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Gaga
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Posted - 19/01/2009 : 14:59:47
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Le premesse ci sono tutte perchè faccia meglio di chiunque altro sia stato in passato al suo posto. Non ricordo su che sito, ho letto che Obama non dice nulla di nuovo, ma che sa comunicarlo in un modo nuovo, diretto e coinvolgente. Nel mondo non c'è bisogno di potenti che promettono e non mantengono, c'è bisogno piuttosto di persone che parlano poco ma fanno molto, ma anche di grandi comunicatori che però si adoperino per fare ciò che promettono.
http://www.yourindiecd.net/cd/Gabriele-Fabbri/?ling=1 www.gagarimini.it www.fabos-music.too.it www.myspace.com/fabosmusic |
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Domle
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Posted - 19/01/2009 : 16:36:25
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Ma la trasmettono in diretta domani?
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 19/01/2009 : 18:36:31
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Domle, vedi topic "Da vedere in tv". Ieri sera tardi hanno fatto lo speciale tg1, ho dimenticato di avvisarvi. Faceva vedere i preparativi del giuramento, ma soprattutto la storia dei giuramenti di (quasi) tutti i presidenti della storia americana e c'era anche una bella intervista a Montmogery, uno dei + stretti amici di MLK che domani è tra gli invitati speciali alla cerimonia.
Oggi ho acquistato l'autobiografia di Obama, scritta su richiesta già nel 1995 e poi rivista nel 2004, quando è cominciata la sua carriera politica e il libro è tornato un po' a vendere. Ora logicamente il libro è di nuovo sugli scaffali, anche italiani, ma in pratica riguarda soltanto le sue origini e la sua gioventù, viaggio in Kenya compreso, visto come una specie di cammino per conoscere meglio suo padre (si chiamava Barack anche lui ed era un tipo altrettanto intelligente, tra i primi studenti neri mandati -per aver vinto una borsa di studio- dall'Africa negli USA per formazione; il figlio in qlc modo ne ha seguito le orme, andando poi oltre, perché il padre decise invece di tornare in Africa quando Barack aveva solo 2 anni). Molto ben scritto, si legge rapidamente. Nel modo in cui osserva i dettagli e nei suoi pensieri si percepisce la profondità del personaggio. Quello che colpisce di più è la dignità (ma anche lo spirito ironico, "leggero") dei neri nel raccontare la loro storia, nel modo di vivere, ma sullo sfondo emerge chiara la loro capacità di affermarsi onestamente in un modo di bianchi pur tra mille discriminazioni e senza avere soldi o potere. Se si leggono le origini di Obama, sembra incredibile anzitutto che lui possa essere nato, perché ricordiamoci che sua madre era bianca e quindi i genitori di lei accettarono di farla sposare con un nero dell'Africa già negli anni '50, cosa inaudita anche in seguito, figuriamoci allora. Po una persona praticamente senza grandi risorse materiali (ma interiori sì, fortissime), in effetti orfano di padre e in seguito anche di madre, in pochi anni è prima riuscito a conseguire due lauree, poi a diventare professore universitario, quindi politico e nel giro di 4 anni addirittura presidente degli USA, quando prima di lui nella storia i neri che erano riusciti a diventare anche soltanto senatore si contavano sulle dita di una mano. Sembra davvero un sogno ad occhi aperti, specie per i neri, me ne rendo sempre più conto. E questo nuovo sogno americano e mondiale (perché ricordiamoci che lui è già per origini un "uomo di mondo") va ora coltivato in tutti i modi.
EDIT: Per chi volesse, oggi esce anche un dvd (ben 150 minuti) che parla della sua vita e del recente successo elettorale. Oggi è il grande giorno: speriamo fili tutto liscio!
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Edited by - Marko on 20/01/2009 12:46:05 |
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speedfight
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Posted - 20/01/2009 : 12:58:55
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Anche a Legoland si preparano per l'evento
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 21/01/2009 : 14:10:15
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Il discorso di Obama Mamma mia, la traduzione dell'interprete su La7 è stata pessima, infatti il discorso sembrava tutto confuso e poco convincente (penso a quanti guasti può fare una traduzione anche di poco sbagliata nelle relazioni diplomatiche delicate). Ovviamente era fatta in presa diretta, ma cmq ha saltato intere parti e mischiato altre frasi facendone uscire un senso del tutto diverso. La frase secondo me + importante però l'ha tradotta bene :D e con questa intitola oggi anche il Corriere: siamo chiamati a una nuova era di responsabilità! (poco prima aveva anche detto che l'America ha un ruolo da svolgere per una nuova era di pace). Questa parola "responsabilità" da troppo tempo non si sentiva pronunciare in politica, in economia e in generale. E' un richiamo anzitutto morale, che inserito all'interno del discorso di Obama, presidente di un grande popolo, assume un orizzonte più vasto: quello della fiducia nella libertà dell'uomo (americano ma si può intendere qualunque uomo) assistito dalla grazia di Dio. In quella parte del discorso, Obama richiama anche tutti i veri valori della storia americana (su cui -si capisce- la responsabilità deve basarsi), che costituiscono la "forza silenziosa del progresso sin dall'inizio della nostra storia". E sono: impegno nel lavoro, onestà, coraggio, equità, tolleranza, curiosità, lealtà e patriottismo. Questi valori pre-giuridici (in qualche modo insiti come principi fondamentali in ogni Costituzione) sono da lui giustamente anteposti agli strumenti di azione, sono lo spirito con cui affrontare le cose prima di agire, la nostra sicurezza interiore che ci guida, ben più importante della sicurezza materiale. Altra parte memorabile del discorso è proprio questa: "E' venuto il momento di riaffermare il nostro vero spirito; scegliere la nostra storia migliore; e portare avanti quella nobile idea trasmessa di generazione in generazione: la promessa divina che tutti gli uomini sono creati uguali, e liberi, e che tutti hanno diritto a realizzare pienamente la loro felicità". Sembrano degli ideali ancora oggi, eppure gli USA lentamente era riusciti a realizzarli, ma negli ultimi anni è caduta di nuovo così in basso come non era quasi mai stata, e ora tocca a un nero risollevare la speranza sulla paura. La cosa da un lato "ironica", ma che costituisce già in sé una promessa di riuscita è che a dirlo è proprio un esponente di un "popolo", quello nero, che ha sempre sperato fin dai tempi della schiavitù e di cui i bianchi in fondo avevano paura. Quelle paure sono state superate, e perciò ora gli americani tutti insieme (i riferimenti all'integrazione nel discorso di Obama sono continui e fortissimi, altro che da noi) possono lavorare per affermare nuove speranze, che si allargano al mondo intero. Commovente e profetica soprattutto la parte in cui si riferisce alle nazioni povere: "promettiamo di lavorare insieme a voi per far fruttare i vostri campi e far scorrere l'acqua potabile; per sfamare gli indigenti e nutrire le menti affamate di conoscenza". Una profezia che è destinata ad avverarsi, se gliene lasceranno il tempo, perché si "sente" che Obama dice cose in cui davvero crede e fa ciò che dice.
Edit: Un primo segnale concreto di cambiamento: il nuovo sito della Casa Bianca
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Edited by - Marko on 21/01/2009 15:07:57 |
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Marko
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Posted - 27/01/2009 : 21:17:18
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Prima intervista ufficiale di Obama presidente concessa ad Al Arabiya Non c'è che dire: un bel segnale, anche indiretto x Israele! Ma contano soprattutto le rinnovate parole di dialogo, di disponibilità all'ascolto, che riportano gli USA sulla giusta strada e fanno fare un respiro di sollievo a gran parte dell'umanità, compresa la grande maggioranza degli islamici, che non pensa affatto quello che noi crediamo pensino. Con un presidente veramente credente come questo, aperto su tutti i continenti, penso che la Chiesa e tutte le istituzioni civili e religiose di buona volontà debbano al più presto stringere contatti più stretti per fare tutto quello che c'è da fare, senza perdere tempo. Se seguite il sito della Casa Bianca, vedete quante proposte di legge e quanti ordini Obama ha già firmato: sta procedendo a valanga, secondo le promesse. Forse il governo italiano (che ora già cerca di "copiargli" alcune iniziative, ma almeno in questo si rivela "intelligente") farebbe bene a prendere esempio, per lavorare + seriamente e tutti insieme, maggioranza e opposizione.
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Edited by - Marko on 27/01/2009 21:19:59 |
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Marko
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Posted - 07/02/2009 : 16:39:31
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AVANTI COSI' Sullo scudo stellare praticamente ha sottinteso che lo lasceranno da parte o perlomeno in secondo piano!
Altro aggiornamento importante dei giorni scorsi riguarda l'allargamento dell'assistenza sanitaria obbligatoria a + bambini. Ecco una parte del testo (sul sito/blog della Casa Bianca aggiornano davvero a raffica): CHIP With a stroke of a pen, millions more children now have health care. President Obama signed the Children's Health Insurance Program Reauthorization Act (CHIP) tonight, which renews and expands the plan from 7 million children affected to 11 million. "This is only the first step," he said. "As I see it, providing coverage for 11 million children is a down payment on my commitment to cover every single American."
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Edited by - Marko on 07/02/2009 16:49:30 |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 18/02/2009 : 12:18:55
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Neanche 1 mese e ha fatto passare e firmato il piano (almeno iniziale) per ridare fiducia all'economia. Da noi invece i buoni sono costretti a lasciare perché tutti vogliono comandare. Non abbiamo futuro!
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 04/03/2009 : 12:03:41
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Un Presidente che mantiene le promesse - Video (è il primo presidente a diffondere i video via internet) e testo del messaggio settimanale alla Nazione, in cui Obama si dice pronto ad affrontare la battaglia che già è consapevole le varie lobby (nei settori assicurativo, bancario, petrolifero) gli daranno dopo le profonde riforme che sta portando avanti. Bellissima la frase: "My message to them is this: So am I." Quest'uomo dice le cose in faccia, senza paura e senza girarci attorno. Forse siamo anche noi a non essere abituati a una democrazia così aperta, almeno nella manifestazione del pensiero, però fa cmq impressione: è come uno che affronta in duello il suo nemico a viso aperto, con coraggio e senza remore, basandosi giustamente sul consenso degli elettori e sulla forza dei suoi ideali.
Da notare che Obama sta facendo queste costose riforme, specie a favore delle classi medio-basse, nonostante (anzi si potrebbe dire proprio a causa del) grosso periodo di crisi economica, perché è chiaro che è la middle-class, cioé la larga maggioranza della popolazione che vive in modo "normale", il vero motore dell'economia, e deve tornare a diventarlo. Da notare anche che certa gente già cerca di screditarlo, tra importanti economisti riguardo all'efficacia degli interventi nell'economia, e tra i militari riguardo alla nuova politica estera di distensione, come quel capo di stato maggiore che pochi giorni fa ha detto di pensare che l'Iran abbia abbastanza materiale x fabbricare la bomba, ed è dovuto intervenire il ministro alla difesa x smentirlo. Da questo episodio si vede quanta pressione facciano e quanto siano infastiditi dal cambio di politica di Obama. Ha ragione lui: è in corso una battaglia negli USA tra governo e potenti, e speriamo che la lotta resti solo ideologica!
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Edited by - Marko on 04/03/2009 12:19:18 |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 20/03/2009 : 08:19:49
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Un uomo di pace E' straordinario il modo in cui ha capovolto la politica del suo precedessore e non solo. Volere (fare la pace) è potere. Impari Israele ora.
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Edited by - Marko on 20/03/2009 08:20:58 |
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Marko
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Posted - 24/04/2009 : 21:55:56
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Stasera ho visto in gran parte un reportage su un canale tedesco sulla visita che Obama fece in alcuni paesi africani nell'estate 2006, credo fosse questo perché sotto si sentiva l'inglese. Obama era senatore del Congresso e non aveva ancora deciso di candidarsi alla presidenza, ma non si notava la differenza rispetto a ora, né nel suo comportamento né nei suoi discorsi. Dall'accoglienza della gente e da quello che dicevano gli intervistati si capiva già che avevano capito che si trattava di una persona diversa dai soliti politici e che avevano speranze in lui, anche se Obama non poteva promettere ancora più di tanto. Lui era andato lì per vedere certi luoghi e per ascoltare la gente, incoraggiandola con la sua presenza. In particolare era andato in Sudafrica a vedere anche il luogo dove era stato rinchiuso Mandela; in Kenya, paese di nascita di suo padre, dove era stato da giovane presso sua nonna che ora andava a visitare e dov'era anche sua sorella (Obama commenta che uno svantaggio dell'avere notorietà è che ora tutti lo riconoscono e non può più avere un momento di vita privata); quindi era andato in Chad ai confini col Sudan, per ascoltare i racconti e le esigenze dei profughi dal devastante conflitto del Darfur. In tutto questo viaggio, vedi Obama che in mezzo alla gente quasi si confonde (è giusto un po' + chiaro e quelli che "risaltano" sono i suoi collaboratori bianchi) ma non solo x il colore della pelle, ma x l'atteggiamento e i modi: si ferma e parla con tutti, sembra uno di loro già dal modo in cui veste (camicia o maglietta semplice) fa discorsi semplici (ai politici locali dice che devono lottare contro la corruzione e fare in modo che cresca la prosperità per tutti) e fa anche il test dell'HIV assieme a Michelle davanti alle persone x convincerle a fare altrettanto. In Sudafrica, nella capitale, eccolo invece vestito in modo "ufficiale" quando va nei palazzi importanti, x poi tornare "normale" quando visita luoghi + poveri. Si commuove nella cella di Mandela, ascoltando il racconto di un suo compagno di prigionia indiano. In una tenda nel Chad si alza per far accomodare le donne islamiche profughe che sono venute a parlare con lui, non vuole che si inchinino. Sembrano piccoli gesti, ma un Bush avrebbe fatto altrettanto? Secondo me non ha manco mai fatto un viaggio in quei luoghi. Dal viaggio in Africa Obama ha appreso -come da lui stesso detto- cosa dovrà fare quando tornerà negli USA e non potrà non fare qualcosa. D'altronde se non lo fa lui che è anche legato per ragioni familiari a quelle terre, chi altro potrà? I risultati concreti spero cominceremo presto a vederli (sicuramente già ci sono piani in corso) perché già quest'anno dovrebbe tornare nel continente africano, e stavolta le industrie di armamenti, le multinazionali spregiudicate e i politici locali corrotti potranno cominciare a tremare sul serio.
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Marko
Staff / Moderatore
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 04/06/2009 : 19:02:26
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Spero che stiate continuando a seguire Obama, perché ogni suo atto è un segno di novità, come la scelta della prima latino-americana (terza donna in assoluto) a far parte della Corte Suprema degli Stati Uniti, poi la sua dichiarazione che ci si è allontanati dal baratro della crisi, e credo che a fine anno ne vedremo i risultati negli USA. Ma la notizia del giorno è un nuovo viaggio in medio Oriente, precisamente in Egitto, perché Mubarak ultimamente sta facendo da mediatore tra mondo arabo e Israele. Al Cairo Obama ha tenuto un discorso che può già essere definito storico, perché aperto, onesto e veritiero (se volete trovate anche il testo integrale in inglese). Dalle prime reazioni si può iniziare a sperare: che sia la volta buona?
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Nababbo
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Posted - 04/06/2009 : 19:53:15
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L'ho seguito nei tiggì di oggi. Veramente illuminato, Barack. Sagace, carismatic-issimo, formidabile. Il presidente che ci voleva da tanti anni. |
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Ryu
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Posted - 04/06/2009 : 23:36:30
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quote: Originally posted by Marko
Spero che stiate continuando a seguire Obama, perché ogni suo atto è un segno di novità, come la scelta della prima latino-americana (terza donna in assoluto) a far parte della Corte Suprema degli Stati Uniti, poi la sua dichiarazione che ci si è allontanati dal baratro della crisi, e credo che a fine anno ne vedremo i risultati negli USA. Ma la notizia del giorno è un nuovo viaggio in medio Oriente, precisamente in Egitto, perché Mubarak ultimamente sta facendo da mediatore tra mondo arabo e Israele. Al Cairo Obama ha tenuto un discorso che può già essere definito storico, perché aperto, onesto e veritiero (se volete trovate anche il testo integrale in inglese). Dalle prime reazioni si può iniziare a sperare: che sia la volta buona?
Alla tua notizia sul viaggio in Medio Oriente, mi permetto di citare anche purtroppo il messaggio contro Obama di Bin Laden.
Comunque concordo... c'è un pò di novità nella politica americana, novità che non si vedeva da molto tempo.
Ryu Web: http://www.daniloruffo.com E-mail: danilo@daniloruffo.com Facebook: http://www.facebook.com/people/Danilo-Ruffo/642752127 MySpace: http://www.myspace.com/daniloruffo
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 05/06/2009 : 16:17:07
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IL DISCORSO DI OBAMA AL CAIRO Prendetevi 5 minuti e leggetelo. Mi convinco sempre più che questo nuovo profeta di pace, nato da diversi popoli e religioni, non è arrivato a caso in questo momento storico. Sta facendo tantissimo effetto positivo soltanto con le sue parole che oserei definire colme di Spirito, e facendo seguire i fatti alle parole dimostrerà che un altro mondo è possibile, e che a tutti i livelli si può contribuire a costruirlo.
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Ryu
Fan
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 06/07/2009 : 23:14:21
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Si sta svolgendo la prima intensa visita di Obama in Russia, giusto prima del G8, una mossa importante per trovare degli accordi preliminari sui principali temi internazionali, perché i due Paesi restano ancora i protagonisti principali a livello mondiale (Cina permettendo). Intanto, a ulteriore dimostrazione delle serie intenzioni di Obama, è stato scovato questo articolo scritto in età giovanile. Pensare che 25 anni dopo si sarebbe trovato lui al comando, per cui ora non può fare altro che attuare il suo programma :)
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Ryu
Fan
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 13/07/2009 : 15:32:09
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"L'Africa non ha bisogno di uomini forti, ha bisogno di istituzioni forti." Questa è una di quelle frasi che restano nella storia, quando sono pronunciate con convinzione da un leader. A me si è stampata già nel cervello, perché apre a una mentalità nuova. E in fondo vale per tutti i popoli e governi, non solo in Africa. E poi: "il mondo sarà come voi lo costruite", "ora la storia sta cambiando". Sembrano solo frasi a effetto e forse x noi scontate, ma sono le stesse su cui negli anni '60 è stata "costruita" una rivoluzione sociale nei paesi occidentali (solo in parte riuscita, ma è anche in forza di queste spinte che si arriva a nuovi obiettivi). Bob Dylan cantava "The times they are a changing" e ora Obama incoraggia gli africani a entrare in questa mentalità perché diventino attivi promotori di un cambiamento positivo. L'Africa deve compiere quella "emancipazione" definitiva che non significa andare verso il capitalismo occidentale, ma cominciare a diventare autosufficienti grazie alle nostre conoscenze e al loro lavoro però, senza + bisogno dei nostri soldi e ricacciando chi li sfrutta, che siano occidentali o altri africani, e mettendo da parte gli odi tribali e le armi.
Di questo discorso di Obama (sono da collezionare uno per uno come delle perle) mi ha colpito l'estrema semplicità e chiarezza nella sua brevità, il tono ancora una volta profetico, con il richiamo non a caso a MLK. Obama conosce i problemi reali dei vari Paesi, li affronta uno ad uno con realismo e praticità (notate nei suoi discorsi sempre le "parti" in cui struttura il discorso stesso) e distingue le responsabilità con obiettività. E poi infonde coraggio e determinazione, che negli africani è + che mai utile, perché sono persone con grande dignità ed è giusto puntare sul fatto che essi devono difenderla e prendere finalmente in mano il loro destino futuro. Adesso, dopo che sarà terminata la campagna in Afghanistan, mi attendo degli interventi concreti in alcuni Paesi africani, che devono tradursi anzitutto in pressioni americane e internazionali perché cessino le violenze e ingiustizie + spropositate.
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