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Danies
Staff
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Posted - 15/02/2004 : 12:01:33
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Ieri sera, quando ho sentito questa notizia, sono rimasto shockato e sconvolto. Come può un ragazzo morire così? Sembra che si sia "ucciso" con dei farmaci. Ha deciso di farla finita.
Anche se aveva sbagliato non era il caso di fargli passare quello che ha passato lui negli ultimi quattro anni, non era il caso di farlo sentire un criminale come tv e giornali l'hanno fatto sentire da Madonna di Campiglio '99. Era pur sempre una persona che meritava comprensione e rispetto. Aveva sbagliato, ok. Era pronto a pagare. Ma quello che gli stavano facendo pagare andava ben oltre a quello che gli spettava. Lo so, quello che dirò sarà pesante, ma Pantani l'hanno ucciso. Non hanno mai capito la fragilità di questa persona che è arrivato al gesto estremo. A un certo punto dovevano smetterla. Ormai è troppo tardi. In me resteranno indelebili le emozioni che Marco mi ha fatto vivere in quel magico 1998. Era e sarà un grande personaggio dello sport italiano come lo è stato Coppi e Bartali. Sicuramente sarà un vuoto incolmabile nel modo del ciclismo.
Ciao Marco, ti auguro di vincere tutte le tappe della tua nuova vita ovunque ti trovi. Con lo stesso sorriso dei tempi migliori, butterai al vento il tuo capellino e scatterai verso nuove vette e traguardi. Addio campione.
bye Danies
Lene Marlin, The Northern Light |
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reapalus
Fan
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Posted - 15/02/2004 : 12:11:05
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Concordo.
... Born to live in you |
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Pellissier
Fan
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Posted - 15/02/2004 : 12:19:15
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Una notizia sconvolgente. Come dimenticare le grandi imprese del Pirata in quel magico 1998, e anche nel 1999 fino a quel maledetto 5 giugno a Madonna di Campiglio, nel quale senza che nessuno se ne rendesse conto, cominciò l'inizio della fine? Una vita travagliata, difficile, un personaggio apparentemente forte, ma soltanto apparentemente, essendo in realtà quanto mai fragile. Marco Pantani non ha retto al peso che la vita per lui aveva assunto. Un peso indubbiamente ingeneroso verso chi aveva comunque scritto pagine storiche dello sport italiano. Ad un certo punto é rimasto solo, la solitudine l'ha schiacciato, l'ha vinto. Tutti dovrebbero riflettere su quanto é accaduto, anche se purtroppo é ormai tardi. In effetti aveva sbagliato, però il prezzo pagato é stato troppo salato, al punto di portarlo in una spirale di autodistruzione alla fine letale. Ci lascia a 34 anni e dopo averci dato tanto.
Voglio dedicare al campione scomparso un frammento di Story che calza quanto mai a pennello con la sua storia:
They knew you fought but they never thought you'd fall They never thought you'd fall
Tell them please how could they know Hurts inside no scars to show You played the lead and never once you failed And the place from where you watch us now Hope you've found your peace somehow peace somehow
Che in cielo tu possa trovare quella felicità ormai negata sulla Terra, campione. Riposa in pace, addio Pirata.... |
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Phoenixcc
Fan
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Posted - 15/02/2004 : 12:22:10
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Mi unisco al dolore della scomparsa di un grande Campione....
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Una voce celestiale...la voce di un Angelo.. Lene Forever !! |
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DarKlaus
Staff / Moderatore
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Posted - 15/02/2004 : 13:02:49
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Ho saputo la notizia ieri notte verso l'una... prima l'incredulità, poi il dispiacere e poi la rabbia nel sentire gli elogi per un campione scomparso... ovvio, ci sono sempre dopo morti, ma finchè era vivo e soffriva se ne sono fregati tutti. Era molto più comodo e facile dargli addosso, specie quando la crisi era più profonda e dalla clinica chiedeva di essere lasciato in pace. Prima l'hanno ucciso e oggi lo piangono. Lo sciacallaggio mediatico è una vergoga come poche. Forse il primo vero pensiero che mi è uscito ieri sera è stato che ha preferito andarsene in solitario, come era abituato a fare scattado sulle salite. Ma stavolta non c'erano i tifosi a fargli forza e non è stato giusto che degli squallidi indivuidi lo abbiano fatto estraniare e allontanare da chi gli voleva bene. Sono sicuro che i suoi tifosi non lo avrebbero abbandonato anche se aveva sbagliato, ma non per questo ci si può permettere di martoriare un uomo. Non lo si può neanche giudicare, specie se a farlo è il primo a commmettere l'errore. Provo rabbia per la sua scomparsa e per quelli che l'hanno gettato in un abisso dal quale non potrà fare ritorno e oggi lo piangono falsamente senza provare neanche un minimo di vergogna.
... So never mind the darkness We still can find a way 'cause nothin' last forever Even cold November rain ... |
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pitiamolar
Fan
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Posted - 15/02/2004 : 13:07:25
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Parole ne sono già state dette e sprecate... e chissà quante altre. Mi riferisco specialmente a tv, radio, giornali, e anche a noi persone comuni, che in un certo senso, se i media ne parlavano in questo modo, abbiamo forse un po' da pensare... e da riconsiderare sui nostri sempre freddi e facili giudizi. Ora che è troppo tardi mi accorgo di quanto fragile sia la vita di un personaggio pubblico, di quanto esposta sia alle critiche ed alle diffamazioni di tutti quanti quelli che, anche se solo una volta ti han visto, vogliono dire la loro. Marco abitava a qualche chilometro dal mio paese... spero che la sua famiglia sia in grado di farsi forza dopo la sua scomparsa.
Riccardo.
Don't try to fix me, I'm not broken... A. Lee |
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Freak_Irish_Sister
Fan
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Posted - 15/02/2004 : 14:38:40
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Provo grande dolore per quello che è successo e soprattutto per come è successo.Mi ricordo che nel '98 avevo guardato il Giro e il Tour de France con tantissimo entusiamo,quello che dava Pantani.Quando scattava in salita e andava in fuga a me dava forti emozioni e poi gioia immensa quando tagliava il traguardo per primo tutto da solo.Per quello che è riuscito a fare e a dare all Italia è stato trattato malissimo,peggio di cosi non si poteva.E ora i media lo piangono!!!Fa arrabbiare ancora di più dopo tutto quello che hanno detto nel '99..... Addio Pirata
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 15/02/2004 : 15:04:32
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Condivido appieno le parole di Danies e di Claus: l'hanno ucciso, o meglio, hanno lasciato che morisse, lentamente, nel silenzio e nell'indifferenza. Perché è difficile aiutare un uomo che è caduto in un baratro, è difficile fermarsi e chinarsi a raccoglierlo, soprattutto se non vuole essere aiutato, se giustamente difende in ogni modo quel po' di dignità e di orgoglio che sente essergli rimasti.
Abbiamo assistito ancora una volta alla caduta dagli altari alla polvere di un essere quanto più umano si potesse immaginare, di un "giusto" (ricordiamoci che fu assolto e cmq io l'ho sempre ritenuto in buona fede: per me le persone basta guardarle negli occhi per capirle), un giusto, dicevo, che è stato trattato come un criminale, un reietto, un esempio negativo da indicare agli altri con l'indice puntato. E' stato tradito, gli è stata messa sulle spalle una croce ignominiosa, ma nessuno lo ha veramente aiutato a portarla e alla fine ha ceduto sotto il peso di quella croce. Ma lui l'ha portata con coraggio e dignità, perché non ha accusato chi lo accusava, non ha tirato giù nella melma altre persone.
Immaginate solo tutto quello che ha dovuto sopportare in questi anni: dall'arresto con scorta dei carabinieri ai tribunali, agli sguardi torvi della gente, all'interesse morboso dei giornalisti, alla mediocrità del suo ritorno nelle corse (quest'ultima automaticamente usata come prova confermativa dei suoi "torti"). Tutte cose che probabilmente noi non riusciremo mai a comprendere perché non siamo stati nella sua situazione, perché non abbiamo vissuto per una sola passione. Forse qualcuno potrà dire che al di là di tutto non è stato abbastanza forte, abbastanza uomo, che arrabbiarsi non serve. Se ne doveva fregare di tutto e di tutti e magari cambiare vita, i soldi se l'era fatti... Certo il suicidio è sempre sbagliato, ma purtroppo, o per fortuna, non tutti gli uomini sono uguali, non tutti ragionano allo stesso modo, ma neppure tutti hanno la stessa forza d'animo, forse perché alcuni sono più sensibili di altri. Eppure in fondo siamo tutti uomini ed è in situazioni come la sua che va dimostrata tutta la solidarietà, a partire dagli amici e poi tutto il mondo dello sport, del giornalismo. Ma il popolino, si sa, è spietato e invidioso e si lascia facilmente manovrare, tanto da mangiarsi i suoi figli, trasformando in fango anche quel po' di oro che dava lucentezza e onore a questa società.
Mi spiace dirlo, ma ieri (e non solo ieri) si è consumata un'altra vergogna per l'Italia, e abbiamo registrato un nuovo fallimento dello spirito cristiano.
Cannot control this... this thing called Lene
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Edited by - Marko on 15/02/2004 15:07:14 |
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Gattissimo
Fan
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Posted - 15/02/2004 : 16:10:56
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Non dico nulla sull'argomento perchè non mi sono mai interessato a pantani, e ne so molto poco: non mi fa piacere che sia morto, certo, ma la cosa non mi ha toccato particolarmente...
_____________ <Domle> un gatt è per sempre
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Luke
Staff
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Posted - 15/02/2004 : 17:51:12
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L'ho saputo ieri sera mentre ero fuori con amici e nel locale c'era una tv accesa... ci siamo guardati tutti in faccia, nessuno voleva credere fosse successo davvero, nn in quel modo (stanza di residence) e nn così in modo repentino nell'indiferenza assoluta. Come hanno detto altri, sicuramente ha sbagliato, ma glielo hanno fatto pagare troppo... Nn aggiungo altro. Addio Pirata...
Luke
"I should have seen it would be this way I should have known from the start what she's up to when you've loved and you've lost someone you know what it feels like to lose" |
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Panzer
Fan
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Posted - 15/02/2004 : 23:46:57
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Troppe aspettative da lui dopo le sue grandi imprese...Troppa la sua voglia di dimostrare che quelle magnifiche cose non erano frutto del doping....Troppo grande la sua delusione nel vedere di non riuscire a fare più quello che faceva prima.Ho sentito delle parole di Maradona in tv...."abbiamo sbagliato tutti,quando vinceva si era tutti con lui....è morto solo";parole giuste per un uomo che era arrivato a dichiarare di odiare la bici,quella bici che tanto gli aveva dato ma che poi tanto lo aveva fatto soffrire |
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Lene4Me
Fan
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Posted - 16/02/2004 : 08:42:49
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Sono d'accordo con te Danies
Lene 4 Ever In My Heart |
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yugs
Fan
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Posted - 16/02/2004 : 09:31:24
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Mi sono interessato al ciclismo dal Giro d'Italia '94, quando un ragazzo di nome Marco Pantani vinse la tappa del Mortirolo annichilendo i grandi della bici in quel periodo e sfiorando la maglia rosa, fino al Giro '99, quando gli è stato imposto lo stop a Madonna di Campiglio. Poi più nulla, schifato da un sistema marcio alla base, non era lui quello da combattere. Nessun altro ha dato certe emozioni in bici, e difficilmente qualcun'altro ci riuscirà. Il suo vero errore, forse, è stato quello di farsi portavoce di tutti i suoi colleghi quando era all'apice, di discutere sui controlli antidoping dopo lo scandalo al tour de France. Il risultato è stato che il sistema ha deciso di toglierlo di mezzo, di farlo passare per "il drogato", quello che ha vinto solo per delle porcherie di medicinali. Questa sporca manovra ha avuto 3 effetti: 1) Hanno zittito Pantani; 2) hanno lanciato un monito a tutti gli altri ciclisti con questa minaccia indiretta; 3) hanno dato una parvenza di regolarità a tutto il sitema antidoping e giustizia, come per far capire "avete visto? Nessuno sfugge alla legge, chi sbaglia paga!" Non facciamoci abbindolare: lo sport è intriso di doping a tutti i livelli, persino chi fa competizioni dilettantistiche si "bomba" per vincere. Ma la colpa reale non è degli atleti: viene sottoposto loro un contratto dicendogli "se prendi quello che diciamo noi diventi il più forte e ti diamo un mucchio di soldi", molti accettano il rischio e ci rimettono la salute (ricordate Signorini, Saltutti, solo per citarne alcuni). I veri criminali sono i medici e i responsabili delle società sportive, che somministrano farmaci e chissà cos'altro agli atleti mettendone a rischio l'incolumità. Ma questi non pagano mai, e anche chi è accusato in questo periodo (vedi Giraudo e Agricola nel processo farmaci alla Juve) ne verrà fuori tranquillamente con l'assoluzione, quanto volete scommetterci? Pantani invece è stato indagato persino per l'incidente della Milano-Torino del '95, quando ha rischiato di non tornare neanche a camminare, con una gamba frantumata da un fuoristrada. Secondo qualcuno, aveva l'ematocrito fuori norma. Ematocrito: lo stesso parametro che lo ha condannato a Madonna di Campiglio '99: si è preso una squalifica ma nessuno sa cosa abbia preso per avere il 53% (mi pare fosse quello il valore). Il massimo consentito per regolamento è il 50%. Se avessero controllato tutti quel giorno, oltre a trovare lui fuori, avrebbero accertato che tutti gli altri corridori magari avevano il 48-49%. Una persona normale non supera il 35%, quindi anche il più stupido degli esseri umani capirebbe che sono tutti pompati al punto giusto, quindi che tutto lo sport è marcio, che Pantani è solo un capro espiatorio, che a parità di doping (se così si può dire) lui è stato più forte degli altri, le sue vittorie non si discutono. E quando ha cercato di rialzare la testa lo hanno segato ancora, ultimo l'esclusione al Tour de France la scorsa estate, con Le Blanc (l'organizzatore) che forse non ricorda che lo scandalo doping è partito proprio dalla Francia, che hanno pizzicato anche Virenque, che si è permesso di escludere il Pirata, pensando sicuramente che era uno scomodo, da non far correre perchè sporco. Vorrei vedere se Armstrong è più pulito degli altri, ma nessuno lo controllerà mai, visto che ha vinto una battaglia importante contro il cancro ed è ritenuto come un esempio per tanti altri. Quasi sicuramente è imbottito di farmaci anche lui, ma la sua vicenda fa comodo soprattutto alle case farmaceutiche, che venderanno più medicine antitumorali a tanti altri che proveranno a lottare contro una malattia spinti anche dal suo esempio. Per carità, non dico che sia un delinquente, solo che, vista la sua posizione, verrà tutelato e coperto anche se dovesse sbagliare. Marco invece non aveva nessuna copertura e nessuno lo ha aiutato, ha ricevuto solo insulti, il risultato lo abbiamo visto sabato notte, ucciso dalla sua depressione causata in larga parte dalla persecuzione generale. Maradona per una volta ha detto una cosa giusta (strano ma vero, ma ora non approfondiamo questo argomento) e mi associo a Marko, dicendo che noi italiani (e cristiani) siamo stati ipocriti e vergognosi una volta di più, perchè abbiamo guardato la pagliuzza nell'occhio di Marco senza curarci della trave nel nostro, e abbiamo scagliato lo stesso la nostra pietra contro di lui. Vorrei far notare anche che i casi di nandrolone nel calcio non sono stati trattati allo stesso modo: i vari Bucchi, Monaco, Davids, Gheddafi, Kallon hanno dovuto sopportare solo una squalifica sportiva e nulla più, nessuno è mai finito in tribunale o alla gogna pubblica, sono persone normali che hanno sbagliato e pagato e stop, nonostante le motivazioni della squalifica (nondrolone e non ematocrito fuori norma, quindi più grave perchè indice dell'uso diretto e comprovato di una sostanza dopante). Pantani invece è sempre stato additato come un mostro, uno pericoloso per la società, neanche fosse un mafioso o uno stupretore o un pedofilo o un serial killer. Abbiamo un concetto di giustizia assurdo, io non mi ci identifico per nulla in questo paese quando accadono queste cose. Mi associo anch'io alla dedica di Story, canzone perfetta per questa vicenda, il caso della depressione di Marco mi fa comprendere una volta di più di quanto abbia patito Lene in questi anni (seppur per motivi completamente diversi) e di come sia forte questa ragazza che è tornata a fare ciò che le piace vincendo il suo malessere, distaccandosi da un mondo che la stava inghiottendo per poi tornare motivata e rinfrancata. Non so se Pantani sarebbe guarito abbandonando il ciclismo, visto che era la passione della sua vita e senza si sentiva perso. Forse è questa passione che lo ha spinto a non dire nulla, non gli sarebbe stato difficile fare nomi e cognomi, affondare lo sport che ha sempre amato, forse per questo motivo ha deciso di andarsene in silenzio con un atteggiamento che definirei da signore (non per il suicidio sia chiaro, ma perchè credeva nella bicicletta più di ogni altra cosa). Ciao Marco!
"Lene è...il sole dentro me, l'amore che non c'è, il sogno che vorrei, la vita che farei...Lene è..." |
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ALEXXX82
Fan
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Posted - 16/02/2004 : 13:30:42
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io ho sempre amato il ciclismo, da piccolo diventavo matto nel vedere gli scatti dei campioni sulle salite, ma e' da un po di anni che non lo faccio piu' , ho capito come funziona e non parlo solo del ciclismo ma un po tutti gli sport. io non ho mai amato pantani e credo che non sia mai stato abbandonato da nessuno, vedi anche i bigliettini lasciati scritti, i suoi piu cari amici lo volevano far portare in bolivia a disintossicarsi fra due settimane, io non credo nel suicidio ma in un abuso di farmaci, aveva tante persone vicine e tante persone che lo volevano incontrare ma lui ha preferito la solitudine e questo e' stato il risultato. Purtroppo siamo in Italia e siccome tutto il sistema e' marcio tutto quello che gli e' successo non mi stupisce neanche un po, proprio un peccato perche poteva ancora dare tanto in altre cose.
WWW.LENE.IT .................. FINALMENTE IL FAN CLUB UFFICIALE DI LENE MARLIN!!!........ |
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marcycampa
Fan
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Posted - 16/02/2004 : 20:07:38
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Mi dispiace per quanto successo ma credo che la fragile personalità di Pantani non lo abbia x nulla aiutato. Secondo me l'abbiamo perso già nel 98. Mi rincresce ammetterlo ma non è un esempio da seguire per un giovane ciclista o cmq sportivo. Bisogna accettare anche di non essere sempre i primi. I campioni veri si vedono nelle difficoltà e non quando tutto va x il meglio. Un campione deve sapere lottare fino alla fine, non essere in fuga dalla vita ma affrontarla col coraggio che si affrontano le salite. Bisogna essere a conoscenza che non sempre tutto può essere eterno. In questo pultroppo Pantani non può essere considerato un esempio da seguire....
---->Marcy<----
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Edited by - marcycampa on 16/02/2004 20:09:38 |
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Freak_Irish_Sister
Fan
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Posted - 16/02/2004 : 20:28:51
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quote: Originally posted by marcycampa
Mi dispiace per quanto successo ma credo che la fragile personalità di Pantani non lo abbia x nulla aiutato. Secondo me l'abbiamo perso già nel 98. Mi rincresce ammetterlo ma non è un esempio da seguire per un giovane ciclista o cmq sportivo. Bisogna accettare anche di non essere sempre i primi. I campioni veri si vedono nelle difficoltà e non quando tutto va x il meglio. Un campione deve sapere lottare fino alla fine, non essere in fuga dalla vita ma affrontarla col coraggio che si affrontano le salite. Bisogna essere a conoscenza che non sempre tutto può essere eterno. In questo pultroppo Pantani non può essere considerato un esempio da seguire....
Stavolta devo dire di non essere d'accordo Marco E' stato un vero campione,ogni volta che è caduto(e gli infortuni che ha avuto non erano mica uno scherzo) si è rialzato ,ma la squalifica per il doping(per me falsa e non ci ho mai creduto)è stato l'inizio della fine.forse non saremo arrivati a questo punto se Marco al suo rientro alle corse fosse riuscito a fare di meglio del 14°posto,quel posto è stato visto come la conferma che le sue vittorie non erano del tutto merito suo.Poi come dimenticare quando in una tappa allo scorso giro(non mi ricordo la tappa)dopo che era andato in fuga in salita è caduto?Un immagine tristissima:Pantani seduto sul ciglio della strada che piangeva dalla disperazione di non riuscire ad essere +vincente....... Ribadisco che per me è innocente,ma anche se chi l'ha accusato a Madonna di Campiglio dovesse confessare che le analisi erano false non ce lo potrà restituire
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ALEXXX82
Fan
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Posted - 16/02/2004 : 20:51:30
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squalifica falsa? ma credo che sia gia tanto trovarne il 10% di persone sane su 200 corridori iscritti... vanno su per le montagne alla velocita di un automobile e corrono per sei sette ore di fila. Qualcosa dovranno pure prendere per andare cosi. marcy condivido in pieno quello che hai scritto
WWW.LENE.IT .................. FINALMENTE IL FAN CLUB UFFICIALE DI LENE MARLIN!!!........ |
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Barcola
Fan
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Posted - 16/02/2004 : 21:39:15
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...forse...un mondo troppo piatto per una persona la cui aria erano le salite...
.....non lo dimenticherò mai..... |
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salvo.p
Fan
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Posted - 16/02/2004 : 22:06:40
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sabato stavo seguendo stadio 2 sprint (mi sembra si kiami cosi il programma che trasmettono il sabato sera intorno alle 22.30 su Rai2) e quando hanno detto che pantani era stato trovato morto in un residence di rimini ci sono rimasto di stucco, senza parole. quando l'ho detto ad un mio amico lui mi ha risposto:"nn ci posso credere". ci sono rimasto malissimo, è morto solo. oggi hanno fatto l'autopsia, dicono che è morto per endema polomonare e celebrale, i risultati degli altri esami li sapremo tra due settimane. Sta di fatto che il più grande ciclista italiano di questo ultimo decennio se ne andato silenziosamente, ha cominciato a morire da quel fatidico 5 giugno '99. l'accusa di doping nn l'ha mai superata, non si è rialzato più! Ci mancherà il Pirata, ci mancherà quando togliendo la bandana voleva dire che non lo prendeva più nessuno. era un grande!
Lene è tornata... |
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Buffon 88
Fan
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Posted - 17/02/2004 : 18:10:35
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Dedicato ad un grande campione :Marco Pantani Story I heard about your story from a friend To let go and make an end that's what you did You left some words saying now it would be good You knew they'd cry but you hoped they understood Things you've had to face what you have seen To make it through each day you tried without the tears They tried to help but they didn't see you crawl They knew you fought but they never thought you'd fall They never thought you'd fall Tell them please how could they know Hurts inside no scars to show You played the lead and never once you failed And the place from where you watch us now Hope you've found your peace somehow peace somehow I heard about your story through the years Know 'bout all your hurt and fears I won't forget I wrote a song that I wish for you to hear It's about yourself and the life you couldn't bear Tell them please how could they know Hurts inside no scars to show You played the lead and never once you failed And the place from where you watch us now Hope you've found your peace somehow peace somehow I wanna remember all there's about you And I know there's so much I see all the faces The tears and embraces Wish you could be here to see it too Could be here to see it too Tell them please how could they know Hurts inside no scars to show You played the lead and never once you failed And the place from where you watch us now Hope you've found your peace somehow peace somehow Tell them please how could they know Hurts inside no scars to show You played the lead and never once you failed And the place from where you watch us now Hope you've found your peace somehow peace somehow Peace somehow
I'm fooled by something inside my head... |
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Allanon
Fan
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Posted - 18/02/2004 : 00:32:52
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Sabato sera stavo a casa con 5 amici,festeggiando a nostro modo san Valentino.Ci stavamo divertendo come pazzi,quando all'improvviso,verso le 01.00,entra mio fratello nella stanza e dice:"E' morto Marco Pantani" Cala il silenzio,nessuno ci crede(anche a causa della poca lucidità mentale...)Mettiamo il televideo e leggiamo la notizia:restiamo scossi,ma niente di più.Nessuno di noi è appassionato di ciclismo.Sarebbe potuto finire tutto quì...No,dal giorno dopo i telegiornali parlano solo di Pantani:"L'Italia piange il suo campione!" - "La federazione ciclistica sconvolta dalla morte del Pirata!"...Dov'era tutta questa gente prima???E' questa ipocrisia che non riesco a sopportare!
"...sognerete di avere un'occasione,solo un'altra occasione,di essere quì,davanti ai vostri nemici,per gridare che ci possono togliere tutto,ma non potranno mai toglierci la libertà!LIBERTA'!!!!!
"Il tuo cuore è libero,abbi il coraggio di seguirlo!" |
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