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Domle
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Posted - 18/02/2007 : 03:50:34
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Il pensiero si faceva già vivo verso la fine della marcia. Le parole erano sfocate ma Dario Fo ci ha aiutato a raccoglierle con un pensiero dei suoi dal palco:
"Stasera qualcuno piangerà. Stasera in tanti piangeranno. Piangeranno tutti coloro che volevano che qui a Vicenza ci fossero stati scontri, guerra, tensione, distruzione e morte."
Ed effettivamente qualcuno piangeva. Alle nove, stasera, chiamo mia madre. Sono seduto con gli altri del meetup di Grillo nel salotto di Vicenza, in piazza della Signoria. E' tutto finito, la gente sfolla, i treni per la gran parte sono partiti alle otto-otto e un quarto. E' terrorizzata. Di cosa? Fede dice che potrebbero esserci ancora esserci incidenti e rappresaglie.
Per tutto il giorno abbiamo girato per le strade con bandiere e striscioni pacifici. Non è andato a fuoco niente. I bambini e le donne dietro i banchetti guardavano dal parco ai bordi delle mura, in via Mazzini. Per tutto il tempo abbiamo chiacchierato, c'è chi ha tirato fuori il pallone, c'è chi riprendeva,c'è chi faceva foto. Nessuna notizia brutta davanti, nessuna notizia brutta dietro. Americani che sfilavano con noi, che venivano accolti con abbracci, canti e vino. Mi è passato davanti il Dario Fo, tranquillo. Gli ho fatto un sorrisone, non sapevo cosa dirgli. Lui ha risposto allo stesso modo e ha detto "ciao ragazzo!". Un gran ricordo!
C'è stato terrorismo, ieri a Vicenza. C'è stato il terrore delle televisioni, dei politici tutti da destra a sinistra che non volevano nessuno in piazza. Ognuno voleva proporre una forma di violenza verso la città e verso il corteo diversa, ognuno si immaginava un chissà quale delitto in nome dell'antiamericanismo, dell'antidiqui, del no di là, del no che è sempre no che è sempre contro. Non c'è stato niente. Solo pace. 50000 o 200000. Tanti, ma tutti sotto le stesse bandiere di pace. Qualche ramificazione a sinistra, poche. Poche bandiere dei sindacati, quasi nessuna. Tantissime bandiere della pace. Tanti NO TAV (22 bus da Torino e dintorni). Perchè questa protesta non è anti anti no anarco eccetera. Questa come la val di susa è stato un segno per dire che le decisioni che hanno gravi ripercussioni su un popolo, su una terra, sulla gente, vanno decise insieme. E se la gente dice NO, è NO. La Gente è scesa per strada. Bambini, vecchi, donne. E i centri sociali c'erano, in coda. E non han fatto casino, nulla di nulla. E' stata una risposta grandissima. Il TERRORISMO in tv e la pace per le strade.
Link Video
Per finire un cenno grandioso.
Dario Fo ha detto questo:
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=63587
L'Italia in gran segreto sta comprando 133 aerei militari da combattimento. Da 100 MILIONI di euro cadauno di base. Bisogna vedere se il preordine è stato effettivamente firmato da questo governo o dal precedente, ma se non ci si tira fuori da una simile puttanata, è inutile stare a parlare di finanziarie.
Ultima cosa:
USA TO MARE
Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo, perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL? -----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp-----
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Edited by - Domle on 21/02/2007 22:14:07 |
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Domle
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Posted - 18/02/2007 : 10:02:00
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CRONACA Invia Stampa
La strategia dell'allarme di GIUSEPPE D'AVANZO
VICENZA - "Io non ho paura" c'era scritto sul cartello che una donna si portava in giro sistemato sulla carrozzella, alle spalle del figlio paraplegico. Ora che a Vicenza tutto è filato liscio - tra molta buona musica, volti allegri di bambini, donne indaffarate a picchiare sulle pentole, famigliole in corteo serene come lungo corso Palladio, la domenica mattina - è forse necessario chiedersi di quella paura, della sua ragione, del suo valore politico al tempo del governo di centro-sinistra. Perché, nella nuvola di chiacchiere che ha preceduto e certo seguirà la manifestazione "No Dal Molin", va registrata la strepitosa sconfitta della paura. La paura avrebbe dovuto essere, per diffusa convinzione, la protagonista assoluta del giorno.
Si attendevano le incursioni distruttive dei black-bloc, degli uomini in nero; le violenze organizzate dei centri sociali più radicali, i padovani del "Gramigna" soprattutto, sospettati di avere forti complicità con alcuni dei quindici brigatisti della Seconda Posizione arrestati a Milano, lunedì scorso. Un clima di timore e di angoscia è stato, alla vigilia, alimentato - anche inconsapevolmente, anche spensieratamente, forse - da un pastone opaco che metteva insieme notizie diverse ed emergenze disuguali. L'odio contro la polizia degli ultras degli stadi con la separatezza "disobbediente" dei centri sociali. L'evidenza di una coabitazione all'interno dei movimenti e del sindacalismo di base di una scheggia marginale e ultraminoritaria di Brigate rosse e il segno ideologico di "aree antagoniste" che non rifiutano la violenza politica, anzi ne vaneggiano - soprattutto a parole - come di un opzione politica concreta.
Ne sono nati riflessi allucinatori che hanno oscurato la "cosa", le "cose". La crisi di una Vicenza che, dopo quarant'anni di crescita vorticosa, fa i conti con le difficoltà economiche legate alla competizione internazionale e con uno smarrimento identitario, di cui i problemi posti dal raddoppio della Ederle sono soltanto un capitolo. Le divisioni di un governo che, incapace di correggere le risoluzioni dell'esecutivo precedente, "burocratizza" la decisione come fosse soltanto un passacarte mostrandosi sordo all'ascolto delle ragioni della comunità che, con quella risoluzione, deve fare i conti per sempre. Un'azione della politica sempre più autoreferenziale, privata di ogni legame con la società e il territorio, riflessa in uno specchio esclusivamente mediatico e quasi rinsecchita su se stessa.
Quando le "cose" sono difficili da affrontare, la paura è sempre un sistema che garantisce degli introiti politici, efficaci e a buon mercato. Può liquidare, oscurandoli, i fatti più ostinati e controversi e, nel vuoto, lasciar lievitare un sentimento sociale di vulnerabilità che spinge ciascuno lontano dallo spazio pubblico. Altro che manifestazioni, altro che pubbliche proteste. Si tira giù la saracinesca e si sta a casa, non in piazza.
Negli anni dell'éra berlusconiana, abbiamo imparato quale straordinario strumento di governo possa essere la paura. Diventata, alla prese del terrorismo islamico, fondamento della ragione politica (e morale), la paura si è rivelata di una forza incontrollabile. Ha influenzato il dibattito pubblico, corretto la mappa del potere verticalizzandola in chiave autoritaria. Ha condizionato le scelte della politica, deformato i diritti fino a trasferire la soluzione di ogni conflitto a uno stato pre-giuridico dove contavano soltanto il sospetto e il pregiudizio. Diventata idea politica, e magari ingrassata con sapienza dalle élite, la paura si è dimostrata capace di modificare le nostre convinzioni su presente e futuro, conflitto e sicurezza, libertà e protezione.
La verità è che è accaduto purtroppo ancora in questi giorni, anche se non più con Berlusconi al governo. Ora che le bocce sono ferme e tiriamo un sospiro di sollievo, non è uno scandalo parlarne.
Se guardiamo indietro agli ultimi giorni, si può osservare come il governo Prodi abbia ceduto alla tentazione di liberarsi della sfida lanciata da Vicenza lavorando al registro dell'allarme sociale. Soprattutto le parole di Giuliano Amato hanno sorpreso e inquietato. Chiedere preventivamente la solidarietà del parlamento alla polizia aggredita è prevedere, annunciare un assalto alla polizia. E' agitare le acque, non chetarle come dovrebbe essere dovere del ministro dell'Interno, pur se preoccupato.
Promettere "severità" nella repressione, come ha fatto il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli, è aprire un varco alle violenze dei manifestanti che amano le pose gladiatorie e all'irresponsabilità di chi ha il compito da fronteggiarle. Chi è stato invece a Vicenza ha potuto rendersi conto che nulla di quel che ha agitato il dibattito pubblico per sette giorni era concreto e reale. Oreste Scalzone, per dire, quasi uno spauracchio appena l'altro ieri, appariva una figura patetica che, in un angolo di Campo Marzio, strologava con prolissa incompetenza.
Lo striscione del "Gramigna" di solidarietà ai brigatisti arrestati lo hanno visto in pochi, mentre nessuno ne ha ascoltato gli slogan "cancellati" dai fiati di Firenze e dagli ottoni di Livorno. La polizia è parsa invisibile e, quando visibile, lontana, annoiata e quasi distratta.
La gente che ha sfilato a Vicenza per oltre sette ore sembrava sapere che chi ha paura è il peggiore nemico di se stesso e ha deciso di non averne. Tocca ora al governo ricordare che, come strumento di potere, la paura può soltanto deformare la libertà di decidere e operare, condizionare valori culturali e diritti, travolgere identità e relazioni. Se il governo dovesse far tesoro di quest'esperienza, ci sarebbe una ragione in più per pensare che il sabato di Vicenza è stato una eccellente giornata.
www.repubblica.it
Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo, perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL? -----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp-----
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Franko
Fan
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Posted - 18/02/2007 : 10:11:13
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La notizia sugli aerei comprati dall'Italia l'ho letto nella rivista della "Marina" e dovrebbero essere consegnati prossimamente, sono di tipo Israeliano, e hanno la tecnologia piu avanzata al momento(nell articolo si dice che hanno alcune caratteristiche piu potenti di quelli americani). Personalmente non vedo il motivo di comprarne cosi tanti....è un po una cazzata. |
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Domle
Fan
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Posted - 18/02/2007 : 10:27:35
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C'è anche scritto che l'Olanda ha rifiutato di comprarli sotto consiglio di una loro commissione di tecnici in base ai progetti degli aerei stessi, che non soddisfavano i requisiti indicati.... qualcosa di simile, lo spiegava sempre Fo.
Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo, perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL? -----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp-----
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Franko
Fan
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Posted - 18/02/2007 : 12:05:29
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quote: Originally posted by Domle
C'è anche scritto che l'Olanda ha rifiutato di comprarli sotto consiglio di una loro commissione di tecnici in base ai progetti degli aerei stessi, che non soddisfavano i requisiti indicati.... qualcosa di simile, lo spiegava sempre Fo.
Anche io penso che siano inutili, pero mi fido piu dei tecnici italiani che sono i migliori al mondo e non degli olandesi |
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riccardino
Fan
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Posted - 20/02/2007 : 18:08:18
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Credo che anche Dario Fo e tutti quelli che la pensano come lui (se in buona fede) piangeranno, delusi dal Governo che attraverso Prodi ha dichiarato di procedere secondo i piani stabiliti (allargamento base USA). |
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Domle
Fan
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Posted - 20/02/2007 : 21:55:28
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Andare fino a Vicenza in macchina con 4 amici.... 10 euro. Comprare una bandiera NO DAL MOLIN per sostenere il presidio.... 6 euro.... Avere visto la faccia di fede quella sera (anche se in differita) non ha prezzo..... per tutto il resto, c'è speranza
Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo, perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL? -----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp-----
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Edited by - Domle on 20/02/2007 22:10:02 |
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riccardino
Fan
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Posted - 21/02/2007 : 17:37:54
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Oggi la faccia di Fede sarà più sorridente visto che oggi il governo è andato sotto sulla mozione al Senato di politica estera. Evidentemente Vicenza non fa piangere solo Emilio.
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Domle
Fan
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Posted - 21/02/2007 : 17:59:27
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Che c'entra Vicenza con l'Afghanistan?
Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo, perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL? -----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp-----
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riccardino
Fan
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Posted - 21/02/2007 : 18:00:38
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C'entra, perchè la pacifica manifestazione di Vicenza ha in qualche modo condizionato il voto sulla missione in Afghanistan. Nulla di rotto, il governo resterà saldamente in carica e la sinistra estrema avrà in futuro un peso ancora maggiore in Parlamento. |
Edited by - riccardino on 21/02/2007 18:13:06 |
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Domle
Fan
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Posted - 21/02/2007 : 18:12:30
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In effetti si tratta sempre di USA.
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 21/02/2007 : 20:23:10
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Se l'Italia fosse un paese maturo, adesso lascerebbe finalmente da parte le fazioni estreme (che fra ricatti e tradimenti sono stati protagonisti degli ultimi 15 anni e non hanno permesso al paese di crescere sul serio) e costituirebbe un grande centro, che in Germania nonostante tutto sta funzionando e facendo risollevare l'economia del Paese. Ma purtroppo il solito teatrino sembra destinato ad andare avanti, specie se non cambia questa generazione di politici. Che vergogna!
--------- I hide, will you ever reach me? -------- |
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Franko
Fan
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Posted - 21/02/2007 : 20:56:54
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Marco sono d'accordo con te, ma personalmente nn voglio che i cristiani prendano il potere, altrimenti addio alle leggi liberali. |
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Domle
Fan
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Posted - 21/02/2007 : 22:14:15
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Suggerimento raccolto
Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo, perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL? -----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp-----
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Pegasus_TDCi
Staff
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Posted - 21/02/2007 : 22:22:48
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Beh dai, credo che così vada già meglio, mantiene il senso ironico che tutto sommato aveva anche il precedente titolo, riferito a quanto siano stati spiazzati i più catastrofisti dopo che non si sono verificati incidenti... c'è da dire però che anche il Ministro dell'Interno aveva lanciato un allarme prima della manifestazione, quindi è da presumere che motivi per essere preoccupati ce ne fossero. Meglio che sia filato tutto liscio e non si sia fatto male nessuno.
Can you feel me, my love? I'm hurting so bad... |
Edited by - Pegasus_TDCi on 21/02/2007 22:23:09 |
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°Aredhel °
Fan
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Posted - 21/02/2007 : 22:23:47
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quote: Originally posted by jala
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eeeeeeeeeeeeh già sono d'accordo con te... ehhehehe
ragazza di poche parole
"So chi sono io anche se non ho letto Freud. So come sono fatta io ma non riesco a sciogliermi" |
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Domle
Fan
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Posted - 21/02/2007 : 22:53:04
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quote: Originally posted by Pegasus_TDCi
Beh dai, credo che così vada già meglio, mantiene il senso ironico che tutto sommato aveva anche il precedente titolo, riferito a quanto siano stati spiazzati i più catastrofisti dopo che non si sono verificati incidenti... c'è da dire però che anche il Ministro dell'Interno aveva lanciato un allarme prima della manifestazione, quindi è da presumere che motivi per essere preoccupati ce ne fossero. Meglio che sia filato tutto liscio e non si sia fatto male nessuno.
Peace And Love... era una manifestazione in cui si partecipava anche a titolo di persone contro la guerra, ho pensato di citare quel modo di dire come titolo
Se qualcuno ha idee migliori....!
Di lui al saluto con Lene ricordo distintamente anch'io il "Come here!" e il tendere le braccia di Lene.Domle stava proprio a fianco a me; mi sono sorpreso x un attimo, perche' Domle e' stato l'unico ad essere stato "riconosciuto", ma come dimenticare l'onnipresente tifoso del TIL? -----Aker brygge, sarai per sempre la mia neste stopp-----
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Edited by - Domle on 21/02/2007 22:53:45 |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 22/02/2007 : 08:32:11
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In effetti il titolo è molto meglio ora (ciao jala )
quote: Originally posted by Franko nn voglio che i cristiani prendano il potere, altrimenti addio alle leggi liberali.
I cristiani, se sono davvero tali, non prendono il potere, ma vivono il loro incarico come servizio (in quest'ottica dovrebbero operare tutti i politici, ma a maggior ragione i cristiani). La maggior parte dei cristiani impegnati in politica oggi non sono seri, se non proprio degli ipocriti; quelli seri non si mettono al centro e cmq non viene data loro voce. Ormai i cristiani davvero impegnati hanno poco da sperare dalla politica, devono trovare vie alternative, anche perché la politica ha i suoi tempi, invece l'impegno civile e solidaristico non può attendere. Per quanto riguarda il concetto di liberalismo, al giorno d'oggi tanti si definiscono liberali, ma bisogna vedere cosa intendono di preciso.
--------- I hide, will you ever reach me? -------- |
Edited by - Marko on 22/02/2007 08:43:19 |
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riccardino
Fan
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Posted - 22/02/2007 : 19:24:14
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quote: Originally posted by Marko
Se l'Italia fosse un paese maturo, adesso lascerebbe finalmente da parte le fazioni estreme (che fra ricatti e tradimenti sono stati protagonisti degli ultimi 15 anni e non hanno permesso al paese di crescere sul serio) e costituirebbe un grande centro, che in Germania nonostante tutto sta funzionando e facendo risollevare l'economia del Paese.
Ho qualche dubbio che il grande centro sarebbe la soluzione, in fondo il modello del pentapartito (con la vecchia DC capofila) è già stato sperimentato ed è affondato sotto Tangentopoli. Purtroppo anche il bipolarismo non è decollato, credo soprattutto per la presenza di troppi partiti. Bisognerebbe realizzare una legge elettorale seria con elevato sbarramento, che impedisca ai "partituncoli" di ricattare un'intera coalizione. Dubito che questo Parlamento riuscirà in questo intento, gli inciuci sono sempre dietro l'angolo. |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 23/02/2007 : 10:55:16
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Temo che anche con una tale legge, pur da tempo auspicabile, i problemi non si risolverebbero, perché posto anche uno sbarramento del 5%, resterebbero in gioco i 6-7 maggiori partiti, fra cui 2 più estremi (uno da un lato e uno dall'altro) che superano tale soglia, per cui la situazione non sarebbe in fin dei conti diversa da quella attuale, riproponendosi specie nello scenario attuale (con partiti e singoli esponenti che si sono allontanati dalle vecchie coalizioni) una convergenza (relativamente) al centro, se si vogliono evitare le scelte estreme. Uguale a com'è accaduto in Germania.
--------- I hide, will you ever reach me? -------- |
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riccardino
Fan
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Posted - 23/02/2007 : 15:46:25
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E' vero. Io infatti preferirei uno sbarramento molto alto, ben superiore al 5%. Diciamo il 10%? Una soglia che ad oggi viene superata da soli 4 partiti (DS, Margherita, FI, AN). Gli altri partiti sarebbero costretti a unirsi a loro o a creare nuove aggregazioni o a togliersi dalle scatole. |
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