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Pegasus_TDCi
Staff
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Posted - 22/07/2011 : 23:33:31
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Lene sta bene. Sulla sua pagina FB Linda ha pubblicato per lei (non riusciva a collegarsi) questo messaggio:
Young people killed by a fake police officer, a bomb exploding in the middle of the city. We will never be the same after this... My heart goes out to the people who have lost loved ones, and the people who pray to keep theirs. I know there are a lot of people seriously hurt, let's pray for them!
I heard the blast from where I live. And right now there are helicopters going back and forth to hospitals. I have a few friends that came to my home hours ago. One of them was supposed to be in the area waiting for my other friends to pick him up in their car, but left to go buy a present. His luggage is still at the train station after coming to Oslo today. That station is now evacuated. All of them are safe, and in my home right now.
We don't know yet who is behind this. And let's not assume anything. We should not contribute to fear! I'm with friends and loved ones, and those who are not here I have talked to, told them we are safe, and that I love them.
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Edited by - Pegasus_TDCi on 23/07/2011 00:52:30 |
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Pegasus_TDCi
Staff
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Posted - 23/07/2011 : 07:28:00
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Cioe', io non ci credo. Sto tizio avrebbe ucciso solo su Utoeya piu' di 100 ragazzi (sparando loro anche in acqua mentre cercavano di scappare a nuoto), piu' tutta la gente nelle esplosioni di Oslo? Ditemi che non e' vero... |
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Franko
Fan
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Posted - 23/07/2011 : 09:41:07
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invece purtroppo si sta confermando l'ipotesi... |
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Pegasus_TDCi
Staff
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Franko
Fan
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Posted - 24/07/2011 : 00:45:59
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E' morta Amy Winehouse..
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 30/07/2011 : 09:26:22
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Ci sono tutte le premesse per una nuova grande recessione stavolta globale. Lo vedo nero questo agosto 2011 (altro che settembre 2001...)
EDIT: E' avvenuto il temuto declassamento degli USA, e subito la Cina si fa avanti (con toni arroganti)
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
Edited by - Marko on 06/08/2011 15:02:59 |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 10/08/2011 : 22:04:47
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"Le voci su un downgrade della Francia (poi smentite) scatenano le vendite" Cose di pazzi, ormai i mercati sono del tutto fuori controllo. Bastano delle "voci" per far bruciare decine di miliardi e fallire imprese intere. Milano in un giorno crolla di oltre il 6 e mezzo per cento, mi pare che solo dopo l'11 settembre si sia fatto di peggio, ma lì almeno c'era una ragione al "panico". Si mostra ormai tutta la debolezza del "sistema" basato sul libero mercato, ossia il capitalismo spinto agli estremi, che non è certo il capitalismo come era stato inteso dai suoi teorici. Ci sono troppe persone che stanno dando troppe ricette ma nessuno sa veramente bene cosa fare. Io credo che se non si ricominciano a mettere dei paletti veri al sistema bancario ed economico, rimettendo i piedi per terra sui temi reali dell'economia piuttosto che su titoli volatili, si bruceranno presto le ricchezze di interi Paesi accumulate troppo in fretta negli ultimi anni. Cosa che cmq si spiega soltanto se quella ricchezza non era poi così reale, ma soltanto fatta apparire tale. Si pensi ad es. all'euro, di cui ci siamo ammantati per far apparire l'Europa il continente economicamente + solido. Ma sotto l'euro c'è un vuoto, dovuto al valore ben diverso del mercato reale, quello fatto delle proprietà e dei salari della gente comune, rimaste ai "vecchi valori". Non che sia stata una scelta sbagliata l'euro, anzi. L'errore, semplificando il tutto a mio modo di vedere, è stato quello di non controllare da subito i maledetti affaristi che nella vendita delle merci, dei titoli e degli immobili hanno trasformato -almeno in Italia- mille lire in un euro, invece che in mezzo euro come era giusto che fosse, creando così tante bolle che sono scoppiate una ad una, e ora, inevitabilmente, dovrà sgonfiarsi anche il grande pallone della Borsa.
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
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sweenetto
Fan
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Posted - 11/08/2011 : 08:54:47
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Ciao ragazzi,
e' da un sacco che non mi faccio vivo, per un sacco di motivi (principalmente perche' lavoro un sacco).
Ho controllato il forum di recente, anche per sapere un po' di Lene dopo i massacri di Oslo e Utoya. E perche' tra due settimane saro' li' per lavoro. Penso sara' un'esperienza molto forte. E forse molto triste.
Mi sembra che la situazione del forum sia abbastanza in stallo. Purtroppo Lene ha deciso di intraprendere questa vita di silenzio e poco lavoro, ma si puo' solo rispettare questa sua decisione. Pero' peccato. Davvero.
Ho letto questo post di Marko, e il mio lato piu' geek mi ha 'imposto' di rispondere.
quote: Originally posted by Marko
Cose di pazzi, ormai i mercati sono del tutto fuori controllo. Bastano delle "voci" per far bruciare decine di miliardi e fallire imprese intere.
No, le imprese non falliscono. E' solo il valore delle azioni che si riduce. L'unica conseguenza e' che gli azionisti diventano piu' poveri. Non mi e' mai piaciuta l'espressione "si brucia": in realta' non si brucia nulla, quanto meno nulla di reale. La valorizzazione dei titoli di borsa e' pur sempre nominale.
E i mercati non sono fuori controllo. Sono solo molto attenti a ogni possibile novita', che puo' contraddire le aspettative e le informazioni che avevano. Meglio, se sono fuori controllo ora, lo erano anche dieci anni fa quando le borse crescevano tantissimo.
quote:
Milano in un giorno crolla di oltre il 6 e mezzo per cento, mi pare che solo dopo l'11 settembre si sia fatto di peggio, ma lì almeno c'era una ragione al "panico".
In realta' il panico attuale e' forse piu' fondamentale di quello causato dal 9/11. Adesso c'e' in ballo la sopravvivenza dell'Euro stesso. E la situazione e' davvero molto imprevedibile ed instabile. Se l'Euro muore non e' davvero chiaro cosa possa succedere e cosa possa soppiantarlo. Soprattutto nelle economie piu' deboli, compresa quella Italiana.
E' (anche) per questo che siamo sotto attacco. Se l'Euro si sfalda gli investitori non credono che la classe dirigente Italiana sia in grado di gestire la politica fiscale (quindi il debito pubblico) e la politica monetaria in un modo sensato.
L'unico modo di 'convincerli' a rischiare e' dandogli dei tassi di rendimento piu' elevati, che spiega il differenziale enorme con la Germania.
quote:
Si mostra ormai tutta la debolezza del "sistema" basato sul libero mercato, ossia il capitalismo spinto agli estremi, che non è certo il capitalismo come era stato inteso dai suoi teorici.
Non sono d'accordo. 1) Perche' i teorici del libero mercato (Mills, Jevons, Smith, Ricardo, Bentham e tutta la scuola Austriaca piu' di recente) sono per una versione del capitalismo ancora piu' spinta di quella che viviamo noi, 2) Perche' dei periodi di instabilita' e crisi fanno parte della vita normale delle economie.
Detto questo, sono ormai quattro anni che praticamente tutti gli economisti con un minimo di senso (e sono davvero tanti) chiedono una regolamentazione dei mercati finanziari che sia piu' stretta ed incisiva. Purtroppo questi discorsi la politica non ha avuto la forza, il coraggio o l'interesse di affrontarli. In Italia come negli US, come piu' o meno dovunque.
quote:
Ci sono troppe persone che stanno dando troppe ricette ma nessuno sa veramente bene cosa fare.
Questo e' vero fino ad un certo punto. Si sanno alcune cose da fare, ma politicamente non c'e' quasi nessun governo in giro che e' cosi' forte e/o non interessato semplicemente ad essere rieletto tra qualche anno, quindi anche queste cose non vengono fatte. Ad esempio, la riforma delle pensioni e' inevitabile. Piu' si aspetta e piu' il problema diventa ingestibile.
quote:
Io credo che se non si ricominciano a mettere dei paletti veri al sistema bancario ed economico, rimettendo i piedi per terra sui temi reali dell'economia piuttosto che su titoli volatili, si bruceranno presto le ricchezze di interi Paesi accumulate troppo in fretta negli ultimi anni.
Si' e no. Quello che scrivi e' troppo generico.
La regolamentazione dei mercati finanziari e' uno dei temi piu' discussi e che dovra' essere effettuata.
Mentre con "le ricchezze di interi Paesi accumulate troppo in fretta" non capisco davvero cosa intendi. Se ti riferisci alla Cina (o all'India) stanno si' crescendo molto rapidamente, ma in settori cruciali e dove sono diventati molto forti e stabili. Quindi non vedo possibilita' di disastri, almeno a breve. Se ti riferisci all'Europa e al Nord America, i problemi sono: 1) una competizione sfrenata in settori che prima dominavamo (che sta letteralmente distruggento la piccola e media industria Italiana, ad esempio), 2) il terziario (banche e assicurazioni) che non sta messo molto bene dalla crisi finanziaria e impedisce una crescita piu' rapida, 3) l'incapacita' di fare riforme che sembrano ormai inevitabili.
quote:
Cosa che cmq si spiega soltanto se quella ricchezza non era poi così reale, ma soltanto fatta apparire tale. Si pensi ad es. all'euro, di cui ci siamo ammantati per far apparire l'Europa il continente economicamente + solido. Ma sotto l'euro c'è un vuoto, dovuto al valore ben diverso del mercato reale, quello fatto delle proprietà e dei salari della gente comune, rimaste ai "vecchi valori".
Stai mettendo insieme troppe cose, e forse facendo un po' di confusione.
La ricchezza finanziaria (case incluse) e' quella che e' piu' volatile e che e' piu' imprevedibile. Per definizione, non e' reale. Ogni volta che occorre un prezzo che viene determinato in qualche mercato per valutare il valore di un cespite economico (credo sia la traduzione corretta di asset), la ricchezza non e' reale.
E i salari sono una forma di reddito, non sono ricchezza.
I mercati finanziari hanno una funzione fondamentale: permettere a delle persone che hanno dei risparmi di ottenere un rendimento e a degli operatori economici di prendere a prestito per creare nuove imprese, posti di lavoro, e nuovo reddito.
Questo deve essere chiaro: senza mercati finanziari un'economia di fatto muore.
Allo stesso tempo, pero', ci sono un sacco di strumenti finanziari (futures, swaps e tante altre cagate) che non servono quasi a una minchia per l'efficienza del sistema, ma creano una fragilita' e un potenziale di crisi enorme, dando allo stesso tempo la possibilita' di fare dei profitti grandissimi, se le scommesse (perche' alla fine quello sono) vanno bene. Che e' in parte quello che e' successo dal 2007 ad oggi: le scommesse sono andate male, creando grosse perdite a catena.
quote:
Non che sia stata una scelta sbagliata l'euro, anzi.
L'euro e' stato creato principalmente per un motivo. Perche' e' la cosa che si avvicina di piu' ad un'area valutaria ottimale.
http://en.wikipedia.org/wiki/Optimum_currency_area
E l'Italia senza l'Euro sarebbe stata spacciata.
Un problema enorme negli ultimi 17 anni e' stata la presenza di Berlusconi. Questo essere inqualificabile ha gonfiato la spesa pubblica (inutile) fuori misura ogni volta che e' andato al governo (avendo la faccia tosta di sostenere il contrario).
Il debito non e' esploso prima perche' hanno venduto di tutto (e fatto cose non proprio pulite con il bilancio pubblico, ad esempio mettendo come entrate correnti voci -come la privatizzazione di alcune aziende pubbliche- che invece avrebbero dovuto dimuire il valore del debito pubblico, che e' una cosa molto diversa).
Non solo hanno fatto la finanza pubblica creativa, ma soprattutto non hanno fatto nulla che potesse migliorare il nostro sistema poduttivo. Gli investimenti sono praticamente nulli da venti anni, quindi la ricerca e lo sviluppo sono quasi azzerati. Restano la moda e il patrimonio artistico, devastato da un Bondi qualsiasi.
L'Italia e' un Paese (quasi) morto. E, mi dispiace dirlo, ma la colpa e' degli Italiani. Hanno sperato di continuare a fare i furbi, pensando solo al proprio rendiconto, senza pensare che non pagare le tasse, distruggere l'educazione pubblica, finanziare progetti clientelari, non valorizzare il merito, convivere con la malavita ad un certo punto portano al collasso di una nazione.
quote:
L'errore, semplificando il tutto a mio modo di vedere, è stato quello di non controllare da subito i maledetti affaristi che nella vendita delle merci, dei titoli e degli immobili hanno trasformato -almeno in Italia- mille lire in un euro, invece che in mezzo euro come era giusto che fosse, creando così tante bolle che sono scoppiate una ad una, e ora, inevitabilmente, dovrà sgonfiarsi anche il grande pallone della Borsa.
Scusa, ma quello che scrivi non ha molto senso.
Il cambio lira/euro e' stato studiato per mesi da un sacco di esperti. Ed il valore finale e' dipeso da una contrattazione molto vigorosa con gli altri paesi aderenti all'euro. Noi spingevamo per un valore basso, in modo da aiutare le esportazioni, mentre Francia e Germania avevano delle richieste opposte, proprio per evitare di perdere terreno.
Un'altra cosa e' dire che dopo l'introduzione dell'Euro il prezzo di alcuni beni e servizi e' aumentato in modo spropositato. Questo e' dipeso dal fatto nel resto d'Europa il prezzo di alcuni di quei beni e servizi era piu' alto, quindi c'e' stata una dinamica di aggiustamento. Mentre per vari altri casi e' stato dovuto solo ad un potere di monopolio/collusione di alcuni settori. Ad esempio, i gestori di ristoranti ed alberghi ne hanno approfittato ed hanno alzato i prezzi in modo sproporzionato perche' speravano di aumentare i propri profitti.
Infine, la borsa (ma anche qualsiasi banca) puo' essere un "pallone" perche' le cose che si vendono dipendono principalmente dalle aspettative degli operatori. Se queste aspettative alla fine risultano sbagliate perche' una azienda non produce gli utili che ci si aspettava, allora il prezzo delle azioni si sgonfia. Che puo' dare l'impressione che ci sia stata una "bolla". In realta' in molti casi non si tratta di bolle vere e proprie, ma solo del fatto che chi compra e vende azioni agisce in un ambiente molto incerto, dove non ci sono molte informazioni su cio' che accadra; in futuro, e dove il rendimento di un titolo dipende anche da quello di tutti gli altri.
Spero di non essere stato troppo "obnoxious". |
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Domle
Fan
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 17/08/2011 : 14:12:30
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Sweenetto, ti faccio presente che non sono uno dei tuoi studenti cui devi correggere il compito frase x frase. Mi sembra evidente che il mio discorso era "opinionistico" e non tecnico, non ho certo la tua preparazione in materia, anche se qualcosina l'ho studiata: ho sostenuto un esame di Economia politica anni fa (e ancora mi devono spiegare cosa c'entri la macroeconomia con la giurisprudenza) e anche un esame (in realtà erano 3 in 1) di scienza delle finanze, la cui parte teorica ho trovato interessante in quanto simile alla filosofia. In fondo, come dicevo ognuno propone le sue ricette, ma nessuna potrà mai essere completa, appunto come nelle costruzoni filosofiche, perché sono troppe le variabili in gioco, a partire dal modo in cui reagisce l'essere umano e quindi il corpo sociale a determinati accadimenti. Cmq per farla breve, quanto al fallimento delle imprese (non direttamente per via della perdita di valore in Borsa, ma indirettamente sì) qui uno degli ultimi preoccupanti articoli a riguardo. Chiaro che la finanza, la borsa è poco reale di per sé, ma ha ripercussioni molto reali e rapide su chi investe. Riguardo al libero mercato, mi riferivo proprio a Stuart Mill (non Mills, quello è l'"amico" di Berlusconi) perché ricordo di aver letto spezzoni della sua opera di economia politica e quello che mi colpì era la sua convinzione -nonostante lui fosse un teorico del libero mercato, e in generale del non-interventismo dello Stato nella libera azione dell'individuo, se non in casi specifici e necessari- che periodicamente si dovesse attuare una redistribuzione della ricchezza per far fronte agli squilibri sociali che si producevano (ben più di un "contributo di solidarietà", e si lamentano anche!) Quindi mi dissi: se questo è il pensiero di uno dei fondatori dell'economia liberista o capitalismo (se così si può dire) allora siamo ben lontani da quei concetti come oggi li si vuole far passare. Ora, per la verità, controllando le date anagrafiche degli altri autori da te citati (con cui pure ebbi a che fare qlc nei miei esami) mi rendo conto che Mill è venuto dopo, e tuttavia viene considerato un liberale, anche se si sostiene che ha portato a un connubio con le idee socialiste. Ecco spiegato perché mi aveva colpito il suo pensiero, che in ogni caso trova posto tra i grandi nel panorama del capitalismo teorico, no? Per una distinzione tra quest'ultimo e il capitalismo estremo a cui mi riferivo, ho trovato un articolo del sito Disinformazione che condivido appieno. Sul fatto che i mercati sono "fuori controllo", intendevo proprio che non hanno ancora una regolamentazione, nonostante se ne parli da tanto come necessaria. Proprio ieri il nuovo vertice Germania-Francia sembra finalmente + deciso ad andare in questa direzione per l'UE, con un vero governo economico europeo (Eurocouncil), che dovrebbe essere composto dai capi di stato e governo europei.. secondo me dovrebbe essere composto dai ministri dell'economia e delle finanze! Infine sull'euro, mi sono espresso male ma ciò che intendevo dire è quanto tutti hanno potuto constatare, anche in questo caso al di là dei tecnicismi. Ovvio che alle valute è stato assegnato un valore preciso nei confronti dell'euro: il cambio della lira, ricordo bene, è 1936,27. Ma perché allora un chilo di pane, che dalle mie parti più o meno era tra 1.800 e 2.500 lire, in media 2.000 lire, non è stato venduto a un euro? Capisco gli aumenti nel passare degli anni (anche se l'euro dovrebbe servire tra le altre cose proprio a limitare l'inflazione) ma passare in poco tempo da 1 a 2 euro per un chilo di pane -e questo vale per tante altre cose- è ciò con cui i commercianti, specie quelli grossi (li ho chiamati affaristi) hanno squilibrato il mercato interno e impoverito le persone già più povere. Aumenti ingiustificati, specie se si considera che il prezzo delle materie prime non aumentava. Ora trovo il pane comune tranquillamente a 3 euro al chilo, ma dico scherziamo, oltre 5mila lire? C'è tuttavia anche chi fa produzione propria ed è capace di metterlo ancora a 1 euro: sembra un miracolo poter acquistare tanto pane con un euro, eppure è quello che facevamo prima. Adesso invece ci hanno abituati a vivere decisamente al di sopra le nostre possibilità, e da qui si generano i sempre maggiori indebitamenti (dei privati e degli Stati). Il mio è sempre un discorso "opinionista", ma credo di non sbagliarmi poi di tanto nei concetti di fondo.
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
Edited by - Marko on 17/08/2011 14:34:50 |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 18/08/2011 : 21:40:33
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Ho ripreso i manuali universitari e Mill è annoverato tra i classici della teoria economica del capitalismo, anche se come colui che sosteneva la necessità di una sua riforma in senso socialista. Le sue posizioni sull'istruzione, sull'utilità dei sindacati e sulla parità uomo-donna nella retribuzione lavorativa sono attualissime e a volte profetiche. E' davvero istruttivo leggere questo autore di metà Ottocento che avrebbe ancora qualcosa da insegnare anche ai nostri politici, oltre che a tutti i regimi ingiusti che regnano attualmente. Ma tornando alla redistribuzione della ricchezza, Mill sostiene che le leggi che regolano la proprietà "non hanno promosso un giusto equilibrio tra gli esseri umani, ma hanno accumulato tutti gli ostacoli su alcuni per mettere in condizioni di vantaggio altri; esse hanno di proposito alimentato le disegualgianze e hanno impedito che tutti gli uomini iniziassero in condizioni di parità la loro gara nella vita", perciò (e anche perché afferma esplicitamente che "non riconosco come giusto, né salutare uno stato sociale nel quale vi sia una qualsiasi "classe" che non lavori, o un qualsiasi essere umano che sia esente dal sostenere la propria parte delle fatiche necessarie alla vita umana, salvo gli inabili e coloro i quali hanno meritato il riposo") propone una limitazione delle proprietà che si possono ricevere per lascito o eredità: "...preferirei limitare non quello che si può lasciare in eredità, ma quello che si può acquistare per lascito o eredità. Ognuno dovrebbe avere il potere di disporre con testamento di tutta la sua proprietà, ma non di prodigarla per arricchire un singolo individuo al di là di un certo limite, che dovrebbe essere fissato in misura tale da offrire i mezzi di un'agiata indipendenza". E ancora: "Se vi sono discendenti i quali, non essendo in grado di provvedere a se stessi, potrebbero diventare un onere per lo Stato, dev'essere riservato loro, della proprietà, l'equivalente di quello che lo Stato accorderebbe loro. Nel caso di morte intestata, tutta la proprietà dovrebbe essere avocata allo Stato, il quale sarebbe tenuto a disporre in misura giusta e ragionevole per i discendenti, ossia nella misura in cui il genitore o ascendente avrebbe dovuto fare". Per quanto concerne la proprietà fondiaria, sostiene che, poiché "nessun uomo ha fatto la terra", qualsivoglia diritto in materia, salvo chi produca dei miglioramenti col proprio lavoro, può sussistere in quanto sia riconosciuto opportuno, cioé se colui che possiede la terra ottiene da essa un raccolto adeguato nell'interesse della collettività nel suo insieme. Perciò per le terre non coltivate non si potrà addurre una buona ragione perché esse siano di proprietà privata. Comunque, secondo Mill e i successivi neoclassici, la concentrazione di ricchezze eccessive nelle mani di pochi, smentendo le ipotesi secondo cui lasciando fare il mercato si raggiungono posizioni ottimali di benessere, porterebbero al cd. "fallimento del mercato" e dunque alla necessità di intervento statale (attraverso imposte sui redditi e sui patrimoni). E' proprio quello a cui siamo arrivati oggi! Mi sembra una previsione precisa e impeccabile.
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
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Marko
Staff / Moderatore
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Posted - 27/09/2011 : 21:22:39
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A luglio i Queen hanno celebrato 40 anni di attività e a novembre sono 20 anni che è morto Freddie Mercury, ma ancora c'è chi tenta di imitare la sua inimitabile voce, ogni volta riaccendendo la speranza di un "nuovo Freddie". Ecco l'ultimo fenomeno: http://video.corriere.it/nuovo-mercury-esalta-rete/3bb0dc1e-e8e4-11e0-ba74-9c3904dbbf99 La mascella è sicuramente la stessa e chissà se non sia proprio quel mascellone a permettere una risonanza particolare :D La voce è quanto di più vicino si sia sentito, meglio anche di George Michael (come somiglianza, non come interpretazione, anche perché George non tentava di fare la stessa voce di Freddie). Tuttavia manca quella "ruvidezza" intensa capace di far tremare le casse, anche perché il ragazzo non si impegna al massimo, mantenendosi su una scala più bassa. Però dovrebbero dargli una chance e testare la sua resistenza su un repertorio di diverse canzoni.
- Jeg har lyst til å dra på en mat-og vinturné i Italia |
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Knox
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david8321
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DarKlaus
Staff / Moderatore
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Posted - 23/10/2011 : 12:46:19
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Ero convinto che l'anno prossimo potesse puntare al titolo. Ci sono rimasto troppo troppo male.
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kalene
Fan
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Posted - 28/10/2011 : 18:20:58
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mi e e' dispiaciuto molto per simoncelli,riposa in pace SIC :(
Una Lene pensierosa... |
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Domle
Fan
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Posted - 28/11/2011 : 17:13:27
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Anche quest'anno ci sono da proporre le nominations per votare la personalità dell'anno di Tromsø. Ricordiamo i precedenti vincitori:
1986 Renholder Ivanna Pedersen 1987 Artist Jørn Hoel 1988 Ingeniør Bjarne G. Nilsen 1989 Forfatter Arthur Arntzen 1990 Artist Steinar Albrigtsen 1991 Ordfører Erlend Rian 1992 Verdensmester Anita Andreassen 1993 Professor Arne Nordøy 1994 Fotballspiller Sigurd Rushfeldt 1995 Bryter Stig A. Hansen 1996 Tromsø Idrettslag 1997 Olav Aakre 1998 Pensjonist Margot Lorentsen 1999 Artist Lisa Stokke 2000 Eks-rådmann Wiggo Fjellberg 2001 Audiograf Camilla Sørensen 2002 Professor Trude Haugli 2003 Frivillighetsarbeider Mossa Brandt 2004 Eldregeneral Bitten Barman-Jenssen 2005 71 grader Nord-vinner Eivind A. Segtnan 2006 Fjellfyrverkerigjengen 2007 Bragerevyen 2008 Laila Lanes og Jan Henry T. Olsen 2009 Lege Mats Gilbert 2010 Trond Mohn
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Knox
Fan
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Knox
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Knox
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