quote:

---

Raga, chiaramente non mi riferivo più alla questione di LeAnn Rimes di cui si discuteva, che è abb. futile (anche se si comincia dal piccolo e poi si arriva al grande, Claus), ma ho generalizzato quella frase di Gatto perchè esprime un modo di essere che nn si può condividere.
Ho capito benissimo di cosa parlava Gattissimo fin dal suo primo intervento, nn c'era bisogno di rispiegarlo, ma a me nn interessa la questione in sé del nn poter sopportare a uno perché è brutto o perché fa una cosa che a noi dà fastidio, anche se poi canta benissimo. E' una cosa umanissima, certo, ma dobbiamo almeno renderci conto che è sbagliata e cercare di controllarci.
A tutti capita in mente propria di criticare gli altri, ad es. anche in mezzo alla via pensare: "Ma vedi quel cretino com'è vestito" o cose del genere e certe volte mi chiedo perchè mai ste frasi vengano formulate dal cervello, pur contro la mia stessa volontà, perchè un attimo dopo mi dà fastidio di aver pensato quella cosa e cerco di eliminarla.
Il fatto, forse, è che siamo inseriti in una società che ha dei pregiudizi generalizzati e inconsapevolmente vi partecipiamo. Ma non sta bene se si comincia a dire che nn ci si può fare niente.

E poi volete vedere come vi dimostro che certe antipatie sono gratuite e potrebbero essere evitate?
Sfido Gattissimo a dire che rinuncerebbe ad ascoltare Lene, che nn le piacerebbe più la sua musica, che la riterrebbe una stupida, per il solo fatto che eventualmente si fosse sposata e magari aspettasse un figlio (ancora nn possiamo saperlo con certezza). Che nn andrebbe a vederla ai concerti perchè magari si porta il marito appresso ecc.
Immagino che il giudizio verso Lene nn sarebbe così drastico.
Come vedete esprimiamo giudizi troppo facilmente verso persone che nn conosciamo affatto e facciamo dei distinguo anche tra persone che pure dovremmo trattare alla stessa stregua, volendo seguire una certa nostra impostazione mentale.

---