Marit Larsen - "Fences" |
Domle |
Posted - 22/11/2010 : 14:00:47 www.gressholmen.no/Gressholmen%20kro.mp3
Fra Vippetangen går båten litt over ni Fjorden ligger stille og ingen har dårlig tid Øyene ligger så vakre der ute som perler ved Oslo havn Lengsel i blikket, kjenner et underlig savn
Setter meg ned, tar en øl eller tre, husker en tid som var god Tar livet med ro på Gressholmen kro
Minnes den sommer’n vi blomstra og rusla omkring, så nyproser, slåper og ask og vandra i ring Tente et bål, kjente på vannet, la armen om hennes hals Til lyden av trekkspillet dansa vi sakte vals
Setter meg ned, tar en øl eller tre, husker dengang vi var to Tar livet med ro på Gressholmen kro
Tenker tilbake til sommer’n i femtisju Far hadde trebåt som lå der ved Vaterlands bru Dro ut på fjorden med reker og hvitvin, hygga seg til langt på kveld Den tida tok slutt og elva ble lagt i tunnel
Tenker på det, tar en øl eller tre, husker en tid som var god Tar livet med ro på Gressholmen kro
Natta er god, tar livet med ro på Gressholmen kro
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Domle |
Posted - 04/09/2010 : 10:06:29 ahahahhahahahahahah
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cri |
Posted - 04/09/2010 : 00:39:33 quote: Originally posted by Domle Muesli polistirolo e tonno! (tanto per non essere off topic)
Esattamente, sarebbe meglio inserire i nostri racconti (o altro materiale come foto e video) nel topic "sezione esperienze" --> http://www.lene.it/it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=4163&whichpage=14 oppure scrivendo a webmaster@lene.it. Se si tratta di file difficilmente allegabili per e-mail, contattateci e troveremo modalità alternative ;) Grazie
*Cri*
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Domle |
Posted - 02/09/2010 : 17:22:25 Eeeh va be dai, ho fatto copiaincolla dall'archivio... non c'è molto in norvegese! Piuttosto, la finisci di scrivere cose serie in questo topic? Sai che è moderato??? XD
Muesli polistirolo e tonno! (tanto per non essere off topic)
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Knox |
Posted - 01/09/2010 : 20:36:08 Grazie Domle ! Come sempre un racconto degno del suo autore !
quote: Domle, la sua emozione Poi Lene sorrideva. A MEE EEEE E E E E E E E.
Questo dovrebbe essere stato un momento davvero splendido....
quote: Domle, la sua ironia "Cia' prendetevi il primo posto va, che noi abbiamo fatto", rivolto alle filippine. Che dicono che Lene e' meravigliosa, alla fine.
Sono frasi come queste che rendono i racconti di Domle così... unici !
quote: Domle, la sua poesia "E quindi uscimmo, ma di stelle non ne rivedemmo non solo perche' si era fatto un po' nuvolo, ma perche' Lene era un po' piu' lontana"
E queste invece, sono le frasi che rendono i racconti di Domle così... passionali !
1 piccola critica ? Bhè, le parole in norvegese che non sono di immediata comprensione per i normali lettori come me.
Verdeggianti pianure sconfinate, rigogliose terre incontaminate di mondi lontani. Ma anche la maestosità del mare. Mare aperto, dove è facile perdersi. Naufragare piacevolmente nelle rassicuranti profondità oceaniche dei tuoi occhi. Lene, i'm lost in you....
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Domle |
Posted - 31/08/2010 : 12:42:00 15 Agosto 2008 Day 0 - L'anniversario.
No, questo viaggio non parte dall'essere già arrivato in norvegia, come tutti gli altri. Questo viaggio parte a mezzanotte e venti circa, del 15 agosto. Guardo l'orologio e penso che dieci anni fa precisi NRK mandava in onda per la prima volta Unforgivable Sinner. La riascolto, dopo un bel po' di tempo, lo ammetto. Riguardo i video e mi prende l'emozione. La gioia di poterla risentire da lì a due giorni mi travolge.. scrivo al giornale locale e apro un gruppo su facebook apposta. Mi sento emozionato, riguardo tutti i video del 1998. E' così che finisce la notte e comincia l'alba. La valigia già pronta da 2 giorni. Solo l'ultimo bucato da mettere dentro. L'interregionale, per risparmiare. Quattro ore fino a milano. Partenza alle 11 di mattina, volo alle 19. Beccare gli altri all'aeroporto. Bufera sull'aeroporto. Meno male che questi acquazzoni estivi durano relativamente poco. Partenza e atterraggio morbidi, in mezzo tanto sonno e la consapevolezza di non essere nemmeno a metà del viaggio. Gli altri avevano pianificato di andare, una volta arrivati a Torp, di corsa fino a Oslo a prendere il treno e poi prendere la coincidenza a Drammen al volo. Gli faccio notare che l'andata per Oslo passa per Drammen e che possono fare tutto con calma. Beh, la stazione di Torp è qualcosa di indecifrabile. Quattro seggiole sotto una tettoia, tipo bus. Un palo della luce. Niente casette, niente macchine automatiche, niente di niente. Non ci volevo credere. Al di là della strada, una cascina, campi di grano. Pure monobinario. Splendido. Non ci volevo credere. Coi lego veniva una stazione più grande. Arriviamo a Drammen. Un'ora e mezza lì, circa. Giriamo con valige al seguito fino in piazza principale, facciamo giusto una foto al mega striscione che annuncia il festivla.. (volevo portarmi via tutte le locandine.. ma non le hanno mai messe :P). Un giro per la piazza principale, una foto al vecchio teatro.. e via di nuovo verso il treno. Vagoni separati per me e gli altri. Arrivo, trovo una busta curiosa sul sedile. Targata NSB. Dentro ci sono coperta, paraocchi, tappi per le orecchie e cuscino gonfiabile. Scritta in inglese "Speriamo che riposerai bene in questo viaggio, usa pure le cose che trovi qui dentro anche a casa". Mi scappa la lacrimuccia. Gli do 25 euro per fare 7 ore di viaggio di notte e mi regalano pure cuscino gonfiabile e coperta. Sigh. In realtà non è vero perchè ho dovuto prendere un altro biglietto per prolungare il viaggio fino a Sandnes dove mi aspetta la famiglia che mi deve ospitare e ho pagato altri 12 euro.. ma assolutamente meritati. Tra l'altro poi avere un biondume nel sedile al di là del corridoio aiuta. Rilassa. La notte passa via... non mi rendo conto di quanto è lungo il viaggio, sento un'emozione dentro che mi spinge ad andare avanti... don't dare to stop. Volo praticamente.
16 Agosto 2008, Day 1 - Aua I Dalane Alla stazione di Sandnes mi aspetta Bjørn. Ci avevo parlato poco, a Drammen, sei mesi prima, quando lo incontrai insieme a sua moglie Wenche per la prima volta. Occhiali da sole, bandana degli stati sudisti in testa. Come me lo ricordavo. Mi accorgo che devo farmi di nuovo l'orecchio per l'inglese e per la Rmodellofrenatadicamionincorsa di Stavanger. Nella macchina, 200000km compiuti da mo, ma tedesca, quindi li regge, aveva preparato delle canzoni di Lene. Il viaggio è ai cinquanta orari fino verso casa. [...] Poi no, mi rendo conto che va ai cinquanta perchè c'è il limite dei cinquanta e tutti vanno ai cinquanta. Mi sembra di impiegarci una vita... eppure la vita in macchina ai cinquanta ha il suo perchè. E' assaporato il viaggio. Cielo sereno, e non potrebbe essere altrimenti, canterà Lene, acque che riflettono il sorriso del sole da un lato e colline dall'altro. Arriviamo verso casa. Saluto Wenche e il pupo di 4 anni, Daniel. Mi trattano come se fossi un figlio, in realtà. Pure meglio. Mi dicono che partiamo per Hauge quando voglio. Concordiamo verso le 10. Wenche ha lavorato lì, quindi conosce un po' la zona. Mi doccio, nel bagno dal corridoio con la luce sempre accesa, nello scantinato. Han pure i fumetti davanti al water. Ma non il bidè. In Norvegia non c'è il bidè. Male. Non so se ho tempo di rilassarmi, fatto sta che si riprende il viaggio. Wenche alla guida, io affianco, Bjørn e Daniel dietro. Due ore. Passiamo attraverso milioni di campi con quintali di mucche e pecore. Rido come un pazzo quando vedo che una città si chiama BUE ed affianco al cartello ci sono altre tonnellate di buoi. L'ilarità scoppia in macchina. Iniziamo a muggire e belare. Sempre Lene, venke o Marit in sottofondo. Ore e ore in macchina così. Passiamo in mezzo a Egersund. Città piccolina ma sembra piuttosto ricca, con un porto affollatissimo e un po' di traffico. La strada poi da lì verso Hauge è piuttosto stretta e in mezzo a montagne e foreste. Il luogo ideale dove nascondere una perla. "A Hauge i Dalane non abbiamo turisti, solo ospiti" recita il loro motto. A posto così. Parcheggiamo appena fuori da questa "città".
Una via sperduta di un paesino del trentino, con le casette bianche tenute bene. Questo e' Hauge "Aua" i Dalane. Pero' e' sul fiordo e in mezzo alle colline. Per arrivarci ci vanno due ore di macchina da Stavanger, in mezzo a rupi, vallate, pecore, mucche, mucche, pecore, laghi incontaminati, laghi con in riva citta', mucche, pecore e zone in mezzo al nulla. Primo segno di vita Egersund. La cui territorialita' pero' si chiama Eigersund. Dev'essere umorismo norvegese. Questa via praticamente e'considerata dal capo citta-albergatore-tiziochesidevefareilfigoconidepliant il cortile di casa dell'albergo. Che e' composto da delle casette lungo la strada stessa, miste alle case della gente normale. Nel terrazzino cortile posto coi tavoli dell'albergo noto una coppola familiare. Ta dan, e' il bassista. Salgo i gradini a quattro a quattro. Io riconosco lui e mi pare di intuire sotto un altro barbone una sagoma familiare... e in realta' e' proprio Stray. Non so bene se e' per la sciarpa ma mi han riconosciuto tutti. Poi si presenta anche Kim. Chiedo a Stray qualche indiscrezione per stasera. Aria a meta' tra il divo e il tossico. 9 Canzoni di cui due inedite. Giusto per sapere, non volevo calcare la mano. Poi saluto tutti dandoci appuntamento alla sera. Giro per "Det god liv" i AUA.
Giriamo parecchio su e giu per questa viuzza con tanto di vista verso l'oceano e ponticello panoramico, piena di vecchi e con un paio di negozi di souvenir. Un po' tedioso... no cioè il posto è bello e rilassante eh... però dopo un po'... Va be. Aspettiamo. Tanto Daniel si diverte col monopattino.
A un certo punto iniziano ad arrivare parecchi giornalisti e mi mobilito... infatti...
Da una di queste casette alle 2 spunta Lene. Sorridente. Le si presentano i giornalisti. Mi metto in coda e alla fine con la sciarpa sulla testa la saluto. Ci fanno qualche foto insieme. Mi presenta ai giornalisti come quello che c'è sempre. Poi tocca a lei.... Le fanno fare duecento foto in posizioni diverse... sul ponte, seduta sui gradini, in mezzo alle rupi, sulle porte delle case. Poi inizia a rilasciare interviste. A qualche giornalista che non scappa subito chiedo di cosa hanno parlato. Solite domande idiote e li guardo malissimo. Alla fine arriva il tiziofigocapo coi depliant e tenta di sbolognarli a tutti. Mi impezza sul citta' slow. Arrivano due sue amiche norvegesi sulla mezz'eta-quasi tre quarti.Parte l'impezzamento a tre. Lene sempre dietro a dare le interviste in un parchetto recintato.. che piu che un parco e' il giardino di una casetta. Intanto fioriscono le discussioni filosofiche (in norvegese). "Fa caldo!" "Ma cosa dici, fa freddo, ho anche il maglione" Gunnar si mette a tagliare la legna dietro una casa. Le baldanzose signore se ne accorgono " O O O GUNNAR! BUON GUNNAR! COSA FAI TAGLI LA LEGNAAA?" "GUNNAAR!!!" Per un attimo mi e' venuto in mente quando a Mai dire gol facevano bastilani, putignani dal paesino ligure. Location uguale... mancava giusto lo scrittore pirla e poi eravamo a posto. Ma c'erano i giornalisti. Allora bastava metterli tutti in una stanza. Bon Comunque ultimo giornalista se ne va. Mi appoggio al recinto. Lene parla con Kim. Fa una telefonata. Si alzano per andare. La saluto. Abbraccio, "ma quanto tempo ci hai messo ad arrivare qua?" "21 ore" "ah io 9 in macchina da Oslo", la saluto, la ringrazio, la amo. Va.
Andiamo anche noi. Pausa succo d'arancia alle pompe di benzina (che oramai penso di aver capito sono il motore fondante della societa' norvegese anche a livello sociale). Andiamo per le tre e mezza al posto del concerto. Surreale. Saliamo tantissimo. Paesaggio quasi lunare. Rocce e rocce. Dal parcheggio si vedono tutte le valli circostanti. Il nulla e' li' vicino. Tre e mezzo. Iniziano ad arrivare le security. Tre esperti, vestiti in nero da nazisti piu un coordinatore. Tiriamo due parole. Iniziano a distribuire i giubottini da security alla gente. Ne conto 50. Presi a caso tra la scuola media saturnino e la bocciofila di quartiere. Briefing. Il capo parla. Il discorso comincia cosi': "Stasera arriveranno 6000 persone e 6000 persone dovranno uscire". Da interessato, applaudo. Corridoio centrale. Mi piazzo. Lentamente mi avvicino. Lentamente la gente arriva. Ogni volta che passa una security scambiamo due parole. Calcio, concerto, "Come cavolo hai trovato sto posto, col GPS?" e cose cosi' Alle sei meno un quarto aprono. Oramai mi conoscono. Non mi guardano nemmeno il biglietto. Perquisa. Mi metto in coda per i bus. Salgo. Primo posto. Il bus parte e inizio a rendermi conto di dove siamo. 200 metri sotto il bordo della collina. Arriviamo. Scendo e vado a passo veloce verso l'ingresso. "FIRST" urlo a quelle security e passo il cancello. Continuo a camminare. Poi mi giro per vedere se non e' il caso di correre, ma c'e' ancora un bel pezzo da fare e non sarebbe bello... Mi giro e vedo che dietro di me per motivi che non conosco han chiuso i cancelli. Arrivo in fondo alla discesa. I cancelli sono ancora chiusi. Vedo in lontananza la band di Lene sul palco. Passo velocerrimo. Mi piazzo sotto al palco, centrale, prima fila. Gli altri ancora devono iniziare a scendere. Arriva Lene. Guarda. Cenno come per dire "Ma come c******(asterischi messi a caso) hai fatto. Provano un inedito trenta secondi. Mi sembra abbia la stessa base di you could have. O forse e' you could have. Poi How would it be quasi completa. La cantano e la canto. Poi a un certo punto Lene fa un cenno secco come per dire "basta, a posto cosi', stop", prende e torna dietro. Gli altri rimangono a spippolare ancora un po'. Arriva la gente. "OH ERA ORA EH". 18:20. Per le sette arrivano anche gli altri. Fortunatamente gran parte delle persone si son messe lontano con le sedie portate da casa (Oh, Norvegesi), quindi riescono ad arrivare in seconda fila. Faccio amicizia - e poi iniziano a impezzare - con due filippine e il marito di quella che e' norvegese. Simpatiche. Almeno uno ci passa anche il tempo. Sono li per Katie Melua. Non sapevano di Lene. Mi chiedono anche che musica fa. Anche perche' il concerto comincia alle 20:30. Infatti puntuale, 20:30, entrano due tizi sul palco con la band dietro, presentano tutti e si comincia.
I giornalisti mentre Lene canta, cercano qualcosa di curioso. Ebbene diamoglielo. Prendo e alzo la sciarpa del TIL. Ale'. Come le mosche sul VIKING. Meta' how would it be con la sciarpa alzata. Poi Lene sorrideva. A MEE EEEE E E E E E E E. Mi e' parso quasi che su come home, a vedermi buttato sfatto di Ammmoreah sulla cancellata stesse per ridere. Bandiera lanciata da Franko. Dopo un po' di canzoni Lene la apre e la stende sul palco. Urla di gioia. Verso la fine, prima di you could have, dice in norvegese, che ha nuovo materiale e nuove canzoni su cui sta lavorando negli studi di registrazione. Nel silenzio della folla tiro un "JAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA" che e' forte come l'aceto (citazione di asini). Poi anche gli altri ridono e applaudono. Allora Lene presenta gli italiani e dice che non ci credeva quando gli dicevano che saremmo venuti anche qua e ci fa fare gran figura. ( Vi reise mange mil - med fly og bus og bil, Vi reise mange mil - på å heie Marli'n). La fine col ritornello cantato piu' e piu' volte di Sitting down here in norvegese e' l'apoteosi. LENE LENE mentre va via dal palco. "Cia' prendetevi il primo posto va, che noi abbiamo fatto", rivolto alle filippine. Che dicono che Lene e' meravigliosa, alla fine.
Ci facciamo largo tra la folla per andare verso l'entrata artisti. Io in mezzo, con addosso sciarpa del til e bandiera italiana, mi metto a urlare di continuo "Æ SETT NÅ NØD HER". Casino anche all'ingresso, dalle guardie armate. Poi dopo un po' arriva il buon Kim. Entriamo dietro le quinte. Tenda "LENE MARLIN MED BAND". Salutiamo e ringraziamo la Band. Ottimo. Dopo poco arriva Lene. Saluti. Paio di domande. "Lene ho sentito qualcuno sul palco parlare di nuove canzoni..." "si, stiamo lavorando sull'album.." "quando esce?" "non so non ho neanche ancora parlato con la casa discografica, sono in ferie...." "Lene fallo uscire quando vuoi, va bene cosi'!!!" Poi arriva un tizio norvegese coi capelli blu che si spaccia per fan e le fa un regalo. Penso che se lo becco per strada gli do del tifoso del viking. Altra domanda " Non ho letto da nessuna parte di All Gone" "Bene bene.. si.. praticamente, volevano fare sta canzone con me. L'ho scritta io, poi ci siamo spediti le voci e l'hanno registrata. Non so neanche dove e come e' in vendita" "Pero' e' bella". "Le nuove canzoni fan paura... *_*" "Ci dobbiamo aspettare qualcosa di spettacolare per Drammen? Noi saremo un casino e faremo l'impossibile" Ride "No penso la scaletta sara' la stessa". Questo e' quello che mi ricordo. Poi un ultimo abbraccio e un grazie. Lene. Parliamo ancora cinque minuti con la band. "KARLSTAD COSAAAAAA?" "Ma certo che veniamo". "Quando?" "il 27 o 28. Non ricordo bene. Pero' e' un venerdi'. Un'ora e venti di concerto." " Ci vediamo la' ". Usciamo. coro "EEEE E LENE E' QUALCOSA CHE PIU CE N'E' MEGLIO E'!!" Birra. Brindisi al Fjarde. Q U A T T R O. Mentre siamo li' si avvicina la security. Iniziamo a parlare del concerto. A prenderlo per il culo perche' e' del viking. Poi dato che c'avevo il Mr Pedersen che mi aspettava, sono uscito.
"E quindi uscimmo, ma di stelle non ne rivedemmo non solo perche' si era fatto un po' nuvolo, ma perche' Lene era un po' piu' lontana"
Uscito da lì su un gippone, con altri quattro tizi, aspetto nel parcheggio. Buio, paesaggio lunare, in mezzo al nulla. "Ma dove cazzo sono!" è la frase che mi ripeto. Bjørn, Wenche e Daniel erano andati in zona ad aspettare la fine del concerto. Mi raccattano. Daniel è seduto dietro e ha un lettore dvd in mano con delle cuffie più grandi di lui. E' splendido. Parliamo un po' del più e del meno e ridiamo tanto.. questo è quello che ricordo. Foresta, buio e fortunatamente (dato che il concerto doveva ancora finire) no traffico. Arriviamo tardissimo a casa.. e lì vicino mi abbiocco pure un paio di volte... stanchino, si stanchino. Mi butto sul letto della singola che mi avevano preparato. Mi preparano anche 4 fette biscottate al forno. Due con prosciutto e formaggio e due con ketchup e formaggio che lascio lì perchè erano veramente orribili. Poi nanna. Ho fatto gli auguri a Lene per i 10 anni di US e per il suo compleanno, sono felice.
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Domle |
Posted - 27/08/2010 : 20:20:00 La stima che ho non la si può contenere nella tazza di un cappuccino di un caffebrenneriet!*_*
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Luke |
Posted - 27/08/2010 : 15:35:06 Direzioni... l'importante è prendere quella giusta... come anche scoprire che Blindern e Majorstua sono praticamente attaccati e non serve prendere la metro... e che poi mentre passi puoi anche incontrare i campi da calcio per Bomber, il futuro capitano del Valerenga, i pullmann del russ e la sede dell'associazione studentesca.
E poi capisci che tutto ha un suo senso... anche un'arena simil-romana in uno sperduto paesino di campagna... ti chiedi cosa ci faccia lì, poi una mattina di agosto hai un'illuminazione, un "flash & shadow" e realizzi che, sì, anche quella ha un senso, anzi ne ha due, e nemmeno tanto male.
Le direzioni ti possono anche portare alla ricerca del lago-che-non-c'è sotto la pioggia alle 10 di sera, oppure ti fanno accorgere che la roba che ti danno da Peppe è perfino lievemente commestibile se pagata da altri. O che lo spezzatino dell'università è anche buono (ma bisogna ricordarsi di pagare la retta del semestre). O ancora che puoi farti chiamare Paolo e cercare una guida del telefono.
"Ingen olje i Senja, Lofoten og Vesteralen"...
Uno Skal al grillatore dell'università e a chi ha deciso che il gadget di quest'anno doveva essere un lecca-lecca.
"These fences we invent with what we say These fences growing taller every day These delicate fences On my mind and in my way"
Marit Larsen - "Fences" |
Domle |
Posted - 26/08/2010 : 21:53:25 Parliamo di Oslo, parliamo della sua Metro, Parliamo. Parliamo, noi. Umili utenti. Ma cosa dovrebbero dire Loro? pazientano esuli vedendo le proprie linee e membra andare avanti e indietro, ispirano visioni, religioni, movimento e cultura, poesia e pulzellume. Che siano trasmissione di tifosi, di passioni da righe biancoblu o di gialli intelligentoni, che siano motivo di Rinascita intellettuale in quanto fine delle tensioni sociali e motivazionali, trasportando verso la massa critica dello spurgo - fame di pace - che transita attraverso un bosco, un sottopassaggio, fermate assurde, laghi. Certo - pace - è una parola che sta ad indicare uno stato d'animo - forse - un trattino - forse - un anacardo - forse - forse? Pace. Quella che non si ha quando si attraversa l'Oslo city, il Galleriet, il Bergen Hallen, Blindern il giorno di riapertura... Parafrasando Panzer: E' un disastro. Poeta lui, quando indicando la luna con un dito, in realtà vuole volsi colà come puote onde si nuote. Cristina, l'altra poetessa, che non potè dettare poema alcuno visto che aveva sempre la bocca piena di cibo, herbalaif dei nostri giorni. Praticamente nutella e taralli. Tanto amata, quanto vista in carcere. Rimane colui che, taggato sopra dei crisantemi, ancora non ci si stagga, indicando l'affinità col mezzo. facciamo una scommessa? "ce rimane poco tempo".
And you will cry no more.
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Franko |
Posted - 05/02/2010 : 23:40:19 Ed ecco pronto i rincari per i servizi pubblici di Oslo(altrimenti come se lo pagano il progetto faraonico del Waterfornt se sono poco piu di 500.000 persone?)
Prezzi dal 1 Febbraio:
Corsa Singola: 3.10 euro Giornaliero: 7.90 euro Settimanale: 24.40 euro
Buon Viaggio! |
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