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riccardino
Fan

Posted - 11/09/2007 :  17:44:06  Show Profile
quote:
Originally posted by koletz

quote:
Originally posted by riccardino

A giugno ho fatto una ricarica con la Vodafone e ho visto che esiste ancora la tassa. Ma non la dovevano togliere? Qualcuno ne sa niente?
Koletz, lavori ancora nel Call-Center? Bisogna dire che la Vodafone ha fatto un'offerta mitica quest'anno! Con una sola ricarica di 10 Euro ho avuto traffico gratuito per 50 euro al mese da giugno a settembre 2007 compresi!



Se hai fatto la ricarica a Giugno, non è possibile che hai pagato i costi di ricarica.
Che tipo di ricarica hai effettuato? (Online, bancomat...) Che taglio?

L'offerta che hai avuto si chiama Free 200, ma è una cosa personale, non è un'offerta che si poteva sottoscrivere chiamando il 190! È una di quelle "offerte" che viene proposta ai clienti che non effettuano moltissimo traffico!



Koletz, avevo fatto una ricarica normale, con la solita scheda su cui c'è da grattare il codice con una moneta. Ho pagato 10 Euro, per 8 di traffico. Infatti, chiamando il 414, il credito mi è aumentato di 8 Euro, non di 10. Boh. Poco importa...
Hai ragione, l'opzione Free 200 non era per tutti, ma per quelli che chiamavano poco, infatti quest'ultimo anno con Vodafone avevo fatto pochissimo traffico. Comunque, l'offerta è stata straordinaria e ho "rispolverato" il mio numero Vodafone.
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riccardino
Fan

Posted - 11/09/2007 :  17:48:30  Show Profile
quote:
Originally posted by HopeYouReHappy

quote:
[i]
Il contrario di Melodia?
Selotenga.

Il contrario di Sali e Tabacchi?
Scendi e ti diverti.

Il contrario di Trascendentale?
Trasalentizio.

Il contrario di Elicottero?
Elicrudero.


Il contrario di Accumulatori?
Sparpagliavacche.

Il contrario di Otorinolaringoiatra?
Opalermolarisputatra.

Il contrario di Fuorilegge?
Dentroscrive.


ahhahahahahahahahhahahaha



Io sapevo il contrario di "ABBONDANTEMENTE": "A BERLINO PETRARCA DICE LA VERITA'".
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riccardino
Fan

Posted - 11/09/2007 :  18:26:09  Show Profile
quote:
Originally posted by Marko
Ho condiviso soprattutto il ocmmento di Maurizio Costanzo, che dice che è un fenomeno molto interessante, da non sottovalutare, perché aggrega molti giovani e quindi la voglia di novità.



Effettivamente queste iniziative possono contribuire a dare una sveglia alla politica. Anche io penso che una manifestazione di questa portata sia un fenomeno da non sottovalutare, tuttavia prima di esprimere opinioni entusiastiche o cautamente positive, voglio capire se dietro a tutto ciò ci sia come obiettivo finale la costituzione di un partito o movimento indipendente, ovvero "omologabile" a una coalizione politica. In quest'ultimo caso, la delusione sarebbe inevitabile, per quel che mi riguarda.
Penso infine, senza falsi moralismi, che tappezzare la piazza di "Vaffa" sia una caduta di stile di cui non ci si debba vantare.
Si può mandare a quel paese i politici senza ipocrisie ma senza ricorrere alla volgarità.
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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 17/09/2007 :  19:19:20  Show Profile
Cinesi esagerati come al solito. Ma da oggi si può dire che anche troppo videogiocare online può uccidere


- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia

Edited by - Marko on 17/09/2007 19:19:38
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Attilio
Fan

Posted - 18/09/2007 :  22:06:16  Show Profile  Send Attilio an ICQ Message  Click to see Attilio's MSN Messenger address
E i mitici giapponesi continuano ad essere dei pazzoidi

http://www.youtube.com/watch?v=pgsFnzErDLI

Ormai sta spopolando, per chi non la conosce è l'Algorithm March!!!

Prima la spiegazione e poi l'esecuzione

--
Un Attilio alla ricerca di video

"But it will be fine, and you'll be smiling
And you'll be grateful, for what's still there
And you'll be hoping that you still have it here
The things you thought you lost,
The things you thought were gone"

Edited by - Attilio on 18/09/2007 22:08:28
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Len
Fan

Posted - 20/09/2007 :  13:08:53  Show Profile
Non la conoscevo quella dance...adesso ilgioco sarà provare a cantarla mentre la si balla!


Io invece riguardando qui mi sono un po' commossa..==')
http://www.youtube.com/watch?v=gllV48vL2s8&mode=related&search=

-----------
Len
You live inside of me Lene..
Le persone cambiano e si dimenticano di avvisare gli altri. ....VIVI E LASCIA VIVERE!!
Vivo lassù..senza limiti di spazio,senza limiti di tempo..sono uno spirito libero nessuno potrà mai conquistarmi..a meno che non si presenti sotto forma di pizza!!^^ -Nuvola-
..CHE ANDARE VA BENE PERO' A VOLTE SERVE UN MOTIVO.. (Liga)

AMO GLI HUSKY!!!! e presto avrò il mio Buck!
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Domle
Fan

Posted - 20/09/2007 :  18:03:49  Show Profile  Visit Domle's Homepage  Send Domle an ICQ Message  Click to see Domle's MSN Messenger address
USA, senatore cita in giudizio Dio
Il Senatore Ernie Chambers di Omaha ha deciso, incurante della legge e soprattutto delle relative tavole, di citare in giudizio il responsabile di "infinite morti, eccidi e calamità naturali" (nelle parole del deputato). In due parole, Dio onnipotente. L'intenzione di Chambers è, come dichiara, di "creare un precedente legale" affinché probabilmente chiunque possa querelare Dio in caso di incidenti più o meno piccoli e ottenere forse un risarcimento, ma al massimo spirituale. Una nuova vendita delle indulgenze - e gli sconti sui prezzi ottenibili in tribunale - è solo un passo più in là.
(t.t.)

fonte: www.repubblica.it

Commento : Gh


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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 20/09/2007 :  20:11:15  Show Profile
La Stampa dà questa motivazione:
La provocatoria causa intentata dal senatore ha in realtà l’obiettivo di attirare l’attenzione sull’azione di senatori che, in altri stati, stanno cercando di far approvare provvedimenti che impediscono di depositare citazioni considerate poco rilevanti o improbabili: “Secondo la nostra Costituzione, le porte di ogni palazzo di giustizia devono essere aperte senza discriminazione”, ha dichiarato Chambers al canale tv Kptm Fox 42 News, “perciò non si può bloccare arbitrariamente alcuna azione legale: ognuno deve essere libero di citare in giudizio chi vuole, anche Dio”

Gli americani vabbé, ormai sono arrivati all'assurdo (menomale che Stato e religione dovevano restare separati!) ma gli inglesi -ripeto- dove stanno andando? Che società stanno creando?


- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia
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sweenetto
Fan

Posted - 21/09/2007 :  01:37:29  Show Profile
quote:
Originally posted by Marko
Gli americani vabbé, ormai sono arrivati all'assurdo (menomale che Stato e religione dovevano restare separati!)


Ma infatti stato e Chiesa (negli US) sono (piu' o meno) separati. E la possibilita' di citare in giudizio Dio, ne e' la prova piu' lampante. E comunque e' volutamente un'esagerazione e una provocazione; non credo che voglia avere nessun significato "teologico" o "religioso".

quote:

ma gli inglesi -ripeto-dove stanno andando? Che società stanno creando?


Una societa' dove le persone sono artefici dei propri destini. Cosa che potra' sembrare strana ai Cristiani, ma che non lo e' per quasi tutti gli atei o quelli che credono in altre dottrine.

E' cosi' assurdo che delle donne che non se la sentono di essere delle madri decidano di non avere figli? O forse ritenete meglio che queste partoriscano e poi non amino i propri figli? (non esistono metodi anticoncezionali infallibili, tranne l'astinenza; e la sessualita' e' un aspetto troppo importante e delicato per mutilarlo, come invece - non so per quale motivo - i Cristiani vorrebbero)

Anche a me sembrano delle scelte molto drastiche, soprattutto in luce della giovane eta' di alcune di queste donne; ma le rispetto e in un certo senso le capisco e forse approvo.

Magari in Italia ci fosse una cultura dello Stato e del rispetto delle liberta' individuali come quella Inglese; una delle (poche) cose che invidio alla loro societa'.
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DarKlaus
Staff / Moderatore

Posted - 21/09/2007 :  12:50:56  Show Profile
Entro nella discussione perchè c'è una frase di una sterilizzata che mi ha colpito e a cui vorrei rispondere indirettamente

quote:
perché far nascere bambini in questo mondo già sovrappopolato, quando stiamo facendo di tutto per rovinarlo? E perché dovrei esporre mio figlio al rischio della droga e delle armi?


E chi ti dice che tuo figlio non potrebbe essere uno di quelli in grado di fare qualcosa per migliorare questo mondo, per lui e per gli altri?
Detta così può sembrare una frase più poetica che pratica ma pensate se questa operazione si fosse potuta fare già da secoli e avessero deciso di farla le madri di grandi personaggi che hanno fatto molto di buono per permetterci di vivere sempre meglio. Di contro avrebbero potuto farla anche madri di personaggi negativi che nel mondo hanno portato distruzione e sofferenza, ma il concetto di fondo è che, se queste donne fondano le loro decisioni sulla libertà personale, una frase del genere è sostanzialmente contraddittoria e abbastanza egoista. Dov'è la libertà personale dell'ipotetico figlio? Con questo non intendo dire che le donne non abbiano il diritto di sterilizzarsi (mi sembra ovvio che conti più la libertà di chi c'è di quella di chi non c'è ancora e non è detto che ci sarebbe stato), è solo che non condivido la giustificazione di questa ragazza. Tra l'altro mi sembra una frase estremamente tragica. Nel mondo ci sono tante cose orrende da cui vorremmo tutti stare lontani (o vorremmo che ne stessero lontani i nostri cari) ma non è detto che, solo perchè ci siano, siamo condannati obbligatoriamente a finirci dentro. Molto dipende dall'educazione che abbiamo ricevuto e che sappiamo dare. La paura della droga o di qualsiasi altra cosa non può dipendere solo dal fatto che ci siano. Sarà forse più insicurezza di non sentirsi all'altezza di tenerne un figlio lontano? O altrimenti, perchè la ragazza non ha paura di finire lei tra armi e droga? Non la conosco ma non credo che avrebbe il coraggio di negare la propria vita per questo. E per chi accettasse la sua motivazione insinuo un dubbio:[provocazione]e se le stesse giustificazioni le pensasse la madre di un figlio già nato e per questo lo uccidesse?[/provocazione]
Non c'entra molto ma mi fa venire in mente un pezzo del film premonition (che vi sconsiglio di vedere perchè è fatto malissimo) in cui un prete, in una discussione con la protagonista, racconta la storia di un uomo che durante un periodo di pestilenza (o qualche malattia mortale) diceva di aver visto il futuro e di aver visto le tombe dei figli morti. Preso dal panico e dalla paura della sofferenza dei figli aveva preso la pistola e li aveva uccisi. I controlli sui cadaveri avevano negato che i due figli fossero affetti dalla malattia e non sarebbero morti per quella. Il padre allora prese di nuovo la pistola e si uccise. Le tombe dei figli morti quindi erano le tombe a cui li aveva destinati il padre stesso. Questo esempio è un po' troppo tragico ma la sostanza mi sembra quella. Per negare la sofferenza a tuo figlio gli neghi direttamente la vita, che eppure poteva essere una vita di gioia e salute.


Piove
piove sulle case
piove dappertutto
anche dentro me
Piove
piove sulle cose
piove dentro l'anima
e non so cos'è...

Dolcenera - Piove

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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 21/09/2007 :  15:58:48  Show Profile
quote:
Originally posted by sweenetto
Ma infatti stato e Chiesa (negli US) sono (piu' o meno) separati. E la possibilita' di citare in giudizio Dio, ne e' la prova piu' lampante.


Dal mio punto di vista, citare in giudizio Dio significherebbe: 1. aprire la discussione sulla sua esistenza, cosa che lo Stato non può fare (e già questa premessa fa capire che prendere l’argomento sul serio farebbe venire meno la separazione tra Stato e religione, che è reciproca, e non solo della religione verso lo Stato); 2. giudicare una “persona” che non può essere presente (potrebbe anche, ma è un altro discorso) e dunque non può difendersi; 3. giudicare con criteri umani e sulla base di prove(?) fondate su fatti terreni un’entità che non può rientrare in questi schemi. Si potrebbe andare avanti, ma è chiaro che prendendo l’argomento seriamente, si dovrebbe concludere che si contravverrebbe anche alle + basilari regole processuali di uno Stato di diritto.
Ma mi sembra inutile spendere altre parole su quest’argomento assurdo, di cui in realtà mi dava fastidio soltanto la solita pretesa di accusare Dio dei mali dell’umanità o degli eventi naturali (tra l’altro sempre + spesso innescati dall’uomo).

quote:
Originally posted by sweenetto
Una società' dove le persone sono artefici dei propri destini. Cosa che potra' sembrare strana ai Cristiani, ma che non lo e' per quasi tutti gli atei o quelli che credono in altre dottrine.

E' cosi' assurdo che delle donne che non se la sentono di essere delle madri decidano di non avere figli? O forse ritenete meglio che queste partoriscano e poi non amino i propri figli?


Una cosa è essere artefici del proprio destino, un'altra è decidere della vita -che non ci appartiene-: sia la propria che quella degli altri. La logica di queste donne è che i figli li “creano” loro, mentre la vita è un dono, un dono di valore immenso che è stato dato a tutti noi perché continuiamo a farlo fruttificare (è inscritto nelle cose, non c’è bisogno neanche della religione), un dono che può anche esserci tolto da un giorno all’altro, perché non siamo noi a deciderne.
Invece quelle donne (e non solo loro) vogliono programmare e decidere la vita dei figli fino al punto di escludere anche solo la possibilità di poterne mai avere, quasi “odiando” il loro essere donna perché tutto quell’apparato genitale che si ritrovano costituisce un intralcio alla libertà di poter fare sesso quando e con chi pare, mentre con quell’operazione non avrebbero più le stupide preoccupazioni relative agli “effetti collaterali”, cioé che possa nascere accidentalmente un moccioso indesiderato, di cui bisogna velocemente disfarsi con un aborto o nel peggiore dei casi buttandolo nell’immondizia. Perché diciamocelo francamente: è questo il pensiero di fondo, e quindi quella che tu chiami libertà in realtà è soltanto egoismo e non sapersi o volersi assumere le proprie responsabilità. E qui torniamo sempre allo stesso discorso, che è alla base dell’ateismo, cioè la negazione di Dio, della coscienza e della responsabilità verso altri, per avere la libertà (in realtà libertinaggio, la libertà è altro) di fare ciò che pare, e la libertà sessuale ne è una delle massime espressioni. Che nobili ideali, che ambizioni di vita!
Mi dite dov’è l’amore in tutto questo? E poi -ribattendo a una tua domanda/affermazione- quelle donne come fanno a sapere che non ameranno i propri figli se non hanno prima fatto l’esperienza unica del parto, dell’allattamento, della crescita di un figlio che è appunto una responsabilità ma anche un completamento del proprio essere, in quale non vive solo più per se stesso né solo per un uomo (o donna), ma anche per un’altra creatura (il valore della famiglia!)
Negarsi volutamente quest’esperienza, giudicandola e “condannandola” senza averla provata (non dico mica che bisogna provarla per forza, ma almeno non condannarla in questo modo), secondo me è semplicemente da persone stupide e immature, come i bambini che dicono: “non mi piace” senza manco aver mai assaggiato una cosa. E c’è addirittura un doppio egoismo in ciò: non solo verso l’eventuale figlio, ma anche verso l’eventuale compagno o marito, il quale pure avrà qualcosa da dire, anche se è la donna a partorire materialmente.
E infine: se tutte le donne ragionassero in quel modo, se “non se la sentissero” (oh che gran fatica! Le nostre mamme e le nostre nonne però se la sono sentita, per fortuna!) mi dite quale futuro avrebbe l’umanità? Si estinguerebbe in una generazione!


- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia
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sweenetto
Fan

Posted - 21/09/2007 :  19:24:29  Show Profile
quote:
Originally posted by Marko
Ma mi sembra inutile spendere altre parole su quest’argomento assurdo


Infatti non ho capito perche' tu l'abbia preso cosi' sul serio, spingendoti ad analizzarlo nel dettaglio...

Era solo una provocazione volta a stimolare la discussione sulla liberta' di citare in giudizio qualcuno, un tema molto sentito negli US.

quote:

Una cosa è essere artefici del proprio destino, un'altra è decidere della vita -che non ci appartiene-: sia la propria che quella degli altri.


Mi dispiace, ma questo e' solo un punto di vista. Che i Cristiani pensano sia la Verita', ma che non lo e' (o almeno, che non lo e' necessariamente).

quote:

La logica di queste donne è che i figli li “creano” loro


Che io condivido in pieno. Anzi no, non li creano solo loro, ma loro assieme alla persona che ha fornito gli spermatozoi.

quote:

, mentre la vita è un dono, un dono di valore immenso che è stato dato a tutti noi perché continuiamo a farlo fruttificare (è inscritto nelle cose, non c’è bisogno neanche della religione)


Eh?!? Inscritto nelle cose?!?

La vita e' un'opportunita'. Anzi e' un insieme di opportunita', che man mano ci si parano davanti e che sta a noi renderle la cosa migliore possibile, a seconda dei talenti e delle aspirazioni individuali.

quote:

un dono che può anche esserci tolto da un giorno all’altro, perché non siamo noi a deciderne.


Questo modo di ragionare, poi, mi disturba nel profondo. Il pensare che c'e' un Dio onnipotente che puo' disporre a piacimento degli esseri umani e del creato in generale, e sulla base di questa "minaccia" forzare le persone a seguire i suoi dettami, davvero mi sembra una cosa cosi' squallida.

quote:

Invece quelle donne (e non solo loro) vogliono programmare e decidere la vita dei figli fino al punto di escludere anche solo la possibilità di poterne mai avere,


E non ci vedo nulla di male in tutto questo. Io non credo lo farei mai, ma non capisco perche' i Cattolici debbano regolamentare le cose su cui non sono d'accordo.

C'e' il libero arbitrio? Si'. Anche se Dio esistesse, ha lasciato l'opportunita' agli esseri umani di rinnegarlo. Quindi smettetela di Catechizzare il mondo (nel tentativo di "salvarlo") e influenzare le leggi dello stato. Lasciate le persone libere di scegliere. Proponete il vostro modo di pensare, e poi che siano le singole persone sulla base della propria coscienza a decidere sul da farsi. Perche' questo fa cosi' tanta paura alla Chiesa?

quote:

quasi “odiando” il loro essere donna


Essere "donna" per i Cattolici ha quasi un unico significato: e' essere la madre di Cristo. Mi dispiace dirlo, ma quello del procreare e' solo uno dei tanti aspetti della femminilita'. E su questo ti rimando al thread di Lele76 sulle donne.

quote:

un intralcio alla libertà di poter fare sesso quando e con chi pare,


E cosa ci sarebbe di cosi' orribile in tutto cio'?

Io non ho mai avuto rapporti con persone che non amassi. Ma altre persone, e altre culture (tra cui quella Norvegese), hanno un rapporto molto piu' "semplice" con il corpo e la sessualita'. La vivono come un modo di esprimersi, non molto diverso dal parlare.

E perche' non dovremmo rispettare questa forma di connettere con le persone?

Un rapporto sessuale puo' avere molti connotati. Puo' essere un tentativo di procreare, o condividere l'amore che si prova per una persona, o passare qualche momento piacevole con una persona che si trova attraente, o un voler camuffare come amore cio' che amore non e', o puo' essere anche una violenza subita.

I Cattolici ritengono che solo la prima modalita' sia "consona". Ma perche'?!? Ovviamente l'ultima e' da evitare in ogni modo e per questo lo stato legifera al riguardo. Ma le altre modalita' di interazione hanno un loro significato, che puo' essere anche molto importante, e non vedo perche' sia da cassare.

quote:

quindi quella che tu chiami libertà in realtà è soltanto egoismo e non sapersi o volersi assumere le proprie responsabilità.


Perche' egoismo? E' possibile evitare delle gravidanze indesiderate? Si'. E' solo un modo per evitare di diventare genitori se non lo si vuole. Niente di piu' e niente di meno.

E poi perche' responsabilita'? Torniamo al solito discorso: la chiami responsabilita' perche' fai tuo il pensiero Cattolico, ma non lo e' e non lo deve essere per forza una responsabilita'.

quote:

E qui torniamo sempre allo stesso discorso, che è alla base dell’ateismo, cioè la negazione di Dio, della coscienza e della responsabilità verso altri, per avere la libertà (in realtà libertinaggio, la libertà è altro) di fare ciò che pare, e la libertà sessuale ne è una delle massime espressioni. Che nobili ideali, che ambizioni di vita!


Che idea buffa che hai degli atei e dei non Cattolici. Ti garantisco che quasi tutti abbiamo delle vite molto meno "libertine" di quello che pensi e molto meno insulse di quello che scrivi.

E poi non credere non e' sinonimo di negare la coscienza e la responsabilita' verso gli altri. Anzi, considero oltremodo offensivo che tu abbia questo giudizio verso di "noi".

Ma in fin dei conti mi fa piacere sentirtelo dire. Perche' mostra il lato intollerante e arrogante del Cattolicesimo.

quote:

Negarsi volutamente quest’esperienza, giudicandola e “condannandola” senza averla provata (non dico mica che bisogna provarla per forza, ma almeno non condannarla in questo modo), secondo me è semplicemente da persone stupide e immature, come i bambini che dicono: “non mi piace” senza manco aver mai assaggiato una cosa.


Ma stai scherzando, vero? Ma come fai a mettere sullo stesso piano essere dei genitori, avere delle responsabilita' enormi verso un figlio, le paure e le insicurezze che si provano perche' non si sa se si sara' in grado di essere dei buoni padri o madri, con qualsiasi altra esperienza?

Io direi che e' proprio il contrario. Molte persone decidono di non avere dei figli e/o di abortire proprio perche' si rendono conto che e' un ruolo talmente delicato che deve essere intrapreso solo nel migliore dei modi possibili.

Altro che superficialita', voglia di accoppiarsi selvaggiamente, mancanza di coscienza, negazione dell'amore e tutte le altre assurdita' che hai sciorinato.

quote:

E c’è addirittura un doppio egoismo in ciò: non solo verso l’eventuale figlio, ma anche verso l’eventuale compagno o marito, il quale pure avrà qualcosa da dire, anche se è la donna a partorire materialmente.


E questa e' la chicca finale, dove anche il sessismo fa capolino. Guarda che queste decisioni, per strano che ti possa sembrare, vengono discusse nella coppia. E se la donna che la prende e' da sola, sono sicuro che poi la rende nota ad un eventuale partner, che e' libero di accettarla oppure di cercare un'altra compagna se avere dei figli e' una delle sue aspirazioni.

quote:

E infine: se tutte le donne ragionassero in quel modo, se “non se la sentissero” (oh che gran fatica! Le nostre mamme e le nostre nonne però se la sono sentita, per fortuna!) mi dite quale futuro avrebbe l’umanità? Si estinguerebbe in una generazione!


Ma hai mai provato tu a partorire e a crescere un figlio? E allora che ne sai?

Si', si estinguerebbe come si sono estinti i dinosauri. E sarebbe davvero un peccato. Ma l'uomo, alla fin della fiera, e' un mammifero e (dal mio punto di vista) non ha poi un ruolo cosi' centrale nell'universo.
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Domle
Fan

Posted - 21/09/2007 :  20:46:22  Show Profile  Visit Domle's Homepage  Send Domle an ICQ Message  Click to see Domle's MSN Messenger address






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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 22/09/2007 :  15:47:52  Show Profile
Complimenti sweenetto, sei abile a mettere l’interlocutore su un piano inferiore con accuse di intolleranza, sessismo ecc., ma sorvoliamo.

quote:
Originally posted by sweenetto
quote:

La logica di queste donne è che i figli li “creano” loro


Che io condivido in pieno. Anzi no, non li creano solo loro, ma loro assieme alla persona che ha fornito gli spermatozoi.


Forse volevi dire che li “generano”. Creare è un’altra cosa, e non è nelle capacità umane. L’uomo non può creare nulla, tantomeno la vita, né questa si autogenera dalla materia inorganica, come gli scienziati alla fine hanno dovuto riconoscere già oltre 1 secolo fa, concludendo che la vita può soltanto provenire da un’altra vita (anche se poi nei manuali -mentendo a tutti- si continua a giustificare l’origine di tutto con l’abiogenesi perché c’è ovviamente l’enorme problema per i non credenti di spiegare da dove derivi la materia, l’energia e la vita in principio: problemi destinati a restare senza risposta, salvo abbracciare l’unica alternativa logica, spesso non accettata per soli motivi ideologici).
Per questa continuità della vita da un principio dicevo che la vita è un dono che non ci appartiene, ma che siamo chiamati solo a trasmettere, e questa è una verità non solo di tutte le religioni, ma che è iscritta nelle cose stesse: con ciò intendevo dire: in come vanno le cose a questo mondo (basta osservare la natura e quindi il mondo animale e vegetale con il loro riprodursi e diffondersi).
Sempre per questo motivo, noi siamo davvero liberi, mentre decidere della vita propria o degli altri è il vero abuso della libertà, la quale c’è stata offerta insieme con la vita. Infatti, se fosse vero che un uomo e una donna creano un altro essere, questo non sarebbe libero perché loro “proprietà”.

quote:
Originally posted by sweenetto
La vita e' un'opportunita'. Anzi e' un insieme di opportunita', che man mano ci si parano davanti e che sta a noi renderle la cosa migliore possibile, a seconda dei talenti e delle aspirazioni individuali.


E ti sei chiesto chi ti ha dato quest’opportunità e questi talenti?

quote:
Originally posted by sweenetto
quote:

un dono che può anche esserci tolto da un giorno all’altro, perché non siamo noi a deciderne.


Questo modo di ragionare, poi, mi disturba nel profondo. Il pensare che c'e' un Dio onnipotente che puo' disporre a piacimento degli esseri umani e del creato in generale, e sulla base di questa "minaccia" forzare le persone a seguire i suoi dettami, davvero mi sembra una cosa cosi' squallida.


Anche qui ho soltanto detto una semplice verità: che ognuno di noi può morire da un giorno all’altro; è quanto osserviamo quotidianamente, no? Perciò è bene ricordarsene ogni tanto, per restare un po’ più umili, perché la vita non la comandiamo noi.
Non vedo il motivo di disturbarsene. Io non ho fatto alcun riferimento a Dio, per cui il tuo ragionamento non è sottinteso al mio, anche perché non risponde affatto a quanto i credenti credono, anzi qui si vede quanto è distorta la visione di Dio di chi si sente lontano da Lui.

quote:
Originally posted by sweenetto
quote:

Invece quelle donne (e non solo loro) vogliono programmare e decidere la vita dei figli fino al punto di escludere anche solo la possibilità di poterne mai avere,


Io non credo lo farei mai, ma non capisco perche' i Cattolici debbano regolamentare le cose su cui non sono d'accordo.
C'e' il libero arbitrio? Si'. Anche se Dio esistesse, ha lasciato l'opportunita' agli esseri umani di rinnegarlo. Quindi smettetela di Catechizzare il mondo (nel tentativo di "salvarlo") e influenzare le leggi dello stato. Lasciate le persone libere di scegliere.


Non sono i cattolici che vogliono regolamentare le cose su cui non sono d’accordo. Semmai è proprio l’opposto: essi cercano di preservarle, mentre l’uomo “tecnologico” vuole sempre più regolamentare e manipolare tutto (e ormai lo fa ampiamente anche contro i meccanismi della natura stessa) attentando alla vita, verso la quale abbiamo una grande responsabilità, se teniamo presente il discorso che non c’appartiene per i motivi anzidetti.
Hai detto bene: la Chiesa tenta di salvare il mondo, e magari venisse ascoltata un po’ di più! Il libero arbitrio c’è senza dubbio, così come l’uomo è libero di rinnegare Dio: quello che non capisco è come si possa farlo consapevolmente (anche solo avendo il dubbio che Dio esista) ed esserne fieri.

quote:
Originally posted by sweenetto
Essere "donna" per i Cattolici ha quasi un unico significato: e' essere la madre di Cristo. Mi dispiace dirlo, ma quello del procreare e' solo uno dei tanti aspetti della femminilita'.


È vero, la madre di Cristo è il modello di donna da seguire per i cristiani, ma certo non per il suo procreare (tantopiù che una delle caratteristiche della Madonna è anche la sua verginità) ma per le molteplici virtù che questa donna aveva, a partire dall’umiltà e dal dono incondizionato di sé. Non capisco quindi come tu faccia a pensare che io pensassi solo alla procreazione come aspetto della femminilità: sarebbe un’offesa al genere femminile.

quote:
Originally posted by sweenetto
quote:

un intralcio alla libertà di poter fare sesso quando e con chi pare,


E cosa ci sarebbe di cosi' orribile in tutto cio'? […]


Quando il corpo viene usato soltanto come un oggetto, forse nel tentativo (illusorio) di appagare quella ricerca di amore e stabilità che le donne spesso non ricevono o non cercano proprio più.

quote:
Originally posted by sweenetto
quote:

E qui torniamo sempre allo stesso discorso, che è alla base dell’ateismo […]


Che idea buffa che hai degli atei e dei non Cattolici. Ti garantisco che quasi tutti abbiamo delle vite molto meno "libertine" di quello che pensi e molto meno insulse di quello che scrivi.
E poi non credere non e' sinonimo di negare la coscienza e la responsabilita' verso gli altri. Anzi, considero oltremodo offensivo che tu abbia questo giudizio verso di "noi".
Ma in fin dei conti mi fa piacere sentirtelo dire. Perche' mostra il lato intollerante e arrogante del Cattolicesimo.


Non ho parlato di singole persone, né generalizzo mai i casi.
Ho soltanto ricordato alcune delle facili conseguenze dell’ateismo, che essendo per sua definizione la negazione di Dio e dunque l’esaltazione del materialismo e della libertà assoluta, fornisce la giustificazione per ignorare, anzi distruggere i valori morali, sostituendo ad essi la centralità dell’individuo, del suo corpo e dei valori terreni per giungere magari al superuomo (credo che i riferimenti filosofici siano chiari) che, attualizzando, oggi può essere quello che coi soldi si compra o crede di potersi comprare tutto e tutti. L’esaltazione dell’uomo, la lotta per la sopravvivenza delle razze più adatte, la lotta di classe e tante altre belle dottrine, come sappiamo fra distorsioni e passaggi ulteriori sono state fatte prontamente proprie dai grandi movimenti ideologici totalitari del secolo scorso, che le hanno applicate, causando i più grandi danni nella storia umana. Perciò la Chiesa ricorda di continuo i rischi che derivano dal relativismo e dall’individualismo e in definitiva dall’allontanamento da Dio.
Cmq quella che hai chiamato “mia idea” è stata candidamente espressa da diversi esponenti dei “tuoi”. Prendiamo ad es. Richard Lewontin, che in un suo libro dice (a prop. anche della fede nella scienza):
“Ci schieriamo dalla parte della scienza malgrado la lampante assurdità di alcuni suoi costrutti, malgrado essa non riesca a tener fede a molte delle sue stravaganti promesse di salute e vita, malgrado la tolleranza della comunità scientifica verso i resoconti non sostanziati, perché abbiamo un impegno fondamentale, un impegno con il materialismo. Non è che i metodi e le istituzioni della scienza in qualche modo ci costringano ad accettare una spiegazione materiale del mondo fenomenico ma, al contrario, la nostra adesione a priori alle cause materiali ci costringe a creare un apparato di investigazione e una serie di concetti che producano spiegazioni materiali, indipendentemente da quanto siano contrarie all’intuito, indipendentemente da quanto siano mistificanti per i non addetti. Inoltre, questo materialismo è un assoluto, in quanto non possiamo permettere che il Piede Divino trovi un varco per entrare”.
Aldous Huxley (nipote del cd. “mastino di Darwin”) autore de Il mondo nuovo già negli anni ’30 dimostrava di riuscire a immaginare -quasi profeticamente- a quali conseguenze nefaste avrebbero potuto portare le nuove filosofie atee. Dichiarò:
“Io avevo delle ragioni per desiderare che il mondo non avesse senso. Di conseguenza partii dal principio che esso non ne avesse affatto, e non m’è stato difficile trovare delle ragioni soddisfacenti a sostegno della mia supposizione. Per me stesso, e senza dubbio per la maggior parte dei miei contemporanei, la filosofia del non-senso fu essenzialmente uno strumento di liberazione. La liberazione che desideravamo era nello stesso tempo la liberazione da un certo sistema politico ed economico e la liberazione da un certo sistema morale. Noi rifiutiamo la morale perché essa faceva da ostacolo alla nostra libertà sessuale”.

quote:
Originally posted by sweenetto
come fai a mettere sullo stesso piano essere dei genitori, avere delle responsabilita' enormi verso un figlio, le paure e le insicurezze che si provano perche' non si sa se si sara' in grado di essere dei buoni padri o madri, con qualsiasi altra esperienza?
Io direi che e' proprio il contrario. Molte persone decidono di non avere dei figli e/o di abortire proprio perche' si rendono conto che e' un ruolo talmente delicato che deve essere intrapreso solo nel migliore dei modi possibili.


Questa dell’abortire per timore di non essere dei buoni padri è la più grossa idiozia che ho mai sentito: semmai qualcuno abortisce perché non gli piace il “prodotto” che sta uscendo.
Cmq nelle tue parole rilevo troppa paura di affrontare la vita! Si diventa adulti proprio con queste esperienze, e ripeto: se i nostri genitori avessero ragionato come si fa oggi (con la calcolatrice) non ci saremmo neppure stati.

quote:
Originally posted by sweenetto
quote:

E c’è addirittura un doppio egoismo in ciò: non solo verso l’eventuale figlio, ma anche verso l’eventuale compagno o marito, il quale pure avrà qualcosa da dire, anche se è la donna a partorire materialmente.


E questa e' la chicca finale, dove anche il sessismo fa capolino. Guarda che queste decisioni, per strano che ti possa sembrare, vengono discusse nella coppia. E se la donna che la prende e' da sola, sono sicuro che poi la rende nota ad un eventuale partner, che e' libero di accettarla oppure di cercare un'altra compagna se avere dei figli e' una delle sue aspirazioni.


Non ho bisogno che m’insegni certe cose. Io mi riferivo proprio al caso in cui la donna è sola: prende una decisione che poi può compromettere un rapporto col futuro partner, il quale si trova davanti al fatto compiuto e non può più decidere nulla (quindi addio alla decisione di coppia per l’egoismo di lei!). E magari, ancor più egoisticamente, manco gli dirà subito come stanno le cose, peggiorando solo le vite di entrambi, specie se si vogliono veramente bene.

quote:
Originally posted by sweenetto
Si', si estinguerebbe come si sono estinti i dinosauri. E sarebbe davvero un peccato. Ma l'uomo, alla fin della fiera, e' un mammifero e (dal mio punto di vista) non ha poi un ruolo cosi' centrale nell'universo.


La fine dell’uomo verrà, ma non vedo perché bisogna essere così cinici e accelerarla.


- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia

Edited by - Marko on 22/09/2007 15:50:29
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Domle
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Posted - 22/09/2007 :  16:34:59  Show Profile  Visit Domle's Homepage  Send Domle an ICQ Message  Click to see Domle's MSN Messenger address
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Originally posted by Marko

Ho soltanto ricordato alcune delle facili conseguenze dell’ateismo, che essendo per sua definizione la negazione di Dio e dunque l’esaltazione del materialismo e della libertà assoluta, fornisce la giustificazione per ignorare, anzi distruggere i valori morali, sostituendo ad essi la centralità dell’individuo, del suo corpo e dei valori terreni per giungere magari al superuomo (credo che i riferimenti filosofici siano chiari) che, attualizzando, oggi può essere quello che coi soldi si compra o crede di potersi comprare tutto e tutti.



Ehi, io volevo solo arrivare a Spiderpig distruggendo valori morali......
Stateci lontani! Stateci lontani! Siamo pericolosi! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!

gh



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speedfight
Fan

Posted - 24/09/2007 :  13:13:32  Show Profile
Ma ma... capisco essere credenti... ma qua mi sembra di essere in un forum di fondamentalisti cattolici

Io credo di potermi definire ateo in quanto nonostante ci abbia provato per anni, non sono mai riuscito a credere ma non per questo, in quanto ateo, devo comportarmi in modo "scandaloso".

Ho fatto per anni il chierichetto (di mia iniziativa), in anni di catechismo nessuno mi ha mai dato riposte logiche alle domande che facevo, e a 6-7 anni vi assicuro che le domande che facevo erano frutto dell'ingenuità... perciò il mio catechismo era diventata un'ora alla settimana dove coloravo il libro di catechismo (dato che erano quelli i compiti che ci davano, oltre a imparare a memoria delle preghiere).
Fino a quando non ho cominciato a lavorare per 15 ore al giorno 6-7 giorni alla settimana ho sempre fatto volontariato all'oratorio, insegnavo informatica, guidavo il pulmino dei ragazzi, costruivano e riparavamo circuiti elettrici, organizzavamo le manifestazioni... passavo ore a chiacchierare con il parroco (il grandissimo Don Angelo C.) che era (perchè l'hanno trasferito un paio di anni fa) una persona dalla cultura immensa ma i miei "dubbi di fede" non si sono mai smossi e alla fine anche lui ci scherzava sopra e soprattutto era di vedute ben più ampie di tanta gente.

Una cosa a cui nessuno mia ha mai saputo dare la risposta... il nuovo testamento (ma anche gli altri testi sacri)... a me hanno sempre raccontato (alla domanda "ma chi è l'autore della Bibbia?) che viene scritta da molta gente durante il passare dei secoli... quello che allora mi chiedo... ma viene ancora scritta o si è fermata tempo fa?

Potrei continuare con la mia lunga lista di domande a cui non ho mai trovato risposta... se escludiamo la risposta "perchè si".

PS: cosa volete farci, anche S. Tommaso ragionava come me, quando avrò risposte certe allora sarò il primo a scusarmi e a credere ma fino ad allora mi limiterò a ragionare secondo il buon senso e la logica, cercando di fare del bene al prossimo.

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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 24/09/2007 :  19:56:47  Show Profile
Ecco un’altra accusa ricorrente: quella di fondamentalista! Perché sarei fondamentalista: per quelle cose che ho scritto sull'ateismo? O perché credo sul serio nella creazione e non nell’evoluzione? Sono cose che vi scandalizzano? Non dovrebbero, se sentite di essere persone a posto (come oltretutto credo che siate, non ho mai pensato male di voi) ma ci sono filosofi, scienziati e altri studiosi atei che ci sono andati giù molto pesante verso il cristianesimo o la religione in generale nei secoli passati, per sbarazzarsi di Dio e quindi di tutta la morale… perché? Soltanto per poter vivere per i comodi loro! Tutta fatica sprecata, come quella di chi ancora oggi si sforza di scrivere libri sulle ragioni per cui non bisogna essere credenti o cristiani o di chi insulta con un odio feroce su vari siti e blog ogni nuova volta che il papa dice qualcosa. È tutta fatica sprecata perché nessuno ti obbliga a essere credente, siamo tutti liberi, e anche il fatto di essere ad es. battezzati e dire genericamente di credere non significa certo necessariamente che si vive da credenti.
Poi ci sono quelli che hanno usato male la “liberazione” prodotta dalla nuova corrente ateistica, per affermare ad es. la superiorità di una razza umana su un’altra, così come vi è stato in passato e ancora vi è chi usa la religione (cristiana, islamica ecc) per scopi del tutto contrari a quelli di ogni fede (le fedi in generale sono sempre promotrici di una pacifica convivenza tra i popoli e di una maggiore giustizia sociale).
In ogni società, associazione o gruppo umano ci sono persone buone, meno buone, cattive ecc. Proprio perché questo semplice discorso vale per tutti, ecco che bisogna essere ben coscienti che ad es. gli integralisti islamici o i preti pedofili non costituiscono espressione della religione islamica o cattolica, ma è gente che ha dei disturbi, che ha subito deviazioni, che non ha capito niente di fede.
Allo stesso modo non si può affermare che un ateo sia una persona peggiore di altre solo x il fatto di essere ateo, anzi quante volte ho detto che magari opera più di un credente che è buono solo a parlare (e quanto diceva speedfight sulle attività che faceva è bellissimo, e soprattutto le ultime parole del suo Ps sono quelle che contano).
Però c’è un però (che non è un pregiudizio) e cioè il fatto che una persona essenzialmente materialistica, che quindi potenzialmente -e ripeto potenzialmente- non ha vincoli morali e obblighi verso la propria coscienza (perché non crede a Dio, all’anima e quindi non ha responsabilità per come vive, dato che dopo la morte c'è il nulla: mi sbaglio forse?) rischia più facilmente di cadere in tentazioni egocentriche e comportamenti non corretti, anche se per sua natura non tenderebbe a farlo. Per esemplificare, è il discorso che già ho fatto sulle leggi (possiamo vedere in esse i 10 comandamenti) e l’anarchia. Nell’anarchia non devi rendere conto a nessuno, per cui anche se tra i tuoi principi c’è quello di non rubare, vedendo che lo fanno tutti magari poi cominci a farlo anche tu, pur sapendo che è sbagliato, tanto non c'è punizione. Quando c’è una legge invece stai più attento a ciò che fai, ma Attenzione: non è che i credenti non fanno determinate cose perché hanno paura della punizione divina, come sweenetto e tanti puntualmente accusano. Questo equivarrebbe a dire che sono tutti ipocriti, che in realtà ingannano Dio perché si comportano formalmente bene ma nell’anima hanno altri pensieri. Ed è vero: ce ne sono di ipocriti, come ci sono anche tanti che fanno ciò che vogliono (rubano, ammazzano, tradiscono) perché sono credenti solo di nome, e per ogni uomo ci sono anche le tentazioni sempre presenti. Ma quelli che credono sul serio, lo fanno perché vogliono sforzarsi di comportarsi secondo un modello che hanno ricevuto e che ritengono giusto, amabile, necessario!
È necessario perché l’uomo per natura è debole, e quando è solo può cadere più facilmente, perciò ha l’esigenza che ci sia qualcuno che lo ami, lo guidi e gli indichi la via anche quando nessun altro essere umano sia più accanto a lui a sostenerlo. Questo non è un volersi illudere, un farsi forza da soli, bensì un riconoscere la propria fragilità, che tutti sperimentiamo di continuo (personalmente o per ciò che accade agli altri vicino a noi) e quindi affidarsi all’amore di qualcuno che sappiamo deve essere l’autore della vita, di tutto ciò che vediamo e di tutto ciò che sentiamo nell’intimo e che quindi ci farà superare anche queste sofferenze e la morte che per alcune ragioni esistono. Qualcuno che chiede solo di essere riamato come lui ama, attraverso l’amore per i fratelli, che sono appunto fratelli e non estranei e verso i quali quindi dobbiamo sentire degli obblighi come se l’umanità intera fosse la nostra famiglia. Ci pesa Dio solo perché ci affida quest’unico, stupendo ”obbligo” di amare? (“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati”). E’ un obbligo, e spesso non è facile rispettarlo, ma per noi dovrebbe diventare l’aspirazione suprema, tutt’altro che un obbligo bensì uno stile di vita.

Perciò, speedfight, tu (come tutti quelli che si comportano rettamente, atei, agnostici o di qualunque religione) sei già sulla via giusta, ti definisci ateo ma in realtà non lo sei.
Non devi credere principalmente perché la logica ti fa propendere a credere (e quindi non credere perché la logica non ti convince): questa è ancora una valutazione e un’attività “umana”, che parte dalla ragione e non troverà mai una soddisfazione definitiva, perché per quante domande facciamo e risposte ci diamo, non troveremo il bandolo della matassa su tante questioni.
La fede è affidarsi, lasciare che la nostra anima si immerga in una realtà più grande, diventare consapevoli che siamo qui per un atto d’amore, che qualcuno ci ama dall’inizio fino alla fine e vuole il nostro bene, come un genitore verso il figlio. E noi dobbiamo solo corrispondere a quell’amore, cominciando dal rispetto per ogni forma di vita, specie le più deboli e indifese, cui dobbiamo offrire il nostro aiuto gratuito se possiamo. E questo sarà ciò che ci darà la vera gioia, una gioia impagabile e non confrontabile con ogni altra terrena.
Non facciamo la parte degli uomini forti, indipendenti, che bastano a se stessi a questo mondo, che credono di costruirsi da soli, prima di loro niente e dopo di loro di nuovo il nulla. Perché tutti nasciamo indifesi, bisognosi, soffriamo, cadiamo e abbiamo dubbi, e tutti -come dicevo- possiamo morire da un giorno all’altro. Ma tutti egualmente abbiamo bisogno di essere amati.

Venendo poi alla domanda di speedfight: non capisco come nessuno abbia saputo spiegarti quella questione.
La Bibbia è composta di numerosi libri ed è stata scritta da diversi autori, non sempre dai protagonisti dei libri stessi. Questi libri narrano le vicende dei profeti e dei personaggi che hanno guidato e ammonito il popolo d’Israele fin dall’inizio, sotto la guida di Dio, che si manifestava in vari modi a queste persone da lui scelte. Il Vecchio Testamento è quindi tutto un susseguirsi anche di vicende storiche, oltre che spirituali (ci sono libri che narrano proprio i fatti, e altri che sono bellissimi libri sapienziali, e i salmi che sono in fondo delle poesie e cantici di lode). Tutta questa prima parte della Bibbia è un cammino continuo verso la “Terra promessa”, che è da intendere anche in senso escatologico, cioè nel senso di una vita dopo la morte. Tutto il Vecchio Testamento è quindi in realtà orientato verso colui che si attendeva come il Salvatore, perché appunto tanti profeti come Isaia avevano profetizzato di lui, che ci avrebbe definitivamente ricongiunti a Dio, dal quale l’uomo si è separato dopo il peccato (ma Dio è stato sempre con l’uomo, nonostante tutto il male commesso, perché ama la sua creatura).
I libri del Vecchio Testamento sono stati redatti in un periodo di tempo che va da oltre mille anni prima della venuta di Cristo a un paio di secoli prima. Con la vita, morte e risurrezione di Gesù Cristo si completa la Rivelazione, cioè il messaggio di Dio per l’uomo, che è appunto un messaggio di amore verso tutti gli uomini e non solo verso il popolo eletto, ed è un’alleanza perenne con gli uomini tramite il sacrificio del figlio di Dio fattosi uomo come noi per espiare il peccato originale. Siamo cioè tornati “in grazia di Dio” e basta vivere secondo l’esempio di Cristo per ritrovare la Vita.
I libri del Nuovo Testamento sono i 4 Vangeli, che narrano della vita di Gesù, gli Atti che narrano le prime vicende dei suoi apostoli e discepoli, le lettere di Paolo alle prime comunità cristiane per istruirle e tenere i contatti. Infine c’è l’Apocalisse, una visione di S. Giovanni riguardo agli ultimi tempi, che resta una porta aperta sul futuro, ma a noi interessano soprattutto i Vangeli. Da allora, cioè dalla fine del I secolo circa, quando Giovanni redasse i suoi libri, non c’è altro e riguardo ai vangeli apocrifi, essi furono generalmente scritti più tardi, nel II e III secolo, e furono scartati in base a dei criteri di sicura validità. Quelli che ancora oggi si “scoprono” come il recente Vangelo di Giuda, sono anch’essi tutti scritti dopo quelli canonici e sempre sulla base di scritti già esistenti, ma modificati a proprio piacimento (cioè secondo la propria visione filosofica) per far dire a Gesù ciò che più interessava all’autore, spesso poi facendo anche grossolani errori di carattere storico. L’autorità degli scritti canonici è sicura, ce ne sarebbe da parlare tantissimo, e per te che giustamente sei interessato anche a delle “prove” concrete e hai tante domande, ti rimando a quanto scritto nel link postato da Matty l’altro giorno. Sono sicuro che ti potrà interessare.


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Edited by - Marko on 24/09/2007 20:13:26
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ambrogivs
Fan

Posted - 24/09/2007 :  21:31:49  Show Profile  Click to see ambrogivs's MSN Messenger address
quote:
Originally posted by Marko

Tutta fatica sprecata, come quella di chi ancora oggi si sforza di scrivere libri sulle ragioni per cui non bisogna essere credenti o cristiani o di chi insulta con un odio feroce su vari siti e blog ogni nuova volta che il papa dice qualcosa.


Punti di vista. Per me il più delle volte è il papa che "insulta" la società civile e le sue radici democratiche coi suoi anatemi, che si traducono solitamente in una richiesta di adottare un comportamento politico (e non solo morale) piuttosto che un altro.
Questo per me è un insulto. E il malumore di parte dell'opinione pubblica mi pare persino troppo tiepido nelle sue manifestazioni.


Edited by - ambrogivs on 24/09/2007 21:33:28
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Eglie
Fan

Posted - 24/09/2007 :  22:28:47  Show Profile
Per una volta mi intrometto nel discorso

quote:
Originally posted by Marko



Però c’è un però (che non è un pregiudizio) e cioè il fatto che una persona essenzialmente materialistica, che quindi potenzialmente -e ripeto potenzialmente- non ha vincoli morali e obblighi verso la propria coscienza (perché non crede a Dio, all’anima e quindi non ha responsabilità per come vive, dato che dopo la morte c'è il nulla: mi sbaglio forse?) rischia più facilmente di cadere in tentazioni egocentriche e comportamenti non corretti, anche se per sua natura non tenderebbe a farlo.




Il fatto di non credere in Dio non c’entra nulla col fatto di avere una coscienza : uno può benissimo non credere in Dio e avere dei vincoli morali;così come ognuno è responsabile delle proprie azioni e della propria vita, che creda o meno in una vita dopo la morte; anzi, il tuo discorso secondo cui, se ben interpreto, un ateo sarebbe svincolato dalle responsabilità su come vive dato che non crede a una vita dopo la morte, non regge: semmai è l’esatto contrario: un ateo, non credendo a una vita ultraterrena e non credendo in un Dio che alla fine della sua vita lo “giudicherà” per come si è comportato sulla terra, è assolutamente certo che tutto quello che ha fatto della sua vita è stato per sua scelta, e quindi sua la responsabilità.

Edited by - Eglie on 24/09/2007 22:29:39
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ambrogivs
Fan

Posted - 24/09/2007 :  22:47:57  Show Profile  Click to see ambrogivs's MSN Messenger address
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Originally posted by Eglie

Il fatto di non credere in Dio non c’entra nulla col fatto di avere una coscienza : uno può benissimo non credere in Dio e avere dei vincoli morali;così come ognuno è responsabile delle proprie azioni e della propria vita, che creda o meno in una vita dopo la morte; anzi, il tuo discorso secondo cui, se ben interpreto, un ateo sarebbe svincolato dalle responsabilità su come vive dato che non crede a una vita dopo la morte, non regge: semmai è l’esatto contrario: un ateo, non credendo a una vita ultraterrena e non credendo in un Dio che alla fine della sua vita lo “giudicherà” per come si è comportato sulla terra, è assolutamente certo che tutto quello che ha fatto della sua vita è stato per sua scelta, e quindi sua la responsabilità.


Mi permetto di aggiungere: il fatto di far derivare la tanto decantata moralità cristiana dalla considerazione che dopo la morte saremo sottoposti all'insindacabile giudizio di Dio, non fa che alimentare la mia sensazione che certe prese di posizione oltranziste possano dipendere esclusivamente dalla PAURA di questo giudizio. Ipocrisia più che moralità, per come la vedo io.

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