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 Ancora vittime italiane in Iraq
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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 27/04/2006 :  08:35:59  Show Profile  Reply with Quote
Sembra che siano 3 i carabinieri italiani morti in un attentato stamane a Nassiriya, insieme ad un militare rumeno, e ci sarebbero altri feriti rumeni e italiani. Erano in 5 in una di 3 camionette di un convoglio internazionale, che è finita in pieno su un ordigno.

E' diventato abituale ormai, tragicamente abituale, ascoltare ogni giorno le notizie delle morti e ferimenti di soldati e gente comune di ogni nazionalità in quel paese.
Prego che al più presto si trovino le giuste condizioni per pacificare finalmente quei territori, trovando per l'Iraq una soluzione politica che sia condivisa dalla maggior parte delle persone. In questo modo si potrà poi arginare anche il fenomeno terroristico, che evidentemente ha fatto ormai di quel paese il suo palcoscenico privilegiato.



I will always be doing music, but there are nobody who knows how it will turn out.
I will always be doing music, but there are other people who will decide whether I'll be staying....


Edited by - Marko on 27/04/2006 08:39:07

President
Fan

Posted - 27/04/2006 :  13:57:10  Show Profile  Visit President's Homepage  Click to see President's MSN Messenger address  Reply with Quote
Dolore.. tanto dolore dentro..
E' un fatto gravissimo, sono scosso e rattristato per i nostri connazionali colpiti ancora una volta... non è giusto.. ma in che mondo siamo?
quote:
Originally posted by Marko
Prego che al più presto si trovino le giuste condizioni per pacificare finalmente quei territori, trovando per l'Iraq una soluzione politica che sia condivisa dalla maggior parte delle persone.
Un tempo ero convinto che l'intervento in Iraq e la missione di pace erano giuste e doverose. Ora non lo penso più molto, in questo momento li abbandonerei al loro destino perchè sono popoli e terre che non avranno mai pace. La guerra e la violenza sono nel loro DNA, radicati nel profondo.
Non sano dialogare e costruire, sanno solo distruggere, uccidere, violentare. Non meritano più il nostro aiuto.

W l'Italia, W il nostro popolo.


Una voce d'angelo che mi riempie il cuore, eccolo il vero nettare della vita...
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riccardino
Fan

Posted - 27/04/2006 :  17:09:08  Show Profile  Reply with Quote
Comprendo e condivido il dolore di Pres per i nostri connazionali, ma credo che il nostro sdegno e il nostro dolore debbano parimenti esprimersi quando a saltare in aria sono uomini e donne di altre nazionalità, militari o civili che siano. Ogni giorno su quei territori si consumano tragedie che mietono vittime principalmente tra civili iracheni, militari iracheni, militari americani.
Ecco, per me sono tutti uguali, la morte di un italiano mi porta lo stesso dolore della morte di ognuno degli altri.
Non certo per mancanza di patriottismo, ma perchè a mio avviso tutti noi uomini siamo uguali di fronte a Dio.
Comprendo anche il desiderio di mollare tutto e venircene via sùbito, ma ho delle perplessità perchè così facendo li lasceremmo proprio soli a combattere un terrorismo che risulterebbe in tal modo vincente.
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cri
Staff

Posted - 27/04/2006 :  19:50:47  Show Profile  Reply with Quote
Io sono sempre addolorata quando qualcuno, italiano o non, muore per queste guerre stupide...perchè tutto questo accanimento tra gli uomini?? Perchè anche tra uomini dello stesso Paese?? Cosa hanno per la testa coloro che uccidono o si uccidono per....ma...per chi???? Allàh??

Del resto condivido con Pres riguardo alla presenza delle truppe italiane in Iraq...
io non vedo altra soluzione che il ritiro...(ma di questo ne sono sempre stata convinta, fin dall'inizio sapevo che non sarebbe servito a molto...)


*Cri*
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President
Fan

Posted - 27/04/2006 :  21:24:21  Show Profile  Visit President's Homepage  Click to see President's MSN Messenger address  Reply with Quote
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Originally posted by riccardino

Comprendo e condivido il dolore di Pres per i nostri connazionali, ma credo che il nostro sdegno e il nostro dolore debbano parimenti esprimersi quando a saltare in aria sono uomini e donne di altre nazionalità
Beh, attenzione, non è che se muoiono gli altri me ne frego.. non travisiamo.
Solo che giustamente Marko ha aperto un topic sulle vittime dell'attentato di questa mattina e ovviamente non potevo non riferirmi alle nostre vittime.
Sono, infatti, addolorato anche per il militare rumeno morto con loro, vittima della stessa cattiveria gratuita e della stessa barbarie.

Mi sembra sciocco ogni volta che commentiamo una notizia (vedi il caso di Tommy, il topic sugli stupri e l'altro su Nassiriya) stare sempre a precisare che ci sono altre vittime, altre ingiustizie ed altri problemi che attanagliano il mondo...
Voglio dire, se questo topic è stato aperto per rivolgere il nostro pensiero ai nostri connazionali morti in Iraq, credo sia normale che io manifesti in questo topic il mio sdegno per la loro morte e non per la morte di altre persone, no?

Per quanto riguarda il ritiro, non sono mai stato favorevole ad un ritiro anticipato, il compito va svolto fino alla fine. Ma la rabbia mi farebbe venir voglia di mollare tutto e lasciarli ai loro casini..
Ma probabilmente non sarebbe giusto, anche per onorare e dare un senso a tutte le vittime che questa missione sta comportando...


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Gaga
Fan

Posted - 27/04/2006 :  22:46:48  Show Profile  Visit Gaga's Homepage  Reply with Quote
Tanto di cappello a chi dell'aiutare il prossimo fa una ragione di vita, ancor più quando questa ragione di vita si prende la vita stessa di chi sceglie questa strada.
Purtroppo o per fortuna, il male dell'Iraq non è il suo popolo, che è favorevole agli aiuti, ma qualche gruppo di fedelissimi all'ex regime che cerca di metter ei bastonin tra le ruote in ogni cosa!
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marcycampa
Fan

Posted - 27/04/2006 :  22:51:02  Show Profile  Visit marcycampa's Homepage  Reply with Quote
Non ci sono commenti da parte mia per la notizia... non esiste che continuino a morire persone in quelle terre...


http://spaces.msn.com/marcycampaworld/
"La vita da un finestrino corre veloce, non si fa a tempo a guardare il paesaggio che subito svanisce" da I Cassetti Perduti di F. Ceniti
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riccardino
Fan

Posted - 28/04/2006 :  11:50:47  Show Profile  Reply with Quote
quote:
Originally posted by President

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Originally posted by riccardino

Comprendo e condivido il dolore di Pres per i nostri connazionali, ma credo che il nostro sdegno e il nostro dolore debbano parimenti esprimersi quando a saltare in aria sono uomini e donne di altre nazionalità
Beh, attenzione, non è che se muoiono gli altri me ne frego.. non travisiamo.
Solo che giustamente Marko ha aperto un topic sulle vittime dell'attentato di questa mattina e ovviamente non potevo non riferirmi alle nostre vittime.



Mi spiace che tu abbia interpretato le mie parole come se io mettessi in dubbio il tuo dolore verso le vittime non italiane. Mi fa piacere e non avevo dubbi che la pensiamo allo stesso modo.
Il mio intervento era semplicemente volto a far riflettere chiunque legge che non esistono vittime di serie "A" e vittime di serie "B".
Non è affatto sciocco puntualizzarlo: se ci pensi bene, ci possono essere molti italiani che possano farsi l'idea che le vittime italiane debbano essere considerate con maggiore attenzione: la prova di questo ci è fornita dall'abbondante diffusione dedicata alle trasmissioni televisive di intrattenimento (ad esempio, "Porta a Porta" e "Otto e mezzo") quando a morire sono dei poveri italiani, mentre quando le vittime sono iracheni o militari USA i TG si limitano spesso a darne breve notizia, come se fossero fatti all'ordine del giorno e di minore rilevo.
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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 28/04/2006 :  22:52:52  Show Profile  Reply with Quote
quote:
Originally posted by President
Un tempo ero convinto che l'intervento in Iraq e la missione di pace erano giuste e doverose. Ora non lo penso più molto, in questo momento li abbandonerei al loro destino perchè sono popoli e terre che non avranno mai pace. La guerra e la violenza sono nel loro DNA, radicati nel profondo.


Ricordiamoci sempre che lo stesso si poteva dire di noi fino a 60 anni fa.
Io ho sostenuto fin dall'inizio che la guerra in Iraq non era giustificata. Nessun conflitto dovrebbe mai esserlo, ma farei eccezioni per casi come l'Afghanistan, viste le particolari condizioni storiche in cui ci si trovava. Quello in Iraq invece non stava né in cielo né in terra neppure dal punto di vista del diritto internazionale e le cause "ufficiali" che dovevano giustificarlo si sono rivelate colossali balli (e lo si sapeva già da prima).
Ma non vorrei tornare su vecchi discorsi in questo topic. Soltanto constato che ormai -un ormai che dura già da 3 anni e per questo deve concludersi quanto prima- siamo invischiati lì in mezzo e non si può abbandonare adesso. Da dicembre non si riesce a formare il governo per continue opposizioni, rinvii e attentati ai suoi membri. In poche parole non c'è una vera volontà. Bisogna augurarsi che la si trovi al + presto e si agisca con fermezza contro i terroristi, che approfittano ovviamente della precarietà di quella neonata "democrazia" e anche delle forze armate, attualmente poco garantiste della sicurezza, tra forze occidentali che pensano al ritiro e forze irachene ancora non ben preparate. Questo galvanizza i propositi di chi vuole dividere, e ogni nuovo attentato, come ben immaginiamo, scatena nuove rabbie nelle varie fazioni della popolazione e non porta mai a un accordo.
Forse sarebbe ora di far intervenire i caschi blu, non è tardi per farlo, anche perché quando il nuovo governo sarà formato, chiederà alle truppe occidentali di lasciare il paese, ma noi dovremo cmq assicurare ancora protezione e aiuti umanitari.

Tornando alle recenti vittime italiane, mi ha colpito la compostezza del dolore della moglie del capitano Ciardelli. L'accettazione anche di una morte tragica, pure grazie al sostegno della fede, può essere di grande aiuto in circostanze del genere. Dalle parole della donna si capisce poi che il marito era profondamente convinto della sua missione di pacificazione (era già stato lì e anche nei Balcani e in Afghanistan) e questa vita spesa per gli altri dev'essere per tutti un esempio per proseguire ancora più convintamente nei propositi di bene. Non bisogna ricadere nella tentazione opposta di pensare che non serve fare il bene, perché la ricompensa è di restarne uccisi. Il rischio c'è, ma per un folle che è convinto di agire in nome di un Dio che certamente non ha compreso, ci sono tante altre persone grate, che si ricorderanno di te.



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President
Fan

Posted - 29/04/2006 :  13:12:07  Show Profile  Visit President's Homepage  Click to see President's MSN Messenger address  Reply with Quote
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Originally posted by Marko

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Originally posted by President
Un tempo ero convinto che l'intervento in Iraq e la missione di pace erano giuste e doverose. Ora non lo penso più molto, in questo momento li abbandonerei al loro destino perchè sono popoli e terre che non avranno mai pace. La guerra e la violenza sono nel loro DNA, radicati nel profondo.


Ricordiamoci sempre che lo stesso si poteva dire di noi fino a 60 anni fa.
Forse sono io a non aver capito bene, ma il paragone non mi sembra si possa fare..
Quando gli americani ci liberarono dai tedeschi nessuno gli fece attentati terroristici. Furono accolti come liberatori, punto.

Per il resto del post sono abbastanza d'accordo con tutto, ma resto dell'idea che purtroppo quelle sono zone troppo "calde" del pianeta, troppo difficili da gestire..


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Stefanuccio
Fan

Posted - 29/04/2006 :  14:17:10  Show Profile  Reply with Quote

E c'è gente che continua ancora a mormorare e ad appellarsi al so-called "islam moderato"...mah...

Chiappetta Stefano
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erotavlas
Fan

Posted - 29/04/2006 :  15:57:34  Show Profile  Click to see erotavlas's MSN Messenger address  Reply with Quote
Purtroppo penso la situazione non si possa risolvere in queste nazioni appunto perchè radicate in zone dove la nostra cultura non vi è mai giunta e ora che vi è stata portata non ha riscontrato gli ideali di pace e libertà che si prefigge perchè in un modo o nell'altro questi popoli saranno sempre sudditi in quanto in loro non esistono ideali di rispetto(questa è la mia opinione giusta o sbagliata che sia)
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erotavlas
Fan

Posted - 29/04/2006 :  17:55:22  Show Profile  Click to see erotavlas's MSN Messenger address  Reply with Quote
PENSO ANCHIO CHE BENCHè MOLTO DIFFICILE SI DEVE TENTARE ALTRIMENTI RIMARRà SEMPRE IL DUBBIO E L'INCERTEZZA DI N0N AVER FATTO IL POSSIBILE
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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 30/04/2006 :  03:58:49  Show Profile  Reply with Quote
Pres, non credo che i fascisti non "convertiti" abbiano accolto gli americani come liberatori. Stesso discorso x i nazisti convinti. Ma erano chiaramente sempre stati una piccola minoranza, perché non è mai esistita una Germania nazista o un'Italia fascista, sospetti che x tanti anni ancora dopo la guerra si sono fatti pesare sui rispettivi popoli, anche se non lo si diceva apertamente, ma x esperienza diretta di famiglia so come i tedeschi venivano malvisti dagli italiani e viceversa. Eppure i popoli non hanno mai voluto la guerra, ma sono stati travolti dagli eventi e -ancora deboli le nostre democrazie- non hanno saputo organizzarsi e opporsi. Se poi molti hanno dovuto obbedire al sistema, fatto finta di elogiare il partito, non aiutato chi potevano aiutare o addirittura tradito altri x paura di essere visti loro come traditori, sono tutte cose che oggi non abbiamo il diritto di giudicare, non avendo idea di quanto fosse brutta e tragica la situazione sotto i regimi.
E la situazione in paesi come l'Iraq è oggi esattamente identica. Anche se il regime di Saddam è finito, lì molti si aspettano ancora che possa tornare, e perciò non si comportano ancora realmente da liberi, specie con i terroristi in giro.
A dispetto di quanto possa pensare Stefanuccio (il cui intervento è ancora una volta al limite della censura) vorrei ricordare che gli attacchi kamikaze sono compiuti da poche centinaia, forse qlc migliaio di esagitati sparsi nei diversi Stati, ossia una minuscola minoranza di non-credenti e assassini (non li definirò + neppure estremisti, perché presupporebbe già che abbiano una visione religiosa accettabile) e le manifestazioni anti-occidentali che ogni tanto si vedono in tv vengono spesso fatte ad arte. Come tanti giornalisti hanno riferito, a telecamere spente la maggior parte delle persone ha tutt'altri toni e molti continuano ad implorare i soldati di non andarsene. Non sto poi a ripetere la lunga lista dei paesi islamici moderati, dove noi andiamo anche a farci le nostre belle vacanze.
Basta un po' di informazione seria per capire che non esiste alcuno scontro di civiltà nei termini che si vuole far credere (esiste soltanto ancora un certo grado di distanza culturale), anzi sta crescendo sempre di + il lavoro di ricucitura. Sostenere che non esiste un Islam moderato, e una convivenza possibile, significa quindi semplicemente dire una falsità immane, offendendo milioni di credenti e facendo il gioco dei pochi che vogliono far saltare tutto.

Tornando alla II guerra mondiale e alle guerre nel Medio Oriente degli ultimi anni, in effetti non possono essere paragonate x altri aspetti. A parte le dimensioni del conflitto mondiale e il modo distruttivo in cui veniva portato avanti, non bisogna dimenticare che con la II guerra mondiale si rischiava davvero la fine dell'Europa. Gli USA ebbero un interesse reale a intervenire, in appoggio della Gran Bretagna ma non solo, e tuttavia nn dimentichiamoci che lo fecero soltanto dopo essere stati personalmente attaccati dal Giappone. E se furono accolti così favorevolmente, è anche perché i popoli europei erano ormai stremati dopo 4 anni di guerra e avevano già compiuto dentro di sé una svolta epocale che poi si sarebbe riflessa nei vari trattati e nelle varie carte: mai più la guerra tra le nazioni europee; fondare un modello occidentale e democratico che comprendesse paesi delle due sponde dell'Atlantico; cooperare economicamente e politicamente in modo più fitto.
Molte delle guerre odierne invece sappiamo bene che, ancor prima di cominciare, hanno come primo obiettivo quello economico, non ci sono + gli ideali patriottici di una volta (giusti o sbagliati che fossero) e questo gli iracheni + intolleranti certamente lo intuiscono, essendo i secondi o terzi produttori di greggio al mondo.
Per concludere, volevo soltanto dire che la storia dei conflitti europei dei secoli scorsi non è seconda x intensità ad altre storie e abbiamo anche noi usato sistemi molto cruenti per fondare le nostre democrazie: ghigliottine, impiccagioni, torture, baionette. Tutto ciò avveniva soltanto 2 secoli fa.
Poi x fortuna abbiamo avuto sempre alle spalle un modello religioso che si è potuto coniugare coi migliori ideali civili e sociali, mentre nell'Islam ci sono delle regole che cozzano contro certe libertà da noi ormai ampiamente riconosciute (ma anche qui vorrei ricordassimo ad es. che fino ai primi decenni del XX secolo le nostre donne non avevano diritto di voto e venivano addotti gli argomenti + maschilisti x perpetrare questa discriminazione)





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Edited by - Marko on 30/04/2006 04:16:13
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Stefanuccio
Fan

Posted - 30/04/2006 :  11:08:29  Show Profile  Reply with Quote

"vorrei ricordare che gli attacchi kamikaze sono compiuti da poche centinaia, forse qlc migliaio di esagitati sparsi nei diversi Stati"

Si, come nel caso delle vignette...gli esagitati erano davvero pochi...anzi si contavano sulle dita di una mano...basta vedere inoltre le reazioni di gioia, festa ed euforia in tutto il mondo musulmano dopo l'attacco alle Twin Towers, a Madrid e a Londra: la gente che INONDAVA le strade bruciando ora la bandiera dell'America, ora quella della Spagna, ora quella dell'Inghilterra; e qui si trattava dell'intero popolo...lo stesso popolo che ogni giorno prega in nome di Dio...
Comunque visto che già risento puzza di censura dalle parole di qualcuno mi limito ad affermare questo e a non aggiungere altro; le mie idee e opinioni a riguardo le espressi già nel topic sulle vignette e ripetersi non è mai elegante o, in alcuni casi, fruttuoso.
SIC TRANSIT GLORIA MUNDI.





"I do not believe in the dialogue with Islmam.
It is not a dialogue, it's a monologue, a soliloquy nourished by our naivetè or unconfessed despair."

Chiappetta Stefano
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President
Fan

Posted - 30/04/2006 :  12:45:40  Show Profile  Visit President's Homepage  Click to see President's MSN Messenger address  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Marko

Pres, non credo che i fascisti non "convertiti" abbiano accolto gli americani come liberatori. Stesso discorso x i nazisti convinti.
[...]
E la situazione in paesi come l'Iraq è oggi esattamente identica. Anche se il regime di Saddam è finito, lì molti si aspettano ancora che possa tornare, e perciò non si comportano ancora realmente da liberi, specie con i terroristi in giro.
Marko, la situazione non è affatto identica.
E' vero che durante la liberazione del '45 c'erano ancora tanti fascisti nostalgici che non vedevano di buon occhio gli americani (penso sia anche normale visto che qualcuno nel fascismo ci credeva veramente), ma gli americani, sostanzialmente, sono stati accolti bene e non con continui spargimenti di sangue come accade in Iraq.
La differenza è enorme, probabilmente da noi la gente fu più ragionevole mentre in Medio Oriente si ha l'abitudine di far valere le proprie idee a suon di attentati e morti innocenti.
Tu dici che questi terroristi sono in minoranza, ma non credere siano così pochi (i riferimenti nel post di Stefanuccio sono corretti). Direi che per essere pochi fanno cmq un sacco di danni... Danni che noi italiani non facemmo dopo la liberazione. Abbiamo un DNA diverso, è innegabile.


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Domle
Fan

Posted - 30/04/2006 :  12:50:04  Show Profile  Visit Domle's Homepage  Send Domle an ICQ Message  Click to see Domle's MSN Messenger address  Reply with Quote
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Originally posted by President
La differenza è enorme, probabilmente da noi la gente fu più ragionevole mentre in Medio Oriente si ha l'abitudine di far valere le proprie idee a suon di attentati e morti innocenti.
Tu dici che questi terroristi sono in minoranza, ma non credere siano così pochi (i riferimenti nel post di Stefanuccio sono corretti). Direi che per essere pochi fanno cmq un sacco di danni... Danni che noi italiani non facemmo dopo la liberazione. Abbiamo un DNA diverso, è innegabile.



Dobbiamo tener conto più che guardare il DNA della gente, del fatto che ci sono paesi come l'Iran o la Siria che mandano i propri uomini, soldi ed armi ad aiutare la guerriglia, per questo non si placa così rapidamente. C'è un vantaggio per loro a non lasciar tranquilla la situazione, sia economico che politico purtroppo.

--------------------------------
Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.
Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo,
perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL?

-----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp... -----
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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 30/04/2006 :  13:44:52  Show Profile  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Stefanuccio
basta vedere inoltre le reazioni di gioia, festa ed euforia in tutto il mondo musulmano dopo l'attacco alle Twin Towers, a Madrid e a Londra: la gente che INONDAVA le strade bruciando ora la bandiera dell'America, ora quella della Spagna, ora quella dell'Inghilterra; e qui si trattava dell'intero popolo...


Addirittura inondava? Io tutta sta gente non l'ho vista. Ho visto come al solito qlc centinaia/migliaia di persone che approfittava delle telecamere x urlare e bruciare ormai quasi ritualmente la bandiera, gente sicuramente ignorante e anche violenta, ma cosa dire ad es. dei nostri black bloc, di chi inneggia a 100, 1000 Nassiryia?
Anche loro sono poche decine/centinaia, eppure sono capaci di rovinare cortei di migliaia e migliaia di persone pacifiche perché i tg come sempre si soffermano riprovevolmente solo sul negativo, su ciò che fa sensazione, e un po' di male -come discutevamo altrove- oscura tanti buoni propositi.
Quegli islamici che bruciavano bandiere ho il sospetto che siano sempre gli stessi gruppi degli stessi paesi ben noti, come Iran, Iraq, Siria, quelli cioè + intransigenti. Non ho visto invece alcuna manifestazione di comunità islamiche in Europa, Nordamerica o altri paesi islamici moderati. E cmq cos'è qlc migliaio di persone rispetto a milioni di arabi? La matematica non è un'opinione.
Ho visto invece 5 milioni di persone scendere a Madrid e nelle piazze spagnole, 1 milione a Londra, New York non mi ricordo ma era tutta una città in lutto. Là davvero erano folle oceaniche, niente di paragonabile.
E ricordiamoci che i grandi attentati hanno colpito gente di tutte le nazionalità e religioni, per cui ribadisco con forza che chi fa simili atti è estraneo a Dio.

quote:
Originally posted by Stefanuccio
visto che già risento puzza di censura


Sia chiaro che quando decido di censurare qlc o dò un avvertimento, non lo faccio perché ho qlc contro la persona, ma perché le parole espresse sono lesive o potenzialmente lesive di valori che non vanno toccati e che anche il nostro regolamento protegge.
In questo senso la tua allusione all'inesistenza di un Islam moderato (e implicitamente all'ingenuità di chi ci crederebbe) contrasta prima di tutto col punto 2, che impone di rispettare la religione altrui, e secondo me anche col punto 8, dove si parla di irrispettosità. Considerando poi che hai già espresso questi concetti, penso di essere stato finora molto paziente.
Hai mai pensato che qlc musulmano potrebbe leggere questo forum? In quello ufficiale ce n'è qualcuno e c'è stato anche un interessante e pacifico dibattito sul tema terrorismo.
Vorrei anche richiamare il fatto che in questo momento c'è ancora qualcuno che vuole negare l'esistenza agli ebrei (affermazioni certamente censurabili), per cui non mi sembra bello ricambiargli in qualche modo il favore negando l'esistenza di un Islam pacifico e tollerante.
E poi chi ritiene che con l'Islam non si possa dialogare, dite, cosa dovremmo farne di 1 miliardo e mezzo di islamici?

Edit: non avevo letto i 2 precedenti interventi di Pres e Domle. A Pres rispondo che in effetti la situazione non è assolutamente identica (ho sbagliato a usare quel termine, anche se dopo avevo già marcato delle differenze tra i diversi eventi, quando parlavo dei prevalenti interessi economici nelle guerre + recenti, i quali portano + malcontento tra la popolazione) e però se gli attentati continuano e il Medio Oriente non riesce a pacificarsi, è soprattutto per i motivi detti da Domle. E poi una volta si faceva una guerra e basta; con la caduta di Saddam si è di nuovo inaugurata la tecnica logorante della guerriglia che già avevano usato in Somalia e in Vietnam, la quale fa apparire tutto + lungo e difficile, perchè si protrae nel tempo, togliendo sicurezza e aumentando il fattore sorpresa. Eppure non ci sono eserciti dietro a tutto questo, ma soltanto qlc migliaio di fanatici. Insomma potete contarli tutti i kamikaze o i talebani morti negli ultimi anni negli attentati e nelle battaglie: siamo nell'ordine di centinaia di unità.

Vorrei lanciare un appello finale: x piacere ignoriamo i terroristi di ogni dove e consideriamoli nient'altro che quello che sono: terroristi e assassini.
Tutti i giovani a cui fanno il lavaggio di cervello e tutta quella gente che va ad inneggiare su tragedie altrui sono soltanto il frutto di ignoranza dovuta a una prolungata disinformazione, a povertà e a plagi mentali (come sotto i regimi sovietici) e questo, mischiato con l'elemento religioso mal inteso, sappiamo a quali distorsioni possa portare.
Ma eliminati i terroristi e quando si cominceranno a vedere i frutti della democrazia, tutti gli altri dissidenti e teste calde si scioglieranno come neve al sole. Ed è anche x questo che credo Bush abbia sbagliato a non tenere come massima priorità la cattura di Bin Laden e degli altri della lista. Finché quelli saranno liberi di fare i loro proclami, gli altri si sentiranno sostenuti e incoraggiati a perseguire i loro obiettivi assurdi.
Onestamente non l'ho mai capita questa "speranza" dei terroristi -parlo anche di quelli di casa nostra- di far cadere o destabilizzare un intero Stato. Non lo vedono che ogni loro atto è soltanto + controproducente?
E anzi, qui potrei sostenere che se tutti gli islamici fossero estremisti, come alcuni ritengono, non si capisce perché non abbiano ormai già innescato una nuova invasione dell'Europa, come pure qualche "storico" aveva con toni apocalittici previsto. Evidentemente i tempi sono cambiati, in Europa e altrove, e al giorno d'oggi certi sommovimenti di intere nazioni, avvenuti in passato, sono impensabili, tranne appunto che nella testa di pochi fanatici che non a caso vivono ancora nascosti tra le rocce.



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Edited by - Marko on 30/04/2006 14:30:17
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President
Fan

Posted - 30/04/2006 :  18:07:31  Show Profile  Visit President's Homepage  Click to see President's MSN Messenger address  Reply with Quote
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Originally posted by Marko
se gli attentati continuano e il Medio Oriente non riesce a pacificarsi, è soprattutto per i motivi detti da Domle.

Si, l'intervento di Domle ha integrato e corretto il mio pensiero. Sono state sicuramente parole migliori delle mie, più calme e ragionate.
Rimane il fatto, innegabile, che nessuno di noi, nemmeno il più ottimista, è in grado di vedere una soluzione rapida per l'Iraq ma anche per tutta quella caldissima zona..

Martedì le 3 vittime italiane riceveranno l'ultimo saluto qui a Roma. I funerali si svolgeranno nella basilica di Santa Maria degli angeli, a piazza della Repubblica.


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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 30/04/2006 :  20:25:12  Show Profile  Reply with Quote
Oggi è stato il giorno del dolore e della speranza.
Ho visto un servizio del tg composto e toccante, la gente che sfilava silenziosa, i giornalisti discreti, e mi sono venute le lacrime agli occhi vedendo quelle famiglie riunite attorno alle 3 bare accarezzarne il legno come se fossero i loro cari.
Il segno di speranza in questo avvenimento, almeno per chi crede, ci è ancora una volta indicato dalla moglie del Ciardelli, che dev'essere una donna dalla grande fede. Lei che vive dentro di sé un dolore così forte, è così serena e ha voluto che si battezzasse suo figlio prima della celebrazione del funerale del marito, in modo che egli fosse "presente".
In questo gesto non c'è soltanto una simbolica contrapposizione tra la continuazione della vita rispetto alla morte, ma il significato più profondo per il credente è la speranza nella risurrezione: Cristo attraverso il battesimo ci rinnova, fa morire dentro di noi l'uomo vecchio, quello macchiato dal peccato originale, e ci dona il suo spirito per la vita nuova. Questo è il senso dell'immersione del battezzato nell'acqua (in passato si veniva immersi completamente) che allude all'immersione dell'uomo nella morte prima del suo riemergere alla vita eterna.
Quindi, avvicinare e far precedere il battesimo al funerale non significa celebrare due avvenimenti distinti, la vita e la morte, ma un unico avvenimento: la resurrezione, che lega il padre Nicola, già nella gloria di Dio, al figlio Niccolò, che è appena entrato nella famiglia dei figli di Dio, ricevendo la promessa della resurrezione.

Ps. Qualcuno ha visto TG2 Dossier sull'Iran oggi pomeriggio? Chi l'ha visto ha capito che perfino quel paese, dipinto come il peggiore nemico dell'Occidente, è molto diverso da quel che appare, perché una profonda modernizzazione è pronta e avanza poco alla volta da decenni (con qlc passo avanti e indietro a seconda dei regimi) e si aspetta solo che torni un leader moderato per respirare un'aria + democratica, anche se Internet, cellulari e moda all'occidentale già impazzano anche lì. Nonostante l'ultraconservatore attualmente al governo (che è importante ricordare è stato eletto da soltanto il 20% della popolazione, quindi sostanzialmente non rappesenta la nazione) una guerra non sembra possibile, una guerra è proprio ciò che vorrebbe quel tizio e chi lo appoggia per far ricadere il paese nel passato. Anche Bush -a cui sicuramente vengono fatte anche tante pressioni da vari paesi occidentali e non- sarà stato consigliato nel senso di non cadere nella trappola e insistere sulla mediazione, tant'è che è questa la nuova via da lui seguita, e non resta che sperare davvero che ognuno si assuma le proprie responsabilità e perlomeno non minacci l'esistenza degli altri. E' il primo passo fondamentale x poter tentare tra nazioni di antiche e ricche tradizioni come l'Iran/Persia, Israele e i paesi occidentali, un dialogo cui nessuno può sottrarsi nel mondo globalizzato e interdipendente in cui viviamo.



I will always be doing music, but there are nobody who knows how it will turn out.
I will always be doing music, but there are other people who will decide whether I'll be staying....


Edited by - Marko on 30/04/2006 20:28:10
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Gaga
Fan

Posted - 30/04/2006 :  22:36:05  Show Profile  Visit Gaga's Homepage  Reply with Quote
Io non credo che i kamikaze siano assassini...pe run semplice motivo...un ragazoz di 18, 20 anni, non può decidere di farsi esplodere...sicuramente qualcuno più in "alto" di lui nella gerarchia del potere gli f aun bel lavaggio del cervello e lo spinge a fare quello che sappiamo...breve intevrento che cmq butta altra acqua sul fuoco di queste brutte storie!
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