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 Fenomeno Medjugorje -Istituita commissione d'esame
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ambrogivs
Fan

Posted - 12/07/2007 :  00:37:14  Show Profile  Click to see ambrogivs's MSN Messenger address  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Domle

Ho letto attentamente queste tre pagine di topic e mi sono chiesto.... ma Medjugorje, come si pronuncia?



Ahahah, giuro che piacerebbe saperlo anche a me!!

Comunque io leggo Meggiugorie!



Edited by - ambrogivs on 12/07/2007 00:37:47
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riccardino
Fan

Posted - 12/07/2007 :  11:29:29  Show Profile  Reply with Quote
La prima "j", siccome è preceduta da una "d", si pronuncia come "io" in francese (esempio: je t'aime: ti amo). La seconda "j" si pronuncia come una "i" normale.
Marko, l'apparizione della Madonna delle 3 Fontane, è davvero prodigiosa:

http://www.mariadinazareth.it/apparizione%20tre%20fontane.htm



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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 12/07/2007 :  22:47:32  Show Profile  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Domle

Ho letto attentamente queste tre pagine di topic e mi sono chiesto.... ma Medjugorje, come si pronuncia?


Mi fa piacere che sia questo il tuo unico dubbio

Scherzi a parte, tra un po' pubblicherò una buona parte degli studi scientifici compiuti sui veggenti, perché mi pare doveroso affrontare anche questo terreno, che dovrebbe interessare tutti e su cui anzi mi aspetto le considerazioni di tutti.

Intanto pochi giorni fa è circolata una notizia molto interessante (la riporto): padre Petar Ljubicic (quello famoso che deve rivelare i segreti) tornerà a fine estate in Erzegovina e probabilmente a Tihalina. E' stato in Germania una quindicina d'anni e ora rientra vicino a Medjugorje (vicino a Mirjana!). La voce girava già da qualche settimana; oggi un suo stretto collaboratore ha confermato la notizia.

Questo rientro è evidentemente un altro tassello che ci avvicina al tempo promesso.


--------- I hide, will you ever reach me? --------

Edited by - Marko on 12/07/2007 22:49:10
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Matty
Fan

Posted - 12/07/2007 :  23:17:24  Show Profile  Reply with Quote
Ah non sapevo che fosse distante dalle veggenti....beh questo si che forse è un tassello importante....grazie Marko per la news!
Ma quanti anni ha?
Matty
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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 13/07/2007 :  11:42:54  Show Profile  Reply with Quote
Non lo so, Matty. Si hanno davvero pochissime notizie di lui: era il padre francescano più giovane della parrocchia quando è stato scelto da Mirjana, quindi non può essere vecchio, suppongo attorno alla cinquantina o poco più.

EDIT Sono andato a controllare: sul libro "In attesa del segno" p. Livio dice che padre Petar è nato nel 1946. Dunque ha già 60 anni e perciò non era giovanissimo all'epoca dei fatti: aveva 35 anni.


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Edited by - Marko on 27/07/2007 12:22:05
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riccardino
Fan

Posted - 20/07/2007 :  15:25:53  Show Profile  Reply with Quote
Lo scorso maggio un ex dirigente d'industria e sua moglie si sono recati in pellegrinaggio a Medjugorje, in partenza da Genova.
Questo signore ha scritto in poche righe la sua testimonianza. Non si è trattata di una vera e propria conversione, ma della scoperta di un affascinante mistero. Eccovi il racconto, è scritto molto bene, corre via liscio e scorrevole:

MEDJUGORJE: CHE BELLA ESPERIENZA!

Chiamatela curiosità, chiamatelo scetticismo, chiamatelo richiamo del trascendente, fatto sta che, appena mi è capitata in mano la Letterina di Aprile (notiziario mensile del Gruppo Mariano di Medjugorje-Genova n.d.r.) trovata casualmente nella Chiesa di Carignano (quartiere di Genova n.d.r.), mi ha preso voglia di aderire al primo pellegrinaggio in partenza per Medjugorje.
Contatto telefonico con un certo Giovanni (coordinatore del gruppo n.d.r.), conoscenza diretta con lo stesso ad un gruppo di preghiera (mai mi era successo di sentire preghiere per oltre due ore!), accordi presi velocemente,... e partenza. Il lungo viaggio è incredibilmente passato senza la temutissima stanchezza e noia: anzi, tra chiacchiere con i miei mai visti prima compagni di viaggio, letture e una giusta e non eccessiva dose di preghiere, tutto è andato molto bene.
Così come altrettanto bene è andata l’”accomodation”: hotel modesti, ma completi del necessario, cibo abbondante, ovviamente di cucina balcanica. Adesso sarebbe venuto il bello: cosa sarebbe successo? Avrei resistito a tutte quelle funzioni religiose? Avrei accettato di buon grado di alzarmi presto il mattino per ascoltare i veggenti ed assistere alle apparizioni? Avrei veramente fatto digiuno? Avrei camminato su quelle pietre appuntite dei due monti sacri? Mi sarei confessato? Ma, soprattutto, mi sarei immedesimato nel miracolo della venuta della Madonna in quello sperduto paesino? Ne avrei capito il significato? Ne avrei seguito i suggerimenti?
Con il passare dei giorni mi sono accorto che facevo sempre meno fatica ad entrare nello spirito di Medjugorje e che, mano a mano che diminuiva il mio scetticismo, aumentava il mio immedesimarmi in un mondo che pian piano stavo scoprendo e che mai avrei immaginato esistesse.
Grande è stata l’emozione prima della Messa pomeridiana al momento del “Silentium” (“Silentium”: momento di silenzio e raccoglimento in Chiesa nell’ora dell’apparizione mariana - n.d.r.): la chiesa strapiena, giovani inginocchiati per lungo tempo, raccoglimento, preghiere, comunione a tutti. Ma ancor più grande è stato il vedere migliaia di persone accalcarsi ordinatamente per sentire le parole della Madonna che le veggenti ci dicevano e che, ormai lo scetticismo era quasi del tutto scomparso, mi facevano riflettere sul loro significato.
E che dire dell’incontro dello scorso 2 Maggio con la veggente Mirjana, che assorta, trasfigurata, commossa e piangente, vedeva la Madonna, Le parlava, Le sorrideva e, successivamente, ci trasmetteva il suo messaggio di pace!
Credo sia difficile trovare le parole adatte per descrivere quel momento: forse rende bene l’idea definirlo un momento magico.
Potrei continuare ancora nel racconto di questa esperienza (ci vorrebbe molto tempo solo per descrivere l’efficacia e la grandezza dell’incontro con Padre Jozo), ma non voglio tediare il lettore più di tanto e pertanto concludo riflettendo su alcune parole che mi ha detto Giovanni: “se vieni a Medjugorje non sei tu che decidi, è la Madonna che ti ha chiamato”. Vuoi vedere che ha proprio ragione?


Il signor Marziale (così si chiama) e consorte sono entrati ufficialmente da 2 mesi nel nostro gruppo mariano di Genova.
Che il suo iniziale scetticismo stia davvero venendo meno?

Edited by - riccardino on 20/07/2007 15:26:37
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riccardino
Fan

Posted - 25/07/2007 :  18:07:02  Show Profile  Reply with Quote
Come tutti i 25 del mese, questa sera la Madonna darà il Suo messaggio all'umanità. Vedremo cosa dirà.

P.S. Marko, come hai promesso, attendiamo che tu pubblichi gli esiti degli studi scientifici compiuti sui veggenti. Credo sia interessante per tutti, indipendentemente dal nostro grado di fede.

Edited by - riccardino on 25/07/2007 18:10:00
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salvo.p
Fan

Posted - 26/07/2007 :  20:53:07  Show Profile  Visit salvo.p's Homepage  Click to see salvo.p's MSN Messenger address  Reply with Quote
Messaggio del 25 luglio 2007

Cari figli, oggi, nel giorno del patrono della vostra parrocchia, vi invito ad imitare la vita dei santi. Che essi vi siano di esempio e di stimolo alla vita di santità. Che la preghiera sia per voi come l’aria che respirate e non un peso. Figlioli, Dio vi rivelerà il suo amore e voi sperimenterete la gioia di essere miei prediletti. Dio vi benedirà e vi darà l’abbondanza della grazia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Messaggio del 20 luglio 2007 ( Ivan )

Cari figli, oggi vi invito a riportare la preghiera nelle famiglie. Cari figli, pregate e crescete nella santità nelle famiglie. Pregate, figlioli, insieme con la Madre per le famiglie, pregate per i giovani. Grazie, cari figli, per aver risposto alla mia chiamata!

Lene quando farai un concerto in Italia?

Edited by - salvo.p on 26/07/2007 20:54:41
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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 27/07/2007 :  17:16:36  Show Profile  Reply with Quote
È giunto il momento di discutere il cospicuo capitolo scientifico (studi e guarigioni) legato a Medjugorje.
Intanto vi fornisco la panoramica (vasta ma interessantissima, spero leggerete fino in fondo) sugli studi scientifici che sono stati fatti sui veggenti, avvalendomi di alcuni brani tratti da un libro di Saverio Gaeta, intitolato “Medjugorje è tutto vero”. Poi vi sottoporrò alcuni quesiti.

Sin dal 4° giorno delle apparizioni (siamo nel 1981), i ragazzi vennero condotti dalle autorità comuniste in un ambulatorio per essere sottoposti a visita medica, ognuno per ca. un quarto d’ora. Il rapporto del dott. Vujevic concludeva che “quei giovani erano normali, equilibrati, ben situati nel tempo e nello spazio e non allucinati”. Dopo altri 2 giorni, di mattina i veggenti vennero obbligati a salire su un’ambulanza e portati all’ospedale psichiatrico di Mostar. A esaminarli fu la dottoressa Dzudza, che li interrogò duramente e cercò di intimidirli in ogni modo: “E’ la vostra immaginazione. Siete drogati. Ingannate la gente”, continuava a ripetere. Quando si decise a rilasciarli, verso le 2 di pomeriggio, sbottò: “Matti sono quelli che vi hanno portato qui. Siete assolutamente normali”.

La prima vera analisi, di tipo psicosociale, fu condotta ampiamente nel 1982 da padre Slavko Barbaric, dottore in psicologia sociale. Ecco le sue conclusioni: “Il gruppo dei veggenti, per la propria struttura e stabilità, per la durata e gli interessi, rappresenta un fenomeno inspiegabile alla luce delle attuali esperienze e della psicologia di gruppo. In tutti questi elementi il gruppo trascende se stesso”.
Più approfonditamente, Barbaric ha verificato: “Una (Mirjana) si impone perché ha frequentato di più la scuola e si esprime con maggiore disinvoltura; l’altra (Vicka) per il temperamento e il ruolo conferitole dal fatto di trovarsi stabilmente sul luogo degli avvenimenti”. Secondo le consuete dinamiche psicologiche, questo avrebbe dovuto portare il gruppo a dividersi in senso orizzontale e a dar vita a sottogruppi. Anzi su questa linea orizzontale si sarebbe dovuti arrivare anche allo scontro fra i sottogruppi, allorché in determinati momenti gli uni si chiudono agli altri e i contrasti, anziché essere tenuti nascosti, vengono evidenziati [Nota mia: è ciò che succede in ogni famiglia numerosa, gruppo di ragazzi e classe di scuola, secondo la nostra esperienza]. Il tutto avrebbe dovuto minacciare la durata del gruppo, essendo un indizio di debolezza e di instabilità; invece “quando si tratta di trasmettere i messaggi e dichiarare cosa vedono e provano davanti alla Madonna, dimostrano una stabilità assoluta”. Inoltre, continua il referto dello psicologo, la resistenza dei gruppi è garantita dal sussistere di interessi comuni, mentre quando questi interessi vengono meno, i gruppi si disintegrano completamente o almeno si dividono in sottogruppi: “Il gruppo dei veggenti non ha simili interessi comuni. Posso affermare tranquillamente che per loro, a causa della struttura psicofisica del gruppo, non possono neppure esistere. Si tratta di giovani in fase di sviluppo e la differenza d’età è grande. Una parte del gruppo vive lontano dall’altra; inoltre, per quanto riguarda gli interessi personali, questi si rivelano così differenti che è assai difficile immaginare un’impresa che possa essere realizzata in maniera durevole e stabile insieme a loro. Alla domanda perché stanno insieme e quali sono gli interessi che li legano, essi rispondono che la Madonna ha ordinato loro di portare al mondo il suo messaggio di pace e di invitare il mondo alla conversione. Alla domanda fino a quando parleranno a nome della Madonna, rispondono: «Finché la Madonna lo vorrà»”
Proprio a tale riguardo “date le circostanze, bisogna dire che questo “interesse” della Madonna è indirizzato contro i loro interessi personali e privati. È un fatto attestato che, quando in un gruppo gli interessi cominciano a scontrarsi, oppure vengono a collisione gli interessi dell’organizzatore con quelli dei singoli, questi o abbandonano il gruppo oppure creano sottogruppi che si oppongono a questa linea di sviluppo. Se teniamo conto del fatto che, con la piega presa dagli avvenimenti, la vita privata e personale dei giovani è andata completamente distrutta, che ogni giorno essi devono trascorrere in chiesa 2 o 3 ore, che sono costretti a ripetere ai visitatori le stesse cose un numero infinito di volte, possiamo affermare che i loro interessi personali sono stati trascurati e che l’”interesse” principale si è rivolto contro di loro, ma in parte anche contro la famiglia, il villaggio, la parrocchia, addirittura contro il parroco. Da questo si può dedurre quale pesante pressione psicologica abbiano dovuto subire”.

A metà e fine del 1982, i veggenti vengono poi esaminati per 1 settimana di fila dal neuropsichiatria Stopar, direttore del policlinico di Maribor, in Slovenia, ed esperto di ipnosi e parapsicologia. Nel rapporto indirizzato al vescovo di Mostar, il professor Stopar dichiarò che “i test neuropsichiatrici, medico-psicologici e somatologici hanno mostrato che i ragazzi menzionati sono assolutamente normali. Considerati la loro età, l’ambiente di origine, la loro intelligenza e la loro cultura, le loro reazioni sono normali ed essi non manifestano alcun segno psicopatologico”
In seguito all’ipnosi cui sottopose la veggente Marija, il medico poté inoltre verificare la congruenza fra il racconto cosciente e il racconto automatico, escludendo così la simulazione e la manipolazione. Il giudizio del prof. Stopar appare tuttora di grande autorevolezza e imparzialità per il fatto che il neuropsichiatra faceva parte della nomenklatura intellettuale della Jugoslavia comunista, e dunque non aveva alcun interesse -ma soltanto possibili svantaggi- nel rendere dichiarazioni in favore della salute mentale dei sei ragazzi.
Un’ulteriore valutazione venne attuata nel 1985 dallo psichiatra italiano Giorgio Sanguineti, che dichiarò di non aver colto nella mimica, nel comportamento o nelle parole dei ragazzi “alcunché di psicopatologico, di tipo delirante, allucinatorio o isterico”. Il prof. Sanguineti tracciò un parallelo con le osservazioni fatte in ambito ospedaliero di deliri paranoici a sfondo mistico, “dove emerge sempre, anche se con modalità diverse, una carica di onnipotenza non necessariamente espressa con clamore o fanatismo manifesti, ma certe volte con un sottile e compiaciuto silenzio che nasconde la convinzione di un illusorio rapporto privilegiato con la trascendenza. L’idea mistica delirante è inoltre una convinzione costante di questi pazienti, che altera una critica normale della realtà inquinandola con modalità interpretative, con pratiche religiose spesso incongrue, irrazionali e stereotipe e sempre accompagnate da malcelata aggressività, da diffidenza e da facile irritabilità e sostenute da un pensiero rigido e unidirezionale”. Però, concluse lo psichiatra, “in tutti i miei contatti con i ragazzi di Medjugorje non ho mai rilevato, in nessuna occasione, alcun pensiero, sguardo, discorso, atteggiamento o comportamento tra quelli patologici ora da me elencati”.

Tra febbraio e giugno 1984 vennero svolti 5 esami medici che, seppure sbrigativi e senza l’utilizzo di particolari strumentazioni, appaiono tuttora interessanti per le molteplici modalità di affronto utilizzate dai diversi specialisti.
La dott.ssa Magatti scrisse tra l’altro nella sua valutazione: “Ho personalmente sottoposto i veggenti a un’indagine clinica, per valutare la loro sensibilità e la loro reattività a stimoli sensori, tattili, luminosi e dolorifici. I ragazzi sono stati perciò stimolati in vario modo: pizzicati, chiamati, toccati, senza però che essi manifestassero alcuna risposta allo stimolo, anche di tipo doloroso.”
Il dottor Cappello ha annotato anche: “Niente agitazione psichica, né motoria. Nessun segno di condizionamento psichico. Uguale rapporto sociale, appropriato dopo l’apparizione. Non ho notato nei veggenti nessuna frustrazione né ricerca di un secondo fine. Mi sono apparsi discreti, ordinati, puliti, accurati nel modo di vestire, nelle loro parole, in assoluto rispetto dell’ambiente in cui vivono. Il loro comportamento mi è sembrato perfettamente conforme a quello dei giovani della loro età”. In quella circostanza si svolse anche un curioso test: “Il piccolo Jacov, sollevato a un’altezza di 15 cm, non ha offerto la minima resistenza, se non quella imposta dalla gravità. Non ha avuto nessuna reazione di ricerca dell’equilibrio, né quando è stato sollevato, né quando è stato deposto. Si è rimesso nella posizione in ginocchio, come se questa posizione rispondesse al massimo di rilassamento secondo la gravità. L’atteggiamento non rivelava alcun condizionamento imposto di recente o da lungo tempo”.
Il ricercatore osservò inoltre la simultaneità dei comportamenti in tre momenti-chiave. Il primo sincronismo “si realizza quando i ragazzi, dopo aver iniziata la preghiera del Padre Nostro, senza alcun comando percepibile dall’esterno, tutti contemporaneamente cadono in ginocchio. Inizia così la fase del black-out sonoro: mentre infatti prima le loro preghiere erano percepibili acusticamente, da quel momento non si odono più, benché i ragazzi continuino a pregare. Si ha cioè la perdita dell’effetto acustico della parola, pur conservandosene l’effetto mimico, nel senso che i ragazzi continuano a muovere le labbra e ad atteggiare il viso conformemente a sentimenti di gioia o di tristezza”. Il secondo sincronismo “consiste nella contemporanea ripresa dell’effetto sonoro. Esso è importante, perché segue a un intervallo di tempo che varia da apparizione ad apparizione, per misurare il quale ci sarebbe bisogno di un cronometro. Contemporaneamente, e senza alcun comando che derivi dall’esterno, i ragazzi riprendono l’effetto sonoro della parlata, sempre con le parole “che sei nei Cieli”. I veggenti infatti dicono che, quando la Madonna inizia da sola la recita del Padre Nostro, essi lo continuano con lei”.
Proseguendo nell’analisi, il terzo sincronismo “si ha quando i ragazzi, dopo un intervallo di tempo che varia da apparizione ad apparizione, tutti insieme salutano la Madonna che -come essi dicono- sublima verso l’alto. In questo momento tutti i ragazzi, con assoluto parallelismo dello sguardo, innalzano contemporaneamente gli occhi al cielo, come se seguissero un punto, visibile soltanto a loro, che si leva in alto. Non c’è uno sguardo che si innalza prima e uno che si innalza dopo, ma, come si vede anche da videoregistrazioni, la contemporaneità e il parallelismo di questo gesto sono assoluti”.
La conclusione del dott. Cappello è stata dunque che “se il primo sincronismo potrebbe essere (dico “potrebbe essere”, non “è”) spiegato con cause naturali, il secondo e il terzo (specialmente il secondo) non sono spiegabili naturalmente e rimandano a cause da noi non percepibili”.
Il dottor Botta fu invece il primo a sottoporre uno dei veggenti, Ivan, al “test di Holter”, ossia la registrazione in continuo del ritmo cardiaco. Il test ebbe luogo il 23 marzo, iniziò 10 min. prima dell’apparizione e si concluse al termine della Messa celebrata dopo l’apparizione, durando oltre 1 ora. In questa circostanza accadde però qualcosa d’inatteso, poiché alla fine dell’estasi i veggenti si rialzarono dicendo che la Vergine aveva sorriso vedendo cosa stava accadendo: “Le abbiamo chiesto che cosa ne pensasse ed ella ha risposto: «Non è necessario»”. Nonostante l’abbé Laurentin avesse tentato di spiegargli che “non necessario” non significa biasimevole, il dottor Botta fu impressionato dall’aspetto negativo della valutazione, tanto da decidere di non andare avanti con gli esami strumentali. Così il suo giudizio si limitò all’affermazione che “l’estasi non sopprime la fisiologia naturale, ma la trascende, collocando il veggente su un altro piano”.
Il neuropsichiatria Enzo Gabrici ebbe diverse opportunità di valutare l’atteggiamento dei veggenti durante le apparizioni e nel resto delle giornate. Anche in questo caso il referto mostra una precisa convinzione: “L’osservazione clinica esclude i fenomeni allucinatori, le componenti della sindrome epilettica o di qualsiasi altra turba capace di provocare delle alterazioni della coscienza. Nessun sintomo di una suggestione ipnotica che termina nell’oblio di ciò che è stato vissuto sotto ipnosi: i veggenti possono riferire lucidamente tutto ciò che è loro accaduto. Nel momento dell’apparizione sono come rapiti. A differenza dei medium, invasi da un’altra personalità, i veggenti conservano una perfetta coscienza della propria personalità. Il loro distacco dall’ambiente circostante deriva dal fatto di essere completamente presi dall’apparizione. La psicoanalisi non apporta nessun lume a questo stato di chiara coscienza. Né l’osservazione apporta elementi che facciano dubitare dell’autenticità di una sana percezione”.
La dott.ssa Franchini infine valutò sinteticamente che è “un gruppo dove ciascuno è indipendente e assume atteggiamenti propri, ma tutti sono intensamente attratti verso un oggetto esterno, che polarizza la loro attenzione e il loro interesse a un livello di intensità che non ho mai visto prima e che caratterizza, secondo me, la singolarità dell’esperienza. La autentica semplicità dei ragazzi la rende evidente”.

Un altro esperimento da segnalare, pur nella sua crudezza, fu eseguito dal sacerdote Nicolas Bulat, prof. di dogmatica nel seminario di Spalato e membro della commissione vescovile. Don Bular pensò di replicare quanto accaduto a Bernadette di Lourdes nel 1858: due persone la trafissero con uno spillone, nella spalla e al tallone, senza che la veggente manifestasse la minima reazione. Così, il 2 giugno 1984, il sacerdote entrò nella stanza delle apparizioni e si pose alle spalle di Vicka. Mentre la ragazza si trovava in estasi, prese lo spillone che aveva portato con sé e glielo affondò poco sopra la scapola sinistra. Vicka, come confermano le immagini video, non mostrò alcuna reazione, nonostante si trattasse di una trafittura dolorosa, tanto che sulla sua camicetta bianca rimase una macchia di sangue del diametro di un centimetro.

In quel 1984 ebbe luogo la prima vera ricognizione di un’equipe adeguatamente formata e organizzata, di alto livello. Il coordinatore fu il medico Henri Joyeux, prof. nell’università francese di Montpellier, chirurgo e direttore del laboratorio universitario di cancerologia sperimentale, che ricevette nel 1985 un premio internaz. di cancerologia.
Il primo sopralluogo fu programmato per il 9 e 10 giugno. I veggenti non erano entusiasti della cosa e decisero di chiedere alla Madonna come dovessero comportarsi. La risposta fu: “E’ bene che sia stato chiesto. Potete farlo”. Così su Ivan e poi il 6 e 7 ottobre su Marija e Ivanka vennero applicati gli elettrodi necessari per le misurazioni. Gli elettroencefalogrammi registrati prima, durante e dopo l’estasi hanno consentito di cancellare qualsiasi ipotesi di anomalie cerebrali o sintomi patologici nei veggenti: “I tracciati manifestano soltanto differenze minime: prima dell’apparizione si ha nel veggente il ritmo beta (attenzione e riflessione), e il ritmo alfa (altro ritmo di veglia). Quest’ultimo predomina progressivamente a partire dall’inizio dell’estasi”.
Il 7 ottobre venne inoltre eseguita dall’oculista Philippot una serie di sperimentazioni. Innanzitutto il test della stimolazione luminosa intermittente, che “non ha provocato alcuna scarica elettrica di tipo epilettico, né prima né durante né dopo l’estasi. Su queste due registrazioni si osservano anche frequenti e numerosi movimenti oculari prima e dopo l’apparizione. Durante l’estasi invece non si ha movimento dei globi oculari”. Poi l’esame del fondo dell’occhio, il quale “manifesta uno stato normale, identico prima e dopo l’estasi. I riflessi fotomotori diretti (contrazione pupillare alla luce) sono normali e immutati, prima durante e dopo l’apparizione”. Infine il riflesso del battito delle palpebre alla minaccia di una luce forte e brutale “è assente durante l’apparizione a Marija e Ivanka, mentre è presente prima e dopo l’apparizione”. L’oftalmologo concluse che “durante l’estasi la percezione visiva del mondo circostante sembra sparire. Gli occhi dei veggenti rimangono aperti, ma sembrano meno sensibili alla luce: manca il riflesso del battito delle palpebre, anche se il riflesso di contrazione della pupilla è presente”.
A fine dicembre il dottor Philippot ebbe un’ulteriore opportunità di registrare i movimenti oculari di Ivan e Marija. L’elettrooculogramma mostrò che cosa accadesse prima, durante e dopo l’estasi: “All’inizio dell’estasi, i movimenti oculari dei due veggenti cessano simultaneamente quasi al secondo. In ciò troviamo una constatazione di simultaneità, e questo costituisce un indizio dell’oggettività dell’apparizione. Durante l’estasi, si vedono soltanto i movimenti muscolari della locuzione, non degli occhi, i quali rimangono immobili. Alla fine dell’estasi, i movimenti riprendono con simultaneità vicine al secondo”. Ad affiancare Philippot in questa circostanza c’era l’otorinolaringoiatra Rouquerol, il quale era rimasto incuriosito dal fatto che, durante l’estasi, nei veggenti si estingueva la voce, quasi a voler preservare l’intimità della loro comunicazione. Il dottor Roquerol poté infatti verificare l’intera evoluzione della funzione fonica: “Durante la preghiera ad alta voce che precede l’estasi, l’ago del misuratore di impedenza (che misura il suono della parola dei veggenti) si sposta con grande ampiezza. Quando la voce sparisce, all’inizio dell’estasi, l’ago diventa immobile, anche quando Vicka parla (con la sua articolazione molto accentuata delle labbra). Quando la voce dei veggenti riappare simultaneamente per recitare il Pater e il Gloria, l’ago si sposta di nuovo a grande ampiezza. Nell’ultima fase, quando la voce dei veggenti, che appaiono conversare con la Madonna, diventa nuovamente inudibile, l’ago di nuovo si immobilizza. Che essi parlino, come indica il movimento delle labbra, o che non parlino, nulla viene percepito dall’apparecchio che registra gli effetti di fonazione. Tutto avviene come se ci fosse una cessazione della funzione laringea senza modificazione dell’articolazione del linguaggio mediante funzionamento delle labbra e dei muscoli che le muovono: il che è un ulteriore argomento per affermare che non si tratta di catalessi”.
Un secondo esperimento dell’otorinolaringoiatra ebbe quale oggetto la funzione uditiva di Ivan, attraverso il test dei “potenziali evocati uditivi”, esaminando la conducibilità dei nervi uditivi prima durante e dopo l’estasi. Il referto del medico: “Prima dell’estasi, le vie uditive, che sono in buono stato, hanno la loro conducibilità normale. Esse funzionano fino alla parte alta del tronco cerebrale: in altre parole, il nervo uditivo trasmette bene l’eccitazione sonora. Ivan reagisce (sobbalza) a un rumore di 70 decibel. Durante l’estasi, la conducibilità rimane normale, ma Ivan non dà nessuna reazione all’impatto di un rumore di 90 decibel (rumore di un motore a scoppio ad alto regime). Dopo l’estasi ci dirà di non aver udito nulla. La corteccia cerebrale, quindi, non è stata raggiunta”.

Al termine dell’indagine svolta in più fasi dall’equipe guidata dal prof. Joyeux, venne stilato un significativo referto:
“Il fenomeno delle apparizioni di Medjugorje si rivela scientificamente inspiegabile. L’osservazione clinica dei veggenti permette di affermare, come hanno fatto i nostri colleghi jugoslavi prima di noi, che questi giovani sono normali, sani di corpo e di mente. Gli studi clinici e paraclinici permettono di affermare scientificamente che non esiste alcuna modificazione patologica dei parametri oggettivi studiati: encefalogramma, elettrooculogramma, elettrocardiogramma, potenziali uditivi.
- Non si tratta di epilessia: lo dimostrano gli elettroencefalogrammi.
- Non si tratta di sonno: lo dimostrano gli elettroencefalogrammi.
- Non si tratta di sogno: lo dimostrano gli elettroencefalogrammi.
- Non si tratta di allucinazione nel senso patologico del termine. Non è un’allucinazione uditiva o visiva legata a un’anomalia al livello dei recettori sensoriali periferici (vie uditive e visione normale). Non è un’allucinazione parossistica: lo dimostrano gli elettroencefalogrammi. Non è un’allucinazione di tipo onirico come possono essere osservate nelle confusioni mentali acute o nel corso dell’evoluzione delle demenze atrofiche.
- Non si tratta di isteria, di nevrosi o di estasi patologica, perché i veggenti non hanno alcun sintomo di queste affezioni in tutte le loro forme cliniche.
- Non si tratta di catalessi, perché durante l’estasi i muscoli della mimica non sono inibiti, funzionano normalmente.
I movimenti (di attenzione) del globo oculare dei veggenti cessano simultaneamente all’inizio dell’estasi e riprendono simultaneamente (al secondo) alla fine dell’estasi. Durante l’estasi gli sguardi convergono e c’è come un faccia a faccia tra i veggenti e una persona che noi non abbiamo visto. Questi giovani hanno sempre un comportamento non patologico; durante l’estasi essi sono in stato di preghiera e di comunicazione interpersonale. I giovani di Medjugorje non sono degli emarginati, sognatori, stanchi della vita, angosciati; sono liberi e felici, ben inseriti nel proprio paese e nel mondo moderno. A Medjugorje le estasi non sono patologiche e non c’è imbroglio. Nessuna denominazione scientifica ci pare adatta a designare questi fenomeni. Li definiremmo volentieri come uno stato di preghiera intensa, parzialmente separato dal mondo esterno, uno stato di contemplazione e di comunicazione coerente e sana, con una persona distinta che essi soltanto vedono, odono e possono toccare”.

Nel 2001 il dottor Joyeux ebbe una nuova opportunità di esaminare a Medjugorje alcuni dei veggenti, utilizzando apparecchiature più recenti e sofisticate. In questo caso non sono stati pubblicati i dettagli scientifici dell’indagine, ma in una conferenza stampa il medico ha attestato la conferma di quanto aveva riscontrato una quindicina di anni prima, cioè il completo distacco dalla realtà provocato dall’estasi, spiegabile unicamente con l’imporsi di un fenomeno ultranaturale.

Ci sarebbero altre spedizioni scientifiche molto importanti da esaminare, che fecero anche esami di tipo nuovo con nuove apparecchiature: quella italiana del 1985, tra cui vi era il dottor Frigerio: QUI potete ascoltare i risultati dalla sua viva voce. Poi ve ne fu una nel 1998 e la più recente nel 2005, che attestano sempre gli stessi risultati. Se volete leggerli, li trovate certamente su vari siti web, tra cui quelli che vi ho segnalato in precedenza.


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Edited by - Marko on 27/07/2007 17:18:02
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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 27/07/2007 :  17:26:37  Show Profile  Reply with Quote
Dopo aver letto e sentito i risultati dei molteplici test scientifici condotti sui veggenti, visto che solitamente (anche tra i credenti) si avverte una buona dose di scetticismo attorno alle apparizioni in generale, vorrei che qualcuno che ha più onestà intellettuale del conduttore di Enigma mi desse una risposta valida ai seguenti quesiti:
- perché i ragazzi avrebbero dovuto inventare e mettere in piedi una storia simile? Con quale beneficio? Teniamo conto che erano appena dei ragazzini sotto un regime, che hanno rinunciato alla loro adolescenza e a una vita privata per 3 ore di preghiera/s. messe al giorno, 2 digiuni settimanali, incontri continui coi pellegrini ecc.;
- come potrebbero continuare a mentire per 25 anni senza alcun cedimento, senza alcuna contraddizione, senza mai mostrare alcun segno di superbia, vanità, follia, anzi all’opposto sprigionando gioia, serenità, amore per tutti?
Se fosse una persona sola, al limite vi potrebbe ancora riuscire (e bisogna sempre capire il motivo per cui lo fa), ma teniamo conto che è un gruppo di 6 ragazzini, senza particolari vincoli tra di loro, che fino al giorno prima conducevano una vita anonima come tutti quelli della loro età;
- soprattutto, come potrebbero “resistere” a ripetute analisi di macchinari, che se non sono affidabili al 100%, lo saranno al 99; e poi c’è da considerare l’esperienza e il giudizio di numerosi scienziati, tutti concordi;
- da un altro punto di vista -considerato che avevano pur sempre delle basi di fede popolare, ma non una grande istruzione- perché ragazzini qualunque dovrebbero mai pensare di poter parlare a nome della Madonna e quindi di Dio e soprattutto -se leggiamo i messaggi- come potrebbero aver scritto cose simili, anche “novità” che però non contraddicono la religione cristiana e allo stesso tempo sono dette con grande autorità e ricchezza teologica? (vedi in particolare i messaggi dei primi 2 anni: 1981-2).

Alcuni di questi interrogativi rimandano un po’ alla questione dei discepoli di Gesù: perché avrebbero dovuto inventarsi tutto, sacrificare la loro vita e ingannare milioni di persone per un uomo magari insolito ma che -se non fosse mai risorto- non avrebbe avuto nulla di diverso dagli altri? S. Paolo nella 1° lettera ai Corinzi dice molto francamente: “Se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo […] Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini”.

Questa testimonianza e altre simili sono inevitabilmente una delle basi della fede, che se ci pensiamo è una base logica (ecco perché la fede non può essere disgiunta dalla ragione!), cioé abbiamo dato fiducia a questi uomini per la loro “credibilità” (di parola, di comportamento di vita); di conseguenza abbiamo creduto anche a tutto quello che hanno riferito.
È evidente che lì mancavano prove “scientifiche”, ma a Medjugorje ce ne sono in abbondanza, anche se chiaramente solo “in negativo”, nel senso che la scienza ha dovuto ammettere di non saper spiegare certi fenomeni, ma non può rilevare “positivamente” il soprannaturale. Uno strumento non può cioè rilevare una presenza ultraterrena, anche se questa per la verità può lasciare delle tracce nel momento in cui interferisce col mondo fisico: oltre alla foto che avete già visto, ve ne sono delle altre molto interessanti. Inoltre, nel 1986 un’indagine del fisico nucleare Mor e dell’elettrochimico Ameglio mise in luce un’insolita concentrazione ionica nella stanza delle apparizioni: in un cm cubico si registravano costantemente ca. un migliaio di ioni positivi e 700 ioni negativi, come se due fonti distinte mantenessero stabile la concentrazione, che risultava da 5 a 10 volte superiore alla media che sarebbe risultata naturale.
Comunque si potrebbe sempre rinviare al futuro, dicendo che un giorno la scienza potrà dare spiegazioni. Tuttavia questa pare ormai una scusa ricorrente di chi non sa più che pesci pigliare, perché se analizziamo su una pura base logica i risultati dell’osservazione e della sperimentazione scientifica, notiamo che tanti indizi portano a conclusioni inspiegabili (ora e anche in futuro) da un punto di vista di ciò che sperimentiamo normalmente coi sensi. Accettato questo, logicamente non vuol dire che dobbiamo credere al soprannaturale, ma poiché i veggenti ci hanno dato una spiegazione di cosa loro accade (dicono di vedere la Madonna), finché non si dimostra il contrario bisogna almeno dare loro credito, anche se dicessero di vedere un omino verde.
Perciò chi ha dei dubbi sui veggenti, vorrei che spiegasse su cosa si basano questi dubbi: se si basano ancora su una logica o se non sono un puro tener fede (anche questa sarebbe una fede, dunque) alla propria incredulità, soltanto perché la ragione non potrebbe per principio accettare il soprannaturale, ma solo ciò che è spiegabile con cause naturali (affermazione confutabile, ma non è questa la sede).


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Edited by - Marko on 27/07/2007 17:47:41
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riccardino
Fan

Posted - 27/07/2007 :  18:08:34  Show Profile  Reply with Quote
Il primo messaggio riportato da Salvo invita alla santità. Come si può imitare la vita dei santi, specie nel mondo di oggi? A prima vista, può sembrare impossibile. Ma i santi, prima di essere tali, erano giovani o uomini come tutti noi, alcuni anche molto distanti dalla fede e dalla preghiera (come San Francesco e San Paolo).
Se dunque non è stato impossibile per loro perchè dovrebbe esserlo per noi?
Questo interrogativo può trovare risposta nella considerazione che esistono livelli diversi di santità. Non occorre essere Madre Teresa di Calcutta o Padre Pio per assurgere alla santità. Una persona è santa quando mette in pratica i 2 comandamenti che Cristo dà nel Vangelo:
1) "Ama il Signore Dio Tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente"
2) "Ama il prossimo tuo come te stesso".
La preghiera costituisce il mezzo per raggiungere questo non facile obiettivo di amore spirituale.
Ma è difficile pregare bene e talora avvertiamo la preghiera come un peso. Spesso si prega più con la bocca che col cuore o addirittura non si prega affatto. Ma la Madonna, con pazienza e costanza, continua a invitarci TUTTI a pregare, proprio per incamminarci sulla via della santità, che porta alla salvezza dell'anima.
Perchè dunque è importante pregare col cuore? Perchè chi prega ama Dio e chi ama Dio si salva.

Il secondo messaggio riprende il concetto dell'importanza della preghiera nelle famiglie. La Madonna sa bene che in famiglia non si prega quasi più, oppure se pregano i genitori non pregano i figli, o viceversa. Pregare bene in famiglia significa condividere con i propri cari l'amore per Dio. La famiglia che riesce a pregare insieme è già dunque una famiglia santa.
Importante anche il riferimento ai giovani: la Madonna sa bene che moltissimi giovani puntano solo sui piaceri materiali, perdendo completamente di vista ogni riflessione sul significato spirituale della propria esistenza.
Dunque, per chi crede nella Madre di Cristo, è importante pregare per i giovani, affinchè possano riscoprire Dio e il senso della vita.

P.S.: Marko, mentre inserivo il mio commento sui messaggi della Madonna, tu postavi il tuo bell'intervento sui veggenti e la loro attendibilità. Ai quesiti che hai posto per me è facile rispondere, perchè credo al "Fenomeno Medjugorje". Sugli argomenti che hai toccato mi piacerebbe leggere qualche intervento da parte di chi non è molto "vicino alla fede".

Edited by - riccardino on 27/07/2007 18:18:11
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fabio76
Fan

Posted - 29/07/2007 :  17:40:33  Show Profile  Reply with Quote
beh, essendo Augias nn cristiano, era ovvio che impostasse la trasmissione come voleva lui.
Io come cristiano credente credo a tutte queste cose.Nn mi pongo il perchè, visto che ad alcuni punti interrogativi che costellano la nostra vita, vi sarà risposta solo DOPO.
L'uomo deve mettersi in mente che non c'è una spiegazione a tutto in questa vita.
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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 02/08/2007 :  18:40:54  Show Profile  Reply with Quote
Ancora dal libro di Saverio Gaeta:
Oltre alle guarigioni miracolose [di cui ancora dobbiamo parlare] a Medjugorje sin dagli inizi sono stati segnalati diversi fenomeni insoliti, che fanno correre la mente al famoso "miracolo del sole" verificatosi a Fatima il 13 ottobre 1917, dopo l'ultima apparizione della Vergine ai tre pastorelli portoghesi. Anche all'epoca la Madonna aveva promesso un segno e il padre della veggente Giacinta, che in quel giorno si trovava nella Cova da Iria insieme con altri sessantamila testimoni, lo descrisse così: "Noi guardavamo senza difficoltà il sole e non accecava. Pareva che si spegnesse e si accendesse un po' in un modo, un po' in un altro. Gettava raggi di luce da un lato e dall'altro e colorava ogni cosa di differenti colori. A un certo punto il sole si fermò e poi cominciò a danzare e a saltare. Si fermò un'altra volta e un'altra volta cominciò a danzare, fino al punto che sembrò staccarsi dal cielo e venire sopra di noi". Terminato il fenomeno solare accadde un altro fatto singolare: tutta quella gente, che era inzuppata per la pioggia caduta fino a pochi minuti prima del prodigioso evento, si ritrovò completamente asciutta.
A Medjugorje la "danza del sole" si verificò il 2 agosto 1981, quando molte persone poterono guardare il disco solare senza esserne abbagliate e poi lo videro roteare come una gigantesca girandola. Svetozar Kraljevic ha descritto che "il centro era opaco, la periferia brillante, circondata da alcuni anelli luminosi, i quali lanciavano dei raggi rossastri verso la chiesa; poi sfere brillanti di vari colori gravitarono intorno al sole". Alcuni osservarono nel sole la croce, altri l'ostia, altri ancora degli angeli che suonavano la tromba. L'evento si verificò dalle 18.20 alle 18.40, quando il tramonto era ancora lontano dall'iniziare, mentre i veggenti si trovavano in chiesa per la consueta apparizione.
Anche nei giorni immediatamente successivi si manifestarono ulteriori segni nel cielo. L'abbé Laurentin ha raccolto la testimonianza di padre Umberto Loncar: "Alle 18.20 del 4 agosto vidi una straordinaria nube di colore rosso violetto salire da Cerno. Si spostava più velocemente di una nube ordinaria, sembrava una pallottola o una freccia. Giunse sul Krizevac e si fermò lì per un minuto o due. Poi partì da est, al di sopra del bosco, e precipitò a terra. Alle 18.40, in mezzo a rossi violacei, il magnifico profilo di una donna meravigliosa saliva dalla collina di Crnica e si innalzava maestosamente nel cielo. Perdendo lentamente i suoi colori rosso violacei, scomparve nelle altezze. Da ultimo, vidi un velo bianco che restò un po' al di sotto del suo piede, muovendosi elegantemente nell'aria per circa mezzo minuto, poi perdette i suoi colori e scomparve".
In una sera di fine luglio, dopo che la Vergine aveva pregato per la pace, gli abitanti di Medjugorje videro stagliarsi sopra il monte Krizevac, per circa un quarto d'ora, la scritta luminosa "MIR" (pace). Una fotografia Polaroid, che veniva custodita dal parroco, fu confiscata il 17 agosto dalla polizia. A fine ottobre i fenomeni luminosi si moltiplicarono: il 22 e il 26 i testimoni videro scomparire la croce di cemento sul Krizevac e al suo posto si ergeva una colonna di fuoco in forma di "Tau" e successivamente si mostrò il profilo luminoso della Vergine. Il 26 ottobre, dal paese si vide un colossale falò sul Podbrdo, come se l'intera collina stesse incendiandosi: accorsero i poliziotti dal comando di Citluk, insieme con i vigili del fuoco, ma quando giunsero sul posto dovettero constatare che non stava bruciando neanche un filo d'erba, perché quella sfolgorante luce proveniva dal cielo.
L'abbé Laurentin ha riunito nella sua cronologia gli altri episodi resi noti dai testimoni e verificatisi durante i primi anni delle apparizioni. Nei successivi fascicoli annuali di aggiornamento, Laurentin non ha mai mancato di citare ulteriori episodi di tal genere. Allo stesso modo ha riferito le molteplici attestazioni di fotografie e di filmati che hanno mostrato immagini dall'apparenza soprannaturale, per le quali non sono però disponibili spiegazioni definitive.

La quarantenne suor Marina Ivankovic, originaria di Medjugorje e parente sia di Vicka che di Ivan, aveva sentito la chiamata a entrare nell'Ordine francescano due mesi dopo l'inizio delle apparizioni e dal 1998 era stata assegnata alla parrocchia croata dei Santi Cirillo e Metodio a New York. Nell'estate del 2001, in coincidenza con il ventennale delle apparizioni, si recò a Medjugorje per trascorrere le vacanze in famiglia. Durante il pomeriggio del 25 giugno la religiosa si trovava in sacrestia per aiutare le consorelle, indaffarate nei preparativi della Messa per la quale erano previsti ben 273 sacerdoti concelebranti, dinanzi a più di 50.000 fedeli. A un certo punto sentì dire da suor Auksilija che in chiesa stava succedendo qualcosa e, attraverso la porta che dà sul coro, udì per due volte delle forti esclamazioni. Allora aprì la porta e vide padre Branko, un sacerdote francescano della parrocchia, che stava cercando di calmare i presenti, i quali si indicavano l'un l'altro qualcosa nei pressi della statua della Madonna.
Spinta dalla curiosità, suor Marina scese i gradini del coro e si girò verso la statua della Madonna. Con sua grande sorpresa vide dietro la statua una luce che brillava e pulsava come se stesse per emergerne qualcosa. D'un tratto i pellegrini proruppero in una commossa esclamazione, indicando proprio il punto che lei stava guardando. Suor Marina si meravigliò nel constatare che tutti avevano reagito nello stesso istante, rendendosi conto che dalla statua emergeva il profilo luminoso della Vergine, tridimensionale e vivo. La Regina della Pace indossava un velo bianco e azzurro, bordato da una fascia dorate che le copriva anche la parte alta della fronte. Intanto gli altoparlanti trasmettevano la lettura del Vangelo e la Madonna stava in atteggiamento di preghiera, con la testa sollevata e gli occhi rivolti in basso, come qualcuno che sta ascoltando. La visione durò pochi secondi, poi la Madonna arretrò e scomparve. Come suor Marina, furono numerosi i devoti presenti in chiesa che poterono assistere a tale apparizione, fra i quali un gruppo di pellegrini svizzeri di lingua tedesca.


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salvo.p
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Posted - 02/08/2007 :  18:53:41  Show Profile  Visit salvo.p's Homepage  Click to see salvo.p's MSN Messenger address  Reply with Quote
Messaggio a Mirjana 2 agosto
“Cari figli, oggi guardo nei vostri cuori e, guardandoli, il mio cuore si stringe nel dolore. Figli miei, vi chiedo amore incondizionato e puro verso Dio. Saprete di essere sulla retta via quando con il corpo sarete sulla terra ma con l'anima sempre con Dio. Attraverso questo amore incondizionato e puro vedrete mio Figlio in ogni uomo. Sentirete l'unione in Dio. Io come Madre sarò felice perchè avrò i vostri cuori santi e uniti. Cari figli, avrò la vostra salvezza. Vi ringrazio”.

Mirjana ha anche detto: “All'inizio dell'apparizione la Madonna ha fatto vedere ciò che ci aspetta se nei nostri cuori non ci sarà santità e unione fraterna in Cristo. Non è stato per niente bello. Ci ha esortato a pregare per i nostri pastori perchè, ha detto, senza di loro non c'è unità“. L'umore della Madonna era normale.



Lene quando farai un concerto in Italia?
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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 05/08/2007 :  09:33:51  Show Profile  Reply with Quote
Nella Chiesa la Natività di Maria si celebra tradizionalmente l'8 settembre, ma a Medjugorje la Madonna ha rivelato che la sua data di nascita è il 5 di agosto. Tanti Auguri quindi alla piccola Maria di Nazareth, nostra grande madre celeste.
Di solito alla festa della Natività di Maria non viene attribuita tanta importanza, ma dobbiamo pensare che senza di lei non sarebbe nato neppure il Salvatore.


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riccardino
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Posted - 06/08/2007 :  18:56:05  Show Profile  Reply with Quote
Ieri sera, abbiamo festeggiato col nostro gruppo il compleanno della Madonna.

La frase della veggente Mirjana ("All'inizio dell'apparizione la Madonna ha fatto vedere ciò che ci aspetta se nei nostri cuori non ci sarà santità e unione fraterna in Cristo. Non è stato per niente bello..."), dovrebbe farci riflettere tutti, qualunque sia il nostro grado di fede e di impegno cristiano.
La cosa peggiore per noi è restare indifferenti a queste parole!
Come diceva Gesù, a che serve accumulare tesori o darsi ai piaceri terreni, quindi spassarsela per un pò di anni di vita terrena, se la nostra anima resterà dannata in eterno? Nessuno può sapere quando sarà chiamato da Dio, dunque bisogna sempre essere pronti.
A che serve vivere nel piacere qualche scampolo di vita terrena, se poi c'è il rischio, come dice la Madonna, di finire all'Inferno per l'eternità? La visione dell'Inferno a cui assistettero Jacov e Viska da giovanissimi fu atroce. Se qualcuno avesse anche solo il minimo dubbio che questo potrebbe essere il destino di chi non segue Cristo, credo dovrebbe affrettarsi a ripensare al proprio modo di vivere.
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ambrogivs
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Posted - 06/08/2007 :  19:39:30  Show Profile  Click to see ambrogivs's MSN Messenger address  Reply with Quote
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Originally posted by riccardino

A che serve vivere nel piacere qualche scampolo di vita terrena, se poi c'è il rischio, come dice la Madonna, di finire all'Inferno per l'eternità?


Sinceramente mi sembra un ragionamento molto utilitaristico, almeno in questi termini. Una valutazione razionale di pro (piacere terreno vs piacere eterno) e contro (sacrificio passeggero vs Inferno) da cui trarre un modello di condotta che massimizzi il profitto.

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Marko
Staff / Moderatore

Posted - 06/08/2007 :  21:33:54  Show Profile  Reply with Quote
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Originally posted by ambrogivs
Sinceramente mi sembra un ragionamento molto utilitaristico, almeno in questi termini. Una valutazione razionale di pro (piacere terreno vs piacere eterno) e contro (sacrificio passeggero vs Inferno) da cui trarre un modello di condotta che massimizzi il profitto.


Ti dirò una cosa: se per qualcuno la fede fosse una questione di "convenienza", nel senso che questi si comporta bene solo per il timore della punizione, allora è meglio un tale atteggiamento di quello di chi trasgredisce alla propria coscienza solo per spirito di contraddizione.
Non è certo con la furbizia e con il calcolo che si entrerà nel regno dei cieli, e Dio non è il tiranno del regime dittatoriale che minaccia punizioni ai "ribelli". Tutt'altro, perché abbiamo ricevuto il massimo della libertà, senza forse manco meritarla. Tuttavia, quel po' di senso di giustizia innato che ci fa capire che i misfatti non possono rimanere impuniti -se appunto c'è una giustizia definitiva- ci porta a delle considerazioni di "convenienza", anche solo inconsce.
Ditemi voi chi si comporterebbe onestamente se non ci fosse alcuna sanzione alle leggi dello Stato? Sarebbe il caos generale, l'anarchia. Le leggi esistono proprio per "regolare" la convivenza civile, quindi sono uno strumento per aiutarci a vivere più ordinatamente, perché purtroppo i nostri istinti e passioni ci porterebbero rapidamente altrove.
Allo stesso modo i "comandamenti" divini e tanti altri precetti servono per farci vivere e crescere meglio spiritualmente.
Il passo ulteriore che logicamente dovremmo compiere è quello di seguire e anche far rispettare le leggi -sia civili che di altro tipo- non perché qualcuno ce lo impone, ma perché ne abbiamo fatto il nostro stile di vita, perché crediamo che siano davvero utili e possano portare noi e gli altri a migliorare i rapporti di ogni genere.

Riguardo al discorso piaceri terreni/vita eterna, quello che ci trasmettono i Vangeli e i messaggi della Madonna, ma già i profeti e i salmi nell'A.T. non è una mortificazione della materialità e uno spauracchio riguardo al futuro se non siamo puri e casti. Se Dio ha creato i corpi, con la possibilità di sentire emozioni, piaceri, sensazioni, questi vanno vissuti, in modo rispettoso del proprio corpo e di quelli altrui. Se ha creato l'anima, questa va nutrita come il corpo, con "alimenti" spirituali. Né il corpo né l'anima soltanto vanno esaltati, ma l'essere umano è corpo e anima insieme. Su questa terra siamo legati di più al corpo, ma dobbiamo ricordare che il fine della vita non è il piacere del corpo, non sono le cose, che alla nostra morte restano qui. Questi sono invece degli strumenti per "elevarci" spiritualmente, se li useremo in modo corretto, e soprattutto se non li terremo solo per noi stessi ma sapremo condividerli come Cristo ha fatto ("questo è il mio corpo, mangiatene tutti"). Il corpo, come l'anima, è quindi votato all'amore, è una "scuola" di perfezionamento che passa anche attraverso privazioni e sofferenze, ma tutto va a beneficio della formazione spirituale, che ci può portare ogni giorno più vicini a Dio, già su questa terra.


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ambrogivs
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Posted - 06/08/2007 :  22:07:53  Show Profile  Click to see ambrogivs's MSN Messenger address  Reply with Quote
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Originally posted by Marko

Ti dirò una cosa: se per qualcuno la fede fosse una questione di "convenienza", nel senso che questi si comporta bene solo per il timore della punizione, allora è meglio un tale atteggiamento di quello di chi trasgredisce alla propria coscienza solo per spirito di contraddizione.


Sicuramente sbaglierò io, ma per me, sul piano morale, è esattamente la stessa cosa. Chi trasgredisce solo per spirito di contraddizione, non è diverso da chi vorrebbe ma non può, perché è sopraffatto dallo spettro di un Inferno che incombe in caso di trasgressione: questa è ipocrisia.
Il parallelismo con le leggi dello Stato mi sembra un po' una forzatura: in quel caso si tratta di mantenere un ordine indispensabile alla convivenza e alla socialità, le scelte di fede sono invece strettamente personali e parlare di "sanzioni religiose", mi sembra svilente nei confronti della fede stessa.
In soldoni, tra le due situazioni-limite che hai descritto, è senza dubbio preferibile, dal mio punto di vista, la terza e probabilmente più diffusa via, ossia l'atteggiamento di chi agisce secondo una propria coscienza, senza essere sovversivo tanto per, ma senza neanche ricadere nell'ortodossia più estremistica, sollecitato da una preoccupazione (l'Inferno) che di "morale" ha ben poco.

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riccardino
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Posted - 07/08/2007 :  13:40:04  Show Profile  Reply with Quote
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Originally posted by ambrogivs

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Originally posted by riccardino

A che serve vivere nel piacere qualche scampolo di vita terrena, se poi c'è il rischio, come dice la Madonna, di finire all'Inferno per l'eternità?


Sinceramente mi sembra un ragionamento molto utilitaristico, almeno in questi termini. Una valutazione razionale di pro (piacere terreno vs piacere eterno) e contro (sacrificio passeggero vs Inferno) da cui trarre un modello di condotta che massimizzi il profitto.



Quello che chiami ragionamento utilitaristico è il messaggio divino e profondo contenuto nella parabola del Vangelo di domenica scorsa, dedicata a un uomo stolto che accumula tesori per godersi la vita, senza rendersi conto che Dio sta per togliergliela.
Cristo avverte che nessuno può sapere nè il giorno nè l'ora e avverte anche l'uomo su ciò che lo aspetta se non segue la Sua parola. La Madonna, attraverso i messaggi, non fa altro che confermare che purtroppo molte anime che si perdono, dedicandosi esclusivamente ai piaceri terreni, finiscono agli Inferi.
Come dire: uomo avvisato, mezzo salvato...
Dopodicchè, come dice Marko, ognuno sceglierà di vivere come meglio crede, in base alla libertà che Dio ci ha dato.
Come sta scritto nel Vangelo secondo Matteo, nessuno può servire 2 padroni. C'è chi sceglierà Dio e chi sceglierà Satana, in tutta libertà.
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