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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 04/11/2008 : 13:22:45
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Oggi gli statunitensi votano non solo per il nuovo presidente, ma anche per la Camera e parte del Senato. L'affluenza sarà una delle più alte mai registrate: questo è già il primo buon segno. Oggi gli statunitensi decidono ancora una volta il futuro di gran parte dell'umanità, oltre che il loro: purtroppo è così, non dovrebbe ma è la realtà dei fatti. Quel "purtroppo" però può diventare non dico un "per fortuna", ma almeno un "non ci lamentiamo": dipende da cosa sceglieranno e quindi chi sceglieranno. Negli ultimi anni hanno scelto male e già durante le stesse elezioni (con sospetti di brogli clamorosi e sistemi di votazione arcaici in alcuni Paesi) l'immagine degli Stati Uniti è calata nel mondo, per non parlare dopo questi 8 anni di presidenza: ci sono macerie un po' dappertutto. Ma sono ancora una volta in tempo, in tempo a risollevarsi ("Come on, rise up" cantava Springsteen dopo le Torri Gemelle) e a mettersi alla guida per un mondo migliore: il futuro è ancora nelle loro mani, in tutti i campi.
Oggi gli statunitensi dunque scelgono: tra il candidato + vecchio che si sia mai visto e uno dei più giovani; tra la paura di un futuro uguale al passato e la promessa di una speranza di cambiamento; tra chi ancora è l'immagine delle guerre del secolo passato e chi può proiettare gli Stati Uniti verso una nuova direzione; tra un bianco e un nero (forse addirittura un islamico, ma si professa cristiano). Quest'ultima distinzione, è inutile negarlo, è la + pesante, la + innovativa, la + importante su cui gli Stati Uniti possono puntare per dire al mondo: siamo cambiati davvero. Eleggere il primo presidente nero della storia a capo della nazione + potente del mondo, quando appena quarant'anni fa un altro nero (da cui questo ha ripreso l'immagine, l'entusiasmo e la potenza dell'eloquenza) fu assassinato perchè gli Stati Uniti conoscessero la libertà dal razzismo, sarebbe semplicemente qualcosa di storico, di epico, un esempio immediato dato a tutta l'umanità (a tutti coloro che fomentano odio, razzismo e divisione), senza che il nuovo presidente abbia ancora fatto nulla: già 10 punti guadagnati! Speriamo colgano quest'opportunità unica, questo è forse uno degli ultimi treni utili.
Domani Barack Obama potrebbe riportare inoltre gli Stati Uniti a ricongiungere quel filo che si è spezzato 45 anni fa, quando colpirono a morte il sogno americano con dei crudeli spari di fucile (di cui le dinamiche e le responsabilità non sono mai state chiarite). Domani gli statunitensi potrebbero tornare a guardarsi in faccia con più fiducia, e anche noi loro, perché c'è bisogno di fare un passo indietro adesso, per tornare ad andare avanti di nuovo nella direzione giusta. Il fallimento della vecchia politica e della vecchia economia l'ha reso evidente a tutto il mondo. Ora c'è di nuovo bisogno di ideali, di idee forti e giuste e di attuazione di quelle idee, con quel "fondo" di speranza e di fiducia nel futuro che animava gli uomini in passato. Via la depressione, lo scoraggiamento e il "vuoto" che sempre di più negli ultimi anni sembra ormai aver contagiato tutti.
Io prego che JFK e MLK veglino sull'America e su Obama, sulla sua vita, se dovesse vincere come sembra: ancora non ne sono convinto dopo l'ultima brutta elezione, e poi lui sembra avere l'immagine del vincente dall'inizio alla fine, ma sono pochi quelli che vincono sempre: speriamo sia uno di quei campioni, e che Dio lo accompagni!
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
Edited by - Marko on 09/10/2009 14:41:50 |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 05/11/2008 : 06:51:28
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BARACK OBAMA E' IL 44° PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI !!
Ha stravinto, come da previsioni, è davvero un fenomeno! Gli Stati Uniti hanno FINALMENTE voltato pagina, si può sperare in un futuro migliore. Ora ci abitueremo a vedere la prima famiglia nera alla Casa Bianca, chissà che non le cambieranno nome, magari la ridipingono
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
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ambrogivs
Fan
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Posted - 05/11/2008 : 11:22:01
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Len
Fan
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Posted - 05/11/2008 : 11:35:14
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Gli americani hanno ancora un po' di cervello..sono commossa *__*
----------- Len You live inside of me Lene.. Le persone cambiano e si dimenticano di avvisare gli altri. ....VIVI E LASCIA VIVERE!! Vivo lassù..senza limiti di spazio,senza limiti di tempo..sono uno spirito libero nessuno potrà mai conquistarmi..a meno che non si presenti sotto forma di pizza!!^^ -Nuvola- ..CHE ANDARE VA BENE PERO' A VOLTE SERVE UN MOTIVO.. (Liga)
AMO GLI HUSKY!!!! e presto avrò il mio Buck! |
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lenya
Fan
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Posted - 05/11/2008 : 13:21:23
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sono davvero commossa e contenta per il nuovo presidente Americano!!!!Comunque bella l'osservazione della casa Bianca mi ha fatto sorridere... |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 05/11/2008 : 14:20:08
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Conviene precisare che non è proprio nero, diciamo di colore, soprattutto di diverse origini, e questo sarà quantomai importante sia per la maggiore unità interna delle varie "razze" del popolo statunitense, che per la visione della politica estera (spero finalmente in degli aiuti concreti all'Africa e nel risolvimento di tante situazioni di guerra e ingiustizia artificiosamente ancora tenute in vita). Cmq il colore della pelle ormai non conta più, gli statunitensi hanno superato definitivamente questa antica "paura", hanno fatto un grande passo avanti e ora credo che non ci sarà + tabù alcuno per chi potrà diventare presidente.
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
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Eglie
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Pegasus_TDCi
Staff
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Posted - 05/11/2008 : 15:23:55
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Se 10 anni fa mi avessero detto che a 26 anni avrei visto un presidente nero non ci avrei creduto, eppure c'è voluta una buona dose di coraggio e coinvolgimento ma è successo. Barack Obama ha avuto anche la fortuna di inserirsi nella corsa al momento giusto: se la crisi fosse scoppiata in tutta la sua gravità durante le primarie, la Clinton avrebbe avuto chance maggiori; d'altra parte scoppiando adesso non ha fatto altro che far salire le quotazioni dei democratici.
Sulla questione del voto razziale, mi viene da pensare che Obama sia stato eletto non nonostante fosse nero, ma proprio perché nero. Lo scorso maggio, in uno shop in Pennsylvania, vidi la ragazza alla cassa dire a un avventore: "No, io dico che dobbiamo eleggere Obama per far vedere al mondo che l'America non è razzista". Eccoci dunque. L'America è ai minimi storici di popolarità nel mondo intero, e l'unico che può risollevare l'immagine degli USA all'estero è apparso Obama.
Questo risultato mostra anche come l'emergenza per gli americani sia la politica interna e l'economia, e come dare loro torto? Le banche statinutensi hanno fatto dei disastri mostruosi, hanno concesso mutui senza chiedere garanzie e li hanno rivenduti, e ora stanno pignorando milioni di case all'anno (Las Vegas è messa malissimo, e non sorprende che il Nevada sia andato ai blu). In Italia solo per concedere una carta di credito o una fidejussione ci vuole un mese di indagini e una sacca di sangue a garanzia...
E poi ho sentito che Obama vuole aumentare le tasse a chi guadagna più di 250.000 dollari l'anno oltre il 20%. Aumentarle, da noi sono già più del doppio: ma che inezie pagano i miliardari americani di tasse?
Cito Beppe Severgnini, che fino a ieri ripeteva: "Se non lo vedo, non ci credo". Da oggi possiamo dire: "Ora lo vedo, e ci credo".
Most people have something to believe in. I have someone to believe in: Lene Marlin
Can you feel me, my love? I'm hurting so bad... |
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glc
Fan
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Posted - 05/11/2008 : 22:56:01
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condivido pienamente l'analisi oggettiva e precisa di pegasus. penso esattamente le stesse cose!
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Die strassen leer - ich stell' mich um Die Nacht hat mich verlor'n Ein kalter wind - die welt erstarrt Die sonne ist erfror'n Dein bild ist sicher ich trag's in mir
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Pegasus_TDCi
Staff
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Posted - 06/11/2008 : 09:48:19
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Certo che ho sentito i complimenti reciproci che si sono fatti Obama e McCain dopo il voto, ne abbiamo di strada da fare in Italia. Ho visto Bush che già sta quasi passando le consegne a Obama nonostante manchino più di due mesi al suo insediamento ufficiale: pare che il prossimo presidente abbia già una squadra in via di formazione, se non altro per il periodo di transizione. Anche questo è un buon segno, ho il sospetto che avesse già cominciato da tempo a costruire la sua squadra.
Ad ogni modo, se non fosse per la farraginosità del sistema delle primarie e delle presidenziali (con delegati e grandi elettori), il sistema americano sarebbe davvero tra i migliori al mondo, se non altro perché sono le stesse regole del gioco che prevedono la coabitazione, cioè la possibilità che Presidente, Camera e Senato siano di colori diversi, e questo impone giocoforza agli attori di lavorare insiemee di guardare a un bene comune. Da noi è impensabile, non solo perché siamo un in bicameralismo perfetto e il parlamento è eletto all'unisono, ma anche per la improponibilità di governi di larghe intese vista la immaturità delle forze politiche italiane a oggi (e sì che abbiamo "solo" cinque partiti in parlamento).
In America invece ogni due anni viene rinnovata tutta la Camera e un terzo del Senato, mentre il presidente è eletto ogni 4 anni e non sono previste elezioni anticipate. E poi con un sistema con distretti elettorali uninominali hai voglia che si presentano undici partiti, in parlamento ne sidereanno sempre e solo due!
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Edited by - Pegasus_TDCi on 06/11/2008 09:54:00 |
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Luke
Staff
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Posted - 06/11/2008 : 12:04:25
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Cambiamento, speranza, coinvolgimento: penso siano questi i tre pilastri intorno ai quali si è sviluppata la campagna vincente di Obama.
Del primo è stato paladino fin dal principio (fin dall'ormai storico "Change, we can believe in"). Obama ha rappresentato e rappresenta la discontinuità e la novità in molti campi, così come si è abbondantemente discusso, non solo in confronto agli 8 anni di governo repubblicano, ma anche rispetto a quelli dei recenti precedenti democratici. Mc Cain e il suo staff hanno cercato di saltare anche loro sul carro del cambiamento (mettendoci sopra anche la Palin), ma è stata un'operazione azzardata e, come abbastanza prevedibile, ha avuto molto poco successo.
In molti suoi discorsi ha poi cercato di far venire fuori le energie positive in un periodo difficile, cercando di far capire in tutti i modi che è possibile sperare e raggiungere qualcosa di meglio. Ovvio, il rischio di incappare in delusioni non è remoto, ma solo il tempo lo potrà dire.
Terzo elemento, il coinvolgimento. Proprio come conseguenza del punto precedente molti sono stati smossi e si sono dati da fare attivamente e capillarmente, convincendo altra gente a votare (e infatti l'affluenza è stata molto alta per gli standard USA) e a votare per Obama.
Bene, ora per Mr. President arriva il momento dello studio prima e dell'azione poi. E' stato molto bravo a unire le varie anime dell'elettorato (non a caso ieri ha insistito sul fatto che loro (la folla a cui stava parlando, ma anche più in generale) sono gli Stati Uniti d'America) andando incontro a molte delle loro aspettative. A lui ora non deluderle.
"These fences we invent with what we say These fences growing taller every day These delicate fences On my mind and in my way"
Marit Larsen - "Fences" |
Edited by - Luke on 06/11/2008 12:06:18 |
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Eglie
Fan
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Posted - 06/11/2008 : 19:14:48
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quote: Originally posted by Pegasus_TDCi
Da noi è impensabile, non solo perché siamo un in bicameralismo perfetto e il parlamento è eletto all'unisono, ma anche per la improponibilità di governi di larghe intese vista la immaturità delle forze politiche italiane a oggi (e sì che abbiamo "solo" cinque partiti in parlamento).
Più che improponibilità di un governo di larghe intese direi improponibilità di quasi tutta la classe politica, a prescindere dal numero e dal colore dei partiti. |
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cri
Staff
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Posted - 07/11/2008 : 11:08:25
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Ah che bello!
*Cri*
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 08/11/2008 : 00:18:29
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Non so se avete avuto l'opportunità di leggere il suo splendido discorso della vittoria E' un discorso emozionante, da cui traspare tutta la serietà e l'onestà delle sue intenzioni, la consapevolezza del peso della storia americana e dell'onere di continuare a farla progredire sulla via della giustizia. Io non so quante persone sono capaci di trasmettere tanto con un discorso, detto a braccio. Lui non è un pastore come lo era MLK, non ci sono riferimenti religiosi, ma è lo stesso un discorso densissimo e profondamente convinto come i suoi, perché animato da valori civili, da esempi di umanità, e da tanta umiltà. Se tutta l'umanità fosse in mano a leader come lui, sarebbe davvero un mondo migliore, ma già che lui sta lì è una grande promessa di cambiamento. C'è davvero da pregare perché possa svolgere il suo mandato (e anche un altro, vista la recente tradizione) e perché riesca effettivamente a fare molto di quello che ha intenzione di fare, ovviamente insieme a dei collaboratori che si spera lo appoggino, come anche il popolo americano. La determinazione ce l'ha e il consenso anche. Se comincia a dare subito dei nuovi segnali, se già a partire dal G20 comincia a tirare fuori idee nuove per delle svolte concrete, anche a rischio di inimicarsi alcuni potenti, questo non potrà non essere tenuto in conto dal suo popolo e anche dagli altri popoli. Se fino a un anno fa, poco più, era praticamente sconosciuto a gran parte del mondo, e questo tempo gli è bastato x guadagnare la fiducia e l'entusiasmo di un paese multiforme, a diventare presidente pur con tutti i possibili pregiudizi nei suoi confronti (uomo di colore, troppo giovane, poca esperienza politica), allora non vedo perché ci debba volere + tempo ora per realizzare delle svolte che possano convincere tutta l'umanità, che già guarda a lui come davvero a una sorta di "messia" in questi tempi difficili. Si tratta solo di passare dalle parole ai fatti. Qualcuno potrebbe dire: solo? Ma non dimentichiamoci che sicuramente da tempo col suo staff ha elaborato le strategie future, e che ora dispone di tutti i poteri necessari, non solo come presidente ma ha anche le maggioranze ampie in Camera e Senato, cosa che non accade a tutti i presidenti. Decide davvero lui, deve solo decidere, e sappiamo che lo farà bene: un discorso così e un carattere così non possono lasciare dubbi. Avete notato che non si è mai lasciato andare a gesti particolari, non si è mai scomposto neppure quando ha vinto? Solo dei larghi sorrisi, che lo rendono molto affabile, e uno spirito combattivo e in cui si avverte un qualcosa di positivamente rivoluzionario, che non si lascerà sfuggire certo quest'occasione per fare ciò che ritiene giusto, ciò che tanta gente onesta aspetta pazientemente da tempo.
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
Edited by - Marko on 08/11/2008 00:22:41 |
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salvo.p
Fan
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Posted - 08/11/2008 : 10:28:47
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quote: Originally posted by Marko Se tutta l'umanità fosse in mano a leader come lui, sarebbe davvero un mondo migliore, ma già che lui sta lì è una grande promessa di cambiamento.
Marko... lasciamolo lavorare e vedremo cosa saprà fare... Ricordiamoci che non sarà a capo di uno staterello che conta poco o nulla ma degli Stati Uniti d'America (dai quali tutti noi dipendiamo!!).
Lene quando farai un concerto in Italia? |
Edited by - salvo.p on 08/11/2008 10:29:07 |
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cri
Staff
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Posted - 08/11/2008 : 12:36:23
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quote: Originally posted by salvo.p
quote: Originally posted by Marko Se tutta l'umanità fosse in mano a leader come lui, sarebbe davvero un mondo migliore, ma già che lui sta lì è una grande promessa di cambiamento.
Marko... lasciamolo lavorare e vedremo cosa saprà fare... Ricordiamoci che non sarà a capo di uno staterello che conta poco o nulla ma degli Stati Uniti d'America (dai quali tutti noi dipendiamo!!).
Certamente salvo....ma già è tanto sentire parlare una persona così!
*Cri*
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 09/11/2008 : 11:32:30
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Comunque ho detto una cosa non proprio corretta: non è vero che non ci sono riferimenti alla religione nei discorsi di Obama. Certo non sono quelli evidenti e continui di MLK, ma diciamo che ce ne sono alcuni "indiretti", che derivano dalla profonda tradizione e cultura americana ad inserire la loro storia in una storia + ampia, cosa che proprio noi europei abbiamo ormai dimenticato. Lo spiega bene in questo articolo Ernesto Galli della Loggia
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 11/11/2008 : 22:35:56
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MITICO OBAMA!! Un grande si riconosce già prima di essere noto! E' un po' di parte, ma non si può fare a meno di sorridere
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
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Gattissimo
Fan
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Posted - 21/11/2008 : 20:21:32
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quote: Certamente salvo....ma già è tanto sentire parlare una persona così!
No, non lo è. A parlare son capaci tutti.
Ora come ora son contento che abbia vinto obama perchè vincendo ha eliminato la possibilità che quella pazza fanatica decerebrata di sarah palin potesse diventare vicepresidente, o peggio presidente nel caso a mccain fosse capitato qualcosa... ma per essere veramente contenti bisognerà aspettare che oltre alle parole comincino a spuntare fuori i fatti, e personalmente vista la mia totale sfiducia nei confronti di qualsiasi politico non sono molto convinto che questo succederà. Spero di sbagliarmi. |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 15/01/2009 : 21:54:21
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Non c'è una qualche somiglianza?
Ps. Oggi sarebbe stato il 70° anniversario della nascita di MLK e quest'anno il MLK Day (che si celebra il 3° lunedì del mese di gennaio) si svolgerà giusto il giorno prima dell'insediamento di Obama. In qualche modo lo accompagna davvero.
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
Edited by - Marko on 15/01/2009 22:01:55 |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 16/01/2009 : 00:59:55
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Per rispondere ai dubbi di Gattissimo, che giustamente vuole i fatti, come tutto il mondo ora attende i fatti, si può andare a sbirciare il passato di Obama, per vedere cosa ha già fatto! Sono info preziose, perché quello che ha fatto finora non era noto al resto del mondo e non è stato fatto x mettersi in luce, quindi costituisce già un buon parametro di valutazione. Giudicate voi se non sono cose molto positive (non misure che favoriscono i potenti, ma generalmente aiuti concreti ai più deboli della società) e se si pensa che sono cose che ha poi affermato di voler fare per il Paese in campagna elettorale, vuol dire che tenterà di farle veramente e non l'ha detto soltanto perché la gente vuole sentirselo dire. Occhio anche al tipo di cariche che ha ricoperto, ai giudizi dati su di lui e alle persone che ha preso con sé nelle sue squadre. Estrapolo quindi alcune frasi da Wikipedia relative alla vita politica di Obama, cmq se avete tempo andatevi a leggere tutta la sua vita: ha avuto delle origini e una formazione davvero multiculturale, e purtroppo anche una vita familiare poco fortunata, però questo non gli ha fatto venire meno la forza di spirito (molto potentemente evocata nel paragrafo Famiglia e religione).
Si trasferì poi a Chicago, per dirigere un progetto non profit che assisteva le chiese locali nell'organizzare programmi di apprendistato per i residenti dei quartieri poveri nel South Side. Nel febbraio 1990 diventò il primo presidente afroamericano della celebre rivista Harvard Law Review. Tornato a Chicago, Obama diresse un movimento per far registrare al voto quanti più elettori possibili (voter registration drive), poi come avvocato associato lavorò per difendere organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti civili e del diritto di voto presso lo studio legale Miner, Barnhill & Galland, e insegnò diritto costituzionale presso la facoltà di legge dell'Università di Chicago nel 1993 favorì l'elezione al Senato di Carol Moseley Braun, prima donna afro-americana a diventare senatrice. Nel gennaio 2003, quando i democratici riconquistarono la maggioranza del senato, fu nominato presidente del Comitato della Sanità e dei Servizi umani del Senato. Tra le sue iniziative legislative, Obama aiutò a realizzare degli sgravi fiscali sul reddito per favorire le famiglie a basso reddito, lavorò su una legge che aiutava i residenti che non si potevano permettere un'assicurazione sanitaria, e aiutò a promuovere leggi per aumentare la prevenzione dell'AIDS e programmi di assistenza. Obama si concentrò sul Senato statale, creando una legge che obbliga la polizia a registrare gli interrogatori nei confronti di criminali punibili con la pena di morte e favorendo una legge che richiede alle assicurazioni di coprire le mammografie di routine. Analizzando la carriera di Obama nel Senato dell'Illinois, un articolo del Washington Post, pubblicato nel febbraio del 2007, ha notato la sua abilità nel lavorare con efficacia sia con i democratici che con i repubblicani, e la capacità di costruire coalizioni bipartisan. Nella sua campagna elettorale seguente, per il Senato federale, Obama ha ottenuto l'appoggio del Fraternal Order of Police, il più grande sindacato di polizia statunitense. Gli agenti hanno lodato il suo "duraturo appoggio ad un controllo sulle armi da fuoco e la sua volontà di raggiungere compromessi", nonostante alcune leggi su cui il sindacato di polizia si era opposto. Nel luglio 2005, Samantha Power, vincitrice del premio Pulitzer per un libro sui diritti umani e il genocidio, entrò nella squadra di Obama. A quattro mesi dal suo arrivo al senato, il TIME lo dichiarò uno dei 100 personaggi più influenti del mondo, definendolo "uno dei più ammirati politici in America". Un articolo dell'ottobre 2005 della rivista britannica New Statesman ha nominato Obama uno dei "10 personaggi che possono cambiare il mondo" [ci avevano azzeccato, oh!] Era membro delle seguenti commissioni al Senato relazioni internazionali salute, educazione, lavoro e pensioni sicurezza nazionale e affari di governo veterani Obama ha prodotto 152 disegni di legge e risoluzioni presso il 109° Congresso nel 2005 e nel 2006, e ne ha appoggiate altre 427. Il suo primo disegno di legge è stata la "Legge per l'aumento delle borse di studio universitarie Pell." Mantenendo una promessa elettorale, il disegno proponeva di aumentare l'ammontare massimo di borse di studio "Pell Grant" per aiutare studenti di famiglie a basso reddito a pagare le rette universitarie. Il disegno di legge non superò l'esame della commissione e non fu mai votato dal Senato. Obama svolse un ruolo attivo nello sforzo del Senato per migliorare la sicurezza dei confini e le riforme sull'immigrazione. A partire dal 2005, ha appoggiato la "Legge sull'America sicura e sull'Immigrazione controllata", introdotta dal senatore John McCain. Obama successivamente aggiunse tre emendamenti alla legge 2611, la "Riforma tollerante sull'Immigrazione," voluta dal senatore Arlen Specter. La S. 2611 passò l'esame del Senato nel maggio 2006, ma non fu approvata dalla maggioranza della Camera. Nel settembre 2006, Obama appoggiò un disegno di legge collegato, la "Legge per la barriera sicura", che autorizza la costruzione di un muro e altri rafforzamenti delle misure tese ad impedire l'immigrazione clandestina proveniente dal Messico. Il Presidente Bush approvò il disegno di legge nell'ottobre 2006, definendolo "un passo importante verso la riforma dell'immigrazione". [questa non gli fa molto onore, ma bisogna considerare che gli USA col Messico hanno gli stessi guai che noi con i barconi] Congiuntamente, prima, al senatore Richard Lugar (R-IN), e poi al senatore Tom Coburn (R-OK), Obama ha introdotto con successo due iniziative che portavano il suo nome. La "Lugar-Obama" amplia la "Nunn-Lugar" sulla riduzione delle armi di distruzione di massa, anche alle armi convenzionali, tra cui i missili a spalla e le mine anti-uomo [!!] La "Legge sulla trasparenza dei fondi federali Coburn-Obama" prevede la pubblicazione di un sito web, gestito dall'Agenzia della Gestione e del Bilancio, che annota tutte le organizzazioni che ricevono fondi federali dal 2007 in avanti. Per ogni organizzazione si dichiara quale agenzia destina i fondi, la quantità di denaro fornito, e il motivo del finanziamento o contratto. Il 22 dicembre 2006, il presidente Bush firmò la "Legge per gli aiuti, sicurezza e promozione della democrazia della Repubblica Democratica del Congo;" questa è stata la prima legge federale con Obama primo firmatario. [lo sapevo che se c'è uno che potrà cambiare la situazione politica in Africa è lui, e lo farà, è anche la sua terra] Nei primi giorni della 110° legislatura, in un editoriale pubblicato sul Washington Post, Obama ha invocato la fine di "ogni pratica che faccia pensare ad un cittadino ragionevole che un politico deve qualcosa ad un lobbista". [!!!] Si è unito al senatore Russ Feingold (D-WI) per fare pressione sulla dirigenza dei Democratici al fine di ottenere restrizioni più severe nella S.1, la legge del 2007 sulla trasparenza e la responsabilità dei legislatori, che è passata al Senato con 96 voti favorevoli e solo due contrari. Obama si è unito a Charles Schumer (D-NY) nell'appoggiare la S. 453, un disegno di legge che intende criminalizzare pratiche scorrette nelle elezioni federali, tra cui volantini fraudolenti e telefonate automatiche, come è avvenuto nelle elezioni di medio termine 2006. Le iniziative di Obama riguardo all'energia hanno riscosso plausi e critiche da parte degli ambientalisti, che hanno gradito la sua proposta di legge sul riscaldamento globale, presentata con il senatore John McCain (R-AZ), che permetterebbe di ridurre le emissioni di gas serra di due terzi, entro il 2050, ma si sono mostrati più scettici nei confronti dell'appoggio di Obama nei confronti di una legge che promuove la produzione di carbone liquefatto. Sempre nei primi mesi della 110° Legislatura, Obama ha presentato il "disegno di legge per l'uscita dalla guerra in Iraq," una proposta che prevedeva la graduale riduzione del numero di militari presenti sul suolo iracheno a partire dal primo maggio 2007 e il totale rientro di tutti i militari dall'Iraq entro il 31 marzo 2008. Nella pausa parlamentare dell'agosto 2005, Obama viaggiò con il senatore Richard Lugar, Presidente della Commissioni del Senato sui Rapporti con l'Estero, in Russia, Ucraina e Azerbaijan. Il viaggio era focalizzato su strategie per controllare l'offerta mondiale di armi convenzionali, armi biologiche e le armi di distruzioni di massa, come una prima difesa strategica dalla minaccia di futuri attacchi terroristici. Lugar e Obama hanno ispezionato una struttura per la distruzione di testate nucleari a Saratov, nel sud della Russia europea. Nel gennaio 2006, Obama ha partecipato ad una delegazione del Congresso che ha incontrato i militari statunitensi in Kuwait e in Iraq. Dopo le visite, Obama si è recato in Giordania, Israele e in Palestina. Mentre era in Israele, Obama ha incontrato il ministro degli esteri israeliano Silvan Shalom. Obama ha anche incontrato un gruppo di studenti palestinesi due settimane prima che Hamas vincesse le elezioni. ABC News 7 (Chicago) ha riportato che Obama ha riferito agli studenti che "gli Stati Uniti non riconosceranno mai la vittoria di Hamas, se questo non rinuncia alla sua principale missione di distruggere Israele" e poi dichiarò lo stesso nel suo incontro con il Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmud Abbas. Il terzo viaggio ufficiale di Obama fu nell'agosto del 2006, in Sudafrica, Kenya, Gibuti, Etiopia e Chad. Obama fu raggiunto dalla moglie e dalle due figlie nella visita al luogo di nascita di suo padre, un villaggio vicino a Kisumu, in una regione occidentale e rurale. Obama fu accolto da folle entusiaste nelle sue uscite pubbliche. Per incoraggiare le popolazioni locali ad effettuare il test HIV in maniera volontaria, Obama e sua moglie si sottoposero pubblicamente ad un test in una clinica keniota. In un discorso ripreso dalla televisione keniota, tenuto presso l'Università di Nairobi, Obama criticò fortemente l'influenza delle rivalità etniche sulla politica keniota. Il discorso generò un pubblico dibattito tra i diversi dirigenti politici, alcuni dei quali bollarono formalmente le parole di Obama come ingiuste e inappropriate mentre altri condivisero le sue posizioni. Se da un lato la sua candidatura è stata premiata da sondaggi svolti a livello globale, è d'altra parte significativa la scelta di stabilire relazioni con importanti politici stranieri già prima della sua corsa presidenziale, in particolare con l'allotra Primo ministro britannico Tony Blair, che incontrò a Londra nel 2005, con il segretario del Partito Democratico italiano, e allora sindaco di Roma, Walter Veltroni, che visitò l'ufficio di Obama al Senato di Washington nel 2005, e con il Presidente francese Nicolas Sarkozy, che lo incontrò a Washington nel 2006. Ha lasciato il Senato 16 novembre 2008 per concentrarsi sulla presidenza incipiente, con molto anticipo rispetto l'insediamento del 20 gennaio a differenza della maggior parte dei precedenti presidenti americani senatori, che lasciarono il Senato pochi giorni prima del giuramento.
Da quest'ultima frase risulta evidente il suo senso di responsabilità, come anche in tutto il paragrafo dedicato da Wikipedia alle voci sulla sua candidatura, avvenuta neppure 2 anni fa. 2 anni fa era ancora un uomo sconosciuto alla maggior parte del mondo, ma aveva già lungamente preparato le premesse per la sua vittoria, che per la verità è venuta dal basso, prob. prima di quanto lui avesse in mente.
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